AVIA FL.3 e Discussioni utente:131.175.22.39: differenze tra le pagine

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{{IPcondiviso|Consorzio Interuniversitario Milano - CINECA|16 maggio 2018}}
{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aereo_civile
|Nome = AVIA FL.3
|Immagine = Avia FL3 G-AGFT Bre Apr 22 06.jpg
|Didascalia = Un AVIA FL.3 in livrea della [[Stato Indipendente di Croazia|croata]] [[Zrakoplovstvo Nezavisne Države Hrvatske|Zrakoplovstvo NDH]]
|Tipo = [[aereo da turismo]]<br />[[aereo da collegamento]]
|Equipaggio = 2
|Progettista = [[Cesare Mosso]]<br />[[Ugo Graneri]]<br />[[Pieraldo Mortara]]
|Costruttore = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Azionaria Vercellese Industrie Aeronautiche|AVIA]]<br/>{{bandiera|ITA}} [[Francis Lombardi|Lombardi]]
|Data_ordine =
|Data_primo_volo = [[19 aprile]] [[1939]]<ref>Gregory Alegi. AERONAUTICA, luglio 2006</ref>
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Regia Aeronautica]]
|Altri_utilizzatori = {{bandiera|DEU 1933-1945}} [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]<br/>{{bandiera|HRV 1941-1945}} [[Zrakoplovstvo Nezavisne Države Hrvatske|ZNDH]]
|Esemplari = oltre 700
|Costo_unitario = [[lira italiana|£]] 55&nbsp;000 (1939)<ref>Avia FL.3 in ''Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni''</ref>
|Sviluppato_dal =
|Altre_varianti = [[AVIA L.4]]
|Tavole_prospettiche =
|Lunghezza = 6,37 [[metro|m]]
|Apertura_alare = 9,85 m
|Larghezza =
|Diametro_fusoliera =
|Freccia_alare =
|Altezza = 1,71 m
|Superficie_alare = 14,35 [[metro quadro|m²]]
|Carico_alare =
|Efficienza =
|Peso_a_vuoto = 290 [[chilogrammo|kg]]
|Peso_carico = 535 kg
|Peso_max_al_decollo =
|Passeggeri =
|Capacità =
|Capacità_combustibile = 60 [[litro|L]]
|Motore = un [[Compagnia Nazionale Aeronautica|CNA]] [[CNA D4|D4]]
|Potenza = 60 [[cavallo vapore|CV]] (44 [[chilowatt|kW]])
|Spinta =
|Velocità_max = 165 [[chilometro orario|km/h]]
|VNE =
|Velocità_crociera =
|Velocità_salita = a 3&nbsp;000 m in 32 [[minuto|min]]
|V_stallo = 70 km/h
|Decollo = 156 m
|Atterraggio = 204 m
|Autonomia = 597 [[chilometro|km]]
|Quota_servizio =
|Tangenza = 4&nbsp;200 m
|Record =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = i dati sono estratti da ''Dimensione Cielo, Aerei Italiani nella 2ª Guerra Mondiale Vol.11, Scuola-Collegamento Vol.2''<ref>{{cita|Brotzu|p. 5|Brotzu e Cosolo 1977|harv=s}}</ref>
}}
[[File:AVIA FL.3 I-FQUA 1973.jpg|thumb|Un AVIA FL.3 all'[[aeroporto di Alghero-Fertilia]] nel [[1973]].]]
[[File:AVIA FL.3 I-FQUA 1973 cockpit.jpg|thumb|La strumentazione dell'AVIA FL.3]]
L<nowiki>'</nowiki> '''AVIA L.3''' era un monomotore [[aereo da turismo|da turismo]] ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]] prodotto dall'azienda [[italia]]na [[Azionaria Vercellese Industrie Aeronautiche|Azionaria Vercellese Industrie Aeronautiche (AVIA)]] alla fine degli [[anni 1930|anni trenta]].
 
Utilizzato anche come [[aereo da collegamento]] da alcune [[aeronautica militare|forze aeree]] dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]] durante la [[seconda guerra mondiale]] venne realizzato in una piccola serie a causa dello scoppio della guerra e nuovamente prodotto alla fine del conflitto dalla Lombardi come '''Lombardi FL.3'''.
 
== Storia del progetto ==
La concezione dell'L.3 è direttamente conducibile al desiderio di [[Italo Balbo]], allora ministro dell'aviazione, di promuovere la cultura aeronautica di massa con conseguente sviluppo dell'aeronautica da turismo. In quest'ottica fa emanare nel gennaio [[1928]] un concorso ministeriale per la realizzazione di un velivolo leggero da utilizzarsi nei ruoli di [[aereo da turismo]], [[aereo da collegamento|da collegamento]] ed [[aereo da addestramento|addestratore basico]] per le scuole di volo civili, gli aeroclub e la [[Reale Unione Nazionale Aeronautica|Reale Unione Nazionale Aeronautica (RUNA)]], e della Regia. Al bando di concorso parteciparono la quasi totalità delle aziende di produzione aeronautica del territorio nazionale, tra cui l'Anonima Vercellese Industria Aeronautica (AVIA) con il suo FL.3 pur risultando nettamente in ritardo rispetto ad altri progetti. Alla fine furono addirittura dieci i progetti che vennero ritenuti all'altezza dei requisiti richiesti; oltre l'FL.3, il vincitore [[Fiat-Ansaldo A.S.1]], il [[Breda Ba.15]], il [[CAB C.4]], il [[CANT 26]], il [[Caproni Ca.100]], l' [[IMAM Ro.5]], il [[Macchi M.70]], il [[Magni Vittoria]] ed il [[Piaggio P.9]].
 
Il progetto dell'FL-3 si deve alla volontà di [[Francis Lombardi]] il quale fonda la sua azienda con alcuni amici ed affida agli [[ingegnere|ingegneri]] [[Cesare Mosso]], [[Ugo Graneri]] e [[Pieraldo Mortara]]<ref name="GAVS">Avia FL 3 in GAVS sezione di Torino</ref>.
 
Il [[prototipo]] venne portato in volo per la prima volta nel [[1937]] equipaggiato con un motore [[Walter Persy]] smontato dal [[Cecoslovacchia|cecoslovacco]] [[Zlin Z-XII]] di proprietà dello stesso Lombardi.
 
== Impiego operativo ==
=== Italia ===
La [[Regia Aeronautica]] acquistò circa 250 esemplari destinati inizialmente alle proprie scuole di volo ma impiegandolo in realtà in un numero limitato in attività minori e lasciandone rimessati un gran numero.<ref name="GAVS"/>
 
=== Germania ===
Dopo l'[[armistizio di Cassibile]] il comando della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] requisì 145 esemplari destinandoli in [[Austria]], a [[Vienna]], ed alle loro scuole di pilotaggio con ottimi risultati.<ref name="GAVS"/>
Unica modifica apportata (peraltro eseguita su tutti i modelli di velivoli italiani catturati) fu l'inversione del comando dell'acceleratore: per dare massima potenza la leva va spinta in avanti contrariamente all'uso italiano (e francese) dove per accelerare si tirava indietro la leva. Nel dopoguerra anche l'Italia si è adeguata a questo standard internazionale.
 
=== Stato Indipendente di Croazia ===
Dopo la caduta del [[Regno di Jugoslavia]], il nuovo [[stato fantoccio]] voluto dall'[[Germania nazista|alleato tedesco]] chiamato [[Stato Indipendente di Croazia]] ordinò 20 esemplari per dotare le scuole di volo della propria forza aerea, la [[Zrakoplovstvo Nezavisne Države Hrvatske|Zrakoplovstvo NDH]]. Con la caduta del governo alla fine del [[seconda guerra mondiale|conflitto]] gli esemplari rimanenti vennero utilizzati nell'aviazione civile.
 
== Utilizzatori ==
=== Militari ===
;{{HRV 1941-1945}}
*[[Zrakoplovstvo Nezavisne Države Hrvatske]]
;{{DEU 1933-1945}}
*[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]
;{{ITA 1861-1946}}
*[[Regia Aeronautica]]
;{{RSI}}
*[[Aeronautica Nazionale Repubblicana]]
 
== Esemplari attualmente esistenti ==
Sono diversi gli esemplari giunti ai nostri giorni, alcuni ancora mantenuti in condizioni di volo. Tra quelli conservati si ricorda:
*l'esemplare M.M.56323 [[Codice di registrazione degli aeromobili|marche]] I-BIOU attualmente in restauro presso la Sezione [[GAVS Torino]].
*l'esemplare I-AVIG, motorizzato CNA D4S, proprietà della Fondazione Agnese e Luciano Sorlini restaurato ed efficiente presso l'officina della Luciano Sorlini SpA di [[Montegaldella]].
*l'esemplare I-OPES, motorizzato [[Continental C85]], in esercenza all'Aero Club di Roma efficiente ed aeronavigabile presso lo stesso Aero Club all'aeroporto di Roma Urbe.
* gli esemplari marche I-DODO e I-ADOA in restauro col motore originale CNA D4.
 
Tre gli esemplari invece conservati presso strutture museali:
*I-AIAE presso il [[museo dell'Aeronautica Gianni Caproni]] di [[Trento]].
*I-ADOD presso il [[museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle]], [[Bracciano]], [[provincia di Roma]].
*I-AIAD presso il [[museo dell'aria e dello spazio]] di San Pelagio, [[Due Carrare]], [[provincia di Padova]].<ref>{{cita web|autore=|url=
http://www.preservedaxisaircraft.com/Italy/avia.htm|titolo=Avia|accesso=7 agosto 2009|lingua=en|editore=http://www.preservedaxisaircraft.com|opera=Preserved Axis Aircraft}}</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro|cognome=|nome=|titolo=The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985)|editore=Orbis Publishing|città=|anno=1985|pagine=p. 2380|lingua=inglese|id=}}
*{{cita libro|cognome=Brotzu|nome=Emilio|coautori=Gherardo Cosolo (a cura di)|anno=1977|mese=settembre|titolo=Dimensione Cielo, Aerei Italiani nella 2ª Guerra Mondiale Vol.11, Scuola-Collegamento Vol.2|editore=Edizioni dell'Ateneo & Bizzarri|città=Roma|id={{NoISBN}}|pagine=pp. 5-18|cid=Brotzu}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=|url=http://home.planet.nl/~fredr079/fl-alg/fl3b.html|titolo=RESTAURO DELL'AVIA FL.3 I-BIOU|accesso=7 ago 2009|editore=|opera=}}
*{{cita web|autore=|url=http://www.hag-italy.it/default.asp?pg=13&ln=1|titolo=Avia FL3 - La Storia|accesso=7 ago 2009|editore=http://www.hag-italy.it/main.asp?ln=1|opera=Historical Aircraft Group}}
*{{cita web|autore=|url=http://www.gavs-torino.it/fl3.htm|titolo=Avia FL 3|accesso=7 ago 2009|editore=http://www.gavs-torino.it/index.htm|opera=[[GAVS Torino]]}}
*{{cita web|autore=|url=http://www.museocaproni.it/velivoli/avia-fl.html|titolo=Avia FL.3|accesso=7 ago 2009|editore=http://www.museocaproni.it|opera=[[Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni]]}}
*{{cita web|autore=[[Gregory Alegi]]|url=http://areivoliaeroporti.blogspot.com/2006/08/storia-aeronautica.html|titolo=Aerei famosi *** AVIA FL.3|accesso=8 ago 2009|editore=http://areivoliaeroporti.blogspot.com|opera=AERONAUTICA, luglio 2006}}
 
{{Portale|Aviazione|guerra|trasporti}}
 
[[Categoria:Aerei civili italiani]]
[[Categoria:Aerei militari italiani]]
[[Categoria:Aerei militari della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Aerei militari dal 1931 al 1945]]