Bernoardo di Hildesheim e Discussioni utente:155.185.85.137: differenze tra le pagine

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{{IPcondiviso|Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia|20 maggio 2018}}
{{Santo
|nome= San Bernoardo di Hildesheim
|immagine= Hildesheim Bernwardsdenkmal Statue.jpg
|didascalia=Statua di san Bernoardo a [[Hildesheim]]
|note= <center>'''Vescovo'''<center>
|nato= [[960]] circa
|morto= [[1022]]
|venerato da= Chiesa cattolica
|beatificazione=
|canonizzazione=
|santuario principale=
|ricorrenza= [[20 novembre]]
|attributi=Bastone pastorale
|patrono di=
}}
{{Bio
|Nome = Bernoardo di Hildesheim
|PostCognomeVirgola = o ''' Bernwardo'''
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[960]] circa
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 20 novembre
|AnnoMorte = 1022
|Epoca = 1000
|Attività = vescovo cattolico
|Attività2 = santo
|Nazionalità = tedesco
|FineIncipit = fu [[diocesi di Hildesheim|vescovo di Hildesheim]] dal [[993]] alla morte. È venerato come [[santo]] dalla [[Chiesa cattolica]]
}}
 
== Biografia ==
Nato intorno al [[960]] da una nobile famiglia sassone, venne educato alla [[scuola cattedrale]] di [[Hildesheim]] sotto la guida di [[Tangmaro]], il quale successivamente sarà redattore di una biografia del santo, iniziata quando egli era ancora in vita. Nel [[997]] fu impegnato come autore e scriba di diplomi imperiali alla corte dell'imperatore [[Ottone II del Sacro Romano Impero|Ottone II]]. Tra il [[980]] e il [[983]] giunse in [[Italia]] al seguito di quest'ultimo. Nel [[987]] (o [[988]]), divenne precettore del giovane [[Ottone III]].
 
Il [[15 gennaio]] [[993]], consacrato vescovo, prese la guida della [[diocesi]] di Hildesheim. Tra il [[1000]] e il [[1001]], a seguito del conflitto sorto tra lui e il vescovo di [[Magonza]] [[Villigiso di Magonza|Willigis]], per la giurisdizione del monastero di [[Gandersheim]], si recò a [[Roma]], dove venne indetto un [[concilio]] per dirimere la questione. Nel [[1001]] si recò a [[Pavia]], poi a [[Vercelli]] ed infine, a [[Abbazia territoriale di San Maurizio d'Agauno|San Maurizio d'Agauno]].
 
Nel 1003 [[Enrico II del Sacro Romano Impero|Enrico II]] fece visita a Hildesheim. Per l'imperatore, Bernoardo attuò nel [[1007]] una missione diplomatica nelle [[Fiandre]], passando, di ritorno a Hildesheim, da [[Saint-Denis]], [[Tours]] e [[Parigi]].
 
Tornato a Hildesheim, decise la fondazione di una nuova [[cattedrale di Hildesheim|cattedrale]] annessa al [[chiesa di San Michele (Hildesheim)|convento di San Michele]], ponendone la prima pietra nel [[1010]]. Per gli arredi e i libri del nuovo complesso, eseguiti in officine e ''scriptoria'' attive ad Hildesheim sotto la sua direzione, si avvalse per lo più di pittori locali. Sempre per la cattedrale fece realizzare una porta (detta "di San Bernoardo") ed una colonna trionfale di Cristo, entrambe in [[bronzo]], con rappresentate storie della [[Redenzione (religione)|Redenzione]], riflesso delle ambizioni imperiali della regione e della [[spiritualità]] personale di san Bernoardo.
 
Morì il 20 novembre [[1022]], dopo aver visto la consacrazione della basilica di San Michele il [[29 settembre]] dello stesso anno. Venne [[canonizzazione|canonizzato]] il [[19 dicembre]] [[1192]] da [[papa Celestino III]].
 
San Michele e la cattedrale di Santa Maria con i bronzi bernoardeschi fanno parte dal [[1985]] dei [[Patrimonio dell'umanità|Patrimoni dell'umanità]] indicati dall'[[UNESCO]].
 
== Le committenze ==
In epoca ottoniana si assiste ad un fiorire, oltre che dei monasteri, anche di alcune sedi vescovili, su interessamento di alcuni prelati (come Gerone di Colonia, [[Egberto di Treviri]], Villigiso di Magonza, [[Adalberone di Metz]], Notker di Liegi, Mainwerk di Paderborn). Tra questi, Bernoardo ebbe il merito di fare scelte non sempre convenzionali, risultando il più originale e raffinato.
Mentre sufficienti sono le informazioni su Bernoardo, non altrettanto numerose sono le notizie sugli artigiani al servizio suo e degli altri prelati dello stesso periodo: alcuni testi e dediche contenuti nei manoscritti fabbricati nell'[[Abbazia di Reichenau|abbazia]] sull'[[isola di Reichenau]] (sul [[lago di Costanza]]) trasmettono ai posteri i nomi di Anno, Eburnant, Ruodprecht e Liuthar, ma non traspare con chiarezza se essi siano stati attivi come scribi o miniatori, tant'è che le due figure più rappresentative dell'epoca vengono indicati come il Maestro tedesco (intagliatore d'avorio) e il Maestro del ''Registrum Gregorii'' ([[miniatore]]), attivi entrambi alle dipendenze di Egberto tra il [[977]] e il [[993]]. L'orazionale Reichenauesco, conservato oggi nella biblioteca del Duomo di Hildesheim (Hs 688), probabilmente era committenza di Enrico II e donazione per Bernoardo e il Duomo di Hildesheim, che il futuro imperatore visitava per seconda volta nel 1013.
[[File:Bernward psalter.jpg|thumb|170px|Il [[salterio (liturgia)|salterio]] di Guntbald]]
Mentre Enrico II, impegnato nell'istituzione dell'[[arcidiocesi di Bamberga]], sfruttò l'opera di diverse officine dell'impero, Bernoardo preferì fare riferimento ad officine di Hildesheim, il che gli permise di dirigere personalmente i lavori. Le iscrizioni presenti sulle opere legate alla chiesa abbaziale di Hildesheim fanno espresso riferimento al suo ruolo di committente.
 
Del [[1011]] è un [[evangeliario]] realizzato dallo scriba e miniatore [[Guntbald]], chiamato da [[Ratisbona]] (al folio 270 recto è l'iscrizione «''Hunc Berwardus codicem conscribere feci''», cioè "Questo codice l'ho fatto scrivere io, Bernoardo"). Di poco posteriori sono le porte in bronzo della cattedrale. Su di esse è un'iscrizione commemorativa che indica che nel [[1015]] ''Bernwardus episcopus'' [...] ''feci suspendi'', cioè "le fece collocare". Più o meno dello stesso periodo è il cosiddetto "Prezioso Evangeliario": in esso, accanto alle iscrizioni dedicatorie sulla [[rilegatura|legatura]] e all'interno del manoscritto, si ripete (folio 231 verso) la stessa iscrizione presente nell'evangeliario di Guntbald. Prima del [[1022]] deve collocarsi una coppia di candelabri, ciascuno con un'iscrizione che attesta che Bernoardo ''condelabrum hoc conflare iubebat'', cioè "ordinò di fondere". Tra il [[1007]] e il 1022 si colloca la realizzazione di una croce in argento dorato, con sul verso l'iscrizione «Il vescovo Bernoardo ha fatto questo» (da intendersi come "ha fatto fare questo").
 
Alla committenza di Bernoardo è da riferire anche una [[Bibbia]] offerta a [[san Michele]], l'unica Bibbia ottoniana che sia giunta fino ad oggi. È conservata al Dom-Museum di Hildesheim.
 
== La ''Vita del vescovo Bernoardo'' di Tangmaro ==
La biografia, iniziata, come detto, quando il vescovo era ancora in vita, è suddivisa in capitoli. Il più antico esemplare dell'opera è conservato ad [[Hannover]] (al ''Niedersächsisches Hauptstaatsarchiv''). Questo esemplare di lusso fu realizzato dai monaci di Hildesheim intorno alla seconda metà del [[XII secolo]], quando si profilò la possibilità della canonizzazione di Bernoardo (avvenuta ad opera di [[papa Celestino III]] il [[19 dicembre]] [[1192]]).
 
La veridicità dei fatti narrati nella ''Vita'' è accettata con molte riserve dagli storici. L'attività di Bernoardo legata alle committenze artistiche è concentrata nei capitoli 1-11 e 47-51. Si pensa che tali passi potrebbero essere rielaborazioni successive o addirittura interpolazioni. In entrambi i casi, ne sarebbero responsabili i monaci di san Michele, intenti a promuovere la canonizzazione del vescovo.
 
== Bibliografia ==
* Fabrizio Crivello, ''Bernoardo di Hildesheim: il committente come artista in età ottoniana'', in: Enrico Castelnuovo, ''Artifex bonus - Il mondo dell'artista medievale'', ed. Laterza, Roma-Bari, 2004.
* Bernhard Gallistl: ''Die Tür des Bischofs Bernward und ihr ikonographisches Programm'' in: ''Le porte bronzee dall'antichità al secolo XIII'', Atti del Convegno Internazionale di studi, Trieste 13-18 aprile 1987, Roma, 1990, pp. 145-182.
* Bernhard Gallistl, ''La porta di bronzo di Bernward da Hildesheim. Iconografia e iconologia'', in: ''La porta di Bonanno nel Duomo di Pisa e le porte bronzee medioevali europee. Arte e tecnologia'', atti del convegno internazionale di studi (Pisa 6 - 8 maggio 1993) a cura di O. Banti, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi, 1999. pp. 107-121.
 
== Voci correlate ==
* [[Arte ottoniana]]
 
== Collegamenti esterni==
*{{santiebeati|91805}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Bernward of Hildesheim}}
 
{{box successione|
precedente= Gerdag<br>[[990]]-[[992]]|
successivo=[[San Gottardo (santo)|San Gottardo]]</br>[[1022]]-[[1038]]|
carica=[[diocesi di Hildesheim|Vescovo di Hildesheim]]|
periodo=[[993]]-[[1022]]|immagine=Bishopcoa.png
}}
 
{{Portale|biografie|Cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Santi per nome]]
[[Categoria:Santi dell'XI secolo]]
[[Categoria:Santi canonizzati da Celestino III]]
[[Categoria:Vescovi del X secolo]]
[[Categoria:Vescovi dell'XI secolo]]
[[Categoria:Vescovi di Hildesheim]]
 
[[de:Bernward von Hildesheim]]
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[[fi:Bernward]]
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[[ru:Бернвард Хильдесхаймский]]
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