Casorezzo e Discussioni utente:137.204.114.205: differenze tra le pagine

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{{IPcondiviso|Università di Bologna - Alma Mater Studiorum|3 maggio 2018}}
{{Divisione amministrativa
| Nome = Casorezzo
| Panorama = Casorezo 11-2010 - panoramio.jpg
| Didascalia = Una delle chiese di Casorezzo
| Bandiera = Casorezzo-Gonfalone.png
| Voce bandiera =
| Stemma = Casorezzo-Stemma.png
| Voce stemma =
| Stato = ITA
| Grado amministrativo = 3
| Divisione amm grado 1 = Lombardia
| Divisione amm grado 2 = Milano
| Amministratore locale = Pierluca Oldani
| Partito = [[lista civica]]
| Data elezione = 26-5-2014
| Data istituzione =
| Superficie = 6.6
| Note superficie =
| Abitanti = 5452
| Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2017.
| Aggiornamento abitanti = 28-2-2017
| Sottodivisioni =
| Divisioni confinanti = [[Arluno]], [[Busto Garolfo]], [[Inveruno]], [[Ossona]], [[Parabiago]]
| Zona sismica = 4
| Gradi giorno =
| Diffusività =
| Nome abitanti = casorezzesi
| Patrono = [[San Giorgio]]
| Festivo = [[21 Aprile]]]
| PIL =
| PIL procapite =
| Mappa = Map of comune of Casorezzo (province of Milan, region Lombardy, Italy).svg
| Didascalia mappa = Posizione del comune di Casorezzo nella città metropolitana di Milano
}}
 
'''Casorezzo''' (''Casorezz'' in [[dialetto milanese]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 158}}</ref>, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[kazuˈrɛts]}}, localmente ''Casoesso'', <small>AFI</small>: {{IPA|[kazuˈɛsu]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{TA|5.479}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[città metropolitana di Milano]], in [[Lombardia]].
 
== Storia ==
=== Epoca romana e le prime tracce etimologiche ===
[[File:VESPASIANUS - RIC II 364 - 151255.jpg|thumb|left|Moneta di Vespasiano simile a quella ritrovata a Casorezzo]]
Casorezzo è indicata nella sua storia con il nome di ''Casobrecio'', ''Caxorizio'', ''Cosorezo'' o anche ''Coxoretio'', ''Casourezo'', ''Consoretio''; pare derivino questi nomi dal latino "Domus Retium", ossia casa delle reti. Effettivamente tracce di romanizzazione nell'area sono state ritrovate grazie ad una necropoli emersa ad inizio Novecento dove è stata ritrovata una moneta di bronzo recante l'effigie di [[Vespasiano]].
 
=== Medioevo ===
Intorno all'anno [[1000]] vi sorgeva un castello con quattro torri, circondato da un fossato e posto tra folti boschi (fra le sue mura sorgeva l'antica chiesa dedicata a [[San Giorgio]]), che doveva essere una costruzione utilizzata come casa di campagna per svaghi di caccia e pesca di patrizi milanesi. Da alcuni documenti si ha notizia che nel gennaio [[1009]] l'[[arcivescovo di Milano]] [[Arnolfo II da Arsago|Arnolfo II]] operava una permuta dei beni con Giovanni, sacerdote ufficiante nella basilica di [[San Giorgio]]. L'arcivescovo Arnolfo donava al prete edifici e terre di ragione della casa di sant'Ambrogio e dell'arcivescovo stesso, ricavandone in cambio beni e fondi a ''Casorbecio''.
 
Esisteva anche un monastero detto delle Suore Umiliate, chiamato ''Domus Capucinarum'' o ''Casa delle Cappuccine'': questa testimonianza ci perviene da uno scritto datato 27 febbraio [[1292]]; cita espressamente il documento: "...l'Arcivescovo [[Ottone Visconti]] concedeva alle suore della casa delle cappuccine di Casorezzo, d'ordine Umiliato, di permutare un sedime con Guidotto Colderarvio".
 
Nella matricola dei nobili fatta nel [[1377]] si ricordano i "[[Medici]] de Casoretio", che fecero un lascito di beneficenza: il 9 dicembre [[1415]] la nobile Caterina detta Donona figlia di Giovannolo de' Medici e di Aicola De' Ghezi, faceva donazione a Cristoforo de' Medici di una vigna giacente nel territorio di ''Coxoretio''.
 
=== Epoca moderna ===
La vita dell'antico villaggio era dunque imperniata sulla chiesa, sul monastero delle Umiliate e sulle case dei patrizi alternatisi nel possedere le terre e i beni di Casorezzo. Nel [[1497]], il 24 marzo, Ambrogio de' Crivelli dichiarava di aver acquistato un messale per uso del suo altare posto nella chiesa di [[San Giorgio]] in Cosorezio. Il 24 settembre [[1523]] Umberto Crivelli lasciava per testamento alla fabbrica della chiesa di [[San Giorgio]] di Casorezzo 50 lire imperiali da convertirsi in riparazioni alla chiesa ed alla Cappella di Santa Maria. La nobile Margherita Crivelli, con un suo testamento del 28 ottobre [[1565]] lasciava agli scolari della chiesa di [[San Giorgio]], 3 pertiche di campo al trebbiano. Il 2 ottobre [[1564]] "Messer Francesco De Litti" (o Litta) abitante in Sacconago sposava Caterina de Crivelli; il matrimonio fu celebrato a Casorezzo. La [[Crivelli (famiglia)|famiglia Crivelli]] possedeva dunque beni a Casorezzo e parte di questi erano alle Trebbie, sulla strada per [[Furato]]. Un'altra famiglia che abitava ed era in possesso di beni a Casorezzo, era la famiglia Gaio. Altri possidenti in Casorezzo erano il nobile Francesco Bernardino e Leandro [[Visconti]].
 
Nel [[1566]] [[San Carlo Borromeo]] visitò Casorezzo nell'ambito di una visita pastorale. Nel [[1570]] il comune contava 479 abitanti, saliti a soli 566 nel [[1775]], a quasi due secoli di distanza. Nel medesimo censimento settecentesco, apprendiamo inoltre che l'abitato era prevalentemente a carattere rurale e non esisteva un podestà, né un capitano della polizia, né tantomeno un medico.
 
Le condizioni economiche del paese iniziarono a mutare dal [[1840]] quando i conti Caccia-Dominioni impiantarono la prima filanda a vapore che andò progressivamente a sostituire le produzioni artigianali di [[fustagno]] che pure rappresentavano una piccola risorsa nell'abitato. Già nel [[1866]] la presenza della filanda aveva portato al censimento di 5226 gelsi su tutto il territorio comunale, necessari per la coltivazione del [[baco da seta]].
 
Il 24 febbraio [[1869]], re [[Vittorio Emanuele II]] decretò la soppressione del vicino comune di [[Ossona]] e la sua aggregazione a quello di Casorezzo come frazione, dal momento che l'abitato casorezzese presentava un numero maggiore di abitanti. La situazione sembrò essere accettata pacificamente da ambo le parti sino al [[1887]] quando il comune di Casorezzo si rifiutò di contribuire alla costruzione dell'ingresso del cimitero di Ossona, fatto che accese inevitabilmente la rivalità tra le due realtà. L'ex comune di Ossona mosse un primo esposto al Ministero degli Interni nel [[1890]] chiedendo la scissione dal comune di Casorezzo, ma senza successo. Infine il 10 giugno [[1909]] re [[Vittorio Emanuele III]] decretò la definitiva divisione dei due comuni, anche per il fatto che entrambi nel frattempo avevano raggiunto il numero di 1500 abitanti, necessario per costituirsi in comune a norma di legge.
 
Intanto il 1º febbraio [[1880]] il comune di Casorezzo aveva acconsentito al passaggio sul proprio territorio della tramvia [[Sedriano]]-[[Arluno]]-[[Busto Garolfo]]-[[Busto Arsizio]] che permetteva un più rapido collegamento con i paesi circostanti come diramazione della tramvia [[Milano]]-[[Castano Primo|Castano]]-[[Magenta (Italia)|Magenta]] (il famoso ''[[Gamba de Legn]]'').
 
Al [[1912]] la filanda Caccia-Dominioni rimaneva la realtà industriale di maggior peso con 150 operai su una popolazione di oltre 1800 abitanti come riferirà la visita pastorale del cardinale [[Andrea Carlo Ferrari]] nel [[1917]].
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa di San Giorgio Martire ====
La costruzione attuale, risalente al [[1913]] quando venne consacrata dall'arcivescovo [[Andrea Carlo Ferrari]], prende in realtà il nome dal castello locale dedicato a San Giorgio, sulle cui rovine sorge l'edificio. Una prima notizia della presenza di una cappella dedicata a San Giorgio nel territorio di Casorezzo risale al citato documento del [[1009]] ad opera dell'arcivescovo di Milano, dove essa aveva appunto la funzione di luogo di culto del fortilizio presente in loco.
 
Con la decadenza del castello e l'espandersi dell'abitato, già al [[1398]] la cappella fu elevata al rango di parrocchia ed inclusa nella [[Pieve di Parabiago]].
 
La chiesa attuale, costruita in stile neoromanico (a differenza della precedente struttura di forme barocche), si presenta a tre navate interne con tre altari; oltre a quello maggiore troviamo un altare dedicato a Sant'Antonio da Padova e l'altro dedicato alla Madonna della Pace, commissionato durante la [[Prima guerra mondiale]]. Quello che maggiormente salta all'occhio osservando la struttura della chiesa è la presenza dell'attuale campanile che stona completamente con lo stile architettonico della chiesa: esso è infatti una costruzione moderna in quanto il precedente campanile, sopraelevato e dotato di un nuovo concerto di campane nel [[1894]], venne col tempo a presentare problemi strutturali che lo resero difficile da mantenere in piedi e per questo nel [[1960]] venne demolito, costruendo l'attuale struttura di stile moderno dal [[1966]]. Contemporaneamente venne eretta anche la nuova casa parrocchiale in sostituzione della precedente in stato decadente. Le nuove opere vennero inaugurate dall'arcivescovo Colombo nel [[1971]].
 
==== Oratorio di San Salvatore ====
Di origine romanica, l'Oratorio di San Salvatore presenta importanti affreschi dell'XI secolo con influenze bizantine assieme ad altre opere a fresco realizzate nel XVI secolo ed ascrivibili alla scuola [[Bernardino Luini|luinesca]] e firmati da tale Bernardino "de Albertonibus" da Busto con la collaborazione di tale Giorgio da Saronno.
L'edificio, eretto su un antico sentiero che ancora oggi conduce da Casorezzo a [[Busto Garolfo]], appare già citato da [[Goffredo da Bussero]] che però lo vuole dedicato al Salvatore ed a Sant'[[Ilario di Poitiers]]. Alla visita di San Carlo Borromeo del [[1566]], l'oratorio si presentava in buone condizioni ed ornato a dovere. Al di fuori di esso si estendeva un piccolo cimitero.
 
è contraddistinto da una facciata ampiamente rimaneggiata dopo l'erezione della chiesa che presenta due nicchie che spezzano il motivo della costruzione e più in alto, in un fascione, si trova la dedica "Deo Salvatori et Reginae Martyrum".
 
==== Oratorio San Luigi Gonzaga ====
Tuttora ritrovo per tanti giovani che, si incontrano nei pomeriggi, dopo la scuola, spesso per giocare a calcio. L'oratorio San Luigi Gonzaga offre 3 campi di calcio, un campo da pallacanestro e un campo da pallavolo. Durante l'estate l'oratorio organizza l'oratorio feriale, un ritrovo di circa un mese per bambini e adolescenti.
 
=== Aree naturali ===
Alcune parti boschive ed agricole del Comune, sono state comprese nel [[Parco del Roccolo]], del quale attualmente vi è la sede in paese. Esso è stato istituito nel 1991 tra i Comuni di [[Parabiago]], [[Busto Garolfo]], Casorezzo, [[Arluno]], [[Canegrate]] e [[Nerviano]] (dal 1997), riconosciuto tale nel 1994 dalla [[Lombardia|Regione Lombardia]], si estende per circa 15.000.000 di m<sup>2</sup>, ed è atto alla difesa di fauna, flora e attività agricole locali. Viene caratterizzato dalla presenza di specie arboree autoctone ([[quercia]], [[ciliegio]], [[pino silvestre]]) ed altre specie introdotte dall'uomo ([[robinia]], [[castagno]], quercia rossa, prunus serotina). Attualmente è in progetto una sua estensione fino al Bosco [[WWF]] di [[Vanzago]].
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Casorezzo}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 271 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
 
* [[Marocco]] 57 1,06%
* [[Romania]] 54 1,00%
 
== Cultura ==
Casorezzo è stata al centro, negli anni ottanta, di un'intensa attività radiofonica. Qui sorse [[Radio Continental One]], emittente che trasmise su FM 102.650&nbsp;MHz dal 1980 al 1995 (cedette l'impianto alla bergamasca [[Radio Zeta]]). Poco tempo dopo, nella seconda metà degli anni ottanta si insediò nella cittadina [[Radio Jolly]], stazione che irradiava programmi generalisti su FM 100,700&nbsp;MHz e 96,300&nbsp;MHz e che resistette in un etere molto congestionato fino al 1993, allorquando alienò i propri impianti a [[Radio Primarete]] di [[Legnano]].
 
== Economia ==
L'economia è qui da sempre legata all'agricoltura.
 
L'industrializzazione iniziò con il tessile, che poteva lavorare il prodotto ottenuto dal baco da seta coltivato nel territorio. Solo più tardi entrarono in paese le industrie tessili legate, anziché al carattere agricolo del paese, al tipo di industria comune a questa parte della [[Lombardia]]; iniziò da quel momento la trasformazione da paese agricolo a paese inserito in una zona industriale.
 
La maggiore azienda del settore operanti in paese a quei tempi, era la filanda del Cavalier Antonio Gaio, fondata dalla famiglia nel [[1830]]. Era nel suo campo una delle più importanti della zona, dal momento che offriva lavoro a circa 150 persone, in massima parte donne, occupando una superficie di 350 m<sup>2</sup>. La filanda del Cavalier Gaio venne chiusa nell'anno del suo centenario, nel [[1930]].
 
Inoltre nei locali ora occupati dalla società "Alfa", operava l'azienda di proprietà della famiglia [[Ferrario]], ove erano prodotti tappeti su telai a mano. Questa attività venne terminata nel [[1925]]. Dal [[1924]] al [[1935]] fu in attività la tessitura Colombo.
 
Il primo stabilimento di tessitura costruito nel paese, venne realizzato ad opera della ditta "Cappia Della Porta & C". Quando venne acquistato dal Commendator Ottorino Maderna nel [[1898]] era in funzione già da qualche anno. Nel [[1940]] la ditta Ottorino Maderna venne acquistata dai signori Vincenzo Zucchi e Grippa ed è ora la maggiore industria di Casorezzo. La produzione della ditta era ristretta esclusivamente ai tessuti di lino e misto lino per tovaglieria, lenzuola, asciugamani, ed ai tessuti di seta pura naturale ed artigianale. Nel [[1942]] avvenne la separazione: la sede dove era sorta la "Manifattura di Casorezzo Vincenzo Zucchi & C.S.A." diventò "Giori & C.S.p.A." che rilevò la parte azionaria del sig. Grippa. La "Vincenzo Zucchi" si stabilì definitivamente nell'azienda ex Ottorino Maderna.
Dal 2007, l'azienda ha chiuso lo stabilimento sito in Casorezzo mantenendo attivo solo il reparto legato all'outlet.
 
== Infrastruttre e trasporti ==
Il comune è posto vicino alla direttrice autostradale [[Autostrada A4 (Italia)|A4]] Milano-Torino raggiungibile tramite il casello autostradale di [[Arluno]] a circa 4&nbsp;km e le stazioni ferroviarie più vicine solo quelle di [[Parabiago]] (4&nbsp;km) e [[Arluno]]-[[Vittuone]] (6&nbsp;km).
Sono invece presenti numerose linee di trasporto su gomma gestite da [[Movibus]] che collegano il paese con i principali comuni del magentino, bustese, legnanese e con [[Milano]]:
 
* z642 Legnano-Villa Cortese-Busto Garolfo-Casorezzo-Ossona-Arluno-Santo Stefano Ticino-Corbetta-Magenta;
* z643 Parabiago FS-Casorezzo-Ossona-Arluno-Vittuone FS;
* z647 Castano Primo-Buscate-Arconate-Busto Garolfo-Casorezzo-Ossona-Arluno-Pregnana-Cornaredo;
* z648 Castano Primo-Buscate-Arconate-Busto Garolfo-Casorezzo-Ossona-Arluno-Milano (tramite autostrada);
* z649 Busto Garolfo-Casorezzo-Ossona-Arluno-Pregnana-Cornaredo-Milano [[Molino Dorino (metropolitana di Milano)|Molino Dorino]].
 
Le linee sono state gestite da [[ATINOM]] fino a giugno 2008 e successivamente passate a [[MOVIBUS]].
 
== Amministrazione ==
=== Sindaci durante la [[Repubblica Italiana]] {{bandiera|ITA|dim=30}} ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 12 giugno [[2004]]
| 7 giugno [[2009]]
| Roberto Gornati
| [[Lista civica]] di [[centrodestra]]
| [[Sindaco]]
|<ref name="RobertoGornati2">{{cita web|url=http://www.repubblica.it/speciale/2009/elezioni/comunali/casorezzo.html|titolo=Elezioni Amministrative 6-7 giugno 2009 - Comunali: LOMBARDIA - Casorezzo|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=8 giugno 2009|accesso=25 agosto 2015}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
| 7 giugno [[2009]]
| 26 maggio 2014
| Roberto Gornati
| [[Lista civica]] di [[centrodestra]]
| [[Sindaco]]
|<ref name="RobertoGornati2" />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 26 maggio 2014
| ''in carica''
| Pierluca Oldani
| [[Lista civica]] "La bottega del futuro"
| [[Sindaco]]
|<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/static/speciale/2014/elezioni/comunali/casorezzo.html|titolo=Elezioni Comunali 2014 - Lombardia: Casorezzo|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=26 maggio 2014|accesso=25 agosto 2015}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
Nel 2006 è stata fondata l'Associazione Sportiva Casorezzo, militante in terza categoria nella stagione 2014/2015. Nella stagione 2016/2017 la formazione biancoverde conquista la seconda categoria vincendo il campionato e stabilendo il record di 17 vittorie consecutive senza subire mai reti in trasferta. Inoltre il 14 maggio 2017 conquista anche il "trofeo Mulazzi" laureandosi campione del comitato di Legnano.
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Comuni della città metropolitana di Milano}}
{{Pieve di Parabiago}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Altomilanese}}
 
[[Categoria:Comuni della città metropolitana di Milano]]