Francesco Cossiga e Astana Fýtbol Klýby 2018: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
 
Riga 1:
{{in corso|calcio}}
{{Carica pubblica
{{torna a|Astana Fwtbol Klwbı}}
|nome = Francesco Cossiga
{{Stagione squadra
|immagine = Cossiga Francesco 2.jpg
|club = FC Astana
|carica = 8º [[Presidente della Repubblica Italiana]]
|stagione = 2018
|mandatoinizio = [[3 luglio]] [[1985]]
|immagine =
|mandatofine = [[28 aprile]] [[1992]]
|didascalia =
|predecessore = [[Sandro Pertini]]
|allenatore1 = {{Bandiera|BGR}} [[Stanimir Stoilov]]<br><small>(Fino al 1º marzo 2018)</small><br>{{Bandiera|KAZ}} Grïgorïý Babayan<br><small>(Dal 1º marzo 2018)
|successore = [[Oscar Luigi Scalfaro]]
|allenatore2 = {{Bandiera|KAZ}} Grïgorïý Babayan<br><small>(Fino al 1º marzo 2018)
|carica2 = [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio dei ministri]]
|titolo allenatore2 = Assistente
|presidente2 = [[Sandro Pertini]]
|presidente = {{Bandiera|KAZ}} Sayan Xamïtjanov
|mandatoinizio2 = [[4 agosto]] [[1979]]
|manager =
|mandatofine2 = [[18 ottobre]] [[1980]]
|titolo manager =
|predecessore2 = [[Giulio Andreotti]]
|campionato = [[Qazаqstan Prem'er Ligasy 2018|Prem'er Ligasy]]
|successore2 = [[Arnaldo Forlani]]
|campionato posizione = ''da disputare''
|carica3 = [[Ministro dell'Interno]]
|coppa1 = [[Qazaqstan Kubogy 2018|Qazaqstan Kubogy]]
|presidente3 = [[Aldo Moro]]<br />[[Giulio Andreotti]]
|coppa1 posizione = Ottavi di finale
|mandatoinizio3 = [[12 febbraio]] [[1976]]
|coppa2 = [[UEFA Champions League 2018-2019|Champions League]]
|mandatofine3 = [[11 maggio]] [[1978]]
|coppa2 posizione = ''da disputare''
|predecessore3 = [[Luigi Gui]]
|coppa3 = [[UEFA Europa League 2017-2018|Europa League]]
|successore3 = [[Virginio Rognoni]]
|coppa3 posizione = Sedicesimi di finale
|carica4 = [[Senatore a vita]]
|coppa4 = [[Qazaqstan Superkubogy 2018|Supercoppa]]
|mandatoinizio4 = [[28 aprile]] [[1992]]
|coppa4 posizione = '''Vincitore'''
|mandatofine4 = [[17 agosto]] [[2010]]
|partitostadio = [[DemocraziaAstana CristianaArena]]
|abbonati =
|alma_mater = [[Università degli Studi di Sassari]]
|presenze campionato =
|}}
|presenze totale =
{{Membro delle istituzioni italiane
|marcatore campionato =
|nome = Francesco Cossiga
|marcatore totale =
|istituzione = Camera
|spettatori max =
|luogo_nascita = [[Sassari]]
|spettatori min =
|data_nascita = [[26 luglio]] [[1928]]
|spettatori media =
|luogo_morte = [[Roma]]
|stagione prima = [[Astana Fwtbol Klwbı 2017|2017]]
|data_morte = [[17 agosto]] [[2010]] ({{Età|1928|07|26|2010|08|17|}} anni)
|stagione dopo = [[Astana Fwtbol Klwbı 2019|2019]]
|titolo = [[Laurea]] in [[giurisprudenza]]
|professione = [[Università|Docente universitario]]
|partito = [[Democrazia Cristiana]]
|gruppo_parlamentare = [[Democrazia Cristiana|Democratico Cristiano]]
|circoscrizione = [[Sardegna]]
|legislatura = [[III Legislatura della Repubblica Italiana|III]], [[IV Legislatura della Repubblica Italiana|IV]], [[V Legislatura della Repubblica Italiana|V]], [[VI Legislatura della Repubblica Italiana|VI]], [[VII Legislatura della Repubblica Italiana|VII]], [[VIII Legislatura della Repubblica Italiana|VIII]]
|sito = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=VI%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg06/framedeputato.asp?Deputato=d200246
}}
{{Bio
|Nome = Francesco
|Cognome = Cossiga
|Sesso = M
|LuogoNascita = Sassari
|GiornoMeseNascita = 26 luglio
|AnnoNascita = 1928
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 17 agosto
|AnnoMorte = 2010
|Attività = politico
|Attività2 = giurista
|Attività3 = docente
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , ottavo [[presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] dal [[1985]] al [[1992]] quando assunse, di diritto, l'ufficio di [[senatore a vita]]. A seguito di un [[decreto]] del [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio dei ministri]] ha potuto fregiarsi del titolo di [[presidente emerito della Repubblica Italiana]]
}}
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l''''FC Astana''' nelle competizioni ufficiali della stagione '''2018'''.
 
== Maglie e sponsor ==
È stato [[Ministero dell'interno|ministro dell'interno]] nei governi [[Governo Moro V|Moro V]], [[Governo Andreotti III|Andreotti III]] e [[Governo Andreotti IV|Andreotti IV]] dal [[1976]] al [[1978]], quando si dimise in seguito all'uccisione di [[Aldo Moro]]. Dal [[1979]] al [[1980]] fu [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio dei ministri]] e fu [[presidente del Senato italiano|presidente del Senato della Repubblica]] nella [[IX Legislatura della Repubblica Italiana|IX legislatura]] dal [[1983]] al [[1985]], quando lasciò l'incarico perché fu eletto al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]], come più giovane Capo di Stato dell'età repubblicana, dopo essere già stato fino ad allora il più giovane Sottosegretario, Ministro dell'Interno, Presidente del Consiglio dei Ministri e Presidente del Senato.
Per la stagione 2018, il fornitore tecnico è [[Adidas]], mentre lo sponsor ufficiale è '''Samruk-Kazyna'''.
 
{|
== Biografia ==
|-
=== La gioventù ===
|
'''Francesco Cossiga''' nacque il [[26 luglio]] [[1928]]<ref name="Quirinale">[http://www.quirinale.it/qrnw/statico/ex-presidenti/Cossiga/cos-biografia.htm Biografia dal sito del Quirinale]</ref> da una famiglia medio-borghese<ref name="Leonardo">cronologia.leonardo.it/storia/biografie/cossiga.htm</ref> repubblicana e anti-fascista. A sedici anni si diplomò, in anticipo di tre anni<ref name="Leonardo" />, al [[Liceo classico Domenico Alberto Azuni|Liceo classico «Azuni»]]; l'anno successivo si iscrisse alla [[Democrazia Cristiana]]<ref name="Leonardo" /> e tre anni dopo si laureò in [[giurisprudenza]]<ref name="Quirinale" /><ref name="Leonardo" />.
{{Divisa Calcio
 
|pattern_b = _astana1718h
=== Inizi della carriera politica ===
|body = FFFFF
Iscritto alla sezione sassarese della [[Democrazia Cristiana]] a 17 anni, conseguì la [[Esame di maturità|maturità]] in anticipo e si iscrisse al corso di laurea in [[giurisprudenza]], per laurearsi, a soli vent'anni, nel [[1948]], iniziando una carriera universitaria che gli sarebbe in seguito valsa l'insegnamento della materia di diritto costituzionale regionale presso la facoltà di giurisprudenza dell'[[Università degli studi di Sassari|Università di Sassari]]. In quegli anni ha fatto parte della [[Federazione Universitaria Cattolica Italiana|FUCI]] con ruoli di primo piano nella FUCI di [[Sassari]] e a livello nazionale.<ref>{{cita libro|Guido|Rombi|Chiesa e società a Sassari dal 1931 al 1961. L'episcopato di Arcangelo Mazzotti|2000|Vita e pensiero|Milano|url=http://books.google.it/books?id=xjXGOiZh0MAC&dq=guido+rombi+chiesa&printsec=frontcover&source=bl&ots=HFNSEBl1jn&sig=y5VDksQXeJi-84MsalcBdE1lFvY&hl=it&ei=fYmmSvaCCdGOsAbxgb2eBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1#v=onepage&q=&f=false|id=ISBN 978-88-343-0097-8}} (soprattutto il capitolo: ''Francesco Cossiga e la corrente dossettiana: dalla Fuci ai «giovani turchi»'', pp. 282-314).</ref>
|pattern_la = _astana1718h
 
|leftarm = FFFFF
{{Vedi anche|Giovani turchi (Italia)|Governo Moro III}}
|pattern_ra = _astana1718h
Alla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]], ancora trentenne, iniziò la sua folgorante carriera politica a capo dei cosiddetti [[giovani turchi (Italia)|giovani turchi]] sassaresi: eletto deputato per la prima volta nel [[1958]] divenne poi il più giovane [[Sottosegretario di Stato|sottosegretario]] alla difesa nel [[Governo Moro III|terzo governo Moro]] ([[23 febbraio]] [[1966]])<ref>{{citazione necessaria|In questa veste presiedette all'apposizione degli "omissis" sul [[rapporto Manes]]: si tratta della relazione conclusiva della commissione ministeriale di inchiesta sul [[piano Solo]], che la Commissione parlamentare sul [[SIFAR]] ricevette dal Governo pesantemente censurata "per esigenze di segreto militare" e che, invece, conteneva la prova della natura [[golpe|golpista]] delle manovre del generale [[Giovanni De Lorenzo|De Lorenzo]]}} nell'estate del 1963, quando [[Pietro Nenni]] dichiarò che da parte dell'Arma era stato fatto udire "tintinnìo di sciabole" per impedire che la riedizione del governo Moro di centro-sinistra portasse ad equilibri più avanzati nel senso delle riforme economico-sociali necessarie al Paese.</ref>. Dal novembre 1974 al febbraio 1976 fu [[ministro della pubblica amministrazione]] nel [[Governo Moro IV]]. Il [[12 febbraio]] [[1976]], a 48 anni, divenne [[ministro degli interni]].
|rightarm = FFFFF
 
|pattern_sh = _astana1718h
=== Attività di governo ===
|shorts = FFFFF
==== I primi anni al Viminale ====
|pattern_so = _astana1617h
L'[[11 marzo]] [[1977]], nel corso di durissimi scontri tra studenti e forze dell'ordine nella zona universitaria di [[Bologna]] venne ucciso il militante di [[Lotta continua]] [[Pierfrancesco Lorusso]]; alle successive proteste degli studenti, Cossiga, allora titolare del [[Ministero dell'interno]], rispose mandando veicoli trasporto truppa blindati ([[M113 (trasporto truppe)|M113]]) nella zona universitaria<ref>[http://www.tmcrew.org/movime/mov77/univers.htm movimento 77]</ref>. A seguito di ciò, visto il clima di violenza e i toni sempre più accesi, in particolare dei soggetti appartenenti all'area [[extra-parlamentare]], Francesco Cossiga diede disposizioni per vietare in tutto il [[Lazio]], fino al successivo 31 maggio, tutte le manifestazioni pubbliche. Nonostante il divieto, grandi gruppi di militanti diedero comunque il via a manifestazioni di protesta, anche a Roma, a seguito della morte per colpi d'arma da fuoco della militante radicale romana [[Giorgiana Masi]] sul Ponte Garibaldi. Il nome del ministro venne storpiato dagli studenti: con una [[k]]appa iniziale ed usando la doppia ''esse'' delle [[Schutzstaffel|SS]] naziste ([[sowilo]], lettera dell'[[alfabeto runico]]), in una forma somigliante a Koᛊᛊiga.
|socks = FFFFF
 
|title =1ª divisa
Nel gennaio [[1978]] Cossiga contribuì alla riforma dei servizi segreti dando loro la configurazione che avrebbero mantenuto fino alla successiva riforma del [[2007]], e sostenne la creazione dei reparti speciali antiterrorismo della [[Polizia di Stato|Polizia]] [[NOCS]] e dei [[Carabinieri]] [[Gruppo Intervento Speciale|GIS]].
 
==== Il [[caso Moro]] ====
Nel [[marzo]] [[1978]], quando fu rapito [[Aldo Moro]] dalle [[brigate rosse]], creò rapidamente due "comitati di crisi", uno ufficiale e uno ristretto, per la soluzione della crisi.
 
Molti fra i componenti di entrambi i comitati sarebbero in seguito risultati iscritti alla [[P2]]; ne faceva parte lo stesso [[Licio Gelli]] sotto il falso nome di ingegner Luciani. Tra i membri anche lo psichiatra e criminologo [[Franco Ferracuti]]. Cossiga richiese ed ottenne l'intervento di uno specialista [[statunitense]], il professor [[Steve Pieczenik]], il quale partecipò ad una parte dei lavori.
 
Circa la presunta fuga di notizie per la quale le BR parevano a conoscenza di quanto si discutesse nelle stanze riservate, Pieczenik ebbe ad affermare nel [[1994]] che aveva via via richiesto di ridurre progressivamente il numero dei partecipanti alle riunioni. Rimasti solo Pieczenik e Cossiga, affermò lo statunitense «la falla non accennò a richiudersi». Cossiga in seguito non smentì, ma parlò di «cattivo gusto».
 
Non fu mai aperta alcuna trattativa con i sequestratori per il rilascio di Moro, il quale dalla sua prigionia scrisse a Cossiga dicendogli che «esiste un problema, postosi in molti e civili paesi, di pagare un prezzo per la vita e la libertà di alcune persone estranee, prelevate come mezzo di scambio. Nella grande maggioranza dei casi la risposta è stata positiva ed è stata approvata dall'opinione pubblica».
 
Cossiga diede le dimissioni da ministro dell'Interno in seguito al ritrovamento del cadavere del presidente della DC in via Michelangelo Caetani. Al giornalista [[Paolo Guzzanti]] disse: «Se ho i capelli bianchi e le macchie sulla pelle (''a causa della [[vitiligine]], [[ndr]]'') è per questo. Perché mentre lasciavamo uccidere Moro, me ne rendevo conto. Perché la nostra sofferenza era in sintonia con quella di Moro».
Cossiga, dopo forse questi fatti, cominciò a soffrire di numerosi problemi di salute cronici, come il [[disturbo bipolare]] e la [[sindrome della fatica cronica]]<ref>[http://www.corriere.it/politica/10_agosto_19/cossiga-medici-da-pasqua-smise-di-giocarci_441afb3e-ab71-11df-94af-00144f02aabe.shtml ''I medici: da Pasqua smise di curarsi'']</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/giugno/02/ira_Cossiga_lascio_Palazzo_Madama_co_0_0206024891.shtml ''L'ira di Cossgia: lascio Palazzo Madama'']</ref>
 
==== La presidenza del Consiglio dei ministri ====
Appena un anno dopo, il [[4 agosto]] [[1979]], fu nominato presidente del Consiglio dei ministri rimanendo in carica fino all'ottobre del [[1980]].
Nel corso dei due brevi escutivi guidati da Francesco Cossiga il Parlamento italiano approvò la legge che avrebbe consentito al Governo Craxi nel 1983 di installare gli [[Euromissile|euromissili]] a [[Comiso]]. Fu la più importante azione di politica estera del presidente Cossiga, decisione che anticipò, in qualche maniera, il sodalizio tra l'Italia e la [[Germania Occidentale]] guidata da [[Helmut Schmidt]]. Episodio poco noto alla storia delle relazioni internazionali ma di importanza stategica per il futuro dell'Italia.<ref>"L' uomo che guardò oltre il muro. La politica estera italiana dagli euromissili alla riunificazione tedesca svelata da Francesco Cossiga" di Clio Pedone, Rubbettino Editore, maggio 2012. ISBN 9788849832815</ref>
 
Cossiga come presidente del consiglio fu proposto dal [[Partito Comunista Italiano|PCI]] per la messa in stato di accusa da parte del Parlamento, in votazione in seduta comune, con una procedura conclusasi con l'archiviazione nel [[1980]], l'accusa era di favoreggiamento personale e rivelazione di segreto d'ufficio.
 
Cossiga fu sospettato di aver rivelato a un compagno di partito, il senatore [[Carlo Donat Cattin]], che suo [[Marco Donat Cattin|figlio Marco]] era indagato e prossimo all'arresto, essendo coinvolto in episodi di [[terrorismo]], suggerendone l'espatrio.
 
Il Parlamento in seduta comune ritenne però manifestamente infondata l'accusa, che era stata fatta procedere da parte della magistratura di Torino in seguito alle dichiarazioni del terrorista pentito [[Roberto Sandalo]] (Sandalo, soprannominato il "piellino canterino" perché fu uno dei primi [[pentitismo|pentiti]] dell'organizzazione terroristica [[Prima Linea|Prima linea]], aveva infatti riferito che in una conversazione con Marco Donat Cattin quest'ultimo gli avrebbe parlato dell'imminenza del suo arresto, appresa da fonti vicine al padre).
 
Nel denunciare il [[favoreggiamento]] personale il [[Partito Comunista Italiano|PCI]] guidato da [[Enrico Berlinguer]] fu assai deciso nel ritenere che Cossiga fosse la fonte della fuga di notizie sulle indagini sui terroristi. Una possibile spiegazione di tanta certezza è offerta dalla nuova ricostruzione della vicenda offerta in un libro<ref>{{cita libro|cognome=Cossiga|nome=Francesco|coautori=Pasquale Chessa|titolo=Italiani sono sempre gli altri. Controstoria d'Italia da Cavour a Berlusconi|anno=2007|editore=[[Arnoldo Mondadori Editore]]|pagine=249 pp.|id=ISBN 88-04-57573-5}}</ref> e confermata in un'intervista del [[7 settembre]] [[2007]] dallo stesso Cossiga ad [[Aldo Cazzullo]] del [[Corriere della sera]]: Cossiga ha infatti ammesso (vent'anni dopo i fatti con il reato ormai caduto in [[prescrizione]]) parte dell'addebito, ma - soprattutto - ha rivelato che lui stesso informò il cugino Berlinguer del fatto, attendendosi comprensione ed ottenendo invece che la notizia venisse utilizzata per una battaglia politica contro di lui.
 
Dopo un periodo di allontanamento dalla vita pubblica<ref>Quelli che Cossiga stesso ha definito come i suoi nemici all'interno della Democrazia Cristiana misero in giro la voce - avvalorata da un finto rapporto degli agenti segreti della sua scorta - che una sua visita in Romania, ospite di [[Nicolae Ceauşescu]], sarebbe stata motivata da una cura con l'elettroshock in una clinica di quel Paese: Cossiga ha narrato tale episodio nel corso della puntata del [[14 dicembre]] [[2007]] della trasmissione "[[Otto e mezzo (programma televisivo)|Otto e mezzo]]", intervistato da [[Giuliano Ferrara]]; nel corso della medesima trasmissione Cossiga ha comunque riferito che in altre epoche (compresa quella finale alla Presidenza della Repubblica) ha sofferto di [[Disturbo depressivo|crisi depressive]].</ref>, nel [[1983]] si candida al [[Senato della Repubblica|Senato]] nel collegio [[Tempio Pausania|Tempio]]-[[Ozieri]] e viene eletto [[Presidente del Senato della Repubblica]].
 
=== La Presidenza della Repubblica ===
[[File:Cossiga Francesco 3.jpg|thumb|right|Cossiga nel suo ufficio di presidente]]
Nel [[1985]] divenne l'ottavo presidente della Repubblica Italiana, succedendo a [[Sandro Pertini]]. Per la prima volta nella storia repubblicana, l'[[Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 1985|elezione]] avvenne al primo scrutinio, con una larga maggioranza (752 su 977 votanti): Cossiga ricevette il consenso oltre che della DC anche di [[Partito Socialista Italiano|PSI]], [[Partito Comunista Italiano|PCI]], [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]], [[Partito Liberale Italiano (1943-1994)|PLI]], [[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]] e [[Sinistra indipendente]].
 
La presidenza Cossiga fu sostanzialmente distinta in due fasi quasi eterogenee. Assai rigoroso nell'osservanza delle forme dettate dalla [[Costituzione]] (essendo peraltro docente di diritto costituzionale) fu il classico ''Presidente notaio'' nei primi cinque anni di mandato. Unico indizio della sua futura posizione di denuncia delle reticenze del sistema politico fu la sua insistente richiesta di chiarire il ruolo del Capo dello Stato nel caso di conferimento dei poteri di guerra al Governo: ne derivò la nomina della [[Commissione Paladin]].
 
La caduta del [[muro di Berlino]] segnò l'inizio della seconda fase. Secondo Cossiga la fine della [[guerra fredda]] e della contrapposizione di due blocchi avrebbe determinato un profondo mutamento del sistema politico italiano che nasceva da quella contrapposizione ed era a quella funzionale. La DC e il PCI avrebbero dunque subito gravi conseguenze da questo mutamento, ma Cossiga sosteneva che i partiti politici e le stesse istituzioni si rifiutavano di riconoscerlo. Iniziò quindi una fase di conflitto e polemica politica, spesso provocatoria e volutamente eccessiva, e con una fortissima esposizione mediatica (fu detto il «grande esternatore»), al solo scopo di dare delle «picconate a questo sistema»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/11/12/parlamento-la-settimana-piu-lunga.html PARLAMENTO, LA SETTIMANA PIÙ LUNGA]</ref>, che perciò valsero a Cossiga negli ultimi due anni di mandato l'appellativo di «picconatore»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/11/28/bobbio-restera-sotto-le-macerie.html BOBBIO: 'RESTERÀ SOTTO LE MACERIE']</ref>.
 
Rimonta a quest'epoca l'abbandono, da parte sua, di uno dei più antichi tabù della politica democristiana, cioè quello che esorcizzava l'esistenza di illeciti: conformemente alla formazione "[[Paolo Emilio Taviani|tavianea]]"<ref>Al ministro Taviani Cossiga, in una lettera al suo successore alla Difesa Parisi, ascrive la sua "iniziazione" alle ''[[Operazioni sotto copertura|covered actions]]'' della [[guerra fredda]]: "Quando i membri del Governo italiano Aldo Moro, Paolo Emilio Taviani autorizzarono la firma del protocollo segreto di adesione all'Organizzazione Alleata Stay Behind Nets, furono acquistati per piccoli lotti, intestati, a prestanome, per lo più mogli o figli di ufficiali delle Forze Armate italiane, i terreni sui quali, con il largo contributo della Central Intelligence Agency americana e del Secret Intelligence Service di Sua Maestà Britannica, fu costruita la Base di Poglina. In essa io appresi l'uso delle armi automatiche e del plastico". Nel medesimo testo - cfr. [http://www.aprileonline.info/print_article.php?id=6733 aprileonline.info] - Cossiga afferma che i suoi gradi di marina (non aveva neppure fatto il servizio militare, essendo stato scartato alla visita di leva) rientravano in questa operazione: "Per darmi una 'copertura' io fui poi nominato [[Capitano di Corvetta]] della [[Marina Militare Italiana]] e nominato "operatore" del Goi di [[Comando subacquei ed incursori|Comsubin]]".</ref> della sua iniziale carriera politica, egli tenne moltissimo a dimostrare (quasi "pedagogicamente") agli italiani i costi che in termini di legalità avrebbe sostenuto il mantenimento della pace pubblica durante il cinquantennio in cui in Italia vi era il più forte partito comunista d'Occidente<ref>Rivendicò di aver nascosto da giovane - come molti altri dirigenti democristiani degli anni cinquanta - "mitragliatrici e bombe a mano" per il caso in cui il PCI avesse tentato la presa del potere (l'episodio fu dettagliato ulteriormente, in un'intervista a Paolo Guzzanti a mandato presidenziale concluso, quando rivelò che ""alla vigilia delle elezioni del 1948 ero armato fino ai denti. Mi armò Antonio Segni. Non ero solo, eravamo un gruppo di democristiani riforniti di bombe a mano dai carabinieri. La notte del 18 aprile la passai nella sede del comitato provinciale della DC di Sassari ...Prefettura, poste, telefoni, acquedotto, gas non dovevano cadere, in caso di golpe rosso, nelle mani dei comunisti"); ascrisse alla sua grafia gli omissis con cui fu censurato al Ministero della difesa (all'epoca del suo sottosegretariato, negli anni sessanta) il rapporto Manes con cui si descrivevano le attività paragolpiste del [[piano Solo]]; si autodenunciò come referente politico di [[Organizzazione Gladio|Gladio]] e come frequentatore della sua base di capo Marrargiu, quando il presidente del Consiglio [[Giulio Andreotti]] fu indotto a rivelarne l'esistenza.</ref>. Per converso, la caduta del [[muro di Berlino]] - da lui percepita come svolta epocale prima di molti altri statisti italiani, tanto da essere stato l'unico politico romano a presenziare alla prima seduta del [[Bundestag]] dopo la riunificazione nel [[1990]] - fu per lui la vera giustificazione della riduzione dei margini di tolleranza dell'alleato nordamericano verso la classe politica italiana della "[[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]]": si tratta di una tolleranza che lui percepì scemare quando la [[CIA]] interferì pesantemente (ed infruttuosamente) nelle vicende politiche delle massime istituzioni italiane, nel [[1989]], tentando di impedire l'ascesa di [[Giulio Andreotti]] a [[Palazzo Chigi (Roma)|palazzo Chigi]], probabilmente a causa della sua politica filoaraba<ref>"[http://archiviostorico.corriere.it/2009/gennaio/11/Cossiga_Andreotti_Ama_giocare_poker_co_9_090111024.shtml Cossiga: Andreotti? Ama giocare a poker. Mi ha sempre battuto]": intervista al ''[[Corriere della Sera]]'' dell'11 gennaio 2009.</ref>.
 
Tra le esternazioni del presidente vi erano anche le denunce di un'eccessiva politicizzazione della [[magistratura]], e quella rivolta contro [[Rosario Livatino]], un giovane giudice da lui definito ''ragazzino'', che sarà assassinato dalla [[mafia]] nel [[1990]]: «Non è possibile che si creda che un ragazzino, solo perché ha fatto il concorso di diritto romano, sia in grado di condurre un'indagine complessa come può essere un'indagine sulla mafia o sul traffico della droga. Questa è un'autentica sciocchezza».<ref>Discorso tratto da ''Storia della Prima Repubblica'', parte VI, di Paolo Mieli, 3D produzioni video.</ref>
 
Anni dopo, con una lettera ai genitori del giudice, Cossiga smentì che quelle affermazioni dispregiative fossero riferite a Rosario Livatino<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/luglio/12/Cossiga_Quel_giudice_ragazzino_eroe_co_0_0207124426.shtml|titolo=Quel giudice ragazzino? Un eroe e un santo|editore=Corriere della Sera|accesso=15-07-2012}}</ref>.
 
Per il suo mutato atteggiamento, Cossiga ricevette varie critiche e prese di distanza da parte di quasi tutti i partiti, ad eccezione del [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI]] che si schierò al suo fianco in difesa delle "picconate". Egli tra l'altro sarà ritenuto uno dei primi "sdoganatori" del MSI, al quale rivolse le scuse a nome dello Stato italiano per le accuse che erano state espresse nei suoi confronti all'indomani della [[strage di Bologna]] nel [[1980]].<ref>[http://www.atuttadestra.net/index.php/archives/24821 Cossiga, Storace: «È stato il primo sdoganatore del Msi»].</ref>
 
==== Cossiga e Gladio ====
Nel [[1966]], quando entrò per la prima volta al governo, Cossiga ricevette la delega, come Sottosegretario alla Difesa, a sovrintendere [[Organizzazione Gladio|Gladio]], sezione italiana della rete [[Stay Behind]], organizzazione segreta dell'[[Alleanza Atlantica]] (di cui facevano parte anche [[Austria]] e [[Svezia]]).
 
Le asserite responsabilità di Cossiga nei confronti di Gladio furono confermate dal medesimo interessato che, ancora presidente, ammise con fierezza, in un'esternazione a [[Edimburgo]] nel [[1990]], la parte avuta nella sua messa a punto, in quanto sottosegretario al Ministero della Difesa tra il [[1966]] e il [[1969]]<ref name=Gladio>[[Indro Montanelli]], [[Mario Cervi]] ''L'Italia degli anni di fango'', Milano, Rizzoli, 1993</ref> e si autodenunciò con un documnento inviato alla Procura di [[Roma]], in seguito alla denuncia dell'ammiraglio Martini e del generale Inzerilli com responsabili di Gladio. Nel documento dichiarò: «Rivendico in pieno la tutela di quarant'anni di politica della Difesa e della sicurezza per la salvaguardia dell'integrità nazionale, dell'indipendenza e della sovranità territoriale del nostro Paese nonché della libertà delle istituzioni, anche al fine di rendere giustizia a coloro che agli ordini del governo legittimo hanno operato per la difesa della Patria»<ref name="Gladio"/>.
Sono differenti le versioni sui motivi che indussero l'allora presidente del Consiglio [[Giulio Andreotti]] a divulgare la struttura segreta di Gladio:
# [[Paolo Guzzanti]], nel suo libro ''Cossiga, un uomo solo'' ([[Rizzoli]], [[1991]]) dedica un capitolo («La fiaba del giudice, del gatto e del primo ministro») alla chiave interpretativa di fonte cossighiana: la richiesta del giudice che indagava sulla strage di Peteano, [[Felice Casson]], di accedere agli archivi del [[SISMI]] a [[Forte Braschi]], sarebbe stata inopinatamente accolta dal presidente del consiglio [[Giulio Andreotti]] per dare luogo ad un regolamento di conti con il Capo dello Stato, da poco esternatore assai sgradito alla maggioranza DC;
# lo stesso Cossiga, in una sua autobiografia, ''La versione di K'' ([[Rizzoli]], [[2009]]), scrive, riferendosi ad Andreotti: "Mi ha risposto che, ormai caduto il Muro di Berlino, non vi era più alcuna ragione per non raccontare come stavano davvero le cose. Tanto più, aggiunse, che aveva concesso al pm veneziano Felice Casson (…) il permesso di andare a vedere negli archivi dei Servizi Segreti: a quel punto c'era poco da sperare che non avrebbe ricostruito tutto" (pag. 158).
 
Vi sono state differenti valutazioni politiche sul suo coinvolgimento nella vicenda di Gladio.
 
Mentre Cossiga ha dichiarato che sarebbe giusto riconoscere il valore storico dei ''gladiatori'' così come era avvenuto per i [[Resistenza italiana|partigiani]], il presidente della [[Commissione Stragi]] Giovanni Pellegrino ebbe a scrivere: «[...] se in sede giudiziaria un'illiceità penale della rete clandestina in sé considerata è stata motivatamente e fondatamente negata, non sono state affatto escluse possibili distorsioni dalle finalità istituzionali dichiarate della struttura, che ben possono essere andate al di là della sua già evidenziata utilizzazione a fini informativi...».
 
==== La richiesta di messa in stato di accusa ====
Il 6 dicembre 1991 fu presentata in parlamento da parte dell'allora minoranza la richiesta di messa in stato di accusa per Francesco Cossiga<ref>Le accuse erano 29, tra queste:
:a) l'espressione di pesanti giudizi sull'operato della commissione di inchiesta sul terrorismo e le stragi;
:b) la lettera del [[7 novembre]] 1990 con la minaccia di «sospendersi» e di sospendere il governo onde bloccare la decisione governativa riguardante il comitato sulla Organizzazione Gladio;
:c) le continue dichiarazioni circa la legittimità della struttura denominata Organizzazione Gladio benché fossero in corso indagini giudiziarie e parlamentari;
:d) la minaccia del ricorso alle forze dell'ordine per far cessare un'eventuale riunione del [[consiglio superiore della magistratura]], nonché del suo scioglimento in caso di inosservanza del divieto di discutere di certi argomenti;
:e) i giudizi sulla Loggia massonica P2, nonostante la legge di scioglimento del [[1982]] e le conclusioni della commissione parlamentare d'inchiesta;
:f) la pressione sul governo affinché non rispondesse alle interpellanze, presentate alla Camera nel maggio [[1991]] da esponenti del PDS;
:g) l'invito ad allontanare il ministro [[Rino Formica]] dopo le sue dichiarazioni sulla Organizzazione Gladio;
:h) la rivendicazione di un potere esclusivo di scioglimento delle Camere e la sua continua minaccia;
:i) la minaccia di far uso dei ''dossier'' e la convocazione al Quirinale dei vertici dei [[servizi segreti]];
:l) il ricorso continuo alla denigrazione, onde condizionare il comportamento delle persone offese e prevenire possibili critiche politiche.</ref>.
 
Tra i firmatari delle mozioni vi erano [[Ugo Pecchioli]], [[Luciano Violante]], [[Marco Pannella]], [[Nando dalla Chiesa]], [[Giovanni Russo Spena]], [[Sergio Garavini]], [[Lucio Libertini]], [[Lucio Magri]], [[Leoluca Orlando]], [[Diego Novelli]].
 
Il comitato parlamentare ritenne tutte le accuse manifestamente infondate, come si legge negli atti parlamentari del [[12 maggio]] [[1993]]. La Procura di Roma richiese l'archiviazione a favore di Cossiga il 3 febbraio 1992 e l'8 luglio 1994 la richiesta fu accolta dal tribunale dei ministri.
 
Cossiga scrisse: "il [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista]] sapeva dell'esistenza di un'organizzazione segreta con le caratteristiche di Gladio. Lo dico perché ne fui informato da [[Paolo Emilio Taviani|Emilio Taviani]]. (…) Perché i comunisti lanciarono comunque quella campagna e perché inserirono i fatti di Gladio tra le accuse che portarono alla richiesta di incriminazione nei miei confronti? Credo di avere la risposta. Quello dei comunisti fu fuoco di controbatteria: era da poco crollato il [[Muro di Berlino]] e temevano che potessero arrivare da quella parte notizie di chissà che genere sul loro conto; quindi, per evitare di trovarsi in imbarazzo, cominciarono a sparare nel mucchio. E io, (…) fui colpito per primo in quanto presidente della Repubblica" (Francesco Cossiga, ''La versione di K'', pag. 159).
 
==== Le dimissioni ====
Cossiga si dimise dalla presidenza della Repubblica il [[28 aprile]] [[1992]], a due mesi dalla scadenza naturale del mandato, annunciando le sue dimissioni con un discorso televisivo che tenne simbolicamente il [[25 aprile]]. Fino al [[25 maggio]], quando al Quirinale fu eletto [[Oscar Luigi Scalfaro]], le funzioni presidenziali furono assolte, come previsto dalla Costituzione, dall'allora [[Presidenti del Senato italiano|presidente del Senato]], [[Giovanni Spadolini]].
 
=== XIII Legislatura ===
Sfaldatasi la DC ed essendosi i suoi esponenti divisi fra i due poli di [[centrosinistra]] e [[centrodestra]], Cossiga decise in un primo momento di ritirarsi dall'attività di partito e di svolgere soltanto l'attività di senatore a vita. Successivamente, nel [[febbraio]] del [[1998]], diede vita ad una nuova formazione politica, l'[[Unione Democratica per la Repubblica]] (UDR), con l'intenzione di costituire un'alternativa di centro e ricompattare le forze ex-democristiane.
 
L'UDR raccolse l'adesione dei [[Cristiani Democratici Uniti]] di [[Rocco Buttiglione]] e di [[Clemente Mastella]], alla guida di un gruppo di scissionisti del [[Centro Cristiano Democratico]]. Tra coloro che aderirono all'UDR ci furono anche [[Carlo Scognamiglio]], [[Angelo Sanza]] e [[Pellegrino Capaldo]].
 
Quando [[Partito della Rifondazione Comunista|Rifondazione comunista]] fece mancare il suo appoggio al [[governo Prodi I]], che venne battuto alla [[Camera dei deputati|Camera]] per un voto, Cossiga fu determinante per la formazione del [[governo D'Alema I]]. Il suo appoggio venne deciso, come Cossiga spiegò in una conferenza stampa [http://www.radioradicale.it/modules/archivio/playmedia.php?IdIntervento=918902&m=32] all'uscita dalle consultazioni con il presidente Scalfaro, per sancire irrevocabilmente la fine della ''[[conventio ad excludendum]]'' nei confronti del PCI. [[Massimo D'Alema]] fu il primo presidente del Consiglio a provenire dalle file dell'ex PCI. Per l'occasione Cossiga regalò al novello capo del Governo in Parlamento un bambino di zucchero, ironizzando un desueto luogo comune su usanze cannibalistiche dei comunisti. Nel frattempo il senatore [[Marcello Pera]] gli lanciava epiteti come discendente di ''barbaricini'', ''briganti'' e ''rapitori'', a cui Cossiga rispondeva ricordando le proprie origini familiari "contrariamente a chi ha un cognome di cosa, come si usava dare alle famiglie la cui origine era ignota". L'UDR entrò anche a far parte del governo D'Alema nella persona di [[Carlo Scognamiglio]], che fu nominato [[Ministro della Difesa]].
 
=== XIV Legislatura ===
Dopo un anno di vita, l'UDR si sciolse e larga parte di essa confluì nel nuovo soggetto politico creato da [[Clemente Mastella]], l'[[UDEUR]]. Cossiga vi aderì in maniera puramente simbolica, per fuoriuscirne definitivamente il [[6 novembre]] [[2003]], quando abbandonò, al Senato, il gruppo misto per iscriversi al ''gruppo per le autonomie''.
 
Nel [[giugno]] [[2002]] ha annunciato le dimissioni da senatore a vita, che peraltro non ha presentato.
 
=== XV Legislatura ===
Cossiga ha collaborato attivamente con diversi quotidiani, scrivendo anche sotto lo pseudonimo "Franco Mauri" per ''[[Libero (quotidiano)|Libero]]'' e "Mauro Franchi" per ''[[Il Riformista]]''. Alla fine del [[2005]] ha pubblicato sul quotidiano ''Libero'' una lettera nella quale ha annunciato di non volersi più occupare attivamente della politica italiana, ma non pare avervi dato pienamente seguito.
 
Il [[15 maggio]] [[2006]] presenta in Senato il DDL Costituzionale n. 352, per la riforma delle istituzioni Sarde ed il riconoscimento della ''Nazione Sarda''<ref>[http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00209719.pdf DDL Costituzionale n. 352]</ref>.
 
Il [[19 maggio]] [[2006]] ha votato la [[Mozione di fiducia (ordinamento italiano)|fiducia]] al [[governo Prodi II]].
 
Il [[27 novembre]] [[2006]] ha presentato al presidente del Senato, [[Franco Marini]], le dimissioni da senatore a vita, ritenendosi «ormai inidoneo ad espletare i complessi compiti e ad esercitare le delicate funzioni che la Costituzione assegna come dovere ai membri del parlamento nazionale». Le dimissioni sono state respinte dal Senato in data [[31 gennaio]] [[2007]]: il numero dei senatori contrari alle dimissioni è stato di 178, i favorevoli 100 e gli astenuti 12.
 
L'intera vicenda si è sviluppata in seguito a un'interpellanza parlamentare del mese di novembre 2006 nella quale il presidente emerito richiedeva al ministro dell'Interno [[Giuliano Amato]] di chiarire i motivi del pagamento di due giornalisti da parte del [[dipartimento della Pubblica sicurezza]], diretto dal prefetto [[Giovanni De Gennaro]]. Data la non immediata disponibilità a chiarire direttamente la vicenda da parte del ministro Amato, in aula venne letta una risposta scritta da De Gennaro. Non condividendo il comportamento tenuto dal Ministro, Cossiga ribatteva con una delle sue note ''picconate'': «[Ha preferito rispondere] lo scagnozzo di quel losco figuro (tale Roberto Sgalla) del capo della [[Polizia di Stato|Polizia]] che si chiama Gianni De Gennaro [...]». Nella stessa data, prima del voto di cui sopra, Francesco Cossiga ha presentato pubbliche scuse allo stesso De Gennaro.
 
Il [[6 dicembre]] [[2007]] è stato determinante per salvare dalla crisi il governo [[Prodi]], con il suo sì al decreto sicurezza, sul quale l'esecutivo aveva posto la [[questione di fiducia]].
 
Sempre nel [[2007]] è stato componente del comitato promotore del pensiero di [[Antonio Rosmini]], in occasione della sua [[beatificazione]] avvenuta il 18 novembre 2007.
 
=== XVI Legislatura ===
Nel [[2008]] Cossiga ha votato la [[Mozione di fiducia (ordinamento italiano)|fiducia]] al [[governo Berlusconi IV]]; in precedenza aveva votato la fiducia a Berlusconi un'altra volta, nel 1994 ([[governo Berlusconi I]]).
 
Il [[23 ottobre]] [[2008]], in un'intervista al [[Quotidiano Nazionale]], propone al Ministro dell'Interno [[Roberto Maroni|Maroni]] la sua soluzione per contenere il dissenso universitario nei confronti della [[legge 133/2008]]: evitare di chiamare in causa la polizia, ma screditare il movimento studentesco infiltrando agenti provocatori, e solo allora, dopo i prevedibili disordini, "le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale". Nell'affermare ciò Cossiga sostiene che il terrorismo degli anni settanta era partito proprio dalle università, e conferma di avere già attuato una strategia simile quando egli stesso era stato Ministro dell'Interno<ref>[http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32976406 Rassegna Stampa - Cossiga: "Bisogna fermarli, anche il terrorismo partì dagli atenei]</ref>. In seguito a questa intervista [[Alfio Nicotra]], della direzione nazionale del [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]] e responsabile del Dipartimento Pace e Movimenti del PRC ha chiesto di riaprire l'inchiesta sulla morte di [[Giorgiana Masi]], uccisa in circostanze non ancora chiarite durante una manifestazione nel [[12 maggio]] [[1977]], periodo nel quale stesso Cossiga era ministro dell'Interno<ref>[http://home.rifondazione.it/xisttest/content/view/3480/314/ - Nicotra: dopo le dichiarazioni di Cossiga riaprire l'inchiesta su Giorgiana Masi]</ref>. Inoltre la senatrice [[Donatella Poretti]] ([[Radicali italiani|Radicale]] eletta nelle file del [[Partito Democratico|PD]]) ha deciso di depositare un disegno di legge per l'istituzione di una commissione d'inchiesta sull'omicidio della Masi.
 
=== Morte ===
[http://C:\Users\Extensa\Desktop\Funerali_Cossiga_Uscita_19ago10 Sassari. Chiesa di San Giuseppe]
Francesco Cossiga venne ricoverato in rianimazione al [[Policlinico Gemelli]] di [[Roma]] il [[9 agosto]] [[2010]] per gravi problemi respiratori<ref>{{cita news|url=http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_agosto_9/cossiga-ricoverato-gemelli-1703546546401.shtml?fr=box_primopiano|titolo=Cossiga in condizioni critiche, ma stabili In rianimazione per problemi respiratori|pubblicazione=[[Corriere della Sera|corriere.it]]}}</ref>. Muore il [[17 agosto]] [[2010]] alle ore 13.33 per [[insufficienza respiratoria]] causata da [[Infarto miocardico acuto|crisi cardio-circolatoria]]<ref>{{cita news|url=http://www.libero-news.it/news/471613/Cossiga__quadro_clinico_di__estrema_gravità__.html|titolo=Cossiga: quadro clinico di "estrema gravità"|pubblicazione=[[Libero (quotidiano)|Libero]]}}</ref><ref name="MorteCorriere">{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/10_agosto_17/cossiga-morto_18d90b48-a9f3-11df-8b1f-00144f02aabe.shtml|titolo=Addio al Picconatore, è morto Cossiga|pubblicazione=[[Corriere della Sera|corriere.it]]}}</ref>.
 
Prima di morire, allegate al [[testamento]], Cossiga aveva incluso quattro missive, rese pubbliche<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/10_agosto_17/lettera_schifani_cossiga_3de734a6-aa1a-11df-afa9-00144f02aabe.shtml|titolo=Le lettere ai vertici dello Stato|pubblicazione=[[Corriere della Sera|corriere.it]]}}</ref> e indirizzate ai vertici dello Stato ([[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]], al [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]], Presidenti della [[Camera dei Deputati|Camera]] e del [[Senato della Repubblica Italiana|Senato]]: [[Giorgio Napolitano]], [[Silvio Berlusconi]], [[Gianfranco Fini]] e [[Renato Schifani]]). Tali lettere, datate [[18 settembre]] [[2007]], erano state sigillate per essere consegnate solo dopo la sua morte. Delle personalità in carica all'epoca della scrittura, solo [[Giorgio Napolitano]] ricopriva ancora il proprio ruolo (gli altri erano: [[Romano Prodi]], [[Franco Marini]], [[Fausto Bertinotti]])<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/politica/10_agosto_17/cossiga-giallo-carte_a680d7be-a9fd-11df-afa9-00144f02aabe.shtml|titolo=Il testamento politico in 4 lettere sigillate|pubblicazione=[[Corriere della Sera|corriere.it]]}}</ref>.
 
Alle ore 12.00 del 19 agosto 2010, dopo il funerale svolto come "da suo volere" in forma privata (esclusivamente parenti ed amici stretti) nella Chiesa di San Giuseppe della città natale circondata all'esterno da migliaia di persone ed i picchetti d'onore delle Forze Speciali (9° Rgt. Col Moschin, COMSUBIN e NOCS ... non presenti i GIS) e dalla Brigata Sassari
, Cossiga è stato sepolto nel [[cimitero comunale di Sassari]], nella tomba di famiglia, poco distante dalla tomba di [[Antonio Segni]]<ref>[http://www.abruzzoweb.it/contenuti/cossiga-svolti-i-funerali-sepolto-vicino-ad-antonio-segni/7197-268/ 403 FORBIDDEN : LOGGED TO HONEYPOT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il [[12 ottobre]] [[2010]] alle ore 16:00 si è svolta presso il [[Senato della Repubblica Italiana|Senato della Repubblica]] la commemorazione solenne nei suoi confronti alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente del Senato Renato Schifani e del Presidente della Camera Gianfranco Fini oltre che alla presenza di numerose personalità come sindaci, forze dell'ordine e pubblico.
 
== Onorificenze<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Da-Buckingam-Palace-al-Vaticano-le-onoreficenze-da-tutto-il-mondo_835482237.html Onorificenze.]</ref> ==
=== Onorificenze italiane ===
Nella sua qualità di Presidente della Repubblica italiana è stato, dal 3 luglio 1985 al 28 aprile 1992:
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Capo dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|luogo=
}}
|
{{Onorificenze
{{Divisa Calcio
|immagine=Cavaliere BAR.svg
|pattern_b = _astana1617a
|nome_onorificenza=Capo dell'Ordine militare d'Italia
| body = FFFFFF
|collegamento_onorificenza=Ordine militare d'Italia
|pattern_la = _astana1617a
|motivazione=
| leftarm = FFFFFF
|luogo=
|pattern_ra = _astana1617a
}}
| rightarm = FFFFFF
{{Onorificenze
|pattern_sh = _astana1617a
|immagine=OrdineLavoro.png
| shorts = FFFFFF
|nome_onorificenza=Capo dell'Ordine al merito del lavoro
|pattern_so = _3_stripes_yellow
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito del lavoro
| socks = 00AAFF
|motivazione=
|title =2ª divisa
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=OSSIbis3.png
|nome_onorificenza=Capo dell'Ordine della Stella della solidarietà italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine della Stella della Solidarietà Italiana
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ordine di Vittorio Veneto BAR.svg
|nome_onorificenza=Capo dell'Ordine di Vittorio Veneto
|collegamento_onorificenza=Ordine di Vittorio Veneto
|motivazione=
|luogo=
}}
|}
 
== Rosa ==
Personalmente è stato insignito di:
{{Calciatore in rosa/inizio}}
{{Onorificenze
{{Calciatore in rosa|n°=1|nazione=KAZ|ruolo=GK|nome=[[Nenad Erić]]|other=[[Capitano (calcio)|c]]}}
|immagine=Cordone di gran Croce di Gran Cordone OMRI BAR.svg
{{Calciatore in rosa|n°=4|nazione=BLR|ruolo=DF|nome=[[Ihar Šytaŭ]]}}
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce decorato di gran cordone dell'Ordine al merito della Repubblica italiana (Italia)
{{Calciatore in rosa|n°=5|nazione=BIH|ruolo=DF|nome=[[Marin Aničić]]}}
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica Italiana
{{Calciatore in rosa|n°=6|nazione=HUN|ruolo=MF|nome=[[László Kleinheisler]]}}
|motivazione=
{{Calciatore in rosa|n°=7|nazione=KAZ|ruolo=MF|nome=[[Serikjan Mujïqov]]}}
|luogo=[[29 aprile]] [[1992]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=10889 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
{{Calciatore in rosa|n°=9|nazione=SRB|ruolo=FW|nome=[[Đorđe Despotović]]}}
}}
{{Calciatore in rosa|n°=14|nazione=HRV|ruolo=MF|nome=[[Marin Tomasov]]}}
{{Onorificenze
{{Calciatore in rosa|n°=15|nazione=KAZ|ruolo=DF|nome=[[Abzal Beýsebekov]]}}
|immagine=Gran Croce al merito CRI BAR.svg
{{Calciatore in rosa|n°=18|nazione=BLR|ruolo=MF|nome=[[Ivan Maeŭski]]}}
|nome_onorificenza=Gran croce al merito della Croce Rossa Italiana
{{Calciatore in rosa|n°=19|nazione=KAZ|ruolo=MF|nome=[[Baxtïer Zaýnwtdïnov]]}}
|collegamento_onorificenza=
{{Calciatore in rosa|n°=23|nazione=GHA|ruolo=FW|nome=[[Patrick Twumasi]]}}
|motivazione=
{{Calciatore in rosa/medio}}
|luogo=
{{Calciatore in rosa|n°=25|nazione=KAZ|ruolo=MF|nome=[[Serhij Malyj]]}}
}}
{{Calciatore in rosa|n°=27|nazione=KAZ|ruolo=DF|nome=[[Yurïý Logvïnenko]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=28|nazione=KAZ|ruolo=DF|nome=[[Yurïý Percwx]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=35|nazione=KAZ|ruolo=GK|nome=[[Aleksandr Mokïn]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=44|nazione=KAZ|ruolo=DF|nome=[[Evgenij Postnikov]]}} ({{Bandiera|RUS|dim=12}})
{{Calciatore in rosa|n°=45|nazione=KAZ|ruolo=FW|nome=[[Roman Mwrtazayev]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=54|nazione=KAZ|ruolo=GK|nome=[[Stanïslav Pavlov]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=77|nazione=KAZ|ruolo=DF|nome=[[Dmïtrïý Şomko]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=80|nazione=KAZ|ruolo=FW|nome=Vladïslav Prokopenko}}
{{Calciatore in rosa|n°=88|nazione=SRB|ruolo=MF|nome=[[Marko Stanojević]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=99|nazione=KAZ|ruolo=FW|nome=[[Alekseý Şçetkïn]]}}
{{Calciatore in rosa/fine}}
 
== Calciomercato ==
=== Sessione invernale ===
<div style="float: left; width: 50%;">
{| class="wikitable" style="font-size:90%;width:99%;"
!colspan="4"| Acquisti
|-
!width=3%| R.
!width=33%| Nome
!width=28%| da
!width=36%| Modalità
|-
|P || [[Stanïslav Pavlov]] || {{Calcio Tobol}} || ''definitivo''
|-
|C || [[Srđan Grahovac]] || {{Calcio Rapid Vienna}} || ''definitivo''
|-
|C || Abaý Jwnısov || {{Calcio Aktobe}} || ''fine prestito''
|-
|C || [[Geworg Najaryan]] || {{Calcio Shakhter Karagandy}} || ''fine prestito''
|-
|C || [[Marko Stanojević]] || {{Calcio Shakhter Karagandy}} || ''svincolato''
|-
|C || [[Yurïý Percwx]] || {{Calcio Akzhayik}} || ''definitivo''
|-
|C || [[Baxtïer Zaýnwtdïnov]] || {{Calcio Taraz}} || ''definitivo''
|-
|A || [[Dïdar Jalmuqan]] || {{Calcio Tobol}} || ''fine prestito''
|-
|A || [[Azdren Llullaku]] || {{Calcio Tobol}} || ''fine prestito''
|-
|A || [[Alekseý Şçetkïn]] || {{Calcio Tobol}} || ''fine prestito''
|}
</div>
<div style="float: left; width: 50%;">
{| class="wikitable" style="font-size:90%;width:99%;"
!colspan="4"| Cessioni
|-
!width=3%| R.
!width=33%| Nome
!width=28%| a
!width=36%| Modalità
|-
|P || Abılaýxan Dwýsen || {{Calcio Shakhter Karagandy}} || ''svincolato''
|-
|C || [[Srđan Grahovac]] || {{Calcio Rijeka}} || ''prestito''
|-
|C || Mädï Jaqıpbayev || {{Calcio Shakhter Karagandy}} || ''prestito''
|-
|C || [[Geworg Najaryan]] || {{calcio Shakhter Karagandy}} || ''svincolato''
|-
|C || [[Berïk Şaïxov]] || {{Calcio Akzhayik}} || ''svincolato''
|-
|C || [[Asqat Tağıbergen]] || {{Calcio Kaisar}} || ''definitivo''
|-
|A || [[Dïdar Jalmuqan]] || {{Calcio Ordabasy}} || ''prestito''
|-
|A || [[Junior Kabananga]] || {{Calcio Al Nasr}} || ''definitivo (2 mln €)''
|-
|A || [[Azdren Llullaku]] || || ''svincolato''
|}
</div>
{{clear}}
 
=== OnorificenzeSessione straniereestiva ===
<div style="float: left; width: 50%;">
{{Onorificenze
{| class="wikitable" style="font-size:90%;width:99%;"
|immagine=ARG Order of the Liberator San Martin - Grand Cross BAR.png
!colspan="4"| Acquisti
|nome_onorificenza=Collare dell'Ordine del liberatore San Martín (Argentina)
|-
|collegamento_onorificenza=Ordine del liberatore San Martín
!width=3%| R.
|motivazione=
!width=33%| Nome
|luogo=
!width=28%| da
!width=36%| Modalità
|-
|}
</div>
<div style="float: left; width: 50%;">
{| class="wikitable" style="font-size:90%;width:99%;"
!colspan="4"| Cessioni
|-
!width=3%| R.
!width=33%| Nome
!width=28%| a
!width=36%| Modalità
|-
|}
</div>
{{clear}}
== Risultati ==
=== Prem'er Ligasy ===
{{Vedi anche|Qazаqstan Prem'er Ligasy 2018}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 marzo
|Anno = 2018
|Ora = 16:00 [[UTC+6]]
|Turno = 1ª giornata
|SquadraCalcio 1 = Astana (2011)
|SquadraCalcio 2 = Akzhayik
|Punteggio 1 = 3
|Punteggio 2 = 0
|Referto = http://it.soccerway.com/matches/2018/03/11/kazakhstan/premier-league/fk-lokomotiv-astana/fc-akzhayik-uralsk/2738885/
|Città = Astana
|Stadio = [[Astana Arena]]
|Spettatori = 2 000
|Arbitro = Qızılbayev
|Cittarbitro = [[Aqtöbe]]
|Marcatori 1 = [[Marin Tomasov|Tomasov]] {{Goal|9}}<br />[[Serhij Malyj|Malyj]] {{Goal|74}}<br />[[Serikjan Mujïqov|Mujïqov]] {{Goal|80}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
|id=1
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 17 marzo
|immagine=Grand Crest Ordre de Leopold.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Gran cordone dell'Ordine di Leopoldo (Belgio)
|Ora = 15:00 [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine di Leopoldo
|Turno = 2ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Zhetysu
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Astana (2011)
|Punteggio 1 = 0
|Punteggio 2 = 2
|Referto = http://it.soccerway.com/matches/2018/03/17/kazakhstan/premier-league/fc-zhetysu-taldykorgan/fk-lokomotiv-astana/2738886/
|Città = Taldıqorğan
|Stadio = Stadio Jetisw
|Spettatori = 1 000
|Arbitro = Abdwllayev
|Cittarbitro = [[Karatau]]
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 = {{Goal|28}} [[Patrick Twumasi|Twumasi]]<br>{{Goal|45+3}} [[Alekseý Şçetkïn|Şçetkïn]]
|Sfondo = on
|id=2
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 31 marzo
|immagine=BRA Order of the Southern Cross - Grand Cross BAR.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine nazionale della Croce del Sud (Brasile)
|Ora = 16:00 [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine Nazionale della Croce del Sud
|Turno = 3ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Astana (2011)
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Kaisar
|Punteggio 1 = 2
|Punteggio 2 = 0
|Referto = https://it.soccerway.com/matches/2018/03/31/kazakhstan/premier-league/fk-lokomotiv-astana/fc-kaisar-kyzylorda/2738897/
|Città = Astana
|Stadio = [[Astana Arena]]
|Spettatori = 3 500
|Arbitro = Çesnokov
|Cittarbitro = [[Öskemen]]
|Marcatori 1 = [[Patrick Twumasi|Twumasi]] {{Goal|9}}<br>[[Roman Mwrtazayev|Mwrtazayev]] {{Goal|15}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
|id=3
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 7 aprile
|immagine=Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce, con placca d'oro, decorato del collare del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (casa di Borbone-Due Sicilie)
|Ora = 15:00 [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio
|Turno = 4ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Irtysh
|luogo=revocato nel [[2004]]<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Da-Buckingam-Palace-al-Vaticano-le-onoreficenze-da-tutto-il-mondo_835482237.html onorificenze]</ref><ref>[http://www.vita.it/news/view/32773 Cossiga espulso dall'Ordine Costantiniano]</ref>
|SquadraCalcio 2 = Astana (2011)
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 6
|Referto = https://it.soccerway.com/matches/2018/04/07/kazakhstan/premier-league/fc-irtysh-pavlodar/fk-lokomotiv-astana/2738899/
|Città = Pavlodar
|Stadio = Stadio Centrale
|Spettatori = 4 500
|Arbitro = Saxï
|Cittarbitro = [[Qyzylorda]]
|Marcatori 1 = [[Eddie Hernández|Hernández]] {{Goal|90}}
|Marcatori 2 = {{Goal|39||50||61}} [[Baxtïer Zaýnwtdïnov|Zaýnwtdïnov]]<br>{{Goal|65}} [[Roman Mwrtazayev|Mwrtazayev]]<br>{{Goal|70}} [[Yurïý Percwx|Percwx]]<br>{{Goal|88}} [[Marin Tomasov|Tomasov]]
|Sfondo = on
|id=4
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 14 aprile
|immagine=CHL Order of Merit of Chile - Grand Cross BAR.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Collare dell'Ordine al merito (Cile)
|Ora = 15:00 [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito (Cile)
|Turno = 5ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Astana (2011)
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Kairat
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 1
|Referto = https://it.soccerway.com/matches/2018/04/14/kazakhstan/premier-league/fk-lokomotiv-astana/fc-kairat-almaty/2738908/
|Città = Astana
|Stadio = [[Astana Arena]]
|Spettatori = 12 000
|Arbitro = Kwçïn
|Cittarbitro = [[Qaraǧandy]]
|Marcatori 1 = [[Baxtïer Zaýnwtdïnov|Zaýnwtdïnov]] {{Goal|52}}
|Marcatori 2 = {{Goal|71}} [[Andrej Aršavin|Aršavin]]
|Sfondo =
|id=5
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 22 aprile
|immagine=Ribbon of an order of king Tomislav.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce del Grand'ordine del re Tomislavo (Croazia)
|Ora = 17:00 [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Grand'Ordine del Re Tomislavo
|Turno = 6ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Ordabasy
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Astana (2011)
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 2
|Referto = https://it.soccerway.com/matches/2018/04/22/kazakhstan/premier-league/fc-ordabasy-shymkent/fk-lokomotiv-astana/2738912/
|Città = Şımkent
|Stadio = [[Stadio Qajımuqan Muñaýtpasov]]
|Spettatori = 14 700
|Arbitro = Raxïmbayev
|Cittarbitro = [[Almaty]]
|Marcatori 1 = [[Erkebulan Tuñğışbayev|Tuñğışbayev]] {{Goal|44}}
|Marcatori 2 = {{Goal|29||38}} [[Alekseý Şçetkïn|Şçetkïn]]
|Sfondo = on
|id=6
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 29 aprile
|immagine=DNK Order of Danebrog Grand Cross BAR.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine del Dannebrog (Danimarca)
|Ora = 17:00 [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine del Dannebrog
|Turno = 7ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Astana (2011)
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Tobol
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 0
|Referto = https://it.soccerway.com/matches/2018/04/29/kazakhstan/premier-league/fk-lokomotiv-astana/fc-tobyl-kostanai/2738919/
|Città = Astana
|Stadio = [[Astana Arena]]
|Spettatori = 4 000
|Arbitro = Sarïev
|Cittarbitro = [[Oral]]
|Marcatori 1 = [[Patrick Twumasi|Twumasi]] {{Goal|67|rig.}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
|id=7
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 5 maggio
|immagine=EGY Order of Merit - Grand Cross BAR.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito (Egitto)
|Ora = 16:00 [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito (Egitto)
|Turno = 8ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Shakhter Karagandy
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Astana (2011)
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 0
|Referto = https://it.soccerway.com/matches/2018/05/05/kazakhstan/premier-league/fc-shakhter-karagandy/fk-lokomotiv-astana/2738925/
|Città = Temirtau
|CittàLink = Temirtau (Kazakistan)
|Stadio = Stadio Metallwrg
|Spettatori = 1 500
|Arbitro = Moskovçenko
|Cittarbitro = [[Pavlodar]]
|Marcatori 1 = [[Damir Kojašević|Kojašević]] {{Goal|70}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
|id=8
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 9 maggio
|immagine=PHL Order of Sikatuna - Grand Cross BAR.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine di Sikatuna (Filippine)
|Ora = 18:00 [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine di Sikatuna
|Turno = 9ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Astana (2011)
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Kyzylzhar
|Punteggio 1 = 2
|Punteggio 2 = 0
|Referto = https://it.soccerway.com/matches/2018/05/09/kazakhstan/premier-league/fk-lokomotiv-astana/fc-yesil-bogatyr-petropavlovsk/2738930/
|Città = Astana
|Stadio = [[Astana Arena]]
|Spettatori =
|Arbitro = Goroxovodackïý
|Cittarbitro = [[Almaty]]
|Marcatori 1 = [[Đorđe Despotović|Despotović]] {{Goal|79}}<br />[[Marin Tomasov|Tomasov]] {{Goal|82}}
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
|id=9
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 13 maggio
|immagine=Legion Honneur GC ribbon.svg
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine della Legion d'onore (Francia)
|Ora = [[UTC+5]]
|collegamento_onorificenza=Legion d'Onore
|Turno = 10ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Atyrau
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Astana (2011)
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Atyrau
|Stadio = Stadio Munayşı
|Spettatori =
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
|id=10
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 19 maggio
|immagine=JOR Al-Hussein ibn Ali Order BAR.svg
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Collare dell'Ordine di Hussein ibn' Ali (Giordania)
|Ora = [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine di Hussein ibn' Ali
|Turno = 11ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Astana (2011)
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Aktobe
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Astana
|Stadio = [[Astana Arena]]
|Spettatori =
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
|id=11
}}
------
{{Onorificenze
{{Incontro di club
|immagine=ISL Icelandic Order of the Falcon - Grand Cross BAR.png
|Giornomese = 27 maggio
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine del Falcone (Islanda)
|Anno = 2018
|collegamento_onorificenza=Ordine del Falcone
|Ora = [[UTC+6]]
|motivazione=
|Turno = 12ª giornata
|luogo=
|SquadraCalcio 1 = Astana (2011)
|SquadraCalcio 2 = Zhetysu
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Astana
|Stadio = [[Astana Arena]]
|Spettatori =
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
|id=12
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 31 maggio
|immagine=LUX Order of the Oak Crown - Grand Cross BAR.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine della Corona di quercia (Lussemburgo)
|Ora = [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona di Quercia
|Turno = 13ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Kaisar
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Astana (2011)
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Qyzylorda
|Stadio = Stadio Gany Muratbayev
|Spettatori =
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
|id=13
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 17 giugno
|immagine=MEX Order of the Aztec Eagle 2Class BAR.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Gran croce dell'Ordine dell'Aquila azteca (Messico)
|Ora = [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Aquila Azteca
|Turno = 14ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Astana (2011)
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Irtysh
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Astana
|Stadio = [[Astana Arena]]
|Spettatori =
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
|id=14
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 23 giugno
|immagine=NLD Order of Orange-Nassau - Knight Grand Cross BAR.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine di Orange-Nassau (Paesi Bassi)
|Ora = [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine di Orange-Nassau
|Turno = 15ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Kairat
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Astana (2011)
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Almaty
|Stadio = [[Stadio Centrale (Almaty)|Stadio Centrale]]
|Spettatori =
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
|id=15
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 1º luglio
|immagine=PER Order of the Sun of Peru - Grand Cross BAR.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Gran croce dell'Ordine del sole del Perù (Perù)
|Ora = [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine del Sole del Perù
|Turno = 16ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Astana (2011)
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Ordabasy
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Astana
|Stadio = [[Astana Arena]]
|Spettatori =
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
|id=16
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 6 luglio
|immagine=POL Polonia Restituta Komandorski ZG BAR.svg
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Croce di comandante con stella dell'Ordine della Polonia restituta (Polonia)
|Ora = [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine della Polonia Restituta
|Turno = 17ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Tobol
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Astana (2011)
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Qostanay
|Stadio = Stadio Centrale
|Spettatori =
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
|id=17
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 14 luglio
|immagine=POL Order Zaslugi RP kl1 BAR.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica di Polonia (Polonia)
|Ora = [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica di Polonia
|Turno = 18ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Astana (2011)
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Shakhter Karagandy
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Astana
|Stadio = [[Astana Arena]]
|Spettatori =
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
|id=18
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 25 aprile
|immagine=PRT Order of Prince Henry - Grand Cross BAR.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Gran collare dell'Ordine dell'infante Dom Henrique (Portogallo)
|Ora = 15:00 [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Infante Dom Henrique
|Turno = 19ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Kyzylzhar
|luogo=[[22 marzo]] [[1990]]
|SquadraCalcio 2 = Astana (2011)
|Punteggio 1 = 0
|Punteggio 2 = 2
|Referto = https://it.soccerway.com/matches/2018/04/25/kazakhstan/premier-league/fc-yesil-bogatyr-petropavlovsk/fk-lokomotiv-astana/2738990/
|Città = Petropavl
|Stadio = Stadio Karasay
|Spettatori = 3 000
|Arbitro = Abdwllayev
|Cittarbitro = [[Karatau]]
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 = {{Goal|80||90+3}} [[Patrick Twumasi|Twumasi]]
|Sfondo =
|id=19
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 28 luglio
|immagine=Order of the Bath (ribbon).svg
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine del Bagno (Regno Unito)
|Ora = [[UTC+6]]
|collegamento_onorificenza=Ordine del Bagno
|Turno = 20ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Astana (2011)
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Atyrau
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Astana
|Stadio = [[Astana Arena]]
|Spettatori =
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
|id=20
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 4 agosto
|immagine=UK Order St-Michael St-George ribbon.svg
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine dei Santi Michele e Giorgio (Regno Unito)
|Ora = [[UTC+5]]
|collegamento_onorificenza=Ordine dei Santi Michele e Giorgio
|Turno = 21ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Aktobe
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Astana (2011)
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Aqtöbe
|Stadio = Stadio Centrale
|Spettatori =
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
|id=21
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 11 agosto
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 9 Sond des Grosskreuzes.svg
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Classe speciale della gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica Federale Tedesca (Repubblica Federale Tedesca)
|Ora = [[UTC+5]]
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito di Germania
|Turno = 22ª giornata
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Akzhayik
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Astana (2011)
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Oral
|Stadio = Stadio Petr Atoyan
|Spettatori =
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
|id=22
}}
 
{{Onorificenze
=== Coppa del Kazakistan ===
|immagine=SMR Order of Saint Marinus - Grand Cross BAR.png
{{Vedi anche|Qazaqstan Kubogy 2018}}
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine equestre per il merito civile e militare (San Marino)
{{Incontro di club
|collegamento_onorificenza=Ordine equestre per il merito civile e militare
|Giornomese = 18 aprile
|motivazione=
|Anno = 2018
|luogo=
|Ora = 16:00 [[UTC+6]]
|Turno = Ottavi di finale
|SquadraCalcio 1 = Maktaaral
|SquadraCalcio 2 = Astana (2011)
|Punteggio 1 = 3
|Punteggio 2 = 1
|Referto = http://it.soccerway.com/matches/2018/04/18/kazakhstan/cup/mahtaaral/fk-lokomotiv-astana/2765039/
|Città = Atakent
|Stadio = Stadio Allamıs Batıra
|Spettatori = 3 500
|Arbitro = Moskovçenko
|Cittarbitro = [[Pavlodar]]
|Marcatori 1 = Ermwzayev {{Goal|42}}<br>Abwtov {{Goal|57}}<br>Nabïev {{Goal|80}}
|Marcatori 2 = {{Goal|86}} [[Vladïslav Prokopenko|Prokopenko]]
|Sfondo =
|id=
}}
 
{{Onorificenze
=== UEFA Europa League ===
|immagine=VA Ordine Piano BAR.svg
{{Vedi anche|UEFA Europa League 2017-2018}}
|nome_onorificenza=Cavaliere di collare dell'Ordine piano (Santa Sede)
{{Incontro di club
|collegamento_onorificenza=Ordine Piano
|Giornomese = 15 febbraio
|motivazione=
|Anno = 2018
|luogo=
|Ora = 22:00 [[UTC+6]]
|Turno = Sedicesimi di finale - Andata
|SquadraCalcio 1 = Astana (2011)
|SquadraCalcio 2 = Sporting Lisbona
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 3
|Referto = http://it.soccerway.com/matches/2018/02/15/europe/uefa-cup/fk-lokomotiv-astana/sporting-clube-de-portugal/2699062/
|Città = Astana
|Stadio = [[Astana Arena]]
|Spettatori = 29 737
|Arbitro = [[Ruddy Buquet|Buquet]]
|Nazarbitro = FRA
|Marcatori 1 = [[Marin Tomasov|Tomasov]] {{Goal|7}}
|Marcatori 2 = {{Goal|48|rig.}} [[Bruno Fernandes|Fernandes]]<br>{{Goal|50}} [[Gelson Martins|Martins]]<br>{{Goal|55}} [[Seydou Doumbia|Doumbia]]
|Sfondo =
|id=
}}
{{Incontro di club
{{Onorificenze
|Giornomese = 22 febbraio
|immagine=MaltaBali.png
|Anno = 2018
|nome_onorificenza=Balì di Gran Croce di Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM)
|Ora = 18:00 [[Western European Time|WET]]
|collegamento_onorificenza=Sovrano Militare Ordine di Malta
|Turno = Sedicesimi di finale - Ritorno
|motivazione=
|SquadraCalcio 1 = Sporting Lisbona
|luogo=
|SquadraCalcio 2 = Astana (2011)
|Punteggio 1 = 3
|Punteggio 2 = 3
|Referto = http://it.soccerway.com/matches/2018/02/22/europe/uefa-cup/sporting-clube-de-portugal/fk-lokomotiv-astana/2699063/
|Città = Lisbona
|Stadio = [[Stadio José Alvalade]]
|Spettatori = 30 456
|Arbitro = [[Tamás Bognár|Bognár]]
|Nazarbitro = HUN
|Marcatori 1 = [[Bas Dost|Dost]] {{Goal|3}}<br>[[Bruno Fernandes|Fernandes]] {{Goal|53||63}}
|Marcatori 2 = {{Goal|37}} [[Marin Tomasov|Tomasov]]<br>{{Goal|80}} [[Patrick Twumasi|Twumasi]]<br>{{Goal|90+4}} [[Dmïtrïý Şomko|Şomko]]
|Sfondo = on
|id=
}}
 
{{Onorificenze
=== Supercoppa ===
|immagine=Seraphimerorden ribbon.svg
{{Vedi anche|Qazaqstan Superkubogy 2018}}
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia)
{{Incontro di club
|collegamento_onorificenza=Ordine dei Serafini
|Giornomese = 4 marzo
|motivazione=
|Anno = 2018
|luogo=
|Ora = 15:00 [[UTC+6]]
}}
|SquadraCalcio 1 = Astana (2011)
{{Onorificenze
|SquadraCalcio 2 = Kairat
|immagine=Hu3ofl0.png
|Punteggio 1 = 3
|nome_onorificenza=Ordine della Bandiera ungherese di I classe (Ungheria)
|Punteggio 2 = 0
|collegamento_onorificenza=Ordine della Bandiera ungherese
|Referto = https://it.soccerway.com/matches/2018/03/04/kazakhstan/super-cup/fk-lokomotiv-astana/fc-kairat-almaty/2732505/
|motivazione=
|Città = Astana
|luogo=
|Stadio = [[Astana Arena]]
}}
|Spettatori = 12 500
{{Onorificenze
|Arbitro = Kwçïn
|immagine=VEN Order of the Liberator - Grand Cordon BAR.png
|Cittarbitro = [[Qaraǧandy]]
|nome_onorificenza=Gran Collare dell'Ordine del Liberatore (Venezuela)
|Marcatori 1 = [[Ivan Maeŭski|Maeŭski]] {{Goal|59}}<br>[[Marin Tomasov|Tomasov]] {{Goal|62||67}}
|collegamento_onorificenza=Ordine del Liberatore
|Marcatori 2 =
|motivazione=
|Sfondo =
|luogo=
}}
 
== Lauree honoris causaStatistiche ==
=== Statistiche di squadra ===
[[1988]]: Università di Bologna: laurea in giurisprudenza;
{| class="wikitable" style="font-size:90%;width:100%;margin:auto;clear:both;text-align:center;"
! rowspan="2" | Competizione
! rowspan="2" | Punti
! colspan="6" | In casa
! colspan="6" | In trasferta
! colspan="6" | Totale
! rowspan="2" | [[Differenza reti|DR]]
|-
! {{descrizione comando|G|Partite giocate}}
! {{descrizione comando|V|Partite vinte}}
! {{descrizione comando|N|Partite pareggiate (nulle)}}
! {{descrizione comando|P|Partite perse}}
! {{descrizione comando|Gf|Gol fatti}}
! {{descrizione comando|Gs|Gol subiti}}
! {{descrizione comando|G|Partite giocate}}
! {{descrizione comando|V|Partite vinte}}
! {{descrizione comando|N|Partite pareggiate (nulle)}}
! {{descrizione comando|P|Partite perse}}
! {{descrizione comando|Gf|Gol fatti}}
! {{descrizione comando|Gs|Gol subiti}}
! {{descrizione comando|G|Partite giocate}}
! {{descrizione comando|V|Partite vinte}}
! {{descrizione comando|N|Partite pareggiate (nulle)}}
! {{descrizione comando|P|Partite perse}}
! {{descrizione comando|Gf|Gol fatti}}
! {{descrizione comando|Gs|Gol subiti}}
|-
| [[Qazаqstan Prem'er Ligasy 2018|Qazаqstan Prem'er Ligasy]] || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ||
|-
| [[Qazaqstan Kubogy 2018|Coppa del Kazakistan]] || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ||
|-
| {{simbolo|Coppacampioni.png|15}} [[UEFA Champions League 2018-2019|Champions League]] || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ||
|-
| {{simbolo|Coppauefa.png|15}} [[UEFA Europa League 2017-2018|Europa League]] || - || 1 || 0 || 0 || 1 || 1 || 3 || 1 || 0 || 1 || 0 || 3 || 3 || 2 || 0 || 1 || 1 || 4 || 6 || -2
|-
| [[Qazaqstan Superkubogy 2018|Supercoppa del Kazakistan]] || - || - || - || - || - || - || - || - || - || - || - || - || - || 1 || 1 || 0 || 0 || 3 || 0 || +3
|-
! Totale || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ||
|}
 
=== Andamento in campionato ===
[[1994]]: Università della Navarra (Pamplona): laurea in giurisprudenza;
{{Andamento |link=X|nr=33}}
 
{{Andamento/Luogo|m1=C|m2=T|m3=C|m4=T|m5=C|m6=T|m7=C|m8=T|m9=C|m10=T|m11=C|m12=C|m13=T|m14=C|m15=T|m16=C|m17=T|m18=C|m19=T|m20=C|m21=T|m22=T|m23=|m24=|m25=|m26=|m27=|m28=|m29=|m30=|m31=|m32=|m33=}}
[[2004]]: Università Sophia (Tokyo): laurea in diritto internazionale;
 
{{Andamento/Risultato|m1=V|m2=V|m3=V|m4=V|m5=N|m6=V|m7=V|m8=P|m9=V|m10=|m11=|m12=|m13=|m14=|m15=|m16=|m17=|m18=|m19=V|m20=|m21=|m22=|m23=|m24=|m25=|m26=|m27=|m28=|m29=|m30=|m31=|m32=|m33=}}
[[2005]]: Università di Sassari: laurea in Scienze della comunicazione;
 
{{Andamento/Posizione|m1=1|m2=1|m3=1|m4=1|m5=1|m6=1|m7=1|m8=1|m9=1|m10=|m11=|m12=|m13=|m14=|m15=|m16=|m17=|m18=|m19=1|m20=|m21=|m22=|m23=|m24=|m25=|m26=|m27=|m28=|m29=|m30=|m31=|m32=|m33=}}
== Curiosità ==
{{curiosità}}
*Il 12 gennaio 1997 si trovava a bordo dell'[[ETR 460]], treno 9415 Milano-Roma, che deragliò alle porte della stazione di Piacenza, provocando la morte di 8 persone e il ferimento di circa altre 30. Cossiga uscì illeso dall'incidente.
* Era cugino di terzo grado di [[Enrico Berlinguer|Enrico]] e [[Giovanni Berlinguer]] (figli di una cugina della madre di Cossiga).<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/10/mio_cugino_Berlinguer_Cossiga_racconta_co_0_94061015242.shtml Mio cugino Berlinguer: Cossiga racconta un leader]</ref>
* Nonostante egli fosse comunemente chiamato "Cossìga", la pronuncia originaria del cognome è "Còssiga": si tratta d'un casato sardo - di nobiltà di toga, che a suo dire aveva esponenti collegati ad una loggia massonica locale<ref>[http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/politica/gelli/cossiga/cossiga.html Le confessioni di Cossiga: "Io, Gelli e la massoneria"], [[Concita De Gregorio]], [[La Repubblica]], 11 ottobre 2003.</ref> -; il cognome significa "Còrsica", e indica provenienza della famiglia da quell'isola<ref>Cfr. http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=75285&r=424.</ref>.
* Era [[Capitano di fregata]] per nomina presidenziale, ma era più noto per il suo precedente grado di [[Capitano di corvetta]], sempre conseguito con provvedimento di un Capo dello Stato; il fatto emerse pubblicamente quando nelle lettere di un magistrato suicida, il cagliaritano Lombardini, vi si alluse come ad un soprannome usato dei fidatissimi del circolo presidenziale<ref>Carlo Bonini, ''Quei messaggi polemici a Cossiga "capitano di corvetta"'', in [[Corriere della sera]], (22 agosto 1998 - Pagina 11)</ref>: ossequioso degli usi interni alla gerarchia della Marina (che prevedono l'autorizzazione del superiore gerarchico per assumere incarichi pubblici, per l'ufficiale in servizio), il giorno del suo insediamento deviò il corteo presidenziale - che da Montecitorio saliva al colle del Quirinale - per raggiungere l'edificio del Ministero della Marina dove, in divisa da Capitano di fregata chiese al [[Capo di Stato Maggiore della Marina Militare]] l'autorizzazione a rivestire la carica di Capo dello Stato.
* Era membro del comitato esecutivo dell'[[Aspen Institute]] Italia.
* Era frequentatore assiduo della [[biblioteca]] della facoltà di teologia [[Chiesa Evangelica Valdese|valdese]] a Roma.
* Era titolare di stazione di [[radioamatore]] con il nominativo I0FCG<ref>[http://www.qrz.com/db/I0FCG QRZ.COM Callsign I0FCG]</ref>. Prima di diventare radioamatore trasmetteva sulla [[banda cittadina]] con il nominativo "Andy Capp" e, nei primi anni settanta, si era impegnato per legalizzare la "CB"<ref>[http://www.fircb.org/index.php?option=com_content&view=article&id=179:silent-key-francesco-cossiga-in-aria-qandy-cappq-socio-fir-cb-nei-primi-anni-70&catid=10:news&Itemid=69 Articolo sul sito della FIR–CB]</ref>. Durante il suo mandato presidenziale trasferì la sua stazione al Quirinale; dopo il mandato, ha ripetutamente mostrato la stazione alla TV.
* Nel [[2007]] ha costituito un [[comitato]] civico per onorare la memoria del prete roveretano, [[Antonio Rosmini]]. Di questo comitato fanno parte [[Giulio Andreotti]], [[Gianni Letta]], [[Franco Marini]] e il giornalista Giuseppe De Rita.
* Nel [[2008]] ha accettato la presidenza del Comitato "Matti per [[Salemi]]", proposta dal sindaco di Salemi [[Vittorio Sgarbi]].
* Secondo le affermazioni di Cossiga stesso, ha conseguito la maturità liceale all'età di 16 anni e la laurea in giurisprudenza a soli 19 anni e mezzo<ref>Affermato dallo stesso Cossiga nella puntata di "[[Porta a Porta]] del 04 giugno 2009</ref>.
* Ha ottenuto dalla [[Tribunale della Rota Romana|Sacra Rota]] la dichiarazione di nullità del suo matrimonio con Giuseppa Sigurani (durato 33 anni)<ref>.[http://archiviostorico.corriere.it/2007/ottobre/16/Cossiga_matrimonio_annullato_dalla_Sacra_co_9_071016055.shtml L'articolo del ''Corriere della Sera'']</ref>.
* Amava definirsi «don Cecio da Chiaramonti»<ref>[http://www.corriere.it/politica/10_agosto_17/stella_sassolini_70ea3f90-a9cc-11df-8b1f-00144f02aabe.shtml Cossiga e i sassolini, il ribaltone del '94 Quando il capo dello Stato è assediato]</ref>.
* Con lo pseudonimo di DJ K ha partecipato con interventi regolari alla trasmissione radiofonica [[Un giorno da pecora]] dall'inizio della sua messa in onda, nel giugno del 2009.
* Aveva tre passaporti: quello italiano, quello dell'[[Ordine di Malta]] e, dal giugno 2009, quello diplomatico della [[Repubblica di San Marino]]<ref>[http://www.giornale.sm/al-presidente-cossiga-il-passaporto-sammarinese/ Al Presidente Cossiga il passaporto sammarinese]</ref>.
 
{{Andamento/Fine}}
== Opere ==
 
* ''I diritti umani e la loro protezione. La convenzione europea'', con Carlo Russo, Giuseppe Sperduti, Marc-Andre Eissen, Fausto Pocar, Roma, Società Italiana per la Organizzazione Internazionale, [[1986]].
=== Statistiche dei giocatori ===
* ''Note sulla libertà di espatrio e di emigrazione. Sassari, 1953-Napoli, 1990'', Napoli, Università degli studi di Napoli Federico II, [[1990]].
Sono in ''corsivo'' i calciatori che hanno lasciato la società a stagione in corso.
* ''Externator. Discorsi per una repubblica che non c'è'', Milano, A. Mondadori, [[1992]].
{{Statistiche dei giocatori
* ''Parola di Cossiga. Così il presidente ha parlato'', Milano, Polypress, 1992.
| Competizione1 = Qazaqstan Prem'er Ligasy
* ''Parole inutili (forse)'', Roma, Colombo, 1992.
| Competizione2 = Coppe nazionali<ref>Coppa e Supercoppa del Kazakistan.</ref>
* ''Il torto e il diritto. Quasi un'autobiografia personale'', Milano, A. Mondadori, [[1993]].
| Competizione3 = UEFA Champions League
* ''Pensieri in libertà. Ma secondo un criterio. Sei interviste'', Roma, Colombo, [[2000]].
| Competizione4 = UEFA Europa League
* ''La passione e la politica'', Milano, Rizzoli, 2000.
| Competizione5 = Supercoppa del Kazakistan
* Francesco Cossiga (a cura di), ''Sir Thomas More, santo e martire. Patrono dei governanti e dei politici. Raccolta documentale'', Roma, Colombo, [[2001]].
| {{Sortname|M.|Aničić|Marin Aničić}} {{Sommastat|9|0|1|0 |0+1|0|0|0 |0|0|0|0 |2|0|0|0}}
* ''Discorso sulla giustizia'', Macerata, Liberilibri, [[2003]].
| {{Sortname|A.|Bey̆sebekov|Abzal Beýsebekov}} {{Sommastat|8|0|0|0 |0+1|0|0|0 |0|0|0|0 |2|0|1|0}}
* ''La guerra versus l'Irak. Luci e ombre per un cattolico liberale. Lettera ad un giovane amico cattolico'', Roma, Colombo, 2003.
| {{Sortname|Đ.|Despotović|Đorđe Despotović}} {{Sommastat|5|0|1|0 |0+1|0|0|0 |0|0|0|0 |2|0|0|0}}
* ''Pensieri di un cristiano democratico per gli amici de Il circolo, ovvero Il discorso che non ho potuto pronunziare'', Roma, Colombo, 2003.
| {{Sortname|N.|Erić|Nenad Erić}} {{Sommastat|9|-4|0|0 |0+1|0|0|0 |0|0|0|0 |2|-6|0|0}}
* ''Per carità di patria. Dodici anni di storia e politica italiana, 1992-2003'', Milano, Mondadori, 2003.
| {{Sortname|L.|Kleinheisler|László Kleinheisler}} {{Sommastat|9|0|2|0 |0+1|0|0|0 |0|0|0|0 |2|0|1|0}}
* ''Italiani sono sempre gli altri. Controstoria d'Italia da Cavour a Berlusconi'', Milano, Mondadori, [[2007]].
| {{Sortname|Y.|Logvïnenko|Yurïý Logvïnenko}} {{Sommastat|0|0|0|0 |0|0|0|0 |0|0|0|0 |1|0|1|1}}
* ''L'uomo che non c'è'', intervista di [[Claudio Sabelli Fioretti]], Reggio Emilia, Aliberti, 2007.
| {{Sortname|I.|Maeŭski|Ivan Maeŭski}} {{Sommastat|10|0|1|0 |0+1|0+1|0|0 |0|0|0|0 |2|0|1|0}}
* ''Mi chiamo Cassandra. Arguzie, giudizi e vaticini di un profeta incompreso'', Soveria Mannelli, Rubbettino, [[2008]].
| {{Sortname|S.|Malyj|Serhij Malyj}} {{Sommastat|5|1|2|0 |0|0|0|0 |0|0|0|0 |1|0|0|0}}
* ''Novissime picconate'', intervista di Claudio Sabelli Fioretti, Reggio Emilia, Aliberti, [[2009]].
| {{Sortname|A.|Mokïn|Aleksandr Mokïn}} {{Sommastat|1|0|0|0 |0|0|0|0 |0|0|0|0 |0|0|0|0}}
* ''La versione di K. Sessant'anni di controstoria'', con Marco Demarco, Roma, Rai-ERI; Milano, Rizzoli, 2009.
| {{Sortname|S.|Mujïqov|Serikjan Mujïqov}} {{Sommastat|5|1|2|0 |0+1|0|0|0 |0|0|0|0 |0|0|0|0}}
* ''Fotti il potere'', intervista di [[Andrea Cangini]], Reggio Emilia, Aliberti, [[2010]].
| {{Sortname|R.|Mwrtazayev|Roman Mwrtazayev}} {{Sommastat|8|2|0|0 |0|0|0|0 |0|0|0|0 |2|0|0|0}}
* ''L' uomo che guardò oltre il muro. La politica estera italiana dagli euromissili alla riunificazione tedesca svelata da Francesco Cossiga" interviste di Clio Pedone, Soveria Mannelli, Rubbettino [[2012]]
| {{Sortname|S.|Pavlov|Stanïslav Pavlov}} {{Sommastat|0|0|0|0 |1+0|-3+0|0|0 |0|0|0|0 |0|0|0|0}}
| {{Sortname|Y.|Percwx|Yurïý Percwx}} {{Sommastat|4|1|0|0 |0+1|0|0|0 |0|0|0|0 |0|0|0|0}}
| {{Sortname|E.|Postnikov|Evgenij Postnikov}} {{Sommastat|8|0|2|0 |0+1|0|0|0 |0|0|0|0 |1|0|0|0}}
| {{Sortname|V.|Prokopenko|Vladïslav Prokopenko}} {{Sommastat|0|0|0|0 |1+0|1|0|0 |0|0|0|0 |0|0|0|0}}
| {{Sortname|A.|Şçetkïn|Alekseý Şçetkïn}} {{Sommastat|10|3|0|0 |0+1|0|0|0 |0|0|0|0 |1|0|0|0}}
| {{Sortname|D.|Şomko|Dmïtrïý Şomko}} {{Sommastat|10|0|1|0 |0+1|0|0|0 |0|0|0|0 |2|1|0|0}}
| {{Sortname|M.|Stanojević|Marko Stanojević}} {{Sommastat|6|0|1|0 |0+1|0|0|0 |0|0|0|0 |2|0|0|0}}
| {{Sortname|I.|Šytaŭ|Ihar Šytaŭ}} {{Sommastat|3|0|0|0 |0|0|0|0 |0|0|0|0 |2|0|0|0}}
| {{Sortname|M.|Tomasov|Marin Tomasov}} {{Sommastat|10|3|2|0 |0+1|0+2|0|0 |0|0|0|0 |2|2|0|0}}
| {{Sortname|P.|Twumasi|Patrick Twumasi}} {{Sommastat|10|5|1|0 |0+1|0|0|0 |0|0|0|0 |2|1|0|0}}
| {{Sortname|B.|Zaýnwtdïnov|Baxtïer Zaýnwtdïnov}} {{Sommastat|9|4|3|0 |0|0|0|0 |0|0|0|0 |0|0|0|0}}
}}
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
==Collegamenti esterni==
== Voci correlate ==
* {{Cita web|http://www.fca.kz/rus/|Sito ufficiale}}
* [[Governo Cossiga I]]
* [[Governo Cossiga II]]
* [[Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 1985]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Category:Francesco Cossiga}}
{{Interprogetto/notizia|Roma: è morto Francesco Cossiga|data=17 agosto 2010}}
{{wikilibro|Presidenti della Repubblica italiana}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Attsen/00000698.htm Scheda personale sul sito del Senato della Repubblica]
* Registrazioni audiovideo integrali di [http://www.radioradicale.it/soggetti/francesco-cossiga Francesco Cossiga] sul sito di [http://www.radioradicale.it Radio Radicale]
* [http://www.centrostudimalfatti.org/index.php?option=com_content&view=article&id=32:francesco-cossiga&catid=10:a-c&Itemid=18 Scheda biografica del Centro Studi Malfatti]
* [http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=181716 "Convegno regionale degli assegnatari della Democrazia Cristiana" fotografia di un giovane Francesco Cossiga su Sardegna Digital Library]
* [http://www.fisicamente.net/MEMORIA/index-592.htm Raccolta di articoli su Francesco Cossiga], tratti da [[Il Caffè (rivista XX secolo)|Il Caffè]], [[La Repubblica]], [[L'Espresso]], [[Liberazione (quotidiano)|Liberazione]] e altre pubblicazioni anche online
* [http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=182676 "Visita ufficiale dell'onorevole Antonio Segni" fotografia di Francesco Cossiga su Sardegna Digital Library]
 
{{Box successione
|carica = [[Presidente della Repubblica Italiana]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = [[3 luglio]] [[1985]] – [[28 aprile]] [[1992]]
|precedente = [[Sandro Pertini]]
|successivo = [[Oscar Luigi Scalfaro]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico parlamentare
|carica = [[Presidente del Senato della Repubblica]]
|immagine = Logo senato.gif
|periodo = [[12 luglio]] [[1983]] – [[24 giugno]] [[1985]]
|precedente = [[Vittorino Colombo]]
|successivo = [[Amintore Fanfani]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = [[4 agosto]] [[1979]] – [[18 ottobre]] [[1980]]
|precedente = [[Giulio Andreotti]]
|successivo = [[Arnaldo Forlani]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Ministro dell'Interno]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = [[12 febbraio]] [[1976]] – [[11 maggio]] [[1978]]
|precedente = [[Luigi Gui]]
|successivo = [[Virginio Rognoni]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = Ministro senza portafoglio<br />per l'organizzazione della pubblica amministrazione e per le Regioni
|periodo = [[23 novembre]] [[1974]] – [[12 febbraio]] [[1976]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|precedente = [[Luigi Gui]]
|successivo = [[Tommaso Morlino]]
}}
{{Presidenti della Repubblica Italiana}}
{{Presidenti del Consiglio}}
{{Premio Dessì}}
{{anni di piombo}}
{{Portale|biografie|Italia|politica|Sardegna}}
 
{{Calcio Astana storico}}
[[Categoria:Presidenti della Repubblica Italiana]]
{{Portale|calcio}}
[[Categoria:Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri degli Interni della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della Democrazia Cristiana]]
[[Categoria:Senatori a vita italiani]]
[[Categoria:Settantasette]]
[[Categoria:Personalità legate all'Università di Sassari]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI decorati di gran cordone]]
 
[[Categoria:Stagione di calcio 2018|Astana]]
[[ar:فرانشيسكو كوسيغا]]
[[Categoria:Stagioni dell'Astana F.K.|2018]]
[[be:Франчэска Касіга]]
[[be-x-old:Франчэска Касіга]]
[[bg:Франческо Косига]]
[[br:Francesco Cossiga]]
[[ca:Francesco Cossiga]]
[[cs:Francesco Cossiga]]
[[cy:Francesco Cossiga]]
[[da:Francesco Cossiga]]
[[de:Francesco Cossiga]]
[[el:Φραντσέσκο Κοσίγκα]]
[[en:Francesco Cossiga]]
[[eo:Francesco Cossiga]]
[[es:Francesco Cossiga]]
[[et:Francesco Cossiga]]
[[eu:Francesco Cossiga]]
[[fi:Francesco Cossiga]]
[[fr:Francesco Cossiga]]
[[gl:Francesco Cossiga]]
[[he:פרנצ'סקו קוסיגה]]
[[hr:Francesco Cossiga]]
[[id:Francesco Cossiga]]
[[is:Francesco Cossiga]]
[[ja:フランチェスコ・コッシガ]]
[[ka:ფრანჩესკო კოსიგა]]
[[ko:프란체스코 코시가]]
[[la:Franciscus Cossiga]]
[[lb:Francesco Cossiga]]
[[lt:Francesco Cossiga]]
[[mr:फ्रांसिस्को कॉसिगा]]
[[mt:Francesco Cossiga]]
[[nl:Francesco Cossiga]]
[[no:Francesco Cossiga]]
[[oc:Francesco Cossiga]]
[[pl:Francesco Cossiga]]
[[pms:Francesco Cossiga]]
[[pt:Francesco Cossiga]]
[[ro:Francesco Cossiga]]
[[ru:Коссига, Франческо]]
[[scn:Francescu Cossiga]]
[[sl:Francesco Cossiga]]
[[sv:Francesco Cossiga]]
[[szl:Francesco Cossiga]]
[[tr:Francesco Cossiga]]
[[uk:Франческо Коссіґа]]
[[vec:Francesco Cossiga]]
[[yo:Francesco Cossiga]]
[[zh:弗朗切斯科·科西加]]