Castro (Lazio) e Sergio Rossi (azienda): differenze tra le pagine

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{{Azienda
[[File:Castro_blaeu.jpg|thumb|250px|''Castro'', da J. Blaeu, Amsterdam 1663]]
|nome=Sergio Rossi
|nazione = ITA
|fondatori = Sergio Rossi
|data fondazione = 1966
|luogo fondazione = [[San Mauro Pascoli]]
|forma societaria=Società per azioni
|gruppo = [[InvestIndustrial]]
|persone chiave= * Andrea Morante [[presidente]]
* Riccardo Sciuto [[amministratore delegato]]
|industria = calzaturiero
|prodotti = calzature femminili
|fatturato = 60 milioni di [[€]]
|anno fatturato = 2016
|dipendenti = 113
|anno dipendenti =
|slogan =
|sito =
}}
 
'''Sergio Rossi''' è un’azienda [[Cultura italiana|Italiana]] di calzature da donna che produce anche borse e altri accessori. Il brand è famoso per l’artigianalità dei suoi prodotti e per il suo design elegante e molto femminile.<ref>[http://www.mondoscarpe.net/index.php/le-marche/la-storia/65-la-storia-del-marchio-sergio-rossi Il calzaturiero di San Mauro Pascoli] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140202160737/http://www.mondoscarpe.net/index.php/le-marche/la-storia/65-la-storia-del-marchio-sergio-rossi |data=2 febbraio 2014 }}</ref> La società è stata acquistata nel [[1999]] dal ''Gruppo Gucci'',<ref>[http://www.pambianconews.com/gucci-group-completa-il-controllo-del-brand-sergio-rossi/ Gucci Group completa il controllo del brand Sergio Rossi ]</ref> in seguito passate entrambe al gruppo francese [[Kering]] di [[François Pinault]]. Nel dicembre [[2015]] il marchio Sergio Rossi torna italiano, acquistato dal fondo Investindustrial di [[Andrea Giuseppe Campanini Bonomi|Andrea Bonomi]]<ref>[http://www.corriere.it/economia/15_dicembre_09/moda-lusso-scarpa-sergio-rossi-torna-italia-andrea-bonomi-e48f30de-9e51-11e5-a090-5b8c3aeb1ca0.shtml Il lusso della scarpa Sergio Rossi torna in Italia con Bonomi]</ref>.
{{quote|Castro era un gioello artistico e un complesso urbanistico rinascimentale davvero unico al mondo |[[Visconti]]}}
[[File:Sergio Rossi Store.jpg|thumb|Sergio Rossi boutique, [[Via Montenapoleone]] [[Milano]]]]
== Storia ==
[[File:Sergio Rossi store.jpg|thumb|Boutique Sergio Rossi, rue De Grenelle [[Parigi]]]]
===Fondazione===
Sergio Rossi, il fondatore, è nato nel 1935<ref name="ouvrage2008">{{fr icon}}{{Cita pubblicazione|lingua=fr|nome1= Anne-Marie |cognome1= Clais |titolo= Sergio Rossi |curatore= Assouline |anno=2008 |pp=73 |isbn= 978-2-7594-0127-7 }}</ref> a [[San Mauro Pascoli]],<ref>[http://www.mondoscarpe.net/index.php/le-marche/la-storia/65-la-storia-del-marchio-sergio-rossi I marchio Sergio Rossi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140202160737/http://www.mondoscarpe.net/index.php/le-marche/la-storia/65-la-storia-del-marchio-sergio-rossi |data=2 febbraio 2014 }}</ref> un paese della [[Romagna]]. Ereditò dal padre calzolaio non solo gli strumenti del mestiere, ma anche le tradizioni di un vero artigiano.<ref name="SRH">{{Cita web|url=http://www.sergiorossi.com/int/en/press_area.html|titolo=The world of Sergio Rossi - Brand - History|accesso=31 marzo 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080229025914/http://www.sergiorossi.com/int/en/press_area.html|dataarchivio=29 febbraio 2008|urlmorto=sì}}</ref> Sergio Rossi aprì il suo stabilimento a San Mauro Pascoli nel 1966.<ref name="lesechos.fr">http://www.lesechos.fr/09/12/2015/lesechos.fr/021545731289_kering-cede-la-marque-de-chaussures-de-luxe-sergio-rossi.htm</ref> Nei primi anni di attività si dedicava a realizzare durante l’inverno sandali che avrebbe poi venduto sulle spiagge di [[Rimini]] o alle boutique di [[Bologna]].<ref>http://www.italymagazine.com/featured-story/top-ten-italian-shoemakers</ref> Uno di questi modelli, l’Opanca<ref name="ouvrage2008" /> è stato tra i più popolari: si trattava di un sandalo semplice ma audace in cui la suola curvava gentilmente attorno al piede, in modo tale che esso diventata un tutt’uno con la parte superiore della scarpa. Due anni più tardi, nel 1968, venne prodotta la prima scarpa marchiata Sergio Rossi,<ref name="ouvrage2008" /> che inaugura la prima collezione ufficiale del brand.<ref name=TG /> Secondo [[Vogue (periodico)|Vogue]], durante gli anni ‘60, l’azienda “divenne ben presto sinonimo di qualità italiana e design classico femminile.”<ref>http://www.vogue.co.uk/article/sergio-rossi-for-sale-italian-footwear-label-kering</ref>
 
===Sviluppo aziendale===
'''Castro''' era un'antica città nel cuore della [[Maremma laziale]], capitale del [[Ducato di Castro]]. Fu distrutta nel [[1649]] dopo il saccheggio, l'assedio e la deportazione dei suoi abitanti. Oggi si trova nel territorio comunale di [[Ischia di Castro]] ([[Provincia di Viterbo|VT]]).
Le scarpe Sergio Rossi divennero ben presto famose per l’uso particolare di motivi geometrici e del colore.<ref name=MC>http://www.marieclaire.com/fashion/g1861/designer-dossier-gianvito-rossi/</ref> Il brand crebbe in popolarità negli anni ‘70 e anche successivamente, grazie a collaborazioni con noti[[Design della moda|stilisti]], tra cui [[Dolce & Gabbana]],<ref name="SRH" /> [[Gianni Versace (azienda)|Versace]], e [[Azzedine Alaïa]].<ref>{{fr icon}} « [http://fr.modefix.com/115338.html Sergio Rossi est un créateur de chaussures italien, un vrai chausseur à l'ancienne.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111011153422/http://fr.modefix.com/115338.html |data=11 ottobre 2011 }} » sur Modefix</ref> e divenne ospite fisso alla [[settimana della moda di Milano]]. Nel 1980 iniziò il processo di espansione in Italia e all’estero, con l’apertura della prima boutique monomarca ad [[Ancona]] e poi [[Torino]], [[Firenze]], [[Roma]], [[Bruxelles]], [[New York]], [[Los Angeles]], e [[Londra]].<ref name="SRH"/> Nel 1995 il brand aprì uno showroom a Milano.<ref>http://www.chilimili.com/sergio-rossi-luxury-shoes-collection-for-fall-winter-2012-2013.htm</ref>
 
Nel 1999, la PPR Luxury Division, precedentemente conosciuta come Gucci Group, acquistò il 70% di quote di Sergio Rossi per un valore di circa 96 milioni di dollari. Sei anni più tardi, nel 2005, la PPR comprò il restante 30%, ottenendo il pieno controllo del brand Sergio Rossi.<ref>http://www.vogue.co.uk/article/sergio-rossi-sold-by-kering-to-investindustrial</ref> Nel 2015 l’azienda è stata venduta alla holding Investindustrial, che detiene anche il marchio Aston Martin.<ref name=TG>http://www.telegraph.co.uk/finance/newsbysector/retailandconsumer/12041505/Sergio-Rossi-sold-to-Aston-Martin-owner.html</ref> Francesco Russo è stato direttore creativo di Sergio Rossi tra il 2008 e il 2013, anno in cui Angelo Ruggeri è entrato in azienda come design director, ruolo che ha ricoperto fino alla prima metà del 2016.<ref>http://wwd.com/business-news/human-resources/angelo-ruggeri-sergio-rossi-10439654/</ref> Nel 2016 Andrea Morante è diventato presidente e Riccardo Sciutto amministratore delegato.<ref>http://wwd.com/fashion-news/fashion-scoops/hogan-riccardo-sciutto-sergio-rossi-10345456/</ref> La strategia: tornare alle origini per crescere.<ref>{{Cita web|http://www.mffashion.com/it/archivio/2017/01/20/sergio-rossi-torna-alle-origini-per-crescere|Sergio Rossi torna alle origini per crescere|20 gennaio 2017|accesso=2 gennaio 2018}}</ref>
== La storia ==
La città sorgeva su di un costone tufaceo compreso tra il fiume [[fiume Olpeta|Olpeta]] e il fosso del ''Filonica'', a 12 km dall'odierna [[Farnese]] e a 5 km dal fiume [[Fiora]]. Le origini risalgono alla Preistoria; tracce del passaggio dell'uomo sono state rinvenute nelle località ''Chiusa del Vescovo'' e dell'''Infernaccio''. Poi fu sede di una non meglio identificata città [[Etruschi|etrusca]], forse [[Statonia]]. Nella vicina [[necropoli]] sono presenti numerose sepolture, fra cui la famosa ''Tomba della Biga'', rinvenuta da archeologi belgi nel [[1967]].
 
=== Presenza retail ===
Nel Medioevo, il Castello fu dominato da una donna, e questo singolare fatto gli lasciò il nome di ''Castrum Felicitatis'', cioè "Castello di Madonna Felicita", nome che conserverà nei secoli successivi. Il villaggio si accrebbe e divenne una città, che assunse anche qualche autonomia comunale, ma rimase fortemente sotto il controllo del [[Papa]] che la difese anche dalle mire dei vicini feudatari [[Toscana|toscani]] e del [[Lazio]]. Nel [[1527]], una forte fazione si impossessa del potere a Castro e, per scacciarla, un gruppo di cittadini, guidato da Antonio Scaramuccia e Giacomo (Jacopo) Caronio, organizza un [[colpo di Stato]] e chiede la protezione di [[Pier Luigi Farnese]], che accetta ed entra pacificamente in città, accolto con gioia dagli abitanti. Intanto, i [[Lanzichenecchi]] saccheggiano [[Roma]] e costringono [[Papa Clemente VII]] a fuggire ad [[Orvieto]]. Qui scopre il fatto e ordina a Pier Luigi di abbandonare subito Castro. Pier Luigi lascia la città a novembre e, subito dopo, il Papa chiede a Gian Galeazzo Farnese, cugino di Pier Luigi e signore di [[Latera]], di infliggere ai cittadini di Castro una punizione esemplare. All'alba del [[28 dicembre]], giorno che per ironia della sorte è dedicato ai Santi Innocenti, Gian Galeazzo irrompe a Castro e saccheggia la città. Il saccheggio viene descritto nel [[1575]] dal notaio [[Domenico Angeli]], abitante di Castro, nel ''De Depraedatione Castrensium et suae Patriae Historia'' ("Il Sacco di Castro e la storia della sua Patria").
Alla data del 2016 il brand gestisce una rete retail di 83 punti vendita nel mondo,<ref name="lesechos.fr"/> oltre a un sito e-commerce. Nell’aprile 2011 Sergio Rossi ha aperto alcuni negozi, a Milano, Casablanca e Tokyo, dedicati alle calzature maschili in collaborazione con [[Wallpaper (periodico)|Wallpaper*]] e realizzati dall’architetto [[Antonino Cardillo]].<ref name="wallpaper">{{Cita web|url=http://www.wallpaper.com/gallery/design/wallpaper-and-sergio-rossi-collaboration|titolo=Wallpaper* and Sergio Rossi collaboration &#124; Architecture &#124; Wallpaper* Magazine|editore=wallpaper.com|accesso=9 giugno 2014}}</ref> A partire dal 2011 alcuni punti vendita Sergio Rossi sono stati ristrutturati secondo nuovi concetti di design sviluppati in collaborazione con la designer britannica Ilse Crawford.<ref name="howtospendit">{{Cita web|url=http://www.howtospendit.com/#!/articles/5816-van-der-postings-sergio-rossi|titolo=Home - How To Spend It|editore=howtospendit.com|accesso=9 giugno 2014}}</ref>
[[File:Pier Luigi Farnese di Tiziano.jpg|thumb|'''Pier Luigi Farnese''' primo duca di Castro <br/>ritratto da [[Tiziano]]<br/>; ([[Reggia e Gallerie Nazionali di Capodimonte|Museo Capodimonte - Napoli]]).]]
 
==Design==
L'Angeli fornisce una breve descrizione di Castro:
Le calzature Sergio Rossi richiedono un minimo di 110 diverse lavorazioni per essere realizzate.<ref>http://www.wsj.com/articles/SB10001424052702303816504577322351050543824</ref> Nel 2009, in occasione di un film che dimostrava come [[Lusso|beni di lusso]] e [[moda]] potessero abbracciare principi come la [[sostenibilità]], Sergio Rossi ha lanciato ''Eco Pump'', una décolleté biodegradabile realizzata con legno liquido (derivato dalla [[lignina]]) nel tacco e nella suola e con pelli conciate senza l’uso di elementi nocivi.<ref name=ecopump>{{Cita web|url=http://www.glassmagazine.co.uk/forum/feature.asp?tid=177%23title|titolo=STYLE FEATURE: treading carefully|autore=Hannah Shakir|anno=2009|sito=Glass Magazine|accesso=16 luglio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20130420220241/http://www.glassmagazine.co.uk/forum/feature.asp?tid=177%23title|dataarchivio=20 aprile 2013}}</ref> Nel 2015 Sergio Rossi ha stretto una partnership con Eco-Age per sviluppare la collezione Green Carpet, composta da modelli eco-sostenibili.<ref>https://www.luxurydaily.com/sergio-russi-and-eco-age-team-up-for-green-carpet-collection/</ref>
:"''Situata su un'altura a forma di lira, circondata da rupi scoscese, da una valle profonda e da vigneti dove gli abitanti si recano per procurare canne. Tutto intorno pascolano le greggi. [...] Il centro di Castro è rappresentato da Piazza Maggiore.''<br />
''Castro prima del saccheggio era una città ricca, munita di più di sette centurie di soldati ed era la più forte tra le città del [[Patrimonio di San Pietro]].''"
 
L’icona del brand è il modello Godiva, che è ormai il marchio di fabbrica di ogni collezione Sergio Rossi, reinventato ogni anno in diversi materiali e colori. Il modello “cachet” è stato creato da Francesco Russo in occasione del matrimonio di [[Salma Hayek]] e [[François-Henri Pinault]],<ref>{{Cita news|url=http://blogs.wsj.com/runway/2011/12/20/annals-of-oops-sergio-rossi-got-the-wrong-cachet/ |pubblicazione=The Wall Street Journal |nome=Christina |cognome=Binkley |titolo=Annals of Oops: Sergio Rossi Got the Wrong Cachet |data=20 dicembre 2011}}</ref> CEO di [[Kering]]. Sergio Rossi produce anche borse in pelle<ref>http://ny.racked.com/2015/11/17/9748114/sergio-rossi-sample-sale-nyc-november-2015</ref> e nel 2012 ha lanciato una collezione di calzature da sposa.<ref name=Bride>http://www.bridesmagazine.co.uk/blog/2012/04/27/sergio-rossi-launches-bridal-collection</ref>
Secondo Domenico Angeli, Gian Galeazzo era riuscito ad entrare a Castro tramite la Porta di [[Santa Maria]] che gli abitanti usavano per raggiungere una vicina sorgente, unica fonte d'acqua della città, grazie al tradimento di alcune guardie, mercenari originari di [[Pitigliano]] e di [[Sorano]]. Infatti i Castrensi erano soliti ripetere con orgoglio che le loro mura si "potevano scalare solo con le ali".
 
==Campagne==
== Nascita del Ducato di Castro ==
Le prime campagne pubblicitarie di Sergio Rossi sono state in larga parte ispirate al lavoro di [[Helmut Newton]] e si caratterizzano per l’uso di inquadrature da angolazioni basse che evidenziano le gambe e il corpo, mettendo in risalto l’altezza e la forma del tacco.<ref>http://www.vogue.it/en/news/encyclo/designers/r/sergio-rossi</ref> La collezione del 2012 è stata presentata attraverso il cortometraggio “Skin to Skin”, realizzato in collaborazione con il regista [[Luca Guadagnino]].<ref>http://www.elle.com/fashion/news/a8474/sergio-rossi-debuts-fall-shoes-sexy-film-38288/</ref>
Nel [[1534]], fu eletto al [[Papato|Soglio Pontificio]] il [[cardinale]] [[Alessandro Farnese]], padre di [[Pier Luigi Farnese|Pier Luigi]], che assume il nome di [[Paolo III]]. Il [[31 ottobre]] [[1537]], Paolo III, istituì, il [[Ducato di Castro|Ducato di Castro e Ronciglione]], che si estendeva dal [[Lago di Bolsena]] al [[Tirreno]]. Castro, situato in posizione strategica, fu proclamata capitale. Ma Castro, era ancora scossa dalle devastazioni, causate da Gian Galeazzo qualche anno prima. Molti abitanti erano emigrati e la città era ridotta ad essere un piccolo villaggio povero e silenzioso. Un visitatore anonimo, che vi trascorse la notte, ne ebbe un'impressione talmente negativa che la definì una “bicocca di zingari”. La ricostruzione della città, che doveva diventare il simbolo della potenza e del prestigio dei [[Farnese]], venne affidata all'architetto toscano, [[Antonio da Sangallo il Giovane]] che si mette subito all'opera.
 
== Testimonial ==
Vengono ridisegnate le mura difensive, i palazzi pubblici, le strade, le case, praticamente l'intera città divenne un cantiere e a poco a poco si trasformò in una splendida perla rinascimentale. In città, si trasferirono numerose persone, attratte dalla prospettiva di lavoro che la corte dei [[Farnese]] poteva offrire ma anche numerosi nobili che speravano di entrare così nelle grazie della famiglia e di [[Papa Paolo III]].
Le calzature Sergio Rossi sono sempre state molto in voga sul tappeto rosso e molte celebrità le hanno indossate, tra cui [[Eva Longoria]], [[Sharon Stone]], [[Diane Kruger]], [[Ludivine Sagnier]],<ref name=Cannes2006>{{Cita pubblicazione|lingua=fr|nome1= Anne-Marie |cognome1= Clais |titolo= Sergio Rossi |curatore= Assouline |anno=2008 |pp=5 |isbn= 978-2-7594-0127-7 }}</ref> [[Anne Hathaway]],<ref name="instyle">{{Cita web|url=http://fashiondesigners.instyle.com/who_is_wearing/photos/sergio-rossi/anne-hathaway/results.html?No=0|titolo=June 9, 2014 - Jessica Alba - InStyle.com|editore=fashiondesigners.instyle.com|accesso=9 giugno 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20120710050806/http://fashiondesigners.instyle.com/who_is_wearing/photos/sergio-rossi/anne-hathaway/results.html?No=0|dataarchivio=10 luglio 2012}}</ref> [[Karolina Kurkova]],<ref name="puretrend">{{Cita web|url=http://www.puretrend.com/media/karolina-kurkova-lace-ses-gambettes_m649958|titolo=Karolina Kurkova lace ses gambettes dans des sandales Sergio Rossi.|editore=puretrend.com|accesso=9 giugno 2014}}</ref> [[Amanda Seyfried]],<ref>{{cita web |url=http://www.chaussurestar.com/amanda-seyfried-en-sergio-rossi/ |titolo=Copia archiviata |accesso=17 aprile 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://archive.is/20130119090354/http://www.chaussurestar.com/amanda-seyfried-en-sergio-rossi/ |dataarchivio=19 gennaio 2013 }} </ref> [[Rosie Huntington-Whiteley]], [[Naomi Campbell]], [[Sarah Jessica Parker]], [[Vanessa Hudgens]], [[Halle Barry]] e [[Eva Herzigová]].<ref name=Bride />
 
Le calzature Sergio Rossi sono apparse nelle seguenti opere:
== Declino e fine ==
* [[Anita Ekberg]] indossa un paio di Sergio Rossi in [[la Dolce Vita]] di [[Federico Fellini]], 1959<ref name=DolceVita>{{Cita pubblicazione|lingua=fr|nome1= Anne-Marie |cognome1= Clais |titolo= Sergio Rossi |curatore= Assouline |anno=2008 |pp=20 |isbn= 978-2-7594-0127-7 }}</ref>
[[File:Pianta_dello_Stato_di_Castro.png|right|Il Ducato di Castro in un'antica mappa]]
* [[Beyoncé]] indossa un paio di stivali alla gladiatore nel suo video musicale ''[[Run The World (Girls)]], 2011''<ref name="erickadukes">{{Cita web|url=http://erickadukes.com/2011/05/19/beyonce-is-so-couture-in-run-the-world-girls/|titolo=Beyoncé is So Couture in &#8216;Run The World (Girls)&#8217; &#124; Ericka Dukes|editore=erickadukes.com|accesso=9 giugno 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20130122151538/http://erickadukes.com/2011/05/19/beyonce-is-so-couture-in-run-the-world-girls/|dataarchivio=22 gennaio 2013}}</ref>
Il declino della città, iniziò durante il regno di [[Ranuccio Farnese]] che riempì di debiti le vuote casse del Ducato. Il figlio [[Odoardo Farnese|Odoardo]], non fu migliore ed i debiti, anziché diminuire, aumentarono a dismisura.
* [[Silvana Mangano]] indossa un paio di Sergio Rossi nel film [[Gruppo di famiglia in un interno]] di [[Luchino Visconti]], 1974
Per pagare questi debiti, il duca decise di ipotecare il Ducato e ottenne un prestito da [[Papa Urbano VIII]]. Ma la famiglia [[Barberini]], bramosa di conquistare il Ducato ne approfittò e cercò di forzare i Farnese al fallimento. Il Duca reagì, nel [[1641]] attaccando il Papa e occupando la fortezza di [[Acquapendente]] mentre le forze pontificie avevano quindi invaso il Ducato e già si apprestavano ad assediare la capitale quando la minaccia di un intervento congiunto di [[Venezia]], [[Firenze]] e [[Modena]] al fianco dei [[Farnese]] spinse il Papa a ritirarsi e ad accettare un compromesso ([[Trattato di Roma]] del [[31 marzo]] [[1644]]).
* Il poster del film ''[[Tacchi a spillo]]'' di [[Pedro Almodóvar]] ritrae un paio di scarpe Sergio Rossi
* Il modello Cachet è indossato da [[Madonna (cantante)|Madonna]] nel suo videoclip ''[[Give Me All Your Luvin']]''.
* [[Blair Waldorf]] indossa un paio di Sergio Rossi in [[Gossip Girl (serie televisiva)|Gossip Girl]]<ref name="brandsonair">{{Cita web|url=http://www.brandsonair.com/serie/comedie-dramatique/gossip-girl/escarpins-sergio-rossi-blair-waldorf-style-chic-serie-gossip-girl|titolo=Les escarpins Sergio Rossi de Blair Waldorf font le style chic - Brandsonair.com|editore=web.archive.org|accesso=9 giugno 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120718123744/http://www.brandsonair.com/serie/comedie-dramatique/gossip-girl/escarpins-sergio-rossi-blair-waldorf-style-chic-serie-gossip-girl|dataarchivio=18 luglio 2012}}</ref>
 
== Note ==
Il [[18 marzo]] [[1649]], il nuovo [[vescovo]] di Castro, il [[barnabita]] [[Cristoforo Giarda]], mentre era in viaggio da [[Roma]] per raggiungere la sua nuova sede episcopale, viene assassinato a [[Monterosi]], da due sicari incapucciati. Il processo che si aprì due giorni dopo a [[Viterbo]], accusando del delitto due poveri contadini che coltivavano miseri poderi sul [[Lago di Bolsena]] e individuò come mandante dell'omicidio, il duca di Castro. L'eco dei fatti, arrivò a [[Roma]], dove [[Papa Innocenzo X]], vecchio e malato, fu abilmente manovrato dalla famiglia [[Barberini]] e da [[Donna Olimpia Maidalchini|Olimpia Maidalchini]], indiscussa padrona di Roma, nemici giurati della famiglia Farnese. Innocenzo X, dichiarò guerra ai Farnese: in estate le truppe ducali furono sconfitte a [[Tuscania]], a settembre Castro venne assediata ed a dicembre la città fu costretta a cedere.
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
Il colonnello Sansone Asinelli, firmò a nome del Duca fuggito nella più sicura [[Parma]], la capitolazione della città. Pochi giorni dopo, le milizie pontificie cacciarono gli abitanti e distrussero la città. La sede vescovile venne spostata ad [[Acquapendente]].
* {{cita web|http://www.sergiorossi.com|Sito ufficiale}}
 
{{portale|aziende}}
I suoi tesori artistici vennero messi all'asta o ceduti alle nobili famiglie romane. Di alcuni si è conosciuto il destino: le campane della [[Cattedrale]] si trovano oggi nel campanile della [[Piazza Navona|chiesa di Sant'Agnese]] a [[Roma]], il simulacro di Maria [[Immacolata]], che si trovava nel Duomo è ospitato in una chiesa di Acquapendente. Sul colle di Castro, fu posta una lapide marmorea con la celebre scritta: “QUI FU CASTRO”.[[File:P5270423.JPG|thumb|right|300px|La [[chiesa di San Pietro (Tuscania)|chiesa di San Pietro]] a Tuscania cui forse s'ispirarono i costruttori del Duomo di Castro]]
 
[[Categoria:Aziende di calzature italiane]]
Oggi su quella collina, un bosco inestricabile ha completamente ricoperto le rovine della città. Le silenziose rovine, vengono animate a giugno, dai canti dei pellegrini che si recano nel vicino [[#Il S.S. Crocifisso di Castro|Santuario del Santissimo Crocefisso]], una piccola cappella, l'unica costruzione della città, sfuggita ai picconi e alle mine dell'esercito pontificio. Durante il [[Risorgimento]], l'amaro destino di Castro, venne ricordato con forza dai patrioti viterbesi che, proprio sulle rovine di Castro, lanciarono due proclami contro [[papa Pio IX|Pio IX]] e scatenarono insurrezioni popolari, al grido di “VIVA CASTRO!”.
[[Categoria:Gucci]]
 
Il ricordo della città, si è conservato nei nomi di diversi Comuni dell'ex Ducato ([[Montalto di Castro]], [[Ischia di Castro]], ecc.) e molti stemmi comunali riportano i tre gigli, il simbolo di Castro.
 
== Castro prima della distruzione ==
Molti dei visitatori di Castro, tra cui il più celebre è senza dubbio, [[Annibal Caro]], storico e letterato sono rimasti colpiti dalla bellezza della città e hanno lasciato dettagliate descrizioni, grazie alle quali, conosciamo come doveva essere la capitale del Ducato dei Farnese.
La città sorgeva su di una collina circondata per metà dal torrente Olpeta. Per accedervi bisognava percorrere un ponte a due arcate.
 
Il cuore della città, è rappresentato da Piazza Maggiore, al cui centro doveva trovarsi una bellissima fontana, su cui si affacciava la Zecca e l'Hostaria (chiamato dai castrensi Palazzo del Duca in Piazza), per accogliere gli ospiti illustri del Duca. Sulla piazza, o nelle sue vicinanze, si trovavano i palazzi dei cittadini più importanti. Non si sa se l'armonioso Palazzo Ducale fu mai costruito, ma doveva comunque esservi una residenza del duca; disegni del Sangallo, conservati a [[Firenze]], presentano un'elegante reggia cittadina, con un ampio balcone al piano nobile a metà fra i palazzi-fortezza del [[Quattrocento]] e le lussose regge del [[Seicento]]. Castro aveva, inoltre, il privilegio di avere strade e piazze mattonate, fatto rarissimo nel [[Cinquecento]].
[[File:Paolo III.jpg|thumb|left|230px|Papa Paolo III in un dipinto del [[Tiziano]] ]]
 
A Castro, erano presenti, numerose chiese, circa tredici secondo alcuni documenti della Curia: la principale era certamente il [[Duomo]], sede della [[diocesi]], dedicato a [[San Savino]], protettore della città, la cui festa cadeva il [[3 maggio]]. Gli abitanti erano soliti festeggiare San Savino con una tradizionale giostra ed un [[palio]], ovvero una corsa di cavalli tra le contrade della città che si tenevano nella piazza principale. La chiesa era in stile [[romanico]], e venne consacrata il [[29 aprile]] [[1286]], come riporta una lapide marmorea che si trovava originariamente nella facciata della cattedrale e successivamente trasferita in un paese vicino. La lapide dichiara che la consacrazione fu effettuata dal vescovo di Castro, [[San Bernardo da Bagnoregio]], insieme ad altri dodici prelati.
 
Vicina alle mura sorgeva la chiesetta medievale di [[San Pancrazio]], costruita dagli abitanti di [[Vulci]] che, dopo che la loro città era stata distrutta dai [[Saraceni]], si erano trasferiti a Castro.
Antichissima doveva essere la chiesa della Madonna della Viola, visto che prima della costruzione della [[Cattedrale]], era la residenza del Vescovo.
Altre chiese erano quella di [[San Bernardo Abate]], quella di [[Santa Lucia]], [[San Sebastiano]], la [[Madonna del Carmine]], costruita da un militare per sciogliere un voto. Fuori dalle mura, si trovava la chiesa di [[Santa Maria]] dei Servi, nei pressi del cimitero. La chiesa di [[San Giovanni]] era collegata all'ospedale, gestito dall'omonima confraternita.
Un membro laico della confraternita, un certo Luciano Silvestri, aveva edificato a sue spese un ospizio per l'assistenza alle vedove e agli orfani.
In una località, nota come Prato Cotone, vicina alla confluenza dell'[[Olpeta]] nel [[Fiora]], era stata edificata, su disegno del Sangallo, la chiesa e il convento di [[San Francesco]], affidato ai [[Frati Minori|Frati Francescani]] che si erano trasferiti a Castro, su invito del Duca.
 
Il Sangallo aveva inoltre progettato le mura difensive della città e l'entrata principale, chiamata Porta Lamberta, edificata come un arco di trionfo, che raffigurava gli episodi più gloriosi della storia della famiglia [[Farnese]]. Non sappiamo molto sugli edifici effettivamente realizzati ma anche in questo caso dobbiamo basarci sui disegni di Antonio ancora oggi conservati; alcuni progetti di [[Fortificazione alla moderna|fortificazioni]] di sua mano, tra i più innovativi della sua opera, che prefigurano l'utilizzo di un fronte tanagliato invece del tipico tracciato sangallesco a cortine e [[bastione|bastioni]], sono generalmente visti come progetti per le mura di Castro.
 
Gli abitanti di Castro, subirono molto la scarsità d'[[acqua]] del territorio. Per molto tempo si servirono di una [[sorgente]] nei pressi della Porta di Santa Maria, ma dopo che quest'ultima fu chiusa per motivi di sicurezza (chiamandosi da allora Porta Murata) fu costruito un pozzo, con scale a chiocciola, (simile a quello di [[San Patrizio]] a [[Orvieto]]) detto "Pozzo di Santa Lucia" per la vicinanza a questa chiesa.
 
=== Lo stemma ===
Lo stemma araldico della città di Castro, ricostruito dagli studi pazienti di [[Romualdo Luzi]], uno dei più grandi studiosi di Castro, raffigura: un [[Panthera leo|leone]] rampante bianco, sormontato da tre gigli gialli su sfondo azzurro. Sotto lo stemma, fu aggiunto nel 1537 la scritta "Castrum Civitas Fidelis" (Castro Città Fedele) in segno di gratitudine alla famiglia [[Farnese (famiglia)|Farnese]].
 
== Il S.S. Crocifisso di Castro ==
Nel [[1649]], mentre i soldati pontifici si dedicavano a distuggere Castro, due operai raccontarono che nel tentativo di demolire una piccola cappella sul lato ovest della città, le loro braccia erano state paralizzate da una forza misteriosa. In questa cappella vi erano tre dipinti molto semplici che raffiguravano il S.S. Crocifisso, la [[Madonna del Carmine]] e [[Sant'Antonio|S.Antonio]]. Poiché gli operai non riuscirono a demolirla con i picconi provarono con le mine ma quella forza misteriosa impedì alle [[mina terrestre|mine]] di far saltare la cappella. Si gridò al miracolo e per mesi gli ex abitanti di Castro si recavano presso la cappella a pregare e a ricordare l'amaro destino della loro città. Il [[cardinale]] Spinosa, temendo piani sovversivi ordinò nel [[1655]] di trasferire il dipinto nella sua casa romana. Ma il dipinto restò solo una notte. La mattina successiva esso era ritornato nella sua cappellina a Castro. Allora la [[Chiesa cattolica]] riconobbe come miracolosi i fatti di Castro e nel [[1871]] vi fu costruito un santuario, tuttora meta di pellegrinaggi dalle popolazioni dell'ex Ducato.
 
== Bibliografia ==
* [[Romualdo Luzi|R. Luzi]] ''Qui fu Castro''.
* [[Romualdo Luzi|R. Luzi]] ''Storia di Castro e della sua distruzione''.
* [[Romualdo Luzi|R. Luzi]] ''L'inedito "Giornale" dell'assedio, presa e demolizione di Castro (1649) dopo l'assassinio del Vescovo barnabita Mons. Cristoforo Giarda.'' Roma 1985
* [[Romualdo Luzi|R. Luzi]] ''La produzione della ceramica d'ingobbio nella distrutta città di Castro: un fenomeno d'arte popolare d'intensa diffusione''.
* G. Gavelli ''La città di Castro e l'opera di Antonio da Sangallo,'' Ed. Ceccarelli [[Grotte di Castro]] ([[Provincia di Viterbo|VT]]) [[1981]]
* A. Cavoli, ''La Cartagine della Maremma'', [[Roma]] [[1990]]
* Mons. E. Stendardi, ''Memorie Storiche della Distrutta città di Castro,'' Ed. Fratelli Quattrini, [[Viterbo]] [[1955]]
* ''Studio della città di Castro - Tesi di laurea in Architettura 2005'' [http://nuke.siresrestauri.it/Default.aspx?tabid=94]
 
== Voci correlate ==
* [[Ducato di Castro]]
* [[Pier Luigi Farnese]]
* [[Annibale Caro]]
* [[Papa Paolo III]]
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