Chiesa di San Marcello (Paruzzaro) e Bronte: differenze tra le pagine

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{{Nota disambigua}}
{{Edificio religioso
{{F|centri abitati della Sicilia|arg2=Provincia di Catania|data=agosto 2010}}
|NomeEdificio = Chiesa di [[Papa Marcello I|San Marcello papa]] a [[Paruzzaro]]
{{Divisione amministrativa
|Immagine = Paruzzaro Chiesa San Marcello 03.JPG
|Nome=Bronte
|Didascalia = La facciata ed il campanile della chiesa cimiteriale
|Panorama=Foto zino - panoramio.jpg
|Larghezza =
|Didascalia=
|Città = Paruzzaro
|Bandiera=Bronte (Italia)-Gonfalone.png
|Regione = {{IT-PMN}}
|Voce bandiera=
|SiglaStato = ITA
|Stemma=Bronte (Italia)-Stemma.png
|Religione = [[Chiesa cattolica]]
|Voce stemma=
|Diocesi = [[diocesi di Novara]]
|Stato=ITA
|AnnoConsacr =
|Grado amministrativo=3
|Architetto =
|Divisione amm grado 1=Sicilia
|StileArchitett =
|Divisione amm grado 2=Catania
|InizioCostr = [[XI secolo]]
|Amministratore locale=Graziano Calanna<!--nome, cognome SENZA titoli-->
|FineCostr =
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|Website =
|Data elezione=15-6-2015
|Data istituzione=
|Altitudine=
|Superficie=250.86
|Note superficie=
|Abitanti=19074
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 aprile 2017.
|Aggiornamento abitanti=30-4-2017
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Adrano]], [[Belpasso]], [[Biancavilla]], [[Castiglione di Sicilia]], [[Centuripe]] (EN), [[Cesarò]] (ME), [[Longi]] (ME), [[Maletto]], [[Maniace]], [[Nicolosi]], [[Randazzo]], [[Sant'Alfio (Italia)|Sant'Alfio]], [[Tortorici]] (ME), [[Troina]] (EN), [[Zafferana Etnea]]
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=brontesi (bruntisi in siciliano)
|Patrono=[[San Biagio Vescovo e Martire|san Biagio]]
|Festivo=3 febbraio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Bronte (metropolitan city of Catania, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Bronte nella città metropolitana di Catania
}}
{{citazione|Brontes civitas mea dilecta protegam te semper|Gesualdo De Luca, ''Storia della città di Bronte'', Bologna, Atesa Editrice, 1986, p. 7}}
 
'''Bronte''' (''Bronti'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 19.074 abitanti della [[città metropolitana di Catania]] in [[Sicilia]].
La '''chiesa di San Marcello''' risalente alla fine del [[X secolo|X]] o all'inizio dell'[[XI secolo]], fu parrocchiale di [[Paruzzaro]] sino alla edificazione, negli anni [[1591]]-[[1595]] della nuova chiesa intitolata a [[Siro di Pavia|San Siro]]; mantiene oggi funzione di chiesa [[Cimitero|cimiteriale]]. L'interesse artistico della chiesa è legato al bel campanile [[Architettura romanica|romanico]] ed al vasto ciclo di affreschi risalenti al [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo]], che ricopre quasi interamente le pareti interne
 
Si estende alle pendici occidentali dell'[[Etna (vulcano)|Etna]]. È un comune del [[Parco dell'Etna]] e del [[Parco dei Nebrodi]].
== Storia e struttura della chiesa ==
L'edificio presenta una struttura romanica, con la [[facciata a capanna]], una [[navata]] unica che termina con l'[[abside]] semicircolare, costruita interamente con conci di pietra. Sul fianco nord della chiesa s'innalza un alto ed elegante [[campanile]] la cui superficie è suddivisa in specchiature da cornici di [[archetti pensili]], secondo il tipico stile romanico di scuola comasca.<ref>Le informazioni utilizzate per la stesura di questa voce fanno soprattutto riferimento alle seguenti pagine web alle quali si accede dal sito ufficiale del comune di Paruzzaro: [http://www.comune.paruzzaro.no.it/?area=gest_area&idleaf=51&idgrantfather=12 Chiesa di San Marcello]; [http://www.comune.paruzzaro.no.it/?area=gest_area&idleaf=52&idgrantfather=12 Ciclo piitorico di San Marcello]; [http://www.comune.paruzzaro.no.it/?area=gest_area&idleaf=53&idgrantfather=12 Campanile di San Marcello]. È stato inoltre consultato il testo R. Cavallino, D. Godio (a cura di), ''Quaderni de "i sentieri del passato"'', citato in bibliografia</ref>
[[File:Paruzzaro Chiesa San Marcello 02.JPG|left|thumb|Il campanile romanico]]
 
== Geografia fisica ==
Il primo documento attestante l'esistenza della chiesa - reperito nel [[Capitolo (canonici)|capitolo]] di [[Gozzano]] - risale al 10 ottobre del [[1034]]: esso notifica una donazione eseguita da due coniugi in favore della chiesa di San Marcello di Paruzzaro<ref>R. Cavallino, D. Godio, op. cit. in bibliografia, pag. 43</ref>
=== Clima ===
La [[Pluviometro|pluviometria]] annua di Bronte, sulla base di un archivio di 56 anni relativo alla stazione meteorologica dell'Osservatorio delle Acque di riferimento, ammonta a 631&nbsp;mm [http://www.osservatorioacque.it/?cmd=page&id=dati_annali_int_pmensili]. La stagione più piovosa è quella invernale con 235&nbsp;mm, seguita dall'autunno con 197&nbsp;mm, dalla primavera con 145&nbsp;mm e dall'estate con 54&nbsp;mm.
 
La [[temperatura]] media annuale si attesta intorno ai 14&nbsp;°C. La temperatura media del trimestre invernale, caratterizzato da frequenti precipitazioni anche a carattere nevoso, è compresa tra 6 e 8&nbsp;°C. Nella notte del 31 dicembre [[2014]], durante una delle più importanti irruzioni d'aria fredda degli ultimi 30 anni, la stazione meteorologica del centro storico ha registrato una temperatura minima di -4&nbsp;°C [http://meteobronte.altervista.org/blog/bronte-video-storica-ondata-gelo-neve-29-dicembre-l1-gennaio-2015-hd/].
Nei secoli la chiesa ha conosciuto numerosi rifacimenti che, tuttavia, non hanno modificato troppo la sua fisionomia. Intatta è rimasta la struttura del campanile costruito verosimilmente tra il [[1050]] e il [[1075]], con murature nelle quali non si trovano ciottoli o materiale di recupero, ma solo pietra spaccata, messa in opera secondo corsi orizzontali. L'alta costruzione è suddivisa in più piani dalle arcate cieche e dalle aperture che alleggeriscono l'edificio. Le finestre che si aprono sulle pareti sono di grandezza crescente: si parte dalle [[feritoia|feritoie]] dei piani inferiori, per passare poi alle [[bifora|bifore]] di diversa grandezza degli ultimi due piani.
 
L'estate è caratterizzata dal caldo torrido e da una drastica diminuzione delle precipitazioni, perlopiù relegate a brevi [[Temporale|temporali]] pomeridiani. Temperature massime mediamente comprese tra 28 e 29&nbsp;°C, minime tra 17 e 19&nbsp;°C. In presenza dell'[[anticiclone subtropicale africano]] possono registrarsi picchi termici prossimi ai 35&nbsp;°C, associati a tassi di [[umidità relativa]] anche inferiori al 20%. Una temperatura massima di 39.6&nbsp;°C è stata registrata il 24 luglio [[2009]] [http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra/2009/Rrea00220090724.gif].
Anche l'abside semicircolare ha mantenuto intatta l'originale fisionomia romanica, con la sua superficie esterna decorata da archetti pensili e [[lesena|lesene]], e con le tre finestre a feritoia dalla [[strombatura]] molto profonda.
 
== Storia ==
L'apparato di [[affresco|pitture a fresco]] che ornano, all'interno della chiesa, le pareti della navata e dell'abside fu realizzato nel corso del [[XV secolo]] sino ai primi decenni del secolo successivo.
Durante il medioevo sul territorio dell'odierno comune si trovarono 24 piccoli agglomerati appartenenti al monastero di [[Maniace]].
 
A partire dal 1468 al 1491 Bronte accolse una nutrita rappresentanza di cittadini albanesi profughi dall'Albania<ref>[http://www.bronteinsieme.it/2st/per_nor.html Cenni storici sulla Città di Bronte]</ref>, a causa dalle guerre contro le armate turco-musulmane. La fondazione di Bronte può essere di poco successiva o dello stesso periodo di Biancavilla, in quanto smarriti i "Capitoli di Fondazione" non ne conosciamo l’esatta data. In questi "Capitoli" o leggi da osservare si riscontra una certa benevolenza, da parte dei feudatari e/o ecclesiastici. Gli albanesi, infatti, godevano di una certa libertà: potevano spostarsi da un sito all’altro; vendere i propri averi; avere propri ufficiali e sacerdoti; mantenere la propria religione, costumi e lingua, non essere oggetto di angherie.
Numerose sono le notizie storiche sulla chiesa che derivano dalle visite pastorali del [[Diocesi di Novara|vescovo di Novara]]. Nella sua visita del [[1595]] il [[Carlo Bascapè|vescovo Bescapè]] – sempre attento al decoro delle chiese della sua diocesi - ordinò di sostituire il vecchio soffitto fatto di tegole a vista con una copertura a [[cassettoni]]: l'opera, tuttora visibile, fu realizzata nel [[1608]] ad opera della bottega di "Mastro Marcello Merino" di Paruzzaro.
Degli usi e costumi o della religione albanese ben poco è rimasto; solo qualche cognome è indicativo della provenienza albanese (Scafiti, Schiros, Schilirò, Triscali, Zappia)<ref>[http://www.bronteinsieme.it/2st/Genealogie/genealogie_10.html L’origine e il significato dei cognomi]</ref> e molte tipiche parole di sicura origine albanese<ref>Benedetto Radice (Memorie storiche di Bronte) scrive di una chiesa (Santa Maria della Scala, detta anche Santa Maria dell’Odigitria, che era la patrona delle colonie albanesi).</ref><ref>Tipiche parole del parlare albanese sono conservate a Bronte nel ristretto ambito lavorativo agricolo-pastorale, dove la ripetitività delle fatiche quotidiane e i pochi contatti col mondo esterno hanno contribuito a mantenere pressoché uguali tali termini fino ai nostri giorni: conca (braciere) kunk (in albanese), fumeri (letame) fumèr, scumma (schiuma) shkum, curatru (caseificatore) kuratug, canari (colatoio) kanàar, cuppinu (mestolo) kupin, etc..</ref>.
 
Per decreto dell'imperatore [[Carlo V d'Asburgo]] fu creata la città di Bronte nel [[1520]].
Con la visita di [[Ferdinando Taverna|mons. Taverna]] nel [[1618]] viene ricordata l'indulgenza concessa dal papa nel [[1524]], e riportata sopra l'immagine di [[Papa Marcello I|san Marcello]] raffigurata su uno dei pilastri dell'arco trionfale.
 
Bronte fu parzialmente danneggiata dall'eruzione dell'Etna del [[1651]], mentre le colate laviche delle [[Eruzione dell'Etna del 1832|eruzioni del 1832]] e [[1843]] si avvicinarono ai territori di Bronte senza però raggiungere l'abitato. L'eruzione del 1843 è conosciuta soprattutto per l'esplosione della colata di lava che avvenne in seguito alla copertura di una falda d'acqua colpendo una settantina di persone delle quali diverse decine morirono orribilmente dilaniate dal fuoco. Si trattò dell'incidente più grave conosciuto nella storia delle eruzioni dell'Etna direttamente associabile con l'attività del vulcano<ref name="radice">{{cita testo|autore=Benedetto Radice|titolo=Memorie storiche di Bronte|url=http://www.bronteinsieme.it/2st/eruzione_1843.html|accesso=1 novembre 2015}}</ref>.
== Gli affreschi ==
La chiesa contiene al suo interno uno straordinario complesso di affreschi che documentano bene l'operato di botteghe attive nel [[Vercelli|vercellese]] e nel [[Novara|novarese]] tra il XV ed il XV secolo. Recenti restauri hanno restituito agli affreschi una sufficiente leggibilità dei soggetti, dei colori e delle tecniche utilizzate.
 
L'ammiraglio britannico [[Horatio Nelson]] fu insignito del titolo di duca di Bronte nel [[1799]] da [[Ferdinando I delle Due Sicilie]] con una donazione significativa di terreni, fra cui il Castello e la chiesa di Santa Maria nei pressi di Maniace.
{{Nota
|larghezza=550px
|titolo=Sintetica descrizione degli affreschi interni
|contenuto=,
* Abside (affreschi attribuiti a [[Sperindio Cagnola]])
** Arco Trionfale: ''Angelo annunziante'' e ''Vergine annunziata'', nei pilastri ''San Marcello papa'' a sinistra, e ''[[Siro di Pavia|San Siro]]'' a destra.
**Catino absidale: ''[[Cristo pantocratore]]'' raffigurato all'interno di una mandorla di luce e circondato dai simboli del ''Tetramorfo''.
**Registro intermedio: la teoria dei ''[[Dodici Apostoli]]'', allineati in semicerchio (da sinistra, Pietro, Paolo, Andrea, Giacomo "maggiore", Giovanni , Tommaso, Giacomo "minore", Filippo, Bartolomeo, Matteo, Simone "zelota", Mattia "scelto – come da tradizione- al posto di Giuda Iscariota").
** Zoccolo: le ''Sette opere di Misericordia''.
 
Durante il [[Risorgimento]], la città fu teatro di un episodio controverso, noto come i ''[[Fatti di Bronte]]''.
* Parete sud
L'8 agosto del [[1860]], alcuni brontesi durante una rivolta uccisero 16 "cappelli". La rivolta fu soppressa da [[Nino Bixio]]; e dopo un successivo sommario processo furono fucilati 5 presunti colpevoli.
** Registro superiore (affreschi attribuiti al "[[Maestro delle Passione di Postua]]"): ''Storie della Passione'' (i riquadri visibili sono, leggendoli da sinistra, ''Ultima cena'', ''Lavanda dei piedi'', ''Gesù nell'orto del Getsemani'', ''Giuda riceve i trenta denari'', ''Il bacio di Giuda'', ''Gesù davanti ad Anna'', ''La Flagellazione'', ''Gesù davanti a Pilato'', ancora ''davanti a Pilato'', ''Gesù davanti ad Erode'', ''Gesù ritorna a Pilato'').
** Registro successivo (affreschi attribuiti al "Maestro delle Passione di Postua"): continuazione delle ''Storie della Passione'' (da sinistra, ''Giuda riporta i trenta denari'', ''Impiccagione di Giuda'', ''Gesù condannato a morte''; ''Pilato se ne lava le mani'', ''Salita al Calvario'', ''Crocifissione'', ''Gesù muore in croce'', ''Gesù deposto dalla croce'', ''Gesù posto nel sepolcro dalla Madre'', ''Discesa agli Inferi'', ''Resurrezione'', ''Cena ad Emmaus'').
** Fascia inferiore (affreschi attribuiti a [[Sperindio Cagnola]]): ''La [[Beata Panacea]]'' con in mano il fuso, ''[[Sant'Antonio abate]]'', ''Crocifissione con [[San Marcello]] e [[San Siro]]'', ''[[Santa Liberata da Como|Santa Liberata]]'' con in braccio una coppia d'infanti; la fascia è in larga parte ricoperta dalla rappresentazione del ''Giudizio Universale''.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* Parete nord
** ''Madonna del latte, seduta in trono con a fianco [[San Grato]] e [[San Rocco]]'' (dipinto datato [[1488]] e firmato da [[Giovanni Antonio Merli]]
 
=== Architetture civili ===
* Controfacciata
** Immagine di ''San Luguzzone'' (o [[San Lucio di Cavargna]])
}}
 
* [[Castello di Nelson]], a ca. 13&nbsp;km dal centro, risalente al [[1174]].
Alcuni frammenti pittorici rinvenuti durante i restauri, posti nella parte bassa della parete sud vicino alla ''Crocifissione'' ed alle immagini limitrofe di santi, testimoniano l'esistenza di affreschi [[XIV secolo|trecenteschi]] ricoperti dalle pitture più tarde.
* Collegio Capizzi, dal [[1774]] al [[1779]].
* [[Bosco di Centorbi]], querceto sul versante occidentale dell'Etna.
* [[Forre Laviche del Simeto]], forre in roccia basaltica scavate dal fiume Simeto.
* Il monumento megalitico di Balze Soprane<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Megalithic spiral in Balze Soprane by diegobarucco - download 3D model|lingua=en|accesso=2018-01-08|url=https://sketchfab.com/models/ce7387ab4a014e408c681584cb919291}}</ref>
 
=== Architetture religiose ===
Gli affreschi più antichi che si sono conservati sono quelli che ricoprono interamente la parte superiore della parete sud: si tratta di una grande raffigurazione delle ''Scene della Passione'' da leggere da sinistra verso destra percorrendo l'intera navata, come un grande libro fatto di immagini che si offre - anche per la grande massa degli illetterati a quel tempo presente tra i fedeli - alla meditazione sul racconto [[Vangelo|evangelico]].
[[File:Paruzzaro Chiesa Maestro Postua 01.jpg|left|thumb|upright=1.3|"Maestro delle Passione di Postua"; le scene visibili sono: ''Ultima Cena'', ''Lavanda dei piedi'', ''Giuda riporta i trenta denari'', ''Impiccagione di Giuda'', ''Gesù condannato a morte'']]
{| width=100% border=0|
| width=50% valign=top |
* Chiesa della Santissima Trinità, [[1505]].
* Santuario di Maria Santissima Annunziata, [[1505]].
* Chiesa di Santa Maria della Catena, [[1569]].
* Chiesa di San Silvestro o della ''Badia'', [[1573]].
* Chiesa del Sacro Cuore, anteriore [[1574]].
* Chiesa di Santa Maria delle Grazie extra moenia, anteriore al [[1574]].
* Chiesa di San Sebastiano, anteriore al [[1574]].
* Chiesa di San Giovanni Evangelista (e Santa Rosalia), anteriore al [[1574]].
| width=50% valign=top |
* Chiesa di Maria Santissima del Soccorso, anteriore al [[1574]].
* Chiesa di Santa di Santa Caterina, [[1610]].
* Chiesa di Sant'Antonio di Padova, [[XVII secolo]] prima metà.
* Chiesa della Madonna del Riparo, [[1654]], demolita negli anni '50 del '900 è ricostruita lì vicino venti anni dopo.
* Chiesa di San Nicola
* Chiesa di San Vito e convento dell'[[Ordine dei Frati Minori]], [[1589]].
* Chiesa di Sant'Agata, [[1998]].
|}
* Chiesa di Santa Maria del Rosario e convento dell'[[Ordine dei frati predicatori]] di [[San Domenico di Guzmán]], anteriore al [[1574]].
* Chiesa e convento dell'[[Ordine dei frati minori cappuccini]], [[1632]]. 34° convento dell'Ordine in Sicilia.
* Chiesa di San Blandano, [[1820]]. Ricostruzione del 1582 con attiguo monastero basiliano dipendente dell'[[Abbazia di Santa Maria di Maniace]].
 
== Società ==
La evidente intenzione pedagogica del ciclo è da riferirsi verosimilmente alla predicazione [[Ordine francescano|francescana]] incentrata sulla "Imitatio Christi".
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Bronte (CT)}}
POPOLAZIONE NEL 2017 E DI 19353
 
[[File:Littorina a bronte.jpg|thumb|right|[[Automotrice FCE ADe 11-20|Automotrice]] in stazione; popolarmente detta [[Littorina|''<nowiki>'</nowiki>a litturina'']]]]
Gli affreschi sono databili tra il [[1450]] ed il [[1470]], il loro autore è stato identificato con il così detto "[[Maestro della Passione di Postua]]", il cui nome convenzionale è legato ai dipinti presenti nella chiesa di San Sebastiano a [[Postua]] (provincia di Vercelli), nonché a quelli dell'ex oratorio di San Quirico a [[Sostegno (Italia)|Sostegno]] (ora staccati e ricoverati al [[Museo Borgogna]])<ref>Anche quest'ultimo ciclo è caratterizzato, come quello di Paruzzaro, da una particolare insistenza su processi subiti da Gesù; cfr. V. Natale (a cura di), ''Verso il Sacro Monte. Immagini della Passione nel Quattrocento'', catalogo della mostra omonima al Museo Borgogna, Eventi & Progetti Editore, 2006, pag. 22-24</ref>
 
== Economia ==
Il linguaggio pittorico del "Maestro della Passione di Postua" è caratterizzato da modi [[pittura gotica|gotici]], espressi in forma ingenua e popolare.
[[File:Pistacchio di Bronte appena raccolto.jpg|thumb|[[Pistacchio di Bronte]] appena raccolto.]]
{{citazione|L'autore usa un linguaggio semplificato, basato su una gamma cromatica limitata, su personaggi dalle fattezze tendenzialmente simili, ritratti di profilo e ritagliati come sagome su sfondi privi di profondità, ma al tempo stesso estremamente efficaci dal punto di vista comunicativo| V. Natale (a cura di), ''Verso il Sacro Monte. Immagini della Passione nel Quattrocento'', catalogo della mostra omonima al Museo Borgogna, Eventi & Progetti Editore, 2006, pag. 24 }}
Gli abitanti di Bronte trovano occupazione prevalentemente nell'[[agricoltura]] e nell'[[industria tessile]]. Per i tipi territoriali naturali, ha una variegata produzione agricola. Ulivi, aranci, siepi di fichi d'India, mandorli, castagni, noccioli, viti, peri e pistacchi convivono su un suolo contraddistinto da terre vulcaniche e argillose, coltivate e tramandate da secoli da padre in figlio.
A Bronte è legata la coltivazione e lavorazione di una varietà di [[Pistacchio di Bronte|pistacchio]] che ha ottenuto il marchio D.O.P. Con questi pistacchi si prepara il [[Pesto di pistacchi]] che è una variante del [[pesto genovese]].
 
== Amministrazione ==
[[File:Paruzzaro Chiesa San Marcello G.A. Merli Madonna Bambino Santi.jpg|left|thumb|upright=1.3|Giovanni Antonio Merli, ''Madonna del latte, seduta in trono con a fianco San Grato e San Rocco'', 1488]]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
Di grande interesse storico, sulla parete nord della navata, è il dipinto che raffigura una ''Madonna del latte, seduta in trono con a fianco San Grato e San Rocco'': si tratta infatti di un'opera datata ([[1488]]) e firmata dal pittore [[Giovanni Antonio Merli]], uno degli esponenti più importanti all'altezza delle ultime decadi del Quattrocento in terra novarese<ref>A Giovanni Antonio Merli sono attribuiti anche alcuni dipinti presenti nell'[[Abbazia dei Santi Nazario e Celso]] a [[San Nazzaro Sesia]]</ref>. Si tratta di un artista nel quale si avverte l'attenzione per le novità artistiche del [[Rinascimento lombardo]]<ref>R. Cavallino, D. Godio, op. cit. in bibliografia, pag. 47</ref>.
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Spitaleri |Inizio = 1º luglio 1989 |Fine = 19 dicembre 1991 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
L'affresco costituisce verosimilmente un "ex voto" della gente del paese come ringraziamento per lo scampato pericolo della peste degli anni precedenti (come attesta la presenza della figura di [[San Rocco]]).
{{ComuniAmminPrec |Nome = Salvatore Anastasi |Inizio = 23 dicembre 1991 |Fine = 5 ottobre 1992 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Girolamo Di Benedetto |Inizio = 21 novembre 1992 |Fine = 6 dicembre 1993 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. regionale]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Mario Zappia |Inizio = 6 dicembre 1993 |Fine = 15 dicembre 1997 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Mario Zappia |Inizio = 15 dicembre 1997 |Fine = 11 giugno 2002 |Partito = [[centro-sinistra]], [[Centro Cristiano Democratico]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Salvatore Leanza |Inizio = 11 giugno 2002 |Fine = 2 dicembre 2004 |Partito = [[centro-sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Firrarello |Inizio = 17 maggio 2005 |Fine = 1º giugno 2010 |Partito = [[centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Firrarello |Inizio = 1º giugno 2010 |Fine = 15 giugno 2015 |Partito = [[centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Graziano Calanna |Inizio = 15 giugno 2015 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[centro-sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Curiosità ==
Gli affreschi eseguiti come decorazione dell'arco trionfale e dell'abside, nonché quelli presenti nella fascia inferiore della parete sud sono opera di una delle più impostanti botteghe novaresi attive all'inizio del XVI secolo, quella dei fratelli Cagnola. L'elevata qualità artistica riscontrabile in molte parti di tali dipinti, hanno convinto la critica a ritenerle opera di [[Sperindio Cagnola]], il più dotato dei fratelli, che poté valersi di un importante alunnato presso [[Gaudenzio Ferrari]].
{{Curiosità}}
 
* Il cognome delle [[sorelle Brontë]] parrebbe provenire dal nome del comune siciliano. Il padre infatti, Patrick Prunty, avrebbe deciso di cambiare, ad un certo punto della sua vita, il proprio cognome in Brontë, in onore di [[Horatio Nelson]] di cui ebbe grande ammirazione e che appunto venne insignito del titolo di [[Duca]] di Bronte. Si noti che le [[dieresi]] sulla ''e'' hanno come unico scopo quello di non storpiare la pronuncia, come invece succedeva sovente ai tempi.
Si ritiene che gli affreschi siano stati eseguiti tra il [[1514]] ed il [[1524]]<ref>Le date sono riportate in una delle schede prodotte in occasione della giornata "Alla scoperta di antichi oratori campestri" organizzata dalla Provincia di Novara nel maggio 2009 [http://www.provincia.novara.it/Editoria/EditoriaDoc/oratori/paruzzaro.htm]. Nel testo di R. Cavallino, D. Godio viene riportata una datazione tra il 1510 ed il 1520, proposta da P. Venturoli</ref>, dunque proprio all'altezza degli anni di apprendistato presso Gaudenzio Ferrari.
* I [[fatti di Bronte]] sono riportati da [[Carlo Levi]] che, nel libro ''"Le parole sono pietre",'' descrive la città di Bronte nel dopoguerra e lo stato dei suoi abitanti più poveri.
 
* A Bronte è dedicato il film di [[Florestano Vancini]] [[Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato]].
[[File:Paruzzaro Chiesa San Marcello Sperindio Cagnola Opere Misericordia 02.jpg|thumb|upright=1.3|Sperindio Cagnola, ''Opere di misericordia: dar da bere agli assetati'']]
 
Di grande effetto visivo, per cogliere subito l'attenzione di chi entrava in chiesa, sono gli affreschi dell'abside, con la figura di ''[[Cristo pantocratore]]'' posta al centro del catino e circondata dal ''[[Tetramorfo]]'', vale a dire dai simboli dei quattro [[evangelisti]]. Nella raffigurazione un po' ieratica degli ''Apostoli'', ciascuno recante un cartiglio con un verso del [[Credo (liturgia)|Credo]], si avverte un qualche sforzo di connotazione psicologica dei soggetti.
 
Nello zoccolo alla base del [[Tamburo (architettura)|tamburo]] absidale sono raffigurate le ''[[Opere di misericordia]]'', in conformità ad un'opzione [[Iconografia|iconografica]] molto diffusa nel territorio novarese<ref>Raffigurazioni analoghe si trovano nella [[Chiesa della Santissima Trinità (Momo)|Chiesa della Santissima Trinità]] a [[Momo (Italia)|Momo]], nella chiesa dei Santi Nazzaro e Celso a Sologno nel comune di [[Caltignaga]], nella chiesa di San Michele a [[Massino Visconti]] ed in molte altre chiese ancora; sulla diffusione di siffatte opere vedasi ''Strumenti per un repertorio iconografico delle pitture murali del Novarese e un'ipotesi di lavoro sui cicli delle Opere di misericordia'' [http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_1123-9883_1994_num_106_1_3351]</ref>. In tali scene il pittore riesce a tradurre il precetto morale del soccorso alle persone più umili in scene improntate ad un naturalismo nordicizzante, nel quale si intravede la lezione gaudenziana.
 
Nel ciclo di affreschi qui realizzato, Sperindio esprime la sua migliore qualità artistica nella rappresentazione [[Escatologia|escatologica]] del ''[[Giudizio Universale]]'', rappresentazione che occupa un ampio spazio della parete sud. Si tratta di una composizione complessa, che dovette essere a lungo discussa con il committente, ricca di insolite suggestioni iconografiche.
[[File:Paruzzaro Chiesa San Marcello Affresco Sperindio Cagnola 01.jpg|left|thumb|upright=1.3|Sperindio Cagnola, ''Giudizio Universale. Schiera di sante e santi'']]
Vi si osserva la figura ''[[Dio Padre]]'' che reca in una mano la spada della Giustizia e con l'altra regge una fiaccola accesa che rivolge in basso ad alimentare le fiamme eterne dell'[[Inferno]]. Alla sua destra è posta la ''[[Maria (madre di Gesù)|Madonna]]'' (inconsuetamente rappresentata con i seni scoperti) e dietro di lei una fitta schiera di sante e santi (vi si riconoscono ''[[Santa Caterina d'Alessandria]]'' con la ruota, ''[[San Pietro martire]]'', ''[[Sant'Orsola]]'', ''[[San Francesco d'Assisi]]'', ed altri); in fondo alla schiera è posta la figura di ''[[San Pietro]]'' (simbolo della Chiesa) che aiuta le anime salvate a salire in [[Paradiso]]. Alla sinistra del Padre, inginocchiate e rivolte verso di lui, sono raffigurate le figure di ''[[Gesù]]'' e di ''[[San Giovanni Battista]]'' contornate da angeli che recano i simboli della Passione.
Al di sotto del regno dei beati, sulla destra, si osserva, l<nowiki>'</nowiki>''[[Arcangelo Gabriele]]'' che pesa le anime e che ne decreta il destino con l'aiuto di un ''Angelo accompagnatore''. Alla sinistra i dannati che vengono introdotti, da un altro angelo vestito con corazza, nella mostruosa ''Porta dell'Inferno'' nella cui raffigurazione si fondano tra loro inquietanti figure di animali. Tra le fiamme eterne, alimentate dalla fiaccola del Padre, si osservano le ''Anime dannate tormentate dai diavoli''.
 
== Note ==
<references />
 
== ImmaginiVoci degli affreschicorrelate ==
* [[Horatio Nelson]]
<gallery>
* [[Sorelle Brontë]]
File:Paruzzaro Chiesa San Marcello 04.JPG|<center>Interno della chiesa </center>
* [[Eruzione dell'Etna del 1843]]
File:Paruzzaro Chiesa San Marcello Affresco Sperindio Cagnola 07.JPG|<center>''Cristo pantocratore e simboli del Tetramorfo''</center>
* [[Pistacchio di Bronte]]
File:Paruzzaro Chiesa San Marcello Affresco Sperindio Cagnola 09.jpg|<center>''Gli apostoli Matteo, Simone "zelota" e Mattia"</center>
* [[Stazione di Bronte]]
File:Paruzzaro Chiesa San Marcello Sperindio Cagnola Opere Misericordia 01.jpg|<center>''Opere di misericordia, dar da mangiare agli affamati''</center>
File:Paruzzaro Chiesa San Marcello Santa Liberata.jpg|<center>''[[Santa Liberata da Como|Santa Liberata]]''</center>
File:Paruzzaro Chiesa San Marcello Affresco Sperindio Cagnola 02.JPG|<center>''Giudizio Universale, Dio Padre tra la Madonna e Gesù Cristo''</center>
File:Paruzzaro Chiesa San Marcello Affresco Sperindio Cagnola 05.JPG|<center>''Giudizio Universale, anime dannate''</center>
File:Paruzzaro Chiesa San Marcello Affresco Sperindio Cagnola 06.jpg|<center>''Giudizio Universale, la Porta dell'Inferno''</center>
 
</gallery>
 
== Bibliografia ==
* R. Cavallino, D. Godio (a cura di), ''Quaderni de "i sentieri del passato"'', Edizioni provincia di Novara, 2003, pagg. 43-48 (il testo è [http://www.provincia.novara.it/Editoria/EditoriaDoc/sentieri_quad.pdf disponibile in rete])
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.wrlspace.it/galleria|Galleria fotografica}}
* [http://www.provincia.novara.it/Editoria/EditoriaDoc/sentieri_quad.pdf Quaderni dei "i sentieri del passato"], pagg. 43-48
* {{cita web|http://www.etnanatura.it/percorsi/citta_Bronte.php|Etnanatura.it}}
* Pagine sulla chiesa accessibili dal sito ufficiale del Comune di Paruzzaro [http://www.comune.paruzzaro.no.it/?area=gest_area&idleaf=51&idgrantfather=12]; [http://www.comune.paruzzaro.no.it/?area=gest_area&idleaf=52&idgrantfather=12]; [http://www.comune.paruzzaro.no.it/?area=gest_area&idleaf=53&idgrantfather=12]
 
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