Parkway Drive e Osservatorio Reale del Capo di Buona Speranza: differenze tra le pagine
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{{Osservatorio
| Nome = Osservatorio del Capo di Buona Speranza
| Immagine = Main building of Royal Observatory, Cape of Good Hope.jpg
| Didascalia = Edificio principale dell'osservatorio Reale
| Organizzazione = [[South African Astronomical Observatory]]
| Codice = 051
| Stato = ZAF
| Locazione = [[Observatory (Cape Town)|Observatory (Cape Town)]]
| Latitudine =
| Longitudine =
| Altitudine = 15
| Clima = [[Clima subtropicale]]
| Fondazione = 20 ottobre 1820
| Chiusura = 31 dicembre 1971
| Sito =
}}
L’'''Osservatorio Reale del Capo di Buona Speranza''' (''Royal Observatory, Cape of Good Hope'') è l'istituzione scientifica più antica del [[Sudafrica]].<ref name="ACBrown">{{Cita libro|nome=Alexander Claude|cognome=Brown|titolo=A History of Scientific Endeavour in South Africa: A Collection of Essays Published on the Occasion of the Centenary of the Royal Society of South Africa|url=https://books.google.com/books?id=-X4IAAAAMAAJ&dq=History+of+Scientific+Endeavour+in+South+Africa&q=founded+1820|accesso=19 aprile 2018|data=1977|editore=Royal Society of South Africa|città=[[Città del Capo]]|lingua=en|pagina=60|OCLC=462825631}}</ref> Fondata dalla [[Colonia del Capo]] britannica nel 1820, ora forma la sede centrale del [[South African Astronomical Observatory]].
L'osservatorio si trova su di una collinetta a 5 km a sud-est dal centro di [[Città del Capo]]. Nel secolo successivo alla fondazione un sobborgo della città crebbe nella zona; il sobborgo fu chiamato [[Observatory (Cape Town)|Observatory]] dato la già esistenza dell'Osservatorio Reale. Il sito è stato oggetto di un caso di studio dell'[[International Council on Monuments and Sites|ICOMOS/IAU]] per essere inserito come [[Patrimonio dell'umanità|patrimonio mondiale]].<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www3.astronomicalheritage.net/index.php/show-entity?identity=52&idsubentity=1|titolo=UNESCO Astronomy and World Heritage Webportal - Show entity|sito=Astronomical Heritage|lingua=en|accesso=19 aprile 2018}}</ref>
== Storia ==
[[File:RO main building plan.jpg|thumb|right|Pianta dell'Osservatorio Reale, circa 1840.]]
L'Osservatorio Reale fu fondato nel 1820<ref name="ACBrown" /> durante il regno di [[Giorgio IV del Regno Unito]]. Rimase un'istituzione autonoma fino al 1972, quando si integrò con lo [[Union Observatory]] di [[Johannesburg]] per costituire il [[South African Astronomical Observatory]] del quale è diventato la sede.
Originariamente l'attività principale dell'Osservatorio era l'[[astrometria]] e in questo campo furono pubblicati molti cataloghi di posizioni stellari. Nel [[XX secolo]] l'Osservatorio volse i suoi interessi verso l'[[astrofisica]]. Tuttavia, la crescita di Città del Capo e della sua illuminazione notturna a partire dal 1970 obbligarono a cercare un nuovo sito per i telescopi e fu scelta la zona semidesertica del [[Karoo]].<ref>{{Cita web|url=http://assa.saao.ac.za/html/his-obs-radcliffe.html|titolo=Radcliffe Observatory (Oxford)|autore=Chris de Coning|editore=Astronomical Society of South Africa|lingua=en|accesso=10 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131110193406/http://assa.saao.ac.za/html/his-obs-radcliffe.html|dataarchivio=10 novembre 2013|urlmorto=sì}}</ref> Ciò nonostante, vari telescopi rimasero in attività fino agli anni Novanta. Successivamente furono trasformati in centro cittadino per la divulgazione astronomica. [[Alan William James Cousins|Alan Cousins]] fu l'ultimo osservatore a lavorare dal sito dell'Osservatorio Reale.
L'Osservatorio Reale è stato responsabile di una serie di eventi significativi nella storia dell'astronomia. Il secondo astronomo di HM, Thomas Henderson, aiutato dal suo assistente, il tenente William Meadows, fece le prime osservazioni che portarono a una parallasse stellare credibile, vale a dire di [[Alfa Centauri]]. Tuttavia perse la priorità come scopritore della [[parallasse stellare]] a favore di [[Friedrich Wilhelm Bessel]] che ha pubblicato le sue osservazioni (successive) di 61 Cygni prima che Henderson riuscisse a pubblicare le sue. Intorno al 1840.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=T.|cognome=Henderson|data=11 gennaio 1839|titolo=II. On the Parallax of α Centauri|rivista=[[Monthly Notices of the Royal Astronomical Society]]|volume=4|numero=19|pp=168–169|lingua=en|accesso=24 aprile 2018|doi=10.1093/mnras/4.19.168|bibcode=1839MNRAS...4..168H|url=http://articles.adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-iarticle_query?1839MNRAS...4..168H&data_type=PDF_HIGH&whole_paper=YES&type=PRINTER&filetype=.pdf}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=I. S.|cognome=Glass|titolo=Proxima: the nearest star (other than the sun!)|url=https://www.worldcat.org/oclc/263131266|accesso=24 aprile 2018|data=2008|editore=Mons Mensa|lingua=en|OCLC=263131266|ISBN=9780981412603}}</ref> Thomas Maclear rimisurò il controverso meridiano di [[Nicolas-Louis de Lacaille]], dimostrando che le misurazioni geodetiche di quest'ultimo erano state corrette ma che le montagne vicine avevano influenzato le sue determinazioni sulla latitudine.<ref>{{Cita libro|nome=Thomas|cognome=Maclear|nome2=George Biddell|cognome2=Airy|cognome3=Great Britain. Admiralty|titolo=Verification and extension of La Caille's arc of meridian at the Cape of Good Hope|url=http://archive.org/details/cu31924012313437|accesso=24 aprile 2018|data=1866|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=I. S.|cognome=Glass|titolo=Nicolas-Louis De La Caille: astronomer and geodesist|url=https://www.worldcat.org/title/nicolas-louis-de-la-caille-astronomer-and-geodesist/oclc/835954662&referer=brief_results|accesso=24 aprile 2018|data=2013|editore=[[Oxford University Press]]|lingua=en|ISBN=9780199668403}}</ref> Nel 1882 David Gill ottenne una serie di fotografie a lunga esposizione della [[C/1882 R1|grande cometa che passò in quell'anno]] che mostrano la presenza di stelle sullo sfondo. Questo lo portò ad intraprendere, in collaborazione con [[Jacobus C. Kapteyn|Jacobus Cornlesius Kapteyn]] di [[Groninga]], il Cape Photographic Durchmusterung, il primo catalogo stellare preparato con mezzi fotografici. Nel 1886, propose all'Ammiraglio [[Amédée Mouchez|Amédée Ernest Barthélemy Mouchez]] dell'Osservatorio di Parigi, lo svolgimento di un congresso internazionale per promuovere un catalogo fotografico di tutto il cielo. In seguito al Congresso Astronomico di Parigi del 1887 l'Osservatorio Reale divenne parte attiva nel progetto ''[[Carte du Ciel]]'' e gli fu assegnata la zona del firmamento fra le declinazioni −40° e −52°. L'organizzazione della ''Carte du Ciel'' viene considerata l'antesignana della [[Unione Astronomica Internazionale]].
Nel 1897 Frank McClean, un amico intimo di Gill e donatore del telescopio McClean, scoprì la presenza di ossigeno in un significativo numero di stelle usando un obbiettivo prisma attaccato al Telescopio Astrografico.<ref name=":5" />
Nel 1911, J.K.E. Halm, l'assistente capo, presentò un documento pionieristico sulle [[dinamiche stellari]] in cui ipotizzava che i flussi stellari scoperti da Kapteyn si fossero originati da una distribuzione di velocità stellare [[Distribuzione di Maxwell-Boltzmann|Maxwelliana]]. Questo documento contiene anche il primo suggerimento che le stelle obbediscano a una relazione massa-luminosità.<ref name=":6" />
Un astronomo del HM del XX secolo, H. Spencer Jones, fu attivo in un progetto internazionale per determinare la parallasse solare attraverso le osservazioni del pianeta minore [[433 Eros|Eros]].<ref>{{Cita libro|nome=H. Spencer|cognome=Jones|titolo=The solar parallax and the mass of the moon from observations of Eros at the opposition of 1931|url=https://www.worldcat.org/title/solar-parallax-and-the-mass-of-the-moon-from-observations-of-eros-at-the-opposition-of-1931/oclc/39185619&referer=brief_results|accesso=23 aprile 2018|data=1941|editore=[[Royal Astronomical Society]]|lingua=en}}</ref>
Nella seconda metà del ventesimo secolo, Alan Cousins ha definito degli standard meridionali molto precisi per l'[[Sistema fotometrico UBV|UBV]] e ha introdotto un sistema ampiamente utilizzato di [[Sistema fotometrico|fotometria VRI]] che ha goduto di un riconoscimento internazionale per la sua precisione.<ref name=":4" />
Nel 1977 l'occultazione della stella [[SAO 158687]] fu osservata da [[Joseph Churms]] dall'ex osservatorio reale e queste osservazioni fornirono la necessaria conferma degli [[Anelli di Urano|anelli uraniani]] scoperti dall'[[Kuiper Airborne Observatory|aeroplano Kuiper]] da Elliot.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Pat|cognome=Booth|data=ottobre 2005|titolo=Presidential Address: The Rings of Uranus - the South African Story|rivista=Monthly Notes of the Astronomical Society of South Africa|volume=64|pp=165-169|lingua=en|accesso=23 aprile 2018|url=http://www.mnassa.org.za/html/Oct2005/2005MNASSA..64..Oct..165.pdf}}</ref> Nel corso delll'ottocento l'Osservatorio Reale era considerato il principale consigliere del governo coloniale su questioni scientifiche, serviva da deposito per i pesi e le misure standard della [[Colonia del Capo]] ed era responsabile per il cronometraggio e il rilevamento geodetico. Nel 1841 fu costruito anche un osservatorio [[Campo geomagnetico|magnetico]], che però andò distrutto in un incendio nel decennio seguente. L'osservatorio effettuò anche una lunga serie di rilevazioni meteorologiche.
La storia dell'Osservatorio Reale è stata oggetto di numerose opere.<ref name=":1" /><ref>{{Cita libro|nome=J. D|cognome=Laing|titolo=The Royal Observatory at the Cape of Good Hope 1820-1970 : a sesquicentennial offering|url=https://www.worldcat.org/title/royal-observatory-at-the-cape-of-good-hope-1820-1970-a-sesquicentennial-offering/oclc/471565317&referer=brief_results|accesso=23 aprile 2018|data=1970|editore=Royal Observatory|lingua=en|OCLC=471565317}}</ref><ref name=":2" /><ref name=":3" /><ref>{{Cita libro|nome=I. S.|cognome=Glass|titolo=The Royal Observatory at the Cape of Good
Hope. History and Heritage|url=http://www.narit.or.th/en/files/2015JAHHvol18/2015JAHH...18..325O.pdf|accesso=23 aprile 2018|data=2015|editore=[[Mons Mensa]]|lingua=en|ISBN=9780981412627}}</ref>
==Astronomi degni di nota dell'Osservatorio==
[[File:Thomas James Henderson, 1798-1844 Henderson-01r.jpg|thumb|right|[[Thomas James Henderson]]. Astronomo di Sua Maestà al Capo, 1831-1833.]]
I direttori dell'Osservatorio Reale erano noti come gli astronomi di Sua Maestà al Capo (''His or Her Majesty's Astronomers at the Cape)''.<ref name=":3">{{Cita libro|nome=Brian|cognome=Warner|titolo=Royal Observatory, Cape of Good Hope, 1820-1831 : the founding of a colonial observatory : incorporating a biography of Fearon Fallows|url=https://www.worldcat.org/oclc/32465151|accesso=23 aprile 2018|data=1995|editore=Kluwer Academic Publishers|lingua=en|OCLC=32465151|ISBN=9780792335276}}</ref> Erano i seguenti:<ref name=":2">{{Cita libro|nome=Brian|cognome=Warner|titolo=Astronomers at the Royal Observatory, Cape of Good Hope: a history with emphasis on the nineteenth century|url=https://books.google.it/books/about/Astronomers_at_the_Royal_Observatory_Cap.html?id=wKALAQAAIAAJ&redir_esc=y|accesso=23 aprile 2018|data=1979|editore=A. A. Balkema|lingua=en|p=|OCLC=5795490|LCCN=80480814|ISBN=0869611097}}</ref>
* Il reverendo [[Fearon Fallows]] 1820–1831
* [[Thomas James Henderson]] 1831–1833
* Sir [[Thomas Maclear]] 1833–1879
* [[Edward James Stone]] 1870–1879
* [[David Gill (astronomo)|David Gill]] 1879–1907
* [[Sydney Samuel Hough]] 1907–1923
* [[Harold Spencer Jones]] 1923–1933
* [[John Jackson (astronomo)|John Jackson]] 1933–1950
* Richard Hugh Stoy 1950–1968
* George Alfred Harding 1969-1971
Un elenco completo di persone che hanno lavorato presso l'Osservatorio Reale e le loro pubblicazioni, fino al 1913, vennero consegnate da Gill all'Osservatorio Reale.<ref name=":1">{{Cita libro|nome=David|cognome=Gill|wkautore=David Gill (astronomo)|titolo=A History and Description of the Royal Observatory, Cape of Good Hope|url=https://www.worldcat.org/title/history-and-description-of-the-royal-observatory-cape-of-good-hope/oclc/3874692|accesso=23 aprile 2018|data=1913|editore=H.M. Stationer Off.|lingua=en|OCLC=3874692}}</ref> Altro personale degno di nota sono stati:
* [[Charles Piazzi Smyth]] 1835–1845. In seguito Astronomo Reale per la Scozia.
* [[William Elkin|William Lewis Elkin]] 1881–1883. In seguito direttore del [[Yale University Observatory]].
* [[Frank McClean]]<ref name=":5">{{Cita pubblicazione|nome=Frank|cognome=McClean|data=1 gennaio 1897|titolo=Comparison of Oxygen with the Extra Lines in the Spectra of the Helium Stars, $\beta $ Crucis, &c.; also Summary of the Spectra of Southern Stars to the $3\frac{1}{2}$ Magnitude and Their Distribution|rivista=Proceedings of the Royal Society of London|volume=62|numero=379-387|pp=417–423|lingua=en|accesso=23 aprile 2018|doi=10.1098/rspl.1897.0130|url=http://rspl.royalsocietypublishing.org/content/62/379-387/417}}</ref> 1895–1897. Scopritore della presenza di ossigeno nelle stelle.
* [[Willem de Sitter]] 1897–1899. In seguito divenne un famoso cosmologo e direttore dell'[[Osservatorio di Leida]].
* [[Robert Innes|Robert Thorburn Ayton Innes]] 1897–1903. Scopritore della stella più vicina e in seguito divenne direttore dell'Osservatorio dell'Unione (Repubblica).
* [[Jakob Karl Ernst Halm]]<ref name=":6">{{Cita pubblicazione|nome=J.|cognome=Halm|data=9 giugno 1911|titolo=Further considerations relating to the systematic motions of the Stars|rivista=[[Monthly Notices of the Royal Astronomical Society]]|volume=71|numero=8|pp=610–639|lingua=en|accesso=23 aprile 2018|doi=10.1093/mnras/71.8.610|bibcode=1911MNRAS..71..610H|url=https://academic.oup.com/mnras/article/71/8/610/976249}}</ref> 1907–1927. Scopritore della relazione massa-luminosità e pioniere delle dinamiche stellari.
* [[Joan George Erardus Gijsbertus Voûte]]. In seguito fondatore e direttore dell'[[Osservatorio Bosscha]].
* [[Alan William James Cousins]]<ref name=":4">{{Cita pubblicazione|nome=David|cognome=Kilkenny|data=febbraio 2002|titolo=Alan Cousins (1903--2001): a life in astronomy|rivista=Observational Aspects of Pulsating B- and A Stars|volume=256|numero=|lingua=en|accesso=2018-04-23|bibcode=2002ASPC..256....1K|url=http://articles.adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-iarticle_query?2002ASPC..256....1K&data_type=PDF_HIGH&whole_paper=YES&type=PRINTER&filetype=.pdf}}</ref> 1947–1971. Noto fotometrista.
* [[David Stanley Evans]] 1951–1968. Conosciuto per la relazione Barnes-Evans.
==Edifici principali==
[[File:Aerial_view_of_McClean_telescope_building.jpg|right|330px|thumb|Vista aerea dell'edificio McClean]]
Un'indagine sul patrimonio è stata registrata nel 2011 da un elenco completo degli edifici dell'Osservatorio. Gli edifici includono:
* Edificio principale, completato nel 1828. Di stile revival greco e progettato dall'architetto [[John Rennie]]. Questo contiene oggi uffici e una notevole biblioteca astronomica.
* Photoheliograph building, completato nel 1849 (ex 7-inch Merz Telescope Building). La sua cupola ruota su palle di cannone.
* [[Eliometro]], completato nel 1888 (ora contenente un [[Telescopio riflettore|riflettore]] da 18 pollici). La sua cupola (di [[Howard Grubb]]) è stata progettata per la ventilazione a flusso continuo.
* McClean, completato nel 1896, progettato da [[Herbert Baker]] era un laboratorio (ora Museo Astronomico). Il pavimento ascendente è azionato idraulicamente. La cupola è stata progettata da [[T. Cooke & Sons]] di York.
* [[Astrofotografia|Astrografico]], completato nel 1889. La cupola è stata progettata da [[Howard Grubb]].
* Cerchio di transito reversibile, completato nel 1905 (6 pollici). Due per ciascuna casa, Collimator e Mark.
* Edificio tecnico (costruito circa nel 1987).
* Auditorium, costruito originariamente come laboratorio di riparazione di strumenti ottici durante la seconda guerra mondiale.
==Telescopi principali==
Storicamente, l'edificio principale conteneva una lunghezza focale Transit di 10 piedi di [[Peter Dollond]] e un cerchio murale di 6 [[Piede (unità di misura)|piedi]] di Thomas Jones. Questi furono sostituiti nel 1855 da un Cerchio di transito da 8 pollici progettato da [[George Biddell Airy]], astronomo reale a Greenwich. Lo strumento di Airy fu rimosso nel 1950.<ref name=":0" /> Alcune parti di questi telescopi sono nel Museo Astronomico dell'Osservatorio.
I telescopi principali sono:
* Photoheliograph da 4 pollici (1875) di [[John Henry Dallmeyer]].
* [[Telescopio rifrattore|Rifrattore]] visivo da 6 pollici (1882) di [[Howard Grubb]].
* Astrografico (1889) composto da rifrattori fotografici da 13 pollici e guide da 10 pollici di [[Howard Grubb]]. Utilizzato per la Cape Astrographic Zone (vedi sopra) e da F. McClean per la spettroscopia.
* McClean o telescopio Victoria composto da rifrattori ottici e visivi da 18 pollici con visuale da 18 pollici di [[Howard Grubb]].<ref>{{Cita libro|autore=NASA Astrophysics Data System Abstract Service|titolo=The Observatory|url=http://archive.org/details/observatory03unkngoog|accesso=20 aprile 2018|data=1902|editore=Editors of the Observatory|lingua=en|p=373|OCLC=4953657}}</ref>
* Cerchio di transito reversibile da 6 pollici (1905). Progettato da Sir David Gill e costruito da [[Troughton & Simms]]. Utilizzato tra l'altro per la parte meridionale del [[Fundamental Katalog|Fundamentall Katalog]] FK4.
* [[Telescopio riflettore|Riflettore]] da 18 pollici di Cox, Hargreaves e Thomson (1955). La guida telescopica è Merz da 7 pollici.
Un riflettore da 40 pollici di [[Sir Howard Grubb, Parsons and Co|Grubb Parsons]] fu installato nel 1964 ma fu rimosso nel 1972 per essere spostato a Sutherland.
==Museo Astronomico==
L'ex laboratorio spettroscopico del telescopio McClean è stato trasformato in un museo nel 1987, conservando gli accessori originali del XIX secolo. L'edificio contiene ancora l'originale apparato idraulico per l'innalzamento del piano di osservazione e una camera oscura che contiene esemplari di apparecchiature da camera oscura prelevate da varie cupole dopo che la fotografia è andata fuori uso.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=I. S.|cognome=Glass|data=febbraio 2010|titolo=The Astronomical Museum at SAAO|rivista=Monthly Notes of the Astronomical Society of South Africa|volume=69|pp=20-30|lingua=en|accesso=23 aprile 2018|bibcode=2010MNSSA..69...20G|url=https://ui.adsabs.harvard.edu/#abs/2010MNSSA..69...20G/abstract}}</ref> Gli oggetti esposti includono modelli di telescopi, macchine di misurazione, strumenti altazimutali di Dollond (1820) e Bamberg (circa 1900), calcolatrici, apparecchiature per ufficio, dispositivi elettronici precoci, obiettivi dei primi telescopi compresi i telescopi fotografici di Gill, un meccanismo di un telescopio a orologeria , una pistola segnale, attrezzatura chimica ecc.
==Storia naturale==
Il sito dell'Osservatorio Reale è situato nel Two Rivers Urban Park, una zona umida. La roccia sottostante è composta da [[argillite]] di Malmesbury con una zona di [[grovacca]] e [[calcare]] quarzitico. Parte della sua ecologia originale è preservata e supporta un'ampia varietà di animali e di piante. È il limite settentrionale del [[Amietophrynus pantherinus|rospo leopardo occidentale]] (Bufo Pantherinus) e l'unico habitat naturale rimasto dell'iris rara, [[Moraea aristata]].<ref>{{Cita web|url=http://redlist.sanbi.org/species.php?species=1556-10|titolo=Threatened Species Programme|sito=SANBI Red List of South African Plants|lingua=en|accesso=20 aprile 2018}}</ref>
== Note ==
<references/>
==
* {{Cita libro|titolo=The Royal Observatory at the Cape of Good Hope|url=http://www.facebook.com/royal.observatory.cape|anno=2015|editore=Mons Mensa (self published)}}
* {{Cita libro|titolo=Heliometer observations for determination of stellar parallax made at the Royal Observatory, Cape of Good Hope|url=https://archive.org/details/heliometerobserv00gillrich|anno=1893|editore=Eyre and Spottiswoode}}
* {{Cita libro|titolo=The Cape catalogue of 1159 stars, deduced from observations at the Royal Observatory, Cape of Good Hope, 1856-1861, reduced to the epoch 1860|url=https://archive.org/details/capecatalogueofs00royaiala|anno=1873|editore=S Solomon|città=Cape Town}}
* {{Cita libro|cognome=Stone|nome=Edward James|titolo=Results of Astronomical Observations Made at the Royal Observatory, Cape of Good Hope in the year 1856|url=https://archive.org/details/resultsastronom00admigoog|anno=1871|editore=S Solomon|cognome2=Maclear|nome2=Thomas}}
* {{Cita libro|titolo=Astronomers at the Royal Observatory, Cape of Good Hope|anno=1979|editore=AA Balkema}}
* Glass, I.S., 2009. ''The Royal Observatory, Cape of Good Hope, a Valuable Cultural Property'', in Wolfschmidt, G. (ed), ''Cultural Heritage of Astronomical Observatories from Classical Antiquity to Modern Astrophysics'', Proceedings of the International ICOMOS Symposium in Hamburg, 14–17 October 2008. Monuments and Sites XVIII, ICOMOS/Hendrik Bäßler-Verlag, Berlin.
* Glass, I.S., 2011. ''The Royal Observatory, Cape of Good Hope, Republic of South Africa'', in Ruggles, C. and Cotte, M. (eds) ''Heritage Sites of Astronomy and Archaeoastronomy in the Context of the UNESCO World Heritage Convention'', ICOMOS and IAU, Paris.
* Van der Walt, L., Strong, N. 2010. ''Observatory Landscape Framework'', South African Astronomical Observatory, Observatory.
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Royal Observatory, Cape of Good Hope}}
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[[Categoria:
[[Categoria:Città del Capo]]
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