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{{nota disambigua|altri personaggi di nome Antonio Rosmini|[[Antonio Rosmini (disambigua)]]}}
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|| **NON INSERITE IL TESTO DELLA POESIA** ||
{{quote|La persona dell'uomo è il diritto umano sussistente.}}
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[[Immagine:9350 - Milano - Giardini Pubblici - Monumento ad Antonio Rosmini - Foto Giovanni Dall'Orto 22-Apr-2007.jpg|thumb|right|200px|Monumento a Rosmini a Milano (1896).]]
|| Giuseppe Ungaretti è morto nel 1970, dunque il ||
{{Bio
|| copyright delle sue poesie scadrà nel 2041 ||
|Nome = Antonio Francesco Davide Ambrogio
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|Cognome = Rosmini Serbati
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|Sesso = M
{{F|componimenti poetici|febbraio 2013|Necessitano di fonti sia l'analisi che il commento, che allo stato si configurano come [[WP:RO|ricerche originali]]}}
|LuogoNascita = Rovereto
{{libro
|GiornoMeseNascita = 24 marzo
|titolo = Mattina
|AnnoNascita = 1797
|autore = [[Giuseppe Ungaretti]]
|LuogoMorte = Stresa
|annoorig = 1919
|GiornoMeseMorte = 1 luglio
|AnnoMortegenere = 1855poesia
|lingua = it
|Attività = filosofo
|Epoca = 1800
|Nazionalità = italiano
}}
'''''Mattina''''' è una composizione poetica di [[Giuseppe Ungaretti]], parte della raccolta ''[[L'Allegria]]'', in ''Naufragi''.
La più celebre di Giuseppe Ungaretti, consta di due soli versi:
==Vita==
Secondogenito di Pier Modesto e di Giovanna dei Conti Formenti di Biacesa del Garda, della sua nascita, avvenuta il 24 Marzo, Rosmini renderà sempre grazie a Dio poiché «Egli la fece coincidere con la vigilia della Beata Maria Vergine Annunziata». Viveva con sua sorella maggiore Margherita, entrata nelle Suore di Canossa, e con suo fratello più piccolo, Giuseppe.
Rosmini compì gli studi giuridici e [[teologia|teologici]] preso l'[[Università degli studi di Padova|Università di Padova]] dove ricevette, il 21 Aprile [[1821]] l'ordinazione sacerdotale.
Iniziò a mostrare una profonda inclinazione per gli studi filosofici, incoraggiato in tal senso dal Papa [[Pio VII]].
Dal [[1826]] si trasferì a [[Milano]] dove strinse un profondo rapporto d'amicizia con [[Alessandro Manzoni]] che di lui ebbe a dire: «è una delle sei o sette intelligenze che più onorano l'umanità». Manzoni assistette Rosmini sul letto di morte, da cui trasse il testamento spirituale "Adorare, Tacere, Gioire".
Gli scritti di Antonio Rosmini destarono l'ammirazione, tra gli altri, anche di [[Niccolò Tommaseo]] e [[Vincenzo Gioberti]] dei quali pure divenne amico.
Nel [[1830]] fondò al Sacro Monte Calvario di [[Domodossola]] la congregazione religiosa dell'[[Istituto della Carità]], detta dei "rosminiani". Le Costituzioni della nuova famiglia religiosa, contenute in un libro che curò per tutta la vita, furono approvate da Papa [[Gregorio XVI]] nel [[1839]].
==Teoria==
Rosmini portò avanti tesi filosofiche tese a contrastare sia l'[[illuminismo]] che il [[sensismo]]. Sottolineando l'inalienabilità dei diritti naturali della persona, fra i quali quello della proprietà privata, entrò in polemica con il [[socialismo]] ed il [[comunismo]] <ref>Antonio Rosmini, ''Ragionamento sul comunismo e socialismo'', Giovanni Grondona, [[Genova]] [[1849]]</ref>, postulando uno Stato il cui intervento fosse ridotto ai minimi termini. Nelle sue teorie il filosofo seguì le concezioni di [[Sant'Agostino]], e di [[San Tommaso]] rifacendosi anche a [[Platone]].
{{vedi anche|Pensiero filosofico di Antonio Rosmini}}
Breve ma intensa la parentesi di Rosmini politico. Seguì Papa [[Pio IX]] riparato a [[Gaeta]] dopo la proclamazione della [[Repubblica romana]], ma la sua formazione attestatasi su ferme posizioni di cattolicesimo liberale era tale per cui fu costretto a ritirarsi sul [[Lago Maggiore]], a [[Stresa]]. Tuttavia, quando Papa [[Mastai Ferretti]] (Pio IX) volle istituire dopo il 1849 una Commissione incaricata della preparazione del testo per la definizione del famoso dogma dell'[[Immacolata Concezione]], nonostante ben due sue opere (''Le cinque piaghe della Chiesa'' e ''La costituzione secondo la giustizia sociale'') fossero all'Indice, Rosmini fu chiamato a prendere parte a tale commissione. Continuò a vivere a Stresa, fecondo nel perseguire il perfezionamento del suo sistema di pensiero con opere come ''Logica'' [[1853]] e ''Psicologia'' [[1855]], sino alla morte, avvenuta a 58 anni il [[1 luglio]] [[1855]].
==La causa di beatificazione: i punti chiave==
1994: Nulla Osta della [[Congregazione per la Dottrina della Fede]] che consente l'inizio della Causa di beatificazione.
1997: Inizio del Processo Diocesano dopo la nomina dei Censori teologi e della commissione storica riunita in Novara.
1998: conclusione del Processo Diocesano.
2001: Il giorno dell'anniversario della morte di Rosmini, 1° Luglio, la [[Congregazione per la Dottrina della Fede]] pubblica una nota sul valore dei decreti dottrinali concernenti il pensiero e gli scritti di Rosmini.
2006: [[Benedetto XVI]] autorizza la pubblicazione da parte della [[Congregazione per le Cause dei Santi]] del riconoscimento delle virtù eroiche di Rosmini.
==I pontefici e Rosmini==
[[Giovanni Paolo II]] ha riabilitato la figura di Rosmini annoverandolo nella [[Enciclica|Lettera Enciclica]] [[Fides et ratio]], «tra i pensatori più recenti nei quali si realizza un fecondo incontro tra sapere filosofico e Parola di Dio» e concedendo l'introduzione della Causa di Beatificazione, ormai conclusasi nella sua fase diocesana novarese il [[21 marzo]] [[1998]].
L'appoggio al Rosmini, oltre che da Giovanni Paolo II, non mancò anche dagli altri [[pontefici]]. [[Giovanni XXIII]] verso la fine della sua esistenza fece il ritiro spirituale sulle rosminiane "Massime di Perfezione Cristiana", assumendole come propria regola di condotta. Anche [[Paolo VI]] prestò interesse nel Rosmini: in occasione del 150° anniversario di fondazione dell'Istituto della Carità inviò un messaggio all'allora padre generale, in cui elogiava l'intuizione del Rosmini nel dare un grande peso all missione caritativa già nel nome del nativo istituto religioso, appunto l'[[Istituto della Carità]].
Alla morte di Paolo VI il [[collegio cardinalizio]] scelse il successore di Pietro nella persona di [[Albino Luciani]], che si laureò in sacra teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma con una tesi su «L'origine dell'anima umana secondo Antonio Rosmini».
Il [[1 giugno|1° giugno]] [[2007]], il pontefice ha autorizzato la [[Congregazione delle Cause dei Santi]] a promulgare il Decreto sul miracolo della guarigione di Suor Ludovica Noè, attribuito all'intercessione di Antonio Rosmini.
La data della cerimonia di [[beatificazione]] è stata fissata per il 18 Novembre 2007: si terrà nella città di [[Novara]]. La celebrazione sarà officiata dal [[cardinale]] [[José Saraiva Martins]], prefetto della [[congregazione per le Cause dei Santi]] e concelebrata, oltre che dai sacerdoti rosminiani e da sacerdoti diocesani, dal vescovo di Novara, mons. [[Renato Corti]], dal vescovo di Trento, mons. [[Luigi Bressan]], dal vescovo mons. [[Antonio Riboldi]] e da altri vescovi.
Rosmini è il primo beato della Provincia del Verbano Cusio Ossola.
==Curiosità==
Il [[18 Novembre]] oltre ad essere la data della cerimonia di [[beatificazione]] è anche il giorno in cui [[Rosmini]] nel [[1832]] iniziò la stesura della sua più nota opera "Dalle Cinque piaghe della Santa Chiesa".
==Opere==
I suoi scritti filosofici più conosciuti furono:
* ''Nuovo saggio sull'origine delle idee'' [[1830]]
* ''Princìpi della scienza morale'' [[1831]]
* ''Filosofia della morale'' [[1837]]
* ''Antropologia in servizio della scienza morale'' [[1838]]
* ''Filosofia della politica'' [[1839]]
* ''Filosofia del diritto'' [[1841]]-[[1845]]
* ''Teodicea'' [[1845]].
===Delle cinque piaghe della santa Chiesa===
Di particolare interesse fu la sua opera "''Le cinque piaghe della santa Chiesa''", scritta nel [[1832]] e pubblicata nel [[1848]], in cui l'autore, per il coraggio e la lungimiranza di alcune sue idee sulla riforma della [[Chiesa]], sembrò precorrere il [[Concilio Vaticano II]]. Per tale ragione l'opera fu messa all'indice sin dal [[1849]] e ne scaturì una polemica nota col nome di "questione rosminiana".
L'opera è suddivisa in cinque capitoli (corrispondenti ciascuna ad una piaga, paragonata alle piaghe di Cristo). In ogni capitolo la struttura è la medesima:
- un quadro ottimistico della Chiesa antica
- segue un fatto nuovo che cambia la situazione generale (invasioni barbariche, nascita di una società cristiana, ingresso dei vescovi nella politica)
- la piaga
- i rimedi.
'''Prima piaga.''' È la divisione del popolo dal clero nel culto pubblico.
Nell'antichità il culto era un mezzo di catechesi e formazione e il popolo partecipava al culto. Poi, le invasioni barbariche, la scomparsa del latino, la scarsa istruzione del popolo, la tendenza del clero a formare una casta hanno eretto un muro di divisione tra il popolo e i ministri di Dio. Rimedi proposti (qui Rosmini usa molta prudenza): insegnamento del latino, spiegazione delle cerimonie liturgiche, uso di messalini in lingua volgare.
'''Seconda piaga.''' Insufficiente educazione del clero.
Se un tempo i preti erano educati dai vescovi, ora ci sono i seminari con "piccoli libri" e "piccoli maestri": dura critica alla scolastica, ma soprattutto ai catechismi. Rimedio: necessità di unire scienza e pietà.
'''Terza piaga.''' Disunione tra i vescovi.
Critica serrata ai vescovi dell'ancien règime: occupazioni politiche estranee al ministero sacerdotale, ambizione, servilismo verso il governo, preoccupazione di difendere ad ogni costo i beni ecclesiastici, "schiavi di uomini mollemente vestiti anziché apostoli liberi di un Cristo ignudo". Rimedi: riserve sulla difesa del patrimonio ecclesiastico, accenni espliciti di consenso alle tesi dell'Avenir sulla rinunzia alle ricchezze e allo stipendio statale per riavere la libertà.
'''Quarta piaga.''' La nomina dei vescovi lasciata al potere laicale.
Rosmini compie una approfondita analisi storica sull'evoluzione del problema e critica i concordati moderni con cui la S. Sede ha ceduto la nomina al potere statale (e, accenna prudentemente, per avere compensi economici). Rimedi: non è molto chiaro, propone un ritorno all'elezione dei fedeli.
'''Quinta piaga.''' La servitù dei beni ecclesiastici.
Rosmini sostiene la necessità di offerte libere, non imposte d'autorità con l'appoggio dello Stato, rileva i danni del sistema beneficiale, propone la rinuncia ai privilegi e la pubblicazione dei bilanci.
===Massime di perfezione cristiana===
Le Massime di perfezione cristiana furono scritte da Rosmini per definire il fondamento spirituale sul quale tutti i cristiani potessero avere un cammino nella perfezione.
Nel Vangelo stesso è scritto: "Siate perfetti come è perfetto il vostro Padre celeste" (Mt 5,48)
"M'illumino
'''1° Massima''': Desiderare unicamente ed infinitamente di piacere a Dio, cioè di essere giusto.
d'immenso"
'''2° Massima''': Orientare tutti i propri pensieri e le azioni all'incremento e alla gloria della Chiesa di Cristo.
==Analisi del testo==
'''3° Massima''': Rimanere in perfetta tranquillità circa tutto ciò che avviene per disposizione di Dio riguardo alla Chiesa di Cristo, lavorando per essa secondo la chiamata di Dio.
La poesia fu scritta il 26 gennaio 1917 a [[Santa Maria la Longa]] e il suo titolo originario era '''''Cielo e mare'''''. La brevissima lirica, scritta dal poeta mentre era soldato sul fronte del Carso durante la prima guerra mondiale, esprime l'illuminazione dell'improvvisa consapevolezza del senso della vastità del cosmo.
Il messaggio che vuol comunicare è la fusione di questi due elementi contrapposti: il singolo, ciò che è finito, si concilia con l'immenso, ritrovando nella luce il principio e la possibilità di tale fusione.
'''4° Massima''': Abbandonare se stesso nella Provvidenza di Dio.
In questa poesia prevale la volontà di ricercare una nuova "armonia" con il cosmo. La poesia successivamente venne inserita nella raccolta ''"L'allegria"'' (1931).
'''5° Massima''': Riconoscere intimamente il proprio nulla.
La lirica riflette una pausa di ritrovata serenità fra gli orrori della guerra, un momento di fiducioso abbandono al sentimento di armonia con la natura.
'''6° Massima''': Disporre tutte le occupazioni della propria vita con uno spirito di intelligenza.
==NoteCommento==
Si tratta di una delle poesie più celebri e brevi di Ungaretti.
<references/>
Il titolo è molto importante poiché rievoca il momento della giornata nel quale il poeta, durante la guerra, viene come abbracciato da una luce molto intensa proveniente dall'alto, accompagnata da una sensazione di calore. Tale luce illumina lo spazio circostante, facendo risplendere interiormente il poeta e permettendogli così quasi di percepire la vastità immensa dell'infinito.
==Bibliografia==
*Giorgio Campanini, ''Antonio Rosmini - Il fine della Società e dello Stato'', Roma, [[Edizioni Studium]], [[1988]]
*Michele Dossi, ''Profilo filosofico di Antonio Rosmini'', Brescia, [[Morcelliana]], [[1998]], ISBN 8837216874.
*Michele Dossi, ''Il Santo Probito, La vita e il pensiero di Antonio Rosmini'', Trento, Il Margine, [[2007]], ISBN 9788860890214.
*Antonio Rosmini, '' Frammenti di una storia della empietà'', a c. di [[Alfredo Cattabiani]] con una nota filologica di M. Albertazzi, Trento, [[La Finestra]], 2003.
*Alberto Petrolli, '' Rosmini prete filosofo''. Saggi scelti, pp. 388, ill. Ediz. Petrolli, Rovereto (Tn), apr. 1998.
*Umberto Muratore, ''Conoscere Rosmini. Vita, pensiero, spiritualità'', Stresa, Edizione Rosminiane Sodalitas, [[2002]]
*Umberto Muratore, ''Antonio Rosmini. La società della carità'', Stresa, Edizioni Rosminiane Sodalitas, [[2005]]
*Umberto Muratore, ''Come lievito nella massa. Evangelizzare oggi, in una visione rosminiana'', Stresa, Edizioni Rosminiane Sodalitas, [[2007]].
*Francesco Paoli, ''Antonio Rosmini, Virtù quotidiane'', Verona, Edizioni Fede & Cultura, [[2007]]
È un momento in cui il finito e l'infinito si uniscono quasi in un unico elemento: non esiste più niente intorno, solo una grande luce che origina un momento di intuizione nel quale egli si mette in contatto con l'assoluto.
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
==Collegamenti esterni==
* [http://www.rosmini.it/ Sito Ufficiale]
* [http://plato.stanford.edu/entries/antonio-rosmini/ SEP link]
* [http://www.beatificazionerosmini.it/ Sito sullo svolgimento della Cerimonia di Beatificazione]
* [http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=14401/ Intervista su Rosmini a Mons.Clemente Riva]
* [http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=2510/ Articolo su Rosmini di Francesco Cossiga]
* [http://www.rosmini.it/Resource/R-S-2007.htm#idea/ Articoli su Rosmini scritti nel 2007]
* [http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=15440/ Articolo di Giuseppe De Rita]
{{Portale|filosofia}}
{{portale|letteratura}}
[[Categoria:Fondatori di società ed istituti cattolici|Rosmini, Antonio]]
[[Categoria:Personalità legate a Trento|Rosmini, Antonio]]
[[Categoria:Opere di Giuseppe Ungaretti]]
[[en:Antonio Rosmini-Serbati]]
[[Categoria:Componimenti poetici di autori italiani]]
[[et:Antonio Rosmini]]
[[la:Antonius Rosmini]]
[[pl:Antonio Rosmini-Serbati]]
[[pms:Antonio Rosmini]]
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