Molpa e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2018 maggio 17: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m gerarchia sezioni
 
BotCancellazioni (discussione | contributi)
Bot: aggiornamento pagina di servizio giornaliera per i conteggi del 17 maggio 2018
 
Riga 1:
{{Conteggio cancellazioni}}
{{F|argomento=storia|data=marzo 2009}}
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Start|00:55, 18 mag 2018 (CEST)}}
'''Molpa''' è una antica città che sorgeva in [[Campania]], a circa 1 km da [[Capo Palinuro]], sopra l'altura compresa fra i due fiumi [[Lambro (Campania)|Lambro]] e [[Mingardo]].
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 1 |voce = Francesca Gregorini |turno = 2 |tipo = consensuale |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 96 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 2 |voce = Sòphia High Tech |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 28 }}
==Il nome==
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 3 |voce = Jean Claude Bandé |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 6 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 4 |voce = YoungBoy Never Broke Again |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 40 }}
Il nome Molpa deriverebbe dalla [[mitologia]] greca: secondo quanto cantato da [[Licofrone]], [[Apollonio Rodio]] ed altri [[Poeta|poeti]] [[Grecia Antica|greci]], Molpé è il nome di una [[Sirena (mitologia)|sirena]], figlia di [[Acheloo]] e della [[Muse (mitologia)|musa]] [[Melpomene]]. Con il nome ''Molpé'', ossia la leggiadra, i greci designavano il fiume Lambro e per estensione la zona circostante la sua foce, ove sorgeva l'abitato.
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 5 |voce = Alpe Ciamporino |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 15 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 6 |voce = Chinese Man |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 40 }}
Secondo i [[linguistica|linguisti]] Giovanni Alessio e Marcello Maria De Giovanni, autori di studi di [[toponomastica]], il nome Molpa deriverebbe dal radicale prelatino ''melp'' (variante ''melf''), dal significato incerto (sono stati ipotizzati i significati di “colle, altura” o al contrario “concavità del terreno, voragine”, oppure “fango”). Questa radice verbale è molto ricorrente nella toponomastica meridionale e ad essa risalirebbero le origini del nome di altri città, quali [[Amalfi]], [[Melfi]] e [[Molfetta]] (anticamente ''Melphium''). Stessa origine potrebbero avere altri toponimi dell'Italia centro-settentrionale, quali il fiume laziale [[Melfa]] e la città lombarda [[Melzo]] (anticamente ''Melphum'' o ''Melpum''), facendo pensare che questo termine fosse comune sia alla lingua degli [[Enotri]] che a quella degli [[Etruschi]] e dei [[Liguri]].
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 7 |voce = Alfie Arcuri |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 10 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 8 |voce = Alessandro Lodovico Riva |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 6 }}
==Le origini==
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 9 |voce = Juliana Buhring |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 18 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 10 |voce = Lista dei video di YouTube più visti |turno = 2 |tipo = consensuale |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 43 }}
Secondo quanto riportato da [[Diodoro Siculo]], Molpa fu fondata verso il 540 a.C. dagli [[Ioni]] provenienti dalla città di [[Focea]], che alcuni anni prima avevano già fondato la città di [[Elea-Velia|Elea]] (originariamente denominata ''Hyele'' e nota ai romani come ''Velia'').
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 11 |voce = Massaggiatore capo bagnino degli stabilimenti idroterapici |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 100 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 12 |voce = Infinito (gruppo musicale) |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 15 }}
Ritrovamenti antecedenti alla data di fondazione di Molpa dimostrano che in realtà questa zona e il vicino Capo Palinuro erano già largamente abitate prima dell'arrivo dei greci, probabilmente dai [[Tirreni]]. Sulla roccia ove sorgeva Molpa sono stati ritovati numerosi incavi circolari e rettangolari dove presumibilmente venivano infissi pali di semplici abitazioni in legno. Inoltre sono stati trovati resti di [[argilla]] seccata al sole e resti di utensili in [[ossidiana]], che fanno pensare che qui ci fosse una stazione di commercio con le [[Isole Eolie|Eolie]] da cui proveniva tale materiale.
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 13 |voce = Vincenzo Maisto |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 100 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 14 |voce = Vincenzo Borruso |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 96 }}
Inoltre, nelle grotte sottostanti l'altura sono stati ritrovati [[osso|ossa]] umane e di animali antidiluviani ed anche di armi di [[selce]], che dimostrano come la zona fosse abitata già dall'[[Quaternario (geologia)|epoca quaternaria]]. In particolare, i ritrovamenti più importanti sono stati fatti:
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 15 |voce = Giovanni Perini |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 8 }}
*nella ''Grotta Visco'', dove gli scavi eseguiti nel 1939 hanno rivelato la presenza di resti [[Musteriano|musteriani]];
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 16 |voce = Franco Lattes |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 4 }}
*nella ''Grotta delle Ossa'', detta così per le pareti incrostate di ossa di uomini e di animali<ref>Rifacendosi agli antichi scritti di [[Eutropio]] ed [[Paolo Orosio|Orosio]], lo [[Storia|storico]] settecentesco barone Giuseppe Antonini aveva erronemente ipotizzato che le ossa rinvenute nella grotta potessero appartenere alle alle vittime di due terribili [[Naufragio|naufragi]] di [[Marina militare romana|flotte romane]] avvenuti nei paraggi di Capo Palinuro:
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 17 |voce = G. L. Barone |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 maggio 17 |multipla = |temperatura = 9 }}
*il primo [[Naufragi della flotta romana nella prima guerra punica|naufragio]] avvenuto nel 253 a.C. durante la [[prima guerra punica]], in cui colarono a picco ben 150 delle 250 navi agli ordini dei [[Consoli repubblicani romani|consoli]] [[Gneo Servilio Cepione]] e [[Gaio Sempronio Bleso]];
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Stop}}
*il secondo naufragio avvenuto nel 36 a.C., quando la flotta di [[Augusto|Ottaviano]], diretta in [[Sicilia]], fu sorpresa in questo braccio di mare e perse alcune navi.
*:({{cita pubblicazione|autore=|titolo=Atlante del Cilento Interiore|rivista=|data=|accesso=23/03/2009|formato=HTML|url=http://www.atlantedelcilentointeriore.it/paesi-dettagli.asp?comuneid=35}})</ref>.
 
==Molpa in epoca greca==
 
In epoca greca l'abitato di Molpa, unitamente a [[Palinuro]] che all'epoca era un piccolo villaggio sorto sull'omonimo capo, non distante dalla [[necropoli]] in località ''Timpa della Guardia'', costituiva la [[polis]] di Pal-Mol, come testimoniato dal ritrovamento di una moneta in argento con la figura di un cinghiale in corsa e che presenta da un lato l'incisione ''PAL'' (Palinuro) e dall'altro ''MOL'' (Molpa) .
 
La colonia probabilmente dipendeva amministrativamente dalla ricca e potente [[Sibari]]. Della [[Colonie nell'antichità|colonia greca]] gli scavi hanno portato alla luce resti delle [[fortificazione|fortificazioni]], dell’[[acropoli]] e di altre costruzioni e numerosi oggetti (principalmente vasellame, utensili e monili), che dimostrano che per la città fu un periodo di grande splendore e floridezza economica.
 
La polis di Pal-Mol duro il breve periodo di trent'anni: nel 510 a.C. la colonia fu misteriosamente abbandonata, forse a causa di una tremenda epidemia.
 
==Molpa in epoca romana==
 
Molpa viene rifondata in epoca romana per ragioni difensive: viene munita difatti di stazioni di osservazioni per l'avvistamento di navi [[Cartagine|cartaginesi]].
 
Successivamente la zona fu anche scelta come residenza estiva da diverse famiglie [[Patrizio (storia romana)|patrizie]] e, secondo la leggenda, fu anche dimora dell’imperatore [[Massimiano]], che dopo la rinuncia all’impero avvenuta nel 305 d.C. scelse di abitare in questa terra per la bellezza dei luoghi e la bontà dei vini prodotti nella zona.
 
Alcuni ipotizzano che nel 420 Molpa abbia dato i natali all'imperatore [[Libio Severo]] (anche se le fonti ufficiali indicano quale città di nascita ''Buxentum'', l'attuale [[Policastro Bussentino]]).
 
==Molpa in epoca medioevale e fine della città==
 
In epoca medioevale ha inizio la decadenza di Molpa. La città fu presa prima dagli [[Ostrogoti]] e poi, nel corso della [[guerra gotica (535-553)]], fu distrutta nel 547 da [[Belisario]], generale [[Impero bizantino|bizantino]]. I superstiti si rifugiarono presso vari monasteri dei dintorni, concorrendo alla fondazione di alcuni paesini tuttora esistenti, tra cui [[Centola]].
 
Molpa fu rifondata nel XI secolo dai [[Normanni]], che ricostruirono l'abitato sul colle (140 metri s.l.m.). Nel 1113 Molpa subì una prima invasione ad opera dei [[Pirateria|pirati]] [[Saraceni]]. L'abitato fu dunque fortificato dai Normanni con robuste [[fortificazione|difese]] tra cui il ''Castello della Molpa'', una possente [[Rocca (fortificazione)|rocca]] i cui resti sono visibili ancora oggi.
 
Nel corso del XII secolo a Molpa fu edificata la chiesa di San Giuliano, di cui ancora oggi restano alcuni ruderi. Da essi si deduce trattarsi di una chiesa bizantina, a pianta quadrata con [[abside]] tricora, probabilmente edificata dai [[monaci basiliani]], che scacciati agli inizi del VIII secolo dall'[[Epiro]] dalla furia delle lotte [[Iconoclastia|iconoclaste]], trovarono rifugio in Cilento accolti dai Longobardi. In zona, visibili ancora oggi, ci sono altre due chiese a pianta triconca: l'antica cattedrale di Policastro Bussentino e la chiesa di San Nicola de Donnis a [[Padula]].
 
I Normanni amministrarono il territorio fino al 1189. A partire da quasto anno e fino al 1268 fu sotto la giurisdizione degli [[Svevi]], a cui succedettero gli [[Angioini]] fino al 1435. Gli Angioini potenziarono ulteriormente le fortificazioni che formava con i castelli di [[Palinuro]] e di [[Mercato San Severino|San Severino]] una cinta difensiva che si rivelò di importanza vitale nella guerra contro gli [[Aragonesi]].
 
Le difese però non resistettero all'invasione dei pirati Saraceni, noti come ''Corsari d'Africa'', che all'alba dell'11 giugno 1464 la rasero al suolo, facendo schiava la sua gente (coloro che riuscirono a fuggire trovarono rifugiò nell'entroterra ed in particolare a Centola ed a [[Pisciotta]]) e decretando per sempre la fine dell'abitato di Molpa.
 
==L'edificazione della torre costiera==
 
Nel 1554, il territorio di Molpa, insieme alle terre di Palinuro e di Pisciotta, fu acquistato per 17.000 [[Ducato (moneta)|ducati]] dal nobile spagnolo don Sancio Martinez de Leyna, capitano generale delle regie [[Galea|galee]] del [[Regno di Napoli]], che vi edificò alcune [[torri costiere]] per offrire protezione alla popolazione dell'entroterra e sicurezza ai naviganti.
 
La torre della Molpa, o della ''Marinella'', è ubicata alla foce del fiume Lambro in posizione leggermente sopraelevata rispetto al livello del mare. La collocazione della torre aveva lo scopo di impedire ai pirati Saraceni l'approdo, il rifornimento di acqua potabile e lo sfruttamento delle vie fluviali offerte dal Lambro e dal Mingardo per le incursioni nell'entroterra del [[Cilento]]. Il problema dei pirati era particolarmente sentito in quegli anni, dal momento che essi furono responsabili di numerose drammatiche scorribande in territorio campano (dopo l'incursione del 1464 che distrusse la stessa Molpa, memorabili furono quella del 1532 ad opera di [[Khayr al-Din Barbarossa|Ariadeno Barbarossa]] e del 1552 ad opera dei [[Corsaro|corsari]] di [[Dragut]]).
 
Già nel 1546 Pirro Antonio Licterio, ufficiale della [[Regia Camera della Sommaria]], aveva sostenuto l'importanza della costruzione nel territorio di Pisciotta e della Molpa di torri difensive, che avrebbero garantito una maggiore sicurezza del territorio dagli assalti dei Saraceni e consentito la rinascita dell'antico abitato:
 
{{quote|si non si ne facesse una bona provisione come serìa una bona torre forte... con tutte le cose necessarie ed opportune alla guerra per posser expellere le fuste venessero in detto porto et resistere a la battaglia de mano, in breve tanto la terra predetta come il Feudo della Molpa seriano de pochissima utilità e se desabiterìa}}
 
Occorrendo al de Leyna i denari per le ''spese di fabbrica, guardia ed armamento'', egli chiese al viceré spagnolo di esigere un contributo nelle spese sia da parte delle ''[[Universitas|università]] e terre convicine'', sia da parte dei mercanti che si recavano alla fiera di [[Salerno]] (conosciuta come fiera di San Matteo). Inoltre il de Leyna chiese la concessione dei ''diritti di [[ancoraggio]], falangaggio ed alboraggio'' da parte di tutte le navi approdanti, ossia il pagamento di una somma di denaro per le navi ancorate in porto (diritto di ancoraggio), il pagamento per l'attracco delle barche al palo piantato sulla riva (diritto di falangaggio) ed il pagamento in proporzione alle vele per l'ingresso dei velieri in porto (diritto di alboraggio).
 
La richiesta del de Leyna non ebbe esito e nel 1578 il feudo di Molpa e Palinuro, con la terra di [[Pisciotta]], fu venduto per 30.000 ducati a [[Pignatelli|don Camillo Pignatelli]], [[Elenco dei viceré di Sicilia|viceré di Sicilia]].
 
Nel 1583 la proprietà fu venduta dai Pignatelli ad Ettore Maderno di Monteleone, che a sua volta nel 1602 la vendette ad Aurelia Morra, moglie di Cesare Pappacoda. La famiglia dei Pappacoda terrà il feudo di Pisciotta, Molpa e Palinuro, divenuto frattanto [[Marchese|marchesato]], fino al 1806.
 
Per la mancanza di investimenti, la torre della Molpa, edificata solo parzialmente, fu abbandonata ed oggi rimangono pochi resti informi della parte basamentale, chiaramente a pianta quadrata. La città di Molpa non è mai più stata rifondata.
 
==Miti e leggende==
*La più nota è la storia di donna Isabella Villamarino, aristocratica e, secondo la leggenda, bellissima fanciulla (anche se in realtà pare fosse di statura non molto alta e neanche troppo graziosa). Al'età di soli dieci anni, per volere del padre Bernardo, conte di [[Capaccio-Paestum|Capaccio]], ammiraglio e luogotenente del regno, Isabella sposò il coetaneo [[Ferrante Sanseverino]], principe di [[Salerno]] e discendente dei [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]], la ''prima delle sette grandi [[Dinastia|Case]] del [[Regno di Napoli]]''. Da questo matrimonio di interessi nacque però una splendida storia d'amore, che si interruppe bruscamente nel 1552 quando Ferrante litigò col vicerè [[Pedro Álvarez de Toledo|don Pedro de Toledo]], che lo accusò di infedeltà all'imperatore [[Carlo II di Spagna|Carlo V]]. Lo sposo, condannato a morte e alla confisca dei beni, fu costretto ad abbandonare il Regno di Napoli, non riuscendo a tornare dalla moglie, la quale privata del suo amore si gettò dalla collina della Molpa. La leggenda vuole che il fantasma di donna Isabella continui ad agirarsi sulla Molpa in cerca del suo perduto amore.
 
*Anche se più legata alla citta di Palinuro che alla stessa Molpa, non può non essere citata la leggenda del nocchiere [[Palinuro (Eneide)|Palinuro]], narrata da [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] nell'''[[Eneide]]''. Palinuro cadde in acqua in questo braccio di mare e, raggiunta la costa, dopo tre giorni trovò la morte ucciso dagli indigeni.
 
== Note ==
{{references|1}}
[[Categoria:Città della Magna Grecia e della Sicilia greca]]
 
[[de:Molpa]]