Il '''poro dilatato di Winer''' o '''infundibuloma''' è un tumore annessiale benigno dell'[[follicolo pilifero|infundibolo follicolare]].
{{Disclaimer|medico}}
L''''aborto''' è l'interruzione prematura di una [[gravidanza]]. Questa può avvenire per cause naturali (''aborto spontaneo'') o essere provocata artificialmente (''aborto provocato'' o ''interruzione volontaria della gravidanza'')
== Definizioni ==
{{L|marzo 2011}}
In Italia, si definiva, in passato, come aborto un'interruzione della gravidanza avvenuta entro il 180º giorno dal concepimento. Attualmente tale indicazione in medicina è superata<ref name="Za526">{{cita libro | cognome= Zanolo | nome= Livio | coautori=Barcellona Eliana, Zacchè Gabrio | titolo= Ginecologia e ostetricia con tavole di F.H. Netter '''Pag 526'''| editore= Elsevier Masson srl | città= Milano | anno= 2007| id= ISBN 978-88-214-2730-5}}</ref>, e si preferisce indicare con tale termine l'interruzione della gravidanza in cui il feto (potenzialmente) vitale (in utero) non abbia raggiunto un peso minimo di 500 grammi all'atto dell'espulsione o estrazione dal corpo della donna,<ref name="Leveno46">{{cita libro | cognome= Leveno | nome= Kenneth J | coautori= Gary F Cunningham, Norman F Gant Steven L. Bloom | titolo= Manuale di ostetricia '''Pag 46'''| editore= Mc Graw Hill | città= Milano | anno= 2004| id= ISBN 88-386-2987-0}}</ref> oppure, se il peso non è conosciuto, che non abbia raggiunto la 22ª settimana di gestazione o in alternativa l'altezza di 25 cm.<ref name="Pe1800"/> Si parla invece di [[parto pretermine|parto prematuro o nascita pretermine]] nel caso di un parto che si verifichi prima della 37ª settimana di gestazione compiuta.
In medicina si ritrovano molte sottodefinizioni legate all'aborto:
=== A seconda dei fattori ===
* Aborto spontaneo se avviene per cause naturali
* Aborto provocato (interruzione volontaria della gravidanza, compresi sia i casi tutelati dalla legge che l'aborto clandestino)<ref name="Pe1800">{{cita libro | cognome= Pescetto | nome= Giuseppe | coautori=Luigi De Cecco, Domenico Pecorari, Nicola Ragni| titolo= Ginecologia e ostetricia seconda ristampa '''Pag 1800-1802''' | editore= Società editrice universo | città= Roma | anno= 2004| id= ISBN 88-87753-49-0}}</ref>
=== A seconda delle modalità con cui si manifesta ===
* Aborto completo, quando viene espulso completamente il feto
* Aborto incompleto, se parte di esso (solitamente la placenta) viene trattenuto nella cavità uterina;<ref name="Leveno48">{{cita libro | cognome= Leveno | nome= Kenneth J | coautori= Gary F Cunningham, Norman F Gant Steven L. Bloom | titolo= Manuale di ostetricia '''Pag 48'''| editore= Mc Graw Hill | città= Milano | anno= 2004| id= ISBN 88-386-2987-0}}</ref>
* [[Aborto ritenuto|Aborto interno o ritenuto]], il feto muore senza che vi sia espulsione, (considerato tale entro 24 ore dalla morte del feto)<ref name="Pe1800"/>
Il quadro clinico si suddivide in:
* Minaccia di aborto
* Aborto inevitabile, diagnosticato quando le algie pelviche e le emorragie avvengono con dilatazione della cervice uterina<ref name="Za527">{{cita libro | cognome= Zanolo | nome= Livio | coautori=Barcellona Eliana, Zacchè Gabrio | titolo= Ginecologia e ostetricia con tavole di F.H. Netter '''Pag 527'''| editore= Elsevier Masson srl | città= Milano | anno= 2007| id= ISBN 978-88-214-2730-5}}</ref>
* Aborto in atto
Forme specifiche che vengono studiate in letteratura:
* Aborto settico<ref name="Griebel">{{cita pubblicazione | quotes =no | autore =Griebel CP, Halvorsen J, Golemon TB, Day AA. | autorelink = | anno = [[2005]]| mese = ottobre| titolo = Management of spontaneous abortion.| rivista =Am Fam Physician. | volume =72 | pagine =1243-1250| doi = |}}</ref>
* Aborto ricorrente o abituale
=== A seconda dell'età gestazionale in cui si manifesta ===
* Aborto embrionale, (entro le prime sette settimane)
* Aborto fetale, dall'ottava settimana
* Aborto tardivo, dopo le 21 settimane di gestazione,<ref name="McCullogh">{{cita pubblicazione | quotes =no | autore =Cherevenak F.A., McCullogh L.B. Campbell S | autorelink = | anno = [[1992]]| mese = | titolo = Third trimester abortion: is compassion enough? | rivista =Br J Onset Gynecol | volume = 35| pagine =151| doi = |}}</ref>
== Epidemiologia ==
E' una lesione piuttosto comune, in particolare negli adulti di 30-50 anni. Gli uomini ne sono più affetti delle donne.
=== Dati generali ===
Non è possibile fornire dati certi sulla frequenza degli aborti, perché molti casi (sia di aborto naturale che provocato) non vengono segnalati.<ref name="Candiani">{{cita pubblicazione | quotes =no | autore =Candiani GB, Fedele L Marchini N. | autorelink = | anno = [[1996]]| mese = | titolo = Aborto spontaneo (clinica ostetrica e ginecologica)| rivista =Masson| volume = | pagine =| doi = |}}</ref>
L'80% degli aborti avviene nelle prime dodici settimane<ref name="Leveno46"/>.
=== AbortoIstologia spontaneo ===
E' costituito da un'ampia cavità contenente un tappo cheratinico delimitato da [[acantosi]] dell'epitelio follicolare. Il follicolo è delimitato da epitelio della guaina epiteliale esterna.
L'aborto spontaneo è molto più frequente di quanto comunemente si ritenga: i più recenti studi indicano che circa un terzo delle gravidanze termina con un aborto spontaneo. In particolare, Lohstroh, Overstreet, e Stewart hanno rilevato che la somma degli aborti spontanei precoci, che avvengono prima della sesta settimana dall'ultima mestruazione, e degli aborti spontanei successivi alla sesta settimana, fornisce una percentuale totale di aborti spontanei del 35,5% su 100 fecondazioni rilevate.<ref>Cfr. P. N. Lohstroh, J. W. Overstreet, D. R. Stewart, ''Secretion and excretion of human chorionic gonadotropin during early pregnancy'', in “Fertility and Sterility” Apr. 2005, 83, pp. 1000-1011</ref>
Altre ricerche confermano il fatto che il livello percentuale di abortività spontanea delle gravidanze, rilevate mediante i livelli ematici di hCG ([[gonadotropina corionica]] umana, ormone prodotto in gravidanza), oscilla tra il 31% e il 35,5%.<ref>Cfr. M. J. Zinaman, E. D. Clegg, C. C. Brown, ''Estimates of human fertility and pregnancy loss'', in “Fertility and Sterility”, Mar. 1996, 65, pp. 503-509; A. J. Wilcox, C. R. Weinberg, J. F. O’Connor, ''Incidence of early loss of pregnancy'', in “New England Journal of Medicine” 28 Jul. 1988, 319, pp. 189-194</ref>. Il periodo a maggior rischio è il primo trimestre. Si parla di probabilità, di stima epidemiologica, visto che molte interruzioni spontanee di gravidanza passano inosservate, senza che assumano una dignità clinica.
== Clinica ==
L'aborto ripetuto (due casi di aborto) interessa il 3% delle coppie che cercano di avere figli. L'1% delle coppie ha avuto almeno tre casi di aborto consecutivi (aborto ricorrente).<ref name="Za526"/>
Si presenta come un comedone singolo, ampio, prominente, bruno-nerastro, dal diametro massimo di 1 cm, con un poro dilatato che si estende sino all'ipoderma. Si localizza prevalentemente al viso, collo o alla metà superiore del tronco.<ref><https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11391113</ref>
Può associarsi al [[tricoblastoma]], [[carcinoma basocellulare]] e [[carcinoma cutaneo squamocellulare|carcinoma squamocellulare]].<ref>https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16443076</ref>
Nel 12% dei casi clinicamente riconosciuti la madre ha meno di 20 anni, nel 27% più di quaranta.<ref name="Leveno46"/>
== Diagnosi ==
Secondo dati Istat del 1999 e 2005, in Italia il numero degli aborti spontanei registrati negli istituti di cura ogni 1000 nati vivi è cresciuto dagli 89,2 del 1982 ai 128,09 del 2005. Sempre secondo questi dati riferiti degli aborti spontanei del 1999:
Si basa sull'esame obiettivo e talvolta sull'esame istopatologico della lesione in seguito a punch biopsia.
* il 36,7% è avvenuto fino alla 8ª settimana di amenorrea
* il 32,4% è avvenuto tra la 9ª e la 10ª settimana.
* il 17,2% è avvenuto tra la 11ª e la 12ª settimana.
* il 5,4% è avvenuto tra la 13ª e la 15ª settimana.
* il 3,9% è avvenuto tra la 16ª e la 20ª settimana.
* l'1,7% è avvenuto tra la 21ª e la 25ª settimana.
* il restante 2,7% in un periodo non precisato.
=== AbortoTrattamento provocato ===
Viene solitamente rimosso attraverso un punch di 1-3 mm per ragioni estetiche.
A livello mondiale, globalmente sono stati stimati 46 milioni di casi di IVG nel [[1995]], con andamento leggermente in diminuzione nella decade successiva, fino ad arrivare a 42 milioni di episodi (nel [[2003]]).<ref name="Stanley">{{cita pubblicazione | quotes =no | autore =Gilda Sedgh, Stanley Henshaw, Susheela Singh, Elisabeth Åhman, Iqbal H Shah | autorelink = | anno = [[2007]]| mese = | titolo = Induced abortion: estimated rates and trends worldwide| rivista =Lancet | volume =370 | pagine =1338–1345| doi = |}}</ref> L'incidenza nei vari paesi varia, per questioni religiose, morali e legali: ad esempio in [[Iran]], sono stati riscontrati 7,5 aborti per ogni 1.000 donne sposate (età 15-49).<ref name="Erfani">{{cita pubblicazione | quotes =no | autore =Erfani A, McQuillan K. | autorelink = | anno = [[2008]]| mese =giugno | titolo = Rates of induced abortion in iran: the roles of contraceptive use and religiosity.| rivista =Stud Fam Plann. | volume = 39| pagine =| doi = |}}</ref>
== Aborto spontaneoPrognosi ==
Si tratta di una lesione benigna.
L''''aborto spontaneo''' è l'interruzione di una [[gravidanza]] avvenuta in modo naturale, non causata da un intervento esterno.
=== Sintomi e diagnosi ===
La [[sintomo|sintomatologia]] tipica dell'aborto spontaneo prevede [[sangue|perdite ematiche]] e contrazioni [[utero|uterine]]. Tale sintomatologia tuttavia, piuttosto diffusa, raramente indica necessariamente un aborto: i sintomi sono in realtà poco specifici.
La [[gravidanza]] può anche interrompersi in maniera del tutto asintomatica: in tal caso si parla, più propriamente, di ''[[aborto interno]]''. L'[[embrione]] rimane nell'[[utero]] con la [[cervice]] perfettamente chiusa, anche se ormai non c'è più [[cuore|battito cardiaco]]. Di solito questo accade entro la dodicesima settimana ed è possibile accertare la situazione attraverso un [[ecografia|controllo ecografico]].
Della stessa categoria fa parte la [[gravidanza anembrionica]], più conosciuta col nome di "uovo chiaro": in questo caso c'è la presenza della camera gestazionale ben impiantata nell'utero, ma non è presente l'[[embrione]] né, spesso, il [[sacco vitellino]].
La diagnosi si basa, oltre che sui sintomi evidenti, sull'[[ecografia]] e sugli esami di laboratorio (test di gravidanza e dosaggio della betaHCG plasmatica).
=== Cause ===
Le cause di un aborto nel primo trimestre di gravidanza sono diverse dalle cause di aborto nel secondo trimestre di gravidanza. Nei due casi sono molte e varie, spesso difficilmente riconoscibili, principalmente dovute ad [[cromosoma|aberrazioni cromosomiche]] del prodotto del concepimento ([[embrione]] o [[feto]]), secondariamente a problemi della [[gravidanza|gestante]], tra i quali:
* [[utero]] anomalo (utero setto, bicorne, con presenza di fibroma...)
* [[cervice|incontinenza cervicale]]
* patologie endocrine e immunitarie
* [[malattie infettive]]
* [[nutrizione|malnutrizione]]
* [[Tossicodipendenza|abuso]] di [[droga]]/[[Bevanda alcolica|alcool]]/[[farmaco|farmaci]]
* età materna a rischio (sotto i 20 anni e sopra i 35)
Frequentemente si tratta di un episodio sporadico e non ripetuto nella stessa [[donna]]. Talvolta può presentarsi l'eventualità di più aborti così precoci da essere scambiati come normale [[mestruazioni|flusso mestruale]].
=== Terapia ===
In passato la terapia più diffusa per l'aborto spontaneo era la ''[[Dilatazione (medicina)|dilatazione cervicale]]'' e lo ''svuotamento strumentale'' dell'utero, per prevenire infezioni che avrebbero potuto causare la sterilità o la morte della donna. L'aborto era spesso diagnosticato quando era già presente una forte emorragia o c'erano evidenti sintomi nella donna. La diagnosi in genere era ''"sanguinamento vaginale anomalo"''.
Dagli anni '90 del secolo scorso, con l'avvento delle ecografie intrauterine e gli studi sull'ormone β-hCG, è possibile diagnosticare la morte del feto prima che si verifichi l'espulsione naturale.
L'approccio [[terapia|terapeutico]] per l'aborto ritenuto è di due tipi: attesa dell'espulsione spontanea del prodotto del concepimento oppure sua rimozione attraverso ''[[Dilatazione e raschiamento|curettage]]'' chirurgico ([[raschiamento]]) o [[isterosuzione]].
Attualmente la terapia più accreditata è l'attesa sotto controllo medico, e in paesi come l'[[Olanda]], il [[Canada]], il [[Regno Unito]], è la strategia più applicata. Infatti l'aborto spontaneo spesso si risolve naturalmente con l'espulsione del materiale fetale e questo tipo di approccio, oltre a permettere di studiare l'evoluzione della patologia in modo più completo, evita i rischi connessi con la tecnica di svuotamento che potrebbe causare traumi all'utero con possibili complicazioni per le gravidanze future.
In genere comunque si rispetta la scelta della donna che può voler aspettare che la natura faccia il suo corso o ridurre i tempi affidandosi al chirurgo.
Altre terapie accreditate sono di tipo farmacologico, come l'uso delle prostaglandine e gli anti-progestinici, in tecniche analoghe all'interruzione volontaria di gravidanza. Questi farmaci favoriscono l'esplusione spontanea del materiale fetale, nel caso di aborto spontaneo, già spento.
Spesso il prodotto del concepimento ([[embrione]] o [[feto]]) espulso precocemente viene controllato [[istologia|istologicamente]] per una differenziazione da altro materiale. In caso di aborti multipli il controllo istologico prevederà anche una [[cromosoma|mappa cromosomica]].
=== Aborto nel secondo trimestre (parto pretermine) ===
Abbiamo due casi dell'aborto in fase avanzata:
* il feto è ancora vivo
* il feto è morto.
Nel primo caso si ha una dilatazione della cervice senza contrazioni, che causa un parto indolore, e quindi l'espulsione del feto, che muore per immaturità.
Nel secondo caso si avrà un travaglio, ed un parto tradizionale, spesso accompagnato da emorragie.
=== Effetti psicologici ===
La donna che ha subito un aborto può aver bisogno di sostegno psicologico che aiuti a gestire il [[dolore]] della [[perdita]]. A qualsiasi epoca della [[gestazione]] avvenga, un aborto spontaneo può essere [[trauma psicologico|traumatico]] e può essere vissuto come un [[lutto]].
Talvolta la [[donna]] può provare un vero e proprio rifiuto dell'idea di avere altre [[gravidanza|gravidanze]] e, se già psicologicamente predisposta, può cadere in seri [[Disturbo depressivo|stati depressivi]], ai quali è possibile rimediare mediante terapie psicologiche o psichiatriche. Può rivelarsi in ogni caso utile il sostegno alla donna da parte delle reti sociali e familiari in questa fase, anche per ottenere una maggiore partecipazione della stessa nei confronti delle terapie.
== Interruzione volontaria di gravidanza ==
L''''Interruzione volontaria di gravidanza''' ('''IVG''') o '''aborto provocato''' consiste nell'interruzione dello sviluppo dell'[[embrione]] o del [[feto]] e nella sua rimozione dall'[[utero]] della [[gestazione|gestante]]. Può essere provocato per via chirurgica o chimica.
La pratica dell'aborto volontario viene svolta in buona parte del mondo, a discrezione della donna nei primi mesi della gestazione. Può essere motivata da ragioni di ordine medico, come la presenza di gravi malformazioni al feto, di pericolo per la salute della madre, nel caso in cui il feto sia frutto di una violenza carnale ai danni della madre o per altri motivi indipendenti dalla condizione di salute della madre o del feto: come la condizione economica, familiare o sociale.
In alcuni paesi si pratica il cosiddetto "aborto selettivo" riguardanti embrioni e feti di sesso femminile<ref>[http://it.peacereporter.net/articolo/10339/ "La strage delle innocenti. India: il governo cerca di combattere l'aborto selettivo, che uccide duemila bambine al giorno"], da PeaceReporter.</ref><ref>[http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/D.5e4d865f67c7a123576a/P/BLOB:ID%3D60 "Nascere Bambine"] a cura di Amnesty International.</ref>
{{vedi anche|Aborto_(legislazione)#IVG_in_India|Aborto_(legislazione)#IVG_in_Cina}}
=== Approfondimenti ===
* Legislazione
* {{vedi anche | Legislazioni sull'aborto}}
* Dibattito etico
* {{vedi anche | Dibattito sull'aborto}}
* Religione
* {{vedi anche | Religione e aborto}}
* L'aborto nella storia
* {{vedi anche | Storia dell'aborto}}
=== Metodologie dell'aborto provocato ===
==== Svuotamento strumentale ====
È la metodologia maggiormente diffusa. Avviene in [[anestesia]] parziale della durata dell'intervento (circa 5 minuti). Consiste nello svuotamento dell'utero attraverso l'aspirazione strumentale dell'embrione o del feto.
A seconda del periodo di gestazione viene effettuato con metodologie diverse:
===== Isterosuzione =====
Utilizzata solo entro le ''prime otto settimane'' di [[gestazione]]. Consiste nell'aspirazione dell'[[embrione]] e dell'[[endometrio]] attraverso una canula introdotta nell'utero senza la necessità di dilatazioni della [[cervice]].
===== Dilatazione e revisione della cavità uterina (D&R) =====
''Dall'ottava alla dodicesima settimana'' di gestazione, sono eseguite solitamente la dilatazione e la revisione della cavità uterina (D&R). In anestesia parziale o generale, la cervice viene dilatata per permettere il passaggio delle canule da suzione di diametro maggiore necessarie ad evacuare la maggiore quantità di prodotto del concepimento.
La cervice viene dilatata adoperando dei dilatatori meccanici calibrati di diametro progressivamente crescente, necessari a raggiungere la dilatazione desiderata, oppure attraverso dilatatori farmacologici od osmotici, come le alghe marine essiccate.
===== Dilatazione e svuotamento (D&S) =====
Utilizzata solo per gravidanze che superino le dodici settimane (dopo i termini della legge italiana per l'interruzione volontaria); questa procedura consiste nella dilatazione del canale cervicale attraverso l'uso di dilatatori osmotici o meccanici. Il feto viene quindi rimosso. Vengono poi aspirati il [[liquido amniotico]], la [[placenta umana|placenta]] e i residui fetali.
==== Induzione farmacologica (RU 486) ====
{{vedi anche|RU 486}}
L'induzione farmacologica dell'aborto è l'ultimo metodo di interruzione di gravidanza introdotto nella medicina. Con questo metodo il distacco del feto dall'utero è chimico, e non è necessario nessun intervento di natura chirurgica sul corpo della donna. L'induzione farmacologica attualmente viene effettuata attraverso l'uso di un derivato steroideo sintetico, il Mifepristone o RU486, e di una [[prostaglandina]], il Gemeprost.
La prima pillola induce l'aborto fisiologico, mentre la seconda, sempre chimicamente, induce l'espulsione del feto e la pulizia dell'utero.
Il suo inventore, [[Emile-Etienne Beaulieu]] aveva chiamato questa tecnica "contragestione".
È a volte confusa erroneamente con la [[pillola del giorno dopo]], che è invece un metodo di [[contraccezione post-coitale]] che non ha nulla a che fare con l'aborto farmacologico.
La pillola RU 486 è legale negli USA ed in tutti i paesi dell'UE, tranne [[Portogallo]] e [[Irlanda]].
Nel [[2005]] è partita la sperimentazione in [[Italia]].
Dal 10 dicembre [[2009]], con la pubblicazione sulla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta Ufficiale]] dell'autorizzazione all'immissione in commercio, la RU-486 entra definitivamente a far parte dei farmaci utilizzabili in [[Italia]], con l'obbligo di ricovero in ospedale per la durata di assunzione del farmaco.
==== Altri metodi ====
===== Induzione del travaglio e parto prematuro =====
Utilizzato generalmente per salvaguardare la salute della donna in casi di grave pericolo nelle gravidanze dopo la dodicesima settimana, è un [[parto]] a tutti gli effetti, provocato farmacologicamente con prostaglandine al fine di provocare l'espulsione del feto (possono occorrere alcuni giorni di applicazione, fino a 4 o 6, ma più spesso 1 o 2). La fuoriuscita dall'utero provoca la cessazione delle attività vitali del feto a ragione della sua immaturità; è tuttavia in corso un dibattito sui limiti ai quali debba spingersi effettivamente la possibilità di rianimare i feti oggetto di questo tipo di aborti particolarmente tardivi.
===== Isterotomia =====
Raramente utilizzato a causa dei gravi rischi per la fertilità e la salute della donna. È la tecnica che consiste nell'asportazione del feto tramite [[taglio cesareo]].
===== Nascita parziale =====
Un metodo efficace negli aborti dalla sedicesima settimana alla nascita, vietato dalla legge italiana, è quello della nascita parziale. Esso consiste nell'estrazione parziale del feto dall'utero attraverso l'uso di una pinza, che permette l'avvicinamento del cranio alla cervice e lo svuotamento del medesimo attraverso l'introduzione in esso di una canula aspiratrice.
Lo svuotamento del cranio si rende necessario per permetterne il passaggio agevole attraverso la cervice.
{{citazione necessaria|Questa metodologia è stata oggetto di un'intensa discussione negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] dove, completamente legale in precedenza, se ne è ristretta nel [[2003]] la possibilità di utilizzo solo ai casi in cui sia in serio pericolo la vita della madre.}}
===== Tecniche improprie =====
Nei ceti meno abbienti, con maggiore incidenza in Europa tra le immigrate extracomunitarie, si sono diffuse tecniche improprie di aborto attraverso l'abuso di farmaci antiulcera ([[Misoprostolo]])<ref>http://archivio.medicinaepersona.org/__C1256C23002924DE.nsf/wAll/IDCW-7AZKLG/$file/misoprostolo%20e%20aborto%20clandestino.pdf</ref> che si è mostrato particolarmente efficace, ovviamente con numerose complicanze ed effetti collaterali, nel provocare farmacologicamente contrazioni uterine. Nel 2005 l'[[ISTAT]] ha quantificato in circa 20.000 annui gli aborti clandestini in Italia riconducibili a questa metodologia. Dal 2006 il misoprostolo è accessibile solo dietro presentazione di ricetta medica non ripetibile.
=== Malformazione fetale ===
Il divieto dell'aborto [[eugenetica|eugenetico]] impedisce in alcuni Paesi l'interruzione di gravidanza per il pericolo o l'evidenza di malformazioni fisiche o psichiche del feto (ad esempio [[sindrome di Down]]), a meno che non concorrano altri motivi legittimi per la pratica abortiva. L'evidenza può derivare da esami quali l'[[amniocentesi]] e la [[villocentesi]].
In Italia l'aborto non è concesso nel caso di pericolo di gravi malformazioni del nascituro, mentre lo è se una gravidanza di questo tipo comporta un pericolo per la salute mentale della donna.
Diversi sono anche gli obblighi informativi dei medici, obiettori o meno, che sono tenuti a informare la donna, ed eventualmente il suo tutore o partner, dei rischi relativi alla gravidanza, per una scelta libera e consapevole.
=== Conseguenze sulla salute della donna ===
Le possibili conseguenze sulla salute fisica della donna variano considerevolmente a seconda della situazione. Va dunque anzitutto considerato il motivo per cui si ricorre all'aborto procurato, e cioè se siano motivi inerenti allo stato di salute della donna o meno.
Dal punto di vista fisico, se l'aborto avviene nelle prime otto settimane il rischio è pressoché inesistente e considerevolmente più basso del [[parto]].
Il rischio aumenta esponenzialmente al progredire della [[gestazione]]. Le complicanze più frequenti sono perforazioni all'[[utero]], alla [[vescica]] o all'[[addome]], causate da imperizia o dagli eventuali bruschi movimenti imprevisti della paziente.
Un aborto non propriamente eseguito può portare a [[shock settico]] se rimangono residui nella cavità uterina. Allo stesso modo può generarsi infertilità e nei casi più gravi la morte, che è in massima parte connessa ai rischi della eventuale, e quindi sconsigliata, anestesia totale.
Va ricordato che un ridottissimo numero di casi di aborti non va a termine e la gravidanza prosegue, dando luogo regolarmente alla nascita del bambino. Questa eventualità, rara, si verifica nei casi in cui la [[gravidanza]] sia in fase molto avanzata.
È evidente, quindi, il motivo per cui la legge obblighi il ricorso a personale medico competente e a strutture adeguate. Solo in queste condizioni è possibile minimizzare i rischi anche nelle situazioni più sfavorevoli.
Si è inoltre avanzata l'ipotesi che un aborto procurato possa innalzare il rischio di contrarre [[Carcinoma mammario|cancro al seno]], ipotesi smentita da diverse e importanti ricerche, fra cui il "Nurses' Health Study II" effettuato su più di 100.000 donne dal 1993 al 2003,<ref name="Michels">{{cita pubblicazione | quotes =no | autore =Michels KB, Xue F, Colditz GA, Willett WC. | autorelink = | anno = [[2007]]| mese = | titolo = Induced and spontaneous abortion and incidence of breast cancer among young women: a prospective cohort study.| rivista =Arch Intern Med. | volume = 167| pagine =814-820| doi = |}}</ref> il "E3N" su 100.000 donne che ha escluso categoricamente la possibile correlazione,<ref name="Paoletti">{{cita pubblicazione | quotes =no | autore =Paoletti X, Clavel-Chapelon F. | autorelink = | anno = [[2003]]| mese = | titolo =Induced and spontaneous abortion and breast cancer risk: results from the E3N cohort study.| rivista =Int J Cancer. . | volume =106 | pagine =270-276| doi = |}}</ref> infine recentemente si è espresso l'EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), con uno studio condotto in Europa su più di 250.000 donne negli anni 1992 fino al 2000, evidenziando un piccolo aumento di incidenza nei casi di aborto ricorrente<ref name="Brind">{{cita pubblicazione | quotes =no | autore =Brind J. | autorelink = | anno = [[2008]]| mese = febbraio| titolo = Breast cancer in relation to abortion: results from the EPIC study.| rivista =Int J Cancer. | volume = 122| pagine =960-1;| doi = |}}</ref>
L'evoluzione delle tecniche abortive potrebbe portare a un'eliminazione dei problemi legati al dolore della donna, al possibile dolore del feto e al rischio di una sopravvivenza fetale.
==== Dolore fetale ====
{{vedi anche|dolore fetale}}
Vi è un'accesa controversia se sia possibile che il feto percepisca o meno dolore.
Alcuni ritengono che possa percepire dolore a partire dal terzo mese di [[gestazione]], altri che ciò non avviene se non a partire dal sesto e oltre perché le necessarie caratteristiche neuroanatomiche non sono state raggiunte.
I recettori e le fibre sensoriali nocicettive iniziano ad apparire a partire dalla settima settimana di gestazione. Fino alla 30ª settimana circa non si formano le connessioni tra il [[talamo]] e la [[corteccia cerebrale]] che permettono la percezione cosciente ed emozionale del dolore, mentre è presente la componente fisiologica vegetativa che risponde agli stimoli nocicettivi col rilascio di catecolamine, cortisolo e altri ormoni.<ref>{{Entrez Pubmed|17905181}}</ref>
L'impossibilità di misurare il dolore, il dubbio su in che modo esso venga percepito e a carico di quali organi, tuttavia, rende il dibattito difficile da dirimere e la polemica rimane aperta.
==== Sopravvivenza fetale ====
In taluni casi, il feto riesce a sopravvivere a un tentativo di aborto. Quando sussiste ''"la possibilità di vita autonoma del feto"'', la legge italiana (art.7, 194) obbliga ''"il medico che segue l'intervento ad adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto"''.
La legge non obbliga esplicitamente a rianimare un feto sopravvissuto, ed è talora interpretata in senso "preventivo", come obbligo che vige prima e durante l'intervento abortivo, ma non per quanto accade dopo la sua conclusione. La legge non specifica se la possibilità di vita autonoma del feto vada rivista alla luce del progresso scientifico e tecnologico, in particolare delle tecniche di rianimazione, individuando una settimana di vita oltre la quale il feto si considera capace di vita autonoma.
Il periodo massimo oltre il quale non è più praticabile l'aborto sarebbe compreso fra il limite non raggiunto dalle tecniche di rianimazione e la settimana in cui il feto ha una costituzione degli organi per la quale si inizia a considerare un essere umano in via di formazione.
A valle di alcuni episodi di sopravvivenza fetale, singoli ospedali hanno deciso di far firmare alla donna un consenso informato nel quale chiede che sia praticata/negata la rianimazione in caso di sopravvivenza fetale.
La soluzione è coerente con la 194 che affida alla donna la facoltà di decidere in ogni momento della gravidanza, potendo scegliere di non interpellare il partner.
Secondo Berlingieri, le tecniche attuali consentono la sopravvivenza del concepito a partire dalla ventesima settimana di gravidanza, in una piccola percentuale di casi<ref>Berlingieri ''Ginecologia e ostetricia'' 1993 ed. Piccin</ref>.
Nella maggior parte dei casi i bimbi nati prima della 28ª settimana presentano comunque almeno nel 50% dei casi disabilità neurosensoriali;<ref>[http://www.ens.it/news/2008/06/aborto.pdf ]</ref> è ragionevole pensare che fra quelli nati prima della 24ª settimana le percentuali siano ancora più elevate<ref>[http://bari.repubblica.it/dettaglio/Il-destino-dei-feti-che-sopravvivono/1420774 Il destino dei feti che sopravvivono | Bari la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, per questo alcuni considerano [[accanimento terapeutico]] l'applicazione di tecniche di rianimazione in questi casi.
Una recente ''review'' clinica pubblicata da ''Pediatrics'', relativa alle linee-guida operative proposte dalle società scientifiche di pediatria e neonatologia di diversi paesi, evidenzia come il consenso clinico individui l'opportunità di un approccio terapeutico diversificato nelle scelte cliniche relative ai nati significativamente pretermine, tenendo in debito conto gli elevati rischi di disabilità permanente. Il consenso è orientato ad una definizione della ragionevole utilità clinica dell'intervento terapeutico intensivistico per i nati pretermine post-25ª settimana; ad una decisione caso per caso per i nati alla 23ª o 24ª settimana; per semplici cure palliative per i nati sotto la 22ª<ref>Pignotti, M.S., Donzelli, G.(2008). ''Perinatal Care at the Threshold of Viability: An International Comparison of Practical Guidelines for the Treatment of Extremely Preterm Births''. Pediatrics, 121, 1, 193-198</ref>. Secondo i dati usati per la definizione del Consensus sull'assistenza ai nati pretermine estremi del 2002, l'American Academy of Pediatrics individua un tasso di mortalità tra il 70 e l'89% già per i nati alla 23ª settimana, e non riferisce come significativi i dati statistici di sopravvivenza per i nati dalla 22ª settimana o precedenti<ref>MacDonald, H. and Committee on Fetus and Newborn (2002).''Perinatal Care at the Threshold of Viability''. Pediatrics, 110, 5, 1024-1027.</ref>.
==== Conseguenze psicologiche ====
{{F|medicina|maggio 2008}}
Le possibili complicanze psicologiche sui soggetti coinvolti sono variabili e influenzate dal contesto culturale, dall'educazione, dello stato psicologico e dalle caratteristiche della personalità. Tali complicanze posso insorgere sia nel caso di gravidanza imposta, sia in seguito ad aborto spontaneo o procurato.
Tra le reazioni possibili: senso di colpa, senso di inadeguatezza, di solitudine, di spaesamento e confusione, di [[disturbo depressivo|depressione clinica o postpartum]], di paura verso conseguenze nei rapporti sociali. In taluni casi la situazione può perdurare nel tempo o degenerare fino a suscitare [[suicidio|tendenze suicide]], abuso di farmaci, stati ansiosi o [[psicosi]].
Conseguenze psicologiche possono manifestarsi anche nel potenziale padre del nascituro, nel caso per esempio in cui la donna esprima la volontà di interrompere la gravidanza e l'opinione dell'uomo sia opposta.
== Dati statistici sugli aborti in Italia ==
Grafico dei dati del [[Ministero della Salute]] 2007<ref name=autogenerato1>http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1010_allegato.pdf</ref> sul numero di aborti chirurgici eseguiti in Italia.
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text:fonte Ministero della salute - elaborazione grafica a cura di Wikipedia
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|1980
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|1981
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|
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|}
<br clear=all>
== Note ==
</references>
<references />
== Bibliografia ==
* [[Giulia Galeotti]]. ''Storia dell'aborto. I molti protagonisti e interessi di una lunga vicenda''. Il Mulino, 2003. ISBN 978-88-15-09449-0.
* [[Maurizio Mori]], ''Aborto e morale'', Il Saggiatore, [[Milano]] [[1996]]
* {{cita libro | cognome= Pescetto | nome= Giuseppe | coautori=Luigi De Cecco, Domenico Pecorari, Nicola Ragni| titolo= Ginecologia e ostetricia seconda ristampa | editore= Società editrice universo | città= Roma | anno= 2004| id= ISBN 88-87753-49-0}}
* {{cita libro | cognome= Zanolo | nome= Livio | coautori=Barcellona Eliana, Zacchè Gabrio | titolo= Ginecologia e ostetricia con tavole di F.H. Netter | editore= Elsevier Masson srl | città= Milano | anno= 2007| id= ISBN 978-88-214-2730-5}}
* {{cita libro | cognome= Leveno | nome= Kenneth J | coautori= Gary F Cunningham, Norman F Gant Steven L. Bloom | titolo= Manuale di ostetricia | editore= Mc Graw Hill | città= Milano | anno= 2004| id= ISBN 88-386-2987-0}}
* [[Silvia Ballestra]]. ''Piove sul nostro amore. Una storia di donne, medici, aborti, predicatori e apprendisti stregoni''. Feltrinelli, 2008. ISBN 978-88-07-17153-6.
* [[Giambattista Scirè]], ''L'aborto in Italia. Storia di una legge'', Bruno Mondadori, Milano, 2008. ISBN 978-88-6159-147-9.
*[[E. Trerotola, Note critiche in tema di contraccezione d'emergenza, in Giur. Mer., Giuffrè, 2002, 531 e ss.]]
== Voci correlate ==
* [[Aborto (legislazione)]]
* [[Aborto (storia)]]
* [[Bioetica]]
* [[Bibiana Aido]]
* [[Concepito]] <small> Diritti dell'embrione secondo il diritto e la bioetica </small>
* [[Contraccezione]]
* [[Educazione sessuale]]
* [[Embriologia umana]]
* [[Embrione]]
* [[Femminismo]]
* [[Feto]]
* [[Gravidanza]]
* [[I.V.E]]
* [[Dibattito sull'aborto]] <small> Aspetti etici </small>
* [[Sindrome di Asherman]]
* [[Le solitarie]] <small> Novella di [[Ada Negri]] dove si affronta il tema dell'aborto </small>
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|testo=L. 22 maggio 1978, n. 194 - Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza|testo_preposizione=recante le|testo_oggetto=Il testo della Legge n. 194 del 22 maggio 1978|testo_etichetta=Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza|q|q_preposizione=sull'|commons=Category:Abortion|commons_preposizione=sull'|etichetta=aborto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.istat.it/dati/dataset/20080415_01/Tavole%20.zip|titolo=Tavole Istat: "Dimissioni dagli istituti di cura per aborto spontaneo in Italia" - Anno 2005|accesso=04-09-2008}}
* {{cita web|url=http://www.istat.it/dati/catalogo/20021014_00/Tavole.zip|titolo=Tavole Istat: "Dimissioni dagli istituti di cura per aborto spontaneo" - Anno 1999|accesso=04-09-2008}}
* [http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/l194_78.html Il testo della legge 194]
* [http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_pubblicazioni_679_allegato.pdf Relazione del Ministro della Salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l'interruzione volontaria di gravidanza (legge 194/78) (anno 2007)] e [http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_pubblicazioni_679_ulterioriallegati_ulterioreallegato_0_alleg.pdf tabella allegata]
* [http://www.istat.it/dati/catalogo/20050623_00/inf_05_16_interruzione_volontaria_di_gravidanza_2002.pdf Studio ISTAT 'L'interruzione volontaria di gravidanza in Italia (anno 2002)']
* {{cita web|url=http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_pubblicazioni_415_ulterioriallegati_ulterioreallegato_3_alleg.pdf|titolo=Rapporto annuale del ministero della Sanità sull'IVG, Anno 2003|accesso=10-01-07}}
* {{cita web|url=http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_pubblicazioni_679_ulterioriallegati_ulterioreallegato_0_alleg.pdf|titolo=Rapporto annuale del ministero della Sanità sull'IVG, Anno 2005|accesso=18-11-07}}
* {{cita web|url=http://www.infermierionline.net/area_cittadino/statistiche_in_sanita.htm#Interruzioni%20volontarie%20di%20gravidanza|titolo=Statistiche ISTAT|accesso=30-05-2006}}
{{Portale|medicina}}
==Voci correlate==
[[Categoria:Aborto]]
* [[Tricoblastoma]]
* [[Tumore cutaneo]]
{{Link VdQportale|demedicina}}
[[Categoria:Malattie della cute]]
{{Link AdQ|hr}}
[[an:Alborto]]
[[ar:إجهاض]]
[[ast:Albuertu]]
[[az:Abort]]
[[bat-smg:Abuorts]]
[[be:Аборт]]
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[[bn:গর্ভপাত]]
[[bs:Pobačaj]]
[[ca:Avortament]]
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[[en:Abortion]]
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[[tr:Kürtaj]]
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[[war:Pagpunit]]
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