Orecchio assoluto e Paul von Jankó: differenze tra le pagine

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Studi e invenzione
 
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{{Bio
{{F|musica|giugno 2008|con particolare riferimento ai metodi di apprendimento}}
|Nome = Paul von
Per '''orecchio assoluto''' si intende la capacità di identificare all'ascolto le [[nota musicale|note]] che compongono un brano musicale.
|Cognome = Jankó
|Sesso = M
|LuogoNascita = Tata
|LuogoNascitaLink = Tata (Ungheria)
|GiornoMeseNascita = 2 giugno
|AnnoNascita = 1856
|LuogoMorte = Costantinopoli
|GiornoMeseMorte = 17 marzo
|AnnoMorte = 1919
|Epoca = 1800
|Attività = musicista
|Attività2 = ingegnere
|Nazionalità = ungherese
}}
 
==DefinizioneBiografia==
[[File:Janko piano.JPG|thumb|Piano Janko]]
Si avvicinò alla [[musica]] frequentando il [[Conservatorio]] di [[Vienna]], e fece studi universitari presso la facoltà di [[matematica]].
 
Approfondì la tematica del [[Temperamento (musica)|temperamento]] nel suo libro intitolato ''Über mehr als zwölfstufige gleichschwebende Temperaturen''.
Per capire cos'è l’orecchio assoluto vale la pena spiegare alcuni concetti che ne sono il presupposto.
 
Divenne celebre, quando nel [[1882]], ideò una nuova tastiera costituita da 6 fila di tasti brevi e stretti, formanti una unica scala cromatica. La tastiera realizzata da Jankó aveva ottave più compatte di quelle del pianoforte, un'organizzazione isomorfa dei tasti, ed era in grado di produrre alcuni effetti speciali nuovi (''glissando cromatici'').
* Con [[orecchio musicale|orecchio]] si intende nel gergo musicale l’attitudine e il gusto per il [[Canto (musica)|canto]] e la [[musica]]. Chi ha orecchio ha la capacità di riprodurre una [[melodia]] che ascolta, cantandola o suonandola.
* Con ''orecchio relativo'' si intende la capacità di riconoscere esattamente gli [[intervallo musicale|intervalli]] tra le note, ma non le note stesse.
* In aggiunta a tutto questo, l'orecchio assoluto consiste nel poter riconoscere, per un misto di connaturalità ed educazione dell'[[udito]] e della facoltà musicale, l'altezza delle note che si ascoltano, potendole quindi identificare per nome ed eventualmente trascrivere nella tonalità corretta.
 
Nel [[1886]] il musicista-inventore descrisse le caratteristiche del suo pianoforte nella pubblicazione ''Eine neue Klaviatur'' e organizzò una lunga serie di concerti europei per portare alla ribalta le sue innovazioni
==Possibilità offerte dall’orecchio assoluto==
<ref>"Dizionario di musica", di A.Della Corte e G.M.Gatti, Paravia, 1956,pag.310</ref>.
I musicisti con l'orecchio assoluto possono:
* identificare le note in un brano musicale ed associarle al loro nome, senza bisogno di trovarne la corrispondenza su uno strumento;
* riconoscere gli accordi di un brano;
* identificare la tonalità di un brano;
* discernere la correttezza dell'accordatura di uno strumento.
 
Nonostante il tocco della tastiera fosse piuttosto rigido, l'invenzione ha incontrato un certo entusiasmo, in particolare dall'americano [[Alfred Dolge]]. A [[New York]] nel [[1891]] fu fondato un ''Paul von Janko Conservatory''
==Difficoltà correlate all’orecchio assoluto==
e una ''Janko Society'' fu fondata a [[Vienna]] nel [[1905]]. Un certo numero di pianisti in [[Austria]], in [[Germania]] e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] realizzarono tastiere Janko e Paul Perzina produsse una doppia reversibile tastiera: standard su un lato, Janko sull'altro.
I musicisti con l'orecchio assoluto possono trovare difficile suonare la [[musica barocca]] secondo i criteri [[filologia musicale|filologici]], perché secondo questi criteri la musica di quel tempo si eseguiva con il [[La_(nota)|La]] a 415 [[Hertz]], invece che a 440 (o più spesso 442) come è oggi. La differenza è un [[semitono]] più in basso.
Inoltre per queste persone può essere scomodo suonare uno strumento traspositore, ovvero uno strumento accordato in tonalità diversa da quella di Do: ad esempio il clarinetto, il sassofono, il corno, etc.
 
==Note==
L'orecchio assoluto è comunque un vantaggio per un musicista. Il fatto di suonare ad un semitono di distanza non è un problema per un musicista che ha praticato la [[trasposizione]] in maniera costante. Affidarsi al solo orecchio assoluto non è comunque possibile per un musicista avanzato, ma è solo uno strumento in più che può utilizzare.
<references/>
 
==Bibliografia==
==Musicisti dotati di orecchio assoluto==
*K.W.Marschner, ''Das J.Klaviatur'', 1905
===Classici e sinfonici===
==Voci correlate==
*[[Ludwig van Beethoven]]
*[[WolfgangTastiera Amadeus MozartJankó]]
*[[Leonard Bernstein]]
*[[Niccolò Paganini]]
*[[John Philip Sousa]]
*[[Nicolas Slonimsky]]
*[[Johann Sebastian Bach]]
sirio bertani
 
{{Controllo di autorità}}
===Moderni===
{{Portale|biografie|musica classica}}
*[[Prince]]
*[[Bing Crosby]]
*[[Keith Jarrett]]
*[[Mariah Carey]]
*[[Falco (cantante)|Falco]]
*[[Barbra Streisand]]
*Ciro dei [[Neri per caso]]
*[[Victor Wooten]]
*[[Charly García]]
*[[Donna Summer]]
*[[Ana Torroja]]
*[[Arnold Schönberg]]
*[[Amaia Montero]]
*[[John Philip Sousa]]
*[[Frank Sinatra]]
*[[Phil Spector Brian]]
*[[Miles Davis]]
*[[Mila Farrow]]
*[[Micheal Bland]]
*[[Charlie Parker]]
*[[Yanni]]
*[[Ray Charles]]
 
[[Categoria:Idisti]]
==Studi scientifici==
È opportuno premettere che i vari ricercatori che negli anni si sono dedicati allo studio di questo [[fenomeno]] non sempre concordano sulla esatta definizione di "orecchio assoluto".
 
Ad esempio, alcuni studi considerano sufficiente la capacità di identificare una serie di singole note isolate, mentre altri ritengono condizione indispensabile il riconoscimento delle note all'interno di normali passaggi melodici.
 
Anche i livelli considerati accettabili di accuratezza, prontezza di riconoscimento e margine di errore variano fra i diversi test eseguiti, il che complica ulteriormente la valutazione dei risultati.
 
Uno degli studi più famosi (Sergeant, D. [[1969]]: ''Experimental investigation of absolute pitch'', pubblicato sul ''Journal of Research in Music Education'', Vol. 17, 135-143) evidenzia una possibile relazione di [[proporzionalità inversa]] fra l'età in cui vengono intrapresi gli studi musicali e la probabilità di sviluppare l'orecchio assoluto.
 
Lo studio più recente a noi noto (Bahr, [[1998]]) afferma che l'orecchio assoluto sarebbe una capacità derivante dall'esperienza, che non richiederebbe dunque particolari predisposizioni, confermando però l'età precoce dell'istruzione musicale come fattore di primaria importanza. Inoltre, orecchio assoluto e relativo tenderebbero ad escludersi reciprocamente in uno stesso individuo.
È pur vero, però, che nella pratica dello studio musicale queste tendenze non si riscontrano. L'età precoce dello studio musicale fa senz'altro emergere prima una facoltà che comunque, almeno alla luce dell'esperienza, deve considerarsi innata; e pare difficile anche sostenere che l'orecchio relativo tenda ad escludere quello assoluto e viceversa. Nella gran parte dei casi, infatti, queste due facoltà coesistono e si potenziano a vicenda.
 
Esiste poi tutta una serie di studi secondo cui l'orecchio assoluto si manifesterebbe maggiormente in determinate fasce della popolazione: in particolare fra i [[cecità|ciechi]], i malati di [[autismo]], gli appartenenti a gruppi etnici facenti uso di [[lingua tonale|lingue tonali]].
 
Alcuni recenti studi, per quanto discutibili, sostengono che l'orecchio assoluto sia frutto di una [[mutazione genetica]].
 
==Sviluppare l'orecchio assoluto con l'Ear Training==
 
Ci sono diverse persone che dichiarano che sia possibile sviluppare l'orecchio assoluto a partire dall'[[ear training]].
Nel [[marzo]] [[1981]], [[David Lucas Burge]] pubblicò su "Contemporary Keyboard" (oggi "Keyboard Magazine") un articolo in cui rivelava che l'orecchio assoluto non era una capacità solo per pochi eletti ma un'abilità facilmente apprendibile da chiunque abbia un minimo di [[orecchio musicale]]. Burge è poi diventato famoso grazie al suo corso, "Perfect Pitch Ear Training Supercourse", in vendita ormai da 26 anni e riconosciuto a livello mondiale, anche grazie a ricerche effettuate alla [[Ohio State University]] ed alla [[University of Calgary]].
 
Tuttavia il metodo di Burge non funziona e non serve a sviluppare l'orecchio assoluto. Il corso di Burge permette comunque di abituare l'orecchio ad ascoltare con attenzione, ma non sviluppa l'orecchio assoluto, solo un orecchio più attento (abilità sviluppabile senza il corso di Burge ascoltando musica in maniera attenta).
 
Anche senza possedere l'orecchio assoluto, infatti, qualsiasi musicista a livello già avanzato può affermare di aver notato certe differenze di sensazione nel suonare trasposizioni di certi brani in tonalità diverse da quelle originali in qualche modo inspiegabili. Allo stesso modo, i musicisti potrebbero avere preferenze nel suonare certi accordi invece che altri, ma senza mai capire il perché. Anche senza avere grandi doti musicali, inoltre, si possono notare facilmente tali peculiarità di suono quando si suona una nota con uno strumento e si tenta di riconoscere la stessa nota in ottave diverse: in tal caso, infatti, difficilmente si usa l'[[orecchio relativo]], in quanto non si hanno conoscenze innate di intervalli e tonalità, ma si usa quasi incosciamente l'orecchio assoluto.
 
Diversi autori, tra cui Burge, parlano di "pitch color", ovvero di "colore delle note", una qualità delle note stesse del tutto simile al colore visivo, che caratterizza e distingue tutte le note, gli accordi e le tonalità le une dalle altre. Il nostro orecchio tuttavia non è allenato a sentire tali differenze, in quanto la nostra cultura musicale ci porta soltanto a notare [[altezza]], [[modo]] e [[ritmo]] delle canzoni, tralasciando la tonalità, il che sarebbe come distinguere un colore chiaro da uno scuro senza riconoscere che uno è [[giallo]] e l'altro è [[blu]].
 
È provato che i bambini introdotti presto alla musica sviluppano naturalmente l'orecchio assoluto perché sono abituati fin da piccoli a chiamare le note con i loro nomi e quindi associano naturalmente al LA la frequenza di 440 [[Hz]] (ad esempio). L'età massima in cui la probabiltà di sviluppare l'orecchio assoluto naturalmente è alta è di circa 4 anni e mezzo. Questo spiega perché la maggior parte dei musicisti che hanno iniziato a suonare dopo tale età non abbiano sviluppato l'orecchio assoluto.
 
Ricerche più serie rispetto a quelle di Burge sono state effettuate da [[Christopher Aruffo]] che ha integrato nel suo lavoro anche gli esperimenti del maestro Joshua Jobst che ha prodotto un audio corso (Pitch Paths) di ear training molto meno ambizioso di quello di Burge ma che sembra dare dei risultati più efficaci.
 
Christopher Aruffo ha anche sviluppato un simpatico video game che serve a sviluppare l'orecchio assoluto negli adulti. La costanza è richiesta per avere dei risultati, ma non c'è nessuna garanzia scientifica dell'efficacia.
 
==Collegamenti esterni==
 
*{{en}}[http://www.library.yale.edu/~mkoth/keychar.htm Caratteristiche delle tonalità musicali], con diversi riferimenti ad autori e compositori
*{{en}}[http://www.perfectpitch.com/research.htm Ricerche effettuate sul metodo di David Lucas Burge] dal suo sito
*{{en}}[http://www.aruffo.com/eartraining/theories.htm Ricerche di Christopher Aruffo]
*{{en}}[http://www.pitchpaths.com Corso di Joshua Jobst] per lo sviluppo dell'orecchio assoluto
*{{it}} [http://abtechno.org/index.php/2008/03/05/esercizi_ear_training_orecchio_relativo Esercizi di Ear Training] per un migliore Orecchio Relativo
 
 
{{Portale|musica}} [[Categoria:Termini musicali]]
 
[[cs:Absolutní sluch]]
[[de:Absolutes Gehör]]
[[en:Absolute pitch]]
[[eo:Absoluta sonsento]]
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[[fr:Oreille absolue]]
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