Bitonto e Wikipedia:Oracolo: differenze tra le pagine

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{{Utente:ItwikiBot/Archiver
{{Divisione amministrativa
|archiveheader = {{Avviso archivio}}
|Nome=Bitonto
|algo = old(32d)
|Panorama=Vista centro storico.JPG
|archive = Wikipedia:Oracolo/Archivio/%(monthname)s %(year)d
|Didascalia=
|Bandiera=Bitonto-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Bitonto-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Puglia
|Divisione amm grado 2=Bari
|Amministratore locale= Michele Abbaticchio <small></small> <!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Partito= [[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]] - [[Italia dei Valori|IdV]] - [[Rifondazione Comunista]] - Liste civiche
|Data elezione=21-5-2012
|Data istituzione=
|Latitudine gradi=41
|Latitudine minuti=6
|Latitudine secondi=30
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=16
|Longitudine minuti=41
|Longitudine secondi=30
|Longitudine EW=E
|Altitudine=118
|Superficie=172.82
|Note superficie=
|Abitanti=56137
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2012gen/index.html Popolazione residente al 30 giugno 2012]
|Aggiornamento abitanti=30-6-2012
|Sottodivisioni=[[Mariotto (Bitonto)|Mariotto]], [[Palombaio]]
|Divisioni confinanti=[[Altamura]], [[Bari]], [[Binetto]], [[Bitetto]], [[Giovinazzo]], [[Modugno]], [[Palo del Colle]], [[Ruvo di Puglia]], [[Terlizzi]], [[Toritto]]
|Codice postale=70032
|Prefisso=[[080 (prefisso)|080]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=072011
|Codice catastale=A893
|Targa=BA
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=bitontini
|Patrono=[[Immacolata Concezione]]<br /><small>[[San Gaetano Thiene]], [[Sant'Andrea Avellino]] (compatroni)</small>
|Festivo=[[26 maggio]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa= Map of comune of Bitonto (province of Bari, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Bitonto all'interno della provincia di Bari
|Sito=http://www.comune.bitonto.ba.it
}}
{{nota disambigua|le linee guida sulle pagine orfane|Wikipedia:Pagina orfana|WP:O}}
{{/Testata}}
<!-- NON ARCHIVIARE MANUALMENTE C'E' L'ARCHIVIAZIONE AUTOMATICA -->
 
__TOC__
{{quote|L'oliva designa Bitonto pronta alla pace.|Motto sullo stemma comunale|AD PACEM PROMPTVM DESIGNAT OLIVA BOTONTVM|lingua=la}}
 
== Sfarfallio dell'immagine? ==
'''Bitonto''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[bitónːto]}}<ref>{{cita web|http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=16 marzo 2013, 23:29}}</ref>, ''Vetònde'' in [[dialetto bitontino]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|pagine = p. 81}}</ref>) è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di [[Comuni italiani per popolazione#Comuni italiani con più di 50.000 abitanti|{{formatnum:56137}} abitanti]]<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Bari]] in [[Puglia]].
 
Secondo voi esistono tonalità di colore che fanno impazzire il processore del computer, provocando un fastidioso sfarfallio che si vede quando si consulta una pagina web? Per esempio, proprio ora lo sfarfallio, da me, si ripresenta in maniera costante nel background stilistico del sito Metal Storm, ma a volte si presenta anche quando il monitor visualizza una particolare sfumatura di grigio seppia, come per esempio [https://www.metal-archives.com/albums/Make_a_Change..._Kill_Yourself/II/156730 questa copertina di un album]. Capita anche a voi o il mio computer ha un difetto?--[[Utente:Gybo 95|Gybo 95]] ([[Discussioni utente:Gybo 95|msg]]) 01:25, 2 mar 2018 (CET)
Bitonto è conosciuta come ''città degli ulivi''<ref>{{cita|De Napoli|titolo dell'opera.|De Napoli, 2003}}</ref> per gli estesi [[oliveti]] che la circondano e la [[produzione olearia]], rinomata già nel [[XIII secolo]] e perfezionata nel corso del [[XX secolo]], che costituisce ancora oggi la più importante risorsa economica della [[Città d'Italia#Puglia|città]]. Bitonto inoltre ha dato il nome al [[cultivar]] locale, [[cima di Bitonto]].
:Mi hai incuriosito e ho dato un'occhiata al link. Nessun sfarfallio. I casi sono 2: o hai gli occhi stanchi o devi cambiare computer. --[[Utente:CoolJazz5|CoolJazz5]] ([[Discussioni utente:CoolJazz5|msg]]) 04:54, 2 mar 2018 (CET)
::E' probabile che sia il monitor impostato male, dovresti controllare anche il menu della scheda video e vedere a che risoluzione e hertz sia impostata. Meglio settare tutto alla risoluzione nativa del pannello e a 60Hz minimo, ovviamente dipende anche dal monitor, se è molto vecchio è probabile che sia ora di cambiarlo.--[[Speciale:Contributi/79.55.118.136|79.55.118.136]] ([[User talk:79.55.118.136|msg]]) 15:26, 2 mar 2018 (CET)
::: A me è capitato alcune volte e il colpevole era il cavo [[Digital Visual Interface|DVI]]. Inserendolo meglio lato computer o lato monitor il problema è scomparso, alcune volte ho dovuto sostituire il cavo. --[[Utente:Lepido|Lepido]] ([[Discussioni utente:Lepido|msg]]) 16:11, 2 mar 2018 (CET)
:::: {{Ping|Gybo 95}} Potrebbe trattarsi dello [[screen tearing]]. --[[Utente:Valerio Bozzolan|Valerio Bozzolan]] ([[Discussioni utente:Valerio Bozzolan|msg]]) 21:04, 18 mar 2018 (CET)
:::::Non è proprio uno screen tearing, perché l'immagine non viene fuori tagliata, ma come una specie di "fascio di luce" che attraversa l'immagine costantemente e velocemente. Il fatto è che lo fa sistematicamente, quasi sempre con tonalità scure, specie quelle tendenti al seppia o al grigio, già è più difficile che succeda con le tonalità chiare: proprio ora sta succedendo nel lato in alto a destra della finestra di scrittura da cui sto scrivendo questo post. Penso che sia venuto fuori poco a poco, perché non ricordo che succedeva in questo modo fino a qualche mese fa.--[[Utente:Gybo 95|Gybo 95]] ([[Discussioni utente:Gybo 95|msg]]) 21:30, 18 mar 2018 (CET)
::::::Non vorrei che sia solo una cosa temporanea, ma mi pare che da oggi quello sfarfallio sia sparito. E non ho seguito nessuno dei vostri consigli, si è risolto spontaneamente. Magari era dovuto a qualcos'altro.--[[Utente:Gybo 95|Gybo 95]] ([[Discussioni utente:Gybo 95|msg]]) 18:00, 23 mar 2018 (CET)
 
== Pittore della [[scuola di Posillipo]] ==
Il [[26 maggio]] [[1734]] la [[Città d'Italia#Puglia|città]] fu teatro della [[battaglia di Bitonto|storica battaglia]], combattuta tra gli [[austriaci]] e i [[Borbone di Napoli|Borbone]], che portò alla nascita del [[regno di Napoli]] come Stato indipendente.
 
Colendissimo Oracolo,
Il centro storico presenta numerose chiese, tra le quali la [[Cattedrale di Bitonto|concattedrale]] in stile [[romanico pugliese]], e pregevoli esempi di [[architettura rinascimentale]], come i palazzi [[Palazzo Sylos-Vulpano|Sylos-Vulpano]] e [[Palazzo Sylos-Calò|Sylos-Calò]]. Sede della [[Galleria Nazionale della Puglia|prima galleria nazionale di Puglia]]<ref>{{cita web|autore=|url=http://www.gallerianazionalepuglia.beniculturali.it/index.php?it/1/home|titolo=Galleria nazionale di Puglia|accesso=16-05-2012}}</ref> e del [[Museo diocesano (Bitonto)|museo diocesano]] più grande del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno d'Italia]], nel 2004 è stato riconosciuto ''città d'arte''<ref>{{cita web|url=http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=9.htm&anno=xxxvii&num=18|titolo=Bol. n. 18 del 9-02-2006|accesso=17-5-2012}}</ref>.
 
conosci il nome di un esponente della scuola di cui sopra dal nome tipo "Giustinello" o "Giarinello" o "Giarinetto" o " "Giurinello" o "Giurinetto" o "Giustinetto" o "Giardinello" o insomma qualcosa di simile?
==Geografia fisica==
===Territorio===
{{Vedi anche|Geografia della Puglia}}
Il territorio comunale di Bitonto si estende per oltre 170&nbsp;km², dall'alta [[Murgia]] fino a 2&nbsp;km dal [[mare Adriatico]]. Fino al [[1928]] il comune aveva anche uno sbocco sul [[mare Adriatico]], in quanto amministrava la frazione di [[Santo Spirito-Catino-San Pio (Quartiere di Bari)|Santo Spirito]], oggi [[quartiere]] di Bari. Confina, da nord e in senso orario con i seguenti dieci comuni<ref>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/puglia/81-bitonto/40-comuni-limitrofi/|titolo=Tuttitalia|accesso=24-01-2013}}</ref>: [[Giovinazzo]], [[Bari]], [[Modugno]], [[Bitetto]], [[Palo del Colle]], [[Binetto]], [[Toritto]], [[Altamura]], [[Ruvo di Puglia]] e [[Terlizzi]].
 
--[[Speciale:Contributi/2.40.181.233|2.40.181.233]] ([[User talk:2.40.181.233|msg]]) 17:00, 20 mar 2018 (CET)
Il centro abitato si trova sul primo gradino dell'[[altopiano della Murgia]] a 118&nbsp;m [[s.l.m.]]<ref name=CI>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/072/011/clima.html|titolo=Comuni Italiani|accesso=05-07-2011}}</ref> mentre a 102&nbsp;m s.l.m. raggiunge il suo punto più basso. Il territorio comunale ha un'altezza minima pari a 39&nbsp;m s.l.m. riscontrabili nella parte settentrionale, quella più vicina al mare, mentre nella parte meridionale è decisamente collinare e raggiunge un'altezza massima di 491&nbsp;m s.l.m.<ref name=CI/> che determina, così, una escursione altimetrica di 452&nbsp;m.
 
== Psicodramma del 2000 in Florida ==
Il territorio comunale include il [[parco nazionale dell'Alta Murgia]] e la [[Parco naturale regionale Lama Balice|Lama Balice]], sito naturalistico e paesaggistico istituito nel [[2007]] come parco regionale, collocato ai margini del centro storico della città. Il terreno su cui insiste il territorio di Bitonto è caratterizzato dalla presenza del [[calcare di Bari]] e della [[dolomia]] bitontina<ref>{{cita|Gelao|p. 197.|Gelao, 2004}}</ref>, i cui estesi giacimenti ne hanno fatto il materiale utilizzato per la costruzione della stragrande maggioranza delle strutture e monumenti locali.
 
Senza entrare in lunghi perché e per come su quello che è successo nel 2000 in Florida per le elezioni presidenziali americane, ho una domanda sulla scheda elettorale americana.
* [[Classificazione sismica]]: zona 3 (sismicità bassa). [[Ordinanza ministeriale]] n. 3274/03, aggiornata al 16/01/2006 con le comunicazioni delle regioni.
 
Si perché in base a quello che ho potuto vedere, la scheda elettorale è piena di caselline da staccare. in pratica ne verrebbe fuori una scheda bucherellata. Ma per una elezione un elettore mica dovrebbe mettere una X sul nome del candidato che vuole alla casa bianca? so che la hanno i grandi elettori, però se uno sceglie Gore vota per mandare grandi elettori di Gore e idem per Bush.
===Clima===
Il clima del territorio comunale è, come per il resto della regione, tipicamente [[Clima mediterraneo|mediterraneo]], con inverni freschi, spesso sferzati da freddi venti balcanici, ed estati calde, a volte anche torride per l'azione di caldi venti sciroccali. Le temperature medie in inverno registrano eccezionalmente valori negativi. Nel mese di dicembre del 2007 è stata registrata una temperatura minima di -2,7 °C, mentre nel mese di giugno dello stesso anno si è registrata una temperatura massima di 45,5 °C.
 
In cosa consisterebbero allora queste caselle da staccare sulla scheda elettorale in america?
La tabella sottostante mostra i dati dei valori medi registrabili nel comune di Bitonto.
 
--[[Speciale:Contributi/82.48.95.205|82.48.95.205]] ([[User talk:82.48.95.205|msg]]) 18:23, 20 mar 2018 (CET)
{{ClimaAnnuale
:Il sistema di voto nelle elezioni statunitensi è regolato dalle leggi dei singoli Stati, i quali possono prevedere sistemi diversi da Stato a Stato e, a quanto ho capito, anche da contea a contea <small>(ah, il federalismo!)</small>. Il sistema della Florida prevede una scheda elettorale speciale che viene scrutinata tramine un sistema di lettura meccanica piuttosto che a mano come facciamo noi (vedi [[:en:Optical scan voting system]]. --[[Utente:Franz van Lanzee|Franz van Lanzee]] ([[Discussioni utente:Franz van Lanzee|msg]]) 18:49, 20 mar 2018 (CET)
| nome = Bitonto
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 10.5
| tempmax02 = 11.4
| tempmax03 = 13.6
| tempmax04 = 17.4
| tempmax05 = 22.2
| tempmax06 = 26.5
| tempmax07 = 29.1
| tempmax08 = 29.3
| tempmax09 = 25.4
| tempmax10 = 20.2
| tempmax11 = 15.7
| tempmax12 = 12.1
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 4.2
| tempmin02 = 4.3
| tempmin03 = 6.0
| tempmin04 = 8.5
| tempmin05 = 12.3
| tempmin06 = 16.2
| tempmin07 = 18.8
| tempmin08 = 19.0
| tempmin09 = 16.2
| tempmin10 = 12.4
| tempmin11 = 8.6
| tempmin12 = 5.8
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 52
| pioggia02 = 58
| pioggia03 = 46
| pioggia04 = 43
| pioggia05 = 39
| pioggia06 = 30
| pioggia07 = 22
| pioggia08 = 26
| pioggia09 = 49
| pioggia10 = 61
| pioggia11 = 62
| pioggia12 = 60
<!-- Umidità percentuali medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in %), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| umido01 = 78.4
| umido02 = 77.1
| umido03 = 75.1
| umido04 = 72.0
| umido05 = 69.1
| umido06 = 65.2
| umido07 = 61.6
| umido08 = 63.6
| umido09 = 70.7
| umido10 = 77.3
| umido11 = 79.3
| umido12 = 79.4
}}
 
:: Se vuoi approfondire, ti consiglio di guardarti il film [[Recount]], che riassume la vicenda abbastanza in dettaglio. --'''[[Utente:Rl89|<span style="color:#32ad32;">►Rl</span>]][[Discussioni utente:Rl89|<span style="color:blue;">89◄</span>]]'''-- 21:15, 25 mar 2018 (CEST)
La maggiore [[piovosità]] si registra durante l'autunno e l'inverno, mentre i mesi estivi sono più secchi, talvolta con piogge del tutto assenti.
 
== Microplastiche: ''proposta'' di legge ==
*[[Classificazione climatica]] di Bitonto<ref>{{cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-PUGLIA.htm|titolo=Confedilizia - Clima Puglia|accesso=31-07-2008}}</ref>:
**[[Zona climatica]] C;
**[[Gradi giorno]] 1350.
 
<small>Sorry for not being able to write in Italian.</small> There is a draft for a ban on microplastics in cosmetic products.[http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0042390.pdf] Unfortunately, I didn't find the final act (law/ordinance). Has the ban been come into force yet? --[[Speciale:Contributi/77.59.125.49|77.59.125.49]] ([[User talk:77.59.125.49|msg]]) 15:35, 22 mar 2018 (CET) PS. [[Microplastica#Legislazione]] is empty.
==Storia==
:As far as I can understand, the draft was approved by the Camera, but not yet discussed by the Senato. -- [[Utente:Rojelio|Rojelio]] <small>[[Discussioni utente:Rojelio|(dimmi tutto)]]</small> 16:52, 22 mar 2018 (CET)
{{Nota
::Gracie. I searched senato.it and found [http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00993025.pdf#bkart_19][http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DDLPRES/993025/index.html?aj=no&part=ddlpres_ddlpres1-articolato_articolato1-articolo_articolo9#]. Does "disegno di legge" mean that the discussion by the Senato has taken place and that the law is already in force (with a transition period to 1 January 2020)? [[Speciale:Contributi/77.59.124.215|77.59.124.215]] ([[User talk:77.59.124.215|msg]]) 23:50, 22 mar 2018 (CET)
|titolo=Le origini del nome
:::Nope, a ''disegno di legge'' is just a bill, a law proposal still under discussion; the document you found only says (first page) that the bill was "approved by the [[:en:Chamber of Deputies (Italy)|Chamber of Deputies]] on October 25th, 2016" and forwarded (''trasmesso'') to the [[:en:Senate of the Republic (Italy)|Senate]] on the 28th. It ''might'' have been discussed and approved since then, but that document simply doesn't tell us anything in that regard. -- [[Utente:Rojelio|Rojelio]] <small>[[Discussioni utente:Rojelio|(dimmi tutto)]]</small> 00:37, 23 mar 2018 (CET)
|contenuto=Il nome della città è sicuramente di origine prelatina, basta confrontarlo con "Butua" presente in area [[balcani]]ca e "Bohotros" in area [[illiri]]ca.
 
== Responsabilità ==
La probabile ma non certa origine del toponimo ''Botuntum'', da "bonum totum", allude forse alla prosperità del luogo, in ambito agricolo<ref>{{cita|Moretti, Robles|p. 346|Moretti, Robles, 2003}}.</ref>.
Altri studi affermano che il significato di Butuntum o Botuntum, sarebbe invece: ''città sotto la quale scorre acqua''<ref name=bot>Città dove sotto scorre l'acqua; gente di Botone. Vedi {{cita web|url=http://www.ilportaledelsud.org/bitonto.htm|titolo= Il portale del sud - Bitonto|accesso=07-02-2008}}</ref> (dal greco "Bot" o "But": profondità dove scorre o stagna acqua e “ntum”, suffisso che indica città al pari di Tarentum, Metapontum e Sipontum).
 
In [[responsabilità]] trovo scritto che è la “possibilità di prevedere le conseguenze del proprio comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione”. Quella mi sembra di più prudenza, ma vabbè. Invece, quale parola devo usare per dire “capacità nel saper gestire le conseguenze delle proprie azioni”? --[[Speciale:Contributi/151.49.78.250|151.49.78.250]] ([[User talk:151.49.78.250|msg]]) 08:18, 23 mar 2018 (CET)
L'ipotesi più accreditata vede invece l'origine del nome dal re [[Botone]]: la parola greca ''Bytontinòn'' potrebbe infatti significare "gente di Botone"<ref name=bot/>.}}
</div>
{{Vedi anche|Storia di Bitonto}}
[[File:Schizzotavpeut.PNG|thumb|350px|Schizzo della Tavola Peutingeriana nei pressi di Bitonto]]
===Origini===
Secondo la tradizione, Bitonto sarebbe stata fondata dal re [[illiri]]co Botone, dal quale deriverebbe il nome<ref>{{cita|Moretti, Robles|p. 347|Moretti, Robles, 2003}}.</ref>.
La presenza umana nel territorio risale all'epoca [[Neolitico|neolitica]], testimoniata da insediamenti in grotte e da ''[[menhir]]''<ref>{{cita|Touring club italiano|p. 14|Touring club italiano, 1978}}.</ref>. Una necropoli dell'[[età del ferro]] era situata presso un'ansa del torrente Tiflis, nella [[lama (corso d'acqua)|lama]]. Ciò fa presumere che la città fosse sede di una grande comunità che attirava la popolazione sparsa nelle campagne<ref>{{cita|Riccardi, Depalo|p. 45|Riccardi, Depalo, 2003}}.</ref>.
 
La responsabilità è l’attitudine a rispondere delle proprie azioni. La capacità di prevedere le conseguenze è la capacità di intendere. {{Nf|13:27, 23 mar 2018‎|Felbamato}}
La città fu un importante centro [[Peucezi|peuceta]]<ref>{{cita|Riccardi, Depalo|p. 21|Riccardi, Depalo, 2003}}.</ref>, e dal VI secolo subì l'influenza delle [[magna Grecia|città magnogreche]], in particolar modo di Taranto<ref name=Riccardi>{{cita|Riccardi, Depalo|p. 19|Riccardi, Depalo, 2003}}.</ref>. Dal [[III secolo a.C.]], quando la lega peuceta si sciolse, si dotò di una [[Monetazione di Butuntum|propria zecca]]<ref>{{cita|Riccardi, Depalo|p. 25|Riccardi, Depalo, 2003}}.</ref>, come dimostrano le stesse monete, rinvenute nel centro storico, che riportano l'immagine di una civetta con un ramo di olivo, altre una [[conchiglia]], altre un [[granchio]], altre ancora la testa di [[Atena]]. Il retro di queste monete riporta la legenda in [[Alfabeto greco|caratteri greci]] "<small>BYTON TINΩN</small>" accompagnata in alcune dall'effigie dell'eroe tarantino [[Falanto]], in altre da una spiga di grano, in altre ancora da un fulmine<ref name=Riccardi>{{cita|Riccardi, Depalo|pp. 35-36|Riccardi, Depalo, 2003}}.</ref>. Un'altra necropoli, risalente al [[IV secolo a.C.|IV]]-III secolo a.C., è stata inoltre rinvenuta nell'attuale centro urbano.
 
== Ricordi di un matematico ==
===Periodo romano===
In epoca [[Roma antica|romana]] fu [[Municipio (storia romana)|municipio]]<ref name=Riccardi/>, mantenendo comunque il culto riservato alla dea [[Minerva]], che veniva considerata dea protettrice non solo di Bitonto, ma di molte altre città [[apuli|apule]] e italiche. A lei veniva attribuito il dono dell'ulivo alla città<ref>{{cita web|url=http://rilievo.stereofot.it/studenti/aa99/Mastronicola/PalazzoDeLerma/Storia/capitolo1.html|accesso=03-01-2013|titolo=Lo sviluppo del centro storico di Bitonto}}</ref>.
Un tempio a lei dedicato doveva collocarsi su uno sperone che domina il Tiflis, tra le attuali chiese di San Pietro in Vincoli e San Francesco la Scarpa. La presenza del tempio in quel periodo è confermata da una lastra di pietra cubica di epoca romana, riusata nelle mura della sacrestia dell'attuale chiesa<ref>{{cita|Custode|p. 209|Custode, 1999}}.</ref>.
 
Salve, vi scrivo perché mi è tornato a mente un fatto che ci raccontò la professoressa di matematica lustri fa riguardo ad un matematico che descrisse alcuni campi a cui dettero il suo nome e questi, umilmente, fino in tarda età si riferiva a questi campi come “i campi che hanno il mio stesso nome” o qualcosa del genere (per evitare di far passare che li avesse scoperti proprio lui).
La città era attraversata dalla [[via Traiana]] nel punto in cui il tracciato di quest'ultima si ramificava in due: la ''mulis vectabilis via per Peucetios'' citata da [[Strabone]], che passava per ''[[Ceglie del Campo|Celiae]]'', ''[[Rutigliano|Azetium]]'' e ''[[Conversano|Norba]]'' e la ''via Minucia Traiana'', che passava per Barium. Le due vie, poi, si ricongiungevano ad [[Egnazia]]<ref>{{cita|Riccardi, Depalo|p. 43|Riccardi, Depalo, 2003}}.</ref>. Fu [[Mansio|stazione di sosta]] menzionata nell'[[Itinerarium burdigalense]]<ref>''Itinerarium a Burdigala Jerusalem usque et ab Heraclea per Aulonam et per urbem Romam Mediolanum usque'' (datato al [[333]]) pubblicato in ''[[Corpus Christianorum]]. Series latina, CLXXV, Itineraria et alia geographica'', Turholti 1965, pp. 1-26.</ref>, nell'[[Itinerario antonino]]<ref>La città è citata nell'Itinerario Antonino 117,1.</ref>, nella [[cosmografia ravennate]]<ref>Anonima Ravennate, Cosmographia, 4.</ref>, nella tavola teodosiana<ref>{{cita|Corci|p. 523|Corci, 1847}}.</ref>, e nella [[Tavola Peutingeriana]]<ref>La città è presente nella ''Tabula Peutingeriana'' (segm. VI) sotto il nome di Butuntos.</ref>. Fu inoltre citata da [[Marco Valerio Marziale]]<ref>"''Haec praesta mihi, Rufe, vel Butuntis''" (Marziale, II,48) e "''Haec tam rustica malo quam Butuntos''" (Marziale, IV,55).</ref>, da [[Sesto Giulio Frontino]]<ref>{{cita web|url=http://www.culturaservizi.it/vrd/files/ZG1973_incontro_bitontino_Callisto%20II_Suger%20De%20Saint-Denis%20(I%20parte).pdf|accesso=04-09-2008|titolo= L'incontro bitontino tra Papa Callisto II e Suger De Saint-Denis con alcune considerazioni sul romanico pugliese}}</ref> e da [[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]]. Quest'ultimo fa riferimento solo al nome degli abitanti<ref>"''Inter mediterraneos calabrorum...Butuntinenses''" ([[Naturalis historia]] III,105).</ref>.
Sapete anche voi questa storia? C’e qualcuno che può aiutarmi a sapere chi era costui?
Grazie!
--[[Speciale:Contributi/80.181.166.78|80.181.166.78]] ([[User talk:80.181.166.78|msg]]) 12:01, 23 mar 2018 (CET)
:Questa storia mi fa venire in mente il [[gruppo abeliano]] {{non firmato|93.39.3.230|23:24, 23 mar 2018‎}}
 
== Differenza tra VPN e proxy ==
===Medioevo===
[[File:Grifobitonto.JPG|thumb|right|200px|Grifone a mosaico rinvenuto nella chiesa precedente all'attuale concattedrale.]]
Dopo la dissoluzione dell'[[Impero Romano d'Occidente]], del dominio di [[Odoacre]] e del [[Regno ostrogoto|regno gotico]], gran parte della [[Puglia]], inclusa Bitonto, fu riconquistata dall'[[impero Romano d'Oriente]] nell'ambito della "restitutio" giustinianea e si trovò coinvolta in una fase di lotte. La Puglia, come le altre regioni costiere italiane, infatti, era minacciata dalle scorrerie dei pirati saraceni. Al [[V secolo|V]]-[[VI secolo]] risalgono i resti di una chiesa rinvenuti negli scavi sotto l'attuale concattedrale<ref>{{cita|Custode|p. 197|Custode, 1999}}.</ref>.
 
Buongiorno alla comunità. Premetto che l'informatica per me è arabo. Ho ovviamente letto le due pagine di Wikipedia, ovvero Virtual Private Network e Proxy, ma da quello che ho capito dovrebbero essere la stessa cosa. Si, perché il proxy è un server che è posto tra l'utilizzatore e la rete, quindi l'utente raggiunge il proxy tramite la rete e poi naviga su internet con l'IP del proxy, metre la VPN è un server al quale diversi utenti remoti si collegano utilizzando la rete e poi navigano in internet tramite quel server, utilizzando l'IP del server VPN. Questo è quello che ho capito, e sinceramente mi sembrano la stessa identica cosa. Ma visto che sicuramente non è così, sennò non avevano due nomi diversi, mi potreste meglio spiegare la differenza tra proxy e VPN. Grazie e buona giornata
Successivamente, Bitonto fu nodo strategico nel sistema viario pugliese, centro [[gastaldato|gastaldale]] e roccaforte del [[thema di Longobardia]]<ref>{{cita|Castellano, Muschitiello|pp. 260-61|Castellano, Muschitiello, 1994}}.</ref>.
Nel [[975]] il [[catapano]] [[Impero Bizantino|bizantino]] Zaccaria saccheggiò la città<ref>{{cita|Touring club italiano|p. 157|Touring club italiano, 1978}}.</ref> dopo aver sconfitto i [[Saraceni]] ed ucciso il loro capo, Ismaele<ref>{{cita|De Blasiis|p. 33|De Blasiis, 1864}}.</ref>; nel [[1010]] Bitonto, [[Bari]], [[Bitetto]] e [[Trani]] si ribellarono al governo bizantino dando inizio alla rivolta guidata da [[Melo di Bari|Melo]] contro gli stessi bizantini<ref>{{cita|De Blasiis|p. 55|De Blasiis, 1864}}.</ref>. [[Basilio Argiro il Mesardonite|Mesardonite]] fu mandato in Puglia per arginare la rivoluzione ma in uno scontro presso Bitonto avvenuto nel [[1017]] rimase ucciso<ref>{{cita|CPASP|pp. 127-30|CPASP, 1901}}.</ref>. La rivolta si concluse con l'arrivo dei [[Normanni]] che posero fine in Puglia al dominio bizantino e agli attacchi dei Saraceni. Al [[1089]] risale la prima notizia certa dell'esistenza del vescovado bitontino<ref>Il vescovo Arnolfo è citato come partecipante alla cerimonia della traslazione delle reliquie di [[san Nicola di Bari]] nel [[1089]].</ref>. Nel [[1098]] Roberto, figlio di [[Guglielmo d'Altavilla]], si proclamò ''dominator civitatis Botonti''<ref name=Mola>{{cita web|autore=Stefania Mola|url=http://www.mondimedievali.net/Edifici/Puglia/Bitonto.htm|titolo=Bitonto: la Cattedrale|accesso=31-01-2008}}</ref>, instaurando una sorta di contea feudale.
 
Tra [[XI secolo| XI]] e [[XII secolo]] sotto il dominio dei Normanni di [[Ruggero II]], [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo il Malo]] e [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II]], Bitonto visse un periodo di rinascita dal punto di vista civile e culturale<ref name=Mola/>. La città si rivestì di nuove mura<ref>{{cita|Custode|p. 201|Custode, 1999}}.</ref>. Il giudice bitontino Maggiore, a seguito della distruzione di Bari da parte di Guglielmo il Malo, assunse la suprema carica di regio giustiziere: grazie a lui e con l'aiuto dei [[Benedettini]], prese il via la costruzione della nuova cattedrale. I Benedettini erano giunti in città in questo periodo<ref name=emeroteca>{{cita web|url=http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Japigia/1939/Articoli/fascicolo%204/La%20Badia%20di%20S%20Leone%20di%20Bitonto.pdf|titolo= La Badia di San Leone|accesso=31-01-2008}}</ref>, fondando fuori le mura l'[[abbazia]] dedicata a [[Papa Leone I|San Leone]] e dando un forte impulso all'economia cittadina, grazie anche alle nuove tecniche [[agricoltura|agricole]] e alla bonifica di nuove terre.
La tradizionale "fiera di San Leone", che si svolge il [[6 aprile]] per commemorare il [[Papa Leone I|Santo]], si originò probabilmente proprio nell'[[XI secolo]]<ref name=emeroteca/>. Già celebre nel [[XIV secolo]] come fiera di animali, venne citata nel ''[[Decamerone]]'' di [[Giovanni Boccaccio]]<ref>{{cita web|url=http://it.wikisource.org/wiki/Decameron/9a_giornata/Novella_Decima|titolo=Decameron/9a giornata/Novella Decima - Wikisource|accesso=30-06-2008}}</ref>:
{{quote|Non avendo adunque più modo a dover fare della giovane cavalla, per le parole che dette avea compar Pietro, ella dolente e malinconosa si rivestì, e compar Pietro con uno asino, come usato era, attese a fare il suo mestiere antico, e con donno Gianni insieme n'andò alla fiera di Bitonto, né mai più di tal servigio il richiese.|[[Giovanni Boccaccio]], ''[[Decamerone]]'', Novella X Giornata IX.}}
 
--[[Speciale:Contributi/82.48.134.62|82.48.134.62]] ([[User talk:82.48.134.62|msg]]) 09:04, 24 mar 2018 (CET)
Con [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]] fu ''civitas specialis'' e rimase sempre nell'ambito del [[demanio regio|regio demanio]], ossia alle dirette dipendenze della corona<ref>{{cita|Moretti|pp 265, 298|Moretti, 1989}}.</ref>, escludendo il periodo feudale che va dal [[1412]] al [[1551]].
:Proxy è il termine generale per un server che fa da "intermediario" verso un qualche servizio; VPN è un possibile tipo di servizio che puoi costruire grazie a opportuni proxy. -- [[Utente:Rojelio|Rojelio]] <small>[[Discussioni utente:Rojelio|(dimmi tutto)]]</small> 14:15, 25 mar 2018 (CEST)
Il [[29 settembre]] [[1227]] inoltre, Bitonto fu teatro della scomunica, da parte di [[papa Gregorio IX]], di Federico II accusato di essere sceso a patti con il [[sultano]] [[al-Malik al-Kamil]].
[[File:Titoloarenario.jpg|thumb|200px|right|Il Titolo dell'Arenario, sulla costa tra Palese e Santo Spirito, che indicava il confine territoriale tra Bari e Bitonto]]
Già nel [[XIII secolo|Duecento]] iniziarono le dispute di confine con [[Bari]] per il possesso del porto di [[Santo Spirito-Catino-San Pio (Quartiere di Bari)|Santo Spirito]], attraverso il quale si svolgevano i traffici marittimi. Nel [[1265]] il confine tra le due città venne fissato all'''Arenarum'', tra [[Palese-Macchie (Quartiere di Bari)|Palese]] e Santo Spirito, ma il conflitto continuò ancora nei secoli successivi<ref>{{cita|Vantaggiato|p. 48|Vantaggiato, 2001}}.</ref>.
 
== Combinazioni di 3 lettere ==
Agli Svevi subentrarono gli Angioini: [[Carlo I d'Angiò]] contribuì a formare in città una nuova nobiltà, composta soprattutto dai Rogadeo, Bove, Planelli e Labini, dedita ai traffici ed al commercio. Tra i principali esponenti di quel tempo ci furono Sergio Bove e Giacomo Rogadeo, entrambi originari di [[Ravello]], sulla [[costiera amalfitana]]. È questo un periodo di fioritura per la città, anche grazie ad un'economia basata sull'esportazione di olio che continuerà a crescere fino al [[XVII secolo]], quando si instaurò la dominazione spagnola<ref name=olio>{{cita|Sciancalepore|pp. 154-155|Sciancalepore, 2002}}.</ref>. In Puglia, infatti, l'olio bitontino era apprezzato e richiesto soprattutto da [[Repubblica di Venezia|Venezia]]<ref name=olio/>.
[[File:Butuntum.jpg|thumb|left|250px|Antica litografia della città di Bitonto]]
Nel [[1412]] fu possesso [[feudalesimo|feudale]] di Giacomo Caldora, duca di Bari. Il maggior esponente dei [[Caldora]], [[Jacopo Caldora|Jacopo]], fu gran capitano dei soldati di ventura e prese possesso della città nel [[1433]]<ref name=archivio>{{cita web|url=http://www.archiviocomunedibitonto.com/documenti/L'Archivio%20storico%20del%20Comune%20di%20Bitonto.pdf|titolo=Archivio storico del comune di Bitonto|accesso=30-06-2008}}</ref>. Nel [[1441]] ebbe in feudo la città Giovanni da [[Ventimiglia (famiglia)|Ventimiglia]]<ref name=archivio/>, comandante generale delle armi regie di [[Alfonso I d'Aragona]]. Passò successivamente a [[Orsini (famiglia)|Giovanni Antonio Orsini]] nel [[1460]]<ref name=archivio/>, agli [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva d'Aragona]] nel [[1463]] e, con l'ascesa al potere degli Spagnoli nel Mezzogiorno, il Re [[Carlo V di Spagna]] donò in feudo Bitonto nel [[1507]] al Gran Capitano spagnolo [[Consalvo di Cordova]], conquistatore del Regno di Napoli<ref name=archivio/>.
 
Per trovare tutte le possibili combinazioni ottenibili con 3 lettere, partendo da AAA, AAB, AAC ... e arrivando a ZZZ, bisogna calcolare 26³ (che fa 17576)? --[[Speciale:Contributi/151.49.110.191|151.49.110.191]] ([[User talk:151.49.110.191|msg]]) 12:28, 25 mar 2018 (CEST)
===Età moderna===
:Yep. Ogni volta che aggiungi una lettera apri un "ventaglio" di nuove combinazioni che moltiplicano le precedenti per il numero di possibili valori distinti della nuova lettera (26), quindi partendo dall'unica possibilità disponibile per una combinazione di zero lettere, ogni lettera che aggiungi moltiplica per 26 e dopo tre lettere ne hai 26 al cubo.
Il [[27 maggio]] [[1551]] la città riacquistò la propria autonomia e la regia demanialità, versando al duca di Sessa e alla corona spagnola una somma di 86&nbsp;000 ducati (66&nbsp;000 per la città di Bitonto e 20&nbsp;000 per il porto di Santo Spirito). Gli statuti cittadini furono redatti nel [[1565]]<ref>{{cita|Gelao|p. 195.|Gelao, 2004}}</ref>. La disputa di confine con Bari per il possesso di Santo Spirito, iniziata nel XIII secolo, riprese vigore in quegli anni: nel [[1527]] [[Bona Sforza]], duchessa di Bari, aveva dichiarato "zona promiscua" il territorio tra [[Modugno]] e il mare<ref>{{cita web|url=http://www.palesemacchie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=22&Itemid=38|titolo=Cinquecento - Il Ducato Sforzesco a Bari e la famiglia Capitaneo |accesso=31-01-2008}}</ref>. Il conflitto riprese in seguito tra l'"università" di Bitonto e quella di [[Bari]]: il consiglio di [[Napoli]] nel [[1584]] fissò nuovamente i medesimi confini del [[1265]]<ref>{{cita web|url=http://www.palesemacchie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=31&Itemid=50|titolo=Cinquecento - I confini tra l'Università di Bari e Bitonto: il Titolo|accesso=31-01-2008}}</ref>.
:Con ragionamento analogo, se ad esempio tu imponessi che le lettere non si possono ripetere nella combinazione avresti che ogni nuova posizione apre un numero di possibilità via via inferiore, e il numero di possibilità sarebbero quindi 26*25*24 (a ogni passo hai una lettera in meno tra cui scegliere la prossima). -- [[Utente:Rojelio|Rojelio]] <small>[[Discussioni utente:Rojelio|(dimmi tutto)]]</small> 14:22, 25 mar 2018 (CEST)
 
== Sistema di riferimento non inerziale ==
[[File:Obcarolino.png|150px|thumb|right|L'obelisco Carolino, eretto in seguito alla battaglia di Bitonto]]
Nel [[XVII secolo|Seicento]] fu la seconda città di Puglia dopo [[Lecce]]<ref>{{cita web|url=http://www.gallerianazionalepuglia.beniculturali.it/index.php?it/30/bitonto-citt-darte|titolo=Bitonto città d'arte|accesso=31-01-2008}}</ref> e visse una fioritura culturale, con la bottega di pittura di [[Carlo Rosa (pittore)|Carlo Rosa]], l<nowiki>'</nowiki>''Accademia degli Infiammati'', il musicista [[Tommaso Traetta]], il matematico [[Vitale Giordano]] e [[Nicola Bonifacio Logroscino]], attore dell'[[opera buffa]].
 
Sono giunto a leggere, casualmente, la voce suddetta. Ebbene c'è una parte che non mi convince, però vedo che è così definita anche su altri siti quindi penso di essere io il problema. In parole povere l'affermazione che non comprendo è la seguente: "un sistema inerziale è un sistema di riferimento in cui vale la prima legge di Newton", cioè se non ho forze applicate su un corpo esso continuerà nel proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme. Un sistema non inerziale, di contro, è un sistema di riferimento in cui non vale il primo principio della dinamica.<br>
Nel [[1647]] vi furono moti insurrezionali del popolo contro la nobiltà frenati solo dal conte di Conversano<ref>{{cita|Piacente|pp. 334-36.|Piacente, 1861}}</ref>. Il [[26 maggio]] [[1734]], durante la [[guerra di successione polacca]], nel campo di San Leone l'esercito [[Spagna|spagnolo]] di [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]] vi sconfisse gli [[Impero Austro-Ungarico|Austriaci]] nella [[battaglia di Bitonto]], assicurando ai [[Borboni]] il possesso del [[Regno di Napoli]]. Per celebrare l'avvenimento fu innalzato un obelisco noto come Obelisco Carolino.
Mi sono però fatto un esempio mentale, mettiamo di avere un uomo (sistema di riferimento) in una camera senza contatti con l'esterno. Io so che è un tram, lui no, nel momento in cui il tram parte la mia cavia vedrà una forza applicata sugli oggetti non solidali con il suo sistema (la famosa forza apparente), ma come fa a concludere che il suo sistema non sia inerziale? In altre parole quello che voglio evidenziare è che il primo principio della dinamica vale sempre (anche nel suo sistema) perché lui è costretto ad ammettere ci sia una forza (la vede), e non sa cosa generi quella forza. Quindi come faccio a definire un sistema se è inerziale o no con quella metodologia esposta nella voce (validità o meno del 1° principio)? Più corretto è dire "un sistema è inerziale rispetto ad altri se le leggi della dinamica restano per tutti invariate, cioè vedono tutti la stessa forza", quando invece "le forze percepite in diversi sistemi sono diverse allora siamo in sistemi non inerziali tra loro" --[[Speciale:Contributi/31.157.124.151|31.157.124.151]] ([[User talk:31.157.124.151|msg]]) 18:43, 25 mar 2018 (CEST).
:Al di là di come è scritto in quella voce, un sistema inerziale è un sistema rispetto al quale ogni ''punto materiale'' non soggetto a interazioni si muove di moto rettilineo uniforme. Più in generale (e più utilmente ai fini pratici), si può anche dire che un sistema è inerziale se, rispetto ad esso, il moto di qualunque sistema di punti materiali non soggetto a interazioni ''esterne'' (i punti del sistema possono invece interagire fra loro) è tale che la [[quantità di moto]] totale del sistema resta costante nel tempo.
:Se uno sperimentatore è in grado di determinare il fatto che su un punto materiale non agiscano forze dovute a interazioni, allora questa definizione gli permette di sapere se il sistema di riferimento in cui fa le misure è inerziale o no. Ma, come tu noti giustamente, il criterio per sapere se il sistema è inerziale non può essere solo quello di misurare l'accelerazione di un punto materiale, visto che l'accelerazione osservata potrebbe dipendere tanto da un'interazione quanto dalla non inerzialità del sistema di riferimento.
:La tua proposta di definire un "sistema inerziale rispetto ad altri", non risolve il problema. Se consideri due sistemi non inerziali, ma in moto traslatorio uniforme ''l'uno rispetto all'altro'', in essi si potrebbero osservare le stesse accelerazioni, e quindi le stesse "leggi della dinamica", e tuttavia non saranno inerziali. Una volta individuato '''un''' sistema inerziale, allora sono determinati tutti gli altri: ma almeno uno bisogna averlo individuato.
:Una soluzione "classica" (nel senso che si trova nei manuali di fisica da qualche secolo a questa parte) è quella di considerare inerziale un sistema "riferito alle stelle fisse"; a quel punto ogni altro riferimento che si muova rispetto ad esso di moto traslatorio uniforme è anch'esso inerziale. Non è una soluzione molto soddisfacente, né sul piano teorico né su quello pratico. Tuttavia, un modo per distinguere un'accelerazione dovuta alla non inerzialità del riferimento rispetto a un'accelerazione dovuta a una "vera" forza (cioè a un'interazione con qualcos'altro) esiste: l'accelerazione dovuta alla non inerzialità può dipendere dalla posizione del punto materiale e dalla sua velocità, ma '''non''' dalla sua massa. Quando questa accelerazione viene interpretata come [[forza apparente]], quest'ultima risulta quindi automaticamente proporzionale alla massa del punto materiale.
:Nella fisica classica (newtoniana), l'unica forza fondamentale che ha la proprietà di essere proporzionale alla massa del punto su cui agisce è la forza di gravità: pertanto essa è indistinguibile da una forza apparente (mentre le forze di natura elettromagnetica, ad esempio, non possono essere confuse con forze apparenti). Ora, dato che la forza di gravità è misurabile ordinariamente solo in presenza di masse molto grandi, è assai improbabile che il nostro sperimentatore non sappia che nelle vicinanze c'è un corpo massivo delle dimensioni di un pianeta (quasi sempre ci sta seduto sopra...). Tuttavia si può immaginare un [[esperimento mentale]] in cui un osservatore, chiuso in un contenitore senza finestre, osserva che tutti i corpi all'interno del contenitore sono ugualmente accelerati: in questo caso, in effetti, non ha alcun modo di determinare se l'accelerazione è dovuta all'attrazione gravitazionale da parte di una massa esterna, oppure al fatto che il contenitore in cui si trova si muove di moto accelerato (rispetto ai riferimenti inerziali; vedi [[principio di equivalenza]]).
:Questa situazione è risolta nella teoria einsteiniana della gravitazione, la [[Relatività generale]]: infatti secondo quest'ultima la forza di gravità ''è'' una forza apparente dovuta alla non inerzalità del riferimento. --[[Speciale:Contributi/130.192.193.197|130.192.193.197]] ([[User talk:130.192.193.197|msg]]) 14:01, 26 mar 2018 (CEST)
:<small>Nota bene: perché nella risposta ho insistito a scrivere "punto materiale" anziché "corpo"? Perché un "corpo" generico, costituito da punti materiali vincolati fra loro, non si muove necessariamente di moto traslatorio uniforme in assenza di forze, in un riferimento inerziale. Ad esempio, un corpo rigido può benissimo [[Costruzione di Poinsot|ruotare su se stesso]] in assenza di forze. Quello che si muove di moto rettilineo uniforme, in quel caso, è solo il suo [[baricentro]]. --[[Speciale:Contributi/130.192.193.197|130.192.193.197]] ([[User talk:130.192.193.197|msg]]) 14:09, 26 mar 2018 (CEST)</small>
 
== Destinatario bonifico ==
===Età contemporanea===
Durante il [[Risorgimento]] il bitontino [[Giovanni Vincenzo Rogadeo]] fu nominato da [[Giuseppe Garibaldi]] primo governatore della Puglia e in seguito divenne [[Senato del Regno d'Italia|senatore del Regno]]. Come sindaco della città, tra il [[1870]] e il [[1875]], promosse un "consorzio per oli tipici", un "gabinetto di lettura"<ref>{{cita|Milillo|p.229|Milillo, 1997}}.</ref> e una "scuola serale di disegno"<ref>{{cita|Milillo|p.401|Milillo, 1997}}.</ref>, oltre a occuparsi della viabilità e degli accessi ferroviari.
Nel [[1893]] avvenne l'uccisione di un delegato della finanza; nella vita politica cittadina si sviluppò il movimento [[Socialismo|socialista]]. In seguito ebbero rilevanza le figure del cattolico Giovanni Ancona Martucci e del vescovo Pasquale Berardi e ancora di [[Giovanni Modugno]], aderente alla corrente politica di [[Gaetano Salvemini]], tra il [[1911]] e il [[1919]].
 
Se i dati del destinatario di un bonifico inviato tramite internet sono errati, il pagamento viene respinto e il credito rimane nel conto del mittente? --[[Speciale:Contributi/151.49.110.191|151.49.110.191]] ([[User talk:151.49.110.191|msg]]) 19:19, 25 mar 2018 (CEST)
Il 6 settembre [[1928]] con [[r.d.]] la frazione di Santo Spirito, unico accesso alla costa e oggetto di dispute di confine tra le due città sin dal XIII secolo, passò al comune di Bari<ref>{{cita web|url=http://augusto.digitpa.gov.it/gazzette/index/download/id/1928228_P1|titolo=Gazzetta Ufficiale|accesso=05-07-2011}}</ref> per opera del [[podestà]] fascista di Bari (1926-1928), [[Araldo di Crollalanza]]. Il territorio sottratto aveva una superficie di circa 16&nbsp;km².
:Se l'IBAN e i dati personali del detinatario del bonifico (nome e indirizzo) non coincidono, in teoria la banca che riceve il denaro deve respingere il bonifico ed entro qualche giorno la somma torna sul conto corrente del mittente. --[[Utente:Franz van Lanzee|Franz van Lanzee]] ([[Discussioni utente:Franz van Lanzee|msg]]) 19:30, 25 mar 2018 (CEST)
::alla lettera del regolamento, se l'IBAN è corretto (=esiste) i soldi arrivano al beneficiario. Ciò non toglie che molto spesso le banche facciano anche una verifica beneficiario del bonifico / intestatario del conto. --[[Utente:Hal8999|Hal8999]] ([[Discussioni utente:Hal8999|msg]]) 12:25, 26 mar 2018 (CEST)
::fonte [https://www.laleggepertutti.it/167714_bonifico-che-succede-se-iban-e-beneficiario-non-coincidono ] --[[Utente:Hal8999|Hal8999]] ([[Discussioni utente:Hal8999|msg]]) 12:31, 26 mar 2018 (CEST)
 
== Dieta personalizzata ==
Il 26 febbraio [[1984]] la città fu visitata da [[papa Giovanni Paolo II]]<ref>In ricordo di quest'ultimo evento sulla porta Baresana è stata apposta una targa in marmo che riporta una frase da lui pronunciata: «''Ecco la consegna che vi lascio uomini e donne di questa nobile terra che da sempre ha nell'ulivo il suo simbolo prestigioso ed il suo impegnativo programma; fatevi paladini della casa della solidarietà e della pace; offrite a tutti la testimonianza di una comunità che sa collaborare in spirito di costruttiva e lungimirante concordia; operate con fiducia per lo sviluppo pieno della vostra terra''».</ref>.
 
Buongiorno a tutti, vi scrivo perchè ho scrutato in lungo e in largo l'internet senza risposta.
===Simboli===
Esiste un sito o un'app che consenta di inserire i propri cibi preferiti (verdure preferite, carni preferite, ecc.) e permetta di calcolare, in base al loro valore nutrizionale, la giusta combinazione di essi da consumare giornalmente (e quindi creare una dieta personalizzata)?
[[File:Bitonto-Gonfalone.png|thumb|150px|Gonfalone del comune di Bitonto]]
P.S. So che l'oracolo si dispensa dal dare consigli medici e che sicuramente farei bene a consultare un nutrizionista o un dietologo, ma prima di farlo volevo capire più o meno a cosa sto andando incontro.
[[File:Stemmabitonto.jpg|thumb|left|200px|Stemma del comune di Bitonto]]
--[[Speciale:Contributi/82.48.134.62|82.48.134.62]]
Lo stemma di Bitonto, riconosciuto con [[decreto ministeriale]] del [[25 giugno]] [[1965]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bitonto.ba.it/atti/regolamenti/statuto.pdf|titolo=Statuto comunale, art.4, comma 1|accesso=23-10-2009}}</ref> e descritto nello [[statuto comunale]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bitonto.ba.it/atti/regolamenti/statuto.pdf|titolo=Statuto comunale, art.4, comma 3|accesso=26-07-2008}}</ref>, raffigura in campo bianco un [[Olivo (araldica)|ulivo]] [[Terrazzato#terrazzato|terrazzato di verde]], simbolo di pace ed elemento distintivo del territorio bitontino.
:Ciao, forse può esserti utile questo: http://android.caotic.it/2016/05/201411migliori-applicazioni-calorie-alimenti/ --[[Utente:Marco Scorbati |<span style=" font-family:times; color:#a52a2a">'''Marco Scorbati'''</span>]] [[Discussioni_utente:Marco Scorbati|<span style="color:#ffa500">'''''Dimmelo'''''</span>]] 12:06, 27 mar 2018 (CEST)
 
Ti ringrazio, ma purtroppo nessuno dei siti che hai postato a quel link fanno quanto ho richiesto...
All'ulivo sono [[affrontato|affrontati]] due [[Leone (araldica)|leoni]], che vogliono richiamare la forza del potere esecutivo della città, tenuta dai nobili e popolari. Sui rami dell'albero, cinque [[storno|storni]] appollaiati, rappresentanti i cinque casati che ebbero in [[feudo]] la città<ref>In base allo statuto comunale essi sono Caldora, Ventimiglia, Orsini, Acquaviva e Casa di Cordova.</ref>, beccano un'oliva ciascuno.
--[[Speciale:Contributi/82.48.134.62|82.48.134.62]]
 
== Dagli amici MOLTO ACCURATI mi guardi Dio, dai traduttori mi guardo io ==
Lo scudo è sormontato da una corona marchesale e presenta alla base un ramo di ulivo e uno di [[leccio]], annodati con un nastro rosso. Il nastro bianco sottostante riporta, in caratteri argentei, il [[motto]] in [[lingua latina|latino]] "<small>AD PACEM PROMPTUM DESIGNAT OLIVA BOTONTUM</small>", che in italiano si può tradurre con: "L'oliva designa Bitonto alla possibile serenità".
 
Sto guardando con i miei figli [[Beethoven - A caccia di Oss... car!]]. Non ho potuto fare a meno di correggere in tempo reale la voce di wikipedia. E non posso fare a meno di chiedermi cosa avesse in testa il primo estensore della voce quando ha scritto che tra i due protagonisti nasce... "un'amicizia molto accurata". Neanche il più folle dei software di traduzione automatica trasformerebbe "relationship" in "amicizia molto accurata"! Mi immagino [[Conan Edogawa]] che dice ad un sospettato: "Sei stato tu ad eliminare la vittima, perché era l'amico molto accurato di tua moglie!" :D :D :D --[[Speciale:Contributi/79.30.237.156|79.30.237.156]] ([[User talk:79.30.237.156|msg]]) 20:22, 30 mar 2018 (CEST)
Lo stemma va contestualizzato all'evento che ne ha portato la realizzazione: lo storico riscatto dal giogo feudale, avvenuto nel [[1551]]. In questo senso il motto e i due leoni stanno ad indicare che le sorti della città saranno da quel momento in poi legate all'olivo, e alle decisioni della popolazione, non più ai feudatari. Prima di allora il simbolo principale della città era costituito dal solo ulivo. Esso infatti rappresenta il motivo ornamentale di molti edifici sparsi nel centro storico.
: Sospettando il colpevole sono andato da Google e gli ho chiesto la traduzione... e invece no, il povero Google questa volta non c'entra, perché ha tradotto "Eddie e Lisa iniziano una relazione". Per riuscire a fare peggio di una traduzione automatica occorre una particolare capacità, che non tutti hanno :-) --[[Utente:Lepido|Lepido]] ([[Discussioni utente:Lepido|msg]]) 20:32, 30 mar 2018 (CEST)
:: Bizzarro eh? Eppure una "traduzione", manuale o autoMAGICA, c'è stata: vedi per esempio il padre definito "in lotta", su en.wiki infatti dice "struggling" (io l'ho modificato con "in difficoltà" sperando che renda l'idea) --[[Speciale:Contributi/79.30.237.156|79.30.237.156]] ([[User talk:79.30.237.156|msg]]) 21:05, 30 mar 2018 (CEST)
::: Tra l'altro la trama è stata inserita nel 2015, non si può neanche dare la colpa ad un traduttore automatico dei primissimi tempi (ancora ricordo la prima volta che ne provai uno e "io sono, tu sei" divenne "I am, you six") --[[Utente:Postcrosser|Postcrosser]] ([[Discussioni utente:Postcrosser|msg]]) 21:16, 30 mar 2018 (CEST)
:::: LOL --[[Speciale:Contributi/79.30.237.156|79.30.237.156]] ([[User talk:79.30.237.156|msg]]) 21:52, 30 mar 2018 (CEST)
:::::Ai tempi si trovavano delle chicche favolose. Ricordo con particolare nostalgia la traduzione della biografia di [[Larry Bird]] fatta dal Babelfish di [[AltaVista]]. Se ne trovano alcuni frammenti in giro, ad esempio [http://it.cultura.linguistica.inglese.narkive.com/xNrV1ZOG/l-uccello-di-larry qui]. --[[Utente:Captivo|Captivo]] ([[Discussioni utente:Captivo|msg]]) 11:15, 3 apr 2018 (CEST)
::::::Io sono nostalgicamente affezionato al Randello di Platino (ma anche alla Miniera di Enfasi). --[[Speciale:Contributi/87.2.124.159|87.2.124.159]] ([[User talk:87.2.124.159|msg]]) 19:22, 4 apr 2018 (CEST)
 
== Latinorum e dintorni ==
Per ricordare questo evento è stata istituita la "Giornata del Gonfalone" in cui si premiano le personalità che più mantengono alto il nome della città. Tre i premiati dalla prima edizione del riconoscimento ([[2009]]): Pasquale Schiraldi, Vito Domenico Gala e Francesco Stellacci, giovani ed illustri ricercatori e cattedratici di origine bitontina.
 
Buona Pasqua! Non riesco a ricordare dove avevo letto, tanti anni fa, un curioso aneddoto su un tale che scambiava le parole "''[[Gloria in excelsis Deo#Il testo completo|et in terra pax homínibus bonæ voluntátis]]''" con "''Ed in terra passo al minimo, poi ne vo lontano''", interpretandolo come un angelo che passava rasoterra per poi volare via... Può darsi che l'abbia letto negli anni novanta, anche se molto probabilmente l'aneddoto era "ambientato" molto tempo prima, in epoca [[Concilio ecumenico Vaticano II|preconciliare]]. Sarà stato in un libro? o piuttosto un articolo di giornale? (se articolo di giornale, dovendo sparare sparerei [[La Stampa]] o [[Il Secolo XIX]] perché erano quelli che mi capitava più spesso di leggere a quei tempi). Qualcuno l'ha mai letto? Ciao e grazie --[[Speciale:Contributi/95.248.47.45|95.248.47.45]] ([[User talk:95.248.47.45|msg]]) 00:11, 1 apr 2018 (CEST)
==Monumenti e luoghi d'interesse==
{{vedi anche|Monumenti di Bitonto}}
{{immagine grande|Panbitonto.png|700px|<center>Panoramica di piazza Cattedrale, nel centro storico di Bitonto.</center>}}
 
== Rotte navali degli emigrati italiani di inizio XX secolo ==
===Architetture religiose===
====Chiese====
 
Ciao. Innanzitutto buona Pasqua a tutti voi di Wikipedia e a tutti quelli che leggeranno questa domanda.
;[[concattedrale di Bitonto|Duomo]]
[[File:Bitonto Cattedrale4.jpg|200px|thumb|right|La [[cattedrale di Bitonto|concattedrale]].]]
:Dedicato a [[San Valentino]], è stato innalzato nel [[XII secolo]]<ref>{{cita web|url=http://www.mondimedievali.net/Artemedievale/pavimenti/bitonto.htm|titolo=Mondi medievali - Cattedrale di Bitonto|accesso=14-11-2008}}</ref> in stile [[romanico pugliese]]. La [[facciata]] è tripartita da [[Lesena|lesene]] per tutta l'altezza ed è dotata di tre [[Portale (architettura)|portali]]. La ricca decorazione scultorea del portale centrale, delle quattro [[Bifora|bifore]] del registro superiore e del [[rosone]] a sedici raggi riprende scene del [[Nuovo Testamento]] e motivi zoomorfi. Lungo il fianco destro, caratterizzato da un [[esafora]]to e profondi arconi, si apre la Porta della Scomunica, così detta perché nel [[1227]] [[papa Gregorio IX]] vi scomunicò [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]]<ref>{{cita web|url=http://www.terredelmediterraneo.org/itinerari/bitonto.htm|titolo=Bitonto e le masserie di lama Balice|accesso=31-01-2008}}</ref>.
:L'interno, con pianta a [[croce latina]], è diviso in tre [[Navata|navate]] absidate. Notevoli il soffitto a [[capriata|capriate]] lignee con decorazione policroma e l'[[ambone]] federiciano, decorato con paste vitree secondo [[arte islamica|modelli islamici]] e recante i [[bassorilievi]] degli [[Hohenstaufen|imperatori svevi]]. La [[cripta]] conserva i resti di una chiesa precedente (databili a partire dal [[V secolo]])<ref>{{cita|Minenna|p. 197|Minenna, 2000}}.</ref>, tra i quali un brandello di [[mosaico]] raffigurante un [[Grifone (mitologia)|grifone]], risalente all'[[XI secolo]]. Nella cattedrale sono conservati i simulacri di [[Madonna Addolorata|Maria Santissima Addolorata]] e di [[Immacolata concezione|Maria Santissima Immacolata]], patrona della città.
 
Ho un quesito che ammetto riguarda la mia famiglia: Avete presente i tanti migranti italiani che tra la fine dell' '800 e l'inizio del '900 partirono dal nostro paese sulle navi per raggiunger il continente americano? Dato che comunque questi viaggi erano svolti da grandi compagnie navali, qualcuno saprebbe dirmi in quali porti erano dirette le navi che partivano da Genova e facevano sosta di rifornimento a Dakar (all'epoca [[Africa Occidentale Francese|possedimento francese]]), o perlomeno quali compagnie navali facevano la rotta Genova-Dakar-(località presumibilmente sudamericana) in modo tale che posso risalire a una rosa di possibili destinazioni? Grazie per l'eventuale risposta. Approfitto per ribadire gli auguri e per ringraziare i volontari per il lavoro che svolgono ogni giorno per garantire a tutti una enciclopedia di buon livello. Ciao
[[File:Sflsbitonto.jpg|left|thumb|200px|La chiesa di San Francesco la Scarpa nel centro storico]]
;[[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Bitonto)|Chiesa di San Francesco d'Assisi]]
:La chiesa di San Francesco d'Assisi, detta "della Scarpa", fu costruita nel punto più alto di Bitonto nel [[1283]] su un terreno ceduto dalle monache benedettine del monastero di santa Lucia<ref>{{cita|Milillo|p. 100|Milillo, 2001}}.</ref>. Secondo la tradizione fu costruita a testimonianza della visita, nel [[1222]], di [[san Francesco d'Assisi]] con il suo confratello Luca da Bitonto. Sino al [[XIX secolo]] l'edificio fu affidato ai frati francescani, che nei pressi vi costruirono un convento e un seminario. La chiesa è stata chiusa al culto nel 1970.
:La facciata, in stile tardo romanico, si caratterizza per un [[portale]] con [[arco a sesto acuto]] e sormontato da un [[archivolto]] con decorazioni floreali e di buoi, in omaggio alla famiglia Bove che promosse l'edificazione della chiesa, e per un'ampia [[trifora]] sorretta da colonnine, pure racchiusa in un arco a sesto acuto. Sono affiancati alla facciata il cappellone [[XVI secolo|cinquecentesco]] munito di cupola e un [[campanile]] [[XVII secolo|seicentesco]], suddiviso in tre registri da cornici marcapiano e sormontato da una cupola a bulbo.
 
--[[Speciale:Contributi/87.9.148.71|87.9.148.71]] ([[User talk:87.9.148.71|msg]]) 13:57, 1 apr 2018 (CEST)
[[File:Sangaetanobitonto.JPG|150px|thumb|right|La facciata della chiesa di San Gaetano]]
;[[Chiesa di San Gaetano (Bitonto)|Chiesa di San Gaetano]]
:Commissionata dai [[Teatini]] nel [[1609]]<ref name="torrione"/> e realizzata secondo il progetto di Dionisio Volpone di [[Parabita]], fu eretta in piazza Cavour in [[Architettura barocca|stile barocco]] sull'antico palazzo dell'''Universitas''. La struttura venne consacrata nel [[1730]]<ref>{{cita web|url=http://www.ba.itc.cnr.it/BTN/BTN0053.html|titolo= Chiesa di San Gaetano - itc Bitonto|accesso=23-05-2009}}</ref>. La facciata è composta da due registri: il primo è scandito da sei [[lesene]], il secondo da quattro. Eentrambi i registri sono delimitati dalle lesene laterali. Alternati alle lesene, per entrambi i registri, vi sono delle [[nicchie]] che al centro lasciano il posto al portale, nel primo registro, e ad un finestrone nel secondo. La facciata si chiude con un [[timpano (architettura)|timpano]] recante lo stemma dei Teatini.
:L'interno si compone di un'unica [[navata]], terminante in tre [[absidi]] e delineata da quattro [[arcata|arcate]] per lato corrispondenti ad altrettante [[cappella|cappelle]]. Notevole l'altare in pietra del [[1696]] nella prima cappella a destra, patronato della famiglia Sylos-Sersale<ref>{{cita web|url=http://www.culturaservizi.it/vrd/files/ZG1974_artefice_altari_leccesi.pdf|titolo=Un artefice di altari leccesi in Terra di Bari|accesso=23-05-2009}}</ref>. Le pareti della navata e il soffitto ligneo si presentano affrescati per opera del pittore bitontino [[Carlo Rosa (pittore)|Carlo Rosa]]. Nella chiesa sono conservati i simulacri di [[San Giuseppe]], della Madonna della Salute, San Gaetano da Thiene e [[Sant'Andrea Avellino]], questi ultimi due compatroni della città.
 
== Pagamento tramite PayPal ==
[[File:Crocifissobitonto.png|thumb|200px|left|La chiesa del Crocifisso]]
;[[Chiesa del Santissimo Crocifisso (Bitonto)|Chiesa del Crocifisso]]
:Edificata dal [[1664]]<ref name=crocifisso>{{cita web|url=http://www.ba.itc.cnr.it/BTN/BTN0004.htmlh|titolo=Itc - Bitonto|accesso=23-05-2009}}</ref>, in luogo di una cappella rurale, su progetto di Carlo Rosa, che ne curò anche la decorazione interna, la chiesa presenta un'originale [[Pianta (architettura)|pianta]] a [[croce greca]] con [[cupola|cupole]] in asse ricoperte di chianchette. Il registro inferiore della facciata riecheggia i modelli classici, con lesene doriche e cornice a [[metopa|metope]] e [[triglifi]]; quello superiore, caratterizzato da una cornice spezzata su cui si innestano [[colonne ioniche]] che reggono un timpano curvilineo, presenta uno stile più vicino all'architettura barocca.
:L'interno, interamente affrescato, è opera di Carlo Rosa e degli allievi [[Nicola Gliri]], Giuseppe Luce e Vitantonio de Filippis, che dopo la sua morte ne completarono il progetto<ref name=crocifisso/>.
 
Quali miei dati vede il destinatario di un pagamento effettuato tramite PayPal? I dati inviati col pagamento possono essere usati per compiere una qualche truffa ai miei danni? --[[Speciale:Contributi/151.95.43.24|151.95.43.24]] ([[User talk:151.95.43.24|msg]]) 19:46, 1 apr 2018 (CEST)
;Chiesa del Purgatorio
:Di sicuro il destinatario riceve il tuo nome (non so se riceve anche il tuo indirizzo) e di sicuro NON riceve i dati della tua carta di credito o l'iban del conto in banca collegato al tuo conto paypal. Personalmente trovo paypal un sistema di pagamento pratico e sicuro, e vista la quantità di nostri dati messi in rete se qualcuno volesse fare una truffa ai nostri danni nome e indirizzo in molti casi potrebbe trovarli con una semplice ricerca su google. --[[Utente:Postcrosser|Postcrosser]] ([[Discussioni utente:Postcrosser|msg]]) 11:37, 2 apr 2018 (CEST)
[[File:Chiesapurgatorio.JPG|right|thumb|200px|Le decorazioni del portale della chiesa del Purgatorio]]
:Sita nelle vicinanze di [[palazzo Sylos-Calò]], la costruzione ebbe inizio nel [[1670]] su disegno di Michelangelo Costantino, architetto anche del mausoleo Carafa in [[Cattedrale di Bitonto|Cattedrale]], e fu [[consacrazione|consacrata]] nel [[1688]] dal vescovo Massarenghi<ref>{{cita|Gesuita||Gesuita, 2000}}</ref>.
:Il [[portale]] presenta linee architettoniche che si adattano alla facciata. Le lesene e il timpano del portale sono ornate da figure scheletriche e anime penitenti, come voluto dalle regole della [[Controriforma]]. L'interno della chiesa è ad un'unica [[navata]] delimitata da [[arcata|arcate]]. L'edificio conserva un [[reliquiario]] risalente al [[XVII secolo]], alcune tele e un'effigie della Madonna. La chiesa è sede dell'Arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio e custodisce i simulacri della Madonna Addolorata, del Cristo morto, esposti durante la [[Settimana Santa]], e di [[Anna (madre di Maria)|Sant'Anna]].
 
== Derivata seconda dello spazio ==
[[File:Sandomenicobit.JPG|left|thumb|200px|Particolare della ''cappella dei Misteri'', nella chiesa di San Domenico]]
;Chiesa di San Domenico
:La chiesa di [[San Domenico]] fu costruita, insieme al convento, per volere dei Domenicani nel [[1258]]<ref>{{cita|Milillo|p. 84|Milillo, 2001}}.</ref>, quando acquisirono un piccolo [[chiostro]] che comprendeva anche una chiesa dedicata a [[San Nicola]]. La chiesa venne consacrata nel [[1302]] ed è formata da tre campate che sorreggono altrettante cupole emisferiche. La terza campata fu allargata nel corso del [[XVIII secolo]] trasformando la pianta della chiesa a croce latina. Così si sono realizzate due cappelle: una chiamata ''cappella dei Misteri'', dove sono collocate le statue, realizzate nel [[XVII secolo]], che sfilano durante la processione del venerdì Santo, l'altra dedicata a San Domenico.
:Nel [[1809]] la chiesa fu requisita e divenne sede comunale fino al [[1934]]. Il valore artistico delle due cappelle, decorate e scolpite dalle maestranze locali secondo il gusto barocco, {{cn|fanno della chiesa uno degli esempi più importanti del [[barocco]] pugliese, al di fuori del contesto [[Salento|salentino]]}}. Nella chiesa sono conservati i simulacri di San Domenico, [[Vincenzo Ferreri|San Vincenzo]], della [[Madonna del Rosario]], di [[Sant'Antonio da Padova]], di [[San Rocco]] e le statue dei Misteri, nell'omonima cappella.
 
C'è un qualcosa che a livello intuitivo non mi torna nella derivata seconda dello spazio (accelerazione). A livello di funzioni è tutto ok, cioè di analisi 1, ma a livello fisico intendendo come pezzettini lo spostamento (infinitesimo) qualcosa non mi quadra. Infatti è come andassi a valutare un piccolo delta su un delta tempo che a sua volta è rapportato a un delta tempo uguale Vi facci due esempi.<br>
;[[Chiesa di Santa Maria del Popolo (Bitonto)|Chiesa di Santa Maria del Popolo (Santa Teresa)]]
<math>\frac{s_2-s_1}{t_2-t_1}=v_1</math>, <math>\frac{s_4-s_2}{t_4-t_2}= v_2</math><br>
[[File:Pontetiflis.JPG|200px|thumb|La chiesa di Santa Teresa ripresa da porta Pendile]]
E la derivata seconda sarebbe: <math>\frac{v_2-v_1}{t_4-t_1}=a</math>
:La [[Chiesa di Santa Maria del Popolo (Bitonto)|chiesa di Santa Maria del Popolo]], detta pure di [[Teresa d'Ávila|Santa Teresa]] perché nel [[1702]] fu concessa ai teresiani, venne costruita nel [[1601]]. Alla severa facciata, che riprende i modelli del romanico pugliese, fa da contraltare l'interno fastosamente decorato con [[stucco|stucchi]], [[marmi]], cornici e [[Festone (arte)|festoni]]. Dell'adiacente [[monastero]] settecentesco è notevole il ricco portale.
Quindi o si prende un dt che ha un "range" maggiore (si ha infatti <math>t_4-t_1=(t_2-t_1)+(t_4-t_2)</math>), ma quindi avrei un infinitesimo di ordine superiore rispetto al dt (visto come piccolo delta tempo) considerato per calcolare le velocità.<br>
:Il monastero è sede del Liceo Classico e Linguistico "Carmine Sylos"<ref>{{cita web|url=http://www.liceosylos.it/index.php?option=com_content&view=article&id=55&Itemid=6|titolo=Liceo Classico Carmine Sylos|accesso=23-05-2009}}</ref>.
Se così non facessi mi ritroverei una cosa del genere, sostituendo:<br>
<math>\frac{\frac{s_2-s_1}{t_2-t_1} - \frac{s_2-s_1}{t_2-t_1}}{t_2-t_1} = a</math><br>
poiché <math>\frac{s_2-s_1}{t_2-t_1}= v_1=v_2</math> dovendo essere costante la velocità per quel <math>t_2-t_1</math> a denominatore della "grande" frazione (per lo stesso dt non posso infatti avere due velocità diverse). Cioè avrei <math>0/dt</math> che è un asurdo. Quindi la derivata seconda, in senso fisico, si fa su due dt di diversa misura:la prima detivata du due dt piccoli distinti e poi per ricavare l'accelerazione su un dt somma dei due dt precedenti? Altrimenti non riesco a farmi tornare le cose..<br>
Auguri a tuti :).--[[Speciale:Contributi/37.159.36.79|37.159.36.79]] ([[User talk:37.159.36.79|msg]]) 11:18, 2 apr 2018 (CEST)
:Azzardo una risposta solo perché mi sembra che ci sia un problema di notazioni. Senza considerare i differenziali e limitandomi alle differenze finite di intervallo <math>\Delta t</math>, si ha:
:<math>v(t) = \frac{s(t+\Delta t)-s(t)}{\Delta t}</math>
:e anche:
:<math>a(t) = \frac{v(t+\Delta t)-v(t)}{\Delta t}</math>
:Per cui sostituendo la definizione di velocità, ricordando che:
:<math>v(t+\Delta t) = \frac{s(t+2\Delta t)-s(t+\Delta t)}{\Delta t}</math>
:si ha:
:<math>a(t) = \frac{\frac{s(t+2\Delta t)-s(t+\Delta t)}{\Delta t}-\frac{s(t+\Delta t)-s(t)}{\Delta t}}{\Delta t}</math>.
:Semplificando:
:<math>a(t) = \frac{s(t+2\Delta t)-2s(t+\Delta t)+s(t)}{(\Delta t)^2}</math>
:cioè l'accelerazione se espressa rispetto alla posizione è una frazione di tre termini al numeratore e che a denominatore ha <math>(\Delta t)^2</math>, cioè l'intervallo di tempo al quadrato. I tre termini a numeratore partono da <math>t</math> e finiscono a <math>t+2\Delta t</math>, come conseguenza del fatto che l'accelerazione è "una derivata della derivata", ossia la derivata seconda dello posizione rispetto al tempo. Notare bene che esistono anche altre espressioni equivalenti dell'accelerazione (vedi [[Metodo delle differenze finite]]). [[Utente:X-Dark|X-Dark]] ([[Discussioni utente:X-Dark|msg]]) 11:49, 2 apr 2018 (CEST)
 
== Nuovo dns o pesce d’aprile? ==
;Abbazia di San Leone
:I primi documenti che affermano l'esistenza della fondazione [[Ordine benedettino|benedettina]] risalgono al [[1148]]<ref>Datato al 1148 è un documento con il quale, un certo marchese Manfredi dona alcune terre al monastero.</ref>, mentre al [[1197]] risale il primo documento che attesta la presenza di una fiera annuale: la fiera di San Leone che, nel corso del tempo, ha acquisito una certa fama, tanto da essere citata nel [[Decameron]] di Boccaccio.
:Con il passare del tempo l'abbazia acquisì sempre maggiore importanza e [[Ferdinando I di Napoli|Ferdinando I]] nel [[1494]] la sopraelevò a Badia Regale, donandogli, tra l'altro il feudo di torre quadra, sulla murgia bitontina. Passò successivamente ai [[Ordine cistercense|cistercensi]] e agli [[olivetani]]. Il chiostro di cui è dotata è del [[1524]] e risalta lo stile rinascimentale, con colonne di gusto Veneto-dalmata. Nel [[1809]] fu soppressa e nel [[1810]] fu danneggiata a seguito della costruzione di una arteria stradale. Restaurata nei primi anni del [[XX secolo|Novecento]], conserva anche un [[Coro (architettura)|coro]] affrescato.
 
Su [https://www.deskmodder.de/blog/2018/04/01/1-1-1-1-dns-service-von-cloudflare-ist-gestartet/ Deskmodder] (in tedesco) c'è la notizia di un nuovo dns, ma mi sto domandando se si tratta davvero di un nuovo dns o se invece è un pesce di aprile... Che dite? --[[Speciale:Contributi/94.247.8.8|94.247.8.8]] ([[User talk:94.247.8.8|msg]]) 17:46, 2 apr 2018 (CEST)
[[File:Basilicassmedici.png|left|thumb|200px|Facciata della basilica dei Santi Medici]]
:Non sembrerebbe un pesce d'aprile. [https://blog.cloudflare.com/announcing-1111/] [https://www.theverge.com/2018/4/1/17185732/cloudflare-dns-service-1-1-1-1] --[[Utente:Titore|Titore]] ([[Discussioni utente:Titore|msg]]) 03:54, 3 apr 2018 (CEST)
;[[Basilica Pontificia dei Santi Medici (Bitonto)|Basilica dei Santi Medici]]
:: [https://www.dday.it/redazione/26261/cloudflare-lancia-il-dns-1111-sicuro-veloce-e-nasconde-i-dati-agli-operatori Qui] c'è un articolo in italiano. --[[Utente:Lepido|Lepido]] ([[Discussioni utente:Lepido|msg]]) 09:10, 3 apr 2018 (CEST)
:La basilica fu edificata a partire dal [[1960]] secondo il progetto dell'architetto bitontino Antonio Scivittaro, professore di Architettura all'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università di Napoli]]. Fu consacrata dal [[arcidiocesi di Bari-Bitonto|vescovo di Bitonto]] Aurelio Marena nel [[1973]], e il [[4 aprile]] [[1975]] venne elevata a [[basilica minore]] da [[papa Paolo VI]]<ref>{{cita|Palese, Robles|p. 93|Palese, 1994}}</ref>. Vi sono contenute le statue e le [[reliquie]] dei [[Santi Medici|santi Medici Cosma e Damiano]], attestate a Bitonto sin dal [[XVI secolo]]<ref name=arci/> e in precedenza ospitate presso la chiesa di San Giorgio, divenuta insufficiente ad accogliere i numerosi pellegrini.
:Nella basilica sono conservati i simulacri dell'[[Angelo custode]] e di [[San Lorenzo]]. La facciata presenta tre portali di cui il centrale, più grande, in bronzo, e conserva un [[organo (musica)|organo]] monumentale con 5&nbsp;000 canne. Sul cortile retrostante si erge il [[campanile]], alto 50&nbsp;m.
 
== Chiavette USB che si svuotano all'improvviso? ==
====Chiese rupestri====
[[File:Annunziata prospettiva.jpg|thumb|200px|right|La chiesa rupestre dell'Annunziata]]
:Numerose sono le chiese situate nell'agro bitontino. Tra queste spicca una chiesa dedicata alla [[Madonna di Costantinopoli]], e situata in direzione di [[Modugno]]. È formata da un ambiente unico [[volta a crociera|voltato a crociera]] con tre finestre, la più grande delle quali è stata aggiunta in seguito insieme ad una porta accanto al semplice [[portale]].
:Di notevole interesse era la chiesa di Sant'Aneta dell'[[XI secolo]]<ref>{{cita web|url=http://www.ba.itc.cnr.it/BTN/BTN0045.html|titolo=Itc - Bitonto|accesso=23-05-2009}}</ref>, situata in direzione di [[Molfetta]] ed oggi completamente rasa al suolo. Era dotata di un [[abside]] ed aveva una [[pianta a croce greca]].
:Sempre in direzione di Molfetta si trova la chiesa di Santa Croce, databile tra [[X secolo|X]] e [[XI secolo]]<ref name="ba.itc.cnr.it">{{cita web|url=http://www.ba.itc.cnr.it/BTN/BTN0007.html|titolo=Itc - Bitonto|accesso=23-05-2009}}</ref>, a pianta rettangolare con [[cupola]] quadrangolare e l'interno divisa in nicchie affrescate. La [[feritoia]] dell'abside assicura l'illuminazione interna.
:L'esempio più importante dell'architettura rupestre a Bitonto è data dalla [[chiesa rurale dell'Annunziata|chiesa dell'Annunziata]], in direzione di [[Palese Macchie|Palese]] e oggi in territorio di [[Bari]] (ma di proprietà del comune di Bitonto). La chiesa risale forse al X secolo<ref>Atto dell'ottobre [[1141]] (''Codice Diplomatico Barese. Le Pergamene del Duomo di Bari (952-1264)'', vol. I, doc. 46, pp. 87-88).</ref>, ha una pianta quadrata e un [[altare]] settecentesco. L'ambiente interno è interamente affrescato, probabilmente a seguito di una sua ricostruzione nel [[1585]]<ref>{{cita|Milillo|p. 27|Milillo, 2001}}.</ref>.
 
Mi rendo conto che il titolo non rende bene l'idea, ma è questo che a volte succede quando uso una chiavetta USB quasi piena di uno specifico modello. Possiedo diverse chiavette USB di varia grandezza, tutte quasi piene, e quella di cui parlo è grande 65 GB. Ebbene, succede che all'improvviso, la chiavetta smette di funzionare e comincia a caricarsi per un minuto, il tutto unito da un fischio acuto: una volta fatto, il materiale dentro di essa non è più accessibile, se ci si clicca salta fuori un messaggio che dice che i materiale non esiste più. Se esco dalla finestra e torno alla schermata da cui accedo alla chiavetta e clicco sul dispositivo esterno che la ospita, compare un sottotitolo (FAT32) e si scopre essere completamente vuota e impossibile da riempire. Se tiro fuori la chiavetta e la rimetto, tutto torna come prima, ma può capitare che ritorni la stessa situazione di prima (a volte perfino dopo 30 secondi da quando l'ho infilata). A qualcuno di voi è successa la stessa cosa e sa a cosa è dovuto? Mi verrebbe da pensare che il problema sia proprio il tipo di chiavetta usata, perché le altre, pure essendo anch'esse quasi piene (una addirittura da 128 GB), non fanno mai questo scherzetto.--[[Utente:Gybo 95|Gybo 95]] ([[Discussioni utente:Gybo 95|msg]]) 11:27, 6 apr 2018 (CEST)
===Architetture civili===
:Mi è successo qualche volta, con una chiavetta USB decisamente più piccola (512 Mb, ma non particolarmente piena) e piuttosto vecchia : provando a collegarla al pc diceva che era impossibile accedere ai dati. La prima volta provando a togliere un po' di polvere dai contatti della chiavetta e reinserendola è stata vista normalmente, le volte successive non c'è stato niente da fare se non formattarla perdendo tutto il contenuto. A quel punto, visto che è capitato più di una volta, ho dato la colpa a qualche problema fisico della chiavetta, come un danno ai cluster dove viene scritto il registro che permette di accedere ai file, e ho smesso di usarla. --[[Utente:Postcrosser|Postcrosser]] ([[Discussioni utente:Postcrosser|msg]]) 11:39, 6 apr 2018 (CEST)
:: La chiavetta fischia? Non he che hai comprato questa [https://www.usbgeek.com/products/whistle-usb-drive]? :D Dai dicci la marca così la evitiamo, o la scegliamo, a seconda dello scopo. --[[Utente:Valerio Bozzolan|Valerio Bozzolan]] ([[Discussioni utente:Valerio Bozzolan|msg]]) 12:11, 6 apr 2018 (CEST)
:::Ehehehe, no, è una DataTraveler G4. Per rispondere alla domanda sopra, la chiavetta è, in effetti, LEGGERMENTE piegata all'insù, colpa il fatto che il lettore che le legge è posizionato a 30 cm dal pavimento e ripetute brusche manovre per toglierla via l'hanno deformata. Mi rendo conto che questo modello risulta essere molto più fragile delle DT50, quelle, essendo fatte di metallo, non danno alcun tipo di problema.--[[Utente:Gybo 95|Gybo 95]] ([[Discussioni utente:Gybo 95|msg]]) 12:18, 6 apr 2018 (CEST) PS: E comunque non è la chiavetta che fischia, ma la cache del sistema.
 
====Palazzi== Sandra Orlow ==
[[File:Palazzovulpano.JPG|thumb|right|200px|Cortile del Palazzo Sylos-Vulpano]]
;[[Palazzo Vulpano-Sylos]]
:Oggi [[monumento nazionale]]<ref>{{cita web|url=http://rilievo.stereofot.it/studenti/aa99/Pice/html/schede_restauro/Vulpano/pagina5.html|titolo=Palazzi: palazzo Vulpano|accesso=31-01-2008}}</ref>, il palazzo fu costruito nella seconda metà del [[XV secolo|Quattrocento]] per volere di Giovanni Vulpano, riutilizzando forse una torre medievale del [[XII secolo]]. Oltre il portale con elementi [[Architettura gotica|tardo-gotici]] [[aragonesi]], si apre un cortile che riprende lo [[Rinascimento|stile rinascimentale]] napoletano dove, nel [[fregio]], diversi personaggi del casato sono raffigurati insieme a condottieri ed imperatori romani<ref name=vulpano>{{cita|Custode|pp. 303-09|Custode, 1999}}</ref>. Allo stemma della famiglia Vulpano si aggiunse quello della famiglia Sylos, quando con l'estinzione della prima questa divenne proprietaria del palazzo<ref name=vulpano/>.
 
http://celebridadesfemeninas.blogspot.it/2015/07/sandra-orlow-es-de-las-que-tiene-una.html?m=1
[[File:Palazzocalò.JPG|thumb|left|200px|Loggiato del palazzo Sylos-Calò.]]
;[[Palazzo Sylos-Calò]]
:Edificata tra il [[1529]] e il [[1583]] da Giovanni Alfonso Sylos<ref>{{cita|Gelao|p. 201.|Gelao, 2004}}</ref>, in stile tardo-[[Architettura rinascimentale|rinascimentale]], la residenza nobiliare ha una facciata irregolare sulla quale si apre un portale inquadrato da lesene e con due effigi imperiali sotto il cornicione. Il loggiato, realizzato su due livelli, è stato considerato l'espressione più ricca del Rinascimento pugliese<ref>{{cita web|url=http://www.viaggiareinpuglia.it/at/4/luogocultura/622/it|titolo=Viaggiareinpuglia.it|accesso=31-01-2008}}</ref>. Il porticato si erge su otto colonne; l'androne è coperto da volte ribassate con lunette e presenta colonne lisce con capitelli corinzi, ripresi dal [[rinascimento fiorentino]]. Dal [[2009]] l'edificio ospita la [[Galleria nazionale della Puglia]], che custodisce una ricca collezione di dipinti di arte moderna donata allo Stato da Girolamo e Rosaria De Vanna.
 
Quanti anni ha? --[[Speciale:Contributi/94.247.8.8|94.247.8.8]] ([[User talk:94.247.8.8|msg]]) 17:46, 8 apr 2018 (CEST)
[[File:Palazzoregna.png|thumb|right|200px|facciata del palazzo De Ferraris-Regna]]
:Nello stesso blog, in fondo alla pagina in un commento viene riferito: "''su etapa entrelos 13 a los 15 años''". Quindi, presumibilmente fra i 13-15 anni. --[[Utente:Dapifer|<span style="color:#191970">'''Dapifer'''</span>]] [[Discussioni utente:Dapifer|<span style="color:#4169e1">Ψ</span>]] 01:23, 9 apr 2018 (CEST)
;Palazzo De Ferraris-Regna
:Il nucleo originario risale al [[XIV secolo]] e fu realizzato dai De Ferraris, nobile famiglia [[Genova|genovese]] che si stanziò nel [[XIV secolo]] a Bitonto<ref name=regna>{{cita|Pasculli|p. 158|Pasculli, 1978}}</ref>. Tra il [[1586]] e il [[1639]] fu ricostruito per volere della famiglia Regna (giunta a Bitonto nel [[XIII secolo]] con Paolo Regna, preso in ostaggio a Milano da Federico II)<ref name=regna/>. Il palazzo presenta un portale con colonne di ordine dorico poggianti su un semplice basamento. I loggiati interni sono realizzati in epoche diverse: il primo piano e il cortile risalgono al [[XIV secolo]], mentre il piano superiore è più recente. Le finestre sono state trasformate in seguito in balconi. Il portale è in stile tardorinascimentale, con la data ([[1586]]) incisa sul portale stesso<ref name=regna/>.
 
== Congresso di Vienna ==
;Palazzo Sylos-Sersale
:La costruzione del palazzo ha inizio dopo il matrimonio tra i nobili Alfonso Sylos e Isabella Sersale nel [[1574]]<ref>{{cita web|url=http://rilievo.stereofot.it/studenti/aa99/Pice/html/schede_restauro/Sylos_Giannone_Sersale/pagina5.html|titolo=Palazzi: palazzo Sylos-Sersale|accesso=07-02-2008}}</ref>. Il palazzo ha un impianto sobrio ma presenta elementi decorativi di gusto [[barocco]]. In particolare il portale è fiancheggiato da [[colonne]] ornate da sagome cilindriche lungo il fusto. Le colonne, insieme con una [[trabeazione]] riccamente decorata, sorreggono un balcone dalle [[balaustre]] in pietra. La ricca cornice del finestrone è interrotta dallo stemma di famiglia che raggruppa elementi degli stemmi dei Vulpano, Sylos e Labini. Il [[Vestibolo (architettura)|vestibolo]], voltato a botte, è composto da un cortile ed una [[loggia]] a tre campate.
 
Come mai il [[Congresso di Vienna]], che pure doveva dedicarsi alla Restaurazione, non provvide a restaurare la [[Repubblica di Genova]]?--[[Utente:3knolls|3knolls]] ([[Discussioni utente:3knolls|msg]]) 19:55, 9 apr 2018 (CEST)
[[File:Delerma.JPG|thumb|200px|Facciata del palazzo De Lerma]]
:Oltre che dedicarsi alla Restaurazione (comunque intesa in senso relativo: i 300 e passa piccoli Stati del defunto Sacro Romano Impero non furono affatto restaurati), il Congresso di Vienna puntava anche a circondare la Francia di un cordone di [[Stato cuscinetto|Stati cuscinetto]] che impedissero nuove mattane napoleoniche da parte dei transalpini; un forte Regno di Sardegna che presidiasse i valichi alpini era meglio di un Piemonte e una Liguria deboli e divisi. A questo aggiungiamoci che i Savoia meritavano un compenso per essersi sempre opposti a Napoleone. --[[Utente:Franz van Lanzee|Franz van Lanzee]] ([[Discussioni utente:Franz van Lanzee|msg]]) 23:22, 9 apr 2018 (CEST)
;Palazzo De Lerma
:Fu fatto costruire accanto alla concattedrale, in un'area precedentemente inclusa nelle proprietà del vescovo nel [[XVI secolo]], da Girolamo De Lerma, duca di [[Castelmezzano]] e appartenente ad una famiglia giunta in Italia dalla Spagna verso il [[1500]]. Sulla sua destra preesisteva la chiesetta della Santa Maria della Misericordia<ref name=delerma>{{cita web|url=http://rilievo.stereofot.it/studenti/aa99/Mastronicola/PalazzoDeLerma/Storia/palazzo.html|titolo=Palazzi: palazzo De Lerma|accesso=07-02-2008}}</ref>, della quale si conserva il portale principale (risalente al 1586<ref name=delerma/>) con, sulla parte superiore, il bassorilievo di una [[Pietà (arte)|pietà]]. Il palazzo è coronato da un ricco cornicione ed è in stile [[Architettura rinascimentale|rinascimentale]] anche se successivamente vi furono delle trasformazioni e delle aggiunte in stile [[Architettura barocca|barocco]], cui seguì l'aggiunta dei balconi nel [[XVIII secolo]]. La facciata del palazzo è prospiciente con il sagrato della concattedrale e tra di essi vi è una loggia [[XVI secolo|cinquecentesca]] chiamata ''loggia delle benedizioni''. Essa è realizzata in stile rinascimentale ed è posizionata ad angolo.
 
== [[The Typewriter]] ==
===Ville===
;Villa Sylos
:La villa Sylos, detta comunemente "La Contessa", si sviluppa ad L su più livelli. L'ingresso della [[villa]] è preceduto da un [[portale]] il cui interno è [[volta a botte|voltato a botte ribassata]]. Un [[selciato]] attraversa il portale fino all'ingresso della villa, formato da due [[stipiti]] e [[architrave]] con cornice su cui vi è lo [[stemma]] della famiglia Sylos-Labini. A destra, in serie, si aprono tre finestre. La facciata laterale sinistra è formata da una finestra e un accesso simili quelli della facciata d'ingresso. La facciata retrostante è identica a quella anteriore. La porta, sulla sinistra, è, però, dotata di un [[portico]] a cinque campate, chiuso alla parte esterna. La facciata destra è dotata di sei finestre: quattro piccole e due più grandi. Nell'area recintata della villa si trova la ''torre di Cesare'', risalente al [[XV secolo]]<ref>{{cita web|url=http://www.pugliaindifesa.org/villa_sylos_-_la_contessa_bitonto.html|titolo=Torre di Cesare - Villa Sylos (detta La Contessa)|accesso=22-07-2011}}</ref>, a cui è addossato un portico ad una [[campata]] con [[volta a crociera]]. Infine, un viale porta alla chiesetta di San Tommaso realizzata in pianta quadrata e coperta da volta a crociera. La villa diventò bene demaniale nel 1975, e dal 1978 giace in completo stato di abbandono, anche se è previsto un recupero<ref>{{Cita news|autore = Bitonto TV staff|url = http://www.bitontotv.it/cms/news/4829/68/Nuova-vita-alle-periferie-grazie-al-Pirp/|titolo = Nuova vita alle periferie grazie al Pirp|pubblicazione = BitontoTV|giorno = 31|mese = 5|anno = 2010|accesso = 6/7/2010}}</ref>.
 
In questo brano è utilizzata una macchina per scrivere. Dite che la si possa categorizzare anche come strumento musicale? --[[Speciale:Contributi/151.49.120.225|151.49.120.225]] ([[User talk:151.49.120.225|msg]]) 19:44, 10 apr 2018 (CEST)
====[[Teatro Traetta]]====
:in tanti brani sono usati oggetti non strumenti musicali, orologi bottiglie, palline, marmitte, biciclette ortaggi, per suonare mente gli strumenti veri sono quelli che sono quelli progettati per produrre suoni organizzati e quindi direi di no ;)--''[[User:Pierpao|Pierpao.lo]] <small>[[user talk:Pierpao|(listening)]]</small>'' 19:51, 10 apr 2018 (CEST)
[[File:Ttraetta.JPG|thumb|200px|La facciata del teatro.]]
:: Qui vi volevo! E allora il [[pollo di gomma]] ([[:en:rubber chicken]])? Quello col fischietto ovviamente. Che mi dite? Per ognuno di essi, a fabbricarli, c'é un liutaio incompreso. --[[Utente:Valerio Bozzolan|Valerio Bozzolan]] ([[Discussioni utente:Valerio Bozzolan|msg]]) 08:56, 11 apr 2018 (CEST)
Il teatro è situato ai margini del centro storico cittadino proprio a ridosso delle mura urbiche. La facciata è divisa sostanzialmente in due parti, quella inferiore è in pietra, mentre la superiore è in intonaco. Nonostante le ridotte dimensioni ripropone la forma del [[teatro all'italiana]] e contiene tre ordini di palchi, un loggione, la galleria, una platea e un ampio palcoscenico. Una prima proposta di costruzione di un teatro che fosse aperto al pubblico, e quindi comunale, fu lanciata nel 1820, ma fallì. Tuttavia, a partire dal [[1835]], un teatro nuovo per la città fu costruito per volere di ventuno famiglie nobili di Bitonto<ref>{{cita|Custode|p. 25|Custode, 1999}}.</ref>, che desideravano un «teatro comodo e ben disposto pel sollazzo del pubblico», e fu inaugurato nel [[1838]] con la messa in scena dell'opera ''[[Parisina d'Este|Parisina]]'' di [[Gaetano Donizetti]]. Si trattava del primo teatro stabile della provincia di Bari<ref>{{cita|Moretti, Robles|p. 294|Moretti, Robles, 2003}}.</ref>. Acquisito al patrimonio comunale nel [[1989]] e riaperto nel [[2005]], dopo un cinquantennio di chiusura, è stato intitolato nell'occasione al musicista bitontino [[Tommaso Traetta]].
::: "''Quello col fischietto ovviamente''" Meno male che l'hai specificato, già pensavo a quello con la [[Monkey Island|carrucola]]. --[[Speciale:Contributi/80.104.149.210|80.104.149.210]] ([[User talk:80.104.149.210|msg]]) 20:01, 11 apr 2018 (CEST)
::::Non bastava la risposta [[Wikipedia:Bar/Discussioni/The Typewriter|qui]]? --'''[[Utente:Syrio|<span style="color:#5090D0;">Syrio</span>]]''' ''[[Discussioni utente:Syrio|<small><span style="color:#3040E0;">posso aiutare?</span></small>]]'' 20:05, 11 apr 2018 (CEST)
 
== Fotocopie ==
===Architetture militari===
====Mura e porte====
La fortificazione della città risale al periodo [[normanni|normanno]]. Tra l'[[XI secolo|XI]] e il [[XII secolo]] infatti, si ha la costruzione di gran parte del tratto murario che costeggia il centro storico, per una lunghezza di circa 2000&nbsp;m, nonché delle torri a base quadrata e di cinque [[Porta (architettura)|porte]]: Pendile, Nova, Robustina, La Maja e Baresana<ref>{{cita|Moretti, Robles|pp. 265, 298|Moretti, Robles, 2003}}.</ref>.
 
Sarebbe lecito fotocopiare la [[Divina Commedia]] (o un qualsiasi altro testo in pubblico dominio)?--[[Utente:3knolls|3knolls]] ([[Discussioni utente:3knolls|msg]]) 10:30, 12 apr 2018 (CEST)
Durante il periodo [[angioino]] la difesa della città non fu trascurata; furono, infatti, innalzate le torri cilindriche, tra cui il torrione, la torre più imponente e più resistente, e restaurate porta Pendile e porta Robustina. Tra il [[XVI secolo|XV]] e [[XVII secolo]], furono attuati dei restauri e reintegrazioni che interessarono soprattutto il tratto tra Porta La Maja, piazza Castello e Vico Goldoni, cosa che comportò un avanzamento di tale tratto rispetto al vecchio allineamento normanno. Fu realizzato il ''Trione'', cioè un torrione, posto sull’estremo orientale della città antica, laddove probabilmente sorgeva una torre più vecchia<ref>{{cita web|url=http://www.ba.itc.cnr.it/BTN/BTN0029.html|titolo=Itc - Bitonto|accesso=31-07-2008}}</ref>. Oggi delle mura, rimangono lunghi tratti che delimitano la parte meridionale del centro storico mentre della parte settentrionale rimane ben poco. Delle cinque porte originarie rimangono solo porta La Maja e porta Baresana, mentre molte torri, sia angioine che normanne, sono ancora esistenti.
:In termini strettissimi no perchè l'editore e il detentore dei diritti sul software per stampare il libro utilizzato hanno pagato dei diritti per usare il font, tu no :) Salvo che anche il font fosse in pubblico dominio o fosse un font su cui hai i diritti perchè presente in una copia di windows o office, per esempio, da te licenziata (questa seconda ipotesi è solo di scuola, gli editori non credo li usino). In pratica l'editore non può esperire nessuna azione civile, se è solo la Commedia senza commenti critici. Però è sempre un illecito amministrativo. Ma non è più semplice stamparla da Wikisource?--''[[User:Pierpao|Pierpao.lo]] <small>[[user talk:Pierpao|(listening)]]</small>'' 10:37, 12 apr 2018 (CEST)
;[[Torrione angioino]]
::Se provi a cercare su google "progetto Gutember" trovi un sito con centinaia di testi in pubblico dominio (principalmente perchè il copyright è scaduto), spesso in diversi formati in modo da poterli facilmente scaricare, leggere su pc o e-reader, stampare... Della Divina Commedia in particolare se ne trovano anche varie edizioni --[[Utente:Postcrosser|Postcrosser]] ([[Discussioni utente:Postcrosser|msg]]) 10:52, 12 apr 2018 (CEST)
[[File:Bitonto6.JPG|150px|thumb|right|Torrione angioino.]]
:::Ovviamente si trattava solo di un esempio che ho fatto per cercare di capire. Dunque, ammettiamo che il font sia in pubblico dominio e che non vi sono commenti critici: sarebbe lecito o vi sarebbe comunque un illecito amministrativo? e quale?--[[Utente:3knolls|3knolls]] ([[Discussioni utente:3knolls|msg]]) 10:55, 12 apr 2018 (CEST)
:Il torrione angioino è una [[torre]] cilindrica del [[XIV secolo]]<ref>{{cita|Touring club italiano|p. 158|Touring club italiano, 1978}}.</ref>. Faceva parte di una [[piazzaforte]] con ventotto torri e cortine<ref>{{cita|Riccardi|p. 118|Riccardi}}.</ref>. Fu utilizzata come [[torre d'avvistamento|torre di avvistamento]] e di difesa, e i suoi sotterranei furono adibiti a luogo di detenzione. Ha un'altezza che supera i 24&nbsp;m, e un diametro di circa 16<ref name=torrione>{{cita|Touring club italiano|p. 158|Touring club italiano, 1978}}.</ref>. È dotata di mura spesse quasi 5&nbsp;m<ref name=torrione/> che rendono la torre molto resistente. È realizzata in [[bugnato]] e termina con una [[merlatura]]. Alla base il torrione è inanellato dalle casematte che, in basso, lasciano il posto a uno zoccolo a stella che segna il perimetro interno del [[fossato (architettura)|fossato]], profondo oltre 4&nbsp;m. L'interno è composto da tre ambienti poveri. Quella del piano terra è di [[pianta (architettura)|pianta]] circolare e ci si entra da una apertura di appena 80&nbsp;cm. La copertura è a volta semisferica. Il primo piano conserva una pianta ottagonale e la copertura è formata da una [[volta a crociera]]. Il secondo piano è, infine, nuovamente di pianta circolare. Il torrione dal [[2009]] è sede di una galleria d'arte contemporanea allestita nelle [[casematte]], grazie ad un intervento di riqualificazione che ha anche riportato alla luce il fossato.
::::Nessuno se tutto il materiale artistico incluso è in pubblico dominio allora.... è in pubblico dominio :) nessun illecito--''[[User:Pierpao|Pierpao.lo]] <small>[[user talk:Pierpao|(listening)]]</small>'' 18:07, 12 apr 2018 (CEST)
[[File:Portabaresana.png|200px|thumb|left|Porta Baresana]]
:::::onestamente non so se vi è qualche diritto sul lavoro di impaginazione. Inoltre è bene ricordare che se si tratta di un'opera tradotta (esempio: Iliade), vi è anche il diritto del traduttore. --[[Utente:Hal8999|Hal8999]] ([[Discussioni utente:Hal8999|msg]]) 02:58, 16 apr 2018 (CEST)
;Porta Baresana
:Fu costruita presumibilmente nel [[XVI secolo]]<ref>{{cita web|url=http://www.ba.itc.cnr.it/BTN/BTN0051.html|titolo=Itc - Bitonto|accesso=31-07-2008}}</ref>. Tuttavia un secolo più tardi fu ricostruita in seguito ad un danneggiamento<ref name=torrione/>. La facciata anteriore conserva uno stile rinascimentale con l'accesso costituito da un [[arco a tutto sesto]] e affiancato da [[paraste]] terminanti in un [[architrave]]. Su questo è stata aggiunta la copia di una [[predella]] policroma, un dipinto rappresentante i santi protettori della città. Più in alto la facciata reca uno stemma dei [[Savoia (famiglia)|Savoia]] che sostituisce lo stemma della città aggiunto nel 1551 in occasione del riscatto della città dal feudatario. La parte superiore della facciata anteriore è costituita dal vano dell'[[orologio]], aggiunto nel [[Novecento]]. Sul vano dell'orologio si erge una statua dell'Immacolata, che nasconde la campana dell'orologio. La facciata retrostante presenta un [[fornice]] a [[archivolto|ghiera]] affiancato da paraste in bugnato, similmente alla facciata esterna ma con degli zoccoli di basamento più alti. Sull'architrave, che presenta lo stemma della città si erge il [[Timpano (architettura)|timpano]] in cui è situato, nel mezzo, il secondo quadrante dell'orologio.
 
== RESISTENZA ROMANA 1944 ==
;Porta La Maja o del Carmine
:Il nome è un'evoluzione della forma con cui era definita la lama su cui la porta si affaccia: "lama major". È detta, però, anche "del [[Carmine]]" (la stessa porta reca l'iscrizione <small>IANUA CARMELI</small>). Fino alla prima metà del [[Seicento]] la porta era costituita da un semplice ambiente chiuso da una [[volta a botte]] acuta, esattamente come appare dalla facciata interna<ref name=carmine>{{cita web|url=http://www.ba.itc.cnr.it/BTN/BTN0060.html |titolo=Itc - Bitonto|accesso=31-07-2008}}</ref>. Dal [[1677]] la facciata esterna viene inglobata in un ricco paramento così come appare oggi<ref name=carmine/>. Si tratta di una coppia di colonne binate a fasce orizzontali, poggianti su [[piedritti]] e terminanti con [[capitelli dorici]], che sorreggono due [[trabeazione|trabeazioni]] da cui si innalzano i rispettivi [[timpano (architettura)|timpani]]. Con il nuovo paramento l'arco diventa semicircolare e le sue decorazioni si sovrappongono all'architrave. Nell'ambiente superiore è uno stemma dei Savoia e una statua della [[Madonna del Carmine]]. Una cornice unifica l'ambiente sovrastante al resto della struttura. Fiancheggiano la porta una torre normanna rettangolare, sulla destra, e una torre angioina cilindrica, sulla sinistra.
 
In un libro sulla resistenza romana, non sospettabile di faciloneria, viene ricordato un attentato alla linea ferroviaria Roma-Napoli nei pressi di Formia nella notte tra 14 e 15 febbraio con 310 militari tedeschi morti. Nonostante la notevole entità del fatto non riesco (sicuramente per mia carenza)a trovare traccia né in rete né in pubblicistica. Qualcuno è certamente in grado di chiarire questo dubbio.
====Torri di campagna====
Ringrazio anticipatamente.--[[Speciale:Contributi/87.5.168.77|87.5.168.77]] ([[User talk:87.5.168.77|msg]]) 17:33, 12 apr 2018 (CEST)
Oltre alle torri che costellano la cinta muraria della città, sono presenti, nell'agro bitontino, diverse torri di campagna, realizzate soprattutto per scopi difensivi:
:Dev'esserci qualche equivoco, una evento del genere, soprattutto vista la presunta entità, avrebbe avuto un'enorme risonanza, che invece è totalmente assente. Quale sarebbe il libro? --'''''<span style="font-size:medium;font-family:Book Antiqua">[[Utente:Er Cicero|<span style="color:#DD2233">Er </span>]][[Discussioni utente:Er Cicero|<span style="font-size:medium;color:#DD2233">Cicero</span>]]</span>''''' 18:38, 22 apr 2018 (CEST)
*Torre Santa Croce fu addossata alla chiesa omonima nel [[XV secolo]]<ref name="ba.itc.cnr.it"/>;
*Torre Spoto è situata nelle vicinanze della strada che porta a [[Ruvo di Puglia]]. È realizzata su tre livelli, i primi due coperti da [[volte a botte]], mentre il terzo livello è privo di copertura. Questa torre è stata il quartier generale di Montemar e delle sue truppe durante la battaglia di Bitonto;
*Torre D'Agera è del [[XV secolo]]<ref>{{cita web|url=http://www.ba.itc.cnr.it/BTN/BTN0067.html|titolo=Itc - Bitonto|accesso=23-05-2009}}</ref>; è situata in direzione di [[Giovinazzo]] e apparteneva alla nobile famiglia degli Agera. Fortemente degradata, si estende su due livelli e conserva una [[bifora]];
*Torre Pingiello fu innalzata probabilmente agli inizi del [[XVIII secolo|1700]]. Nei pressi della torre sono stati rinvenuti frammenti ceramici databili al [[V secolo a.C.]]<ref>{{cita web|url=http://www.ba.itc.cnr.it/BTN/BTN0043.html|titolo=Itc - Bitonto|accesso=23-05-2009}}</ref>;
*Torre Carriere, appartenente ad una famiglia proveniente dal [[Veneto]], risale invece al [[1621]], come riporta l'[[architrave]] dell'ingresso;
*Situata a ridosso della [[lama (geologia)|lama]] è la torre Pozzo Cupo del [[XVI secolo]];
*Torre Morea si trova sulla strada che portava a Silvium ([[Gravina di Puglia]]). Fu realizzata nel XVI secolo, si eleva su due piani ed è adornata all'ingresso da una nicchia un tempo affrescata;
*Torre Ranocchio è datata ai primi anni del XVI secolo; si erge su due piani ed è situata in direzione di [[Palo del Colle]].
 
== Frase in latino ==
===Altro===
====Obelischi====
[[File:Immabitonto.JPG|thumb|200px|La guglia dell'Immacolata.]]
;Guglia dell'immacolata
:La guglia o gloria dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata]] è un piccolo obelisco [[barocco]] situato su piazza Cattedrale. Fu realizzata in seguito ad una scossa di [[terremoto]] avvenuta nel [[1731]]<ref>{{cita|Milillo|p. 6|Milillo, 2001}}.</ref>. La scossa provocò diversi danni nei dintorni mentre Bitonto rimase intatta. Tale evente fu ritenuto miracoloso e accrebbe la devozione per l'Immacolata, in memoria della quale fu realizzato questo obelisco. La guglia fu commissionata dalla famiglia Calamita. A base quadrangolare con gli angoli smussati si eleva per quattro ordini, l'uno più piccolo dell'altro, in cui sono interposte tre cornici. Su di essi insistono dei [[putti]] seduti o in piedi con [[cartegloria]] e lampade. In cima svetta la statua [[bronzo|bronzea]] dell'Immacolata.
;Obelisco Carolino
:Situata su piazza [[26 maggio|XXVI maggio]] [[1734]], fu costruita su ordine di [[Carlo III di Spagna|Carlo III di Borbone]] nel [[1741]], in ricordo della [[battaglia di Bitonto|battaglia]] che gli assicurò il [[Regno delle Due Sicilie]]. L'obelisco fu progettato da [[Giovanni Antonio Medrano]]<ref>{{cita|Moretti, Robles|p. 321|Moretti, Robles, 2003}}.</ref>, autore della [[reggia di Capodimonte]] e del [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele|Teatro Massimo]] di [[Palermo]]. La base è costituita da un [[crepidine]] su cui è allocato il [[plinto]], di base quadrata con angoli smussati. Per ciascun lato sono apposte targhe marmoree recanti, in latino, una sintesi della battaglia e il ruolo degli autori della battaglia: Carlo III, [[Filippo V di Spagna]] e il [[duca di Montemar]]. Il basamento termina con una cornice su cui si innalza una lunga piramide che fa raggiungere all'obelisco l'altezza di 18 metri. Qui è apposto, su ciascun lato, un simbolo bellico: fascio, scudo, bandiera e corazza. Sulla sommità sono situati quattro stemmi dei Borbone con, in cima, una corona regia.
 
"La frase "si monumentum requires, circumspice" dovrebbe significare "se il monumento ti cerca, guardati intorno" e non "se cerchi il suo monumento, guardati intorno"."
====Aree naturali====
;[[Parco nazionale dell'Alta Murgia]]
:Il comune di Bitonto fa parte del [[Parco nazionale dell'Alta Murgia]]. Le parti più interne del territorio comunale, per un totale di 1&nbsp;959 ettari, sono comprese entro i confini del Parco<ref name=parco>{{cita web|url=http://www.parcoaltamurgia.gov.it/index.php?option=com_content&view=article&id=400&Itemid=100062|titolo=Parco Nazionale dell'Alta Murgia – Territorio|accesso=31-07-2008}}</ref>, che si estende per 68&nbsp;077 ettari complessivi<ref name=parco/>. La presenza animale in questo spazio è caratterizzata da istrici, volpi e tassi, ma ci sono anche rettili come lucertole sicule, vipere e bisce. Il parco ospita inoltre la più numerosa popolazione italiana della specie prioritaria [[falco naumanni]], comunemente noto come grillaio, ed è una delle più numerose dell'Unione Europea.
 
Questa è la frase che un IP ha postato nella talk del gruppo [[Deathspell Omega]]. Non avendo abbastanza conoscenze in latino, non posso rispondere: qualcuno di voi è concorde con lui?--[[Utente:Gybo 95|Gybo 95]] ([[Discussioni utente:Gybo 95|msg]]) 00:12, 13 apr 2018 (CEST)
;[[Parco naturale regionale Lama Balice|Parco regionale Lama Balice]]
:{{ping|Gybo 95}} No, l'ip ha torto. La frase significa: "Se cerchi un monumento, guardati intorno"--[[Utente:Parma1983|'''<span style="text-shadow: 2px 2px 1px #FFD700; color:#002FA7">Parma</span>''']][[Discussioni utente:Parma1983|'''<span style="text-shadow: 2px 2px 1px #FFD700; color:#002FA7">1983</span>''']] 00:19, 13 apr 2018 (CEST)
:L'[[area protetta]], identificata come parco naturale attrezzato nel [[1980]] e come parco naturale regionale dal [[2007]]<ref>{{cita web|url=http://www.elaiabitonto.it/Download/LAMA/legge%20regionale%20istituzione%20Parco%20Lama%20Balice.pdf|titolo=Legge regionale del 5 giugno del 2007|accesso=31-07-2008}}</ref>, si estende per 504 ettari tra i comuni di [[Bari]] e Bitonto lungo il percorso dell'omonima [[lama (corso d'acqua)|lama]], una delle più lunghe della provincia<ref>{{cita web|url=http://www.terredelmediterraneo.org/itinerari/bitonto.htm|titolo=Bitonto e le masserie di lama Balice|accesso=31-07-2008}}</ref>. Il torrente che vi scorre, chiamato un tempo ''Tiflis'', è solitamente in secca, ma in occasione di abbondanti precipitazioni si gonfia per l'apporto di acqua piovana. Dal punto di vista naturalistico la lama è area di sosta per l'[[avifauna]] e mantiene in ampi tratti l'originaria [[macchia mediterranea]]. I numerosi casali, chiese e masserie, oltre che i resti di epoca [[protostoria|protostorica]] restituiti dalle numerose cavità naturali, attestano la continua frequentazione umana del sito.
::Se fosse la terza persona singolare (il monumento come soggetto) non dovrebbe essere requirit il verbo? --[[Utente:Postcrosser|Postcrosser]] ([[Discussioni utente:Postcrosser|msg]]) 00:21, 13 apr 2018 (CEST)
 
:::Infatti, ''requires'' è la [https://www.nihilscio.it/Manuali/Lingua%20latina/Verbi/Coniugazione_latino.asp?verbo=requiro seconda persona singolare del futuro semplice]--[[Utente:Parma1983|'''<span style="text-shadow: 2px 2px 1px #FFD700; color:#002FA7">Parma</span>''']][[Discussioni utente:Parma1983|'''<span style="text-shadow: 2px 2px 1px #FFD700; color:#002FA7">1983</span>''']] 00:28, 13 apr 2018 (CEST)
==Società==
::::Anche la voce di En.Wiki dedicata al disco conferma, basta leggere la nota: ''The text on Wren's tomb is "Si monumentum '''requiris''', circumspice", where '''requiris''' is active indicative second person singular present of the Latin word requiro ('I seek'); the form '''requires''' is the future tense form of that word'' (Grassetto mio... o, se preferite, Miniera di Enfasi, vedi post di 87.2.124.159). --[[Speciale:Contributi/146.122.203.2|146.122.203.2]] ([[User talk:146.122.203.2|msg]]) 13:54, 13 apr 2018 (CEST)
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Bitonto}}
 
===Etnie e minoranze straniere===
I cittadini stranieri residenti in città sono 968<ref>[http://demo.istat.it/str2010/index.html Dato Istat al 31/12/2010]</ref>, così suddivisi per nazionalità (sono indicati solo i dati superiori alle 100 unità):
{| {{prettytable|width=20em}}
! Nazionalità
! Residenti
|-
|{{ALB}}
|239
|-
|{{ROU}}
|188
|-
|{{TUN}}
|148
|}
 
===Lingue e dialetti===
{{vedi anche|Dialetto bitontino}}
 
Il dialetto bitontino è la variante locale del [[dialetto apulo-barese]] centrali. È stato oggetto di numerosi studi<ref>{{cita|Linguistica e antropologia|Bulzoni, 1983}}.</ref>, e reca traccia della lunga presenza di dominazioni diverse (greca, francese, austriaca e spagnola).
 
Nella pronuncia dialettale tutte le vocali protoniche e postoniche, esclusa la "a" protonica, hanno ceduto il posto ad una "e" muta simile a quella francese<ref>{{cita|Touring club italiano|p. 61|Touring club italiano, 1978}}.</ref>. Le vocali accentate sono rimaste tali in sillabe aperte (ad esempio l'italiano "mosca" diventa "mòsche"), mentre si sono trasformate in dittonghi diversi in sillabe aperte:
 
La "a" muta nel dittongo "èu" (ad esempio "mano" in italiano, diventa "mèune").<br />
La "e" si trasforma nel dittongo "ài" o "èi" (ad esempio, l'italiano "treno" diventa "tràine" o "trèine").<br />
La "i", muta nel dittongo "ói" (ad esempio, l'italiano "partita" diventa "partóite"). <br />
La "o", diviene invece "àu" (ad esempio l'italiano "scopa" diventa "scàupe").<br />
La "u" si trasforma nel dittongo "ìu" o "éu" (ad esempio, l'italiano "tu" diventa ''téue'' o "tìue").
 
L'articolo singolare femminile è "la", quello singolare maschile "u", mentre il plurale di entrambi i generi è "re".
 
===Religione===
{{Vedi anche|Diocesi di Bitonto}}
Bitonto, con Bari, è sede dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto. La diocesi di Bitonto ha un'origine che può essere fatta risalire al tempo della piena conversione della Puglia. La cronotassi episcopale parte infatti dal [[515]]. Sebbene vi siano notizie confuse circa la presenza di un certo Andreano, vescovo di Bitonto intorno al [[734]]<ref>{{cita|Custode|p. 211|Custode, 1999}}.</ref>, il primo vescovo di Bitonto di cui si hanno notizie dettagliate fu Arnolfo nel [[1087]].
Nel [[1818]] la diocesi di Bitonto venne unita ''[[aeque principaliter]]'' a quella di Ruvo ma nel [[1978]], con le dimissioni del vescovo Marena, la diocesi fu affidata in amministrazione apostolica a vescovi delle diocesi vicine e il 30 settembre [[1982]] fu nuovamente separata<ref>{{cita|Palese, Robles|p. 9|Palese, 1994}}.</ref>.
Il 26 febbraio 1984 è da ricordare la visita di [[Papa Giovanni Paolo II]] a Bitonto nel cui discorso rende omaggio ai cittadini bitontini: «il mio viaggio a Bari sarebbe stato incompleto senza questo incontro con voi, uomini e donne di Bitonto che con la vostra quotidiana fatica rendete feconda questa terra, traendone prodotti abbondanti e universalmente apprezzati»<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1984/february/documents/hf_jp-ii_spe_19840226_mondo-agricolo_it.html|titolo=Discorso di Giovanni Paolo II agli agricoltori di Puglia|accesso=31-07-2008}}, Bitonto - Domenica, 26 febbraio 1984</ref>.
 
Bitonto fu dapprima unita ''[[in persona episcopi]]'' all'arcidiocesi di Bari-Canosa e poi, con la riforma del [[1986]] che riordinò le sedi diocesane in Italia, fu aggregata a questa, assumendo il suo nome attuale.
In occasione del Congresso Eucaristico Nazionale del maggio 2005, l'[[arcidiocesi di Bari-Bitonto]] fu meta del primo viaggio apostolico di [[Benedetto XVI]] dopo l'elezione a papa.
 
Presente nella città è anche la comunità dei [[testimoni di Geova]], che hanno a disposizione la "''sala delle Assemblee''", una struttura di grandi dimensioni che è un punto di riferimento per i testimoni di Geova di tutta la regione.
 
===Tradizioni e folclore===
====Festa patronale====
[[File:Madonna Immacolata.png|thumb|200px|La Madonna appare al generale Montemar]]
La città di Bitonto venera come santa patrona l'[[Immacolata Concezione]], la cui devozione risale al [[1703]], quando la città rimase intatta in seguito alla scossa di [[terremoto]] che provocò invece diversi danni nei dintorni. Questo evento fu attribuito all'Immacolata e in suo onore fu quindi fatta erigere in piazza Cattedrale la guglia dell'Immacolata. È però il miracolo occorso tre anni dopo durante la [[battaglia di Bitonto]] che consolida la figura dell'Immacolata come patrona della città.
 
Bitonto era coinvolta nella guerra per il possesso del [[Regno di Napoli]], conteso tra [[Monarchia asburgica|austriaci]] e [[Impero spagnolo|spagnoli]]. Gli austriaci, avevano deciso di schierare le proprie difese a Bitonto, che aveva deciso di aiutarli mettendo a disposizione alcuni edifici come ospedale. Gli Austriaci, però, furono ugualmente sconfitti. All'alba del [[26 maggio]] [[1734]] il generale [[José Carrillo de Albornoz, duca di Montemar|Montemar]], comandante dell'esercito spagnolo, meditava di saccheggiare Bitonto per punirla della sua fedeltà al nemico. L'esercito spagnolo stava per mettere a ferro e fuoco la città quando, secondo la tradizione, al generale apparve l'[[Immacolata Concezione]] che gli intimò di recedere dai suoi propositi<ref name=Natale>{{cita|Otranto ''et al.''|pp. 51-52|Natale, 1987}}.</ref>.
 
In seguito ad un nuovo evento miracoloso attribuito alla Vergine, l'Immacolata fu dichiarata patrona di Bitonto e su porta Baresana fu posta una Sua statua a ricordo dell'evento<ref name=Natale/>. Il nuovo re del Regno di Napoli, [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]], nominò Montemar ''duca di Bitonto'' e, in memoria dell'evento, fece erigere sul luogo del campo di battaglia, oggi appunto piazza XXVI maggio 1734, l'Obelisco Carolino.
 
Ogni anno i festeggiamenti in onore della Patrona cominciano già alcuni giorni prima con la processione di trasferimento del simulacro dell'Immacolata dalla cattedrale alla [[basilica dei Santi Medici]] che sorge nel luogo dell'apparizione miracolosa. Alle 20,00 del venerdì precedente al 26 maggio si ha invece lo scoprimento del quadro, rappresentante l'apparizione, posizionata presso porta Baresana e coperta da un telo; appena il quadro viene scoperto vengono accesi i fuochi pirotecnici che annunciano l'inizio delle feste e si accendono le luminarie artistiche nel centro della città . Alle prime ore del mattino del 26 maggio, intorno alle 7,00, viene celebrata una Messa di ringraziamento alla Patrona sul sagrato della basilica, terminata la quale il simulacro viene riportato con un'altra processione in cattedrale. Il 26 maggio all'alba, oltre alla diana che annuncia il miracolo, una banda gira per le strade della città svegliando la gente in un clima di festa. Alle ore 10 in cattedrale vi è la solenne Messa Pontificale celebrata dall'Arcivescovo di Bari-Bitonto Mons.[[Francesco Cacucci]].
La sera del 26 maggio, intorno alle ore 18 parte dalla Cattedrale la Solenne processione di gala dell'Immacolata alla quale partecipano tutte le confraternite e le associazioni religiose della città insieme ai fedeli. La processione si snoda per tutto il centro cittadino. Il momento focale della processione è al passaggio in Corso Vittorio Emanuele illuminato da una galleria di luminarie. I solenni festeggiamenti si concludono con i fuochi pirotecnici che si tengono a tarda serata del 27 maggio.
Nel pomeriggio del sabato precedente al 26 maggio si tiene il corteo che propone una [[rievocazione storica]] della battaglia.
 
====Festa dei Santi Medici====
{{vedi anche|Culto dei Santi Medici a Bitonto}}
[[File:Santimedici.JPG|thumb|150px|I Santi Medici escono dal santuario]]
La devozione per i [[Cosma e Damiano|santi medici]] Cosma e Damiano si può far risalire al [[X secolo]], testimoniata dalla presenza di affreschi in una grotta nei pressi di lama Balice<ref name=arci>{{cita web|url=http://www.arcidiocesibaribitonto.it/luoghi-di-culto/santuario-santi-medici-cosma-e-damiano/storia|titolo=Arcidiocesi di Bari-Bitonto|accesso=31-01-2008}}</ref>. Solo nel [[1572]], però, è attestata a Bitonto la presenza delle reliquie delle braccia dei due santi<ref name=arci/>. Il numero sempre crescente di pellegrini nel tempo ha portato alla costruzione della moderna basilica, inaugurata nel [[1973]] ed elevata a basilica pontificia da Paolo VI nel 1975. I festeggiamenti, che iniziano il 26 settembre con una novena di [[preghiera]]<ref name=santim>{{cita web|url=http://www.santimedici.org/index.php?mod=santuario&smod=storia&m2id=1680&navId=1680|titolo=Santimedici.org|accesso=31-01-2008}}</ref>, culminano la terza domenica di ottobre<ref name=santim/>, con una [[processione]] che dura all'incirca dodici ore e inizia verso le 8,30 con l'uscita delle statue dal santuario.
Con lo sguardo rivolto alle statue, i più devoti, alcuni dei quali camminano scalzi oppure portano pesanti [[Candela (illuminazione)|ceri]]<ref name=santim/>, percorrono all'indietro l'intero itinerario. Costoro, posizionati davanti alle statue (dietro l'intera folla), accompagnano gruppi di partecipanti che cantano la [[devozione]] ai due santi. Tanti fedeli residenti nei centri vicini manifestano la loro devozione raggiungendo Bitonto a piedi e baciando le statue dei santi.
 
La processione termina in serata con l'ostensione delle [[Reliquia|reliquie]], i fuochi d'artificio, e la messa solenne nel santuario, celebrata dal [[vescovo]] dell'[[arcidiocesi di Bari-Bitonto]], ascoltata in piazza grazie ad un sistema di megafoni posti in quattro punti della piazza stessa. Durante la festa si tiene inoltre una [[fiera]] tradizionale che si ripete il giorno dopo e la domenica successiva.
 
Nel [[1993]] è stata istituita la fondazione, dedicata ai due santi, per dare maggiore sviluppo alle attività di volontariato medico-sanitarie e di assistenza per gli indigenti, iniziate già dal [[1986]] ad opera di circa 150 volontari (mensa per i poveri, ambulatorio gratuito, casa di accoglienza per i senza tetto, centro di ascolto, ospitalità per i profughi)<ref>{{cita web|url=http://www.santimedici.org/index.php?mod=fondazione&m2id=1702&navId=1702|titolo=Fondazione Opera SS. Medici|accesso=07-02-2008}}</ref>. L'ultimo obiettivo raggiunto è stata la costruzione di un hospice, entrato in funzione nel [[2007]], che ospita un centro di [[cure palliative]] (globali) per malati terminali<ref>{{cita web|url=http://www.santimedici.org/index.php?mod=fondazione&smod=servizi&m2id=1710&navId=1710|titolo=Hospice dei Santi Medici|accesso=07-02-2008}}</ref>.
 
{{Immagine grande|Mediciinbitonto.png|800px|<center>Panoramica della processione dei Santi Medici vicino alle statue, in via Giacomo Matteotti</center>}}
 
====Riti della Settimana Santa====
{{vedi anche|Settimana Santa di Bitonto}}
I riti della [[settimana Santa]], cominciano già dal venerdì di passione, quello antecedente la [[domenica delle palme]]: verso le 9.00 del mattino dalla [[cattedrale di Bitonto|concattedrale]] parte la processione dell'[[Maria Addolorata|Addolorata]] che gira per le principali vie della città, adornata da rose rosse ai suoi piedi e illuminata da una duplice fila di candele che la circonda. A fare da cornice alla processione è la voce dei bambini delle scuole elementari della città che, con le loro voci bianche, intonano ''La Desolata'', un inno dedicato alla Vergine composto nei primi anni del [[XX secolo|Novecento]]<ref>{{cita web|url=http://www.settimanasantabitonto.it/settimana-santa/processioni/passione/|titolo=Settimana Santa a Bitonto|accesso=29-01-2013}}</ref>.
[[File:Addoloratabitonto.JPG|thumb|200px|left|La Madonna Addolorata durante la ''processione di gala'']]
Il [[giovedì Santo]] è dedicato alla visita dei [[Altare della reposizione|repositori]] chiamati ''sepolcri'', dove il [[Santissimo Sacramento]] esposto sugli altari è illuminato con la sola luce delle candele. Un interesse particolare riveste la visita ai sepolcri della chiesa di San Domenico e del Purgatorio, che conservano le immagini che partiranno l'indomani. Le visite cominciano dal primo pomeriggio per terminare alle prime ore del mattino. Verso le 17,30, in piazza Cattedrale e in piazza Cavour, nel centro storico, sono eseguite le marce tradizionali e successivamente quelle funebri.
 
Il [[venerdì santo]] si tengono due processioni: la processione dei Misteri e quella detta ''di gala''. La processione dei Misteri parte intorno alle 5,00 del mattino dalla chiesa di San Domenico, dove otto statue vengono portate in processione: ''Cristo nell'orto'', ''Cristo alla colonna'', ''Ecce Homo'', ''Cristo con la croce'', ''il Calvario'', ''la Pietà'', ''Cristo Deposto'' e ''l'Addolorata''. Le prime sei furono realizzate nel 1714, le altre due furono integrate nel 1721<ref name="misteri"/>. Le luci cittadine interessate da tale percorso vengono appositamente spente.
 
La "processione di gala" parte invece dalla chiesa del Purgatorio. Essa inizia al tramonto e termina intorno alle 2.00 del mattino del [[sabato santo]] percorrendo le vie della città.
Il ''Cristo Morto'' (in dialetto: ''la neuche'', "la culla"), realizzata a [[Napoli]] nel [[1880]]<ref name=misteri/>, è la prima partire; segue l<nowiki>'</nowiki>''Addolorata'', dei primi del Settecento<ref name=misteri/>, opera dello scultore napoletano Gennaro Franzese; segue una delle tre copie della [[Sindone di Torino|Sacra Sindone]] realizzata nel [[1646]]<ref>La data è riportata sulla copia stessa, vedi {{cita|Raffard de Brienne|p. 59|Raffard, 1998}}.</ref> e, infine, il Legno Santo, una croce d'argento del [[1887]]<ref name=misteri>{{cita|Procacci||Procacci,2000}}</ref> che conserva al suo interno il ''Legno Santo'', due schegge della [[Vera Croce]], che furono donate dall'arcivescovo di [[Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo|Siponto e Manfredonia]] nel [[1711]], ed è custodito in un trofeo floreale che ogni anno cambia tema.
 
I portatori, che solitamente sono quattro e sorreggono a spalla le statue, sono vestiti con il tipico "stiferio", un lungo frac nero.
 
====Festa della Madonna delle Grazie====
Molto sentita è la festività in onore della [[Madonna delle Grazie]], qui nota anche come ''Madonna del Miglio'' che si venera nella chiesetta di campagna a un miglio dall'abitato. In onore della Madonna delle Grazie la chiesa viene aperta per 7 sabati consecutivi, a partire dal primo sabato dopo la [[Pasqua]], per permettere ai fedeli di recitare la preghiera dei "sette sabati alla Madonna".
 
La settimana compresa tra l'ultima domenica di agosto hanno inizio, invece, per tradizione, i festeggiamenti veri e propri. L'ultima domenica di [[agosto]] si ha il trasferimento in città della statua della Madonna, datata orientativamente alla seconda metà dell'[[Ottocento]], con il carro tradizionale su cui prendono posto decine di bambini che ne annunciano l'arrivo con "Evviva Maria". La statua sosta quindi presso la chiesa di San Pietro Nuovo in occasione della Settimana Mariana che inizierà l'indomani.
 
La domenica successiva la statua viene portata a spalla per le vie cittadine preceduta da una processione di fedeli e di confratelli, vestiti con la tipica [[mozzetta]] di colore [[azzurro]]. Il giorno successivo si procede al trasferimento della statua sul carro tradizionale, presso la chiesa di campagna.
 
====Altri riti tradizionali====
*Festa di [[San Francesco da Paola]] (seconda domenica dopo Pasqua)
*Festa di [[Santuario della Santa Casa|Maria SS. di Loreto]] ([[1º maggio]])
*Festa di [[San Michele Arcangelo]] (domenica successiva al [[8 maggio]])
*Festa di [[San Pasquale Baylón]] (domenica successiva al [[17 maggio]])
*Festa di [[Santa Rita da Cascia]] ([[22 maggio]])
*Festa del [[Corpus Domini]]
*Festa di [[Sant'Antonio da Padova]] (domenica successiva al [[13 giugno]])
*Festa del [[Sacro Cuore di Gesù]] (prima domenica di luglio)
*Festa di [[Santa Lucia da Siracusa|Santa Lucia]] (seconda domenica di luglio)
*Festa di [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Maria SS. del Carmelo]] (domenica successiva al [[16 luglio]])
*Festa di [[Anna (madre di Maria)|Sant'Anna]] (domenica successiva al [[26 luglio]])
*Festa del [[Crocifisso|Crocifisso (o "Cristo dell'acqua")]]
*Festa di [[Sant'Isidoro Agricola]] (seconda domenica di settembre)
*Festa di [[San Pio da Pietralcina]] ([[23 settembre]])
*Festa di [[Santa Filomena di Roma|Santa Filomena]]
*Festa di [[Madonna del Rosario|Maria SS. del Rosario]] (prima domenica di ottobre)
*Festa dell'Immacolata Concezione ([[8 dicembre]])
 
===Enti e Istituzioni===
==== Forze di polizia e giustizia ====
*Comando dell'Arma dei Carabinieri
*Comando di Polizia Municipale<ref>{{Cita web|url=http://pmbitonto.altervista.org/|titolo= Polizia municipale di Bitonto|accesso=4 febbraio 2013}}</ref>
*Commissariato della Polizia di Stato<ref>{{Cita web|url=http://questure.poliziadistato.it/Bari/orari-5-52-2-1.htm|titolo= Commissariato di Bitonto - Questura di Bari - Polizia di Stato|accesso=9 febbraio 2010}}</ref>
*Tenenza della Guardia di Finanza<ref>{{Cita web|url=http://www.gdf.it/reparti/reparto.asp?idreparto=BA153&idcomune=&provincia=&denominazione=&catastale=|titolo= Tenenza di Bitonto - Guardia di Finanza|accesso=9 febbraio 2010}}</ref>
*Sezione Distaccata del Tribunale di Bari<ref>{{cita web|url=http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_4.wp;jsessionid=CA32C5043C8876E8AA397EF2C1FE0751.ajpAL01?facetNode_1=2_7&selectedNode=2_7_9_0037&facetNode_2=2_7_9|titolo=Ministero della Giustizia - Uffici nel comune di Bitonto|accesso=3-09-2009}}</ref>
 
==== Strutture sanitarie ====
*Ospedale civile "Umberto I"<ref>{{cita web|url=http://www.asl.bari.it/Distretto.aspx?Organizzazione=47|titolo=Asl Bari/Distretto SS 3 - Bitonto|accesso=3-09-2009}}</ref>
*Hospice "Aurelio Marena"
 
==Cultura==
===Istruzione===
====Biblioteche====
*''Biblioteca civica Eustachio Rogadeo'': la biblioteca comunale prende il nome dal palazzo che la ospita, donato nel [[1966]] dall'omonima famiglia al Comune per essere adibito a biblioteca civica e a museo. La biblioteca contiene un ingente patrimonio librario: circa 60&nbsp;000 volumi di cui cospicuo è il numero di [[cinquecentine]], [[incunaboli]] e [[manoscritti]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bitonto.ba.it/servizi/biblioteca.htm|titolo=Comune di Bitonto - Biblioteca|accesso=15-11-2008}}</ref>;
*''Biblioteca diocesana'': nata come biblioteca del seminario, nel [[1738]] è diventata biblioteca vescovile. Possiede circa 50&nbsp;000 volumi<ref>{{cita web|url=http://www.abei.it/biblioteche/puglia.htm|titolo=Abei - Biblioteche Puglia|accesso=15-11-2008}}</ref>;
*''Biblioteca Antonio De Capua'': istituita circa trent'anni fa dal Centro Ricerche di Storia e Arte bitontina<ref>{{cita web|url=http://www.centroricerchebitonto.com/index.php?option=com_content&view=article&id=96&Itemid=3|titolo=Biblioteca A. De Capua|accesso=15-11-2008}} sul sito del Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto</ref>;
*''Biblioteca Martucci Zecca'': la biblioteca della famiglia Martucci Zecca consiste in una raccolta di giornali locali e pugliesi degli ultimi decenni dell'[[XIX secolo|Ottocento]];
*''Biblioteca dei musicisti pugliesi'': la biblioteca fu istituita dall'Associazione musicale "Tommaso Traetta" e raccoglie pubblicazioni dei musicisti locali e pugliesi.
 
====Scuole====
* Scuole primarie: 9 scuole<ref name=scuole>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/072/011/scuole/|titolo=Comuni italiani-Scuole a Bitonto|accesso=24-01-2013}}</ref>;
* Scuole Secondarie di I grado: 5 scuole<ref name=scuole/>;
* Scuole Secondarie di II grado: 7 scuole (3 licei, 2 istituti tecnici e 2 professionali)<ref name=scuole/>.
 
====Musei====
;[[Galleria nazionale della Puglia|Galleria nazionale De Vanna]]
:La galleria nazionale di Bitonto è la prima galleria nazionale di [[arte moderna]] di [[Puglia]]. È intitolata ai bitontini Girolamo e Rosaria Devanna che ne hanno permesso l'apertura donando la loro collezione nel 2004. Essa raccoglie 229 [[dipinti]] e 108 [[disegni]] attribuiti ad importanti [[artisti]] italiani e stranieri, databili tra il [[XVI secolo|XVI]] ed i primi del [[XX secolo]]<ref>{{Cita news|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/02/27/la-galleria-devanna-superstar-bitonto-una-piccola.html|titolo = La galleria De Vanna superstar, Bitonto una piccola Siena|pubblicazione = la Repubblica |giorno = 27|mese = Febbraio|anno = 2009|accesso = 6/10/2009}}</ref>. Vi sono esposti 166 [[dipinti]] suddivisi in cinque sezioni, nella cornice del [[rinascimentale]] [[palazzo Sylos-Calò]]. Al piano superiore sono sistemate le altre sezioni. In quella del [[Cinquecento]] sono esposte soprattutto opere di artisti [[pittura veneta|Veneti]] e [[Pittura napoletana|meridionali]], alcune di forte influenza bizantina, ma anche opere di artisti di altre zone d'Italia. Nelle sale del [[Seicento]] e del [[Settecento]] sono esposte opere di autori italiani e stranieri disposti per tematiche. Nella sala dell'[[Ottocento]] si concentrano i ritratti ma anche scene di storia e nature morte, sempre di autori italiani e stranieri. L'ultima sezione, al piano inferiore, è dedicata agli artisti del [[Novecento]] italiani, soprattutto meridionali, ma anche stranieri e d'oltreoceano.
 
;[[Museo diocesano di Bitonto|Museo diocesano Marena]]
:Creato tra il [[1969]] e il [[1970]]<ref name=musei>{{cita|Natali|p. 51|Natali, 2004}}.</ref>, si tratta del museo dell'[[arcidiocesi di Bari-Bitonto]], che raccoglie i beni artistici della concattedrale di Bitonto. Il museo, ospitato dalla [[curia vescovile]], è disposto sui tre piani del palazzo. Il primo piano è dedicato alla pittura dell'Ottocento e del Novecento in Puglia; il secondo piano è dedicato ai dipinti del [[XVII secolo|Seicento]] e del [[XVIII secolo|Settecento]] ma espone anche sculture del Quattrocento e del Seicento. Di particolare interesse un'[[icona (arte)|icona]] lignea raffigurante la Vergine di autore [[bizantino]] databile al [[XII secolo]] e un crocefisso del [[XIV secolo]] di scuola umbra<ref name=musei/>. Nel terzo piano sono sistemate opere realizzate da artisti della scuola bitontina del XVII secolo (Alfonso de Corduba, Carlo Rosa, Nicola Gliri, Francesco Altobelli). La ricca collezione ospitata nel museo diocesano sarà a breve trasferita presso l'ex seminario vescovile annesso alla [[chiesa di San Francesco d'Assisi (Bitonto)|chiesa di San Francesco della Scarpa]]. La struttura, articolata su due livelli e dotata di un giardino pensile, ospiterà oltre 2500 pezzi e sarà il museo diocesano più grande del [[Mezzogiorno (Italia)|mezzogiorno]]<ref>{{Cita news|autore = Titti Tummino|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/02/16/da-ex-seminario-museo-high-tech.html|titolo = Da ex seminario a museo high tech.|pubblicazione = la Repubblica |giorno = 16|mese = Febbraio|anno = 2006|accesso = 6/10/2009}}</ref>.
 
;Museo archeologico De Palo-Ungaro
[[File:Ceramichebitonto.JPG|thumb|right|200px|Ceramica ritrovata a [[Palombaio]] e conservata al museo De Palo-Ungaro]]
:Raccoglie reperti pre-romani rinvenuti nel territorio comunale. Il museo offre un quadro molto dettagliato su quella che fu la [[Peuceti|civiltà peuceta]] e la vita culturale della città in quel periodo storico. Ospita due mostre permanenti "Gli antichi Peucezi a Bitonto" e "Donne e Guerrieri da Ruvo a Bitonto", che raccolgono reperti datati fra il [[VI secolo a.C.|VI]] e il [[III secolo a.C.]]<ref name=musei>{{cita|Natali|p. 50|Natali, 2004}}.</ref> rinvenuti nella [[necropoli]] di [[via Traiana]]. I numerosi corredi funebri esposti sono ricchi di reperti ceramici e metallici, databili all'età arcaica e tardoellenistica<ref name=musei/> e che consentono quindi di tracciare l'evoluzione economica e sociale della civiltà peuceta e di conoscerne usi e costumi. Nella prima sala i reperti sono esposti secondo un criterio [[cronologia|cronologico]] che permette di ricostruire l'evoluzione e le influenze delle civiltà limitrofe sull'[[artigianato]] locale. Si passa così da reperti a decorazione geometrica, tipica della produzione peuceta, a [[vasellame]] a vernice nera con figure rosse tipiche della civiltà greca. Nella seconda sala le teche custodiscono [[cinturone|cinturoni]], [[strigile|strigili]], [[mortaio|mortai]] a testimonianza della cultura guerriera dei Peuceti. Nella terza sala sono conservati i monili, le collane, i pesi da telaio e le grandi [[anfore]] decorate con corpi di donne vestite di [[chitone|chitoni]].
 
;Museo civico Rogadeo
:Venne aperto al pubblico nel [[1962]], prendendo il nome dal palazzo che lo ospita, il [[XVII secolo|seicentesco]] palazzo Rogadeo, sede anche della biblioteca comunale. Vi sono esposti soprattutto reperti [[Archeologia|archeologici]] come ceramiche di epoca greco-romana rinvenuti nel territorio bitontino, un monetario, sculture e dipinti del [[XVII secolo|XVII]]-[[XVIII secolo]]. Al pianterreno vi è la pinacoteca che conserva opere di artisti pugliesi dell'Ottocento, della donazione ''Cuonzo''<ref>{{cita|Natali|p. 52|Natali, 2004}}.</ref>.
 
===Media===
====Radio====
Una certa importanza storica nel settore radiofonico locale ha avuto "''Bitonto Radio International''", che è stata una delle prime [[radio libere|stazioni radiofoniche libere italiane]]. Fu fondata nel [[1976]] ma cessò di trasmettere due anni dopo. "''Radio One''" è attualmente la radio locale più conosciuta e trasmette [[musica rock]]<ref>Informazioni su {{cita web|url=http://www.radiowww.it/radio.php?nome=one1|titolo=Radio One|accesso=31-01-2008}}</ref>.
Nell'estate del [[2011]] è nata la Radio New Generation creata da ragazzi giovanissimi attualmente online<ref>Sito internet - {{cita web|url=http://www.radionewgeneration.net/|titolo= Radio New Generation|accesso=31-01-2013}}</ref>.
 
====Stampa====
*"''Primo piano''", periodico mensile; direttore Mimmo Larovere<ref>sito internet - {{cita web|url=http://www.primopiano.info |titolo=Primo piano|accesso=31-01-2008}}</ref>;
*"''Da Bitonto''", periodico mensile; direttore Franco Amendolagine;
*"''Bitonto''", pagina dedicata a Bitonto dalla "Gazzetta di Bari", all'interno della [[Gazzetta del Mezzogiorno]].
 
====Internet====
*"''[[BitontoTV]]''"<ref>Sito internet - {{cita web|url=http://www.bitontotv.it/cms/|titolo= Bitonto TV|accesso=31-01-2008}}</ref>, portale network - webTV;
*"''Bitontolive''"<ref>Sito internet - {{cita web|url=http://www.bitontolive.it/|titolo= Bitontolive|accesso=31-01-2008}}</ref>, portale network.
*"''Da Bitonto''"<ref>Sito internet - {{cita web|url=www.dabitonto.com|titolo= Da Bitonto|accesso=16-04-2013}}</ref>, portale network.
 
====Cinema====
[[File:Pippo Mezzapesa 1.jpg|200px|thumb|Pippo Mezzapesa]]
Tre personaggi di Bitonto sono stati più volte presenti sul "grande schermo": [[Michele Mirabella]], [[Bianca Guaccero]] e [[Pippo Mezzapesa]].
 
Il film di [[Lucio Fulci]] ''[[Non si sevizia un paperino]]'', è ispirato ad una storia vera avvenuta a Bitonto nel [[1971]] quando la città fu teatro di una serie di delitti dove le vittime erano bambini, da cui appunto il regista trasse spunto per il soggetto<ref>{{cita libro|Paolo Albiero &|Giacomo Cacciatore|Cristo si è fermato ad Accendura, ovvero: Non si sevizia un paperino (1972), in Il terrorista dei generi. Tutto il cinema di Lucio Fulci|2004|Un mondo a parte|Roma|id=ISBN 8890062967|pagine =pagine 124-135}}</ref>.
 
Il Comune di Bitonto si è trasformato in un ''"set cinematografico"'' in diverse occasioni: la prima fu nel [[2001]] con la miniserie ''"[[Ama il tuo nemico 2]]"'', [[Fiction televisiva|fiction]] che aveva per protagonisti [[Andrea Di Stefano]], l'allora giovanissima [[Bianca Guaccero]], l'attore barese [[Michele Venitucci]] e [[Imma Piro]].
Nell'anno [[2004]] scorci di Bitonto furono ripresi nel film ''[[L'amore ritorna]]''<ref>{{cita web|url=http://www.apuliafilmcommission.it/cinema-in-puglia/98-%E2%80%93-l%E2%80%99amore-ritorna|titolo=Apulia Film Commission – L'Amore ritorna|accesso=05-07-2011}}</ref> del regista pugliese [[Sergio Rubini]], con [[Margherita Buy]] e [[Mariangela Melato]].
 
Nel [[2008]] è interamente girato a Bitonto il cortometraggio ''Pinuccio Lovero. Sogno di una morte di mezza estate'', dal già citato [[Pippo Mezzapesa]]; Viene ripreso il centro storico di Bitonto e il cimitero della frazione di [[Mariotto (Bitonto)|Mariotto]]<ref>{{cita web|url=http://www.cinemaitaliano.info/pinuccioloverosognodiunamortedimezzaestate|titolo=Scheda film|accesso=05-07-2011}}</ref>.
Tra il [[2010]] e il [[2011]] esce, in alcune sale pugliesi, il film ''"[[Piripicchio (film)|Piripicchio, l'ultima mossa]]"'', con molte scene girate in Bitonto.
Nel [[2012]], infine, sono girate alcune scene nel centro storico di Bitonto della [[Fiction televisiva|fiction]] [[Volare - La grande storia di Domenico Modugno]] del regista [[Riccardo Milani]] con [[Beppe Fiorello]].
 
===Cucina===
[[File:Lampascioni.jpg|thumb|left|200px|Lampascioni sott'olio]]
Ricca è la cucina bitontina, che annovera diversi piatti tipici.
Tra questi è la ''cialledde'', preparato con pane bagnato, pomodorini, olio e sale. Piatti simili sono diffusi in tutta la Puglia<ref>{{cita|Bonomo, Loaldi, Prosperi|p.230.|Bonomo}}</ref>.
Diffusi sul territorio murgiano sono i [[lampascioni]], una pianta che genera dei bulbi dalla forma di piccole cipolle. Tali bulbi sono raccolti e lasciati a mollo almeno due giorni, dopo i quali sono pronti per essere serviti, solitamente conditi con [[sale]] e [[olio d'oliva]].
 
Rinomati i dolci legati alle tradizioni festive.
Tipica del periodo di Ognissanti è ''la colva'', preparata con grano ammorbidito nell'acqua, chicchi di melograno e di uva, scaglie di cioccolato fondente, il tutto legato insieme dal vin cotto di uva<ref>{{cita|Buttitta|p. 95.|Buttitta}}</ref>.
 
Tipiche del periodo [[natale|natalizio]] sono, invece, le [[cartellate]], e i cuscinetti. Le prime sono dei nastrini di una sottile sfoglia di pasta preparata con farina, olio e vino bianco, avvolti su sé stessi sino a formare una sorta di "rosa" che sono poi fritte in abbondante olio e passate nel vin cotto di uva, di fichi, o di fichi d'India. Talvolta il vino bianco è sostituito con del succo di arancia.
[[File:Chiacchiere.jpg|thumb|200px|Le chiacchiere di carnevale]]
Con lo stesso impasto si preparano i cuscinetti: si ricavano piccoli rettangoli di pasta farciti con della pasta reale, ottenuta dalla triturazione delle mandorle e l'aggiunta di zucchero. Successivamente sono chiusi per formare piccoli cuscinetti che dopo saranno cotti: cosparsi di zucchero a velo se passati al forno oppure rigirati nello zucchero semolato se fritti.
 
A [[Pasqua]], invece, si prepara la [[scarcella]], una ciambella o colomba di cioccolato di pane addolcito con della glassa. La ricetta tipica prevede anche un uovo sodo al centro.
[[Carnevale]], infine, è l'occasione per la preparazione delle [[chiacchiere]].
 
Tipica è anche la [[focaccia alla barese|focaccia]] di [[patate]], un piatto occasionale che per tradizione si mangia la domenica. L'impasto consiste in farina, olio d'oliva, pomodori e patate macinate. Il tutto viene poi cotto in forno per circa 15-20 minuti.
 
Il dolce simbolo della città è però il [[bocconotto]]. La ricetta era un segreto delle suore del monastero di Santa Maria delle Vergini.
 
===Personalità legate a Bitonto===
[[File:Tommaso traetta.jpg|thumb|200px|Tommaso Traetta, illustre bitontino]]
*[[Luca da Bitonto]] ([[1175]] – [[1247]]), frate [[Ordine francescano|francescano]];
*[[Antonio da Bitonto]] ([[1380]] – [[1459]]), frate [[Ordine francescano|francescano]];
*[[Giovanni Maria da Bitonto]], padre agostiniano progettista della galleria di [[palazzo Spada]] a [[Roma]];
*[[Cornelio Musso]] ([[1511]] – [[1574]]), vescovo della diocesi di Bitonto;
*[[Alessandro Crescenzi (cardinale)|Alessandro Crescenzi]] ([[1607]] – [[1688]]), vescovo della diocesi di Bitonto;
*[[Carlo Rosa (pittore)|Carlo Rosa]] ([[1613]] – [[1678]]), pittore nato, vissuto e morto a Bitonto;
*[[Francesco Antonio Altobello]] ([[1637]] – [[1703]]?), pittore nato a Bitonto;
*[[Nicola Gliri]] ([[1631]] – [[1680]]), pittore nato, vissuto e morto a Bitonto;
*[[Vitale Giordano]] ([[1633]] – [[1711]]), matematico nato e vissuto a Bitonto;
*[[José Carrillo de Albornoz]] ([[1671]] – [[1747]]), comandante spagnolo che vinse la battaglia di Bitonto;
*[[Nicola Bonifacio Logroscino]] ([[1698]] – [[1765]]), musicista e compositore classico nato e vissuto a Bitonto;
*[[Caffarelli|Gaetano Caffarelli]] ([[1710]] – [[1783]]), compositore e cantante lirico nato e vissuto a Bitonto;
*[[Tommaso Traetta]] ([[1727]] – [[1779]]), musicista e compositore drammatico nato e vissuto a Bitonto;
*[[Antonio Planelli]] ([[1747]] – [[1803]]), musicista, nato e vissuto a Bitonto;
*[[Pierre Ravanas|Pietro Ravanas]] ([[1796]] – [[1870]]), imprenditore francese che introdusse innovazioni nell'olivicoltura bitontina;
*[[Luigi Castellucci]] ([[1797]] – [[1877]]), architetto nato, vissuto e morto a Bitonto;
*[[Giovanni Vincenzo Rogadeo]] ([[1834]] – [[1899]]), politico nato, vissuto e morto a Bitonto;
*[[Anna de Renzio]] ([[1889]] – [[1975]]), insegnante nata, vissuta e morta a Bitonto;
*[[Nicola Fornelli]] ([[1843]] – [[1915]]), pedagogista nato e vissuto a Bitonto;
*[[Pasquale Panisco]] ([[1851]] – [[1891]]), musicista e compositore nato e vissuto a Bitonto;
*[[Gennaro Rubino]] ([[1859]] – [[1918]]), anarchico nato e vissuto a Bitonto;
*[[Giovanni Modugno]] ([[1880]] – [[1957]]), pedagogista nato e vissuto a Bitonto;
*[[Pasquale La Rotella]] ([[1880]] – [[1963]]), musicista e compositore nato e vissuto a Bitonto;
*[[Gaetano Spinelli]] ([[1887]] – [[1945]]), pittore [[postmacchiaioli|postmacchiaiolo]] nato e vissuto a Bitonto;
*[[Vincenzo Bellezza]] ([[1888]] – [[1964]]), maestro direttore d'orchestra nato e vissuto a Bitonto;
*[[Francesco Speranza]] ([[1902]] – [[1984]]), pittore nato e vissuto a Bitonto;
*[[Michele Genovese]] ([[1907]] – [[1980]]), in arte [[Piripicchio]], attore comico vissuto e morto a Bitonto;
*[[Paolo Sylos Labini]] ([[1920]] – [[2005]]), economista nato da genitori bitontini;
*[[Giuseppe Degennaro]] ([[1940]] – [[2004]]), imprenditore, rettore universitario e senatore nato e vissuto a Bitonto.
*[[Michele Mirabella]] ([[1943]]), conduttore televisivo nato a Bitonto;
*[[Vito Antuofermo]] ([[1953]]), ex pugile campione mondiale di genitori entrambi bitontini;
*[[Giovanni Procacci]] ([[1955]]), senatore della [[Repubblica Italiana]] nato e vissuto a Bitonto;
*[[Mimmo Mancini]] ([[1960]]), regista e attore italiano nato e vissuto a Bitonto;
*[[Antonio Bellavista]] ([[1977]]), ex calciatore italiano di [[Serie A]] nato e vissuto a Bitonto;
*[[Pippo Mezzapesa]] ([[1980]]), regista nato e vissuto a Bitonto;
*[[Bianca Guaccero]] ([[1981]]), attrice nata e vissuta a Bitonto;
*[[Antonio Balzano]] ([[1986]]), calciatore italiano del [[Delfino Pescara 1936|Pescara]] nato e vissuto a Bitonto.
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===Eventi===
;Rievocazione della battaglia di Bitonto
{{vedi anche|Battaglia di Bitonto}}
:Dal [[1985]], a Bitonto si svolge il corteo<ref name=corteo>{{Cita news|autore = Bitonto TV staff|url = http://bitonto.myblog.it/archive/2008/05/18/corteo-storico-tradizione-leggenda-folklore.html|titolo = CORTEO STORICO: TRADIZIONE, LEGGENDA, FOLKLORE|pubblicazione = BitontoTV|giorno = 18|mese = 5|anno = 2008|accesso = 6/9/2012}}</ref>, in cui viene rappresentata la società di Bitonto nel periodo della battaglia. Si può, quindi, ammirare la ricostruzione delle pettinature e dei costumi dell'epoca, risultato di un lungo e paziente lavoro. L’obiettivo del corteo storico è ricordare l'importanza della battaglia non solo per Bitonto, ma per tutto il [[Mezzogiorno (Italia)|Meridione]]<ref name=corteo/>, in quanto segnò un cambiamento decisivo per il [[Sud Italia|Sud]]: la vittoria di [[Carlo III di Spagna|Carlo III di Borbone]] sugli Austriaci permise al [[regno di Napoli]] di abbandonare la condizione di vicereame e di affermarsi invece come stato indipendente e sovrano. Inoltre, l'ascesa di Carlo favorì anche l'affermarsi dell’[[illuminismo]] nel [[Italia Meridionale|Meridione]]. I figuranti percorrono tutta la città partendo da palazzo Rogadeo, in via Mercanti, passando per porta Robustina, da piazza Sylos Sersale, fino a corso Vittorio Emanuele. Dopo il percorso nelle principali vie bitontine in piazza XXVI maggio si tiene un’animazione dei fucilieri di Potenza e la cerimonia di consegna delle chiavi della città da parte della nobildonna Alessandra Sylos al [[José Carrillo de Albornoz, duca di Montemar|generale Montemar]] in presenza del sindaco del periodo, Camillo Regna, presso porta Baresana.
 
;Beat Onto Jazz Festival
:Si tratta di una manifestazione [[Jazz]] nata nel [[2001]] con finalità divulgative<ref>{{cita web|url=http://www.beatontojazz.com/progetto/|titolo=Beat Onto Jazz Festival|accesso=05-07-2011}}</ref>. Si svolge in alcuni giorni del mese di agosto presso piazza Cattedrale, e col tempo è diventata una realtà importante nel panorama jazz del Meridione.
;Traetta Opera Festival
:Il Traetta Opera Festival nasce nel [[2005]] con lo scopo di riscoprire e rivalorizzare la figura del musicista bitontino [[Tommaso Traetta]]<ref>{{cita web|url=http://www.traettaoperafestival.org/index.php?option=com_content&view=article&id=8&Itemid=118|titolo=Traetta Opera Festival|accesso=05-07-2011}}</ref>. Si tiene a cavallo tra [[ottobre]] e [[novembre]]. In questo periodo si tengono convegni sulle opere di Traetta e sono eseguiti brani del musicista nelle piazze della città. Si esibiscono anche i vincitori dell'edizione precedente del concorso internazionale di [[canto lirico]], organizzato dal festival<ref>{{cita web|url=http://www.traettaoperafestival.org/index.php?option=com_content&view=article&id=9&Itemid=152|titolo=Traetta Opera Festival – Concorso Internazionale|accesso=05-07-2011}}</ref>.
;Festival Italia – Giappone
:Nell'edizione del [[2011]] del Traetta Opera Festival si è stretta una relazione culturale con la Tokio International Choir, che ha portato in città una ottantina di cantanti musicisti e appassionati [[giappone]]si<ref>{{Cita news|autore = Federica Valentini|url = http://www.bitontotv.it/cms/news/8630/69/Traetta-Opera-Festival-2012-Gia-stanziati-i-fondi-per-l-ottava-edizione/|titolo = Traetta Opera Festival 2012. Già stanziati i fondi per l'ottava edizione|pubblicazione = BitontoTV|giorno = 15|mese = 11|anno = 2011|accesso = 7/9/2012}}</ref>. È nato così anche il Festival Italia – Giappone, dove la Tokio International Choir e la Tokio Opera organizzano una serie di concerti a Bitonto e in altre località della Puglia<ref>{{cita web|url=http://www.festivalitaliagiappone.org/index.php?option=com_content&view=featured&Itemid=101|titolo=Festival Italia Giappone|accesso=05-07-2011}}</ref>. Il festival organizza un concorso per giovani cantanti lirici, intitolato al cantante lirico bitontino [[Caffarelli]], che si tiene nella cornice del [[teatro Traetta]]<ref>{{cita web|url=http://www.festivalitaliagiappone.org/index.php?option=com_content&view=article&id=12&Itemid=119|titolo=Festival Italia Giappone – Concorso di canto Caffarelli|accesso=05-07-2011}}</ref>.
;Il Tralcio d'Oro
:Si tratta di un minifestival canoro, che si tiene in piazza Roma, la piazza principale di [[Mariotto (Bitonto)|Mariotto]], nato nel [[1974]] con lo scopo di pubblicizzare l'[[uva]] mariottana. Partecipano concorrenti di età compresa tra i sei e i tredici anni. In poco tempo è diventato un concorso di interesse internazionale.
 
==Geografia antropica==
===Urbanistica===
Il nucleo storico della città, di forma trapezoidale, è delimitato a tratti dai resti delle mura di periodo normanno. Si è sviluppato a partire dal quartiere chiamato "cicciovizzo", situato tra il torrente Tiflis a sud e la [[via Traiana]] (che vi giungeva da [[Ruvo di Puglia]]) che lambiva l'abitato a nord, attraversando probabilmente la zona di porta Robustina fino ad arrivare a porta La Maja<ref>{{cita web|url=http://rilievo.stereofot.it/studenti/aa99/Pice/storia/capitolo1.html|titolo=Centro storico - Origini|accesso=30-07-2008}}</ref>. Lo sviluppo urbano si è, nei secoli, spinto a nord di tale quartiere, attratto dalla presenza della detta via Traiana, fino a raggiungere l'estensione e l'aspetto attuale.
 
Le strade del centro storico hanno andamento tortuoso, solo raramente seguono uno schema definito. Sparsi per tutto il borgo antico sono gli archi e le corti.
Le strutture rilevanti più antiche presenti nel centro storico risalgono al [[basso Medioevo]]<ref>{{cita web|url=http://rilievo.stereofot.it/studenti/aa99/Pice/storia/bassomedioevo.html|titolo=Centro storico - Basso Medioevo|accesso=14-11-2008}}</ref>, le più recenti al primo [[XIX secolo|Ottocento]].
 
Lo sviluppo urbano ottocentesco si diparte a raggiera verso nord-est<ref>{{cita|Moretti, Robles|p. 319|Moretti, Robles, 2003}}.</ref>, in direzione di Santo Spirito e Giovinazzo, e, in parte, verso ovest in direzione di Terlizzi e Ruvo. La caratteristica che contraddistingue la zona ottocentesca è l'aspetto ordinato dei quartieri, divisi da alcuni assi viari che nella maggior parte dei casi si diramano dalla zona di porta Baresana.
 
È questo il punto di incontro di ben tre [[piazza|piazze]]: piazza Cavour, interna alle mura del centro storico, piazza Moro, che si forma dall'incontro tra via Repubblica e il corso, e piazza Marconi, che unisce via Crocifisso e via Traetta.
Il corso ospita palazzo Gentile, l'attuale sede del Comune<ref>{{cita|Moretti, Robles|p. 339|Moretti, Robles, 2003}}</ref>.
 
Lo sviluppo di primo [[XX secolo|Novecento]] non è separato in modo deciso dalla zona ottocentesca. Grosso modo, anzi, conserva una soluzione di continuità con essa. La [[ferrovia]], a nord, rappresenta il limite naturale del centro abitato vero e proprio. I quartieri più recenti si sviluppano oltre la ferrovia, come la zona artigianale, e ad est, come la [[zona 167]].
 
Degno di nota è la rete fognante di Bitonto, tra le più antiche d'[[Europa]], realizzata secoli prima di quelle di [[Napoli]] e [[Parigi]]. La sua costruzione risale al [[1512]] e fu completata nei primi anni del [[XVII secolo|Seicento]]<ref>{{cita web|url=http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=15939|titolo=La rete fognante del '500 nel Centro Antico|accesso=14-04-2009}}</ref>.
 
La "strada poligonale" costituisce l'anulare della città: un cerchio perfetto di tre chilometri circa di raggio. Venne ideata e realizzata tra il [[1946]] e il [[1948]] dal presidente del consorzio delle [[strada vicinale|strade vicinali]] Giuseppe Cazzolla con lo scopo di facilitare l'arrivo in città dalla campagna ma, nel tempo, è diventata un anello di congiunzione dei vari assi stradali che raggiungono la città.
 
===Frazioni===
*'''[[Mariotto (Bitonto)|Mariotto]]''' (circa 3000 abitanti) si trova a circa 15&nbsp;km da Bitonto e in posizione leggermente più elevata (130&nbsp;m [[s.l.m.]]). Il nome deriva dal feudo di Mariotto dei Verità, con numerose tenute e masserie. L'attività prevalente è l'[[agricoltura]] ([[Olivo|olivicultura]] e [[vigneto|vigneti]]) e vi si produce il vino "San Barbato".
*'''[[Palombaio]]''' (circa 3000 abitanti), si trova a circa 8&nbsp;km da Bitonto, a metà strada fra [[Ruvo di Puglia]] e [[Palo del Colle]]. Negli ultimi cinque anni è stata soggetta ad un notevole sviluppo demografico, che ne ha visto raddoppiare la popolazione e sorgere numerosi campi sportivi. Nel [[Natale|periodo natalizio]] vi si svolge un [[presepe vivente]] sulla piazza del Milite Ignoto.
 
==Economia==
{{vedi anche|Economia della Puglia}}
L'economia cittadina è da sempre legata all'agricoltura, principalmente all'ulivo. Ad essa si affianca un'organizzazione industriale basata sull'olio. Sul territorio infatti, insistono circa cinquecento aziende agricole associate in unica cooperativa denominata appunto ''Cima di Bitonto''<ref>{{cita web|url=http://www.oleificiocimadibitonto.it//Italiano/Analisi.php|titolo=Olio Terra di Bari – Cima di Bitonto: associati|accesso=31-01-2008}}</ref>. Sul territorio comunale insiste, benché in crisi, la manifattura tessile, con una quarantina di siti produttivi e oltre trecento aziende del settore abbigliamento.
[[File:Ulivobitonto.gif|thumb|250px|left|Ulivo secolare nelle campagne bitontine]]
In crescita il [[turismo]], soprattutto culturale, ma anche naturalistico.
Il [[commercio]] è basato soprattutto sulle tradizionali [[Fiera|fiere]] ("fiera di San Leone" e "fiera dei Santi Medici").
 
===Agricoltura===
{{vedi anche|Cima di Bitonto|Terra di Bari (olio di oliva)#Bitonto{{!}}Olio extravergine di oliva Terra di Bari – Bitonto}}
Bitonto con un patrimonio di oltre 1&nbsp;700&nbsp;000 alberi di ulivo si impone tra i maggiori produttori in Italia di olio d'oliva.
Il territorio comunale infatti, produce un [[olio extravergine d'oliva]] ricavato dalla [[cultivar|varietà]] di olive "Cima di Bitonto", coltivata anche in altri comuni della [[provincia di Bari]].
 
L'olio di Bitonto, la cui produzione si è particolarmente sviluppata nel corso del [[XX secolo]], è caratterizzato da una bassissima acidità (0,21%)<ref>{{cita web|url=http://www.oleificiocimadibitonto.it//Italiano/Analisi.php|titolo=Olio Cima di Bitonto|accesso=31-01-2008}}</ref>, e viene esportato in tutta Europa e in America. Bitonto è anche membro dell'''Associazione Nazionale Città dell'Olio''<ref>{{cita|Touring Club Italiano|p.219|Touring, 2001}}.</ref>. È commercializzato come ''Terra di Bari'' a [[denominazione di origine protetta]] con la menzione geografica ''Bitonto''<ref>{{cita web|url=http://www.oliodopterradibari.it/home.php |titolo=Consorzio dell'Olio DOP Terra di Bari|accesso=31-01-2008}}</ref>.
 
Accanto alla produzione olearia, la campagna di Bitonto è adibita ad altre colture arboree, quali il [[Prunus dulcis|mandorlo]], il [[pera|pero]], il [[fico]] e il percoco (che produce frutti simili alle [[prunus persica|pesche]]): vengono inoltre coltivati i [[cereali]] e, oltre la frazione di Mariotto, la vite, dalla quale si ricava l'uva destinata alla produzione di [[vino]] (tra cui i vini ''Zagarello'' e ''San Barbato'').
 
Il settore agroalimentare si caratterizza per alcuni tipici prodotti da forno come il pane locale, la [[focaccia alla barese|focaccia]] casereccia, e anche i taralli, conosciuti nella zona come i ''taràlle de màsse''. Minoritario è l'allevamento (bovino) dal quale deriva però una piccola produzione di [[latte]].
 
===Industria===
L'industria è sviluppata con insediamenti siderurgici, di lavorazione di pelli, per la produzione di [[ceramica]], lavorazione di conglomerati bituminosi, lavorazione di pneumatici, lavorazione di vinacce e frantoi, calce viva, scatolifici, [[gomma]] soffice, prefabbricati, [[falegnameria]] industriale.
 
L'[[artigianato|attività artigianale]] e della piccola industria mette sul mercato nazionale e internazionale soprattutto i prodotti della confezione, dell'[[abbigliamento]] e della meccanica leggera: l'indotto conta oltre 1200 aziende con circa 13&nbsp;000 addetti. È anche prevista la costruzione, sulla direttrice Bitonto-Giovinazzo, di insediamenti [[industria]]li dotati delle più moderne [[infrastrutture]] e reti, [[ecologia|ecologicamente]] attrezzate, in grado di attrarre insediamenti di [[aziende]] che producono beni e [[servizi]] ad alto contenuto [[tecnologia|tecnologico]], su un'area di circa 800 ettari<ref>{{Cita news|autore = Francesco Paolo Cambione|url = http://www.bitontotv.it/cms/news/10228/69/Zona-Asi-presto-i-primi-espropri-nel-territorio-bitontino/|titolo = Zona Asi: presto i primi espropri nel territorio bitontino|pubblicazione = BitontoTV|giorno = 30|mese = 6|anno = 2012|accesso = 19/9/2012}}</ref>.
 
===Turismo===
Il settore turistico a Bitonto sta vivendo un periodo di forte crescita. Nel [[2007]] infatti, le presenze turistiche in città sono aumentate del 350% rispetto al [[2006]], risultando così il comune più virtuoso della provincia<ref>{{cita web|url=http://www.turismo.regione.puglia.it/notizia/189/it|titolo=Portale Ufficiale del Turismo della Regione Puglia|accesso=01-02-2009}}</ref>. La città si mostra sempre più disponibile ad iniziative per la promozione del territorio, in particolare per quanto riguarda il [[turismo|turismo culturale]].
 
Questo successo è dovuto ad una politica di restauro e valorizzazione dei beni culturali, come ad esempio il [[palazzo Sylos-Calò]], dove ha sede la galleria nazionale De Vanna e il [[torrione angioino]], adibito a museo di arte contemporanea, le cui fondamenta sono state riportate alla luce dai lavori di restauro. Analoghi interventi sono stati attuati nelle chiese, prima tra tutte la concattedrale<ref>{{Cita news|autore = Francesco Paolo Cambione|url = http://www.bitontotv.it/cms/news/234/68/La-Cattedrale-non-sara-chiusa/|titolo = La Cattedrale non sarà chiusa|pubblicazione = BitontoTV|giorno = 31|mese = 10|anno = 2008|accesso = 6/10/2009}}</ref>, che gli scavi archeologici hanno trasformato in un museo vero e proprio, nella chiesa di San Domenico<ref>{{Cita news|autore = Francesco Paolo Cambione|url = http://www.bitontotv.it/cms/news/1178/68/Restituita-al-suo-splendore-la-Chiesa-di-San-Domenico/|titolo = Restituita al suo splendore la chiesa di San Domenico|pubblicazione= BitontoTv |giorno = 23|mese = Febbraio|anno = 2009|accesso = 6/10/2009}}</ref> e in quella del Purgatorio, dove la ripulitura della facciata esterna ha fatto riemergere le immagini scheletriche ivi raffigurate.
 
Anche il turismo naturalistico fa la sua parte, dopo la rivalorizzazione della lama Balice con la costruzione di una pista ciclabile sul sito e il suo potenziamento con una serie di fontane. Il turismo religioso è, invece, ben affermato da tempo, grazie alle [[Culto dei Santi Medici a Bitonto|processioni dei Santi Medici]] e [[Settimana Santa a Bitonto|della Settimana Santa]], che sono tra le più prestigiose di [[Puglia]] e accolgono ogni anno sempre più partecipanti e visitatori.
 
==Infrastrutture e trasporti==
===Strade===
La città, anche per il suo contesto territoriale, è un importante nodo stradale. È raggiungibile dall'[[Autostrada A14 (Italia)|autostrada A14 Bologna-Taranto]] mediante il casello autostradale di Bitonto, situato a tre chilometri a nord dal centro, in territorio comunale.
 
La [[Strada statale 16 Adriatica|SS 16 Adriatica]] e la [[Strada statale 96 Barese|SS 96 Barese]], invece, non toccano il territorio comunale, ma sono collocate a meno di dieci chilometri dalla città. La prima permette di raggiungere i centri costieri di tutta la provincia oltre che [[Foggia]], [[Brindisi]] e [[Lecce]]<ref>{{cita web|url=http://www.mapquest.com/maps?city=brindisi&country=IT#ebfa32dc201a625da3aab92e|titolo=Mappa stradale di Bitonto|accesso=13 settembre 2012}}</ref>. La seconda, in modo quasi perpendicolare, collega Bitonto con le città di [[Bari]] e [[Matera]].
 
La città è servita dalla [[Strada statale 98 Andriese-Coratina|SP 231]] (già SS 98 andriese-coratina), che costeggia il centro cittadino nella parte meridionale fungendo quasi da tangenziale, oltre che collegarla con Modugno, dove si unisce alla statale 96, e con i centri interni del nord-barese toccando Cerignola, dove si congiunge alla SS 16.
 
===Ferrovie===
[[File:FNB-EL 05-Bitonto 01-IG.jpg|right|thumb|250px|<center>Treno FNB nella stazione di Bitonto]]
Bitonto non è direttamente collegata alla rete [[ferrovia]]ria nazionale; tuttavia è servita dalla tratta locale Bari-Barletta delle [[Ferrovie del Nord Barese]], gestita dalla [[Ferrotramviaria]]. Le città collegate sono quelle interne del nord barese oltre che [[Bari]] e [[Barletta]]<ref>{{cita web|url=http://www.ferrovienordbarese.it/index.php?s=10&p=002&serv=ferroviario|titolo=Ferrotramviaria – Linee e Mezzi|accesso=13 settembre 2012}}</ref>.
 
Fino al [[1963]], la città era servita da una breve linea ferroviaria, la [[Ferrovia Bitonto-Santo Spirito|Bitonto-Santo Spirito]], che collegava la città alla sua frazione costiera. Oggi parte di quel tracciato fa parte delle ferrovie del Nord Barese.
 
Da giugno 2013 entrerà in funzione una linea ferroviaria che collegherà Bitonto direttamente con l'aeroporto di Bari-Palese: da [[Stazione di Fesca-San Girolamo|Fesca]] la linea Bari-Barletta devierà attraverso il nuovo tracciato che, dopo una stazione al quartiere san Paolo di Bari e la stazione a servizio dell'aeroporto, si riallaccerà alla linea Bari-Barletta in direzione di Bitonto.
 
La città dispone di due [[stazioni ferroviarie]]:
*''[[Stazione di Bitonto|Bitonto]]'', situata su Piazza Ferdinando I D'Aragona
*''Bitonto Santi Medici'', su via La Pira, entrata in funzione nel luglio 2010<ref>{{Cita news|autore = Bitonto TV staff|url = http://www.bitontotv.it/cms/news/5249/69/Ferrovie-Inaugurata-a-Bitonto-la-nuova-stazione-Ecco-il-video-servizio/|titolo = Ferrovie: Inaugurata a Bitonto la nuova stazione. Ecco il video servizio|pubblicazione = BitontoTV|giorno = 22|mese = 7|anno = 2010|accesso = 6/7/2010}}</ref> e realizzata allo scopo di decongestionare il flusso di viaggiatori nella stazione centrale.
 
===Aeroporti===
La città è servita dal vicino [[aeroporto di Bari-Palese "Karol Wojtyla"]], il cui estremo sud-occidentale rientra nel territorio comunale di Bitonto. Dista dal centro abitato all'incirca 6&nbsp;km.
 
===Mobilità urbana===
L'A.S.V. gestisce i servizi di trasporto urbano<ref>{{cita web|url=http://asvspa.com/index.php/fd=about-us/ff=linee-e-percorsi.htm|titolo=A.S.V. – Linee di trasporto|accesso=13 settembre 2012}}</ref>. In particolare sono disponibili due linee che collegano la città anche alle sue frazioni. La Ferrotramviaria gestisce, oltre alle linee ferroviarie citate, anche autolinee che collegano la città a Bari passando per [[Modugno]] e, nei festivi, autolinee che sostituiscono i treni nella tratta Bari-Barletta.
La [[STP Bari]] gestisce le autolinee che collegano Bitonto ad [[Adelfia]]<ref name=STP>{{cita web|url=http://www.stpspa.it/it/linee-di-servizio|titolo=S.T.P. Bari – Elenco autolinee|accesso=13 settembre 2012}}</ref>, passando per [[Palo del Colle]], [[Bitetto]], [[Binetto]], [[Grumo Appula]], [[Sannicandro di Bari]] e [[Bitritto]]; a [[Toritto]]<ref name=STP/>, seguendo il percorso per Adelfia fino a Grumo; a [[Molfetta]]<ref name=STP/>, passando per [[Giovinazzo]]. La ''[[Cotrap]]'' collega Bitonto a [[Santo Spirito-Catino-San Pio (Quartiere di Bari)|Santo Spirito]].
L'autolinea SCOPPIO collega Bitonto ad altre località di tutta la Puglia e anche del Sud.
 
====ZTL====
Il centro storico di Bitonto è {{chiarire|attualmente|Da quando?}} [[zona a traffico limitato]]. Quattro sono i varchi d'accesso con relative apparecchiature di videosorveglianza e impianti [[wireless]], dislocati come segue:
*varco 1: porta Baresana - piazza Marconi;
*varco 2: piazza Morosini - via V. Rogadeo;
*varco 3: via Planelli - G. D. Rogadeo;
*varco 4: piazza Caffarelli - piazza Cattedrale.
 
Le stazioni sono sorvegliate dalla [[polizia municipale]] direttamente dalla sala comando per mezzo delle telecamere.
 
==Amministrazione==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[5 dicembre]] [[1994]]
|[[28 novembre]] [[1998]]
|Umberto Kühtz
|[[Sinistra (politica)|Sinistra]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[29 novembre]] [[1998]]
|[[24 maggio]] [[2003]]
|Nicola Pice
|[[Centro-Sinistra]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[25 maggio]] [[2003]]
|[[28 aprile]] [[2008]]
|Nicola Pice
|[[Centro-Sinistra]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[29 aprile]] [[2008]]
|[[19 febbraio]] [[2012]]
|Raffaele Valla
|[[Centro-Destra]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[19 febbraio]] [[2012]]
|[[30 maggio]] [[2012]]
|Pasquale Minunni
|-
|[[Commissario Prefettizio]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[30 maggio]] [[2012]]
|''in carica''
|Michele Abbaticchio
|[[sinistra (politica)|Sinistra]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== GemellaggiAsia Carra ==
*{{Gemellaggio|Bosnia Erzegovina|Banja Luka}}<ref>{{cita web|url=http://www.banjaluka.rs.ba/front/category/64/|titolo= città gemellate dal sito di Banja Luka|accesso=10-11-2010}}</ref>
 
https:// youtu. be/wMCk08MSwFc (togliete gli spazi)
== Sport ==
 
Dopo aver visto questo video, apprezzando il fatto che una bambina italiana sappia parlare, capire e cantare così bene in cinese, ho provato a cercare informazioni su di lei. In un altro video è riportato che il suo nome è Asia Carra, italiana nata a Pechino. Mi piacerebbe trovare qualcosa sulla sua carriera musicale e magari la data di nascita completa. Dove pensate si possa cercare? La trovate enciclopedica? --[[Speciale:Contributi/94.247.8.8|94.247.8.8]] ([[User talk:94.247.8.8|msg]]) 18:08, 14 apr 2018 (CEST)
=== Calcio ===
:Direi proprio di no, per che cosa sarebbe enciclopedica, perché parla cinese? --[[Utente:M&#38;A|M&#38;A]] ([[Discussioni utente:M&#38;A|msg]]) 11:15, 15 apr 2018 (CEST)
 
== Portatili con tastierino numerico ==
La storica società [[Calcio (sport)|calcistica]] bitontina, [[Unione Sportiva Bitonto|U.S. Bitonto]], con colori sociali nero-verdi, ha disputato diciannove stagioni in [[Serie D]], raggiungendo il suo miglior piazzamento nella [[Serie D 2007-2008|stagione 2007-2008]], quando ottenne il terzo posto e perse la finale dei [[play-off]]. In seguito alla retrocessione nell'[[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]], al termine della [[Serie D 2009-2010|stagione 2009-2010]], la società ha deciso di ripartire dalla [[Terza Categoria|3° Categoria]] e nel 2013 ha raggiunto la [[Promozione (calcio)|Promozione]].
Nel campionato di [[Prima Categoria|1° Categoria]] milita anche l'altra squadra di calcio della città, l<nowiki>'</nowiki>''A.S.D. Omnia Bitonto'', nata nel [[2008]]<ref>{{cita web|url=http://www.asdomniabitonto.it/site/index|titolo=A.S.D. Omnia Bitonto|accesso = 29-06-2008}}</ref>. Entrambe le società disputano le partite casalinghe nello stadio ''Città Degli Ulivi'', capiente circa 3000 posti.
 
Per quale motivo i portatili con tastierino numerico hanno il touchpad leggermente spostato a sinistra? --[[Speciale:Contributi/93.32.64.189|93.32.64.189]] ([[User talk:93.32.64.189|msg]]) 15:40, 16 apr 2018 (CEST)
=== Rugby ===
:Perché si assume che, nell'uso normale, le mani dell'utilizzatore siano centrate, per intenderci, "tra i due shift", con la mano destra che si sposta sul tastierino solo quando strettamente necessario, quindi il touchpad viene messo lì, grosso modo dritto sotto la barra di spaziatura, a portata di entrambi i pollici. -- [[Utente:Rojelio|Rojelio]] <small>[[Discussioni utente:Rojelio|(dimmi tutto)]]</small> 23:38, 16 apr 2018 (CEST)
Dalla stagione 2012/2013 una squadra di Bitonto è iscritta a un campionato di [[rugby]]: si tratta dell<nowiki>'</nowiki>''Omnia Rugby Bitonto'' che partecipa al girone di [[serie C di rugby a 15|serie C]] e disputa le sue gare nel polisportivo ''Nicola Rossiello''.
 
=== PallavoloBibliografia e Volume ===
La squadra maschile di [[pallavolo]] ''Comix Volleyball Bitonto'' in passato ha raggiunto la [[Serie B1 maschile FIPAV|serie B1]]. Dopo la cessione del titolo, è nata una nuova società che oggi milita in [[Serie D maschile FIPAV|serie D]], la ''Volley Perotti Bitonto''.
La squadra femminile di pallavolo, la ''Volley Ball Bitonto'' milita in serie D dopo aver disputato alcuni anni in [[Serie C femminile FIPAV|serie C]]. La ''GS Robur A.S.D. Bitonto'' milita anch'essa in serie D<ref>{{cita web|url=http://www.roburbitonto.com/index.php?c=3|titolo=G.S. Robur Bitonto|accesso = 29-06-2008}}</ref>.
 
L'indicazione del volume nella bibliografia dove va messa, dico qui perché in [[WP:Bibliografia]] non è spiegato? Esiste un sito fatto bene dove spiega come si scrive la bibliografia.--''[[User:Pierpao|Pierpao.lo]] <small>[[user talk:Pierpao|(listening)]]</small>'' 13:00, 17 apr 2018 (CEST)
=== Pallacanestro ===
:Il [[T:Cita libro]] ha un parametro anche per il volume (che è, appunto, "|volume="). --'''[[Utente:Syrio|<span style="color:#5090D0;">Syrio</span>]]''' ''[[Discussioni utente:Syrio|<small><span style="color:#3040E0;">posso aiutare?</span></small>]]'' 13:02, 17 apr 2018 (CEST)
Le squadre maschili di [[pallacanestro]], ''Sporting Club Bitonto''<ref>{{cita web|url=http://www.sportingclubbitonto.it/|titolo=Sporting Club Bitonto|accesso=04-09-2009}}</ref> e ''A.S.D.Virtus Bitonto''<ref>{{cita web|url=http://www.virtusbitonto.it/home.html|titolo=Virtus Bitonto|accesso=04-09-2009}}</ref>, militano entrambe nel campionato di [[Promozione (pallacanestro maschile)|Promozione]]. La prima ha disputato alcuni anni in [[Serie D (pallacanestro)|serie D]].
::Grazie ma chiedevo per le bibliografie inserite a mano, perchè spesso AWB si ferma in mezzo a quelle perchè se le biblio sono scritte male le abbrevizioni, ed., vol., fanno segnalare un errore, che va corretto a mano--''[[User:Pierpao|Pierpao.lo]] <small>[[user talk:Pierpao|(listening)]]</small>'' 13:20, 17 apr 2018 (CEST)
:::Appunto: se quelle ''non'' inserite a mano, ovvero composte da quel template, non causano errore, la risposta che cerchi è "va messa dove lo mette quel template". :-D -- [[Utente:Rojelio|Rojelio]] <small>[[Discussioni utente:Rojelio|(dimmi tutto)]]</small> 14:22, 17 apr 2018 (CEST)
:::Se poi non hai pratica con i moduli scritti in Lua, la sequenza usata da [[Modulo:Citazione]] (definita dall'ordine in cui vengono aggiunti pezzi alla variabile fragment_citation) è:
::::Authors, Editors, Title, Conference, Periodical, Translator, Illustrator, Others, Series, '''Volume''', Issue, Edition, Place, PublisherName, Station, Date, Position
:::con "Volume" scritto come «vol.&amp;nbsp;<num>» e separatore tra i vari pezzi (come definito da "parameter-separator" in [[Modulo:Citazione/Configurazione]]) pari a ", " (virgola-spazio). -- [[Utente:Rojelio|Rojelio]] <small>[[Discussioni utente:Rojelio|(dimmi tutto)]]</small> 14:33, 17 apr 2018 (CEST)
 
== Apple Pay: spiegazione che trovo incomprensibile ==
=== Tennis ===
Sono presenti anche squadre di [[tennis]]. Quella principale è il ''Tennis Club Bitonto''<ref>{{cita web|url=http://wiiitaly.altervista.org/index.htm|titolo=Tennis Club Bitonto|accesso=04-09-2009}}</ref>.
 
Cliccando [https://www.apple.com/it/apple-pay/downloads/Apple_Pay_Payment_Mark_IT.zip qui] si scarica un file compresso. Al suo interno si trova un file PDF. A pagina 9 del PDF vedo scritto: "Scrivete Apple Pay come due parole separate, con le iniziali A e P in maiuscolo seguite dalle altre lettere in minuscolo.", ma tra gli esempi di errori da evitare, riportati a fianco, vedo scritto proprio "Apple Pay", come andrebbe scritta la dicitura, ma qui mostrata come errore. Come mai? --[[Speciale:Contributi/2001:B07:6442:8903:2054:A6BB:94B0:EF1C|2001:B07:6442:8903:2054:A6BB:94B0:EF1C]] ([[User talk:2001:B07:6442:8903:2054:A6BB:94B0:EF1C|msg]]) 09:45, 18 apr 2018 (CEST)
=== Ciclismo ===
:Nella versione in inglese ([https://www.apple.com/apple-pay/downloads/Apple_Pay_Payment_Mark.zip qui]) l'errore da evitare è "Apple pay", avranno sbagliato nella traduzione. --[[Utente:Titore|Titore]] ([[Discussioni utente:Titore|msg]]) 09:56, 18 apr 2018 (CEST)
L'''A.S.D. Velosprint''<ref>{{cita web|url=http://www.velosprint.it/|titolo=A.S.D. Velosprint|accesso = 29-06-2008}}</ref> è la principale realtà [[ciclismo|ciclistica]] bitontina.
 
== Comune di San Filippo Giacomo (provincia di Sondrio) ==
==== Giro d'Italia ====
Nel [[2002]] ottiene l'organizzazione del raduno nazionale cicloturistico e, grazie anche all'impegno della società, il 18 maggio [[2010]] Bitonto è stata sede di arrivo della [[Giro d'Italia 2010#10ª tappa|decima tappa della novantatreesima edizione]] del [[Giro d'Italia]], che è stata vinta dallo [[Stati Uniti|statunitense]] [[Tyler Farrar]].
 
Per quanto a mia conoscenza il comune in oggetto è dedicato a due santi diversi, che la Chiesa ricorda contemporaneamente essendo le loro reliquie conservate insieme nella chiesa dei Dodici apostoli di Roma. Per quale motivo non è stata ufficializzata la dizione al plurale come nel caso del comune di Santi Cosma e Damiano (provincia di Latina) ???--[[Speciale:Contributi/95.237.223.225|95.237.223.225]] ([[User talk:95.237.223.225|msg]]) 14:31, 18 apr 2018 (CEST)
{| {{prettytable|font-size=95%|width=700px}}
:Il nome esatto del Comune è [[San Giacomo Filippo]]. --[[Utente:Holapaco77|Holapaco77]] ([[Discussioni utente:Holapaco77|msg]]) 17:04, 18 apr 2018 (CEST)
!Anno
!Tappa
!Partenza
!Arrivo
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 2010|2010]] || align="center" |10ª || [[Avellino]] || '''Bitonto''' || align="center" | 230 || {{Bandiera|USA}} [[Tyler Farrar]] || {{Bandiera|KAZ}} [[Aleksandr Vinokurov]]
|-
|}
 
== Collegamenti interlinguistici ==
=== Golf ===
Da fine 2012 è presente l'Omnia Golf Bitonto <ref>{{cita news|autore =Nicolangelo Biscardi|url=http://www.bitontolive.it/sport/Altri%20Sport/210160/sport.aspx#main=articolo|titolo=Arriva a Bitonto il golf|pubblicazione=Bitontolive|accesso=29-12-2012}}</ref>.
 
All'incirca una settimana fa ho creato alcune pagine degli album del gruppo musicale [[Grave (gruppo musicale)|Grave]], ma solo la prima che ho creato ha collegamenti interlinguistici con le altre wiki, tutte le altre non ancora. Due domande: chi stabilisce questi collegamenti interlinguistici e perché non sta agendo? Poi per carità, non c'è fretta. ;)--[[Utente:Gybo 95|Gybo 95]] ([[Discussioni utente:Gybo 95|msg]]) 23:05, 18 apr 2018 (CEST)
=== Altri sport ===
:Nelle ultime pagine che ho creato sono stata io a creare il collegamento interlinguistico : clicchi su "aggiungi collegamento" in fondo al box vuoto delle lingue, quindi inserisci l'iniziale di una delle lingue in cui esiste la voce (ad esempio con en ti verrà suggerito enwiki) e il titolo della pagina in tale versione linguistica. A quel punto ti verrà detto che la pagina che vuoi collegare esiste già in alcune altre versioni linguistiche e ti chiede conferma per collegare anche la tua lingua. Ad esempio l'ho appena fatto per [[Dominion VIII]] --[[Utente:Postcrosser|Postcrosser]] ([[Discussioni utente:Postcrosser|msg]]) 23:19, 18 apr 2018 (CEST)
::In alternativa, vai su wikidata e aggiungi la tua nuova pagina al record esistente. Altra alternativa, ancora più facile, è tradurre in italiano la voce già esistente in altra wiki, usando il Content Translation. --[[Utente:Holapaco77|Holapaco77]] ([[Discussioni utente:Holapaco77|msg]]) 07:18, 19 apr 2018 (CEST)
:::La pagina di aiuto è [[Aiuto:Interlink]]. --[[Utente:M&#38;A|M&#38;A]] ([[Discussioni utente:M&#38;A|msg]]) 16:35, 19 apr 2018 (CEST)
 
== Videogioco di tennis per Atari Lynx ==
Sono attive inoltre associazioni di [[atletica leggera]], [[pattinaggio a rotelle]], [[squash]], [[nuoto]], [[karate]], [[ginnastica ritmica]].
 
Oltre al Game Boy ho avuto per breve tempo l’Atari Lynx e ricordo di aver giocato con un videogioco di tennis. Guardando [[Videogiochi per Atari Lynx]] vedo che c’è solo Jimmy Connors Tennis. Ammetto di non avere grandi ricordi ma guardandolo su YouTube non mi sembra quello. Di videogiochi sul tennis per Lynx esiste solo questo? Non ce ne sono altri? --[[Speciale:Contributi/151.95.19.76|151.95.19.76]] ([[User talk:151.95.19.76|msg]]) 21:36, 19 apr 2018 (CEST)
===Impianti sportivi===
:Forse era PONG? --[[Utente:Frullatore_Tostapane|<span style="color:orange">Tostapane</span>]][[Discussioni utente:Frullatore Tostapane|<small><sub>''corrispondenze''</sub></small>]] 18:27, 22 apr 2018 (CEST)
Diversi sono gli impianti sportivi cittadini come la [[piscina]] comunale, il [[Arena coperta|palazzetto dello sport]], nell'istituto ''M. Cristina di Savoia'', il già citato [[stadio]] ''Città degli Ulivi'', il centro polisportivo ''Nicola Rossiello'' e il Circolo di Tennis.
 
== Translitterazione in uzbeco ==
==Note==
{{references|2}}
 
Segnalo [[Discussioni_progetto:Linguistica#Translitterazione_in_uzbeco]] domanda--''[[User:Pierpao|Pierpao.lo]] <small>[[user talk:Pierpao|(listening)]]</small>'' 15:55, 21 apr 2018 (CEST)
==Bibliografia==
{{Bibliografia|Corci, 1847|
Nicola Corci (1847), ''Storia delle due Sicilie dall'antichità più remota al 1789, Volume 3'', Tip. Virgilio, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Piacente, 1861|
Gio Battista Piacente (1861), ''Le rivoluzioni del regno di Napoli negli anni 1647-1648 e l'assedio di Piombino e Portolongone'', G. Guerrera, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|De Blasiis, 1864|
Giuseppe De Blasiis (1864), ''La insurrezione pugliese e la conquista normanna nel secolo XI'', Detken, Oxford University, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|De Simone, 1875|
Enrico Sappia, (1875), ''Pochi giorni a Bitonto vol. 2'', Stab. Tip. Partenopeo, Napoli, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|De Simone, 1877|
Enrico Sappia, (1877), ''Storia della città di Bitonto'', Stab. Tip. F. Androsio, Napoli, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|CPASP, 1901|
Commissione Provinciale di Archeologia e Storia Patria (1901), ''Documenti e Monografie per la Storia di Terra di Bari'', Vecchi Editore, Trani, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Gaeta, 1952|
Attanasio Gaeta, (1952), ''Antonio da Bitonto: oratore e teologo del XV secolo'', Edipuglia, Baronissi, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Mongiello, 1952|
Giovanni Mongiello, (1952), ''La cattedrale di Bitonto'', Tip E. Ferina, Caserta, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Casavola, 1957|
Franco Casavola, (1957), ''Tommaso Traetta di Bitonto (1727-1779)'', Società Storia Patria, Bari, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Mongiello, 1970|
Giovanni Mongiello, (1970), ''Bitonto nella storia e nell'arte'', Arti grafiche Favia, Bari, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Pasculli, 1978|
Giuseppe Pasculli, (1978), ''La storia di Bitonto'', Palladino, Bitonto, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Touring club italiano, 1978|
Touring club italiano, (1978), ''Puglia'', Touring Editore, Bari, ISBN 88-365-0020-X.}}
{{Bibliografia|Natale, 1987|
G. Otranto, N. Lavermicocca, V. Maurogiovanni, V.A. Melchiorre, A.M. Tripputi (1987), ''Antico Natale. Il fascino discreto del presepe'', Edipuglia , ISBN 88-7228-039-7}}
{{Bibliografia|Moretti, 1989|
Felice Moretti (1989), ''Cultura e società in Puglia in età sveva e angioina'', Storia e arte bitontina, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Palese, 1994|
Salvatore Palese, Vincenzo Robles, (1994), ''La chiesa di Ruvo e Bitonto e l'episcopato di Aurelio Marena (1950-1978)'', Edipuglia, Bari, ISBN 88-7228-130-X.}}
{{Bibliografia|Castellano, Muschitiello, 1994|
Antonio Castellano, Michele Muschitiello (1994), ''Storia di Bitonto narrata e illustrata vol.I '', {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Fiorello, 1996|
Vincenzo Fiorello, (1996), ''Rinvenimenti monetali nel territorio di Bitonto'', Storia e arte bitontina, Bitonto, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Milillo, 1997|
Stefano Milillo, (1997), ''Cultura e società in Puglia e a Bitonto nel XVIII secolo'', Storia e arte bitontina, Bitonto, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Raffard, 1998|
Daniel Raffard De Brienne, (1998), ''Dizionario della Sindone'', Effatà Editrice, ISBN 88-01-01163-6.}}
{{Bibliografia|Custode, 1999|
Silvio Fioriello Custode, (1999), ''Bitonto e la Puglia tra tardoantico e regno normanno'', Storia e arte bitontina, Bitonto, ISBN 88-7228-251-9.}}
{{Bibliografia|Minenna, 2000|
Grazia Minenna, (2000), ''I santi protettori della città di Bitonto'', Storia e arte bitontina, Bitonto, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Tatò, 2000|
Grazia Tatò, (2000), ''L'Archivio Storico Del Comune Di Bitonto: Inventario del fondo postunitario'', Edipuglia, Bari, ISBN 88-7228-229-2.}}
{{Bibliografia|Gesuita, 2000|
Patrizia & Silvia Gesuita, (2000), ''La musica a Bitonto: suoni e immagini dal XV al XVIII secolo'', Levante, Bari, ISBN 88-7949-225-X.}}
{{Bibliografia|Procacci, 2000|
Pasquale Procacci, (2000), ''L'Arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio o del Purgatorio nella Storia religiosa e civile di Bitonto'', Tipolito Vitetum, Bitetto, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Castellano, 2001|
Antonio Castellano (2001), ''Guida di Bitonto'', con la collaborazione di Anna Castellano e Marino Pagano, Edizioni Terre degli Ulivi, Bitonto, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Vantaggiato, 2001|
Eugenia Vantaggiato, (2001), ''L'Archivio Storico Del Comune Di Bitonto: Inventario dell'archivio antico'', Edipuglia, Bari, ISBN 88-7228-291-8.}}
{{Bibliografia|Milillo, 2001|
Stefano Milillo, (2001), ''La chiesa e le chiese di Bitonto'', Storia e arte bitontina, Bitonto, {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Touring, 2001|
Touring Club Italiano, (2001), "Le città dell'olio, Touring editore, ISBN 88-365-2141-X.}}
{{Bibliografia|Custode, 2002|
Silvio Fiorello Custode, (2002), ''Documenti inediti per la più antica storia di Bitonto (vol III)'', Storia e arte bitontina, Bitonto, ISBN 88-7228-361-2.}}
{{Bibliografia|Sciancalepore|
Vito Sciancalepore, (2002), ''L'Olio Vergine Di Oliva – Alimenti e alimentazione'', HOEPLI EDITORE, Bitonto, ISBN 88-203-3076-8.}}
{{Bibliografia|Moretti, Robles, 2003|
Felice Moretti, Vincenzo Robles, (2003), ''Cultura e società a Bitonto nell'Ottocento'', Edipuglia, Bari, ISBN 88-7228-373-6.}}
{{Bibliografia|Riccardi, Depalo, 2003|
Ada Riccardi, Maria Rosaria Depalo, (2003), ''Gli antichi Peucezi a Bitonto'', Edipuglia, Bari, ISBN 88-7228-370-1.}}
{{Bibliografia|De Napoli, 2003|
Luca De Napoli, (2003), ''Bitonto, la città degli ulivi'', Progress Communicaton, Bari, ISBN 88-88312-06-4.}}
{{Bibliografia|Natali, 2004|
Valentina Natali, (2004), ''Musei di Puglia: guida ai musei e alle aree archeologiche della Puglia'', Edipuglia, Bari, ISBN 88-7228-379-5.}}
{{Bibliografia|Gelao, 2004|
Clara Gelao (2004), '' Scultura del Rinascimento in Puglia: atti del convegno internazionale'', Edipuglia, Bitonto, ISBN 88-7228-381-7.}}
{{Bibliografia|CRSAB, 2004|
Centro ricerche di storia e arte bitontina (2004), ''Il restauro del campanile della chiesa di S. Francesco d'Assisi in Bitonto in Studi bitontini'', Edipuglia, ISBN 88-7228-426-0.}}
{{Bibliografia|Buttitta|
Ignazio Buttitta (2006), ''I morti e il grano. Tempi del lavoro e ritmi della festa'', Meltemi, ISBN 88-8353-459-X}}
{{Bibliografia|Riccardi|
Riccardo Riccardi (2007), ''L'impresa di Felice Garibaldi, fratello dell'eroe dei due mondi'', Congedo, ISBN 978-88-8086-760-9.}}
{{Bibliografia|Bonomo|
G. Bonomo, P. Loaldi, L. Prosperi (2008), ''La cucina regionale italiana – Puglia'', Mondadori {{NoISBN}}.}}
{{Bibliografia|Isceri|
Oronzo Isceri (2011), ''La zecca di Butuntum'', {{NoISBN}}.}}
 
== Immagini che appaiono dal nulla? ==
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Bitonto}}
 
Questa è anche una richiesta: noterete che nella voce [[Jag Panzer]], compare un' immagine, sebbene il codice dell'infobox non includa un'immagine (la riga nella dicitura è vuota), eppure l'immagine compare comunque. A cosa è dovuto? Vorrei cancellare l'immagine dall'infobox, la quale raffigura Chris Broderick, il quale è stato chitarrista del gruppo dal 1997 al 2008, primo perché ha più senso un'immagine del gruppo in completo, secondo perché l'immagine di Chris lo raffigura durante un concerto dei Megadeth, cioè ben anni dopo la sua dipartita dai Jag Panzer: essendo però la riga immagine vuota, non saprei come fare, e non vorrei rischiare di cancellare l'intero infobox.--[[Utente:Gybo 95|Gybo 95]] ([[Discussioni utente:Gybo 95|msg]]) 21:04, 22 apr 2018 (CEST)
== Collegamenti esterni ==
*{{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Puglia/Provincia_di_Bari/Localit%c3%a0/Bitonto/|Bitonto}}
* {{cita web|url=http://www.odegitria.bari.it/|titolo=Arcidiocesi di Bari-Bitonto|accesso=31-01-2008}}
* {{cita web|url=http://bitonto.virtualtouring.it/|titolo=Tour virtuale su Bitonto|accesso=21-02-2008}}
 
:Come riportato dalle istruzioni del template {{tl|Artista musicale}}, qualora nell'infobox non venga inserita alcuna immagine, questa «viene letta da Wikidata dalla proprietà [https://www.wikidata.org/wiki/Property:P18 immagine (P18)], se presente». -- [[Utente:Etienne|É]][[Discussioni utente:Etienne|tienne]] 21:12, 22 apr 2018 (CEST)
{{Bitonto}}
::[[Gybo 95]] il problema è che non esistono foto dei Jag Panzer su Commons e hanno messa quella per rappresentarli. Se vuoi puoi caricare qua uno screenshot di un video e usiamo quello--''[[User:Pierpao|Pierpao.lo]] <small>[[user talk:Pierpao|(listening)]]</small>'' 09:33, 23 apr 2018 (CEST)
{{Comuni del Parco Nazionale dell'Alta Murgia}}
:::[[User:Gybo 95]]--''[[User:Pierpao|Pierpao.lo]] <small>[[user talk:Pierpao|(listening)]]</small>'' 09:33, 23 apr 2018 (CEST)
{{Provincia di Bari}}
::::Che non ci fossero immagini da Commons l'avevo capito: volevo trovare solo un modo di cancellare un'immagine che non c'entra niente col gruppo, magari tenendo la voce senza immagine. Per giunta non saprei editare su Wikidata e neppure caricare uno screenshot, per cui va bene comunque così.--[[Utente:Gybo 95|Gybo 95]] ([[Discussioni utente:Gybo 95|msg]]) 12:35, 23 apr 2018 (CEST)
{{Portale|Puglia}}
:::::Non vedo immagini. --[[Utente:CoolJazz5|CoolJazz5]] ([[Discussioni utente:CoolJazz5|msg]]) 15:53, 23 apr 2018 (CEST)
::::::{{ping|CoolJazz5}} Perché quella che c'era è stata rimossa da wikidata da [[User:Pierpao|Pierpao.lo]]--[[Utente:Parma1983|'''<span style="text-shadow: 2px 2px 1px #FFD700; color:#002FA7">Parma</span>''']][[Discussioni utente:Parma1983|'''<span style="text-shadow: 2px 2px 1px #FFD700; color:#002FA7">1983</span>''']] 15:58, 23 apr 2018 (CEST)
::::::: Siamo sicuri fosse necessario rimuoverla da wikidata? Soprattutto ora che su it.wiki ne è stata aggiunta un'altra e quindi il problema non si pone più. Quella voce esiste su 14 wiki. --[[Utente:Titore|Titore]] ([[Discussioni utente:Titore|msg]]) 20:09, 23 apr 2018 (CEST)
::::::::Oddio, quella nuova è un po' datata, ma direi che si possa accettare comunque... credo.--[[Utente:Gybo 95|Gybo 95]] ([[Discussioni utente:Gybo 95|msg]]) 20:15, 23 apr 2018 (CEST)
::::::::::::::::::::::::::::::{{fc}} [[Utente:Gybo 95|Gybo 95]] non mi sono ammazzato ma ad una ricerca veloce non ho trovato altro, se mi linki qualche live più recente la cambio--''[[User:Pierpao|Pierpao.lo]] <small>[[user talk:Pierpao|(listening)]]</small>'' 07:40, 24 apr 2018 (CEST)
:::::::::::::::::::::::::::::::No no, mi arrendo: io stesso non saprei dove cercare senza violare il copyright. ;)--[[Utente:Gybo 95|Gybo 95]] ([[Discussioni utente:Gybo 95|msg]]) 09:48, 24 apr 2018 (CEST)
:::::::::Intendevo da wikidata, rimuovendola da lì viene rimossa anche in tutte le wiki che nel template non ne specificano una. Se invece l'immagine non c'entrava nulla con la voce, come non detto. --[[Utente:Titore|Titore]] ([[Discussioni utente:Titore|msg]]) 20:22, 23 apr 2018 (CEST)
::::::::::Le motivazioni addotte da Gybo 95 mi sembrano convincenti, quella foto riguardava un musicista mentre, non solo non stava suonando per il gruppo, ma non ne faceva più neanche parte.--''[[User:Pierpao|Pierpao.lo]] <small>[[user talk:Pierpao|(listening)]]</small>'' 07:38, 24 apr 2018 (CEST)
::::::::::[[user:Titore]] pingo--''[[User:Pierpao|Pierpao.lo]] <small>[[user talk:Pierpao|(listening)]]</small>'' 07:44, 24 apr 2018 (CEST)
 
== Guerre di religione ==
[[Categoria:Bitonto| ]]<!--NON rimuovere lo spazio vuoto. È lo STANDARD-->
[[Categoria:Città romane della Puglia]]
 
Quali furono le principali cause delle guerre di religione--''[[User:Pierpao|Pierpao.lo]] <small>[[user talk:Pierpao|(listening)]]</small>'' 07:46, 24 apr 2018 (CEST)
{{Link V|hu}}
:[[:Categoria:Guerre_di_religione|''Quali'']] guerre di religione? --[[Speciale:Contributi/93.36.167.230|93.36.167.230]] ([[User talk:93.36.167.230|msg]]) 09:05, 24 apr 2018 (CEST)
::Pardon queste [[Guerre di religione in Europa]]--''[[User:Pierpao|Pierpao.lo]] <small>[[user talk:Pierpao|(listening)]]</small>'' 09:11, 24 apr 2018 (CEST)