Asso (Italia) e Discussioni utente:Titogrifo: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
|Nome=Asso
|Panorama=Asso, panorama primaverile 1.JPG
|Didascalia=
|Bandiera=
|Voce bandiera=
|Stemma=Asso (Italia)-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Divisione amm grado 2=Como
|Amministratore locale=Maria Giulia Manzeni
|Partito=[[lista civica]] ''Cittadini Indipendenti''
|Data elezione=15-4-2008
|Data istituzione=
|Latitudine gradi=45
|Latitudine minuti=52
|Latitudine secondi=0
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=9
|Longitudine minuti=16
|Longitudine secondi=0
|Longitudine EW=E
|Altitudine=427
|Superficie=6.46
|Note superficie=
|Abitanti=3665
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=Brazzova, Ca' Nova, Fraino, Gallegno, Gemù, Megna, Mudronno, Pagnano, [[Scarenna]]
|Divisioni confinanti=[[Caglio (Italia)|Caglio]], [[Canzo]], [[Caslino d'Erba]], [[Lasnigo]], [[Rezzago]], [[Sormano]], [[Valbrona]]
|Codice postale=22033
|Prefisso=[[031 (prefisso)|031]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=013013
|Codice catastale=A476
|Targa=CO
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=2837
|Diffusività=
|Nome abitanti=assesi
|Patrono=[[santa Apollonia]]
|Festivo=[[9 febbraio]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=
|Didascalia mappa=
|Sito=http://www.comunediasso.it/
}}
 
{| style="width:100%; background:transparent; font-size:90%"
{{quote|Chi mira la rozzezza, l'oscurità ed irregolarità delle case di Asso, e la strettezza e tortuosità delle sue contrade, non dura gran fatica a riconoscere (in uno con la più decisa barbarie) l'antichità de' primi di lui fondatori.|[[Carlo Mazza]], ''Memorie storiche della Vallassina''}}
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | &nbsp;&nbsp; [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
| style="background:#6495ed; color:white; padding:0.5em 0.5em 0.5em 1em; font-size:140%; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topright:12px; -webkit-border-top-right-radius:12px; border-top-right-radius:12px; width:80%" | '''Benvenuto/a su Wikipedia, <span style="color:white"><nowiki></nowiki>Titogrifo</span>!'''
|-
| style="background:#e0e6ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps ksig-vector.svg|18px|link=Aiuto:Guida essenziale]] [[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]
| rowspan="8" style="background:#fffff0; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomright:12px; -webkit-border-bottom-right-radius:12px; border-bottom-right-radius:12px; padding:0.5em 1em;" |<div style="font-size:105%">Con i tuoi interessi e le tue conoscenze puoi far crescere il [[Wikipedia:LIBERA|sapere libero]] e l'enciclopedia. Scrivi nuove voci o amplia quelle già esistenti: '''il tuo contributo è prezioso'''!<br />
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'''Asso''' (''Ass'' in [[dialetto brianzolo]], pronuncia fonetica IPA: {{IPA|/ˈasː/}}), è un [[comune italiano]] di circa 3.500 abitanti della [[provincia di Como]] in [[Lombardia]]. Il comune fa parte del cosiddetto [[Triangolo Lariano]] e dell'[[Comunità Montana del Triangolo Lariano|omonima comunità montana]].
 
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Si trova all'inizio della [[Valassina]], valle di cui costituisce il primo e più importante paese e alla quale dà il nome. È stazione di [[villeggiatura]] e sede di [[industria tecnica|industrie tecniche]] e [[industria meccanica|meccaniche]].
 
<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
== Geografia ==
Asso è posto alla confluenza delle valli dell'alto [[Lambro]], in una posizione strategica al centro di una conca comunicante a nord con [[Civenna]] e [[Bellagio]] e a sud con l'estremo lembo del Triangolo Lariano.
 
<div style="margin:0; padding:0; font-size:105%">
La maggior parte delle frazioni, con l'eccezione di [[Scarenna]], sono poste ad un'altitudine più elevata rispetto al centro storico. Brazzova, Ca' Nova, Fraino, Gemù, Mudronno, poste poco più a valle di [[Sormano]], formano con questo comune, [[Caglio (Italia)|Caglio]] e [[Rezzago]] i "Monti di Sera". Scarenna è situata, invece, in una piana a sud ovest del centro, detta "Terra Rosa".
{{Cassetto inizio
 
|titolo = Altre informazioni
Dal paese si possono raggiungere le diverse montagne che lo circondano: i [[Corni di Canzo]], il monte Megna, il [[Palanzone]], il Dosso Mattone, il Barzaghino e Croce Pizzallo.
 
{{Immagine grande|Asso, panorama invernale 2.jpg|1000px|Panorama invernale di Asso. Le montagne più alte sono, nell'ordine da sinistra a destra, Megna, la [[Grignetta]], quella più lontana e rocciosa (in effetti si trova oltre il ramo di Lecco del [[lago di Como]]), il [[Corni di Canzo|corno occidentale]] di Canzo, il [[monte Rai]] e il [[Cornizzolo]]; all'estrema destra, sotto il Cornizzolo, il paese di [[Canzo]]}}
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Asso}}
 
== Storia ==
{{vedi anche|storia di Asso}}
Le più antiche tracce umane sono state ritrovate in località Cranno di Asso verso il [[6500 a.C.]], ma si hanno testimonianze di insediamenti stabili [[Preistoria|preistorici]] successivi (dal [[3500 a.C.]] al [[400 a.C.]]) anche in altre frazioni come Brazzova, Dosso e Pagnano.<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pagg. 17-21</ref>
 
Del periodo romano si conservano due interessanti [[epigrafe|epigrafi]], una conservata ora nella torre del castello, e l'altra nella sala consiliare del municipio, oltre che resti di una conduttura, una moneta dell'[[imperatori romani|imperatore]] [[Decio]] e tracce di un [[selciato]].<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 28</ref> Asso era la sede principale del [[Pagus|pago]] romano in cui si inserì, successivamente la [[pieve]] [[Cristianesimo|cristiana]], nel [[III secolo]],<ref name=GuidaStoria>AA.VV., ''Guide della provincia di Como - il Triangolo lariano'', pag. 43</ref> secolo che vide l'introduzione di questa religione, definitivamente affermatasi alla fine del [[V secolo|V]].<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pagg. 32-33</ref>
 
Al tempo dell'arcivescovo [[Ariberto da Intimiano]] ([[XI secolo]]), Asso rivestì un ruolo considerevole grazie alle sue fortificazioni, che lo posero al centro di un vasto sistema strategico-militare, oggi testimoniato da case-forti e da un'imponente torre, ricostruita in più punti, facente parte del castello.<ref name=GuidaStoria />
 
La partecipazione di assesi alle crociate non è documentata storicamente, ma si tramanda che da un dente di [[Santa Apollonia]] portato dalla [[Palestina]] sia nato il culto della patrona del paese.<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 70</ref>
 
Nel [[1183]] degli statuti civili e penali, confermati nel [[1380]] dall'arcivescovo [[Antonio da Saluzzo]], resero Asso una comunità autonoma.<ref name=GuidaStoria />
 
[[File:Asso, entrata casa Magnocavallo.JPG|thumb|right|200px|L'entrata della casa Magnocavallo, famiglia preservata dalla [[peste]] nell'epidemia del [[1574]]]]
Il paese fu colpito diverse volte dalla [[peste]]. La prima ondata si presentò nel [[1361]]. Particolarmente grave fu quella del [[1549]]. I [[lanzichenecchi]] provocarono un contagio nel [[1630]].<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 105</ref>
 
Il dominio temporale arcivescovile terminò sotto [[Giovanni Maria Visconti]], che nel [[1409]] infeudò la Vallassina a [[Facino Cane]] e, successivamente, a [[Luigi Dal Verme]]. Dal [[1534]] la valle fu ceduta agli [[Sfondrati]] che dominarono fino al [[1788]]. Ad Asso era attivo in questi secoli anche l'ufficio dell'[[Inquisizione]], alla ricerca di eretici e bestemmiatori, che, nel [[1675]], era diretto dal prevosto Antonio Crivelli, aiutato dai [[Crocesegnati]].<ref name=GuidaStoria /> Alla nascita della [[Repubblica cisalpina]] è dedicata una lapide, datata [[1796]], situata nella torre del castello.<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 225</ref>
 
Durante il predominio [[Francia|francese]], Asso diventò «capoluogo» del cantone IV del distretto di Lecco,<ref name=GuidaStoria /> mentre nel [[1805]] divenne capoluogo dell'omonimo cantone (o della Vallassina), che faceva parte del distretto IV e del dipartimento del Lario del [[Regno italico]].<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 235</ref>
 
Nel [[1878]] e nel [[1880]] furono inglobati, rispettivamente, [[Scarenna]] e Pagnano.<ref name=GuidaStoria />
 
Nel 1922 si formò ad Asso una squadra di arditi al comando di Luchino Visconti, futuro segretario locale del Fascio.<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 285</ref> Nel [[1944]] si costituì il [[Comitato di Liberazione Nazionale]] locale, grazie alla spinta del tipografo [[Gioachino Oleotti]], proprietario della tipografia "La Vallassinese", presso la quale veniva stampata clandestinamente ''La Disfida''. Sfuggì miracolosamente alle [[Schutzstaffel|SS]].<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 306</ref>
 
=== Toponimo ===
Il [[toponimo]] originario "Ass" (in [[lingua latina|latino]], ''Axium''; nel [[XVI secolo]], "Assio" e, dal [[1763]], Asso) è considerato di origine [[celti]]ca.
 
Per G. Luraschi è collegabile al [[suffisso]] [[dialetto ligure|ligure]] asco-asca, ad indicare terre di pascolo di una comunità. Per il Gaffuri ed il Boselli deriva dalla radice celtica ''as'', "acqua", "sorgente"; a supporto di quest'ultima ipotesi Flaminio Pagani suggerisce altri toponimi contenenti ''as'' collegabili all'acqua (''Belas'', [[Bellagio]]; ''Domas'' e ''Menas'', [[Menaggio]]).
 
Il Boselli, tuttavia, predilige la derivazione del toponimo dal nome proprio ''Ascius'', ipotesi rifiutata dall'Olivieri, che boccia anche sia quella dal monosillabo ''Asc'' scritto sulla lapide ritrovata su una spiaggia tra Onno e Vassena, sia quella dalla parola ''assus'' ("arido", "riarso").
 
Piero Paracchi, in ''Caglio, Rezzago, Sormano: il Monte di Sera'', attribuisce alla radice ''as'' il significato di "principio" o "primo".
 
Dal nome Asso deriva il toponimo "Val Assina", ora "[[Valassina]]" o "Vallassina", già scritto nel Medioevo tutto attaccato (''Vallis Vallaxine'').<ref>P. Ceruti, ''La Vallassina nei Binari del Tempo'', pag. 22-28</ref><ref>F. Cani, ''La toponomastica storica del Triangolo lariano'', pag. 33</ref>
 
Il nome degli abitanti di Asso può essere sia assesi, sia assini; il loro soprannome tradizionale nella lingua locale è ''spazapulée'', traducibile come "ladri di polli".<ref>Ceruti, pag. 36</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa prepositurale ====
[[File:Asso, chiesa San Giovanni Battista (facciata).JPG|thumb|200px|La chiesa prepositurale dedicata a [[san Giovanni Battista]]]]
La chiesa prepositurale di Asso, dedicata a [[san Giovanni Battista]], fu edificata tra il [[1641]] ed il [[1675]], su progetto dell'ingegner Rusconi, sul luogo di un'antica chiesa con la stessa dedicazione, abbattuta nel [[1634]]; fu consacrata il [[31 maggio]] [[1752]] dall'arcivescovo Pozzobonelli. Vide la facciata rifinita nel [[1962]].
 
Nel [[1634]] venne eretto il campanile, nello stesso stile di quello del Santuario della Madonna di Sommaguggio e di quelli delle chiese dei Santi Materno ed Ambrogio, di [[Valbrona]], e di San Michele di Visino, edificato in pietra viva tra il [[1595]] ed il [[1639]]. Era un'opera già prevista da [[San Carlo Borromeo|Carlo Borromeo]] («si faccia un campanile quando si potrà»), e fu costruita su iniziativa di Girolamo Curioni, [[parroco]] di Asso dal [[1570]] al [[1601]], e disegno, attribuito, del [[Pellegrino Tibaldi|Pellegrini]]. Nel XVI secolo, le pietre della parrocchiale erano state ricavate da un [[masso erratico]] in localita ''Cim'' di Asso.
 
Della primitiva chiesa plebana è conservata una pietra rosa, con inciso il monogramma "''PX-''" inscritto in una ruota, nel muro del vano dove era sistemata la vasca battesimale e che ospita oggi una statua di ''Madonna con bambino'', di anonimo del [[XV secolo]]. Tra le opere d'arte, di particolare rilevanza quelle lignee: un [[pulpito]] dorato con evangelisti, come [[cariatide|cariatidi]], di F. Pirovano ([[1685]]) ed il monumentale [[ciborio]], giocato sul contrasto tra oro e nero, ricco di decorazioni di santi ed angeli con una ''Ultima Cena'' sulla nicchia del [[tabernacolo]]; l'autore è forse della scuola del [[Taurino]]. L'altare è attribuito ai fratelli [[Fantoni]] della bergamasca. Tra gli oli su tela sono opere di pregio un ''Battesimo di Cristo'' del [[XVI secolo]], ed una ''Annunciazione'' del [[Antonio Campi|Campi]] del [[1570]].
 
Nel coro è stato sistemato, nel [[1991]], un [[organo (musica)|organo]] [[Zannin]] proveniente dalla casa-studio del pittore [[Salvatore Fiume]], nell'ex-stabilimento Verza a [[Canzo]], e dallo stesso donato.
 
Tra le opere moderne vi sono le [[vetrata|vetrate]], realizzate nel [[1933]] da Celeste Visioli (disegni di Codenotti e Cavallini), e le quattordici stazioni della [[Via Crucis]] di Luigi de Mauro.
 
Nel [[1923]] furono collocate due lapidi sulla facciata, a fianco del portale. Quella a sinistra, con l'effige di [[papa Pio XI]], riporta un suo [[breve apostolico]], che ricorda gli anni della sua giovinezza e le vacanze estive trascorse nel borgo di Asso, ed insignisce ai [[parroco|parroci]] della parrocchia il titolo di [[monsignore]] con il grado di [[Prelato d'onore di Sua Santità]]; quella a destra, ricorda don Damiano Ratti, prevosto dal [[1860]] al [[1891]], zio di [[papa Pio XI]].
 
==== Chiesa del Santo Crocefisso ====
[[File:Asso, chiesa del Santo Crocifisso.JPG|thumb|right|200px|Facciata della chiesa del Santo Crocefisso]]
La chiesa del Santo Crocefisso fu costruita fra gli [[anni 1760]] e [[anni 1770|1770]] accanto alla chiesa prepositurale, sull'area di un precedente edificio ecclesiastico.
 
[[File:Asso, affreschi sinistra chiesa Santo Crocefisso.JPG|thumb|left|250px|Gli affreschi riportati alla luce della chiesa del Santo Crocefisso testimoniano quanto la [[peste]] fosse ben presente nella mentalità degli assesi, durante gli anni di maggior diffusione]]
Presenta un'apertura a [[serliana]] che conduce nell'atrio, dove sono emersi lacunosi affreschi sul tema della morte. Una porta laterale a destra conduceva in un locale originariamente utilizzato come ossario, mentre un'altra porta a sinistra portava alla tribuna addossata alla controfacciata della chiesa, la quale era probabilmente usata dai membri della [[Confraternita dei Disciplini]] e di San Rocco per le loro adunanze e per assistere alle celebrazioni liturgiche.
 
La pianta è a [[croce greca]]. All'interno, le pareti sono decorate a monocromo con emblemi e motivi ornamentali di gusto [[neoclassicismo|neoclassico]], molto vicini al repertorio del [[Claino con Osteno|clainese]] [[Vincenzo de Bernardi]]. Sulla cupola un affresco presumibilmente della stessa epoca raffigura l'''Agnello mistico'', con i ''Profeti'' nei pennacchi.
 
Nel presbiterio è ora conservato un antico ''Crocifisso'' ligneo, proveniente dalla prepositurale. Si presume che le due state che lo affiancano, una ''Madonna'' e un ''San Giovanni Evangelista'', siano state aggiunte in occasione del rinnovamento dell'altare maggiore in marmi policromi nel [[1827]]; queste presentano analogie con la statua dell'''Ecce homo'', posta nel vano a sinistra del presbiterio.
 
[[File:Asso, chiesa del Santo Crocifisso (Riposo durante la fuga in Egitto).JPG|thumb|right|200px|Affresco raffigurante il ''Riposo durante la fuga in Egitto'']]
Più recenti sono le statue di ''San Giovanni Bosco'' ([[1941]]) e ''San Luigi Gonzaga'' ([[1896]]), nella cappella sinistra, e di ''San Francesco d'Assisi'' in quella destra, dove si trova anche un più antico ''San Rocco'' di fattura [[Barocco|barocca]]. In questa cappella l'altare è sovrastato da una cornice marmorea con lesene scanalate e frontone centinato di gusto neoclassico, che inquadra un affresco presumibilmente ottocentesco con il ''Riposo durante la fuga in Egitto'', caratterizzato dalla cromia forte e accesa. Un'analoga inquadratura racchiude, nella cappella opposta, una bella [[pala (arte)|pala]] del [[1678]], raffigurante la ''Madonna, Sant'Anna e Gesù Bambino'', attribuile al pittore [[Giovanni Stefano Danedi]] detto [[il Montalto]].
 
Nell'area del coro è visibile la parte interna del campanile in [[sarizzo]].<ref>AA.VV., ''Guide della provincia di Como - il Triangolo lariano'', pag. 46</ref>
 
==== Oratorio di San Nazaro e Celso ====
L'oratorio di [[San Nazaro]] e [[San Celso|Celso]] si trova nella frazione di Mudronno, ma appartiene alla [[parrocchia]] di [[Sormano]].
 
La costruzione dell'edificio, preceduto dal portico in pietra con volta a cotto, aperto da un arco ribassato, risale all'[[XI secolo]]; è attestato alla fine del [[Duecento]]. Nel [[1518]] fu dipinto un affresco su commissione del «Magister» Giovanni Antonio («Joan Antos») di [[Rezzago]], che verrà riportato alla luce durante il restauro del [[1992]]. Il [[23 ottobre]] [[1570]] l'oratorio fu visitato dall'arcivescovo [[Carlo Borromeo]].
 
Il cattivo stato di conservazione dell'edificio fu rilevato più volte nel corso dei secoli (ad esempio nel 1567 e nel 1719), e per questo fu restaurato nel [[1737]], nel [[1878]] e nel [[1992]].<ref name=mappa>Mappa di Asso</ref><ref name=NazaroCelsoGuida>AA.VV., ''Guide della provincia di Como - il Triangolo lariano'', pag. 48</ref><ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pagg. 142-158</ref>
 
==== Oratorio della Madonna dell'Aiuto ====
Situata a fianco della via per Bellagio, la chiesa della Madonna dell'Aiuto fu citata per la prima volta nel [[1719]] nella [[Visita pastorale]]. Durante un restauro negli [[anni 1990]] fu riportato alla luce un affresco sei-settecentesco raffigurante l'''Immacolata''. Nella nicchia del presbiterio è conservata una statua devozionale della ''Madonna con Gesù Bambino''.<ref>AA.VV., ''Guide della provincia di Como - il Triangolo lariano'', pag. 47</ref><ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 195</ref>
 
==== Chiesa di Santa Marta e monastero ====
Il monastero di Santa Marta sorse nel [[1505]], con autorizzazione papale. Fu soppresso nel [[1568]] dall'arcivescovo [[San Carlo Borromeo|Carlo Borromeo]], che lo definì "''latronum spelunca''", per lo scandaloso mancato rispetto della clausura. Le monache furono trasferite nel convento milanese del [[Lantanasio]].<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pagg. 156-157</ref>
 
==== Chiesa di Pagnano ====
[[File:Chiesa pagnano.JPG|thumb|left|200px|Interno della Chiesa di Pagnano]] [[File:Sanluigisancarlo.JPG|thumb|right|150px|La Prima Comunione di San Luigi Gonzaga]]
Bella chiesetta (sec. XVI/XVII) sita in Piazza della Chiesa - la seconda piazza del paese dopo Piazza Grande - con altare ligneo e grande immagine della Madonna che schiaccia la testa al drago; ai due lati belle statue di Sant'Antonio e San Giuseppe restaurate e dipinte nel 1965 da Elsa Bovera (dalla stessa nel 1975 sono state colorate le basi). Sopra il portale in legno è presente una bella vetrata raffigurante la classica scena di [[San Luigi Gonzaga]] che riceve la Prima Comunione da [[San Carlo Borromeo]]. La Chiesa è dedicata a Santa Maria Immacolata.
 
=== Architetture civili ===
==== Castello ====
{{D|castello di Asso}}
[[File:Asso, entrata castello.JPG|thumb|left|200px|Portone d'entrata del castello di Asso]]
Il [[castello]] di Asso, che sorge non molto lontano dalla chiesa prepositurale, fu eretto nel [[XII secolo]]. È certo che chi lo costruì riprese il modello del castello di borgo, il quale era situato in un'area sopraelevata e facilmente difendibile, con mura che racchiudevano gli edifici per le truppe e le abitazioni civili, il pozzo, le stalle ed i magazzini.
 
Il castello sorge su un ceppo, misura ventuno metri dal suolo, con un lato di quaranta ed oltre due metri di spessore murario. Oltre le mura stavano due piazze d'armi ed intorno a queste, alla distanza di nove metri, girava un bastione a terrapieno con un muro merlato per i [[balestriere|balestrieri]] in grado d'impedire l'uso di macchine belliche ed [[ariete (arma)|arieti]] contro mura e torre.
 
[[File:Asso, mura del castello inglobate.JPG|thumb|right|200px|Le mura del castello, ora inglobate in un'abitazione]]
Le sue mura scendevano dalla torre verso la chiesa di San Giuseppe, circondavano la vecchia piazza del Mercato (ora piazza Mazzini) e risalivano alla chiesa parrocchiale, costruita sulle stesse mura, sino a congiungersi nuovamente all'area centrale del borgo fortificato; alcuni ritengono che queste siano state distrutte almeno parzialmente nel [[1314]] da [[Facciolo della Pusterla]], intento a saccheggiare e devastare la Valassina, e che siano state ricostruite successivamente, essendo ancora visibili alla fine del [[XVIII secolo]]. Oggi ne restano solo tratti, non facilmente individuabili, nell'abitato.
 
La torre, probabilmente il [[mastio]], a base quadrata, ha grossi blocchi agli spigoli. Al giorno d'oggi è alta trenta metri, sebbene sia stata diminuita in altezza per la raccolta di materiale da destinare alle costruzioni delle chiese prepositurale e del Santo Crocefisso; è una delle poche parti del castello in buono stato di conservazione, anche se sono presenti alcune finestre estranee alla costruzione originale.
 
Appena gli [[spagnoli]] si impadronirono del [[ducato di Milano]], nel [[1555]], ordinarono la demolizione di tutti i castelli, tuttavia alcuni cittadini, fra cui Cornelio, Alvisio e Cristoforo Curioni, e Angelo Sormanno, di Asso, riuscirono ad evitare che venisse distrutto.
 
Il castello risulta utilizzato con capitano, il marchese Andrea Locatelli, e guardie, pagati dal comune, alla fine del [[XVII secolo]]. Dal 1985 il castello è stato abbandonato, tranne alcune parti ancora abitate. La torre e la corte sono in decadenza.
 
Oltre al castello ed alla torre di Scarenna, ad Asso, sono state individuate due case torri, del XII secolo, oggi notevolmente trasformate, all'angolo tra le vie Torriani e Ponte Oscuro.
 
==== Farmacia ====
[[File:farmaciadiasso.jpg|thumb|right|250px|Gli armadi lignei del 1934 e i vasi originali dell'arte farmaceutica]]
Negli anni venti la sede della farmacia era nello stabile all'angolo tra via Matteotti e via Prato. Nel 1934 il dottor Milesi pose la sede della sua attività nell'edificio appena costruito di fronte al Municipio e tuttora sede della farmacia. L'ingegner Rudelli di Roma curò la progettazione e la costruzione dell'edificio.
 
L'esterno dello stabile è stato ristrutturato nel 2007 mantenendo colore, graffiti e infissi originari della casa a ventaglio tipica degli anni trenta.
 
Nei locali della farmacia si possono ammirare gli imponenti armadi lignei intarsiti, il banco di vendita principale in noce e marmo nero, numerosi banchi di legno intarsiati, il lampadario in ferro battuto fatto a mano coronato da serpenti simbolo dell'arte medica e farmaceutica, gli albarelli e i cartigli in ceramica, la vetreria dell'antico laboratorio, gli infissi originali, le vecchie etichette originali dei preparati, i certificati di laurea e i documenti che attestano la storia della farmacia del paese.
 
I locali di vendita rappresentano uno scorcio della tradizione farmaceutica italiana e sono un luogo per conoscere gli antichi rimedi di cura. La farmacia di Asso, al fine di promuovere conoscenze e informazioni sulla tradizione farmaceutica collabora con la [[Farmacia di Santa Maria Novella]] di Firenze, la più antica farmacia d'Italia.
 
==== Bar Pasticceria Pedrabissi ====
[[File:Asso, soffitto pasticceria Pedrabissi.JPG|thumb|right|250px|Il soffitto a pennacchi ed il lampadario della pasticceria Pedrabissi]]
Il bar Pedrabissi, in via Matteotti, fu aperto all'inizio del [[XX secolo]]. Arredato in stile [[liberty]], conserva al suo interno un prezioso lampadario e un insolito soffitto a volte e nervature che richiama lo [[architettura gotica|stile gotico]].
 
==== Ex istituto Nino Levi ====
L'ex istituto [[Nino Levi]] (già villa Prato, ora centro psicopedagogico dell'[[azienda sanitaria locale]]) apparteneva alla famiglia Prato, primi industriali della [[seta]] nel [[XIX secolo]]; sorge vicino al setificio, collocato sulla sponda opposta del [[Lambro]] e collegato alla villa tramite un ponticello privato. La costruzione presenta i caratteri tipici dell'epoca di transizione fra il periodo del tardo [[neoclassicismo]] e dell'[[eclettismo]].
 
Fu un alloggio delle [[Schutzstaffel|SS]] durante la [[seconda guerra mondiale]]. Alla fine di questa vi fu imprigionato [[Luchino Visconti (segretario del Fascio)|Luchino Visconti]], il segretario locale del [[Fasci italiani di combattimento|Fascio]], insieme ad altri fascisti arrestati.
Attualmente il plesso è sede del presidio di comunità terapeutiche "Rosalba Monguzzi" dell'ospedale Sant'Anna di Como.
 
==== Ex ospedale ====
[[File:Asso, ex Croce Rossa.JPG|thumb|right|250px|L'ex ospedale ed ex sede della Croce Rossa di Asso, vicino al ponte Oscuro]]
L'ospedale di Asso, non lontano dal ponte Oscuro, venne aperto nel [[1890]], dopo più di 50 anni dalla donazione di don Lazzaro Torriani, assese, [[parroco]] di [[Lasnigo]] per 57 anni, con un legato testamentario del [[1835]].
 
Sarebbe stato successivamente destinato a sede della [[Croce Rossa Italiana]] e della [[Protezione Civile]]; ora è sede degli alpini.
 
==== Casa Citterio ====
Casa Citterio è situata in via Matteotti, nel centro storico. Nel cortile sono ancora visibili due finestre ogivali in [[cotto (materiale)|cotto]] di finissima fattura e un soffitto a cassettoni.
 
Nel [[1936]] otto affreschi, di cui non si conosce esattamente l'autore, ma attribuiti al De Predis, furono strappati dalle pareti del salone, trasferiti su tela e traslati nella collezione di [[Ottaviano Venier]]. Dal [[1962]], anno in cui furono venduti al comune di [[Milano]], si trovano nel [[Castello Sforzesco di Milano|Castello Sforzesco]] di questa città.
 
==== Palazzo Visconti ====
Palazzo Visconti, costruzione nobiliare di epoca [[XVII secolo|seicentesca]], dal maestoso portale a [[bugnato]], si erge nella piazza della chiesa prepositurale.
 
Di pianta a [[corte (architettura)|corte]], cui si accede attraversando un androne a volte, il palazzo conserva una pavimentazione a ciottoli di fiume disposti a raggiera. Pregevole è il loggiato ligneo, posto al terzo piano del palazzo dalla parte del cortile.
 
==== Villa Bertieri ====
[[File:Asso, villa Bertieri (scorcio).JPG|thumb|right|250px|Il loggiato di Villa Bertieri]]
Villa Bertieri fu costruita nella prima metà del [[XIX secolo]]; sorge sul pendio di un monte, ai margini del centro abitato. Presenta un'architettura composita di più stili, arricchita da elementi goticheggianti. Possiede un bel loggiato ad ovest ed è circondata da un parco.<ref>[http://www.larioonline.it/italiano/brianza/asso.html Asso - Villa Bertieri]. Accesso effettuato l'[[8 dicembre|8-12]]-[[2006]].</ref>
 
==== Villa Oltolina ====
Villa Oltolina sorge accanto ad una fabbrica tessile dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e rappresenta un buon esempio di connubio fra edificio residenziale ed industriale. Il complesso villa-fabbrica ha subito opere di ammodernamento per adeguare alla necessità industriale l'esigenza abitativa.
 
==== Ex palazzo Scipiotti ====
L'ex palazzo Scipiotti, risalente agli anni a cavallo fra la fine del [[XVI secolo|Cinquecento]] e l'inizio del [[XVII secolo|Seicento]] sorge nel centro storico di Asso.
 
Il palazzo a tre piani è ancora sufficientemente conservato. La facciata è delimitata dal [[bugnato]] angolare e da un'alta fascia marcapiano, sulla quale si apre il portale centinato a grosse bugne; di forme tardomanieristiche, ha subito nel tempo alterazioni architettoniche barocchette, come testimoniano le cornici leggermente sagomate delle finestre superiori.<ref name=mappa /><ref name=palazziGuida>AA.VV., ''Guide della provincia di Como - il Triangolo lariano'', pag. 49</ref>
 
==== Villa Vita ====
Villa Vita si erge in posizione dominante ed è visibile già subito dopo Canzo; in stile eclettico, fu costruita alla fine del [[XIX secolo]].
 
Il giardino si estendeva una volta fino alle case sottostanti: la strada di accesso giunge infatti fino all'imponente cancellata sulla strada per Bellagio, ora di minore importanza, ma che ad Asso costituiva l'arteria principale della circolazione del traffico prima che venisse costruita la circonvallazione.<ref name=palazziGuida />
 
=== Altri luoghi d'interesse ===
==== Cascata della Vallategna ====
[[File:Asso, cascata Vallategna.JPG|thumb|right|200px|La cascata della Vallategna]]
La cascata della Vallategna segna il confine fra i comuni di Asso e [[Canzo]], ma delimita anche la fine della [[Brianza]] e l'inizio della [[Valassina]]. È formata dal torrente Foce, che, subito dopo la cascata, sfocia nel [[Lambro]].
 
Il [[25 agosto]] [[1818]], [[Stendhal]], con l'amico Vismara, arrivò ad Asso e rimase stupito dalle buone maniere di una signora che non si aspettava di incontrare «in un piccolo buco». Dalle memorie scritte nel suo ''Viaggio in Italia'', si sa che si soffermò a parlare della Vallategna, del Ponte Oscuro e di un tentativo teatrale, e che la cascata ricordava al suo amico [[Pissevache]].<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pagg. 244-416</ref>
 
Secondo A. Amati (1868), a meta' del secolo XIX le acque della cascata erano utilizzate "''a dar moto ad un grande torcitoio''" <ref>cfr pag. 337 in Amato Amati,''Dizionario corografico dell'Italia'', Vol II C-Ci, Vallardi Editore, 1868</ref>.
 
==== Ponte Oscuro ====
[[File:Asso, ponte Oscuro e passerella del Fili (vista dal fiume a valle).JPG|thumb|left|200px|Il ponte Oscuro e la passerella del Fili visti dal fiume [[Lambro]]]]
Il ponte Oscuro attraversa il [[Lambro]] ad un'altezza di circa dieci metri, non lontano dall'ex ospedale e dal setificio Corti. L'orrido su cui si affaccia è molto suggestivo, tanto che [[Stendhal]] lo ricordò così nel suo diario: {{quote|Qui il Lambro, incassato fra le rocce sotto il ponte Oscuro, è niente male.|Stendhal, ''Viaggio in Italia''}}
 
Da poco è stato affiancato da una passerella pedonale, detta "del Fili", dedicata a Filiberto Berlinghieri, attore della locale compagnia teatrale dialettale "I Ass da Ass".
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Asso (CO)}}
 
== Cultura ==
=== Personalità legate ad Asso ===
* Nel [[XVI secolo]] Martino da Asso fu un discepolo del maestro di [[balletto|ballo]] [[Pompeo Diobono]].
* Durante il [[XVIII secolo]] Francesco Torriani, assese, svolse attività missionaria in [[Mesopotamia]] per sedici anni, a ''Musso'' (l'odierna [[Mossul]]), sino alla morte, avvenuta il [[20 aprile]] [[1765]].
* Ad Asso nacque e morì [[Carlo Mazza]], nato a [[Lasnigo]] nel [[1738]], prevosto di Asso dal [[1774]] al [[1808]], anno della morte, che ebbe molto a cuore la [[Valassina]], di cui era oriundo, e la sua storia, come testimonia il suo manoscritto del [[1796]], ''Memorie storiche della Vallassina''.
* Ad Asso nacque [[Giuseppe Merzario]], nel [[1825]], morto a [[Milano]], dove gli fu dedicata una via, nel [[1894]]: patriota, scrittore e deputato della [[Sinistra storica]]. Gli fu eretto un busto, scolpito da [[Francesco Confalonieri]], nel giardino pubblico (oggi nell'aula del Consiglio Comunale);
* Giovanni Crippa, nato nel [[1861]], padre [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|salesiano]], fu missionario per cinquant'anni nel [[Mato Grosso]], dove sarebbe morto nel [[1941]].
* Luigi Oltolina, Cavaliere del Lavoro e fondatore del cotonificio Oltolina a [[Scarenna]]
* Monsignor [[Cesare Curioni]], nato nel [[1923]] e morto nel [[1996]] sempre ad Asso, giocò un ruolo di grande importanza nei tentativi di liberazione di [[Aldo Moro]].
 
=== Eventi ===
==== Festa del Cavallo ====
La Festa del Cavallo è un'importante manifestazione zootecnica organizzata dalla [[Comunità Montana del Triangolo Lariano]] insieme con il comune e la Pro Asso. Si svolge ogni primo sabato del mese di ottobre. L'idea della manifestazione nacque vent'anni fa da un appassionato di [[cavallo|cavalli]] di razza [[avelignese]], Emendi Delfino, e dall'allora presidente della Comunità Montana Flaminio Pagani.
 
L'iniziativa si svolge solitamente in due parti: nella prima, al mattino, vi sono le rassegne del cavallo avelignese, dei cavalli agricoli e dei cavalli da sella, ma anche di [[pony]] ecc., e l'esposizione delle attrezzature agricole; nella seconda, al pomeriggio, vi sono le cavalcate dei ragazzi, la cavalcata delle [[bandiera|bandiere]] per le vie di Asso, e uno spettacolo equestre al campo sportivo dell'oratorio.
 
==== Festa di S. Apollonia ====
Pur essendo S.Giovanni Battista il Patrono del paese molto più importante è la celebrazione della festa di S.Apollonia che si svolge il 9 febbraio in cui l'evento culminante è l'incendio del pallone di cotone realizzato dalle suore del convento di Maria Bambina nella Chiesa Prepositurale per ricordare il martirio della Santa.
Durante tutta la giornata è possibile baciare il dente di [[Santa Apollonia]], protettrice dei denti e dei dentisti. La crednza popolare vuole che il rito prevenga da problemi ai denti durante per tutto l'anno.
Nelle vie del paese si svolge la fiera con numerosi banchi di prodotti tipici della zona.
 
==== Festa di Pagnano ====
La festa del paese si svolge ogni anno durante la quarta Domenica di Luglio
 
== Economia ==
[[File:Asso, cascata artificiale per filatoi 2.JPG|thumb|right|250px|Una delle cascate artificiali sul [[Lambro]] che alimentava le prese d'acqua per i vari filatoi, diffusisi a partire dal [[XVIII secolo]]]]
[[File:Asso, meccanismo delle chiuse (particolare).JPG|thumb|right|200px|Particolare del meccanismo che regolava le chiuse per la presa d'acqua, ora inutilizzate]]
L'economia di Asso è stata sempre legata al fiume che l'attraversa, il [[Lambro]]. Oltre alle più recenti industrie tessili, una delle testimonianze più lampanti di questa interconnessione è la località Mulini.
 
Nel [[1546]] Asso era un importante luogo di transito, tanto che il [[marchese del Vasto]], in nome del governo [[ducato di Milano|ducale]], istituì un ufficio daziario con alcune guardie.<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 148</ref>
 
Una raccolta di dati statistici riferiti al [[1574]] sottolinea aspetti peculiari della società locale di alcuni paesi della comunità della Valassina, in particolare riguardo alle attività lavorative e alla composizione sociale. È interessante rilevare la presenza di donne nel mondo del lavoro. Secondo questa ricerca, il borgo di Asso era composto da centotrentaquattro fuochi per settecentoventi «anime». Il termine "fuoco" indicava un nucleo familiare, comprensivo di più famiglie imparentate che vivevano sotto lo stesso tetto. I gentiluomini erano cinque, più una gentildonna. I lavoratori erano centotrentaquattro, dei quali ventidue donne. La professione più diffusa era quella del domestico, con trenta segnalazioni. I braccianti erano sedici e i contadini che lavoravano la propria terra otto.<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 163</ref>
 
I titoli dei propri diritti al mercato furono prodotti dal borgo di Asso, su domanda del magistrato milanese, il [[1º giugno]] [[1678]].<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 184</ref>
 
Nel [[XVIII secolo]], in corrispondenza di un aumento delle attività tessili e, in particolare, [[seta|seriche]], testimoniata dall'ex filatoio di Cranno, alto quattro piani, presso la cascata della Vallategna, ad Asso si lavoravano panno, saglie e tele.<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 193</ref> Una fabbrica di filo di cotone con 84 operai, e un lanificio con 100 operai e 14.000 braccia di "grossa pannina" all'anno di produzione per l'ospedale di Milano, oltre ad alcune tintorie che lavorano per conto terzi, impiegando 150 uomini e 600 donne nel comparto serico, sono operanti anche all'inizio del [[XIX secolo|XIX]].<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 231</ref>
 
Il [[10 novembre]] [[1861]] la ''Gazzetta della Provincia di Como'' pubblicò un articolo dal titolo ''Scuola domenicale in Asso'' sull'inaugurazione di una scuola domenicale per giovani operai ed artigiano, volta al miglioramento dell'«imperfetta coltura, ricevuta nel passato nelle scuole elementari» per divenire «bravi operaj, onesti mercanti, ed onorati artigiani coscienziosi del decoro cittadino e della patria».<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 255</ref>
 
Nel [[1868]] aprì ad Asso una filiale della Cassa di Risparmio, mentre due anni dopo nacque una [[società operaia di mutuo soccorso]]. Nel [[1898]], invece, le società di mutuo soccorso erano due e, oltre alla filiale, era attiva anche una banca popolare. La prima sede della filiale della [[Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde]] sorse ad Asso negli [[anni 1920|anni venti]] del XX secolo.<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pagg. 241-257-258-268</ref>
 
La fioritura in questi secoli delle attività manifatturiere portò alla nascita del complesso Prato, nel [[1815]], in via Romagnoli; lo stabilimento della torcitura, nel [[1830]] (ampliato nel XX secolo), vicino al ponte Oscuro; e il complesso Oltolina, nel [[1888]], operante tutt'oggi, a [[Scarenna]], vicino al ''punt de la Fola''.<ref name="GuidaStoria"/><ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 265</ref>
 
Dal [[XX secolo|Novecento]] contribuisce in modo rilevante all'economia locale anche il turismo estivo.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Ferrovie ===
[[File:Stazione di Canzo-Asso.JPG|thumb|right|250px|La stazione [[Ferrovie Nord Milano]] di [[Stazione di Canzo-Asso|Canzo-Asso]]]]
Una linea ferroviaria elettrica [[ferrovia Milano-Asso|Milano-Erba-Canzo-Asso]] fu ipotizzata nel [[1898]], che, tuttavia, non era ancora realizzata nel [[1908]], nonostante impegni e sussidi. Il treno arrivava ad [[Erba (Italia)|Erba]] già dal [[1879]], ma non era mai stata realizzata la parte terminale, tanto che si diceva: "''Quant la légura la fa 'l tass / la végn la feruvìa a Ass''" ("quando la lepre fa il tasso, arriva la ferrovia ad Asso").<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pagg. 268-270-285</ref>
 
Il [[15 giugno]] [[1922]] fu inaugurata, alla presenza dell'onorevole Venino, in rappresentanza del [[Ministero dei Lavori Pubblici|ministro dei lavori pubblici]], la linea Milano-Seveso-Erba-Asso, lunga 50 [[chilometro|chilometri]],<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 285</ref> e la stazione di [[Stazione di Canzo-Asso|Canzo-Asso]], situata appena fuori dal territorio assese, in piazza Verza a [[Canzo]], ora della società [[Ferrovie Nord Milano]]; da allora l'edificio è rimasto inalterato. L'inaugurazione della stazione ferroviaria Canzo-Asso, posta entro il territorio del comune di Canzo, ma ubicata sul limitare del suo confine con Asso, fu rovinata da una scazzottata generale fra canzesi ed assesi provocata dalle discussioni dovute al doppio riferimento del nome della stazione stessa. Ad essa venne data la doppia denominazione in quanto si pensava che Asso avesse dovuto guadagnare la stessa espansione turistica di Canzo.
 
Questa linea collega Asso con [[Canzo]], [[Caslino d'Erba]], [[Ponte Lambro]] e [[Castelmarte]], Erba, [[Seveso]], fino alla [[stazione di Milano Cadorna]].
 
=== Strade ===
[[File:Asso, servizio vetture.JPG|thumb|right|200 px|Affresco a fianco della chiesa del Santo Crocefisso che sponsorizza collegamenti in carrozza fra Asso e Incino-Erba]]
[[File:Asso, 89º Giro d'Italia 09.JPG|thumb|right|200px|[[28 maggio]] [[2006]]: passaggio dell'[[Giro d'Italia 2006|89º Giro d'Italia]] il sul tratto inferiore della circonvallazione. I ciclisti arrivano dalla [[Madonna del Ghisallo]]]]
Le comunicazioni via terra, in [[Valassina]], erano limitate fino all'inizio del [[XIX secolo]] a sentieri e mulattiere. Fu quindi una rivoluzione l'apertura di una strada carrozzabile, nel [[1816]], da Asso a [[Bellagio]], fortemente voluta dai comuni interessati e, in particolare, dal marchese [[Lorenzo Trotti]] e da [[D. Carlo Venini]], che sostituiva la vecchia mulattiera, a tratti difficilmente agibile persino dagli animali da soma. Questa strada allungò la già esistente strada fra [[Paina]] (a [[Giussano]]) e Asso, lunga ventitré [[chilometro|chilometri]], di un tratto lungo diciannove, costato in tutto 89.657 [[lira austriaca|lire austriache]]. Il progetto era dell'ingegner [[Giovanni Butti]].<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 245</ref>
 
Il [[17 maggio]] [[1905]] venne costituita, a [[Milano]], la Società per le autolinee [[Como]]-Erba-[[Incino]] ed Incino-[[Canzo]]-Asso, capitale aumentabile di cinquecento lire, con presidente [[Giuseppe Visconti]], duca di [[Modrone]]. Il servizio prevedeva «eleganti vetture» con un motore da quattordici [[cavallo vapore|cavalli]], senza piattaforma e con quattordici posti a sedere.
 
Il [[12 febbraio]] [[1906]] fallì il primo tentativo di avvio delle linee a causa di una forte nevicata, che, tuttavia, partirono con regolarità nei giorni seguenti. Erano previste tre corse, andata e ritorno, da Erba ad Asso, con fermate ad Incino, [[Longone]] e Canzo. La tratta Como-Asso costava due lire e sei, un prezzo certamente non popolare.
 
Alla prima corsa, la vettura uscì di strada per il [[ghiaccio]] lungo il [[lago del Segrino]]. Il [[27 febbraio]], a causa delle condizioni delle strade e della carenza di viaggiatori, la linea venne sospesa, per poi riprendere regolarmente alcuni giorni dopo.<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 269</ref>
 
Nel [[1910]] iniziarono i lavori della [[Onno]]-[[Valbrona]]-Asso, lunga cinque chilometri, di cui erano progettisti De Bernardi e Reina.<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 271</ref> Fu terminata l'anno successivo, con la galleria del Ceppo Palazzolo, e prolungata fino a Bellagio nel [[1926]], completando così l'anello occidentale della [[Triangolo Lariano|penisola lariana]] che partiva da [[Lecco]].<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 272</ref>
 
Verso la fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] fu realizzata la circonvallazione e la galleria del Ceppo, appena sopra Asso: questa permise alle autovetture di non attraversare più il centro, snellendo così il traffico verso i paesi dell'alta Valassina e verso Bellagio.<ref>P. Ceruti, ''op. cit.'', pag. 325</ref>
 
Al giorno d'oggi, le autolinee delle [[Ferrovie Nord Milano Autoservizi]] collegano Asso, oltre che con Erba e Como, con i paesi irraggiungibili via treno, ossia [[Sormano]], [[Caglio (Italia)|Caglio]], [[Rezzago]]; [[Lasnigo]], [[Barni]], [[Magreglio]], [[Civenna]], [[Bellagio]]; [[Valbrona]], [[Onno]]. È stata da poco istituita, soprattutto per gli studenti, una linea che collega Asso e [[Lecco]].
 
La linea Asso-Erba-[[Como]], invece, era fino al 2004 di proprietà delle [[FNMA]], mentre ora fa parte delle linee [[SPT, Como|SPT]]. Tocca anche altri paesi: [[Canzo]], [[Eupilio]] e [[Longone al Segrino]].
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmministrazione
|NomeSindaco=Maria Giulia Manzeni
|DataElezione=15-4-2008
|mandato=1
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== Galleria fotografica ==
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File:Asso, ponte-balcone.JPG|Il peculiare ponte-balcone all'inizio del centro storico
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File:Asso, lavatoio comunale.JPG|Lavatoio comunale
|titolo = Serve aiuto?
File:Asso, portone Osteria dei Fiori.JPG|Portone dell'ex Osteria dei Fiori
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File:Asso, portone pietra via Garibaldi.JPG|Portone di via Garibaldi
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File:Asso, orrido ponte Oscuro.JPG|Cateratta del Lambro sotto il ponte Oscuro
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File:Asso, ponte Oscuro (vecchia cartolina).jpg|Il ponte Oscuro in una vecchia cartolina
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File:Asso, fiume Lambro (vecchia cartolina).jpg|Un altro tratto del Lambro in una vecchia cartolina
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{{Immagine grande|Asso, panorama invernale 1.jpg|1000px|Scorcio della parte orientale di Asso subito dopo la nevicata del [[27 gennaio]] [[2006]]. Sull'estrema sinistra, il [[Corni di Canzo|corno occidentale]] di Canzo}}
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== Note ==
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== Bibliografia ==
</inputbox>
* AA.VV., ''Il Triangolo lariano'', Albese con Cassano, Nodolibri, collana ''Guide della provincia di Como'', 2002. ISBN 88-7185-070-X
{{Cassetto fine}}
* Fabio Cani, ''La toponomastica storica del Triangolo lariano'', Cantù, Nodolibri. ISBN 88-7185-066-1
</div>
* R. Castellazzi, G. Oleotti, ''Asso e le sue valli'', a cura della Pro Asso, 1949
<div style="border-bottom:1px solid #eee; padding-top:0.17em; padding-bottom:0.5em"></div>
* Paolo Ceruti, ''La Vallassina nei Binari del Tempo'', [[Erba (Italia)|Erba]], pubblicazione Centro Ricerche Vallassinesi, Bryan Edizioni, 1999
<div style="font-size:95%">[[file:Flag of the United Kingdom.svg|20px]] Hello and welcome to the Italian Wikipedia! We appreciate your contributions. If your Italian skills are not good enough, that’s no problem. We have an [[Wikipedia:Ambasciata|embassy]] where you can inquire for further information in your native language or you can contact directly [[Wikipedia:Babel/It-0|a user in your language]]. We hope you enjoy your time here!</div>
* Virginio Longoni, ''Immagini della devozione nel Triangolo lariano'', Canzo, Comunità montana del Triangolo lariano, 2002
|-
* [[Carlo Mazza]], ''Memorie storiche della Vallassina'', trascrizione integrale a cura di Armando Nava, biblioteca comunale di Asso
| style="background:#e5e0ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ktip.svg|18px|link=Aiuto:Tour guidato]] [[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]
* Progetto Civita, ''Como'', collana ''Le istituzioni storiche del territorio lombardo'', Milano, 2000
|-
* C.Cristiani - D.Valsecchi, ''Cronache di Asso: dalla Cascata ai Cedri'', Feltrinelli 2010
| style="background:#ffe0f1; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Accessories-text-editor.svg|18px|link=Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida]] [[Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida|Raccomandazioni e linee guida]]
 
|-
== Voci correlate ==
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* [[Scarenna]]
|-
* [[Valassina]]
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* [[Circuito del Lario]]
|-
* [[Cesare Curioni]]
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* [[Carlo Mazza]]
|}Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi.
* [[Giuseppe Merzario]]
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