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[[File:Processed SAM heimdallr.jpg|thumb|upright|Heimdallr]]
'''Heimdallr''' (dove il prefisso ''Heim-'' significa ''mondo'', il suffisso ''-dallr'' è di origine sconosciuta, forse significa ''luminoso'') è il dio della sorveglianza nella [[mitologia norrena]]. Egli è il guardiano del regno degli dei Aesir e Vanir e sorveglia il ponte [[Bifröst]]. Se qualche pericolo minaccia [[Ásgarðr]], suona il [[Gjallarhorn]], un corno portentoso il cui suono raggiunge ogni luogo. I suoi sensi sono così acuti che può sentire l'erba crescere e può vedere la fine del mondo, anche se possiede un solo orecchio (forse in analogia all'unico occhio di [[Odino]]), e il suo bisogno di dormire è ridotto oltre il minimo immaginabile, sicché non vi è bisogno di altri guardiani per [[Bifröst]] salvo il caso di sua assenza (normalmente per accompagnare lo stesso [[Odino]] o [[Thor]]).
 
== Origini ==
Heimdallr era fratello maggiore di [[Sif]], sposa di Thor, e uno dei principali fra gli Dei norreni.
Egli era figlio di nove madri diverse, probabilmente le nove figlie di [[Ægir]], identificabili con i cicli delle onde e cavalloni, ed era il custode del ponte [[Bifrost]], insieme al gallo Gullinkamb, e il possessore del corno [[Gjallarhorn]], che avrebbe trasmesso per l'intera Asgard e fino alle sale del Valhalla il segnale dell'arrivo del nemico per la battaglia finale di [[Ragnarok]]. Soprannominato ''Dio Bianco'', padre di tutti gli uomini: schiavi (thrall), liberi (karl) e nobili ([[jarl]]), avuti dalle tre unioni con donne mortali di diversa età, avvenenza e lignaggio, è identificato con l'ariete, le cui corna adornavano il suo elmo. La sua sala era chiamata ''Himinbjörg'' (protezione del paradiso) e il suo [[cavallo]] era ''[[Gultopp]]'' (nell'[[lingua inglese|inglese]] Gold-top).
 
Il suo battesimo è stato molto originale (in ciò richiamando il mito greco di [[Achille]]), in quanto il corpicino fu cosparso di gocce di acqua fredda proveniente dai mari del nord, di una manciata di terra, e di gocce di sangue di porco consacrato, allo scopo di infondergli forza e coraggio.<ref>{{cita libro |titolo=Miti e leggende nordiche |autore=Salvatore Tufano |editore=Newton&Compton |città=Roma anno=1995 |p=80}}</ref> Inoltre, per renderlo insensibile alle magie a distanza, fu sottoposto ad una serie di riti iniziatici. Il guardiano del ponte di Bifrost, che collega [[Asgard]] (residenza degli dei Æsir e Vanir) a [[Midgard]] (residenza degli uomini), non è soltanto colui che, forte dei suoi sensi (udito e vista) ipersviluppati (120 leghe è la distanza dal limitare del campo di battaglia in cui, all'inizio di Ragnarök, si presenteranno le orde infernali di [[Muspell]], guidate da Loki, tramite il rito di fratellanza usato tutt'oggi da chi segue il culto dell'Antica Via/Antico Culto), avvertirà gli Æsir dell'arrivo del mortale nemico, ma è anche colui che, nella battaglia finale, ucciderà in combattimento lo stesso Loki, venendone a sua volta ucciso, mentre a Thor toccherà il compito di uccidere Jörmungrandr, altrimenti detto [[Miðgarðsormr]], il [[lindorm]] (gigantesco drago/serpente), figlio di Loki, che uscirà dalle acque dell'oceano dopo avere circondato con le proprie spire il perimetro della terra e delimitato i confini del mare per la durata delle ere asgardiane.
 
È il simbolo della fedeltà e devozione del guerriero, oltre che il progenitore mitologico del genere umano o (quanto meno) dell'ordine sociale del popolo vichingo e dei suoi contemporanei.
 
== Etimologia e derivati del nome ==
L'[[Edda in prosa]] di [[Snorri Sturluson]] riporta che un sinonimo per [[spada (arma)|spada]] è ''testa di Heimdallr '', perché Heimdallr fu colpito da una testa di uomo; questo è trattato nel poema ''Heimdalargaldr'', di cui purtroppo non esiste più nessuna copia. Similarmente, un sinonimo di ''testa'' è ''spada di Heimdallr''. Il significato può essere che Heimdallr era chiamato anche [[Ovis aries|ariete]], e le armi di un ariete sono le sue corna e la sua testa. [[Georges Dumézil]] nel [[1959]] suggerì che questo potrebbe essere anche il motivo per cui Heimdallr era chiamato ''Dio Bianco'' (bianco come il vello dell'ariete, ma anche come la schiuma delle onde).
 
Lo pseudonimo di Heimdallr ''Hallinskíði'' (bastone piegato) appare come sinonimo di "ariete", forse riferendosi alle corna dell'ariete che sono piegate, ricurve su sé stesse. Un altro pseudonimo di Heimdallr era ''Gullintanni'' (denti d'oro) potrebbe riferirsi al colore giallo che assumono i denti dei vecchi arieti, ma anche al riflesso della luce del firmamento sul ponte Bifrost. Dumézil cita la tradizione [[galles]]e che dice come le onde dell'oceano vengano in gruppi da nove e che la nona sia l'ariete:
<blockquote>Comprendiamo che, qualunque fossero il suo valore mistico e le sue funzioni, ''l'ambiente della sua nascita ne fece ciò che è, la schiuma bianca del mare, l'ariete prodotto dalla nona onda.'' Se così è, allora è corretto affermare che egli ha nove madri, poiché una sola non è sufficiente, né due, né tre.</blockquote>
L'antica pratica gallese, e quella moderna [[lingua francese|francese]] (bretone e normanna) e [[lingua basca|basca]] è quella di chiamare le onde con la schiuma bianca ''pecore'', o, nella tradizione franco-normanna, "moutons" (montoni) proprio con riferimento alla nona onda, nona madre necessaria per il completamento del concepimento e della generazione di Heimdallr come descritto dalle saghe.
 
== Heimdallr nella letteratura ==
Snorri riferisce di Heimdallr come figlio di [[Odino]].
Heimdallr è destinato ad essere l'ultimo degli dei a morire durante il [[Ragnarök]], quando lui e [[Loki (mitologia)|Loki]] si uccideranno a vicenda.
 
La prima strofa del poema eddico ''[[Völuspá]]'' riporta:
{{Citazione| Ascolto io chiedo a tutte<br />
le sacre stirpi,<br />
maggiori e minori<br />
figli di Heimdallr.|[[Edda poetica]] -[http://www.bifrost.it/GERMANI/Fonti/Eddapoetica-1.Voluspa.html# Völuspá - Profezia della Veggente] | Hlióðs biðk allar<br />
helgar kindir,<br />
meiri ok minni<br />
mögu Heimdallar.|lingua=non}}
 
Il poema eddico ''[[Rígsthula]]'' spiega la relazione delle stirpi degli uomini con Heimdallr descrivendo il modo in cui [[Ríg]], identificato con Heimdallr in una breve introduzione in prosa al poema, generò i progenitori delle tre classi dell'umanità - schiavi (thrall), liberi (karl) e nobili (jarl) -, il più giovane dei quali, [[Jarl (mitologia)|Jarl]] ''il Principe'', originò a sua volta [[Kon (mitologia norrena)|Kon]] ''il Giovane'' (in [[lingua norrena|norreno]] ''"Kon ungr"''), considerato come il primo re (''"konungr"'') immortale.
{{vedi anche|Jarl (mitologia)}}
 
Hilda R. Ellis Davidson nel suo ''Gods and Myths of Northern Europe'' vede, come altri, un collegamento fra Heimdallr ed i [[Vanir]], basato in parte sulla strofa 15 del poema eddico
''[[Þrymskviða]]'':
 
{{Citazione|Così parlò Heimdall, &nbsp; &nbsp; &nbsp; il più candido fra gli Æsir,<br />
Come gli altri Vanir anche lui conosceva &nbsp; &nbsp; &nbsp; bene il futuro.}}
 
Il poema perduto ''Heimdallargaldr'' potrebbe aver contenuto il seguente testo, citato nel poema skaldico di [[Úlfr Uggason]] ''[[Húsdrápa]]'' di cui solo pochi frammenti sono stati preservati:
{{Citazione|Una volta, [[Freyja]] si svegliò e scoprì che qualcuno aveva rubato [[Brisingamen]]. Heimdallr l'aiutò nelle ricerche e trovò infine il ladro, che si scoprì essere [[Loki (mitologia)|Loki]] ed essi combatterono in forma di foche a Vágasker 'Wave-skerry' e Singasteinn, ovunque essi si trovino. Heimdallr vinse e riportò Brisingamen a Freyja.}}
 
Nel poema anglosassone [[Beowulf]], ''Brosingamen'' ([[Brísingamen]]) è riportato alla ''città splendente'' (forse [[Valhalla]] o Ásgarðr) da ''Hama'' (Heimdallr). Ma Hama fugge dalla "astuta ostilità" di [[Ermanaric|Eormenric]].
 
Georges Dumézil considera Heimdallr un antico dio Indo-Europeo, un tipo di dio che lui definisce ''primo dio'', differente dall'essere il dio più importante. Il dio [[Mitologia romana|romano]] [[Giano (divinità)|Giano]] sarebbe l'equivalente. Ma vi sono altri ''primi dei''. Heimdallr è anche un ''dio struttura'', che appare all'inizio ed è presente fino alla fine. Dumézil suggerì che la controparte indù fosse [[Dyaus]] - uno degli otto [[Vasu]]s - che si reincarnò nell'''eroe struttura'' [[Bhishma]] nell'epica ''[[Mahābhārata]]'', essendo nati, lui e i suoi sette fratelli da un re mortale e dal fiume [[Gange]] che aveva preso a sua volta forma mortale. Ma i sette fratelli sono restituiti alla loro forma immortale, affogati dalla loro madre subito dopo la nascita. Solo Dyaus fu obbligato a vivere una vita intera sulla terra in forma di Bhishma. Bhishma è destinato a non avere mai il potere nelle sue mani o avere discendenti diretti, ma agisce come uno zio senza età come rappresentante della stirpe dei signori che discende tortuosamente dai suoi fratellastri, inclusi i cinque [[Pandava]] che rappresentano le quattro classi sociali: quella regale, i guerrieri nobili, la casta guerriera più bassa, ed i pastori. Bhishma è l'ultimo a morire nella grande [[Guerra di Kurukshetra|battaglia di Kurukshetra]].
 
Comunque Branston ([[1980]]) ritiene che Heimdallr abbia le stesse origini del [[Veda|Vedico]] ''[[Agni (divinità)|Agni]]'', dio del fuoco, che è nato o si nasconde, secondo molti testi Vedici, nelle acque, e che è nato da due, sette, nove e dieci madri (a seconda delle fonti), con le dieci madri descritte a volte come le dieci dita che manipolano un bastone di legno per produrre il fuoco. Questa teoria sarebbe in accordo con quella di Viktor Rydberg.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Dumézil, Georges (1959). "Comparative Remarks on the Scandinavian God Heimdall", ''Gods of the Ancient Northmen''. Ed. Einar Haugen, trans. Francis Charat (1973). Berkeley: University of California Press. ISBN 0-520-03507-0.
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=category:Heimdallr}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [http://userpage.fu-berlin.de/~alvismal/2heimdal.pdf Sayers, William (1993). "Irish Perspectives on Heimdallr".] (PDF) ''Alvíssmál'' 2. Freie Universität Berlin. ISBN 3-86135-601-5.
 
{{Mitologia norrena}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Divinità norrene]]