Basilica di San Vitale (Ravenna) e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2018 maggio 19: differenze tra le pagine

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{{Edificio religioso
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|NomeEdificio = Basilica di San Vitale
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|Immagine = Ravenna-sanvitale05.jpg
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|Didascalia = Esterno
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|Città = [[File:Ravenna-Stemma.png|20px]] [[Ravenna]]
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|Regione = {{IT-EMR}}
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|SiglaStato = ITA
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|Religione = [[Cattolicesimo|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 9 |voce = Andrea Dessì |turno = 2 |tipo = semplificata |data = 2018 maggio 19 |multipla = |temperatura = 20 }}
|DedicatoA = [[Vitale di Milano|San Vitale]]
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|Diocesi = [[Arcidiocesi di Ravenna-Cervia]]
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Stop}}
|AnnoConsacr = [[547]]
|Architetto =
|StileArchitett = [[architettura paleocristiana|paleocristiano]]
|InizioCostr = [[525]]
|FineCostr = {{cn|[[XVIII secolo]]}}
}}
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = Monumenti paleocristiani di Ravenna
|nomeInglese = Early Christian Monuments of Ravenna
|immagine = Basilica San Vital di Ravenna.JPG
|anno = 1996
|tipologia = Culturali
|pericolo=
|criterio = (i) (ii) (iii) (iv)
|link = 788
}}
La '''basilica di San Vitale''' è uno dei più famosi ed importanti [[luogo di culto|luoghi di culto]] [[cattolicesimo|cattolici]] di [[Ravenna]], esemplare capolavoro dell'[[arte paleocristiana]] e [[arte bizantina|bizantina]]. La basilica è inserita, dal [[1996]], nella lista dei [[Lista dei patrimoni dell'umanità in Italia|siti italiani patrimonio dell'umanità]] dall'[[UNESCO]], all'interno del sito seriale "[[Ravenna#Monumenti e luoghi d'interesse|Monumenti paleocristiani di Ravenna]]".
 
== Storia ==
La '''basilica di San Vitale''' è uno dei più famosi ed importanti [[luogo di culto|luoghi di culto]] [[cattolicesimo|cattolici]] di [[Ravenna]], esemplare capolavoro dell'[[arte paleocristiana]] e [[arte bizantina|bizantina]]. La basilica è inserita, dal [[1996]], nella lista dei [[Lista dei patrimoni dell'umanità in Italia|siti italiani patrimonio dell'umanità]] dall'[[UNESCO]], all'interno del sito seriale "[[Ravenna#Monumenti e luoghi d'interesse|Monumenti paleocristiani di Ravenna]]". La costruzione fu iniziata dal vescovo Ecclesio nel [[525]], vivente ancora [[Teodorico il Grande|Teodorico]], e completato nel 547 dal suo successore [[Massimiano (vescovo)|Massimiano]], quando Ravenna era già stata riconquistata dall'imperatore [[Giustiniano I]]. L'edificio, capolavoro dell'[[architettura ravennate]], combina elementi architettonici romani (la cupola, la forma dei portali, le torri) con elementi bizantini (l'abside poligonale, i capitelli, la costruzione in mattoni, ecc.).
 
== Descrizione ==
=== Esterno ===
La chiesa segna un distacco dalle tipiche basiliche longitudinali di Ravenna e, nella pianta a base centrale (ottagonale), con cupola inglobata e nascosta dal tiburio. Ogni faccia è collegata con quella attigua mediante [[contrafforte|contrafforti]] e, a sua volta, si suddivide in settori per mezzo di [[paraste]] e di una sottile cornice dentellata. Dalla forma geometrica del nucleo principale emergono altri corpi altrettanto rigorosamente definiti: il [[tiburio]] sopraelevato, ugualmente ottagonale, e l'[[abside]], che, secondo l'uso locale, è poligonale all'esterno, semicircolare all'interno e affiancata da due piccoli ambienti (detti [[pastoforia]], ''pròthesis'' e ''diacònicon''). Si accede all'interno attraverso due porte: l'una in asse, l'altra, invece, obliqua rispetto all'abside. Di conseguenza anche l'ardica (o [[nartece]] o esonartece), invece di essere tangente al lato frontale dell'ottagono, si dispone obliquamente toccando un angolo del perimetro. Viene così a mancare quel rapporto rettilineo fra ingresso e abside, che rende evidente la forma dell'edificio.
 
=== Interno ===
 
[[File:Sanvitale.jpg|300px|miniatura|sinistra|Scorcio dell'interno con le esedre]]
[[File:Emilia Ravenna4 tango7174.jpg|300px|miniatura|sinistra|Interno della cupola]]
 
La pianta è apparentemente semplice: un [[deambulatorio]] ottagonale a due piani, che racchiude un ambiente centrale dello stesso disegno, posti fra loro in [[rapporto aureo]]. Ma nel passaggio dall'uno all'altro si trovano delle [[esedre]], traforate da un doppio ordine di arcatelle e racchiuse entro grandi archi sostenuti da pilastri angolari, che producono un'espansione radiale pluridirezionale. Su di questi si imposta la [[cupola]], che è di elevazione maggiore a quelle di simili chiese orientali.
 
Il complesso, già straordinariamente mosso e leggero per il ripetersi degli archi, doveva esserlo in misura maggiore quando non era ancora parzialmente interrato e le colonne poggiavano su alte basi a gradini. Del resto tutto contribuisce ad alleggerire il peso delle masse strutturali: i [[pulvino|pulvini]] che staccano l'arco, quasi sollevandolo e sospingendolo in alto, e soprattutto i [[capitello|capitelli]], scolpiti a [[Bisanzio]], i quali, persa la forma classica greco-romana, assumono quella di cesti, traforati come se fossero fragili trine marmoree sulle quali non gravi alcun peso. Oltre ai celeberrimi mosaici, completano la decorazione interna i marmi policromi, gli stucchi e le balaustre del matroneo, traforate finemente. Sui pulvini sono raffigurate figure zoomorfe e la Croce.
 
Grande protagonista è la luce, che penetrando da diverse angolazioni determina un gioco luministico che appare imprevedibile. Questo effetto doveva moltiplicarsi all'infinito quando la basilica era ricoperta di mosaici.
 
Lo sfarzo, sottolineato dalla particolare pianta che necessita di essere percorsa per fare esperienza degli innumerevoli scorci, crea un effetto di sfavillìo che sembra annullare il peso della costruzione in una dimensione quasi soprannaturale. Ciò è tipico della corte imperiale bizantina, mentre altri elementi, come la cupola alleggerita da tubi fittili, sono frutto dell'esperienze italiane, per cui si presume che alla basilica lavorarono maestranze sia locali che venute da oriente. L'arco dell'abside ha un significato imperiale. Le due aquile imperiali sorreggono il [[clipeo]] cristologico che rappresenta il monogramma stilizzato (costantiniano imperiale) di Cristo.<ref>{{cita|Touring Club Italiano|p. 40.|Touring Club Italiano}}</ref>.Sul pavimento del [[presbiterio]] è raffigurato un [[labirinto]], simbolo del labirinto dell'anima, del difficile percorso dell'anima verso la purificazione<ref>{{cita web|autore=Istituto Comprensivo San Biagio|url=http://icbiagio.racine.ra.it/Chiese/s_vitale.htm|titolo=Basilica di San Vitale|accesso=18 maggio 2013}}</ref>.
 
=== Mosaici ===
[[File:San Vitale in Ravenna 07.jpg|300px|miniatura|destra|I mosaici dell'abside e del presbiterio]]
[[File:Ravenna San Vitale Giustiniano.jpg|thumb|upright=1.4|Giustiniano I e la sua corte.]]
[[File:Ravenna_San_Vitale_Todora.jpg|thumb|upright=1.4|Teodora e le sue dame.]]
Il punto focale della decorazione musiva è situato nella zona presbiteriale. Sull'estradosso dell'arco absidale due angeli in volo reggono un [[clipeo]] cristologico solare, ai lati sono le [[Gerusalemme]] e [[Betlemme]] celesti. <ref>''Touring Club Italiano'', Guida d'Italia, Emilia Romagna, 1971, pag. 530</ref>. Sul catino è il Cristo [[Pantocratore|Pantocrator]], assiso su un Globo azzurro, tra due [[arcangeli]] con il ''Rotolo dai sette sigilli'' in una mano, mentre con l'altra porge la corona trionfale a ''San Vitale'' che avanza da sinistra con le mani ricoperte dalla sua ricchissima [[clamide]], mentre il protovescovo ''Ecclesio'', sulla destra, è presente con il modello della chiesa da lui fondata. Ecclesio si credeva morto e sepolto a Ravenna (invece era morto a [[Bologna]] nel 393). Nell'[[intradosso]] dell'arco alcune [[cornucopia|cornucopie]] intrecciate culminano in un altro clipeo cristologico.
 
Sulla vòlta a crociera del presbiterio quattro angeli sostengono un clipeo con l'[[Agnus Dei]] (un tema già utilizzato a Ravenna nella [[Cappella Arcivescovile]]) immersi fra girali abitati, cioè popolati in questo caso da fiori stilizzati. Nell'intradosso dell'arco trionfale si snodano clipei con il Cristo e gli Apostoli.
Ai lati del [[presbiterio]] si aprono due coppie di trifore, su ciascuna delle quali le quali è una lunetta che ospita mosaici con i sacrifici di [[Abele]] e [[Melchisedec]] (a destra) e una scena in due tempi che rappresenta l'''Ospitalità di [[Abramo]] ai tre angeli'' e il ''Sacrificio di Isacco'' (a sinistra).
Le lunette sono sormontate ciascuna da una nuova rappresentazione di due angeli in volo che reggono un clipeo con il Monogramma cristologico, e nei pennacchi di risulta esterni alle lunette sono le immagini di [[Geremia]] e [[Mosè]] (a destra) e, sovrapposti, Mosè che custodisce il gregge di [[Ietro]] e Mosè che si appresta a togliersi i calzari prima di entrare nel Roveto Ardente; e [[Isaia]] e [[Mosè]] (a destra), e Mosè che sale sul [[Monte Sinai]] per ricevere le [[Tavole della Legge]]. Nell'ordine superiore si apre da ciascun lato una nuova [[trifora]] più stretta, con i simboli degli [[Evangelisti]] ([[San Matteo evangelista|Matteo]] e [[San Marco evangelista|Marco]] a destra, [[San Giovanni evangelista|Giovanni]] e [[Luca evangelista|Luca]] a sinistra).
 
Celeberrimi sono i mosaici collocati entro due pannelli sotto le lunette dell'ordine inferiore in posizione speculare, con il corteo dell'Imperatore [[Giustiniano]] e della moglie [[Teodora (imperatrice)|Teodora]] in tutto lo sfarzo che richiedeva il loro status politico e religioso. Le figure sono ritratte frontalmente, secondo una rigida gerarchia di corte, con al centro gli ''augusti'', circondati da dignitari e da guardie. Accanto a Giustiniano è presente il vescovo [[Massimiano (vescovo)|Massimiano]], l'unico segnato da iscrizione, per cui può darsi che fosse anche il sovrintendente dei lavori, dopo essere stato nominato primo arcivescovo di Ravenna.
Le figure accentuano una bidimensionalità che caratterizza la pittura tutta di linee e luce dell'età giustinianea, che accelera il percorso verso una stilizzazione astrattizzante che non contraddice lo sforzo verso il realismo che si nota nei volti delle figure, nonostante l'idealizzato ruolo semidivino sottolineato dalle [[aureola|aureole]]. Non esiste prospettiva spaziale, tanto che i vari personaggi sono su un unico piano, hanno gli orli delle vesti piatti e sembrano pestarsi i piedi l'un l'altro. I personaggi sono così rappresentati nella loro [[ieratico|ieraticità]].
Giustiniano porta sulle mani una [[patena]] d'oro; è preceduto da un [[suddiacono]] che porta il [[turibolo]], da un [[diacono]] che porta l'Evangeliario e dal vescovo Massimiano. L'imperatore è circondato da tre alti dignitari ed è seguito da un gruppo di soldati di guardia. L'imperatore, diademato e [[nimbo|nimbato]], rappresenta la ''regalis potestas''; Massimiano, con il [[pallio]] e la croce, attributi della sua dignità episcopale, rappresenta la ''sacrata auctoritas''.
L'imperatrice Teodora incede portando sulle mani un calice d'oro tempestato di gemme. La ''Basilissa'' (imperatrice) è preceduta da due dignitari civili ed è seguita da un gruppo di dame di corte. Alta è la vibrazione del tono [[cromatico]] dei mosaici. L'imperatrice è ricoperta da un manto di [[porpora]] che nella parte inferiore reca un ricamo d'oro raffigurante i [[Re Magi]] che portano doni. Il paragone è ovvio: come i Magi portarono doni a [[Gesù]] Bambino, così noi, Giustiniano e Teodora, offriamo i nostri doni a [[Cristo]]. Le scene dei due pannelli con Giustiniano e Teodora sono una rappresentazione dell' ''oblatio Augusti et Augustae'', cioè dell'offerta (''oblatio'') dei vasi [[liturgia|liturgici]] che l'imperatore (''Augustus'') e l'imperatrice (''Augusta'') [[Bizantini]] facevano spesso alle più importanti chiese presenti nel territorio della loro [[giurisdizione]]. <ref>Giuseppe Bovini, ''Ravenna arte e storia'', Longo editore, 2006, pag. 40, 44 e 48. </ref>
 
La decorazione di San Vitale mostra tutta la sintesi tipica del periodo giustinianeo nella volontà di asseverare il fondamento apostolico della chiesa ravennate, il potere teocratico dell'Impero e la linea dell'ortodossia contro le eresie, specialmente quella [[Nestorio|nestoriana]], attraverso la riaffermazione trinitaria e la prefigurazione della Salvezza nella Scrittura.
Non si può non notare come l'apparizione dei tre angeli nella scena di Isacco sia da interpretare teologicamente come prefigurazione delle tre persone della [[Santissima Trinità (cristianesimo)|Trinità]]: [[Padre]], [[Figlio]] e [[Spirito Santo]], e le stesse scene di sacrificio ([[Isacco]], [[Abramo]], [[Melchisedec]]) sono prefigurazioni del sacrificio di [[Cristo]]. Il [[clipeo]] con l'[[ovis aries|Agnus Dei]] immacolato, al centro della volta del presbiterio, circondato nel cielo dell'[[Apocalisse]] da ventisette stelle, innalzato in offerta dai quattro arcangeli ([[Michele]], [[Gabriele]], [[Raffaele]], [[Uriele]]) è il punto di partenza per l'interpretazione simbolica dei cicli di mosaici, dato che, per il sacrificio [[Giustiniano]] offre il pane, [[Teodora]] il vino, Ecclesio la chiesa, [[Massimiano]], la Croce e l'incenso. Le ventisette stelle, numero trinitario (multiplo del 3), sono chiavi teologiche che rimandano alla lotta contro le eresie. Le fonti bibliche per la [[Pasqua]] cristiana sono rappresentate per il [[Vecchio Testamento]] dai [[Profeti]] [[Isaia]] (a destra) e [[Geremia]] (a sinistra), per il [[Nuovo Testamento]] dai quattro [[evangelisti]]: [[Matteo apostolo ed evangelista|Matteo]], [[Marco evangelista|Marco]], [[Luca evangelista|Luca]], [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]].
 
=== Organo a canne ===
Nel [[matroneo]] della basilica, sopra l'ingresso, si trova l'[[organo a canne|organo]] [[Mascioni]] ''opus 797'', costruito nel [[1960]].
 
Con [[consolle (organo)|consolle]] a tre [[Tastiera (musica)|tastiere]] e [[pedaliera|pedaliera concavo-radiale]], è a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione integralmente elettrica]] e conta 53 [[registro (organo)|registri]], di cui 24 reali, 15 derivati, 13 prolungati ed 1 combinato.
 
Sull'organo della basilica hanno suonato, nel corso degli anni, alcuni fra i più grandi [[organisti]] del mondo, fra cui [[Karl Richter]] e [[Marcel Dupré]]<ref>{{cita web|url=http://www.festivalorganosanvitale.org/Organo/Archivio.htm|autore=Festival Internazionale di Musica d'Organo di San Vitale|titolo=L'organo a canne della basilica|accesso=4 aprile 2011}}</ref> ed è annualmente utilizzato nel contesto del Festival Internazionale di Musica d'Organo di S. Vitale.
 
Di seguito, la disposizione fonica:
 
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan="2" | '''Prima tastiera - ''Positivo'''''<ref>i registri sono in derivazione dall<nowiki>'</nowiki>''Espressivo'' (terza tastiera).</ref>
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Bordone || 8'
|-
|Salicionale || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Flauto || 4'
|-
|Eolina || 4'
|-
|Flauto in XII || 2.2/3'
|-
|Flautino || 2'
|-
|Decimino || 1.3/5'
|-
|Piccolo || 1'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Oboe</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Regale</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|Voce celeste || 8'
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Seconda tastiera - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 16'
|-
|Principale || 8'
|-
|Flauto traverso || 8'
|-
|Dulciana || 8'
|-
|Flauto camino || 4'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Decimaquinta || 2'
|-
|Ripieno grave || 2 file
|-
|Ripieno acuto || 4 file
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba corno</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Terza tastiera - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordone || 16'
|-
|Principale || 8'
|-
|Bordone amabile || 8'
|-
|Viola di gamba || 8'
|-
|Salicionale || 8'
|-
|Principalino || 4'
|-
|Flauto || 4'
|-
|Nazardo || 2.2/3'
|-
|Silvestre || 2'
|-
|Ottavina || 2'
|-
|Larigot || 1.1/3'
|-
|Decimino || 1.3/5'
|-
|Pienino || 3 file
|-
|Ripienino 5 file || 2'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Oboe</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Regale</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|Voce celeste || 8'
|-
|Coro viole || 3 file
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Basso acustico || 32'
|-
|Contrabbasso || 16'
|-
|Principale || 16'
|-
|Subbasso || 16'
|-
|Bordone || 16'
|-
|Basso || 8'
|-
|Bordone || 8'
|-
|Dolce || 8'
|-
|Quinta || 5.1/3'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Flauto || 4'
|-
|Decimaquinta || 2'
|-
|Ripieno || 4 file
|-
|<span style="color:#8b0000;">Trombone</span> || <span style="color:#8b0000;">16'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Fagotto</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Trombina</span> || <span style="color:#8b0000;">4'</span>
|-
|}
|}
 
== Note ==
{{references|auto}}
 
== Bibliografia ==
[[File:Byggnadskonsten, San Vitale i Ravenna, Nordisk familjebok.png|250px|miniatura|destra|Pianta]]
* {{cita libro|nome=Aldo|cognome=Randi|titolo=Il tempio di San Vitale|città=Ravenna|editore=Edizioni La Ravegnana|anno=1949}}
* {{cita libro|cognome=Bustacchini|nome=Gianfanco|titolo=Ravenna capitale del mosaico|città=Ravenna|editore=Edizioni Salbaroli|anno=1988|id=ISBN 88-7193-324-9}}
* {{cita libro|autore=Wladimiro Bendazzi|coautore=Riccardo Ricci|titolo=Ravenna. Guida alla conoscenza della città. Mosaici arte storia archeologia monumenti musei|città=Ravenna|editore=Edizioni Sirri|anno=1992|id=ISBN 88-86239-00-9}}
* {{cita libro|nome=Giuseppe|cognome=Bovini|titolo=San Vitale|città=Ravenna|editore=Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Ravenna|anno=1995}}
* {{cita libro|nome=Patrizia|cognome=Angiolini Martinelli|titolo=La Basilica di San Vitale a Ravenna|città=Modena|editore=F. C. Panini|anno=1997}}
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Ravenna e provincia : dalla costa adriatica alla collina faentina|città=Milano|editore=Touring Club Italiano|anno=2000|cid=Touring Club Italiano}}
* {{cita libro|nome=Silvia|cognome=Pasi|titolo=Ravenna, San Vitale. Il corteo di Giustiniano e Teodora|città=Modena|editore=Franco Cosino Panini|anno=2006|id=ISBN 88-8290-831-3}}
 
== Voci correlate ==
* [[Architettura paleocristiana]]
* [[Mausoleo di Galla Placidia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=San Vitale (Ravenna)|preposizione=sulla|etichetta=basilica di San Vitale a Ravenna}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.turismo.ra.it/ita/Scopri-il-territorio/Arte-e-cultura/Patrimonio-Unesco/Basilica-di-San-Vitale|autore=Ufficio Turismo del Comune di Ravenna|titolo=Basilica di San Vitale|accesso=18 maggio 2013}}
* {{cita web|url=http://www.ravennamosaici.it/index2.html|autore=Opera di Religione della Diocesi di Ravenna|titolo=Basilica di San Vitale|accesso=18 maggio 2013}}
* {{cita web|url=http://local.live.com/default.aspx?v=2&cp=rd32rrj0gr2f&style=o&lvl=2&tilt=-90&dir=0&alt=-1000&scene=10589017&encType=1|autore=Bing Mappe|titolo=Basilica di San Vitale|accesso=18 maggio 2013}}
 
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
{{portale|architettura|arte|Bisanzio|cattolicesimo|medioevo|Patrimoni dell'umanità}}
{{Link VdQ|es}}
{{Link VdQ|ru}}
 
[[Categoria:Chiese dedicate a san Vitale|Ravenna]]
[[Categoria:Patrimoni dell'umanità d'Italia|Vitale, Basilica di San]]
[[Categoria:Architetture paleocristiane di Ravenna]]
[[Categoria:Architetture bizantine di Ravenna]]
[[Categoria:Chiese di Ravenna|Vitale, Basilica di San]]
[[Categoria:Basiliche dell'Emilia-Romagna|Ravenna]]
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
{{Link V|ca}}
{{Link AdQ|ca}}