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{{IPcondiviso|Università degli Studi di Genova|8 maggio 2018}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Priego de Córdoba
|Nome ufficiale =
|Panorama = Priego Ayuntamiento.jpg
|Didascalia =
|Stemma = EscudoPriegodeCordoba.png
|Bandiera =
|Stato = ESP
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Andalusia
|Divisione amm grado 2 = Cordova
|Amministratore locale =
|Partito =
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Latitudine decimale = 37.433333
|Longitudine decimale = -4.195
|Altitudine = 649
|Superficie = 288.27
|Note superficie =
|Abitanti = 22378
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2001
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Alcalá la Real]] ([[Provincia di Jaén|J]]), [[Alcaudete]] (J), [[Algarinejo]] ([[Provincia di Granada|GR]]), [[Almedinilla]], [[Carcabuey]], [[Fuente-Tójar]], [[Iznájar]], [[Luque (Spagna)|Luque]], [[Montefrío]] (GR), [[Rute]]
|Lingue =
|Codice postale = 14800
|Prefisso = (+34)...
|Fuso orario = +1
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Targa = CO
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|Raggruppamento = [[Subbética (Cordova)|Subbética]]
|Mappa = Priego-de-Cordoba-mapa.png
|Didascalia mappa =
|Sito = http://www.aytopriegodecordoba.es/
}}
'''Priego de Córdoba''' è un comune [[Spagna|spagnolo]] di 22.378 abitanti situato nella [[Comunità autonome della Spagna|comunità autonoma]] dell'[[Andalusia]]. È capoluogo della comarca col suo nome.
Il centro abitato antico è raccolto attorno al Castello dei Medinaceli e cinto dalle mura arabe medioevali.
 
È situato sulla ''Ruta del Califato'', itinerario culturale del Consiglio d'Europa che si sviluppa entro le province di Jaen, Cordoba e Granada e unisce Cordoba a Granada attraversando i centri testimoni del grande periodo culturale ed artistico della dominazione musulmana dell'Andalusia, le terre della Campiña andalusa e del ''Parque natural de las Sierras Subbeticas''. La città è detta capitale del barocco cordobese grazie ai numerosi edifici di questo stile risalenti al secolo XVII che vi si trovano. Dista 74 km da Jaen, 76 da Granada e 100 da Cordoba.
 
La sua economia è prospera grazie all'agricoltura, al turismo e all'industria delle confezioni che ha sostituito quella della seta per cui andò famosa nel XVIII secolo. L'artigianato è attivo nella lavorazione del legno per la costruzione di mobili e in quella degli oggetti di ferro battuto.
 
==Storia==
Testimonianze archeologiche attestano la presenza di insediamenti umani già nell'era paleolitica, di popoli iberi e poi dei Romani, ma il periodo di maggior splendore, che coincide con la fondazione della città attuale, si ebbe con la presenza musulmana.
 
Alla metà del [[IX secolo]] si chiamava ''Medina Baguh'' ed era capitale di una ''cora'' (provincia araba). Alla dissoluzione del [[califfato di Cordoba]], Priego fece parte del [[regno di Granada]] e poi del regno Nazarita. Nel 889 [[Ibn Nastana]] si autoproclamò signore di Priego e Laque facendo di Priego il centro delle operazioni militari della rivolta capeggiata dal''muladi '' [[Ibn Mafsun]].
 
A seguito delle lotte con i cristiani i musulmani ricorsero a nuove popolazioni africane e l'[[Andalusia]] fu terra degli [[Almoravidi]] nel secolo XI e degli [[Almohadi]] nel secolo successivo. La conquista cristiana avvenne nel 1225 ad opera di [[Ferdinando III di Castiglia]] che affidò la difesa della città dai tentativi di riconquista da parte degli islamici all'[[Ordine Militare di Calatrava]].
 
Il re [[Alfonso XI]] nel 1341 mise termine alle lotte fra musulmani e cristiani occupando definitivamente Priego e concedendo l'esenzione dalle tasse ai cittadini allo scopo di ripopolarla. Nel 1370 fu assegnata in signoria a [[Gonzalo Fernandez de Cordoba]] e il figlio don Pedro fu il primo marchese di Priego per decreto dei [[Re Cattolici]]. Questi avvenimenti furono occasione di progresso per la città che si arricchì di nuovi edifici religiosi e civili in parte barocchizzati nel XVII secolo.
 
Nel XVII secolo furono cacciati i ''moriscos'' che erano intorno alle tremila persona e ciò portò momenti di crisi e impoverimento negli anni 1650-1680 poiché venne a mancare il loro apporto all'economia locale, nello stesso tempo Priego fu colpita dall'epidemia di peste che imperversò in tutta Europa.
 
Nel 1705 la città prese parte alla guerra di successione e alla difesa di Gibilterra e nel 1711 passò a dipendere dal ''Ducato di Medinaceli''. In questi anni godette di una notevole prosperità grazie all'industria della seta di cui fu il centro più importante di produzione e commercio della Spagna. Nel 1881 [[Alfonso XII di Spagna|Alfonso XII]] le concesse il titolo di città in seguito all'aumento della popolazione. Nella prima metà del secolo XX l'economia di Priego ha conosciuto un buon andamento grazie allo sviluppo moderno dell'agricoltura, al turismo e ad una pur modesta industrializzazione, buon andamento che dura tuttora, perciò si pensa che siano buone anche le prospettive di sviluppo in futuro.
 
==Monumenti==
*''Barrio de la Villa'', caratteristico quartiere del centro antico con strette e tortuose strade e piazzette graziose su cui si affacciano case tipiche andaluse, ricche di fiori, palazzi barocchi ed edifici religiosi.
*''Ajuntamiento'', edificio municipale moderno del 1952.
*''Carnicerias reales'', del [[XVI secolo]], edificio adibito al macello pubblico e al commercio delle carni.
* Castello, dei secoli [[XIII secolo|XIII]] - [[XIV secolo]].
*''Murallas'', cinta muraria che racchiude il centro antico.
*''Plaza de toros'', del [[1892]].
*''Parroquia del Carmen'', chiesa del [[XVIII secolo]].
*''Hospital-iglesia de San Juan de Dios'', del [[1637]].
*''Iglesia del la Aurora'', chiesa barocca del [[1744]] - [[1772]].
*''Iglesia de las Mercedes'', chiesa barocca del XVIII secolo.
*''Iglesia de N.tra S.ra de las Angustias'', chiesa di stile [[rococò]] del [[1773]].
*''Iglesia de San Francisco'', chiesa di stile [[gotico]] ''mudejar'' del [[1510]] - [[1512]].
*''Iglesia de San Pedro'', chiesa barocca del [[1690]].
*''Parroquia de l'Asuncion'', chiesa parrocchiale dei secoli XVI-XVIII.
*''Ermita del Calvario''', del [[1593]].
*''Museo historico municipal''.
*''Museo de Nieto Alcalà Zamora y Torres''.
*''Fuente de la Salud'', fontana del [[XVI secolo]].
*''Fuente del Rey'', fontana del [[1803]]
 
==Feste==
le feste sono quelle comuni a tutte le località spagnole in particolare a quelle dell'Andalusia, le più belle di Spagna. quasi tutte di origine antica generalmente gitana, sacre e profane nello stesso tempo e legate quasi sempre a solennità religiose con eccezione delle ''Ferias'', (fiere e mercati insieme a manifestazioni ludiche). L'elenco delle feste del capoluogo è il seguente:
*''Candelaria'', il 2 febbraio in onore della ''Virgen de la candelaria'' vengono accesi falò nei diversi quartieri attorno ai quali si fa musica e si danza.
*''Carnaval'', oltre alle varie feste si tiene un concorso comarcale di gruppi di musica popolare.
*''Semana Santa'', le manifestazioni della settimana santa sono quelle tipiche dell'Andalusia: alla domenica degli Ulivi finestre e balconi sono ornati di rami di palme
che verranno poi lasciati finché non si consumeranno; da quel giorno cominciano le processioni per le vie della città delle varie Confraternite in splendidi costumi che si svolgono tutti i giorni per diverse ore fino al mattino del venerdì santo e sono precedute dai ''pasos'', grandi gruppi lignei rappresentanti episodi della Passione che vengono tolti dalle chiese dove sono custoditi per il resto dell'anno. le processioni avvengono nel silenzio rotto solo dai tamburini che battono un ritmo funebre e dalle ''saetas'' invocazioni d'amore per Cristo e la Madonna in ''canto jondo'' da cantori specializzati.
*''Fiestas de Mayo'', dichiarate ''de interès turistico nacional'' (di interesse turistico nazionale) con diverse manifestazioni.
*''Romeria a la Virgen de la cabeza'', pellegrinaggio al santuario della Vergine accompagnato da danze tipiche seguito dopo i riti religiosi da una festa comunitaria, secondo l'usanza spagnola. Si svolge la terza domenica di giugno.
 
== Altri progetti ==
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