Edmund Burke e Leroy Sané: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
{{Avvisounicode}}
|Nome = Leroy Sané
{{citazione|L'età della cavalleria è finita. Quella dei sofisti, degli economisti e dei contabili è giunta; e la gloria dell'Europa giace estinta per sempre.|Edmund Burke, ''[[Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia]]'', pag. 131<ref>La frase venne scritta quando Burke seppe che la plebe di Parigi aveva fatto irruzione negli appartamenti della regina Maria Antonietta.(La politica e gli Stati, a cura di Raffaella Gherardi, pag 239, [[ISBN]] [[Speciale:RicercaISBN/978-88-430-5992-8|978-88-430-5992-8]])</ref>}}
|Immagine = Leroy Sane MSV-Schalke-5932.jpg
{{Carica pubblica
|Didascalia = Sané con la maglia dello {{Calcio Schalke|N}} nel 2015
| prefisso onorifico = [[The Right Honourable]]
|Sesso = M
| nome = Edmund Burke
|CodiceNazione = {{DEU}}
| suffisso onorifico = <small>[[Consiglio privato di sua maestà|PC]]</small>
|Disciplina = Calcio
| immagine = EdmundBurke1771.jpg
|Ruolo = [[Centrocampista]], [[Attaccante (calcio)|attaccante]]
| didascalia = [[Joshua Reynolds|Reynolds]], ''Edmund Burke''<br />Olio su tela, [[1771]]<br /><small>([[National Portrait Gallery (Londra)|National Portrait Gallery]], [[Londra]])</small>
|Squadra = {{Calcio Manchester City}}
| carica = Paymaster of the Forces
|TermineCarriera =
| mandatoinizio = 27 marzo [[1782]]
|SquadreGiovanili =
| mandatofine = 1º luglio [[1782]]
{{Carriera sportivo
| monarca = [[Giorgio III del Regno Unito|Giorgio III]]
|2001-2005|{{Calcio Wattenscheid|G}}|
| primoministro = [[Charles Watson-Wentworth, II marchese di Rockingham|Marchese di Rockingham]]
|2005-2008|{{Calcio Schalke|G}}|
| predecessore = [[Richard Rigby]]
|2008-2011|{{Calcio Bayer Leverkusen|G}}|
| successore = [[Isaac Barré]]
|2011-2015|{{Calcio Schalke|G}}|
| mandatoinizio2 = 2 aprile [[1783]]
}}
| mandatofine2 = 19 dicembre [[1783]]
|Squadre =
| monarca2 = [[Giorgio III del Regno Unito|Giorgio III]]
{{Carriera sportivo
| primoministro2 = [[William Henry Cavendish-Bentinck, III duca di Portland|Duca di Portland]]
|2014-2016|{{Calcio Schalke|G}}|47 (11)
| predecessore2 = [[Isaac Barré]]
|2016-|{{Calcio Manchester City|G}}|54 (14)
| successore2 = [[William Wyndham Grenville, I barone Grenville|Lord Grenville]]
}}
| partito = [[Whig (Regno Unito)|Whig]]
|SquadreNazionali =
|tendenza = [[Conservatorismo liberale]]
{{Carriera sportivo
| alma_mater = [[Trinity College (Dublino)|Trinity College]], [[Dublino]]
|2014-2015|{{NazU|CA|DEU||19}}|11 (8)
|2015-2016|{{NazU|CA|DEU||21}}|10 (5)
|2015-|{{Naz|CA|DEU}}|11 (0)
}}
|Vittorie =
{{MedaglieCompetizione|Europei di calcio}}
{{MedaglieBronzo|{{EC2|2016}}}}
{{MedaglieCompetizione|Confederations Cup}}
{{MedaglieOro|[[FIFA Confederations Cup 2017|Russia 2017]]}}
|Aggiornato = 14 aprile 2018
}}
{{Bio
|Nome = EdmundLeroy Aziz
|Cognome = BurkeSané
|PostCognomeVirgola = detto il ''[[Cicerone]] britannico''
|PreData = {{IPA|/ˈed.mənd bɜːk/}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = DublinoEssen
|GiornoMeseNascita = 1211 gennaio
|AnnoNascita = 17291996
|LuogoMorte = Beaconsfield
|GiornoMeseMorte = 9 luglio
|AnnoMorte = 1797
|Attività = calciatore
|Epoca = 1700
|Nazionalità = tedesco
|Attività = politico
|PostNazionalità = di origine [[Senegal|senegalese]], [[centrocampista]] o [[Attaccante (calcio)|attaccante]] del {{Calcio Manchester City|N}} e della [[Nazionale di calcio della Germania|nazionale tedesca]]
|Attività2 = filosofo
|Attività3 = scrittore
|Nazionalità = britannico
|PostNazionalità = di origine [[Irlanda|irlandese]], nonché uno dei principali precursori ideologici del [[romanticismo]] inglese<ref name=burke1>[http://www.filosofico.net/burke.htm Diego Fusaro (a cura di), ''Edmund Burke: vita, pensiero e opere''], da ''filosofio.net''</ref>
}}
 
Per più di vent'anni sedette alla [[Camera dei comuni (Regno Unito)|Camera dei comuni]] come membro del [[Whig (Regno Unito)|partito Whig]] (i [[liberalismo|liberali]]), avversari dei [[Tories]] ([[conservatorismo|conservatori]]). Viene ricordato soprattutto per il suo sostegno alle rivendicazioni delle [[Stati Uniti d'America|colonie americane]] contro re [[Giorgio III del Regno Unito|Giorgio III]], anche se si oppose alla loro indipendenza,<ref>La posizione di Burke era favorevole alle proteste sollevate dai coloni contro l'abuso del potere regio in quanto a suo parere - come poi si verificò - quest'ultimo avrebbe potuto portare ad un vero e proprio scontro bellico tra i coloni e la madrepatria, cosa che la [[Gran Bretagna]] doveva assolutamente evitare. Proprio per questo egli, pur comprendendone le richieste, si oppose nettamente all'indipendenza delle colonie americane.</ref> controversia che condusse alla [[guerra d'indipendenza americana]], nonché per la sua veemente opposizione alla [[Rivoluzione francese]], espressa nelle ''[[Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia]]''. Il dibattito sulla rivoluzione rese Burke una delle figure principali della corrente [[conservatorismo|conservatrice]] del [[Whig (Regno Unito)|partito Whig]] (che soprannominò “Old Whigs”), in opposizione ai “New Whigs” filo-rivoluzionari, guidati da [[Charles James Fox]].<ref name=burke1/>
 
La polemica di Burke sulla Rivoluzione francese stimolò il dibattito in Inghilterra: ad esempio l'anglo-americano [[Thomas Paine]] rispose alle ''Riflessioni'' con ''I diritti dell'uomo'', mentre [[William Godwin]] scrisse l<nowiki>'</nowiki>''[[Giustizia politica (saggio filosofico)|Inchiesta sulla giustizia politica]],'' condannando gli esiti sanguinosi della rivolta, ma senza ripudiare i principi che l'avevano ispirata, come fece invece Burke.
 
Burke pubblicò anche opere [[filosofia|filosofiche]] sull'[[estetica]]<ref name="burke1" /> e fondò l'''[[Annual Register]]'', una rivista politica.
 
== Biografia ==
Figlio di [[Souleyman Sané]], ex calciatore con 55 presenze all'attivo con la [[Nazionale di calcio del Senegal|nazionale senegalese]], e di [[Regina Weber]], ex campionessa di [[ginnastica ritmica]] tedesca,<ref>{{Cita web|url = http://www.vavel.com/it/calcio-internazionale/bundesliga-calcio-tedesco/590439-tutti-pazzi-per-leroy-sane.html|titolo = Tutti pazzi per Leroy Sané|editore = vavel.com|data = 14 gennaio 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://eurocalcio24.com/index.php/2016/01/26/perche-tutti-vogliono-leroy-sane/|titolo = Perché tutti vogliono Leroy Sané|editore = eurocalcio24.com|data = 26 gennaio 2016}}</ref> possiede la doppia cittadinanza tedesca e francese.<ref name="fonte">{{Cita web|url = http://www.generazioneditalenti.it/leroy-sane-1996-germania/|titolo = Leroy Sané: 1996 - Germania|editore = generazioneditalenti.it|data = 24 aprile 2014}}</ref> Nato ad [[Essen]], città della [[Regione della Ruhr|Ruhr]], è cresciuto a [[Bochum-Wattenscheid|Wattenscheid]], vicino al ''Lohrheidestadion''.<ref>{{Cita web|url=http://www.westline.de/fussball/schalke04/Leroy-Sane-Nicht-einfach-zwischen-den-Welten-zu-switchen%3Bart2009,2278266|titolo=Leroy Sane: Nicht einfach zwischen den Welten zu switchen|autore=Philipp Rentsch|sito=westline|editore=westline GbR: Aschendorff Medien GmbH & Co. KG und WestOnline GmbH & Co. KG in Gesellschaft bürgerlichen Rechts|data=26 maggio 2015|accesso=26 agosto 2015|lingua=de}}</ref>
Nato a [[Dublino]], in [[Regno d'Irlanda|Irlanda]], Burke era figlio di un [[avvocato]] [[Chiesa anglicana|protestante]] e di una donna [[Chiesa cattolica|cattolica]], il cui cognome, prima del matrimonio era Nagle. Burke venne educato alla fede del padre e rimase per tutta la vita un [[anglicano]] praticante. Dopo aver frequentato la scuola dei [[Quaccheri]] a Ballitore (contea di [[Kildare]]), nel [[1744]] entrò al [[Trinity College di Dublino]]. Nel [[1747]] fondò un proprio circolo di discussione, l'Edmund Burke's Club. Nel [[1770]], il club si fuse con il Club Storico (Historical Club), formando la ''College Historical Society''. Si laureò nel [[1748]]. Burke senior voleva che il figlio studiasse [[giurisprudenza]] e lo mandò quindi a [[Londra]], nel [[1750]]. Nella capitale inglese Burke cominciò l'esercizio forense presso [[Middle Temple]], una delle quattro associazioni professionali inglesi di cui deve essere membro ogni avvocato, ma ne uscì quasi subito.<ref name=burke1/>
 
== Caratteristiche tecniche ==
Il primo lavoro di Burke ad essere pubblicato fu ''A Vindication of Natural Society: A View of the Miseries and Evils Arising to Mankind from every species of Artificial Society, ''apparso anonimo nel [[1756]]. Progettato forse per attaccare i principî "anarchici" dei filosofi che pretendono di fondare lo Stato sui teoremi della ragione, senza tener conto della complessità della natura umana, oltre e contro il suo intento satirico, si trasformò in una denuncia dei mali della società mercantile, che rappresentano il lato oscuro, non eliminabile, del progresso civile.<ref>{{Cita libro|autore = Edmund Burke|titolo = Difesa della società naturale|anno = [1993] 2009|editore = Liberilibri|città = Macerata}}</ref>
Sané è un mancino naturale dotato di una impressionante velocità e notevole tecnica individuale, viene spesso impiegato come [[trequartista]] o [[Ala (calcio)|ala]] su entrambe le fasce, ma è anche in grado di ricoprire il ruolo di [[centravanti]].<ref name="fonte"/>
 
== Carriera ==
Nel [[1757]] pubblicò un trattato di [[estetica]], ''[[Un'indagine filosofica sull'origine delle nostre idee di Sublime e Bello]]'' (tit. or. ''A Philosophical Enquiry into the Origin of Our Ideas of the Sublime and Beautiful''), che attirò l'attenzione di importanti pensatori europei, come [[Denis Diderot]] e [[Immanuel Kant]], ed è ispirato in parte all'estetica che egli ricava dalla lettura del ''[[Paradiso perduto]]'' di [[John Milton]].
[[File:Shahter-Shalke (6).jpg|left|thumb|upright=0.7|Sané in azione con la maglia dello Schalke 04 nel 2016.]]
=== Club ===
==== Schalke 04 ====
Sané esordisce in [[Bundesliga]] e nel calcio professionistico il 20 aprile 2014, sul campo dello [[Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893|Stoccarda]]. In seguito all'arrivo di [[Roberto Di Matteo]] sulla panchina dello Schalke, durante la stagione [[Fußball-Bundesliga 2014-2015|2014-2015]], entra stabilmente nella rosa della prima squadra.
 
Il 10 marzo 2015, al suo debutto in [[UEFA Champions League 2014-2015|Champions League]] allo [[Stadio Santiago Bernabéu|Stadio Bernabéu]] contro il {{Calcio Real Madrid|N}}, segna il gol del momentaneo 3 a 3 (partita poi conclusa con il risultato di 3 a 4) con un tiro di interno sinistro. Nel fine settimana seguente trova nuovamente la via della rete contro l'{{Calcio Hertha Berlino|N}} alla sua prima gara da titolare in campionato, e si ripete il 19 aprile 2015 in casa del {{Calcio Wolfsburg|N}} andando in gol al termine di una progressione di oltre settanta metri.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.spaziocalcio.it/post/2015/04/24/i-migliori-talenti-del-calcio-mondiale-leroy-sane|titolo = I migliori talenti del calcio mondiale: Leroy Sané|accesso = |editore = SpazioCalcio.it|data = 24 aprile 2015}}</ref>
Nel [[1758]], assieme all'editore Robert Dodsley, fondò l'influente ''[[Annual Register]]'', una rivista su cui diversi autori commentavano i maggiori eventi di politica internazionale dell'anno precedente. A [[Londra]] Burke entrò a far parte dei più importanti circoli culturali e artistici, stabilendo rapporti con personalità come [[Samuel Johnson]], [[Joshua Reynolds|Sir Joshua Reynolds]], [[Giuseppe Baretti]], [[David Garrick]] e [[Oliver Goldsmith]].<ref name="burke1" />
 
Nella stagione [[Fußball-Bundesliga 2015-2016|2015-2016]], sotto la guida del nuovo tecnico [[André Breitenreiter]], si ritaglia uno spazio importante nella formazione titolare, con 33 presenze finali in campionato (con 8 reti), 2 nella [[DFB-Pokal 2015-2016|Coppa nazionale]] e 7 in [[UEFA Europa League 2015-2016|Europa League]] (con 1 rete).
Nello stesso periodo Burke conobbe William Gerard Hamilton. Quando Hamilton fu nominato Ministro per l'[[Irlanda]], Burke divenne suo segretario - incarico che avrebbe svolto per tre anni - e lo seguì a [[Dublino]]. Nel [[1765]] Burke divenne segretario privato del [[Charles Watson-Wentworth, II marchese di Rockingham|marchese di Rockingham]], esponente di spicco dei Whig, che, in quell'anno era diventato [[Primi ministri del Regno Unito|primo ministro]]. Lord Rockingham e Burke sarebbero rimasti amici e alleati fino alla prematura morte del primo, avvenuta nel [[1782]].<ref name=burke1/>
<br><br>
 
==== CarrieraManchester politicaCity ====
Il 2 agosto 2016 viene ceduto per 37 milioni di sterline al {{Calcio Manchester City|N}}, con cui firma un contratto quinquennale.<ref>{{Cita web|url = http://www.gazzetta.it/Calciomercato/02-08-2016/manchester-city-sane-ufficiale-guardiola-ha-due-squadroni-160565883471.shtml|titolo = Manchester City-Sané, ufficiale: Guardiola ha due squadroni...|editore = Gazzetta.it|data = 2 agosto 2016|accesso = 2 agosto 2016}}</ref> Esordisce in [[Premier League 2016-2017|Premier League]] con la divisa dei ''Citizens'' il 10 settembre nel [[derby di Manchester]] contro lo [[Manchester United Football Club|United]], subentrando a [[Raheem Sterling]] al 60' minuto di gioco e, il 18 dicembre seguente sigla, al 47' minuto, la sua prima rete in campionato nella gara interna giocata contro l'{{Calcio Arsenal|N}}, terminata con il risultato di 2-1.
Nel [[1765]] Burke entrò nel [[Parlamento del Regno Unito|Parlamento britannico]], eletto alla [[Camera dei comuni (Regno Unito)|Camera dei comuni]]. Il collegio elettorale, in cui si candidò, apparteneva alla categoria dei “[[Borghi putridi]]”,<ref>In inglese “''pocket boroughs''”, detti anche “''rotten boroughs''”.</ref> cioè ai territori che, a causa di una ridotta popolazione, erano di fatto sotto il controllo di un notabile, solitamente il maggiore proprietario terriero della zona. Il collegio in questione era [[Wendover]], “feudo” di Lord Fermanagh, un alleato di Rockingham. In Parlamento Burke giocò un ruolo fondamentale nel dibattito sui limiti costituzionali dell'autorità regia. Si batté con forza contro un potere regio privo di restrizioni, sostenendo il ruolo dei [[partito politico|partiti politici]] nel mantenere un principio di opposizione, in grado di arginare gli abusi del re o di ''lobby'' all'interno del [[governo]]. La sua più importante pubblicazione sul tema fu ''Pensieri sulle cause del malcontento attuale'' (tit. or. ''Thoughts on the Cause of the Present Discontents'') del [[1770]]. Burke appoggiò le rivendicazioni delle colonie americane contro il governo di re [[Giorgio III del Regno Unito|Giorgio III]] e dei suoi rappresentanti. Fece sentire la sua voce anche contro le persecuzioni dei [[cattolici]] in [[Irlanda]] e denunciò gli abusi e la corruzione operati dalla [[Compagnia britannica delle Indie orientali]].<ref name=burke1/>
 
=== Nazionale ===
Nel [[1769]] Burke pubblicò, in risposta a [[George Grenville]], il [[pamphlet]] ''L'attuale stato della Nazione'' (tit. or. ''The Present State of the Nation''). Nello stesso anno acquistò la piccola tenuta di Gregories, vicino a [[Beaconsfield]]. Il prezzo fu saldato per la maggior parte con denaro preso a prestito. Anche se questa tenuta di seicento acri conteneva una collezione d'arte, comprendente opere di [[Tiziano]], nondimeno nei decenni seguenti si sarebbe dimostrata un pesante fardello finanziario. Sempre nello stesso anno fu iniziato in [[massoneria]] a Londra, nella [[Loggia massonica|Loggia]] Jerusalem N. 44.<ref>[http://freemasonry.bcy.ca/biography/burke_e/burke_e.html Edmund Burke sul sito ufficiale della Grand Lodge of British Columbia]</ref> I suoi discorsi e i suoi scritti l'avevano ormai reso famoso e, tra l'altro, avevano fatto sospettare che fosse l'autore delle ''Lettere di Giunio'' (''Letters of Junius''), violenti attacchi contro il governo, che si riveleranno in seguito opere autografe del [[saggista]] Philip Francis.
Vanta 11 presenze e 4 reti con la selezione [[Nazionale Under-19 di calcio della Germania|under-19]] della [[Germania]], 6 presenze e 5 reti con l'[[Nazionale Under-21 di calcio della Germania|under-21]].
 
Esordisce nella [[Nazionale di calcio della Germania|nazionale maggiore]] il 13 novembre 2015, nell'amichevole giocata contro la [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]] allo [[Stade de France]] a [[Saint-Denis (Senna-Saint-Denis)|Saint-Denis]]. Convocato per gli [[Campionato europeo di calcio 2016|Europei 2016]] in [[Francia]],<ref>{{Cita web|url=http://www.dfb.de/news/detail/loew-streicht-bellarabi-brandt-reus-und-rudy-147197/|titolo=LÖW STREICHT BELLARABI, BRANDT, REUS UND RUDY|editore=dfb.de|data=31 maggio 2016|accesso=31 maggio 2016|lingua=de}}</ref> scende in campo in una sola occasione, nella semifinale giocata contro la Francia, persa per 2-0 dalla squadra tedesca.
Nel [[1774]] venne eletto a rappresentare [[Bristol]], al tempo la seconda città dell'[[Inghilterra]] e, quindi, un collegio in cui la contesa elettorale era abbastanza libera. Il suo discorso agli elettori, tenuto dopo la vittoria, si fece notare per la difesa dei principi della democrazia rappresentativa contro l'idea secondo cui gli eletti dovessero agire esclusivamente a difesa degli interessi dei propri elettori. Il supporto che Burke fornì al libero commercio con l'[[Irlanda]] e il suo sostegno all'emancipazione dei cattolici, argomenti impopolari tra i suoi elettori, gli fecero perdere il seggio nel [[1780]]. Per il resto della sua carriera parlamentare, Burke rappresentò [[Ryedale|Malton]], un altro collegio elettorale controllato da Rockingham.<ref name="burke1" />
 
Viene convocato per la [[FIFA Confederations Cup 2017|Confederations Cup 2017]] in [[Russia]], ma a causa di un infortunio dà forfait senza però poter esser sostituito, e vincendo di conseguenza il trofeo.
Sotto il governo ''tory'' di [[Frederick North|Lord North]], la guerra in [[America]] andò sempre peggio. Fu anche grazie ai discorsi di Burke che la guerra finì. A questo periodo appartengono due delle sue opere più brillanti: il discorso ''Conciliazione con l'America'' (''Conciliation with America'') del [[1775]] e la ''Lettera agli Sceriffi di Bristol'' (''Letter to the Sheriffs of Bristol'', [[1777]]). La caduta del ''tory'' North riportò il ''whig'' Rockingham al potere. Burke divenne Paymaster of the Forces (un lucroso incarico, relativo al finanziamento delle truppe) e [[Consiglio privato di sua maestà|consigliere privato]] del re, ma la morte inaspettata di Rockingham, avvenuta nel luglio [[1782]], pose fine al suo mandato dopo pochi mesi.<ref name="burke1" />
 
== Statistiche ==
Burke sostenne allora il nuovo governo formato dal [[William Henry Cavendish-Bentinck, III duca di Portland|Duca di Portland]], in cui coabitavano i Whig e i Tory, una decisione che in seguito molti considereranno il suo peggior errore politico. Durante questo breve governo di coalizione continuò a rivestire l'incarico di Paymaster. La coalizione cadde nel [[1783]] e fu seguita dal lungo governo ''Tory'' di [[William Pitt il Giovane]], che durò fino al [[1801]]. Burke rimase all'opposizione sino al [[1793]], anno in cui ruppe definitivamente con il leader Whig [[Charles James Fox]] e passò, assieme ad altri esponenti del partito, come [[William Windham]] e il nipote di Rockingham, con i Tory di [[William Pitt il Giovane|Pitt]]. Nel [[1785]] pronunciò il famoso ''Discorso sui debiti del nababbo di Arcott''. L'attacco contro il Governatore del [[Bengala]], [[Warren Hastings]], ebbe come conseguenza l'[[impeachment|incriminazione]] di Hastings. Il processo, di cui Burke fu il maggior promotore, durò dal [[1787]] fino alla definitiva assoluzione di Hastings nel [[1794]].<ref name="burke1" />
=== Presenze e reti nei club ===
''Statistiche aggiornate al 14 aprile 2018.''
 
{| class="wikitable" style="font-size:90%;width:99%;text-align:center;"
=== La critica alla Rivoluzione francese ===
|-
{{vedi anche|Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia}}
!rowspan="2"|Stagione
{{quote|Non escluderei del tutto le alterazioni ma - anche se dovessi mutare - muterei per preservare: grave dovrebbe esser l'oppressione per spingermi al mutamento. E nell'innovare, seguirei l'esempio dei nostri avi, farei la riparazione attenendomi il più possibile allo stile dell'edificio. La prudenza politica, un'attenta circospezione, una timidezza di fondo morale più che dovuta a necessità, furono tra i primi principi normativi dei nostri antenati nella loro condotta più risoluta.|''Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia''}}
!rowspan="2"|Squadra
[[File:BurkeReflections.jpg|thumb|180px|Prima edizione delle ''Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia'']]
!colspan="3"|Campionato
L'ultima battaglia culturale di Burke fu quella contro la Rivoluzione francese. Dato il suo sostegno all'indipendenza americana e la campagna contro la prerogativa regia, la sorpresa fu grande nell'ambiente politico e culturale britannico quando Burke diede alle stampe le ''[[Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia]]'' nel [[1790]]. Il politico anglo-irlandese divenne uno dei primi critici della [[Rivoluzione francese]], che considerava non un movimento diretto a creare una democrazia costituzionale e rappresentativa, bensì una violenta rivolta contro la tradizione e la legittima autorità, un esperimento sconnesso dalla complessa realtà della società civile che, prevedeva, sarebbe finito in un disastro.<ref name=burke>''Il pensiero di Edmund Burke : costituzionalismo ereditato e costituzioni rivoluzionarie'', in Giornale di storia costituzionale : 29, I, 2015.</ref>
!colspan="3"|Coppe nazionali
!colspan="3"|Coppe continentali
!colspan="3"|Altre coppe
!colspan="2"|Totale
|-
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
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!Comp
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!Pres
!Reti
|-
|| 2013-2014 || rowspan=3|{{Bandiera|DEU}} [[Fußball-Club Gelsenkirchen-Schalke 04|Schalke 04]] || [[Fußball-Bundesliga 2013-2014|BL]] || 1 || 0 || [[DFB-Pokal 2013-2014|CG]] || 0 || 0 || [[UEFA Champions League 2013-2014|UCL]] || 0 || 0 || - || - || - || 1 || 0
|-
|| [[Fußball-Club Gelsenkirchen-Schalke 04 2014-2015|2014-2015]] || [[Fußball-Bundesliga 2014-2015|BL]] || 13 || 3 || [[DFB-Pokal 2014-2015|CG]] || 0 || 0 || [[UEFA Champions League 2014-2015|UCL]] || 1 || 1 || - || - || - || 14 || 4
|-
|| [[Fußball-Club Gelsenkirchen-Schalke 04 2015-2016|2015-2016]] || [[Fußball-Bundesliga 2015-2016|BL]] || 33 || 8 || [[DFB-Pokal 2015-2016|CG]] || 2 || 0 || [[UEFA Europa League 2015-2016|UEL]] || 7 || 1 || - || - || - || 42 || 9
|-
!colspan=3|Totale Schalke 04 || 47 || 11 || || 2 || 0 || || 8 || 2 || || - || - || 57 || 13
|-
|| [[Manchester City Football Club 2016-2017|2016-2017]] || rowspan=2|{{Bandiera|ENG}} [[Manchester City Football Club|Manchester City]] || [[Premier League 2016-2017|PL]] || 26 || 5 || [[FA Cup 2016-2017|FACup]]+[[Football League Cup 2016-2017|CdL]] || 5+2 || 2+0 || [[UEFA Champions League 2016-2017|UCL]] || 4 || 2 || - || - || - || 37 || 9
|-
|| [[Manchester City Football Club 2017-2018|2017-2018]] || [[Premier League 2017-2018|PL]] || 28 || 9 || [[FA Cup 2017-2018|FACup]]+[[Football League Cup 2017-2018|CdL]] || 3+5 || 1+3 || [[UEFA Champions League 2017-2018|UCL]] || 9 || 0 || - || - || - || 45 || 13
|-
!colspan=3|Totale Manchester City || 54 || 14 || || 15 || 6 || || 13 || 2 || || - || - || 82 || 22
|-
!colspan=3|Totale carriera || 101 || 25 || || 17 || 6 || || 21 || 4 || || - || - || 139 || 35
|}
 
=== Cronologia presenze e reti in nazionale ===
Grandi ammiratori di Burke, come [[Thomas Jefferson]] e [[Charles James Fox]], lo accusarono di essere diventato reazionario e nemico della [[democrazia]]. [[Thomas Paine]] scrisse ''[[I diritti dell'uomo]]'' nel [[1791]] come risposta a Burke. Peraltro, altri sostenitori della democrazia, come [[John Adams]] e alcuni decenni dopo anche liberali, come [[Alexis de Tocqueville]], concordarono con Burke, così come il drammaturgo italiano [[Vittorio Alfieri]], contemporaneo di Burke, che pure era sempre stato un accanito critico dei regimi monarchici.
{{Cronoini|DEU}}
{{Cronopar|13-11-2015|Saint-Denis|FRA|2|0|DEU|-|Amichevole|13={{sostin|61}}|14=Saint-Denis (Senna-Saint-Denis)}}
{{Cronopar|29-5-2016|Augusta|DEU|1|3|SVK||Amichevole|-|14=Augusta (Germania)}}
{{Cronopar|4-6-2016|Gelsenkirchen|DEU|2|0|HUN|-|Amichevole|13={{sostin|69}}}}
{{Cronopar|7-7-2016|Marsiglia|DEU|0|2|FRA|-|Euro|2016|Semifinale|13={{sostin|79}}}}
{{Cronopar|22-3-2017|Dortmund|DEU|1|0|ENG|-|Amichevole}}
{{Cronopar|26-3-2017|Baku|AZE|1|4|DEU|-|QMondiali|2018|13={{sostin|84}}}}
{{Cronopar|5-10-2017|Belfast|NIR|1|3|DEU|-|QMondiali|2018|13={{sostin|72}}}}
{{Cronopar|8-10-2017|Kaiserslautern|DEU|5|1|AZE|-|QMondiali|2018}}
{{Cronopar|10-11-2017|Londra|ENG|0|0|DEU|-|Amichevole|13={{sostout|87}}}}
{{Cronopar|23-3-2018|Düsseldorf|DEU|1|1|ESP|-|Amichevole|13={{sostin|68}}}}
{{Cronopar|27-3-2018|Berlino|DEU|0|1|BRA|-|Amichevole|13={{Sostout|61}}}}
{{Cronofin|11|0}}
 
{{Cronoini|DEU|Under-21}}
Inoltre, molte previsioni di Burke sullo sviluppo della rivoluzione furono confermate, con l'esecuzione di re [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]] (21 gennaio [[1793]]), il [[Regime del Terrore|Terrore]] (1793-luglio [[1794]]) e l'affermarsi del regime autocratico di [[Napoleone Bonaparte]] ([[1799]]-[[1814]]).<ref name=burke1/> Burke, pur essendo un [[Giusnaturalismo|giusnaturalista]], non riconosce il fondamento razionale dei [[diritti umani]] sancita dalla rivoluzione. Scrive Burke nella sua opera:
{{CronoparU|Under=21|3-9-2015|Lubecca|DEU|2|1|DNK|-|Amichevole|13={{sostin|73}}}}
{{Citazione|Fare una rivoluzione significa sovvertire l'antico ordinamento del proprio paese; e non si può ricorrere a ragioni comuni per giustificare un così violento procedimento. […] Passando dai principî che hanno creato e cementato questa costituzione all'Assemblea Nazionale, che deve apparire e agire come potere sovrano, vediamo qui un organismo costituito con ogni possibile potere e senza alcuna possibilità di controllo esterno. Vediamo un organismo senza leggi fondamentali, senza massime stabilite, senza norme di procedura rispettate, che niente può vincolare a un sistema qualsiasi. [...] Se questa mostruosa costituzione continuerà a vivere, la Francia sarà interamente governata da bande di agitatori, da società cittadine composte da manipolatori di assegnati, da fiduciari per la vendita dei beni della Chiesa, procuratori, agenti, speculatori, avventurieri tutti che comporranno un'ignobile oligarchia, fondata sulla distruzione della Corona, della Chiesa, della nobiltà e del popolo. Qui finiscono tutti gli ingannevoli sogni e visioni di eguaglianza e di diritti dell'uomo. Nella "palude Serbonia" di questa vile oligarchia tutti saranno assorbiti, soffocati e perduti per sempre.|Edmund Burke, ''Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia''}}
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== Palmarès ==
Burke attaccò poi la [[Costituzione francese del 1791]], approvata dall'Assemblea nazionale sulla base della [[Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino]] del [[1789]]: a suo dire la nuova costituzione preparava il terreno a disastri politici, negando altresì ogni paragone tra essa e il [[Bill of Rights]] inglese del [[1689]] ([[gloriosa rivoluzione]]), [[emendamenti della costituzione americana|quello americano]] recente o perfino la [[dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America]]. Burke riconosceva la paternità sulla [[rivoluzione inglese]] degli [[empirismo|empiristi]] come [[John Locke|Locke]] e sul cambiamento della sensibilità a [[Isaac Newton|Newton]] e [[Hobbes]] (a differenza di conservatori come [[Giacomo Casanova]] che disconosceranno l'origine illuminista della rivoluzione francese), pur appartenendo alla corrente anti-[[Utilitarismo|utilitarista]], tuttavia traccia una netta divisione tra gli eventi inglesi e americani e quelli francesi, vedendo i secondi come un effetto distruttivo e da deprecare. In un discorso al Parlamento il 6 maggio [[1790]] attaccò i costituenti francese e affermò: {{citazione|Guardo alla costituzione francese, non con approvazione ma con orrore, giacché contiene in sé tutti quei principî da avversare, gravidi di pericolose conseguenze che dovrebbero essere grandemente temute ed aborrite.<ref>Conor Cruise O'Brien. A vendication of Edmund Burke (articolo su "National Review", 17 dicembre 1990).</ref>|Edmund Burke alla Camera dei comuni}}
=== Club ===
==== Competizioni giovanili ====
* {{Calciopalm|Under-19 Bundesliga|1}}
:Schalke 04 U19: [[A-Junioren-Bundesliga 2014-2015|2014-2015]]
==== Competizioni nazionali ====
* {{Calciopalm|Coppa di Lega inglese|1}}
:Manchester City: [[Football League Cup 2017-2018|2017-2018]]
* {{Calciopalm|Campionato inglese|1}}
:Manchester City: [[Premier League 2017-2018|2017-2018]]
 
=== Nazionale ===
La critica serrata che Burke muove nelle ''Riflessioni'' alla [[Rivoluzione francese]] parte da un nodo ed un presupposto fondamentali. Secondo lo statista anglo-irlandese, la rivoluzione francese è irrimediabilmente destinata al disastro, perché essa poggia le proprie fondamenta ideologiche su nozioni astratte, che hanno la pretesa di essere razionalmente fondate, ma che al contrario ignorano la complessità della natura umana e della [[società (sociologia)|società]]. Burke considerava la [[politica]] da un punto di vista pragmatico, e rigettava le idee ed il [[razionalismo]] astratto dei filosofi dell'[[Illuminismo]], come il [[Jean Antoine Caritat|marchese di Condorcet]], secondo i quali la [[politica]] poteva essere ridotta ad un mero sistema basato sulla [[matematica]] e su di un rigida [[logica]] deduttiva. Formatosi sugli scritti di [[Cicerone]], [[Aristotele]], [[Platone]], [[Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]] e l'illuminista moderato [[Montesquieu]], Burke credeva in un governo basato sul "sentimento degli uomini", piuttosto che sul freddo raziocinio. Per tale motivo ricorrono spesso, nelle ''Riflessioni'', giudizi negativi e di aperta condanna contro tutti quegli esponenti dell'[[Illuminismo]], soprattutto francese, come [[Voltaire]] (di cui ignora, in quanto considerato un proto-ideologo rivoluzionario, la concezione antipopolare e monarchica), [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]], [[Claude-Adrien Helvétius|Helvétius]], [[Anne Robert Jacques Turgot|Turgot]], che negavano o snaturavano i concetti del [[Peccato originale]] e della [[Divina Provvidenza]], e dell'azione di quest'ultima all'interno della società umana (seppur molti dei suoi ammiratori anche parziali prescinderanno da ciò, ad esempio [[Karl Popper]], [[Hannah Arendt]], [[Ernst Nolte]], laicizzandone il pensiero).<ref name=congiura/>
* {{Calciopalm|Confederations Cup|1}}
 
:[[FIFA Confederations Cup 2017|Russia 2017]]
{{citazione|Per quattrocento anni [noi inglesi] siamo andati avanti, ma non posso credere che non siamo materialmente cambiati. Grazie alla nostra diffidenza verso le innovazioni, grazie alla neghittosità del nostro carattere nazionale, ancora possediamo la tempra dei nostri padri. Noi non abbiamo perduto - come io credo - la liberalità e la dignità di pensiero del quattordicesimo secolo, né però abbiamo fatto di noi stessi dei selvaggi. Noi non siamo i proseliti di Rousseau né i discepoli di Voltaire; Helvétius non ha attecchito tra noi. Gli atei non sono i nostri predicatori, né i folli i nostri legislatori.<ref>[http://books.google.it/books?id=TtUuAAAAMAAJ&printsec=frontcover&dq=reflection+on+revolution+french#PRA1-PA127,M1 ''Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia'', pp. 127]-[http://books.google.it/books?id=TtUuAAAAMAAJ&printsec=frontcover&dq=reflection+on+revolution+french#PRA1-PA128,M1 128].</ref>|''Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia''}}
 
Come [[Anglicanesimo|anglicano]] e ''[[Whig (Regno Unito)|whig]]'', Burke non condivide la nozione di "[[Diritto divino dei re|diritto divino]]" tipico dei sovrani cattolici, ma, contro [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]], egli difende il ruolo centrale del diritto alla [[proprietà privata]], della [[tradizione]] e del "[[pregiudizio]]" (quest'ultimo inteso però come l'adesione di un popolo a un complesso di valori privi di giustificazioni razionali coscienti), la garanzia dei quali volge gli uomini ai comuni interessi di prosperità nazionale ed ordine sociale. Egli si mostra favorevole a riforme moderate e graduali, purché esse rientrino in un ordine costituzionale.
 
Burke insiste sul fatto che una dottrina politica fondata su nozioni astratte come la [[libertà]], l'uguaglianza e i diritti dell'uomo può essere facilmente utilizzata da coloro che detengono o concorrono al potere per giustificare delle azioni tiranniche ed oppressive. In tal modo egli sembra profeticamente preannunciare i disastri e le atrocità che avverranno in [[Francia]] di lì a poco sotto la [[dittatura]] di [[Maximilien de Robespierre|Robespierre]], durante il [[Regime del Terrore]].<ref name=congiura/>
 
{{citazione|Io credo che se Rousseau fosse ancora in vita, in uno dei suoi momenti di lucidità, rimarrebbe attonito alla vista dell'effettiva follia dei suoi discepoli, che nei loro paradossi appaiono come suoi servili imitatori...<ref>[http://books.google.it/books?id=TtUuAAAAMAAJ&printsec=frontcover&dq=reflection+on+revolution+french#PRA1-PA252,M1 ''Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia'', p. 252].</ref>|''Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia''}}
 
Per Burke gli individui sono soprattutto dominati da "sentimenti innati" e sono fortemente attaccati ai loro "pregiudizi"; la capacità di ragionamento e discernimento degli uomini è limitata ed essi preferiscono perciò affidarsi proprio ai loro pregiudizi. Egli difende i "pregiudizi" umani in virtù della loro utilità pratica. Attraverso essi l'individuo può determinare rapidamente le decisioni da prendere in situazioni problematiche; in poche parole, negli esseri umani i "pregiudizi" «fanno dell'abitudine una virtù».<ref name=burke/>
 
Burke lancia inoltre la sua accusa contro i filosofi dei circoli parigini e quegli ideologi [[Giacobinismo|giacobini]] dell'[[Assemblea Nazionale Costituente|Assemblea Nazionale]], come il [[vicario generale|vicario]] [[Emmanuel Joseph Sieyès|Sieyès]], che, da «architetti della rovina, stavano calpestando ogni regola e tradizione anteriore nell'astratto e pericolosissimo intento di fare [[tabula rasa]] del passato». Egli accusa inoltre tutti coloro che non rispettano la tradizione, radicatasi da secoli, di pura presunzione, condannando la ragione individualistica e razionalistica per difendere quella collettiva e religiosa.<ref name=congiura/>
 
Era infatti, secondo Burke, proprio contro la [[Cristianesimo|religione cristiana]] e la [[Chiesa Cattolica|Chiesa]] che la [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]] aveva mosso fin dall'inizio la sua più feroce offensiva. Egli riconobbe nei primi atti dell'[[Assemblea Nazionale Costituente|Assemblea]], dominata dal dogma politico di [[Emmanuel Joseph Sieyès|Sieyès]], un esplicito attacco al [[Cristianesimo]], concretizzatosi nella confisca delle [[proprietà (diritto)|proprietà]] della [[Chiesa Cattolica|Chiesa]] e nella [[Costituzione civile del clero]]. Ma c'era qualcosa di più. Dietro alla [[secolarizzazione dei beni ecclesiastici]] come garanzia dell'emissione di un prestito nazionale e degli [[Assegnato|assegnati]], egli intuì il mascheramento di un secondo attacco, altrettanto devastante, facente parte di una duplice [[congiura]] dai disegni ben più occulti.<ref name=congiura>John G. A. Pocock. ''Edmund Burke storico della Rivoluzione'', (a cura di) B. Bongiovanni e L. Guerci. Einaudi, Torino, 1989, passim.</ref>
{{quote|Tutti gli uomini che si rovinano, lo fanno dalla parte delle loro inclinazioni naturali.|Edmund Burke, ''Lettere su una pace regicida'', 1796}}
Burke individuò la prima parte di questa cospirazione nei ''philosophes'' e negli ''[[idéologues]]'' come Sieyès che fin dagli inizi del secolo dominavano la cultura francese. Questi "chierici laici" (come li definì Burke nelle ''Riflessioni'') erano stati inizialmente soggetti al controllo delle [[Accademia|accademie]], fondate verso la fine del [[XVII secolo]] da [[Luigi XIV]]. Durante i regni successivi, tuttavia, la loro emancipazione era sempre più cresciuta, essendo venuti meno il patrocinio della [[Casa regnante|Corona]] con la presa di distanza di [[Luigi XV]] dagli enciclopedisti (conseguente all'attentato di [[Robert François Damiens|Damiens]] e poi alla morte della [[Marchesa di Pompadour|Pompadour]]) e della [[Chiesa Cattolica|Chiesa]], ed il [[mecenatismo]] dell'[[aristocrazia]], fino a trasformarsi in una vera e propria macchina ideologica. ''Philosophes'' e ''idéologues'' si erano perciò riorganizzati intorno ad imprese editoriali indipendenti, come quella che aveva varato il vasto progetto dell'''[[Encyclopédie]]'', guidate da sottili ideologi che miravano alla distruzione della [[Cristianesimo|religione cristiana]].<ref name=burke/> Tuttavia, secondo Burke, dietro a molti di questi "chierici" radicali e ''amateur'' letterari idealisti, si celavano figure più sinistre e pragmatiche, denominate, nella terminologia burkeana, come "speculatori" ("''speculator''") o "agitatori" ("''stock-jobber''").<ref name=congiura/> Tra l'altro, molti di questi entusiasti della rivoluzione (compresi alla fine i [[giacobini]]) rimarranno vittime di essa, come coloro che, [[girondini]] e [[foglianti]], cominciarono a prenderne nettamente le distanze dopo i [[massacri di settembre]] del [[1792]], avverando i pronostici di Burke: tra essi gli [[Encyclopedie|enciclopedisti]] [[Condorcet]] e [[Jean-Sylvain Bailly]], e i girondini [[Jean-Marie Roland]] e sua moglie [[Manon Roland]], quasi tutti rei di non aver votato la morte del re.
 
La seconda parte in causa nella [[congiura]] era infatti rappresentata proprio dai creditori della Corona francese, che Burke identificava con una ''lobby'' finanziaria, avente come scopo primario imporre gli assegnati come unica valuta legale in tutti i settori dell'[[economia]] francese e, di conseguenza, una dittatura sullo [[Stato]] e sulla stessa proprietà terriera. Inoltre l'imposizione degli assegnati come unica [[carta moneta]] avrebbe generato di lì a poco un aumento vertiginoso del tasso d'[[inflazione]] ed una grave recessione.<ref name=congiura/>
[[File:MA-Lebrun.jpg|thumb|[[Elisabeth Vigée-Le Brun|Vigée-Le Brun]], ''Maria Antonietta in abito di mussola'', olio su tela, [[1783]].]]
La [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]] quindi era stata provocata, secondo questa visione, dai creditori dello [[Stato]], pronti ad impossessarsi dei terreni ecclesiastici per poter poi controllare tutta la [[società (sociologia)|società]], e da una classe intellettuale [[Laicismo|laicista]] ([[atea]] o [[deista]]), dominata da un sentimento anticristiano, che aveva come unico scopo l'espropriazione e il sovvertimento del [[clero]] e della [[Chiesa cattolica|Chiesa]].<ref name=congiura/>
 
Burke credeva che l'intesa tra questi gruppi sovversivi non fosse affatto puramente accidentale. Negli ultimi decenni, infatti, dai germi seminati dalla cultura dei [[Illuminismo|Lumi]], erano nate grandi e pericolose cospirazioni, come quella degli [[Illuminati]] di [[Baviera]]. In tutta [[Europa]], intanto, gli [[Stati]] stavano sprofondando in un indebitamento sempre più pesante, che li avrebbe ben presto condotti alla [[bancarotta]], fino a divenire così facili prede dei loro stessi creditori.<ref name=congiura/>
 
Il secondo evento cruciale della [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]], così come Burke vedeva le cose nel [[1789]]-[[1790|90]], era rappresentato dai fatti di [[Versailles]] del [[Marcia su Versailles|5-6 ottobre 1789]], quando la folla invase gli appartamenti di [[Luigi XVI]] e della famiglia, minacciando fisicamente il sovrano e costringendo la corte ad abbandonare la [[Reggia di Versailles|reggia]]. Egli descrive tutte le violenze morali perpetrate contro [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]], prevedendone in un certo senso la fine brutale e umiliante (che avverrà tre anni dopo sulla [[ghigliottina]]) finendo col fare di lei il simbolo della fine di un'età della cavalleria, da lui amaramente rimpianta. Sebbene in questo punto sembri in qualche modo cedere al [[sentimentalismo]], Burke ebbe però il grande merito di riportare alla memoria un importante concetto di [[Sociologia|sociologia storica]].<ref name=burke/> I [[Filosofia della storia|filosofi della storia]] britannici e francesi, le cui opere erano ben note a Burke, concordavano tutti sul considerare lo sviluppo della [[Cavalleria medievale#Codice cavalleresco|cavalleria]] in [[Medioevo|epoca medievale]], e soprattutto l'atteggiamento nei riguardi della [[donna]], quali fattori capitali per la formazione di quel codice di comportamento, sia aristocratico che delle [[élite (sociologia)|élite]] rurali ed urbane (si pensi alla ''[[gentry (classe sociale)|gentry]]''), che aveva modificato completamente il costume degli europei moderni da quello degli antichi.<ref name=burke/>
 
{{citazione|Sono ormai passati sedici o diciassette anni da quando scorsi per la prima volta la Regina di Francia, allora la Delfina, a Versailles, e certo mai visione più leggiadra venne a visitare questa terra, ch'essa sembrava appena sfiorare. La vidi al suo primo sorgere all'orizzonte, decorare ed allietare quella sfera elevata in cui aveva appena incominciato a muoversi, fulgida al pari della stella del mattino, piena di vita e di splendore e di gioia. Oh! quale rivoluzione! e quale cuore dovrei aver io per contemplare senza commozione quell'elevatezza e quella caduta! […] Non avrei mai sognato di vivere abbastanza da vedere un disastro del genere abbattersi su di lei in una nazione d'uomini così galanti, in una nazione d'uomini d'onore e di cavalieri. Nella mia immaginazione vedevo diecimila spade levarsi subitamente dalle loro guaine a vendicare foss'anche uno sguardo che la minacciasse d'insulto. Ma l'età della cavalleria è finita...<ref>[http://books.google.it/books?id=TtUuAAAAMAAJ&pg=RA1-PA112&vq=queen+of+france&dq=reflection+on+revolution+french&source=gbs_search_s ''Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia'', p. 112].</ref>|''Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia''}} Questa immagine di Maria Antonietta come un'eroina della [[controrivoluzione]] e ultimo baluardo della vecchia civiltà avrà grande influenza su [[François-René de Chateaubriand]] (quando ricorda nelle ''[[Memorie d'oltretomba]]'' il suo incontro con la regina e successivamente il ritrovamento delle spoglie della sovrana) e sul primo romanticismo francese, ma anche su personalità cattoliche del [[decadentismo]] come [[Léon Bloy]] (nel saggio ''La cavaliera della morte''), intellettuali che contribuirono dopo la Rivoluzione alla costruzione del mito della [[Maria_Antonietta_d%27Asburgo-Lorena#La_.E2.80.9Cregina_martire.E2.80.9D|"regina martire"]], ed in seguito su [[Stefan Zweig]] per il suo ''[[Maria Antonietta - Una vita involontariamente eroica]]''.
[[File:The Tuilleries, 20th June 1792.jpg|thumb|220px|La folla assalta Maria Antonietta alle Tuileries (1792), episodio avvenuto quasi tre anni dopo il primo assalto dopo la marcia di Varsailles del 1789]]
Critiche ma anche giustificazioni storiche verranno a questa visione "classista" e di donna angelicata di Burke, in cui Maria Antonietta viene descritta come un modello impalpabile di virtù superiore, mentre le donne popolane che guidarono la [[marcia su Versailles]] assumono invece connotati bestiali e materiali, probabilmente per contrasto dei feroci [[pamphlet|libelli satirici]] contro la regina che circolavano nel periodo pre-rivoluzionario, anticipatori delle accuse, anche a sfondo sessuale, che le saranno mosse al [[Maria_Antonietta_d%27Asburgo-Lorena#Processo_e_morte|processo del 1793]] accanto alla principale imputazione di [[alto tradimento]].<ref>L. Hunt, ''The Many Bodies of Marie Antoinette. Political Pornography and the Problem of the Feminine in the French Revolution'', in L. Hunt (a cura di), ''Eroticism and the Body Politic'', Baltimore-London, The John Hopkins University Press, 1991, pp. 108-130</ref>
[[File:Leighton-God Speed!.jpg|thumb|left|180px|''Buona fortuna!'' di [[Edmund Blair Leighton]], 1900: scena di [[amor cortese]] e [[amore romantico|romantico]], e cavalleria medievale in una rappresentazione del tardo [[epoca vittoriana|vittoriano]], raffigurante una dama che concede il suo "favore" a un cavaliere in assetto di battaglia; dipinto di scuola [[preraffaellita]] che risente dello stile estetico [[romanticismo|romantico]]-[[decadentismo|decadente]] sul bello e il sublime enunciato già da Burke nel 1756.]]
 
Burke lega altresì questi eventi alla propria concezione estetica, ripresa poi dal [[romanticismo]] (si veda il [[Medioevo inglese]], seppur idealizzato, di [[Walter Scott]] o dei [[preraffaelliti]]), che lo porta, erroneamente anche secondo alcuni suoi estimatori moderni, a deplorare anche le moderate concessioni dell'Assemblea Nazionale, assai simili peraltro a quelle concessi dai monarchi britannici del Parlamento inglese (seppur non concesse dall'alto ma dal popolo che Burke teme). Per questo [[estetismo]] e sentimento cavalleresco ma [[antifemminismo|antifemminista]], per altro condiviso da molte donne della piccola nobiltà e della borghesia francese (ad esempio la pittrice di corte [[Élisabeth Vigée-Le Brun]] che dirà: «Allora regnavano le donne. La rivoluzione le ha detronizzate») viene criticato quasi subito dalla [[femminista]] inglese [[Mary Wollstonecraft]]. La teatralità dell'immagine burkiana di Maria Antonietta minacciata dal potere iniquo (quasi una moderna [[Antigone (Sofocle)|Antigone]]) e non difesa dai cavalieri, conseguente delle idee espresse già nel [[1756]] nello scritto ''A Philosophical Enquiry into the Origin of Our Ideas of the Sublime and Beautiful'', viene stigmatizzata dalla pensatrice britannica: Burke aveva associato infatti l'idea del [[bello]] con quella della debolezza e della [[femminilità]], mentre aveva identificato l'idea del [[sublime]] con quella della [[Fortezza (virtù)|forza]] e della [[Mascolinità|virilità]]. Wollstonecraft gli ritorce quelle definizioni, sostenendo che tali "descrizioni teatrali" rendono i lettori delle "[[effeminatezza|femminucce]] infiacchite" e lo accusa di difendere una società inegualitaria fondata anche sull'emarginazione delle donne.<ref>J. Todd, cit., p. 165.</ref> Difendendo le virtù repubblicane, la Wollstonecraft invoca l'etica della classe media in opposizione ai viziosi codici di comportamento dell'[[aristocrazia]].<ref>J. Todd, cit., p. 164.</ref> Illuministicamente, ella crede nel progresso e deride il Burke per il suo attaccamento ai vecchi costumi e alle antiche tradizioni: se infatti si fosse sempre rimasti fedeli alle più antiche tradizioni, per conseguenza si dovrebbe tuttora essere favorevoli perfino all'antichissimo sistema della [[schiavitù]] (sebbene Burke non sia contrario al progresso politico e di costume, bensì sia contrario alla sua estremizzazione e velocità travolgente, il che farebbe di lui un [[Conservatorismo|conservatore]] moderato colto dagli eventi, ma non un [[Reazione (politica)|reazionario]] [[Tradizionalismo (politica)|tradizionalista]] ''tout court'' alla [[Joseph de Maistre]]). Wollstonecraft contrappone poi all'esaltazione dei [[feudalesimo|valori feudali]] fatta dal Burke l'immagine [[borghesia|borghese]] dell'idillica vita di campagna (peraltro non troppo distante dalla borghesia di campagna inglese), nella quale ogni famiglia conduca la propria esistenza in una fattoria, soddisfacendo i propri bisogni con un lavoro semplice e onesto. Questa visione della società le appare l'espressione di sentimenti sinceri, di contro ai sentimenti fittizi sui quali si fonderebbe la visione reazionaria del Burke.<ref name=congiura/>
 
Infine Burke mise in evidenza come l'instabilità ed il disordine generale che avrebbero accompagnato e seguito la [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]], avrebbero reso l'esercito, ossia la [[Guardia nazionale francese]], incline ad [[ammutinamento|ammutinarsi]] o a sostenere un ruolo chiave all'interno delle dispute fra fazioni ideologiche e politiche. Egli afferma che un generale popolare, capace di farsi amare ed obbedire dai suoi soldati, una volta spentisi i fuochi maggiori del disastro rivoluzionario, avrebbe potuto rapidamente divenire «padrone dell'Assemblea e dell'intera nazione». Pareva egli così predire l'avvento della dittatura militare e dell'impero [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]]. In seguito la storico francese [[Jean Jacques Chevallier]] affermò: «Burke, [[Cassandra (mitologia)|Cassandra]] amara e frenetica, denunciava le future calamità che la Rivoluzione avrebbe prodotto. I fatti volgevano nella direzione da lui preannunciata e gli davano ragione, sempre più ragione».<ref>Jean-Jacques Chevallier, ''Le grandi opere del pensiero politico. Da Machiavelli ai nostri giorni'', Trad. it. di D. Barbagli. Bologna, Il Mulino, 1998.</ref>
 
Questi fatti e opinioni di Burke, e il disaccordo sulla loro interpretazione portarono alla rottura dell'amicizia tra il pensatore e Fox e, da un punto di vista più generale, alla divisione del [[Whig (Regno Unito)|Partito Whig]]. Nel [[1791]] Burke pubblicò ''Appello dai Nuovi ai Vecchi Whig'' (''Appeal from the New to the Old Whigs''), in cui rinnovò le sue critiche ai programmi radicali ispirati dalla Rivoluzione francese e attaccò i ''Whig'' che li appoggiavano. Gran parte del partito seguì Burke e si unì al governo tory di [[William Pitt il Giovane]] (che pure aveva delle riserve sulle ''Riflessioni'' pur ammirandone lo stile), che dichiarò guerra alla [[Francia]] rivoluzionaria nel [[1793]]. A Burke risposero anche [[Thomas Paine]] con ''The Rights of Men'', la citata [[Mary Wollstonecraft]] con ''A Vindication of the Rights of Men, in a Letter to the Right Honourable Edmund Burke; Occasioned by His Reflections on the Revolution in France'' (1790) e [[William Godwin]] con ''[[Giustizia politica (saggio filosofico)|Inchiesta sulla giustizia politica]]'', l'ultimo condannando le violenze giacobine più estreme ma giustificando pienamente la rivoluzione.
 
===Ultimi anni e morte===
Nel [[1794]] Burke subì un duro colpo, causato dalla morte del figlio Richard, a cui era molto legato. In quello stesso anno finì il processo contro Hastings con sentenza di assoluzione<ref>Paul Stock, ''The Uses of Space in Early Modern History'', 978-1-349-50434-3, 978-1-137-49004-9, Palgrave Macmillan US, 2015, pages 173-196.</ref>. Burke sentì di aver fatto il suo tempo e, stanco, decise di lasciare il [[Parlamento britannico|Parlamento]]. Il Re, che aveva apprezzato le sue posizioni sulla [[Rivoluzione francese]], voleva nominarlo [[Beaconsfield|Conte di Beaconsfield]], ma dopo la morte del figlio, a Burke non interessavano più i titoli nobiliari. Accettò solo una pensione di 2.500 [[Sterlina britannica|sterline]]. Seppur modesto, il vitalizio fu contestato dal Duca di Bedford e dal Conte di Lauderdale. A loro Burke diede una bruciante risposta in ''Lettera a un nobile Lord'' (''Letter to a Noble Lord'', [[1796]]). In quello stesso anno uscirono i suoi ultimi scritti: le ''Lettere su una pace regicida'' (''Letters on a Regicide Peace''), nelle quali Burke si schierava contro i negoziati di pace con la [[Francia]].<ref name=burke1/>
 
Morì a [[Beaconsfield]] il 9 luglio [[1797]]. Sebbene molti avessero proposto di inumarlo nell'[[Abbazia di Westminster]] con un [[funerale di Stato]], il Parlamento preferì attenersi al testamento lasciato dallo stesso Burke, che chiedeva di essere seppellito nella [[cattedrale]] di [[Beaconsfield]].<ref name=burke1/>
 
== False attribuzioni ==
A Burke è attribuito un celebre aforisma, in varie formulazioni, in realtà mai scritto o pronunciato: «Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione.»<ref name=Z>Cfr. ''[http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_19/citazioni_bufale_610a343e-146f-11de-9dd5-00144f02aabc.shtml Le dieci regine delle citazioni bufala]'', ''Corriere.it'', 19 marzo 2009.</ref> La frase non è presente in nessuna delle sue opere. La falsa attribuzione potrebbe essere nata da un celebre libro di citazioni, il Bartlett's Familiar Quotations, uscito nel 1905.<ref name=Z/>
 
La sua origine potrebbe risalire a una citazione simile di [[John Stuart Mill]]: «Gli uomini malvagi non hanno bisogno che di una cosa per raggiungere i loro scopi, cioè che gli uomini buoni guardino e non facciano nulla», che a sua volta si sarebbe ispirato a una frase dello stesso Burke, contenuta in ''Pensieri sulle cause dell'attuale malcontento'' (1770): «Quando i malvagi si uniscono, i buoni devono associarsi. Altrimenti cadranno uno ad uno, un sacrificio spietato in una lotta disprezzabile».
 
Formulazioni di un aforisma simile si ritrovano già in [[Platone]], ma è talvolta attribuito anche a [[Lev Tolstoj]], [[John Fitzgerald Kennedy]] e altri.<ref>[http://tartarus.org/~martin/essays/burkequote.html Burke quote1]</ref><ref>[http://tartarus.org/~martin/essays/burkequote2.html Burke quote2]</ref><ref>[http://quoteinvestigator.com/2010/12/04/good-men-do/ Goode men do - quote investigator]</ref>
 
== Opere ==
* ''[[Un'indagine filosofica sull'origine delle nostre idee di Sublime e Bello]]'' (1756-1759) (titolo originale, ''Philosophical Enquiry into the Origin of Our Ideas of the Sublime and Beautiful''; prima traduzione italiana: Milano, 1945)
* ''[[Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia]] e sulle deliberazioni di alcune società di Londra ad essa relative'' (titolo originale, ''Reflections on the revolution in France and on the proceedings in certain societies in London relative to that event''; prima traduzione italiana: Bologna, 1930)
* ''Correspondence of the right honourable Edmund Burke: between the year 1744 and the period of his decease, in 1797''
* ''Scritti politici'' (titolo originale, ''Essays''; prima traduzione italiana a cura di A. Martelloni: Torino, 1963)
* ''Lettera del signor Burke a un membro dell'assemblea nazionale in risposta ad alcune obbiezioni al suo libro su gli affari di Francia'' (Ferrara, 1793)
* ''Difesa della società naturale'', a cura di I. Cappiello. Liberilibri, Macerata, 1993; rist. 2009.
* ''Pensieri sulla scarsità''. Roma, manifesto libri, 1997
* ''Scritti sull'Impero: America, India, Irlanda''. UTET, Torino, 2008
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Guerra d'indipendenza americana]]
* [[Rivoluzione francese]]
* [[Romanticismo]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.alleanzacattolica.org/idis_dpf/voci/b_edmund_burke.htm|Edmund Burke (Dizionario del Pensiero Forte)}}
* {{Cita web|url=http://datencenter.dfb.de/profil/262055|titolo=Leroy Sané|sito=Deutscher Fußball-Bund (DFB)|editore=[[Federazione calcistica della Germania]]|lingua=de|cid=DFB}}
* {{en}} Gur Hirshberg, {{cita web|url=https://philosophynow.org/issues/11/Burke_Kant_and_the_Sublime|titolo=Burke, Kant and the Sublime|accesso=1º gennaio 2017}}
 
* P. Giordanetti, [http://www.filosofico.net/burkantesteti1ca2w.htm Kant, Burke e l'estetica]
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