Storia di Como e Vital' Kutuzaŭ: differenze tra le pagine

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{{F|calciatori|arg2=hockeisti su ghiaccio|data=agosto 2009}}
{{torna a|Como}}
{{Sportivo
[[Immagine:Jean-Baptiste-Camille Corot 044.jpg|thumb|300px|Un'immagine di Como di [[Jean-Baptiste Camille Corot]].]]
|Nome = Vital' Kutuzaŭ
La '''storia di [[Como]]''' è la descrizione dei fatti accaduti dai primi insediamenti nella città [[Lombardia|lombarda]] fino ai giorni nostri.
|Immagine =
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{BLR}}
|Disciplina = Calcio
|Ruolo = [[Attaccante]]
|TermineCarriera = 2012
|SquadreGiovanili=
{{Carriera sportivo
|1995-1996 |{{simbolo|600px Rosso e Nero.svg}} [[FC MPKC]] |
|1996-1997 |{{simbolo|Nero e Bianco (Strisce).svg}} [[RUOR Minsk]] |
}}
|Squadre=
{{Carriera sportivo
|1997-2001 |{{Calcio BATE|G}} |99 (55)
|2001-2002 |{{Calcio Milan|G}} |2 (0)
|2002-2003 |→ {{Calcio Sporting Lisbona|G}} |24 (3)
|2003-2004 |→ {{Calcio Avellino|G}} |42 (15)
|2004-2006 |{{Calcio Sampdoria|G}} |62 (7)
|2006-2007 |{{Calcio Parma|G}} |9 (0)
|2007-2008 |→ {{Calcio Pisa|G}} |37 (10)
|2008-2009 |{{Calcio Parma|G}} |11 (0)
|2009-2012 |{{Calcio Bari|G}} |51 (7)
}}
|SquadreNazionali=
{{Carriera sportivo
|2002-2011 |{{Naz|CA|BLR}} | 52 (13)
}}
|Disciplina2 = Hockey su ghiaccio
|Ruolo2 = [[Portiere]]
|TermineCarriera2 =
|Squadre2 =
{{Carriera sportivo
|2013-| {{simbolo|600px concentric Black White Red HEX-FF0000.svg}} [[Hockey Club Diavoli Rossoneri Sesto San Giovanni|Diavoli Rossoneri]]|
|2014-| {{simbolo|600px HEX-D02D20 centre HEX-0C268C border.svg}} [[Underdog Hockey Club Barlafüs Sesto San Giovanni|U.H.C. Barlafüs]]|
}}
|Allenatore2 =
|Vittorie2 =
|Aggiornato = 27 aprile 2014
|Squadra2 = {{simbolo|600px concentric Black White Red HEX-FF0000.svg}} [[Hockey Club Diavoli Rossoneri Sesto San Giovanni|Diavoli Rossoneri]]
}}
{{Bio
|Nome = Vital'
|Cognome = Kutuzaŭ
|PreData = {{bielorusso|Віталь Кутузаў}}, [[traslitterazione anglosassone]]: '''Vitali Kutuzov'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Pinsk
|GiornoMeseNascita = 20 marzo
|AnnoNascita = 1980
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 2000
|Attività = ex calciatore
|Attività2 = hockeista su ghiaccio
|Nazionalità = bielorusso
|PostNazionalità = , ex [[attaccante]] e portiere dell'[[Hockey Club Diavoli Rossoneri Sesto San Giovanni]]
}}
 
==Carriera==
== Le origini e la storia antica ==
Sin da giovanissimo è titolare nella terza divisione bielorussa con [[MPKC 96]] prima e [[RUOR Minsk]] poi. Nel [[1997]] approda al [[FC BATE|BATE]], squadra della [[Campionato di calcio bielorusso|massima divisione nazionale]] con cui colleziona 99 presenze e 55 gol tra il 1997 e il [[2001]]. In occasione della partita BATE-[[Associazione Calcio Milan|Milan]] valida per la [[Coppa UEFA 2001-2002]] viene notato dal club rossonero, che lo acquista. Con la maglia rossonera, però, disputa soltanto 2 partite a causa della grande concorrenza in attacco.
{{vedi anche|Provincia di Como#La preistoria|Cultura di Golasecca}}
I primi insediamenti stabili nella zona comasca vennero probabilmente creati da antiche popolazioni [[Liguri]] della [[Cultura di Polada]]. Gli abitati erano collocati lungo le rive di laghi o paludi in zone bonificate disponendo tronchi sul terreno in modo perpendicolare gli uni agli altri. Le prime palafitte - risalenti all'[[Età del Bronzo]] - furono {{citazione necessaria|posizionate nella zona affacciata sul [[Lago di Como]]}}. Col tempo questi primordiali villaggi sono stati edificati nell'entroterra, posizionati nelle zone più elevate.
 
Nel [[2002]] viene mandato in prestito allo [[Sporting Lisbona]] ([[Campionato di calcio portoghese|prima divisione portoghese]]), con cui mette a segno 3 gol in 24 apparizioni. Tornato in Italia, nel [[2003]] viene ceduto ancora in prestito, questa volta in [[Serie B]], all'{{Calcio Avellino|N}}, allenato da [[Zdeněk Zeman]]. Nonostante la retrocessione della squadra [[Irpinia|irpina]] in [[Serie C1]], gioca bene nel campionato cadetto [[Serie B 2003-2004|2003-04]] e realizza 15 reti in 42 gare.
Con l'arrivo, attraverso le [[Alpi]], delle popolazioni proto-[[celti]]che della [[Cultura di Canegrate]] (XIII secolo a.C.), dalla cui fusione con le popolazioni autoctone nasce la [[Cultura di Golasecca]] (IX-IV secolo a.C.), si assiste ad un forte processo di sviluppo per gran parte dell'Italia nord-occidentale primariamente incentrato nella regione dei Laghi.
 
Grazie alle brillanti prestazioni nell'Avellino si guadagna l'attenzione delle squadre di [[Serie A]]<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/giugno/05/Kutuzov_retrocesso_premiato_ga_10_0406059876.shtml|titolo=Kutuzov retrocesso e premiato|editore=gazzetta.it|data=5 giugno 2004}}</ref>. Nel [[Serie A 2004-2005|2004-05]] passa in comproprietà alla [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] dove, pur giocando poco, si fa apprezzare per le sue qualità di jolly offensivo che sa agire sia da prima o da seconda punta e anche come [[Ala (calcio)|ala]]. Alla fine della prima stagione a [[Genova]] totalizza 33 presenze e 4 gol, cui si aggiungono le 34 presenze e i 3 gol della stagione seguente.
L'area di Como (sede della ''Civiltà Comacina''<ref>Detta anche '''Civiltà della Ca' Morta''', importante ''facies'' della [[Cultura di Golasecca]]. La Ca' Morta è la necropoli che ha dato non solo la più completa documentazione dell'[[Età del Ferro]] italiana fino alla conquista Romana, ma è anche quella che si prolunga più a lungo nel tempo.</ref>) diviene con l'[[eponimo|eponima]] area di [[Golasecca]] uno dei due epicentri di questa nuova e originale Cultura golasecchiana celto-ligure.
 
Il 20 giugno [[2006]] si trasferisce al {{Calcio Parma|N}}, in cambio dell'acquisto a titolo definitivo di [[Emiliano Bonazzoli]] da parte dei blucerchiati. Con la squadra emiliana scende in campo solo 9 volte ed anche per questo perde il peso forma.
Tra l'VIII ed il VI secolo a.C. si evolvono nel circondario di Como (sulle colline della [[Parco Spina Verde di Como|Spina Verde]] a sud rispetto all'attuale città<ref>L'abitato di Como a quel tempo era costituito da un insieme di villaggi distanziati ma in stretto contatto tra loro. Compaiono i primi insediamenti sulle colline a sud di Como ([[Cavallasca]], Monte della croce, [[Moncucco]]). Qualche nucleo era insediato anche nella convalle (via Gorio e via Benzi), sede dell'odierna città.</ref>) fenomeni di vero e proprio sviluppo protourbano che conferiscono a questo centro un ruolo commerciale particolare ed un primato culturale sul territorio circostante. Si accentua anche un fenomeno di gerarchizzazione del territorio che si accompagna a modifiche strutturali della comunità, attraverso un processo di stratificazione sociale, con la formazione di stabili élites.
 
Per rilanciarsi, nell'estate del [[2007]] firma per il {{Calcio Pisa|N}}, in Serie B, dove segna 10 reti (realizzando la sua seconda migliore prestazione da quando è in Italia) prima di subire un grave infortunio nella gara contro il [[Chievo Verona]] del 26 aprile, che gli fa finire anzitempo la stagione regolare.
Fondamentale in questo processo, poco dopo la metà del VI secolo a.C., è la formazione dell’[[Etruria padana]] e l’espansione [[tirreni]]ca anche a nord del Po lungo l’asse del [[Mincio]]. Al di là delle negative conseguenze in termini politici-militari-fiscali<ref>Roberto Corbella: Celti : itinerari storici e turistici tra Lombardia, Piemonte, Svizzera, Macchione, Varese c2000; 119 p., ill.; 20 cm; ISBN 8883400305; EAN: 9788883400308.</ref> dell'[[Egemonia]] etrusca, il nuovo asse commerciale Mincio-Brescia-Bergamo-Como-Lago di Lugano verso l'[[Europa centrale]] celtica<ref>La direttrice fondamentale dei traffici dell'[[Etruria]] verso il mondo transalpino comprende Spina, il corso del Mincio, Brescia e Bergamo fino a Como e da qui ai passi alpini del San Bernardino e del San Gottardo passando per [[Lugano]] e [[Bellinzona]] altro importante centro golasecchiano.
</ref> crea un notevole incremento della ricchezza e determina importanti cambiamenti culturali nell'area comasca, con il probabile insediamento anche di elementi etruschi tra la popolazione residente<ref name=Raffaele>Raffaele C. De Marinis, ''La civiltà di Golasecca : i più antichi Celti d’Italia''. [http://www.archeoserver.it/space/UniMi/Comunicazione%20e%20didattica/Dispense%20e%20tavole%20scaricabili/deMarinisGolasecca.pdf]</ref>. Grazie a questa "fusione" fra i due popoli l'antica Como conobbe un periodo di discreta ricchezza, testimoniata dai numerosi materiali preziosi ritrovati nelle [[necropoli]]. L’uso della scrittura appare ora diffuso ampiamente sulle ceramiche.
 
Il 25 giugno [[2008]] non viene riscattato da parte del Pisa, a seguito di alcuni problemi relativi al passaggio di proprietà della società toscana, pertanto torna al {{Calcio Parma|N}}. In terra emiliana però Kutuzov non troverà abbastanza spazio, così il 20 gennaio [[2009]] si trasferisce al {{Calcio Bari|N}} con la formula della compartecipazione<ref>{{cita news|url=http://www.asbari.it/societa/archivio-news/972-vitali-kutozov-al-bari.html|titolo=Vitali Kutuzov al Bari|accesso=20 gennaio 2009|giorno=20|mese=01|anno=2009|pubblicazione=www.asbari.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101028060400/http://asbari.it/societa/archivio-news/972-vitali-kutozov-al-bari.html|dataarchivio=28 ottobre 2010}}</ref>; segna il suo primo gol in maglia barese l'8 marzo [[2009]] nella partita in trasferta contro il Sassuolo.
Nel V secolo a.C. si accentua ancora di più l'importanza, e la ricchezza, di Como che diviene anche diramazione, forse la principale, delle vie commerciali etrusche sull'asse Genova-Milano-Europa centrale<ref name="Raffaele"/>.
Ne segna altri 4 e il 4 giugno [[2009]] viene riscattato dal {{Calcio Bari|N}} nella quale militerà ancora per un anno.
 
Il 23 agosto [[2009]] fa il suo ritorno in [[Serie A]] con il Bari al [[Stadio Giuseppe Meazza|Meazza]] contro l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], realizzando il gol del pareggio. Dopo poche giornate si infortuna in modo grave al tendine della caviglia destra ed è costretto a saltare praticamente tutta le restanti gare. Torna a disposizione di mister Ventura per la stagione successiva.
Con l'arrivo delle grandi ondate di immigrati<ref>A questo proposito il grande indoeuropeista Villar parla di '''[[infiltrazione]]'''. Si parla ancora di infiltrazione (riportandone un esempio da [[Giulio Cesare]], ''[[De bello civili]]'') per movimenti di singole tribù nell'ordine dei 20.000 individui, anche quando nel corso del tempo questi movimenti si ripetono in maniera sempre più ravvicinata. Nel contesto poco popolato dell'Europa protostorica movimenti di queste dimensioni passavano inosservati e vi era spazio più che sufficiente perché nuove tribù trovassero posto, in aree ancora ''libere'', accanto a più antiche comunità. Si veda: [[Francisco Villar]], ''Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa'', Bologna, Il Mulino, 1997. ISBN 88-15-05708-0. Per approfondimenti si veda alla voce: [[Diffusionismo]].</ref> celto-[[Galli]] di origine transalpina (e portatori della [[Cultura di La Tène]]) che si vengono a stabilire nella [[Val Padana]], a partire dal IV secolo a.C. il territorio di Como si organizza politicamente nella sua prima popolazione storicamente conosciuta: i celti o, più probabilmente, celto-liguri [[Orobi]].
Tuttavia anche nella stagione 2010-2011, complice della retrocessione in Serie B, trova poco spazio a causa di ripetuti infortuni.
L'anno dopo viene messo fuori rosa. A gennaio 2012 è reintegrato in prima squadra e torna in campo con il Bari nella vittoriosa trasferta per 2-1 a Livorno, il 18 febbraio.
A fine torneo - però - la società non gli rinnova il contratto ed il calciatore rimane svincolato.
 
Ha finora totalizzato 99 presenze e 9 reti in [[Serie A]] e 125 presenze e 30 reti in [[Serie B]].
Poiché l'invasione<ref>Si ha '''[[invasione]]''', non storicamente documentata da fonti scritte primarie o secondarie, quando il movimento coinvolge una popolazione a partire da almeno circa 80.000 individui e fino anche ad alcune, o molte, centinaia di migliaia di persone, avviene in tempi abbastanza ristretti e con un evidente, immediato e drastico, cambiamento della natura culturale dei giacimenti archeologici nell'area interessata, meglio ancora se accompagniati dall'evidenza, archeologica, di rapida distruzione dei siti della cultura precedente e di scomparsa dei relativi giacimenti. Le invasioni dell'[[Etruria padana]] e dell'Italia centrale, in quanto riportate dagli autori classici, rientrano comunque tra quelle storicamente documentate, pur restando sempre dibattible la vera natura della "invasione" della prima regione. Per approfondimenti si veda alle voci:[[Teorie invasioniste]] e [[Gustaf Kossinna|Legge di Kossinna]].</ref> gallica dell'[[Etruria padana]] a sud del [[Po]], combinata con la pressione esercitata da meridione da parte dei [[Repubblica Romana|Romani]], annienta la potenza etrusca, viene meno la corrente commerciale tra la penisola italica e il nord delle Alpi (già di per sé gravemente turbato da avvenimenti propri) che aveva fatto fiorire Como; l'abitato si riduce sensibilmente, mentre insediamenti prettamente gallici si ritrovano a [[Gudo]], [[Solduno]], [[Plesio]], [[Introbio]], [[Varenna]], [[Esino Lario]].
 
Dopo la squalifica nell'inchiesta calcioscommesse viene ingaggiato come portiere dall'Hockey Club Diavoli Rossoneri, intraprendendo una carriera nell'[[hockey su ghiaccio]]<ref>{{cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/esclusiva-tmw-kutuzov-dal-calcio-all-hockey-ecco-la-mia-nuova-vita-734374|titolo=Kutuzov: "Dal calcio all'hockey, ecco la mia nuova vita"|sito=tuttomercatoweb.com|data=29 settembre 2015|accesso=29 settembre 2015}}</ref>.
Nel periodo lateniano l'area Orobia di Como, con il suo "Comum Oppidum" e la rete di "Castella" appare conservare più a lungo un "aspetto golasecchiano" mentre l'area orientale, lecchese, del [[Lario]] presenta più marcati e precoci tratti gallici nell'organizzazione del territorio e dei rinvenimenti archeologici, come testimoniato dai ritrovamenti di [[Acquate]] ed [[Olate]].
 
==Calcioscommesse==
{{citazione necessaria|Durante il [[V secolo a.C.]] i [[Galli]] presero possesso del centro abitato di Como}}, impostando una società gerarchica e costruendo numerosi castelli con più strati di [[mura (architettura)|mura]]. Essi fondarono a Como un ''[[oppidum]]'', cioè un centro fortificato.<ref>[http://www.comune.como.it/como_files/storia/periodi/01_preistoria.html Informazioni dal sito del Comune di Como].</ref><ref>Il grande ''[[Oppidum]]'' fortificato di Como, la cui costruzione è datata a forse il V o IV secolo a.C., fu possibilmente fondato dai celti [[Galli]], ma forse su una già pre-esistente fondazione golasecchiana, e poi sicuramente (se non da loro costruito) mantenuto e rinforzato successivamente da [[Orobi]] ed [[Insubri]].
Il 16 giugno [[2013]], il calciatore bielorusso viene deferito per illecito sportivo dalla Procura Federale FIGC riguardo al filone Bari-bis sul calcioscommesse che lo vede coinvolto in alcune partite truccate, in particolare per Salernitana-Bari 3-2 del 2008-2009 per la quale, insieme ad altri 13 compagni, avrebbe incassato 7.000 euro da [[Luca Fusco]] e [[Massimo Ganci]], avversari ed ex compagni proprio a Bari, per perdere la partita.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/2016/05/27/news/calcioscommesse_bari_combine_chieste_17_condanne-140729455/|titolo=Calcioscommesse, combine Bari: chieste 17 condanne, tra loro Gillet e Caputo|editore=repubblica.it|data=27 maggio 2016}}</ref>
[[Mura di Como|Esso]] occupava, probabilmente, la zona detta di ''Zezio'', ai margini orientali della vasta piana alluvionale posta al confine meridionale del [[Lago di Como|lago]], oggi la città vera e propria. Tale piana era divisa da sud a nord dal corso di un grande torrente, che raccoglieva le acque di tutte le vallette limitrofe e, probabilmente, si impaludava già nell'area della attuale [[Duomo di Como|cattedrale]]. Ai margini opposti della piana, e verso le antistanti colline, sorgeva un'area sepolcrale.
A fronte delle ricche tracce sepolcrali, scarse sono le indicazioni relative al centro urbano, benché esso dovesse mostrarsi munito, in quanto centro di un sistema di comunità di "castelli" che facevano riferimento al ''Comum oppidum''. Si tratta degli stessi "28 castelli" che [[Tito Livio]] narra essersi arresi nel [[196 a.C.]] a [[Marco Claudio Marcello (console 196 a.C.)|Marco Claudio Marcello]] (nipote dell'[[Marco Claudio Marcello|omonimo]] conquistatore di [[Milano]], circa 26 anni prima) a seguito di una significativa operazione militare, riportata da [[Tito Livio|Livio]] e testimoniata da una lapide rinvenuta in [[Roma]] e dedicata al [[trionfo]] ''De Comensibus et Insubribus'' (sui Comensi e sugli [[Insubri]]).
</ref>
 
Il 16 luglio seguente viene condannato in primo grado dalla Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC a 3 anni e 6 mesi di squalifica, pena confermata, poi, anche in appello.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_Calcio/16-07-2013/calcioscommesse-gillet-squalificato-3-anni-7-mesi-sanzioni-venti-giocatori-20787921355.shtml Calcioscommesse, Gillet squalificato 3 anni e 7 mesi. Sanzioni per venti giocatori - La Gazzetta dello Sport]</ref><ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Speciali/Calcio_Infetto/27-07-2013/calcioscommesse-processo-bari-bis-confermata-pena-gillet-20854092439.shtml Calcioscommesse, processo Bari-bis: confermata la pena per Gillet - La Gazzetta dello Sport]</ref>
Più tardi gli Orobi, e tra loro i ''Comenses'' abitanti di Como, confluiranno, pur con una loro identità indipendente, nella confederazione (''foedus'') celtica o celto-ligure degli [[Insubri]] che domina sui territori dell'odierna Lombardia occidentale ([[Insubria|Regio Insubrica]]<ref>M. T. GRASSI 1999, ''I Celti della Cisalpina Centrale: dall’ager Insubrium alla [[Regio XI Transpadana|XI Regio Transpadana]], in Insubri e Cenomani tra Sesia e Adige'', Seminario di Studi (Milano 27-28.2.1998), “Rassegna di Studi del Civico Museo Archeologico e del Civico Gabinetto Numismatico di Milano”, LXIII-LXIV, pp. 101-108.</ref>) e Piemonte orientale.
 
Il 30 maggio [[2016]] al processo penale di Bari viene assolto «per non aver commesso il fatto».<ref>[http://lacittadisalerno.gelocal.it/sport/2016/05/30/news/salernitana-bari-assolto-l-ex-capitano-granata-fusco-1.13569432 Salernitana-Bari, assolto l'ex capitano granata Fusco]</ref>
===''Comum Oppidum''===
{{vedi anche|Provincia di Como#Comum Oppidum}}
Sulla sponda [[Lago di Como|lariana]] la vivacità di ''facies'' assicura un'ampia frequentazione della zona. Fonti epigrafiche ci tramandano anche i nomi dei alcuni popoli federati, stanziati sulle sue sponde: i ''Gallianates'' di Galliano, oggi frazione di [[Cantù]], gli ''Ausuciates'' di [[Ossuccio]], gli ''Aneuniates'' di [[Dubino|Olonio]], i ''Clavennates'' di [[Chiavenna]] e i ''Bergalei'' della [[Val Bregaglia]]. Alla conquista romana di [[Como]], il territorio era ben organizzato e sull'''Oppidum comense'' gravitavano ben 28 ''castella'', che si arresero ai conquistatori con il capoluogo. Nella battaglia perirono quarantamila soldati.<ref>[[Tito Livio]], 33,36,9.</ref>
 
==Statistiche==
La conquista della [[Gallia cisalpina|Gallia Transpadana]] iniziò nel [[225 a.C.]] e dopo la pausa della [[Seconda guerra punica]], terminò nel [[196 a.C.]] con la conquista di [[Como]]. Il [[Console (storia romana)|console]] [[Marco Claudio Marcello (console 196 a.C.)|Marco Claudio Marcello]] fu magnanime con i vinti. I Comensi vennero legati a [[Roma]] da un ''[[foedus]]'', un vincolo federativo, nel rispetto delle autonomie locali. In cambio poté contare sulla loro assoluta e perenne fedeltà. Per circa un secolo la presenza romana fu sporadica ed episodica fino a che il settentrione rivestì un interesse fondamentale per assicurare una adeguata sicurezza e per saziare le mire espansionistiche commerciali e militari oltralpe.
===Presenze e reti nei club===
''Statistiche aggiornate al 21 dicembre 2014.''
{| class="wikitable center" style="text-align:center; font-size:90%"
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!rowspan="2"|Stagione
!rowspan="2"|Squadra
!colspan="3"|Campionato
!colspan="3"|Coppe nazionali
!colspan="3"|Coppe continentali
!colspan="3"|Altre coppe
!colspan="2"|Totale
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!Comp
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!Reti
!Comp
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!Reti
!Comp
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!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Pres
!Reti
 
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I Romani presero possesso di Como, facendo sì che essa diventasse un luogo economicamente, politicamente e militarmente strategico. Nello stesso anno Roma divenne padrona della intera [[Lombardia]] ({{citazione necessaria|chiamata al tempo ''Regio Insubrica''}}).
|| [[Unione Sportiva Avellino 2003-2004|2003-2004]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Avellino|N}} || [[Serie B 2003-2004|B]] || 42 || 15 || [[Coppa Italia 2003-2004|CI]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || 43 || 15
 
|-
===''Novum Comum''===
| [[Unione Calcio Sampdoria 2004-2005|2004-2005]] || rowspan=2|{{Bandiera|ITA}} [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] || [[Serie A 2004-2005|A]] || 33 || 4 || [[Coppa Italia 2004-2005|CI]] || 4 || 3 || - || - || - || - || - || - || 37 || 7
{{vedi anche|Provincia di Como#Novum Comum}}
[[Immagine:Como - Dom - Fassade - Plinius der Jüngere.jpg|thumb|rigt|300px|Statua di [[Plinio il giovane]]]]
 
|-
Nell'[[89 a.C.]] [[Gneo Pompeo Strabone]] si affrettò ad aiutare [[Como]], devastata da un'incursione di [[Reti]]: la restaurò e conferì ai comensi lo ''[[Diritto latino|ius Latii]]'', la cittadinanza latina.
| [[Unione Calcio Sampdoria 2005-2006|2005-2006]] || [[Serie A 2005-2006|A]] || 29 || 3 || [[Coppa Italia 2005-2006|CI]] || 4 || 0 || [[Coppa UEFA 2005-2006|CU]] || 5 || 0 || - || - || - || 38 || 3
 
|-
Successivamente, nel [[77 a.C.]], giunse a [[Como]] un gruppo di 3.000 coloni, guidati da [[Lucio Cornelio Scipione Asiatico Emiliano]], che si stanziarono sulle pendici circostanti l'attuale convalle. Il toponimo "Coloniola", oggi riservato ad un quartiere della città, è quantomai significativo in proposito.<ref>G. Luraschi, Como romana: le mura, in Como nell'antichità, Società Archeologica Comense, Como 1987.</ref>
!colspan="3"|Totale Sampdoria || 62 || 7 || || 8 || 3 || || 5 || 0 || || - || - || 75 || 10
 
|-
Ma il vero artefice e fondatore ''ex novo'' della colonia latina di ''Novum Comum'' è considerato da tutte le fonti [[Gaio Giulio Cesare]].<br/>
| [[Parma Football Club 2006-2007|2006-2007]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Parma|N}} || [[Serie A 2006-2007|A]] || 9 || 0 || [[Coppa Italia 2006-2007|CI]] || 3 || 0 || [[Coppa UEFA 2006-2007|CU]] || 6 || 0 || - || - || - || 18 || 0
Nel [[59 a.C.]], con l'obiettivo di rafforzare [[Como]] ed il [[Lario]] per la sua importanza quale via di comunicazione con i passi alpini verso l'[[Europa]] centrale, ed autorizzato dalla ''lex Vatinia'', che gli conferiva il potere [[Proconsole|proconsolare]], fondò nell'area dov'è ubicata ora la città, ''Novum Comum'', circondandola di [[Mura di Como|mura]] e vi trasferì 5.000 coloni, tra i quali 500 Greci a cui gli storici classici locali, come Maurizio Monti, hanno voluto ricondurre l'origine etimologica di località quali [[Lecco]] (''Leucos''), Corenno Plinio, oggi frazione di [[Dervio]], (''Corinto''), [[Lenno]] e [[Faggeto Lario|Lemna]] (''Lemnos''), [[Nesso (Italia)|Nesso]] (''Nasso''), [[Dervio]] (''Delfo''). L'ipotesi è però smentita dalla moderna ricerca storica e toponomastica<ref>G. Luraschi, ''Furono 500 greco-siculi i primi colonizzatori del Lario?'', in Communitas n° 3, 1979.</ref>.
 
|-
Nel [[49 a.C.]] ''Novum Comum'' acquisì la [[cittadinanza romana]] e da [[colonia latina]] divenne ''[[municipium]] civium romanorum'' della [[repubblica romana]]. I comensi possedevano così la pienezza del diritto riservato ai cittadini di [[Roma]] e la città aveva la propria ''[[Curia (storia di Roma)|Curia]]'' ed era amministrata da un collegio di quattro [[magistrati]].
|| [[Pisa Calcio 2007-2008|2007-2008]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Pisa|N}} || [[Serie B 2007-2008|B]] || 37 || 10 || [[Coppa Italia 2007-2008|CI]] || 2 || 1 || - || - || - || - || - || - || 39 || 11
 
|-
Divenuta municipium romano ed aggregata (insieme a Milano) alla tribù [[Oufentina]], estendeva il suo territorio dalle Alpi alla Brianza, dai laghi varesini all'Adda, insinuandosi a sud fino alla Grangia di Lainate ed a nord fino alla [[Valchiavenna]] e parte della [[Valtellina]].
|| [[Parma Football Club 2008-2009|2008-gen. 2009]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Parma|N}} || [[Serie B 2008-2009|B]] || 11 || 0 || [[Coppa Italia 2008-2009|CI]] || 2 || 0 || - || - || - || - || - || - || 13 || 0
 
|-
Durante il [[I secolo]] d.C. la crescita cittadina fu aiutata dalle donazioni dei Plinii, che fecero erigere una biblioteca e uno spazio termale.
!colspan="3"|Totale Parma|| 20 || 0 || || 5 || 0 || || 6 || 0 || || - || - || 31 || 0
 
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Grazie alla crescente ricchezza cittadina, in città vennero costruiti vari edifici o luoghi di interesse comune: un [[Forum (luogo)|foro]], un [[porto]], [[terme]], [[templio|templi]] e mura.
|| [[Associazione Sportiva Bari 2008-2009|gen.-giu. 2009]] || rowspan=4|{{Bandiera|ITA}} {{Calcio Bari|N}} || [[Serie B 2008-2009|B]] || 18 || 5 || [[Coppa Italia 2008-2009|CI]] || - || - || - || - || - || - || - || - || 18 || 5
Intorno al [[15 a.C.]] venne costruita la [[Antica Via Regina|Via Regina]], importante via di collegamento verso il centro [[Europa]].
 
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Testimonianze di questo benessere sono gli scritti di due famosi abitanti comaschi vissuti in quell'epoca: [[Plinio il Vecchio]] e [[Plinio il Giovane]]. Il secondo, nell'anno [[100]] console romano, fece costruire una grande statua in onore di [[Giove (divinità)|Giove]], a testimonianza del rimpiazzo delle [[Religione romana|divinità romane]] su quelle galliche.
|| [[Associazione Sportiva Bari 2009-2010|2009-2010]] || [[Serie A 2009-2010|A]] || 12 || 1 || [[Coppa Italia 2009-2010|CI]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || 13 || 1
 
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La condizione si perpetuò fino a più d'un secolo dopo, quando l'intero [[Impero Romano]] visse una profonda crisi economica e politica. Ad aggravare la situazione vi fu l'invasione degli [[Alemanni]] nell'[[Italia settentrionale]], avvenuta nel [[250|250 d.C.]] e conclusasi solo con l'intervento delle truppe imperiali.
|| [[Associazione Sportiva Bari 2010-2011|2010-2011]] || [[Serie A 2010-2011|A]] || 14 || 1 || [[Coppa Italia 2010-2011|CI]] || 2 || 0 || - || - || - || - || - || - || 16 || 1
 
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I ''Nautae Comenses'' gestivano i commerci ed erano i padroni assoluti del lago, tanto che, quando [[Milano]] diventerà capitale di fatto dell'impero ([[288]]-[[289]]), l'autorità comasca dotata di ampi poteri sarà il ''praefectus classis cum curis civitatis''<ref>''Notitia dignitatum occidentis'', 42,7,9. v. anche: G: Luraschi, Il praefectus classis cum curis civitatis nel quadro politico e amministrativo del basso impero, in RAC 159, 1977.</ref>: la specificità di [[Como]] non era tanto il controllo del traffico terrestre, ma quello della navigazione, che rappresentava la via privilegiata di comunicazione sia per i traffici commerciali che per i movimenti di truppe con il mondo transalpino.
|| [[Associazione Sportiva Bari 2011-2012|2011-2012]] || [[Serie B 2011-2012|B]] || 7 || 0 || [[Coppa Italia 2011-2012|CI]] || 0 || 0 || - || - || - || - || - || - || 7 || 0
 
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Nel [[354]] venne esiliato a Como il futuro imperatore [[Giuliano (imperatore romano)|Flavio Claudio Giuliano]].
!colspan="3"|Totale Bari|| 51 || 7 || || 3 || 0 || || - || - || || - || - || 54 || 7
 
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La crisi venne tuttavia superata velocemente grazie all'intervento di [[Costantino]], il quale frammentò il territorio in molte provincie autonome, le quali ebbero la possibilità di consolidare la propria situazione [[Società|sociale]] senza interferenze esterne.
!colspan="3"|Totale carriera|| 212 || 39 || || 19 || 4 || || 11 || 0 || || - || - || 242 || 43
|}
 
==Palmarès==
Iniziò così un altro periodo assai fortunato, nonostante che l'Italia fosse stata lasciata quasi interamente alle popolazioni dell'estremo nord [[Europa|europeo]].<ref>[http://www.comune.como.it/como_files/storia/periodi/02_conquista_romana.html informazioni dal sito del Comune di Como].</ref>
===Club===
====Competizioni nazionali====
*{{Calciopalm|Campionato italiano Serie B|var=coppa|1}}
:Bari: [[Serie B 2008-2009|2008-2009]]
 
==MedioevoNote==
Durante l'alto Medioevo Como subì l'invasione dei [[Goti]] prima e dei [[Longobardi]] poi; nel [[951]] scese in Italia l'imperatore [[Ottone I del Sacro Romano Impero|Ottone I]] e tra i suoi sostenitori c'era anche [[Gualdone]], vescovo di Como. Durante il periodo comunale Como fu contesa tra le famiglie rivali dei [[Rusca (famiglia)|Rusca (o Rusconi)]] o Ruschi, e dei Vitani. In seguito alla [[Guerra decennale]] (1118-1127) tra Como e [[Milano]], il [[27 agosto]] [[1127]], a conclusione del conflitto, Como fu assediata dalle forze [[Milano|milanesi]] ed incendiata, le [[mura di Como|mura]] e le abitazioni distrutte, gli abitanti dispersi.
 
===Alleanza con il Barbarossa===
Attraverso l'alleanza con [[Federico Barbarossa]], Como trovò negli anni seguenti l'occasione di ricostruirsi e di aspirare all'egemonia perduta. Con l'aiuto dell'Imperatore, nel [[1158]] riedificò ed ampliò le [[Mura di Como|mura]] della città con le sue imponenti torri di [[Porta Torre (Como)|Porta Torre]], Torre di San Vitale e Torre di Porta Nuova (o Torre Gattoni) e restaurò il Castel Baradello, potenziandolo con la costruzione della poderosa torre e delle altre strutture.<br/>
Nel [[1159]] ospitò lo stesso Imperatore con la consorte [[Beatrice di Borgogna]], di passaggio in città. <br/>
In questi anni di effimera gloria, Como ebbe la sua vendetta partecipando all'assedio ed alla distruzione della città di [[Milano]], avvenuta nel [[1162]], e quella dell'[[Isola Comacina]], avvenuta nel [[1169]].<br/>
Infine a [[Legnano]], nel maggio [[1176]], gli alleati della [[Lega Lombarda]] sconfissero definitivamente l'esercito imperiale. Con un diploma datato [[23 ottobre]] [[1178]] [[Federico Barbarossa]] donò alla Chiesa ed alla Comunità di Como, quale premio della loro fedeltà, il [[Castel Baradello]] insieme alla [[Torre di Olonio]].
 
===Periodo visconteo===
Con [[Azzone Visconti]], Como entrò definitivamente nell'orbita viscontea.
Alla morte di [[Gian Galeazzo Visconti]], avvenuta nel [[1402]], Franchino II Rusca tentò di instaurare a Como una signoria personale. Seguì un periodo di devastazioni e stragi fino al [[1416]], quando Como si consegnò a [[Filippo Maria Visconti]]. Alla morte di quest'ultimo ([[1447]]) Como conobbe un breve periodo d'indipendenza con la sua "Repubblica di Sant'Abbondio", che durò tuttavia solo fino al [[1450]], quando la città si sottomise a [[Francesco Sforza]], duca di Milano.
 
==Età moderna==
{{S sezione|storia}}
Nell'ottobre del [[1525]] Como veniva occupata [[Don Pedro Arias]], inviato da [[Antonio de Leyva]], con 200 spagnoli.
 
Da allora Como seguì le sorti del [[Ducato di Milano]] e successivamente del [[Regno Lombardo-Veneto]], fino alla unità d'Italia.
 
Il [[27 marzo]] [[1859]], in seguito alla [[Battaglia di San Fermo]], [[Giuseppe Garibaldi]], al comando dei [[Cacciatori delle Alpi]], liberò la città dall'occupazione austriaca.
 
Durante la seconda guerra mondiale Como non venne mai bombardata.
 
== Note ==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
*{{AIC|708}}
*[[Ermanno A. Arslan]], "Dimenticati dalla storia: i gruppi celtici minori della Cisalpina. Una rilettura di Plinio, ''Naturalis historia'', e di Livio, ''Ab urbe condita''" [http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/2007-EAA-DimenticatiDallaStoria.pdf]
*{{cita web|url=http://www.asbari.it/component/campionato/?task=giocatore&giocatore=708|titolo=Profilo su Asbari.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090912010900/http://www.asbari.it/component/campionato/?task=giocatore&giocatore=708|dataarchivio=12 settembre 2009}}
*{{Transfermarkt}}
*{{Soccerway}}
 
{{Portale|biografie|calcio}}
{{Como}}
 
[[Categoria:StoriaCalciatori didella Como|Nazionale bielorussa]]