Canicattì e San Giovanni (metropolitana di Roma): differenze tra le pagine

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{{Infobox stazione della metropolitana
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
| città = Roma
|nomeComune = Canicattì
| nome = San Giovanni
|linkStemma = Canicatt%C3%AC-Stemma.png
| nome originale =
|panorama = Canicatti panorama1.jpg
| immagine = San Giovanni (banchina).JPEG
|siglaRegione = SIC
| didascalia = Banchina della stazione della linea A
|siglaProvincia = AG
| gestore = [[ATAC]]
|latitudineGradi = 37
| inaugurazione = 1980
|latitudineMinuti = 21
| stato attuale = In uso
|latitudineSecondi = 36
| linea = [[Linea A (metropolitana di Roma)|Linea A]]
|longitudineGradi = 13
| altre linee = [[Linea C (metropolitana di Roma)|Linea C]]
|longitudineMinuti = 51
| localizzazione = Piazzale Appio
|longitudineSecondi = 4
| tipologia = Interamente sotterranea; fermata della linea A e stazione della linea C. Entrambe le linee presentano due binari in canne parallele
|altitudine = 465
| interscambio = [[Rete tranviaria di Roma|Tramvia urbana]]<br />Autolinee urbane
|superficie = 91,41
| vicinanza = [[Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata|Ospedale San Giovanni]]<br />[[Basilica di San Giovanni in Laterano]]
|abitanti = 34.813
|anno = 30-06-2009
|densita = 380,84
|frazioni =
|comuniLimitrofi = [[Serradifalco]] (CL), [[Montedoro]] (CL), [[Caltanissetta]] (CL), [[Delia (Italia)|Delia]] (CL), [[Castrofilippo]], [[Racalmuto]], [[Naro]]
|cap = 92024
|prefisso = [[0922]]
|istat = 084011
|fiscale = B602
|nomeAbitanti = canicattinesi
|patrono = [[San Pancrazio vescovo|San Pancrazio]]
|festivo = [[3 aprile]]
|sito = http://www.comune.canicatti.ag.it/
}}
{{Metropolitana di Roma/Linea A}}
{{Metropolitana di Roma/Linea C}}
 
'''San Giovanni''' è una stazione di scambio della metropolitana di Roma tra [[Linea A (metropolitana di Roma)|linea A]] e [[Linea C (metropolitana di Roma)|linea C]]. La stazione della linea A fu inaugurata nel [[1980]], contestualmente all'attivazione della tratta tra [[Ottaviano (metropolitana di Roma)|Ottaviano]] e [[Cinecittà (metropolitana di Roma)|Cinecittà]]; la stazione della linea C è stata inaugurata il [[12 maggio]] [[2018]] e sarà capolinea della terza linea metropolitana fino all'attivazione della tratta tra San Giovanni e la stazione di [[Fori Imperiali/Colosseo|Fori Imperiali]].<ref name="sangiovannimetroc">{{Cita news|lingua=it|url=http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/05/04/news/roma_aprira_il_12_maggio_la_stazione_della_metro_c_di_san_giovanni-195476676/|titolo=Roma, aprirà il 12 maggio la stazione della metro C di San Giovanni. "Avanti fino a Farnesina"|pubblicazione=Repubblica.it|data=2018-05-04|accesso=2018-05-04}}</ref>
'''Canicattì''' (''Caniattì'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è un [[comune italiano]] di 34.813 abitanti<ref> [http://www.demo.istat.it/bilmens2009gen/index02.html Dato Istat al 30/06/2009].</ref> della [[provincia di Agrigento]] in [[Sicilia]].
 
Entrambe le stazioni si trovano nel sottosuolo in corrispondenza di Piazzale Appio, all'inizio della [[Strada statale 7 Via Appia|via Appia Nuova]] e Largo Brindisi, in corrispondenza della [[basilica di San Giovanni in Laterano]] e di [[Porta San Giovanni (Roma)|porta San Giovanni]], da cui deriva il nome.
Con Regio Decreto firmato da re [[Vittorio Emanuele III]] dal 19 febbraio 1934 si fregia del titolo di città.
[[Immagine:TeatroCanicatti.jpg|left|thumb|235px|Teatro Sociale di E. Basile]]
 
[[Immagine:Villa Firriato.jpg|left|thumb|235px|Villa Firriato di E. Basile]]
 
==Geografia fisica==
 
Il territorio di Canicattì, al confine fra le province di [[Agrigento]] e quella di [[Caltanissetta]], in una conca naturale (l'alta valle del fiume [[Naro]]) circondata da basse colline, assai fertile e tradizionalmente vocata alle colture frutticole (un tempo il [[mandorlo]], oggi l'[[uva]] Italia, l'uva da mosto, la [[Prunus persica|pesca]] e l'[[albicocca]]). L'area si differenzia notevolmente dal territorio circostante tale differenza ha favorito sia il paesaggio agricolo che il centro urbano. Più verde e florido il primo, maggiormente ricco di attività commerciali, anche all'avanguardia, e di animazione cittadina il secondo, rispetto ai centri vicini di entrambe le province.
 
== Storia ==
La stazione di San Giovanni fu costruita come parte della prima tratta (da [[Anagnina (metropolitana di Roma)|Anagnina]] a [[Ottaviano (metropolitana di Roma)|Ottaviano]]) della [[Linea A (metropolitana di Roma)|linea A]] della [[Metropolitana di Roma|metropolitana]]<ref>{{Cita|Formigari, Muscolino|p. 133}}</ref>, entrata in servizio il 16 febbraio [[1980]]<ref>{{Cita|Formigari, Muscolino|p. 142}}</ref>.
=== Profilo storico ===
 
In vista della costruzione della stazione San Giovanni della [[Linea C (metropolitana di Roma)|linea C]] della metropolitana, da martedì 7 luglio [[2007]] sono stati chiusi gli ingressi di Largo Brindisi e via Taranto della [[Linea A (metropolitana di Roma)|linea A]].
=== Ricorrenze===
L'accesso alla stazione è comunque garantito dagli altri ingressi su [[Strada statale 7 Via Appia|via Appia Nuova]] e via Magna Grecia.
* Strage - Saponeria Narbone-Garilli ([[14 luglio]] [[1943]])<ref>http://www.solfano.it/canicatti/tragicifatti43.html Tragici fatti del '43 a Canicattì</ref>
La chiusura si è resa necessaria per consentire la demolizione del sottopassaggio preesistente, che avrebbe interferito con la costruzione dell'atrio della nuova stazione della linea C.
* [[Strage di Canicattì]] ([[21 dicembre]] [[1947]])
 
La costruzione della stazione ha subito notevoli ritardi, dovuti principalmente alla prescrizione della Soprintendenza di adottare un andamento altimetrico diverso rispetto a quello individuato in sede di progetto definitivo, per evitare di distruggere lo strato archeologico superficiale sia a monte che a valle della nuova stazione<ref name="metrocspa">{{Cita web|http://metrocspa.it/stazione/san-giovanni/|Metro C SpA|2 Aprile 2017}}</ref>. Questo ha portato a dover realizzare una stazione più profonda per consentire il sottoattraversamento della vecchia stazione della linea A, effettuato con tecniche complesse come il congelamento del terreno mediante azoto liquido<ref>{{Cita news|url=http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/07/14/foto/metro_c_un_piccola_ciminiera_nel_cantiere_della_metroa_san_giovanni-119048866/1/#1|titolo=Metro C, una 'ciminiera' nel cantiere a San Giovanni - Roma - Repubblica.it|pubblicazione=Roma - La Repubblica|data=14 luglio 2015|accesso=2 aprile 2017}}</ref>.
== Monumenti e luoghi d'interesse==
 
Dal 31 gennaio [[2011]] fino a dicembre dello stesso anno (quattro mesi prima del previsto<ref>{{Cita web|http://www.romatoday.it/cronaca/metropolitana-a-chiusura-ore-21-da-31-gennaio-aprile-2012.html|Dal 31 gennaio Linea A chiusa dalle ore 21:30}}</ref>), per l'avanzamento dei lavori di sottoattraversamento della stazione esistente, il servizio sull'intera linea A veniva interrotto in orario serale.
Tra i momumenti più importanti si ricordano:
[[Immagine:Canicatti panorama da chiesa madre.jpg|right|thumb|200px|Panorama]]
[[Immagine:Canicatti chiesa madre.jpg|right|thumb|200px|Chiesa Madre]]
*''Chiesa Madre San Pancrazio'', edificata grazie alle offerte dei baroni Adamo e della popolazione, nel 1760. Conserva una tela del "Monocolo" Pietro d'Asaro, rappresentante la Sacra Famiglia, sant'Anna, san Gioacchino e un donatore con un cesto di frutta, la statua marmorea della Madonna delle Grazie di epoca bizantina, un reliquiario del settecento, il coro ligneo del settecento in stile Luigi XVI, un dipinto ad olio raffigurante la Vergine Addolorata del pittore Olivio Sozzi, una statuetta marmorea rappresentante l'"Ecce Homo" di buona fattura e di autore ignoto, un fonte battesimale del seicento e altre opere di minor valore. All'interno del Duomo di Canicattì riposa in un sarcofago marmoreo, l'arcivescovo [[Angelo Ficarra]]. Il vecchio duomo sorgeva nei pressi della Rocca Baronale e risaliva all'epoca della conquista normanna, ma fu poi abbandonato perché fatiscente già verso la fine del seicento.
*''Chiesa del Santo Spirito'' con annesso convento e chiostro dei frati minori osservanti, del seicento. Il convento fu edificato per volere di donna Antonia Balsamo Bonanno e del frate Antonio Nocera, sui resti di un vecchio oratorio. La chiesa, a tre navate, conserva una statua marmorea, degli inizi del seicento, rappresentante la Madonna col bambino, di scuola gaginesca e un Crocifisso, di ignoto autore, festeggiato ogni anno il 3 maggio.
*''Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo'' del [[1662]]. Annesso alla chiesa fu edificato il Monastero delle benedettine, oggi abbandonato. La chiesa, tra le più belle di Canicattì, è oggi in attesa di restauro. All'interno si conservavano oggetti sacri di grande valore e numerosi stucchi di scuola serpottiana.
*''Chiesa di San Diego d'Alcalà'', protettore della città, sede della Confraternita dei Santi Sebastiano e Diego. Nella parrocchia si organizza la tradizionale processione del Venerdì Santo, risalente al settecento e tuttora molto sentita dalla popolazione. La via Crucis con le statue del Cristo, della Madonna Addolorata, di Santa Maria Maddalena e di San Giovanni, vede la partecipazione delle autorità religiose, politiche, civili e militari della città.
*''Chiesa di Santa Maria del Carmelo'', edificata alla fine del cinquecento assieme al convento dei frati carmelitani. Agli inizi dell'Ottocento la chiesa fu ricostruita a spese degli zolfatai. Dopo la soppressione degli ordini religiosi, il convento fu abbattuto e al suo posto furono edificati la Casa del Fascio (oggi palazzo della Guardia di Finanza) e il Teatro Comunale Sociale.
* ''Chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti'', edificata dai baroni Adamo e un tempo sede della Confraternita che assisteva i condannati a morte. All'interno si conserva una tela settecentesca del pittore Guadagnino raffigurante la Madonna che assiste un morente.
*''Chiesa di San Giuseppe'', edificata nel seicento e rimaneggiata nei secoli successivi, accanto a quello che fu l'Ospedale dei Poveri e oggi è il Collegio di Maria. L'interno conserva una statua lignea di San Giuseppe, opera del Bagnasco e un soffitto ligneo a cassettoni di pregevole fattura.
*''Chiesa di San Biagio'', esistente già alla fine del cinquecento e nell'Ottocento affidata ai padri agostiniani. L'interno conserva tele settecentesche di buona fattura, un'antica statua di San Biagio e una pregevole statua lignea dell'Addolorata.
*''Chiesa di San Francesco'', della fine del '500, un tempo dei frati conventuali. La chiesa, conserva una statua dell'Immacolata, ritenuta miracolosa dalla popolazione, incoronata nel 1954 dall'arcivescovo di [[arcidiocesi di Palermo|Palermo]] Ernesto Ruffini, Regina della città. La chiesa conserva una cripta del '500, scoperta negli anni cinquanta del secolo scorso.
*''Chiesa San Domenico'', del 1612, con annesso convento, un tempo dei domenicani. La chiesa conserva due antiche statue, San Domenico e San Tommaso, ritrovate durante alcuni lavoro di restauro.
*Resti della secentesca ''fontana del Nettuno'' situati nel prospetto della torre campanaria della Chiesa del Purgatorio.
*''[[Teatro Sociale (Canicattì)|Teatro Sociale]]'', opera dell'architetto [[Ernesto Basile]]. Nel [[1927]] ospitò [[Luigi Pirandello]] con la sua Compagnia teatrale.
*''Villa Firriato'', sempre del Basile, edificata alla fine dell'800 per volere del nobiluomo Francesco Lombardo Gangitano.
*''Palazzo La Lomia'' del XVII secolo, sito in via Cattaneo. In pietra arenaria presenta dei balconi barocchi. Le 35 stanze del palazzo e il fascino che ruota attorno all'edificio hanno fatto si che lo storico [[Santi Correnti]] lo definisse "uno dei più bei palazzi storici di Sicilia". È stato abitato dal famoso barone Agostino La Lomia
* ''Palazzo La Lomia'' si trova in via Mariano Stabile su di un poggetto e circondato da giardini. Edificato a partire dalla fine del cinquecento è uno dei palazzi più grandi e più interessanti, a livello storico e architettonico della città. È stato abitato dal Ministro di Grazia e Giustizia del Regno Borbonico Gioacchino La Lomia [[Immagine:Canicatti casa del fascio.jpg|right|thumb|200px|Canicattì - Ex Casa del fascio]]
*''Palazzo Chiaramonte Bordonaro'', sito in Piazza Roma, in stile barocco con ricco giardino. Appartenuto all'ultimo feudatario della città, il barone Gabriele Chiaramonte Bordonaro
*''Palazzo Gangitano'', sito in via Poerio. Fu abitato dal Senatore del Regno d'Italia Salvatore Gangitano
*''Palazzo Adamo'', sito nel corso Umberto
*''Palazzo Gangitano'' di via don Minzoni, vicino il Duomo. Una delle finestre del palazzo da' proprio sulla chiesa, per cui la famiglia poteva assistere alla Messa senza uscire dalla dimora
*''Palazzo Gangitano'' di via Calatafimi, in stile barocco. Vi ebbe sede la Pretura di Canicattì
*''Palazzo La Lomia'', sito tra Via Cattaneo e Piazza Dante, appartenuto a don Marco La Lomia
*''Palazzo Bartoccelli'', già Adamo, in pietra arenaria e in stile barocco. All'interno fu ospitato il re [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando II]] di Borbone nella sua visita a Canicattì
*''Villa Giacchetto'', già residenza estiva delle monache benedettine di Naro
*Resti romano-bizantini (necropoli, terme e marmi) di contrada Vitosoldano
*Resti della ''Rocca Baronale'', nel Largo Castello, edificata dagli arabi come fortilizio, trasformata in castello dai normanni e in palazzo baronale dai feudatari della Città
*''Masseria di contrada Cazzola'', edificata parte nel seicento e parte nel settecento, oggi purtroppo abbandonata e quasi distrutta, fu un esempio mirabile di borgo agricolo con tutte le attività e le strutture legate alla coltivazione e produzione di prodotti della terra, in particolare frumento, olive ed olio, uva e vino. Appartenuta alla nobile famiglia La Lomia fu famosa per le sue cantine, per le battute di caccia che vi si tenevano, per la chiesetta barocca e per i sontuosi saloni nobili
*''Chiesa Madonna della Rocca'', edificata nel settecento e ristrutturata negli anni settanta del novecento. Nella chiesa, riposano le spoglie mortali del venerabile Gioacchino La Lomia, che nel 1881 fondò il convento dei cappuccini, annesso alla chiesa
*''Cine-Teatro Odeon'', inaugurato nel 1952
 
In seguito al rinvenimento di reperti archeologici risalenti all'[[Impero romano|età imperiale]] di particolare importanza, fra i quali vanghe, tubazioni per l'irrigazione dei campi e noccioli di [[Prunus persica|pesche]] (all'epoca una novità introdotta recentemente nel Mediterraneo), il direttore della Soprintendenza Francesco Prosperetti richiese una variante di progetto per includere un allestimento espositivo all'interno dei locali della stazione<ref>{{Cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_141124996.html|titolo=Miglioramento Qualitativo Stazione Metro C San Giovanni|sito=www.beniculturali.it|accesso=2 aprile 2017}}</ref>. Questo ha portato ad ulteriori ritardi per la consegna della stazione<ref>{{Cita news|url=http://www.iltempo.it/roma-capitale/2016/10/19/news/roma-slitta-ancora-l-apertura-della-metro-c-a-san-giovanni-1022829/|titolo=Roma, slitta ancora l'apertura della Metro C a San Giovanni|accesso=2 aprile 2017}}</ref>.
==Società==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Canicattì}}
 
L'apertura della nuova stazione di San Giovanni della linea C è avvenuta il 12 maggio 2018.<ref name="sangiovannimetroc" />
==Cultura==
{{Main|Accademia del Parnaso}}
[[Immagine:Canicatti parnaso Muse.jpg|thumb|right|200px|L'intero Parnaso, con Apollo e le nove Muse, nella piazza centrale canicattinese]]
La città è nota anche per l'''[[Accademia del Parnaso]]'', nata nel [[1922]], e che, attraverso la poesia e il suo magnifico "Statuto" prendeva di mira il potere e molti aspetti della vita del tempo. Tra i fondatori, che potrebbero benissimo essere paragonati alle "maschere" della commedia dell'arte si ricordano un oste, il quale declamava i suoi versi all'interno della sua attività, il fascista don Ciccio Giordano, un filosofo, professore universitario e pedagogo, il prof. Calogero Angelo Sacheli, un farmacista-giornalista-polemista e cioè il socialista Diego Cigna, un barone eccentrico e grande viaggiatore, [http://www.solfano.it/canicatti/index-1.html Agostino La Lomia], un avvocato, il quale durante un processo chiese la perizia psichiatrica per il suo assistito solo per aver scelto lui come difensore, Salvatore Sanmartino, un poeta, definito il "cantore di Agrigento", Francesco Macaluso, un sarto, Giuseppe Paci, autore delle famose "Maschere", un venditore ambulante, Pietro Greco. Tra i suoi arcadi vanno ricordati: [[Luigi Pirandello]], Marta Abba, [[Filippo Tommaso Marinetti]], [[Adriano Tilgher]] (che la definì la "più audace Accademia satirica italiana"), [[Leonardo Sciascia]] e tanti altri.
 
== Dintorni ==
=== Personalità legate a Canicattì ===
[[File:San Giovanni (line C platform).jpg|thumb|Banchina della stazione della linea C]]
[[Immagine:Giudice Rosario Livatino.jpg|left|thumb|100px|Giudice R. Livatino]]
* [[Palazzo del Laterano]]
La città ha dato i natali a diversi personaggi illustri: il venerabile [[padre Gioacchino La Lomia]] (missionario nel Brasile), Benedetto La Vecchia, (filosofo, matematico, prima vescovo di [[diocesi di Noto|Noto]] poi arcivescovo di [[arcidiocesi di Siracusa|Siracusa]]), [[Angelo Ficarra]] (latinista, vescovo di [[diocesi di Patti|Patti]], arcivescovo), il senatore Salvatore Gangitano (patriota, senatore del Regno d'Italia), il senatore Salvatore Sammartino, lo scienziato [[Antonino Sciascia]] (medico, scopritore della fototerapia), il filosofo [[Calogero Angelo Sacheli]] (professore universitario, filosofo e pedagogo), [[Immagine:Giudice Antonino Saetta.jpg|right|thumb|100px|Giudice A. Saetta]] il patriota risorgimentale [[Vincenzo Macaluso]] (avvocato, giornalista, patriota del Risorgimento), il capitano [[Giovanni Ippolito]] eroe della Grande Guerra della [[Brigata Catanzaro]], il sociologo padre [[Angelo Brucculeri]] (gesuita, scrittore, redattore della rivista "La Civiltà Cattolica"), il tenente-colonnello pilota Vincenzo La Carrubba, eroe della Seconda guerra mondiale, l'avvocato [[Domenico Cigna]], giurista, parlamentare, giornalista e poeta, l'avvocato [[Giovanni Guarino Amella]], giornalista, deputato al [[Parlamento]] per tre legislature, segretario della secessione aventiniana, nato a S. Angelo Muxaro ma vissuto a Canicattì, lo scrittore [[Giuseppe Alaimo]], il diplomatico [[Alfonso Arena]], il poeta [[Peppi Paci]], i magistrati, martiri della Mafia, [[Rosario Livatino]] e [[Antonino Saetta]], lo scrittore, poeta e grammatico Don Fausto Curto, salesiano.
* [[Basilica di San Giovanni in Laterano]]
È nato a Canicattì anche il salesiano Mons. [[Rosario Saro Vella]], vescovo di [[diocesi di Ambanja|Ambanja]] ([[Madagascar]]).
* [[Obelisco Lateranense]]
Ha origini canicattinesi anche l'attore americano [[Ben Gazzara]], figlio di immigrati di Canicattì trasferitisi negli Stati Uniti.
* [[Basilica di Santa Croce in Gerusalemme|Santa Croce in Gerusalemme]]
Anche se nato ad [[Agrigento]], viene considerato come canicattinese l'appuntato dei [[Carabinieri]], medaglia d'oro al valor militare, [[Alfonso Principato]]
* [[Porta San Giovanni (Roma)|Porta San Giovanni]]
* [[Porta Asinaria]]
 
== EconomiaServizi ==
La stazione dispone di:
[[Immagine:Canicatti centro srorico 1.jpg|right|thumb|150px|Canicattì Centro storico]]
* [[File:Feature ticket office inv 2.svg|24px|Biglietteria automatica]] Biglietteria automatica
Favorita dalla posizione strategica, già verso la fine dell'Ottocento la città ferveva di attività commerciali e industriali di rilievo; l'agricoltura vi appariva avanzata ed era presente anche un forte comparto minerario, con estrazioni di [[salgemma]] e [[zolfo]] (il territorio è contiguo all'altopiano solfifero che si estende a Ovest del comune).
 
== Interscambi ==
Negli [[anni 1970|anni settanta]] del Novecento l'economia canicattinese prese un forte slancio grazie all'esplosione del fenomeno della coltura intensiva dell'uva bianca da tavola della varietà "Italia". In quegli anni la ricchezza apportata dall'agricoltura fu improvvisa e ingente, tanto da porre la città fra i centri italiani più dinamici durante il "boom" economico degli [[anni 1980|anni ottanta]], al pari di cittadine del centro-nord del Paese.
* [[File:Italian traffic signs - icona tram inv 2.svg|24px|Fermata tram]] Fermata tram (Porta S. Giovanni/Carlo Felice, [[Rete tranviaria di Roma|linea 3]])
* [[File:Aiga bus inv.svg|24px|Fermata autobus]] Fermata autobus [[ATAC]]
 
== Note ==
[[Immagine:Canicatti vigneti pescheti1.jpg|thumb|150px|Vigneti e pescheti di Canicattì]]
<references />
<br/>L'afflusso di denaro portò il fiorire di attività commerciali e, in minor misura, industriali. Comportò, altresì, un sia pur limitato aumento della popolazione (dai 28.094 abitanti del [[1971]] ai 32.344 del [[1991]]), che peraltro assume maggior peso se guardato nella prospettiva locale di uno spopolamento pressoché generalizzato dei centri urbani della Sicilia interna e collinare-montana. Veri e propri fenomeni di immigrazione interna favorirono tale aumento: molti cittadini provengono dai centri vicini, e si sono trasferiti a Canicattì, spesso, dopo avervi studiato, poiché la città è anche sede di diversi istituti di istruzione secondaria (che coprono un largo raggio di tipologie). Era presente anche un'immigrazione interna stagionale, per la raccolta dell'uva, oggi perlopiù sostituita dall'immigrazione dall'estero ([[Romania]] e [[Marocco]], in primo luogo).
[[Immagine:Uva Italia Canicatti.jpg|right|thumb|150px|Uva da Tavola Italia di Canicattì]]
<br/>Negli ultimi anni, però, la monocoltura dell'uva da tavola ha mostrato i suoi lati negativi, accusando fortemente le crisi stagionali e la costante riduzione del prezzo di vendita all'ingrosso (in termini reali, e fino al rialzo del 2005). Sono stati quindi espiantati molti vigneti. Su alcuni dei terreni così liberati sono stati impiantati [[pescheti]]. I pescheti sono estesi per c.a. 2.000 ha, e cominciano a diffondersi le coltivazioni di [[albicocca|albicocche]] e di uva da mosto. Quest'ultima - presente soprattutto con il vitigno "[[Nero d'Avola]]" - produce alcuni ottimi vini e il settore sembra offrire qualche spunto d'ottimismo, rafforzato, per l'uva da tavola, dall'avvio della produzione IGP, la cui qualità può spuntare sul mercato prezzi ben più alti di quella priva di certificazione europea.
Nonostante le difficoltà del comparto agricolo, apparse gravi negli anni successivi al [[2001]], l'agricoltura rimane, finora, la prima attività economica del comune, con circa il 28% degli occupati. Segue il commercio con il 21%, la pubblica amministrazione con il 9%, l'industria edile con l'8,5%, l'industria manifatturiera con l'8%, l'istruzione con l'8%, le intermediazioni con il 4,6%, i trasporti e le comunicazioni con il 3,7%, gli affari immobiliari con il 3,3%, la sanità con il 3%, gli altri servizi pubblici con il 3% e gli esercizi alberghieri e di ristorazione con il 2%.
 
==Amministrazione==
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Vincenzo Corbo
|DataElezione= 11/06/2006
|partito=[[centrosinistra]]
|EmailComune= gabinetto.sindaco@comune.canicatti.ag.it
}}
 
==Galleria fotografica==
 
<gallery>
Immagine:Canicatti_panorama_da_chiesa_madre.jpg |Panorama da chiesa Madre
Immagine:Canicatti_villa_comunale.jpg |Villa Comunale
Immagine:Canicatti_angolo_di_via_Rao.jpg |Angolo di via ten. Rao
Immagine:Canicatti_arco_di_Don_Cola.jpg |Arco di Don Cola
Immagine:Canicatti_panorama.jpg |Panorama di Canicattì
Immagine:Canicatti_Panoramica_da_pidocchio.jpg |Panorama da Contrada "Pidocchio"
Immagine:Canicatti_calvario.jpg |Calvario
Immagine:Canicatti_chiesa_Spirito_Santo.jpg |Chiesa di Santo Spirito
Immagine:Canicatti_Comune.jpg |Municipio
Immagine:Canicatti_corso_regina_margherita.jpg |Corso R. Margherita
Immagine:Canicatti_corso_umberto.jpg |Corso Umberto
Immagine:Canicatti_corsorso_Garibaldi.jpg |Corso Garibaldi
Immagine:Canicatti_Largo_Aosta.jpg |Largo Aosta
Immagine:Canicatti_Palazz_Lomia.jpg |Palazzo La Lomia
Immagine:Canicatti_via_Mons._La_Vecchia_fontana_amara.jpg |Via Mons. la Vecchia
Immagine:Canicatti_Via_R_Pilo.jpg |Via R. Pilo
Immagine:Canicatti_monumento_a_padre_Gioacchino.jpg |Monumento a P. Gioacchino
Immagine:Canicatti_chiesa_Madonna_della_Rocca.jpg |Chiesa Madonna della Rocca
Immagine:Canicatti_Chiesa_Madonna_della_Rocca_Cappella_a_Padre_Gioacchino.jpg |Tomba P. Gioacchino
Immagine:Canicatti_Chiesa_della_Badia.jpg |Chiesa della Badia
Immagine:Canicatti_Petraapaulu.jpg |Petraapaulu
Immagine:Canicatti_tri_ponti.jpg |Li tri ponti
Immagine:Canicatti_Palazzo_La_Lomia.jpg |Palazzo La Lomia
Immagine:Canicatti_Torre_dell%27Orologio.jpg |Torre dell'Orologio
Immagine:Canicatti_ponte_di_ferro_murales.jpg |Murales - Ponte di Ferro
Immagine:Teatro_sociale_restaurato.jpg |Il Teatro Sociale restaurato
Immagine:Nuova_chiesa_san_calogero.JPG |La nuova chiesa di san Calogero
Immagine:Nuova_chiesa_san_calogero_.JPG |La nuova chiesa di san Calogero interno
</gallery>
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|Vittorio|Formigari|La metropolitana a Roma|1983|Calosci|Cortona|autore2=[[Piero Muscolino]]|cid=Formigari, Muscolino}}
[[Immagine:Padre Gioacchino La Lomia.jpg|right|thumb|200px|Padre Gioacchino La Lomia]]
* Alaimo, Giuseppe. ''Strade, Piazze, quartieri''. ed. La Torre, 1983.
* Augello, Gaetano. ''Canicattì - La storia e le tradizioni''. Canicattì, Edizioni Cerrito, 2010.
* Augello, Gaetano. ''Angelo Ficarra - La giustizia negata''.Canicattì, Edizioni Cerrito, 2008.
* Augello, Gaetano. ''I primi cinquant'anni del "Galilei" di Canicattì''. Canicattì, Edizioni ITCG "Galilei", 2006.
* Augello, Gaetano. ''Agostino La Lomia - Un Gattopardo nella terra del Parnaso''. Editore Cerrito, Canicattì, 2006.
* Augello, Gaetano. ''Il sito archeologico di Vito Soldano tra realtà e leggenda''. "Rassegna Siciliana di Storia e Cultura", Anno X, N.27, Palermo, 2006.
* Augello, Gaetano. ''La Canicattì di mons. Vincenzo Restivo''. Canicattì, Grafiche Avanzato, 2005.
* Augello, Gaetano. ''L'Accademia del Parnaso e la poesia di Peppi Paci, edito a cura del Lions Club Castel Bonanno''. 2001.
* Augello, Gaetano. ''Condizioni demografiche ed economiche del Comune di Canicattì''. Tesi di laurea, Facoltà di Lettere dell'Università di Palermo, A.A. 1965/1966.
* Candiano, Pietro. ''Mascari di Paci'', ATEC, Canicattì, 1974.
* Candiano Pietro. ''Canicattì e la Sicilia''. A cura della Banca Popolare dell’Agricoltura, dicembre 1981, Grafiche Fama, Caltanissetta, 1981.
* Caruso, Giuseppe. ''Emergenze architettoniche nel centro storico di Canicattì''. ARCI Circolo "Samarcanda", Tipolitografia Aurora, Canicattì 1995.
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[[Immagine:Mons. Angelo Ficarra.jpg|right|thumb|200px|Mons. Angelo Ficarra]]
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* Vaiana, Salvatore, ''Il contadino dirigente'', Avanzato Editore, Canicattì, 2008.
 
== CollegamentiAltri esterniprogetti ==
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* [http://www.solfano.it/ Sito su Canicattì - Foto, Storia, molto altro...]
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* [http://www.canicatti-centrodoc.it/ Centro di documentazione della Città di Canicattì]
*[http://www.dailymotion.com/visited/search/canicatt%C3%AC/video/xnh1i_canicatti Video fotografico di Canicattì]
* [http://www.perlasicilia.it Sito di storia locale siciliana con pagine su Canicattì]
 
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