Raymond Barre e Discussioni utente:131.175.227.160: differenze tra le pagine

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{{IPcondiviso|Consorzio Interuniversitario Milano - CINECA|16 maggio 2018}}
{{Carica pubblica
| nome = Raymond Barre
| immagine = Raymond Barre.jpg
| carica = [[Commissario europeo per gli affari economici e monetari|Commissario europeo per gli Affari Economici e Finanziari]]
| mandatoinizio = [[2 luglio]] [[1967]]
| mandatofine = [[5 gennaio]] [[1973]]
| presidente = [[Jean Rey (politico)|Jean Rey]]<br>[[Franco Maria Malfatti]]<br>[[Sicco Mansholt]]
| predecessore = [[Robert Marjolin]]
| successore = [[Wilhelm Haferkamp]]
}}
 
{{Bio
|Nome = Raymond
|Cognome = Barre
|Sesso = M
|LuogoNascita = Saint-Denis
|LuogoNascitaLink = Saint-Denis (Réunion)
|GiornoMeseNascita = 12 aprile
|AnnoNascita = 1924
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 25 agosto
|AnnoMorte = 2007
|Epoca = 1900
|Attività = politico
|Attività2 = economista
|Nazionalità = francese
|Immagine =
|Didascalia =
}}
 
Fu [[Primo ministro]] dal [[1976]] al [[1981]] e sindaco di [[Lione]] dal [[1995]] al [[2001]]. Pur senza aver mai aderito a un partito politico fu un esponente di primo piano dello schieramento liberale e centrista. Fedelissimo di [[Charles De Gaulle]], cattolico praticante, si considerava un democratico cristiano.
 
== Carriera universitaria ==
Dopo la laurea in giurisprudenza e scienze economiche a [[Parigi]], si specializzò in economia, diritto privato e diritto pubblico all'[[Institut d'études politiques]] di Parigi. Nel [[1950]] si classificò al secondo posto al concorso nazionale a professore ''agrégé'' <ref>Figura di docente universitario che corrisponde grossomodo a quella del [[professore associato]] in Italia.</ref> in giurisprudenza e scienze economiche. In seguito passerà al ruolo di professore ordinario. Dopo aver insegnato per quattro anni all'École d'hautes études di [[Tunisi]] e per nove alla facoltà di giurisprudenza e scienze economiche dell'università di [[Caen]], fu chiamato alla facoltà di giurisprudenza e scienze economiche di Parigi, dove insegnò ininterrottamente [[economia politica]] - salvo un intermezzo dal [[1976]] al [[1981]] nel corso del mandato di Primo ministro - fino al collocamento a riposo per raggiunti limiti di età nel [[1993]]. Nel [[1959]] scrisse un fortunato manuale di economia politica in due volumi, più volte aggiornato nel corso degli anni successivi.
 
== Eminenza grigia e commissario europeo ==
Dal [[1959]] al [[1962]] fu direttore di gabinetto del ministro dell'Industria [[Jean-Marcel Jeanneney]]. Nel [[1967]] fu nominato dal presidente della Repubblica [[Charles De Gaulle]] vice presidente della [[Commissione Europea]], responsabile degli affari economici e finanziari, incarico che manterrà fino al [[1972]]. Nel corso dei seguenti cinque anni trascorsi a [[Bruxelles]], redasse alcuni rapporti (noti come "piani Barre") che costituiranno le basi per l'introduzione delle futura moneta europea.
 
== Primo ministro ==
In occasione di un rimpasto, nel gennaio [[1976]] fu chiamato a far parte del primo governo di [[Jacques Chirac]] come ministro del commercio estero. Il [[25 agosto]] dello stesso anno Chirac si dimise, e Barre fu nominato Primo ministro dal presidente della Repubblica [[Valéry Giscard d'Estaing]]. Restò in carica dal [[27 agosto]] [[1976]] al [[22 maggio]] [[1981]]. Fu anche ministro ''ad interim'' dell'Economia e delle Finanze fino al [[5 aprile]] [[1978]]. Nel corso dei cinque anni trascorsi alla guida del governo, Barre si trovò ad affrontare una crisi economica senza precedenti, conseguenza del primo "choc" petrolifero del novembre [[1973]].
 
=== La politica di rigore ===
Barre volle ristabilire l'equilibrio dei conti pubblici e controllare l'inflazione per consolidare il franco. In Francia, l'aumento dei prezzi aveva raggiunto l'11% rispetto al 4% in Germania. Se il marco trionfava, la valuta francese, che era dovuta uscire dal serpente monetario, appariva vulnerabile. Le riserve monetarie erano ridotte a zero. Fu raggiunta la soglia di un milione di disoccupati. Barre agì in primo luogo sulla massa monetaria, riducendo la sua crescita al 13% l'anno anziché al 16%. Frenò l'aumento dei salari e favorì la ripresa degli investimenti delle imprese che era sceso del 12% rispetto al [[1973]]. Ma i risultati positivi furono spazzati via dal secondo "choc" petrolifero del [[1979]].<ref>« Barre, Mauroy, Chirac, les précédents plans de rigueur », ''[[Le Monde]]'', [[8 maggio]] [[2010]].</ref>
 
=== L'ostilità di Chirac ===
Dovette fronteggiare l'ostilità manifesta del [[Raggruppamento per la Repubblica]] e del suo fondatore [[Jacques Chirac]], nonché alcuni episodi oscuri come il suicidio del ministro del lavoro Robert Boulin nell'autunno [[1979]].
 
=== L'impopolarità ===
A causa della politica di rigore condotta dal suo governo, secondo i sondaggi Barre fu un Primo ministro assai impopolare, e nei mesi precedenti le elezioni presidenziali del [[1981]] fu data per certa dagli osservatori politici una sua sostituzione.<ref>[[Giscard]] era intenzionato a procedere alla nomina di un nuovo Primo ministro a un anno dalle elezioni presidenziali. Ma vista la gravità della situazione economica, preferì mantenere Barre in carica fino all'ultimo (Valéry Giscard d'Estaing: ''Le Pouvoir et la vie'' - Choisir ([[2006]]).</ref>
 
== Avversario della coabitazione ==
L'elezione del socialista [[François Mitterrand]] alla Presidenza della Repubblica nel maggio [[1981]] e la vittoria dei partiti di sinistra alle elezioni legislative anticipate del mese successivo segnò il passaggio di Barre all'opposizione. Alle elezioni legislative del [[1986]] il [[centro-destra]] riconquistò la maggioranza all'Assemblée Nationale, ma Barre preferì assumere un ruolo defilato. Prima e dopo le elezioni, in più occasioni dichiarò apertamente il suo scetticismo nei confronti del formula della coabitazione tra un governo di centro-destra (che sarà guidato da [[Jacques Chirac]]) e il presidente socialista.
 
== Candidato alle presidenziali del 1988 ==
[[Immagine:Édouard Balladur and Raymond Barre.jpg|thumb|right|Barre, al centro, con [[Édouard Balladur]] alla sua destra]]
Candidato alla presidenza della Repubblica francese alle elezioni del [[1988]], il suo vero avversario non fu tanto [[François Mitterrand]], che si era candidato alla propria successione, ma il candidato neo-gollista [[Jacques Chirac]]. Per la sua integrità, cortesia e pacatezza, infatti, Barre era estremamente vulnerabile agli intrighi e alle basse manovre. Con il 16,5% dei voti si collocò in terza posizione, con il risultato di essere escluso dal ballottaggio. Al secondo turno, con molta signorilità si presentò in TV insieme a [[Jacques Chirac]] invitando i suoi elettori a votare per quest'ultimo. Una folla rieletto Mitterrand, rientrò nei ranghi dell'opposizione, continuando a essere una personalità molto autorevole e apprezzata dai francesi <ref>In base a un sondaggio effettuato dalla Sofres-Figaro Magazine, nel [[1992]] Barre era considerato da un francese su due come il più onesto degli uomini politici e come un potenziale buon presidente della Repubblica, superando in questa classifica [[Jacques Chirac]], [[Valéry Giscard d'Estaing]] ed [[Edouard Balladur]].</ref>. Fu spesso consultato da Mitterrand, che gli avrebbe anche proposto, senza successo, di entrare del [[Consiglio costituzionale (Francia)|Consiglio costituzionale]]. Non volle ripresentarsi alle elezioni presidenziali del [[1995]].
 
== Sindaco di Lione ==
Eletto deputato all'[[Assemblée Nationale]] nel [[1978]], rieletto nel [[1981]], [[1986]], [[1988]] e [[1995]], nel [[2002]] rinunciò a ripresentarsi. Eletto sindaco di [[Lione]] nel [[1995]], rimase in carica fino al [[2001]]. Alle elezioni municipali del 2001 non volle ripresentarsi, e fu nominato sindaco onorario.
 
Nel corso del suo mandato, [[Lione]] ha ospitato il [[G7]] del [[1996]]. Sono stati avviati i lavori per l'apertura di tre linee tranviarie (la terza è stata inaugurata nel [[2006]], la quarta nel [[2009]] e la quinta, il ''Rhonexpress'' per l'aeroporto, nel [[2011]]) ed è stata ultimata la ''Cité internationale'' di [[Renzo Piano]]. E' prianificata la vasta operazione urbanistica che prevede un grande quartiere direzionale nella zona della Confluence, oggi in gran parte in funzione. Nel [[1998]], [[Lione]] è stata iscritta dall'[[Unesco]] come patrimonio mondiale dell'umanità.
 
== Il Comitato per la Transalpina ==
Raymond Barre fu pure presidente del ''Comité pour la liaison européenne Transalpine''. Questo organismo persegue lo scopo di portare avanti ogni tipo di azione tesa a facilitare o accelerare la realizzazione ferroviaria ad alta capacità, sia a servizio viaggiatori che a servizio merci, tra [[Lione]] e [[Torino]].
 
== Membro dell'Institut de France ==
Nel [[2001]], fu eletto all’Académie des sciences morales et politiques, una delle cinque accademie dell'[[Institut de France]], succedendo ad [[Alain Peyrefitte]]. Presidente di [[Aspen]] France dal [[1994]] al [[2004]], poi presidente onorario. Presidente dell'Institut d'étude des relations internationales di Parigi dal [[1994]].
 
== Il ritiro dalla vita politica, la malattia e la morte ==
Nel [[2002]] si ritirò dalla vita politica, rimanendo una delle personalità più rispettate del panorama politico francese. Da tempo affetto da problemi renali e cardiaci, il [[5 aprile]] [[2007]] fu colto da un malore nella sua abitazione estiva a [[Saint-Jean-Cap-Ferrat]] ([[Alpi Marittime]]). Trascorse un lungo periodo di degenza prima a [[Montecarlo]] e poi a [[Parigi]], dove morì il [[25 agosto]] [[2007]]. Da destra a sinistra, l'omaggio allo statista scomparso fu unanime e commosso.
 
== Aneddoti ==
Raymond Barre era un grande appassionato di musica classica. Se, a differenza di altri uomini politici francesi, gli riusciva perfettamente di restare sveglio durante le rappresentazioni liriche, ammetteva candidamente di cadere con facilità fra le braccia di [[Morfeo]] durante i dibattiti parlamentari.
 
== Opere ==
Autore di numerosi scritti di economia nonché di saggi politici, nel [[2007]] insieme a Jean Bothorel ha pubblicato il libro-intervista ''L’Expérience du pouvoir'' che rappresenta il suo testamento politico.
 
== Citazioni ==
''"Se si vuole fare strada nella vita, bisogna saper dar prova di indifferenza. Perché prestare ascolto a così tante cose alle quali si dà dell'importanza, quando invece esse non ne meritano alcuna? È possibile acquisire il dono dell'indifferenza, che non vuol dire disprezzo, ma non lasciarsi coinvolgere da ciò che non ha importanza, e continuare sulla propria strada."'' ([[2001]])
 
== Onorificenze ==
 
Ufficiale della [[Legion d'onore]]
 
{{Onorificenze
|immagine=Ordre national du Merite GC ribbon.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordre national du mérite
|collegamento_onorificenza=Ordre national du mérite
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=National_Order_Quebec_ribbon_bar.svg
|nome_onorificenza=Ufficiale Onorario dell'Ordine Nazionale del Quebec
|collegamento_onorificenza=Ordine Nazionale del Quebec
|motivazione=
|luogo=[[1986]]
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Raymond Barre}}
 
==Collegamenti esterni==
[http://www.transalpine.com Sito del comitato per la Transalpina]
 
{{Box successione
|carica = [[Primi Ministri della Francia|Primo Ministro della Repubblica Francese]]
|immagine = Flag of France.svg
|periodo = [[1976]] - [[1981]]
|precedente = [[Jacques Chirac]]
|successivo = [[Pierre Mauroy]]
}}
 
{{Box successione
|carica =[[Commissario europeo per gli affari economici e monetari|Commissario europeo per gli Affari Economici e Finanziari]]
|immagine = Flag of France.svg
|periodo = [[2 luglio]] [[1967]] - [[5 gennaio]] [[1973]]
|precedente = [[Robert Marjolin]]
|successivo = [[Wilhelm Haferkamp]]
}}
 
{{Box successione
|carica = [[Commissario europeo della Francia|Commissario europeo<br>della Francia]]
|immagine = Flag of France.svg
|periodo = [[2 luglio]] [[1967]] - [[5 gennaio]] [[1973]]<br>''con [[Henri Rochereau]] fino al [[1970]], e [[Jean-François Deniau]]''
|precedente = [[Robert Marjolin]]
|successivo = [[François-Xavier Ortoli]]<br>[[Claude Cheysson]]
}}
{{Portale|biografie|politica}}
 
[[Categoria:Decorati con la Legion d'Onore]]
[[Categoria:Deputati francesi]]
[[Categoria:Ministri della V Repubblica francese]]
[[Categoria:Primi ministri della Francia]]
[[Categoria:Commissari europei]]
[[Categoria:Commissione Rey]]
[[Categoria:Commissione Mansholt]]
 
[[ca:Raymond Barre]]
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