Papa Leone IX e La Roca de la Sierra: differenze tra le pagine

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{{PapaF|centri abitati della ChiesaSpagna|luglio cattolica2017}}
{{Divisione amministrativa
|nome=Papa Leone IX
|Nome = La Roca de la Sierra
|immagine=[[File:Papa Leone IX.jpg|250px]]
|Nome ufficiale =
|titolo = 152º papa della Chiesa cattolica
|Panorama =
|elezione=dicembre [[1048]]
|Didascalia =
|insediamento=12 febbraio [[1049]]
|Stemma =
|fine pontificato=19 aprile [[1054]]
|Bandiera =
|predecessore=[[papa Damaso II]]
|Stato = ESP
|successore=[[papa Vittore II]]
|Grado amministrativo = 3
|cardinali=[[:Categoria:Cardinali nominati da Leone IX|vedi categoria]]
|Divisione amm grado 1 = Estremadura
|nome nascita=Brunone di Egisheim-Dagsburg
|Divisione amm grado 2 = Badajoz
|data di nascita = 21 giugno [[1002]]
|Amministratore locale =
|luogo di nascita = [[Eguisheim]]
|Partito =
|nomvescovo = maggio [[1026]] da [[papa Giovanni XIX]]
|Data elezione =
|consacrato = [[1026]]
|Data istituzione =
|data di morte = 19 aprile [[1054]]
|Latitudine decimale = 39.1167
|luogo di morte = [[Roma]]
|Longitudine decimale = -6.6833
|sepoltura = [[Basilica di San Pietro in Vaticano]]
|Altitudine =
}}
|Superficie = 109.6
{{Santo
|Note superficie =
|nome = San Leone IX
|Abitanti = 1586
|immagine = PopeleoIX.jpg
|dimensioneNote immagineabitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2001
|note = Papa
|Sottodivisioni =
|nato = [[Eguisheim]], 21 giugno [[1002]]
|Divisioni confinanti = [[Badajoz]], [[Mérida (Spagna)|Mérida]]
|morto = [[Roma]], 19 aprile [[1054]]
|Lingue =
|venerato da = Chiesa cattolica
|Prefisso = (+34)...
|beatificazione =
|Codice statistico =
|canonizzazione =
|Codice catastale =
|santuario principale = [[Chiesa di San Lio]]
|Targa = BA
|ricorrenza = [[19 aprile]], [[8 maggio]]
|attributiNome abitanti =
|Patrono =
|patrono di = [[Benevento]], [[Colliano]], [[Guardia Lombardi]], [[Sessa Aurunca]]
|Festivo =
}}
|Raggruppamento =
{{Bio
|NomeMappa = Leone IX
|Didascalia mappa =
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = nato '''Brunone dei conti di Egisheim-Dagsburg'''
|ForzaOrdinamento = Leone 09
|Sesso = M
|LuogoNascita = Eguisheim
|GiornoMeseNascita = 21 giugno
|AnnoNascita = 1002
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 19 aprile
|AnnoMorte = 1054
|Attività = papa
|Attività2 = vescovo
|Attività3 = santo
|Nazionalità = tedesco
|FineIncipit = è stato il 152º [[papa]] della [[Chiesa cattolica]], dal [[1049]] alla sua morte, quarto papa tedesco della Chiesa cattolica. È venerato come [[santo]]; la sua [[Memoria (liturgia)|memoria liturgica]] è il [[19 aprile]] e l'[[8 maggio]]
}}
 
'''La Roca de la Sierra''' è un [[Comuni della Spagna|comune spagnolo]] di 1.586 abitanti situato nella [[Comunità autonome della Spagna|comunità autonoma]] dell'[[Estremadura]].
== Biografia ==
=== Formazione e carriera ecclesiastica ===
[[tedeschi|Tedesco]] di lingua ed etnia, proveniva da una nobile famiglia dell'[[Alsazia]]: il padre era Ugo IV di Nordgau, conte di [[Nordgau (Alsazia)|Nordgau]] (Bassa Alsazia), imparentato con l'imperatore [[Corrado II il Salico|Corrado II]], e la madre [[Edvige di Dabo]], era figlia del conte Luigi di Dabo. Un suo fratello, Gerardo III, fu padre di [[Ildegarda di Egisheim]], la quale sposò [[Federico I di Svevia]].
 
Ricevette una completa istruzione a [[Toul]], dove successivamente divenne canonico e, nel [[1026]], [[diocesi di Toul|vescovo]]. Nel periodo in cui rivestì questa carica rese un importante servizio politico a Corrado II e in seguito ad [[Enrico III il Nero|Enrico III]], divenendo, al tempo stesso, molto conosciuto come ecclesiastico serio e riformatore, per lo zelo che mostrò nel diffondere la regola dell'[[ordine di Cluny]].
 
Alla morte di [[papa Damaso II]], Brunone venne scelto come suo successore da un'assemblea tenuta a [[Worms]] nel dicembre [[1048]]. Sia l'imperatore che i delegati romani vi concorsero, ma Brunone richiese, come condizione per la sua accettazione, di poter andare a Roma per essere eletto canonicamente per voce del clero e del popolo. Partendo poco dopo [[Natale]], si incontrò con l'abate [[Ugo di Cluny]] a [[Besançon]], dove venne raggiunto dal giovane monaco Ildebrando, già assistente di [[papa Gregorio VI]] e futuro [[papa Gregorio VII]]. Arrivando a [[Roma]] in abiti da pellegrino nel febbraio seguente, venne accolto con molta cordialità e alla sua consacrazione assunse il nome di Leone IX.
 
=== Pontificato ===
==== Governo della Chiesa ====
Uno dei suoi primi atti pubblici fu quello di tenere il noto Sinodo di Pasqua del [[1049]], nel quale fu confermato il [[celibato ecclesiastico]] per chiunque fosse almeno [[suddiacono]] e nel quale riuscì a rendere chiare le sue convinzioni contro ogni tipo di [[simonia]]. Il resto dell'anno fu occupato da uno di quei viaggi attraverso l'[[Italia]], la [[Germania]] e la [[Francia]] che sarebbero diventati una caratteristica del suo pontificato. In uno di questi viaggi si fermò all'[[Abbazia di Reichenau]] instaurando rapporti di stima con [[Ermanno il contratto]]. Dopo aver presieduto un sinodo a [[Pavia]], si unì al [[Sacro romano imperatore]] [[Enrico III il Nero|Enrico III]] in [[Sassonia]], e lo accompagnò a [[Colonia (Germania)|Colonia]] e ad [[Aquisgrana]]. A [[Reims]] indisse un incontro dell'alto clero, tramite il quale vennero fatti passare diversi e importanti decreti di riforma. Tenne un concilio anche a [[Magonza]], al quale presero parte rappresentanti del clero italiano e francese così come di quello tedesco, ed ambasciatori dell'imperatore bizantino; anche qui simonia e matrimonio del clero furono le questioni principali.
 
Dopo il suo ritorno a Roma, tenne un nuovo Sinodo di Pasqua (29 aprile [[1050]]), che venne occupato principalmente dalla controversia sugli insegnamenti di [[Berengario di Tours]]; nello stesso anno, presiedette i sinodi provinciali di [[Salerno]], [[Siponto]] e [[Vercelli]], mentre in settembre rivisitò la Germania, ritornando a Roma in tempo per il terzo Sinodo di Pasqua, nel quale fu considerata la riordinazione di coloro i quali erano stati ordinati dai simoniaci.
 
Convocò un concilio a [[Roma]] nel [[1051]] in cui decretò che le donne che si fossero [[prostituta|prostituite]] con degli ecclesiastici entro le mura di Roma dovessero diventare eternamente [[schiavo|schiave]] al servizio del [[Palazzo del Laterano|palazzo Lateranense]]<ref>{{cita libro|autore= [[Gaetano Moroni]]|titolo= Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni volume XI pagina 60|editore= Editore Tip. Emiliana, 1841|citazione= [...] fece un altro decreto sulla continenza de' chierici. In questo decreto, cui denominò costituto, ordinò, che le donne ree di prostituzione coi preti entro le mura di Roma, incorressero pena di essere per l'avvenire schiave per servizio del palazzo lateranense}}</ref><ref>{{cita libro|nome= Atanazije|cognome= Matanic|titolo= Vita religiosa morale e sociale ed i concili di Split-Spalato dei secc. X-XI volume IL pagina 63 di Medioevo e umanesimo|editore= Editore Antenore, 1982|citazione= «le donne di malavita che si prostituiscono ai preti e che venissero rastrellate per Roma dovevano essere destinate quali schiave al palazzo lateranense» (cap. II, VII)}}</ref>.
 
Nel [[1052]] raggiunse l'imperatore a [[Bratislava|Presburgo]] e cercò invano di assicurare l'unione degli ungheresi alla Sede Apostolica. A [[Ratisbona]], [[Bamberga]] e [[Worms]] la presenza papale venne contrassegnata da diverse solennità ecclesiastiche.
Nel 1053 eresse la diocesi di Aversa in Campania; tra 1049 e 1054 riconosce i diritti dell'abate benedettino di [[Duomo di Sansepolcro|Sansepolcro]].
 
==== Relazioni con l'imperatore bizantino ====
Dopo un quarto Sinodo di Pasqua nel [[1053]] Leone, non fidandosi pienamente dell'imperatore [[Enrico III il Nero|Enrico III]], cercò un ciao ciao bella ciao avvicinamento con i bizantini.<ref name=Cardini>Franco Cardini Marina Montesano, ''Storia Medievale'', Firenze, Le Monnier Università/Storia, 2006, pag. 193</ref>
Pertanto, alleatosi coi bizantini, si mosse contro i [[Normanni]] nel sud Italia con un esercito di volontari italiani e tedeschi, ma le sue forze subirono una sconfitta totale nella [[battaglia di Civitate]] del 15 giugno [[1053]].<ref name=Cardini/>
 
Comunque, nell'uscire dalla città per incontrare il nemico, venne ricevuto con ogni segno di sottomissione. Inoltre, gli venne implorato lo sgravio dalla pressione del suo bando e gli venne giurata fedeltà e omaggio. Dal giugno [[1053]] al marzo [[1054]] venne cionondimeno detenuto a [[Benevento]] in onorevole cattività finché non fu liberato. In questo periodo Leone IX capì come i normanni fossero destinati a diventare la nuova potenza territoriale e prese in considerazione un ribaltamento di alleanze.<ref name=Cardini/>
 
=== La morte ===
Poco dopo il suo ritorno a Roma, Leone IX morì il 19 aprile [[1054]]. Sul letto di morte, le sue ultime parole furono rivolte a Dio affinché "''i fedeli Beneventani che in tuo nome si addossarono la mia cura così onestamente e mi servirono così abbondantemente, e tutti gli altri fedeli, Egli si degnasse di benedire e di preservare''"<ref>Stefano Borgia, Memorie istoriche, parte seconda, p. 39; citato in italiano in Giacomo de Antonellis, ''Per una storia religiosa del Sannio'', Solfanelli, Benevento 2009, p. 66.</ref>. Da parte loro, i [[Benevento|beneventani]] dedicarono a Leone IX una chiesa, abbattuta in seguito, di cui è rimasta intatta soltanto una epigrafe che recita: "''Devotamente il Presule Ulderico assai soddisfatto, si dimostrò presente e consacrò il Tempio, in onore del glorioso papa Leone IX''".
 
=== Lo Scisma d'Oriente ===
[[File:Codex Bodmer 127 191r Detail.jpg|thumb|left|Leone III raffigurato nel ''Passionario di Weissenau'' ([[XII secolo]] ca.)]]
La figura di papa Leone IX resta legata al '''[[grande scisma]]''' che si consumò in quegli anni tra la [[Chiesa di Roma]] e quella di [[Chiesa ortodossa|Costantinopoli]].
 
Nel [[Concilio di Costantinopoli I|Concilio ecumenico di Costantinopoli]] dell'anno [[381]], sotto [[papa Damaso I]], era stato accettato il [[dogma]] che lo [[Spirito Santo]] procede dal Padre attraverso il Figlio (in latino: ''ex Patre procedit''). Successivamente, la sola Chiesa di Roma aveva celebrato un suo Concilio a [[Toledo]], nell'anno [[589]] (sotto [[Papa Pelagio II]]), nel quale era stato modificato questo dogma ed era stato stabilito che lo Spirito Santo ''promana'' dal Padre ''e'' dal Figlio (in latino: ''ex Patre [[Filioque]] procedit''). Questa variazione non era stata accettata dagli altri [[patriarca (cristianesimo)|patriarcati]], soprattutto da quello di Costantinopoli, che intravvedeva in questo cambiamento una sorta di negazione del [[monoteismo]], mettendo sullo stesso piano il Padre e il Figlio. Era iniziata, così, una disputa dottrinale all'interno del mondo cristiano destinata a durare per molti secoli. Nel tempo, sorsero diverse interpretazioni sul ''filioque'' deciso da Roma, volte ad aumentarne l'autorevolezza, come quella che [[Papa Leone V]] o l'[[Antipapa Cristoforo]] (già un secolo e mezzo prima di Leone IX) avessero detto esplicitamente a un "patriarca Sergio" (in quell'epoca mai esistito) che lo Spirito procede sia dal Padre sia dal Figlio.
 
Alla metà del [[secolo XI]], mentre a Roma regnava Leone IX, a Costantinopoli era stato nominato [[patriarca (cristianesimo)|Patriarca]] [[Michele I di Costantinopoli|Michele Cerulario]].
Va ricordato che, mentre il Papa di Roma veniva eletto con il concorso di tante componenti (anche laiche, ma con la preminenza di quelle ecclesiastiche), il Patriarca di Costantinopoli veniva nominato direttamente dall'imperatore a cui doveva rendere conto, la qual cosa poneva il capo della Chiesa d'Oriente in subordine rispetto all'imperatore. Michele Cerulario, sulla scorta della mai accolta variazione del dogma sullo Spirito Santo, cominciò a contestare tutte le innovazioni che Leone IX stava introducendo nelle regole della Chiesa. Per contrastare la Chiesa di Roma in ogni modo, Michele cominciò prima a contestare il celibato ecclesiastico, poi la tonsura della barba, quindi la celebrazione dell'[[eucaristia]] con [[pane azzimo]].
 
Leone IX inviò, allora, a Costantinopoli alcuni legati con l'incarico di convincere i cristiani d'oriente a rimuovere le contestazioni e ad accettare le nuove direttive che egli, in qualità di Primate dei cinque patriarcati cristiani, riteneva suo diritto impartire a tutti i cristiani, pena la [[scomunica]] del Patriarca contenuta in una [[Bolla pontificia|bolla]] già in possesso dei legati. Michele Cerulario rifiutò l'invito del Papa e subì la scomunica, a seguito della quale emanò, a sua volta, una scomunica verso i cristiani d'occidente. Nel frattempo, Leone IX morì. Queste scomuniche incrociate determinarono, dopo la sua morte, lo [[scisma]] tra le due Chiese, tuttora in essere. Da allora in poi, la Chiesa cristiana di Roma si definì "[[Chiesa cattolica|cattolica]]", cioè universale; quella di Costantinopoli si definì "[[Chiesa ortodossa|ortodossa]]", cioè fedele al dogma (quello di Nicea del 325).
 
== Culto ==
[[File:Alsace Mont Sainte-Odile 12.JPG|thumb|Papa Leone IX e santa Eugenia nel mosaico ottocentesco dell'abbazia di Mont Sainte Odile, in [[Alsazia]].]]
La Chiesa cattolica considera Leone IX santo e ne ricorda la memoria il [[19 aprile]] e l'[[8 maggio]].
 
Dal [[Martirologio Romano]]: "A Roma presso San Pietro, san Leone IX, papa, che dapprima come vescovo di Toul difese strenuamente per venticinque anni la sua Chiesa; eletto poi alla sede di Roma, in cinque anni di pontificato convocò molti sinodi per la riforma della vita del clero e l'estirpazione della simonia".
 
San Leone è patrono di [[Colliano]] ([[Provincia di Salerno|SA]]), [[Guardia Lombardi]] ([[Provincia di Avellino|AV]]) e [[Sessa Aurunca]] ([[Provincia di Caserta|CE]]). La città di [[Benevento]] lo elesse nel 1762 suo speciale patrono. È venerato anche in molte diocesi di Francia.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{de}} Karl Mittermaier, ''Die deutschen Päpste. Benedikt XVI. und seine deutschen Vorgänger'', 2006.
* Michele Giuseppe D'Agostino, ''Il Primato della Sede di Roma in Leone IX (1049-1054). Studio dei testi nella controversia greco-romana nel periodo gregoriano'', Cinisello Balsamo 2008.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Category:Leo IX}}
 
{{Comuni della provincia di Badajoz}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.documentacatholicaomnia.eu/01_01_1049-1054-_Leo_IX,_Sanctus.html|Opera Omnia dal Migne Patrologia Latina con indici analitici}}
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/santo-leone-ix_%28Enciclopedia-dei-Papi%29/ Biografia di papa Leone IX] nell'[[Enciclopedia dei Papi]] [[Enciclopedia Treccani|Treccani]]
* {{santiebeati|50075|san Leone IX}}
 
{{Box successione
|tipologia = regnante
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{{Box successione
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|immagine = BishopCoA PioM.svg
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[[Categoria:Comuni della provincia di Badajoz]]