Antifascismo e CSI: Immortality: differenze tra le pagine

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[[File:101st with members of dutch resistance.jpg|300px|thumb|right|Membri della [[resistenza olandese]] di [[Eindhoven]] con [[Soldato|soldati]] [[Stati Uniti|statunitensi]] della [[101st Airborne Division (United States Army)|101ª Divisione Aviotrasportata]] davanti alla cattedrale di Eindhoven durante l'[[Operazione Market Garden]] nel [[settembre]] [[1944]]]]
|titolo italiano = CSI: Immortality
[[File:Antifasistische Aktion logo.svg|300px|thumb|right|Simbolo tedesco dell'[[Antifa]], una delle organizzazioni internazionali di sigle antifasciste di orientamento comunista e libertario, attive a cavallo del XX e XXI secolo]]
|titolo originale = CSI: Immortality
Con il termine '''antifascismo''' ci si riferisce all'eterogeneo movimento che, a partire dal termine della [[prima guerra mondiale]] a oggi, vigila contro il [[fascismo]] e le sue derivazioni. Nell'ambito storiografico italiano il termine "fascismo" è usato soprattutto in riferimento al regime di governo e all'ideologia promossi e attuati da [[Benito Mussolini]] tra il 23 marzo 1919 e il 28 aprile 1945, conseguentemente l'antifascismo viene qui trattato relativamente alla sola Italia.
|paese = Stati Uniti d'America
|anno prima visione = [[2015]]
|tipo fiction = film TV
|genere = Azione
|genere 2 = Drammatico
|genere 3 = Poliziesco
|genere 4 = Thriller
|stagioni =
|episodi =
|durata = 87 min
|lingua originale = [[Lingua inglese|inglese]]
|aspect ratio = [[16:9]]
|regista= [[Louis Shaw Milito]]
|sceneggiatore= [[Anthony E. Zuiker]]
|attori =
*[[Ted Danson]]: D.B. Russell
*[[Jorja Fox]]: Sara Sidle
*[[Eric Szmanda]]: Greg Sanders
*[[Robert David Hall]]: Dr. Albert Robbins
*[[Wallace Langham]]: David Hodges
*[[David Berman]]: David Phillips
*[[Elisabeth Harnois]]: Morgan Brody
*[[Jon Wellner]]: Henry Andrews
*[[William Petersen]]: Dr. Gil Grissom
*[[Marg Helgenberger]]: Catherine Willows
*[[Paul Guilfoyle (attore 1949)|Paul Guilfoyle]]: Cap. James "Jim" Brass
*[[Katie Stevens]]: Lindsay Willows
*[[Marc Vann]]: Conrad Ecklie
*[[Melinda Clarke]]: Heather Kessler
*[[Michael Beach]]: Agente Scinta
|doppiatori italiani =
*[[Mario Cordova]]: D.B. Russell
*[[Tiziana Avarista]]: Sara Sidle
*[[David Chevalier]]: Greg Sanders
*[[Bruno Alessandro]]: Dr. Albert Robbins
*[[Roberto Chevalier]]: David Hodges
*[[Luca Mannocci]]: David Phillips
*[[Chiara Gioncardi]]: Morgan Brody
*Fabrizio Picconi: Henry Andrews
*[[Francesco Pannofino]]: Dr. Gil Grissom
*[[Micaela Esdra]]: Catherine Willows
*[[Angelo Nicotra]]: Cap. James "Jim" Brass
*[[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Lindsay Willows
*[[Stefano De Sando]]: Conrad Ecklie
*[[Cristina Boraschi]]: Heather Kessler
|produttore = [[Kim Cybulski]], [[Phil Conserva]]
|produttore esecutivo= [[Ann Donahue]], [[Carol Mendelsohn]], [[Don McGill]], [[Anthony E. Zuiker]], [[Jerry Bruckheimer]], [[William Petersen]], [[Cynthia Chvatal]], [[Louis Shaw Milito]]
|inizio prima visione = 27 settembre 2015
|rete TV = [[CBS]]
|inizio prima visione in italiano = 25 dicembre 2015
|rete TV italiana = [[Fox Crime (Italia)|Fox Crime]]
|opera originaria= ''[[CSI - Scena del crimine]]''
|immagine =
|didascalia =
}}
 
'''''CSI: Immortality''''' è un [[film per la televisione]] del [[2015]], finale della serie ''[[CSI - Scena del crimine]]''. È stato trasmesso dalla rete statunitense [[CBS]] il 27 settembre [[2015]].<ref name="tvline.com">Ausiello, Michael (10 agosto 2015). [http://tvline.com/2015/08/10/cbs-fall-spoilers-good-wife-big-bang-ncis/ "CBSpoiler-palooza: Major Scoop on ''Good Wife'', ''Big Bang'', ''NCIS'', ''Scorpion'' and 9 Other Returning Shows"]. TVLine. 10 agosto 2015.</ref> In [[Italia]] è andato in onda sul canale [[Televisione satellitare|satellitare]] [[Fox Crime (Italia)|Fox Crime]] il 25 dicembre 2015,<ref>{{cita web|url=http://www.foxcrime.it/2015/12/09/csi-immortality-natale-fox-crime/|titolo=Per Natale FoxCrime vi regala C.S.I. Immortality|autore=Stefano Balbo|editore=Fox Crime|data=9 dicembre 2015|accesso=19 dicembre 2015}}</ref> mentre in chiaro è stato trasmesso la prima volta il 30 gennaio 2017 su [[Italia 1]] col titolo ''Immortality''.
== Storia ==
Il termine '''antifascismo''', nella sua accezione originaria, identifica i movimenti popolari spontanei sorti in Italia a partire dagli anni successivi al termine della [[prima guerra mondiale]], in opposizione all'allora nascente [[fascismo]], e tesi a impedire l'affermarsi sulla scena politica prima dei [[Fasci Italiani di Combattimento]] ([[1919]]) e poi del [[Partito Nazionale Fascista]] ([[1921]]), fondati da [[Benito Mussolini]]. Questo avvenne in concomitanza con la repressione violenta di circoli e cooperative socialiste, delle leghe bracciantili e operaie rosse, delle camere del lavoro e delle sedi dell'[[Avanti!]]. Infatti il [[fascismo]] assunse presto una connotazione reazionaria caratterizzata dalla saldatura degli interessi dei ceti agrari e industriali, nonché di molti apparati statali, i quali temevano che agli scioperi e alla forte avanzata del [[partito socialista italiano|partito socialista]] durante il [[Biennio rosso]] ([[1919]]-[[1920]]) sarebbe seguita anche in Italia una rivoluzione comunista sul modello di quella [[Rivoluzione bolscevica|avvenuta in Russia]].
 
== Trama ==
Successivamente il termine si diffuse al di fuori dei confini italiani con la nascita e l'espansione dei movimenti fascisti in [[Europa]] e nel mondo, che negli anni venti e trenta conquistarono il potere realizzando [[totalitarismo|regimi totalitari]] tramite elezioni in altre nazioni del continente, come in [[Terzo Reich|Germania]] o in [[Austria]], o durante la [[Seconda guerra mondiale]], come nel caso di [[Francia]], [[Scandinavia|paesi scandinavi]] e paesi dell'Europa orientale.
Quando un attentatore suicida fa esplodere il suo giubbotto nei pressi del casinò Eclipse, di proprietà di [[Catherine Willows]], l'agente speciale dell'FBI torna a Las Vegas per seguire le indagini. [[Gil Grissom]], che nel frattempo sta lavorando per preservare gli squali in acque internazionali, viene arrestato per violazione di domicilio al porto di San Diego e D.B. Russell offre a Sara Sidle la possibilità di collaborare nel caso del dinamitardo. Sara, che è in lizza per la carica di direttore del laboratorio della Scientifica di Las Vegas (in quanto a D.B Russell gli verrà offerto di lavorare a est in Quantico in Virginia), viene a sapere che l'ex confidente di Grissom, Lady Heather, è legata a questo crimine. Ecklie si adopera per far rilasciare Grissom dalla custodia cautelare e gli chiede di collaborare con lui insieme all'ex capo della squadra omicidi Jim Brass sul bombardamento al casinò. Mentre la squadra lavora per ripristinare la sicurezza per le strade di Las Vegas, Russell fa disporre una lapide alla memoria della collega Julie Finlay, ridotta in stato di coma irreversibile. Nel frattempo Catherine prende la decisione di lasciare l'F.B.I. per stare accanto alla figlia Lindsay, diventata agente della scientifica, accettando la carica di direttore del laboratorio, rifiutata da Sara, che si è riconciliata con il marito Gil Grissom; insieme lasceranno Las Vegas e partiranno dando di nuovo voce alla loro storia d'amore.
 
== Personaggi e interpreti ==
L'antifascismo non aderisce in sé a una particolare ideologia politica. Comunque tra le principali forze politiche e sociali antifasciste di questo periodo si possono indicare:
=== Personaggi Principali ===
* Le frange del [[movimento operaio]] di ideali [[anarchia|anarchici]] e/o [[comunismo|comunisti]], ma anche quelli legati al [[Partito Popolare Italiano (1919-1926)|Partito Popolare Italiano]] e al [[Partito Repubblicano Italiano]]. La funzione dell'opposizione del mondo operaio al fascismo è stata sottolineata da molti fra i più importanti ''leader'' antifascisti<ref>A tale proposito [[Piero Gobetti]]: ''La borghesia ha perso ogni funzione propositiva, è una classe parassita che si è adagiata e aspetta tutto dallo Stato; si blocca così ogni istanza di rinnovamento: la funzione liberale e libertaria è assunta dal proletariato''.</ref>;
* [[D.B. Russell]], interpretato da [[Ted Danson]], doppiato da [[Mario Cordova]].
* Le [[sistema parlamentare|democrazie parlamentari]] opposte alle [[potenze dell'Asse]]. In particolare la [[Gran Bretagna]], la [[Francia]] e gli [[Stati Uniti]], dopo un'iniziale accondiscendenza verso il fascismo, proseguita con atteggiamento accomodante fino alla [[Conferenza di Monaco]] del 1938, passarono all'azione militare che portò alla distruzione dei regimi fascisti in [[Germania]], [[Italia]] e negli altri paesi europei direttamente intervenuti nella [[seconda guerra mondiale]];
* [[Sara Sidle]], interpretata da [[Jorja Fox]], doppiata da [[Tiziana Avarista]].
* L'[[Unione Sovietica]] che, dopo un iniziale patto di non aggressione con la Germania nazista ([[Patto Molotov-Ribbentrop]]) dopo la [[Conferenza di Monaco]], reagì all'attacco tedesco portato con l'''[[Operazione Barbarossa]]'' di concerto con le potenze occidentali e i vari movimenti antifascisti;
* [[Greg Sanders]], interpretato da [[Eric Szmanda]], doppiato da [[David Chevalier]].
* I movimenti democratico-cristiani e [[socialdemocrazia|socialdemocratici]];
* [[Albert Robbins|Dr. Albert Robbins]], interpretato da [[Robert David Hall]], doppiato da [[Bruno Alessandro]].
* Le forze di matrice liberale dei governi che furono esautorati dal fascismo.
* [[David Hodges (personaggio)|David Hodges]], interpretato da [[Wallace Langham]], doppiato da [[Roberto Chevalier]].
* [[David Phillips|Dr. David Phillips]], interpretato da [[David Berman]], doppiato da [[Luca Mannocci]].
* [[Morgan Brody]], interpretata da [[Elisabeth Harnois]], doppiata da [[Chiara Gioncardi]].
* Henry Andrews, interpretato da [[Jon Wellner]], doppiato da Fabrizio Picconi.
 
=== Guest Star ===
Dopo la fine della guerra il termine antifascismo è stato (e viene ancora) utilizzato da tutti quei partiti e movimenti che si pongono l'obbiettivo di contrastare le attività degli avversi partiti, movimenti e associazioni fasciste, [[Neofascismo|neofasciste]] e di [[estrema destra]].
* [[Gil Grissom]], interpretato da [[William Petersen]], doppiato da [[Francesco Pannofino]].
* [[Catherine Willows]], interpretata da [[Marg Helgenberger]], doppiata da [[Micaela Esdra]].
* [[Jim Brass]], interpretato da [[Paul Guilfoyle (attore 1949)|Paul Guilfoyle]], doppiato da [[Angelo Nicotra]].
* Lindsay Willows, interpretata da [[Katie Stevens]], doppiata da [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]].
* Sceriffo Conrad Ecklie, interpretato da [[Marc Vann]], doppiato da [[Stefano De Sando]].
* Lady Heather/Heather Kessler, interpretata da [[Melinda Clarke]], doppiata da [[Cristina Boraschi]].
* Agente Scinta, interpretato da [[Michael Beach]].
 
==Produzione==
== Primo dopoguerra ==
===Concezione e sviluppo===
Al termine della prima guerra mondiale il movimento antifascista è costituito da una parte dei componenti delle [[movimento operaio|organizzazioni operaie]] e dai militanti delle organizzazioni [[socialismo|socialiste]], [[comunismo|comuniste]] e [[Anarchia|anarchiche]], la cui presenza è nettamente maggioritaria. Accanto ad essi erano presenti frange militari, associazioni di reduci della prima guerra mondiale, cattolici e liberali, che poi in parte confluiranno nel [[Partito d'Azione]] (seguendo i dettami di [[Piero Gobetti]]).
Il 13 maggio [[2015]] è stata annunciata la cancellazione dopo 15 stagioni di [[CSI - Scena del crimine]]. Per concludere la serie è stato ulteriormente annunciato un film TV che, essendo diviso in due parti, è trasmesso in qualità dei primi due episodi della sedicesima stagione.<ref name="deadline.com">Andreeva, Nellie (13 maggio 2015). [http://deadline.com/2015/05/csi-2-hour-finale-william-petersen-ted-danson-cast-csi-cyber-1201425873/ "''CSI'' 2-Hour Finale Set With William Petersen, Ted Danson To Join ''CSI: Cyber''"]. Deadline. 28 luglio 2015.</ref>
 
===Produzione===
Non trascurabile è l'apporto dei [[Partito Repubblicano Italiano|repubblicani]] e dei [[Partito Popolare Italiano (1919-1926)|popolari]]. Negli [[anni 1920|anni venti]] questi ultimi dettero all'antifascismo capi militari come [[Vincenzo Baldazzi]], poi capo della [[Resistenza italiana|Resistenza]] romana per [[Giustizia e Libertà]] e il consigliere Ulisse Corazza, che partecipò con una squadra di popolari alla [[difesa di Parma del 1922]]. Malgrado comunque inizialmente il partito popolare facesse parte della coalizione di governo di Mussolini, sin dal 1920 realizzò un progressivo allontanamento dal fascismo che, all'indomani del delitto Matteotti, diventò opposizione politica con l'uscita dei popolari (attaccati sempre più spesso dalle squadre fasciste) dalla coalizione di governo.
Il film è stato girato in oltre 17 giorni,<ref>{{cita web|url=https://twitter.com/zuiker/status/631125128965812226|titolo=Anthony E. Zuiker on Twitter|editore=Twitter}}</ref> le riprese con il cast sono iniziate il 29 luglio [[2015]] e la post produzione è avvenuta il 21 agosto [[2015]].<ref>{{cita web|url=https://twitter.com/zuiker/status/634624591906803712|titolo=Anthony E. Zuiker on Twitter|editore=Twitter}}</ref> Il film è stato registrato in due episodi dai rispettivi titoli ''Immortality Part I'' e ''Immortality Part II''. I codici di produzione degli episodi sono 1601 e 1602.<ref>{{cita web|url=https://twitter.com/zuiker/status/626435152508399616|titolo=It begins... The first day of shooting the CSI finale. Stay tuned!|editore=Anthony E. Zuiker on Twitter}}</ref>
 
===Casting===
Durante il periodo immediatamente successivo all'affermarsi del fascismo gli scontri continuarono in molte città, come ad esempio [[Genova]], nelle quali erano attive [[formazioni di difesa proletaria a Genova|formazioni di difesa proletaria]]. La classe operaia espresse personalità di livello sia sotto il profilo intellettuale che militare come [[Umberto Marzocchi]], [[Lorenzo Parodi]], [[Giuseppe Di Vittorio]], [[Ilio Barontini]] ed [[Emilio Canzi]].
Nel cast del film è stato annunciato il ritorno dei due protagonisti storici, [[William Petersen]] e [[Marg Helgenberger]], che riprenderanno i rispettivi ruoli di [[Gil Grissom]] e [[Catherine Willows]].<ref name="deadline.com"/> Anche [[Ted Danson]], che è entrato a far parte del cast di CSI all'inizio della dodicesima stagione, riprenderà il suo ruolo.<ref name="deadline.com"/>
 
Il 24 luglio [[2015]] è stato annunciato che [[George Eads]] e [[Elisabeth Shue]], interpreti di [[Nick Stokes]] e [[Julie Finlay]], non erano intenzionati ad apparire nel film, mentre [[Elisabeth Harnois]], [[Jorja Fox]], [[Eric Szmanda]], [[Robert David Hall]], [[Wallace Langham]], [[David Berman]] e [[Jon Wellner]] avrebbero ripreso i loro ruoli per l'ultima volta.<ref name="returning characters"/> Fu confermata anche la presenza dell'attore [[Paul Guilfoyle (attore 1949)|Paul Guilfoyle]], interprete di [[Jim Brass]] e della [[guest star]] [[Melinda Clarke]], che avrebbe ripreso il ruolo di Lady Heather, famosa amica e confidente di Grissom.<ref name="returning characters">Upadhyaya, Ruchinka (24 luglio 2015). [http://www.ibtimes.co.uk/csi-finale-will-feature-pivotal-death-find-out-which-original-character-will-return-two-hour-1512388 "''CSI'' finale will feature a 'pivotal death'; find out which original character will return in two-hour episode"]. ''[[International Business Times]]''.</ref>
=== Conflitti interni all'antifascismo nel primo dopoguerra ===
A causa dell'eterogeneità politica di chi concepisce l'antifascismo tra i propri principi, nella storia si sono verificati tensioni o scontri tra le diverse anime del movimento.
 
Fa parte del cast anche [[Katie Stevens]], che interpreta la figlia di Catherine, Lindsay Willows, che nel frattempo è diventata un'agente della scientifica di livello 1.<ref>Abrams, Natalie (29 luglio 2015). [http://www.ew.com/article/2015/07/29/csi-katie-stevens-series-finale "''CSI'' casts ''Faking It'' star Katie Stevens for two-hour send-off"]. ''[[Entertainment Weekly]]''. 29 luglio 2015.</ref> Sono presenti anche due personaggi secondari storici, lo sceriffo Conrad Ecklie, interpretato da [[Marc Vann]], e l'agente Mitchell, interpretato da [[Larry Mitchell]].<ref>{{cita web|url=https://instagram.com/p/6DwAvqRWcJ/|titolo=Instagram|editore=Instagram}}</ref>
{{Citazione necessaria|Nell'immediato primo dopoguerra non compaiono divisioni di rilievo tra gli antifascisti.}} {{Citazione necessaria|Avviene invece una divisione fra gruppi di matrice comunista e libertaria a livelli di [[L'Internazionale e gli Arditi del Popolo|impostazione teorica]] ma, se a livello strategico questo portò a una disorganizzazione militare delle formazioni antifasciste}}, a livello tattico la collaborazione permaneva al di là dei dissidi ideologici. {{Citazione necessaria|Da parte sua l'[[Comintern|Internazionale]], in contrasto con la linea del [[PCdI]], spingeva per un ingresso della squadre militarizzate comuniste nel fronte unito [[Arditi del Popolo]], con lo scopo di conquistare la direzione del movimento.}}
 
== Ascolti ==
Lo spirito collaborativo tattico fra le varie frange delle [[formazioni di difesa proletaria]], nel periodo, traspare dall'intervista a [[Francesco Leone]], comunista e uno dei principali capi degli [[Arditi del Popolo]] di [[Vercelli]], comandante partigiano di importanza nazionale, dichiarato [[Deputati Assemblea Costituente#L|Padre Costituente]]<ref>Elenco riportato dal segretario generale della camera Grisolia: la Costituzione della Repubblica nei lavori preparativi dell'assemblea costituente, Roma 1970, Vol I-VIII</ref>, sindacalista e organizzatore delle lotte di emancipazione nel settore risiero. In tale intervista egli racconta che una squadra di anarchici operai coprì i suoi movimenti dopo la partecipazione a un'azione durissima contro i fascisti e a sua insaputa era stato identificato. La squadra anarchica lo seguiva di notte quando rincasava per proteggergli le spalle<ref>"Vedi, c'era un gruppo di anarchici. Qui c'era stato Luigi Galleani, che era stato in America e per un certo periodo poi era stato anche qui. Anzi, io credo che questo gruppo di anarchici si chiamasse il gruppo Galleani. E questo gruppo era composto da elementi molto decisi, molto decisi. Ricordo, per esempio, dopo quella lotta lì con i fascisti, io son sempre uscito tutte le sere, nonostante che ci fossero sempre scontri, una volta mi hanno anche sparato da un viale: a pochi metri di distanza non m'hanno preso. Ebbene, questi anarchici, a mia insaputa, dopo questo atto, si distribuivano la notte nei giardini proprio a mia difesa, senza che io neanche lo sapessi", [http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/bermani100.html intervista rilasciata a Cesare Birmani storico e studioso antifascismo]</ref>, {{Citazione necessaria|per cui la situazione espressa precedentemente è collegabile all'ascesa e all'instaurarsi dello [[stalinismo]].}}
Su [[CBS]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] il film è stato visto da un totale di 12.22 milioni di telespettatori nella fascia d'età compresa tra i 18 e i 24 anni<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://tvbythenumbers.zap2it.com/1/sunday-final-ratings-bobs-burgers-adjusted-down-60-minutes-adjusted-up-sunday-night-football/473898/|titolo=Sunday Final Ratings: ‘Bob’s Burgers’ Adjusted Down, ’60 Minutes’ Adjusted Up + ‘Sunday Night Football’|pubblicazione=TV By The Numbers by zap2it.com|data=29 settembre 2015|accesso=6 febbraio 2017}}</ref>.
 
In Italia la trasmissione su [[Fox Crime (Italia)|Fox Crime]] è stata seguita da 334.893 abbonati [[Sky Italia|Sky]]<ref>{{Cita web|url=http://www.davidemaggio.it/archives/125118/ascolti-sky-venerdi-25-dicembre-2015-in-334-893-per-laddio-a-csi|titolo=ASCOLTI SKY {{!}} VENERDI 25 DICEMBRE 2015. IN 334.893 PER L'ADDIO A CSI|sito=DavideMaggio.it|accesso=6 febbraio 2017}}</ref>, mentre in chiaro su [[Italia 1]], gli ascolti sono ammontati a 1.450.000 con il 5.27 di share<ref>{{Cita web|url=http://www.davidemaggio.it/archives/142803/ascolti-tv-lunedi-30-gennaio-2017|titolo=ASCOLTI TV {{!}} LUNEDI 30 GENNAIO 2017. IN 5,2 MLN PER LA (NON) PARTENZA DELL'ISOLA DEI FAMOSI (18.5%). BENE I BASTARDI DI RAI1 (26.64%)|sito=DavideMaggio.it|accesso=6 febbraio 2017}}</ref>.
==Ventennio fascista==
{{...}}
 
=== Conflitti intestini all'antifascismo durante gli anni trenta ===
Con la completa presa del potere da parte di [[Stalin]] e, soprattutto, con la [[guerra di Spagna]] si verificò una frattura cruenta all'interno del movimento antifascista italiano e internazionale tra la frangia stalinista e quella libertaria degli anarco-comunisti e degli ''azionisti'' di ''[[Giustizia e Libertà]]''.
 
Personaggi simbolo di questa frattura furono [[Camillo Berneri]], [[Andreu Nin]] e [[Pietro Tresso]]. In tale situazione forti personalità quali [[Vittorio Vidali]], combattente di osservanza moscovita e forse legato ai servizi segreti di [[Stalin]], e [[Pietro Tresso]], contrario invece alla linea stalinista, si trovarono su due sponde opposte della comune lotta antifascista.
 
La frattura, che si ricomponeva contro i fascisti, perdurò durante la [[Resistenza italiana|Resistenza]]. La vicenda che rese più evidente la situazione fu quella di [[Emilio Canzi]], nome di battaglia "Ezio Franchi", comandante unico della XIII zona operativa dell'[[Appennino Tosco Emiliano]] e soprannominato il "colonnello anarchico", che subì anche un breve arresto da parte della frangia stalinista, nettamente maggioritaria fra i comunisti della [[Resistenza italiana|Resistenza]] italiana (eccezion fatta per alcune brigate come [[Bandiera Rossa Roma]] o anarchiche come la [[Errico Malatesta]]-Bruzzi<ref>[http://www.ngvision.org/mediabase/453 Anarchici e Resistenza: testimonianze su cd commentate da uno storico] - [http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/307/15.htm Breve sintesi scritta su anarchici e Resistenza]</ref> di Milano, radicate sul territorio ma non a valenza nazionale). [[Emilio Canzi]] poté ritornare al suo posto di comando proprio grazie all'appoggio dell'ala [[Giustizia e Libertà|azionista]].
 
{{Citazione necessaria|Vi furono inoltre alcuni tradimenti, omicidi e spaccature provocate dai servizi segreti fascisti o da personaggi, per amore o per forza cooptati dai servizi stessi, come nel caso di [[Vittorio Ambrosini]] e analoghi.}}
 
{{Citazione necessaria|Gli omicidi su commissione assegnati dai servizi fascisti all'estero non erano una novità.}} {{Citazione necessaria|Ben conosciuto è quello di [[Carlo Rosselli]], di cui fu incaricato il gruppo di estrema destra della [[Cagoule]], di cui faceva parte anche [[François Mitterrand]] prima di passare all'antifascismo militante.}} {{Citazione necessaria|Secondo un recente documentario televisivo fu quest'ultimo a proteggere uno degli esecutori dell'omicidio, che praticamente uscì indenne dalle inchieste successive alla seconda guerra mondiale.}}
 
Recentemente alcuni storici, come [[Mauro Canali]] e [[Mimmo Franzinelli]] ({{Citazione necessaria|accreditati di veridicità delle loro ricostruzioni storiche presso il [[SISDE]]}}), hanno approfondito il periodo in questione. Franzinelli in particolare segue il filone che afferma l'incapacità della dirigenza antifascista postresistenziale di perseguire mandanti ed esecutori di delitti, del "fuoriuscitismo" e dei crimini di guerra, presentando come esempio principale quello dell'omicidio di [[Carlo Rosselli]], attraversato secondo lo storico da intrecci di magistratura e politica che non portano a condanne.
 
Altra vicenda è quella di [[Carlo Tresca]], editore del ''Martello'' e assassinato sia in quanto avversario del fascismo e della [[mafia]] sia per aver tentato di spaccare il fronte antifascista negli [[USA]], ripresa in un libro di [[Mauro Canali]].<ref>[http://www.cultura.marche.it/CMDirector.aspx?id=4738 sintesi biografica autore]</ref>. La colpa venne addebitata a [[Vittorio Vidali]] e stalinista, mentre il mandante presumibilmente dagli ultimi atti desecretati e citati dall'autore fu [[Vito Genovese]], boss mafioso, su incarico del regime fascista. [[Vito Genovese]], a metà degli anni '30, si rifugiò in Italia a causa di un mandato di cattura per omicidio: da opportunista, prima appoggiò il fascismo (costruendo a proprie spese la casa del fascio di [[Nola]], cosa che traspare anche in un interrogatorio della moglie ma la vicenda giudiziaria è stata riaperta) poi ([[1943]]) divenne interprete ufficiale del colonnello americano [[Charles Poletti]] durante lo [[Operazione Husky|sbarco degli alleati in Sicilia]].
 
=== Corpi di polizia e repressione della lotta antifascista ===
{{vedi anche|Repressione del dissenso nell'Italia fascista}}
Ottenuto il controllo dell'apparato statale, il [[Partito Nazionale Fascista]] iniziò a usare le forze di polizia per reprimere l'antifascismo, inserito nel frattempo come reato nel codice penale di [[Alfredo Rocco]].
La repressione dell'antifascismo veniva operata da più apparati: da un lato l'[[OVRA]] e la [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale]], corpi creati dal fascismo, dall'altro la [[Polizia di Stato|polizia]] e i [[Arma dei Carabinieri|carabinieri]]. {{Citazione necessaria|Secondo quanto affermato da [[Luigi Federzoni]] in un discorso alla camera il numero di uomini nelle forze di polizia ascese rapidamente a 100.000 uomini.}}
 
La repressione dell'antifascismo raggiunse l'apice della sua ferocia durante il periodo della [[Repubblica Sociale Italiana]], in concomitanza con la durezza dell'occupazione militare tedesca.
 
=== Antifascismo ed ebrei ===
{{vedi anche|Fascismo e questione ebraica}}
I rapporti del fascismo con gli ebrei non furono sempre di persecuzione: fino a metà degli [[anni 1930|anni trenta]], infatti, furono diverse le personalità di origine ebraica che ebbero ruoli di primo piano nel regime.<ref>Per un inquadramento del ruolo degli ebrei durante il regime, si veda: Michele Sarfatti, ''Gli ebrei nell'Italia fascista'', [[Feltrinelli]], 2007.</ref>
{{Citazione necessaria|L'adesione al fascismo, tuttavia, interessò soprattutto i ceti ebrei abbienti, tanto che gli iscritti al [[Partito nazionale fascista|PNF]] furono meno del 10% degli ebrei italiani.}}
 
Viceversa, il contributo all'antifascismo da parte degli ebrei, specialmente a sinistra, fu numericamente rilevante e contò esponenti quali [[Umberto Terracini]], [[Carlo Rosselli]], [[Pio Donati]]. Durante la [[Resistenza italiana|resistenza]] ebrei italiani combatterono nelle brigate partigiane, soprattutto garibaldine e di Giustizia e Libertà (azioniste), senza costituire formazioni autonome: la [[Brigata Ebraica]], attiva in [[Emilia-Romagna]], era una formazione regolare dell'esercito inglese e raccoglieva principalmente militi non italiani. Fra comandanti partigiani ricordiamo [[Eugenio Calò]], [[Isacco Nahoum]], detto ''Milan''<ref>Nahoum Milan, ''Esperienze di un comandante partigiano'', Edizioni La Pietra, Segrate, 1981.</ref> e [[Isacco Levi]].<ref>Alessandro Ghisolfi e Isacco Levi, ''I Levi di via Spielberg'', Clavilux editore, 2005. nel testo si fa riferimento anche alle vicende della [[Valvaraita]], dove furono perpetrati numerosi crimini dal battaglione Bassano comandato da [[Adriano Adami]] della [[Divisione Alpina Monterosa]] battaglione Bassano, che collaborava con i rastrellamenti nazifascisti.</ref>
 
== Seconda guerra mondiale ==
{{vedi anche|Resistenza italiana}}
Anche durante la [[Resistenza italiana|Resistenza]] vi furono antifascisti non di sinistra. Ad esempio il capo partigiano genovese [[Aldo Gastaldi]], popolare con tendenze monarchiche, legato a [[Paolo Emilio Taviani]] o formazioni sostanzialmente apolitiche, come la [[Brigata Partigiana Stella Rossa]] del comandante [[Mario Musolesi]] e la [[Piccola Banda di Ariano]] di [[Gianluca Spinola]], che si distinsero anche per efficienza militare. Caso molto singolare poiché al tempo era anche "avanguardia" e "ariete" della brigata partigiana comunista di [[Spartaco Lavagnini]].
 
In generale la condanna dell'ideologia nazista da parte del mondo cattolico è netta, come si evince dall'enciclica [[Mit brennender Sorge]] (peraltro critica che si appunta, più che sulla natura totalitaria del nazismo, sulla sua irreligiosità e sulle politiche razziali, laddove gli ambienti cattolici tedeschi propendevano storicamente per un razzismo basato sulla limitazione delle libertà civili piuttosto che su una precisa politica persecutoria). Per quanto concerne la posizione nei confronti del fascismo italiano, la posizione non può dirsi altrettanto definita (si ricordi il sostegno dato dai religiosi al nascente fascismo in chiave anti comunista). Solamente in seguito, con il progressivo scalzamento operato dal fascismo nell'educazione dei giovani ai danni del mondo cattolico (nonostante le garanzie presenti nei patti lateranensi) cominciarono a formarsi gruppi di dissenso ad esso. Importante fu la presenza di partigiani di ispirazione cattolica nella resistenza italiana, come ad esempio nelle [[Brigata Osoppo]] e [[Fiamme Verdi]], oltre numerosi combattenti non comunisti delle [[Brigate Garibaldi]], nate su specifica indicazione del [[Partito Comunista Italiano|PCI]]. A questo proposito si ricorda il legame fra [[Paolo Emilio Taviani]] e [[Aldo Gastaldi]].
Furono moltissimi anche i ''preti partigiani''. Questi erano impegnati come cappellani di Brigata, in appoggio logistico nelle retrovie e anche come combattenti. Numerosi di essi vennero barbaramente uccisi dai nazifascisti.<ref>{{cita news
| url=http://lanostrastoria.corriere.it/2008/07/preti-morti-per-la-liberta.html
| pubblicazione=[[Corriere.it]]
| titolo=Preti morti per la libertà
| data=3 luglio 2008
| lingua=it
| autore=Dino Messina
| accesso=14 dicembre 2010}}</ref> Perlopiù gli esponenti religiosi erano incaricati di mediare tra partigiani e repubblicani di Salò. Figure emblematiche furono [[Giovanni Minzoni]], precursore ideale di molti preti partigiani, ucciso nella prima fase dell'ascesa al potere del fascismo; [[Bartolomeo Ferrari]], detto "don Berto" a Genova, cappellano-combattente e biografo della [[Divisione Mingo]]); [[Pietro Pappagallo]], prete e partigiano, amico della gente ebraica, trucidato dai nazi-fascisti in una rappresaglia (ricordato nel film [[Roma città aperta]], impersonato da [[Aldo Fabrizi]]).
 
== Differenze sociopolitiche tra il primo antifascismo e la Resistenza ==
{{Citazione necessaria|L'antifascismo degli [[anni 1920|anni venti]] voleva una società più egualitaria, più avanzata socialmente di quella nata dalla [[Resistenza italiana|Resistenza]] e i tentativi di strutturazione di [[Soviet]] e/o governi libertari locali.}}
 
La [[Resistenza italiana|Resistenza]] nacque come moto antifascista spontaneo, spesso su posizioni di classe e con nucleo portante le formazioni della sinistra (le [[Brigate Garibaldi]] furono una "filiazione" del [[Partito comunista d'Italia|Partito Comunista]], le [[Giustizia e Libertà]] del Partito d'Azione). In questa fase l'antifascismo fu tuttavia gestito strategicamente dalla classi dirigenti che, prefigurando la sconfitta bellica e la fine del fascismo, agirono in vista della strutturazione della società del [[dopoguerra]], quando vi fu un'ampia convergenza dei movimenti antifascisti con il neonato [[Partito Comunista Italiano]] (PCI). {{Citazione necessaria|Il suo vincolo agli equilibri [[geopolitica|geopolitici]] nati dalla suddivisione del mondo nei due blocchi [[USA|filoamericano]] e [[URSS|sovietico]], entrò in contrasto con la formazione di una struttura sociale più progressista di quella italiana.}}
 
== Oppositori non collegati a partiti e ideologie politiche ==
Vi furono gruppi sociali e religiosi che, seppur non antifascisti militanti in generale, erano considerati in Italia intrinsecamente nemici dai fascisti o avevano regole di vita del tutto incompatibili col fascismo e quindi, per quest'ultimo, si trovarono oggettivamente nella stessa (o peggiore) posizione degli antifascisti, come gli [[Ebrei]]. Sono inoltre testimoniati episodi in cui zingari aiutarono i partigiani:
{{quote|Ma mio padre arrivato a Domegliara è riuscito a scendere e a portare con sé mia madre e i miei fratelli ed è rimasto sulle montagne assieme ai partigiani fino alla fine della guerra. Assisteva i partigiani e le mie sorelle più grandi medicavano i partigiani.|Testimonianza curate da Riccarda Turrina, sul quotidiano ''[[L'Adige]]''<ref>Fonte: [http://www.nonluoghi.info/old/rom11.html Nonluoghi.info]</ref>}}
Tra gli oppositori non per motivi politici vanno considerati anche i [[Testimoni di Geova]] e gli [[Omosessualità|omosessuali]]. Sul caso di questi ultimi la situazione è ben illustrata anche se in modo romanzato nel film [[Una giornata particolare]] con [[Marcello Mastroianni]] e [[Sofia Loren]].
 
== Il secondo dopoguerra e l'antifascismo in Italia ==
[[File:Manifestazione antifascista.jpg|thumb|250px|Manifestazione antifascista nell'[[Italia]] del secondo dopoguerra]]
Nei giorni che precedettero la fine della [[seconda guerra mondiale]] il numero di partigiani o comunque di uomini che presero le armi crebbe molto rapidamente, si passò infatti da circa 70&nbsp;000 uomini a 300&nbsp;000.<ref>[[Indro Montanelli]] ''Storia d'Italia - L'Italia del <nowiki>'</nowiki>900'', Edizione Fabbri Editori, 2001, pag. 285</ref> {{Citazione necessaria|Finita la guerra in molti chiesero l'integrazione di tutti i reparti partigiani (o di quelli militarmente più validi) nell'esercito regolare,}} prevalse invece la linea del disarmo eseguito fra molti contrasti sotto la direzione del ministro dell'interno [[Mario Scelba]].
 
Nel frattempo l'Italia, soprattutto al nord, divenne teatro di violenze generalizzate: da un lato ebbero luogo vendette sia politiche che personali che portarono all'omicidio di {{Citazione necessaria|decine di migliaia di fascisti e non}}, dall'altro la ''liquidazione'' e il disarmo del movimento partigiano attuata dal governo. Le stime delle vittime delle violenze del periodo si stimano, secondo uno studio di [[Giorgio Bocca]], in 3000 persone a Milano e fra le 12 e le 15&nbsp;000 in tutta l'Italia del Nord, altre stime fanno ascendere questa cifra fino a 50-70&nbsp;000 persone o addirittura 300.000 uomini, stima quest'ultima, definita come "una fantasiosa esagerazione" in un domcumento dell'Amministrazione alleata in Italia<ref>[[Indro Montanelli]], ''Storia d'Italia - L'Italia del Novecento'', pagine 290 e 291 ed. Fabbri Editori 2001</ref>.
===L'amnistia Togliatti===
L'[[amnistia Togliatti]] fu un provvedimento di condono delle pene proposto dall'allora [[Ministro di Grazia e Giustizia]] [[Palmiro Togliatti]], comprende i reati comuni e politici, compresi quelli di collaborazionismo con il nemico e reati annessi.
Lo scopo era la pacificazione nazionale dopo gli anni della guerra civile. Vi furono comunque polemiche sulla sua estensione, e il [[2 luglio]] [[1946]] Togliatti con l'emanazione della circolare n. 9796/110, raccomandò interpretazioni restrittive nella concessione del beneficio.
===Gli anni dopo la [[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Costituente]]===
Tra il [[1948]] e il [[1954]] si contano 148.269 fra arresti e fermi per motivi politici, di cui l'80% vicini ad ambienti comunisti con 61.243 condanne a complessivi 20.426 anni di carcere (18 ergastoli). Gli arresti di ex-partigiani nello stesso periodo sono 1.697, mentre si contano almeno 5.104 feriti di cui 350 da armi da fuoco, un numero imprecisato di contusi e 145 morti in scontri in piazza, cui si aggiungono 19 vittime fra le forze dell'ordine<ref>Articolo di Gianni Viola disponibile a [http://web.tiscali.it/dplarivista/ANNO%20I%20-%20NUMERO%201/TESTI/articolo%20scelba.htm questo link]</ref>.
 
Una situazione particolarmente tesa venne raggiunta all'indomani del ferimento dello stesso [[Palmiro Togliatti]] per mano di uno studente siciliano, [[Antonio Pallante]]: il Paese si trovò ''sull<nowiki>'</nowiki>orlo della guerra civile''<ref>[[Indro Montanelli]] ''(cit.)'' pagina 353</ref>, con scontri in piazza e assalti contro la polizia. {{Citazione necessaria|Si contarono 9 morti e 120 feriti fra le forze dell'ordine e 7 morti e 186 feriti fra i civili, secondo cifre fornite dal ministro dell'interno [[Mario Scelba]].}}
 
Parlando di questo periodo storico lo stesso Scelba disse:
{{quote|Nel dopoguerra i pericoli per la sicurezza dello stato venivano dalle organizzazioni paramilitari comuniste che non avevano accettato l'ordine emanato dai governi dei Comitati di Liberazione Nazionale per la consegna delle armi, e anzi le custodivano ben oliate e pronte per l'uso.{{Citazione necessaria}}}}
 
Nello stesso periodo il [[ministero dell'interno]] elaborò dei piani per sventare un eventuale tentativo insurrezionale da parte del partito comunista. Il Paese venne diviso in una serie di grosse "circoscrizioni" formate da più province, con alla testa una specie di prefetto regionale, prosegue Scelba dicendo: ”I superprefetti da me designati avrebbero assunto gli interi poteri dello Stato sapendo esattamente, in base a un piano prestabilito, che cosa fare”<ref>[[Antonio Gambino]], Storia dell'Italia nel dopoguerra, Laterza, 1975, pp. 473-474.</ref>.
 
L'intera storia recente italiana è stata dominata dal timore che il [[Partito Comunista Italiano]] (il più forte come elettorato a ovest della [[cortina di ferro]]) potesse andare al potere, negli anni l'Italia fu quindi teatro di uno scontro sotterraneo fra varie forze, in primo luogo i servizi [[Central Intelligence Agency|segreti statunitensi]] e lo stesso [[KGB]] [[URSS|sovietico]], contrari alla rottura degli [[Conferenza di Jalta|equilibri di Jalta]] che avevano ''assegnato'' l'Italia al blocco occidentale<ref>Giovanni Fasanella, Claudio Sestrieri e Giovanni Pellegrino ''Segreto di Stato''</ref>.
 
=== Genova 1960 ===
{{vedi anche|Fatti di Genova del 30 giugno 1960}}
A maggio del [[1960]] il [[Movimento Sociale Italiano]] decise di convocare il suo quinto congresso a [[Genova]], la decisione fu giudicata da più parti provocatoria in quanto dalla città, decorata medaglia d'oro della Resistenza, era partita l'insurrezione del 25 aprile. A peggiorare la situazione intervenne la notizia che ai lavori del congresso avrebbe partecipato anche [[Carlo Emanuele Basile]], prefetto della città durante la RSI<ref>Nicola Tranfaglia, ''L'Italia repubblicana'' in ''La storia'', Mondadori, pag. 307</ref>.
 
Il [[6 giugno]] dello stesso anno i rappresentanti locali del [[Partito Comunista Italiano|PCI]], [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], [[PSDI]], [[Partito Socialista Italiano (1892-1994)|PSI]] e [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] fecero stampare un manifesto dove esprimevano ''il disprezzo del popolo genovese nei confronti degli eredi del fascismo''<ref>[[Indro Montanelli]], op. cit., pag. 416</ref>.
 
Il [[25 giugno]] durante un corteo di protesta vi furono alcuni incidenti. Il [[28 giugno]] il futuro Presidente della Repubblica [[Sandro Pertini]] manifestò la propria opposizione al congresso, mentre per il [[30 giugno]] la camera del lavoro cittadina indisse uno sciopero generale dalle 14 alle 20. Verso le 17:30 il corteo che accompagnava lo sciopero cominciò a sciogliersi, mentre in piazza De Ferrari iniziò una vera e propria battaglia che si estese rapidamente in via XX settembre. Il giorno dopo, quando i gestori del teatro Margherita, dove si sarebbe dovuto tenere il congresso, annunciarono che il teatro non era più disponibile, il comitato centrale missino annunciò l'annullamento del congresso.
 
Nel frattempo vi erano stati scontri anche a Roma e soprattutto a [[Reggio Emilia]], dove si contarono cinque vittime fra i manifestanti antifascisti.
 
=== Golpe Borghese ===
{{vedi anche|Golpe Borghese}}
=== Reggio Calabria 1970 ===
{{vedi anche|Fatti di Reggio}}
Quando nel [[1970]] venne istituita la regione [[Calabria]], si aprì il dibattito su quale città dovesse divenirne capoluogo. Malgrado [[Reggio Calabria]] venisse considerata da molti capoluogo "storico" della regione e fosse la città più popolata, venne scelta [[Catanzaro]] perché sede della [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'appello]]. Tutta la classe politica reggina, ad eccezione del [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista]], si schierò contro la decisione del governo. All'interno del direttivo, composto da forze trasversali, era presente anche l'esponente del [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI]] [[Ciccio Franco]].
 
Nei mesi successivi gli scioperi e le proteste si fecero sempre più violente, mentre il governo [[Emilio Colombo|Colombo]] rifiutò qualunque negoziato e inviò forti contingenti militari verso la città. A Reggio Calabria si viveva un clima semi-insurrezionale, con la creazione di "Repubbliche" formate da vie o quartieri che proclamavano la secessione, si susseguivano attentati dinamitardi, culminati nella bomba che il [[22 luglio]] [[1970]] a Gioia Tauro fece deragliare il treno "Treno del Sole", Palermo-Torino, provocando 6 morti e 54 feriti.
 
Secondo le rivelazioni di Giacomo Lauro un [[collaboratore di giustizia|pentito]] della 'ndrangheta, avvenute nel novembre [[1993]], alcuni esponenti del ''Comitato d'azione per Reggio Capitale'' guidato da Franco, avrebbero commissionato<ref>''[http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=2853&Class_ID=1001 Osservatorio Democratico]''"Giacomo Lauro indicò negli ambienti di [[Avanguardia Nazionale]] e del “Comitato d’azione per Reggio capoluogo” gli ispiratori della strage. Accusò Renato Marino, Carmine Dominici, Vito Silverini, Vincenzo Caracciolo e Giovanni Moro, di essere stati “il braccio armato che metteva le bombe e faceva azioni di guerriglia” per conto del “Comitato”, diretto da Ciccio Franco,”".</ref> alla 'ndrangheta alcune azioni eversive tra cui il deragliamento del treno di Gioia Tauro, avendo ottenuto finanziamenti da alcuni industriali<ref>''[http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=2853&Class_ID=1001 Osservatorio Democratico]''"Tra i finanziatori indicò il “commendatore Mauro”, “quello del caffè”, e l’imprenditore “Amedeo Matacena”, “quello dei traghetti”. “Davano i soldi” – testimoniò – “per le azioni criminali, per la ricerca delle armi e dell’esplosivo”".</ref>. Le dichiarazioni del pentito provocarono il coinvolgimento di [[Fortunato Aloi]] e del senatore [[Renato Meduri]] di [[Alleanza Nazionale]]<ref>''[http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=2853&Class_ID=1001 Osservatorio Democratico]''"Nel luglio 1995, per concorso nella strage di Gioia Tauro, furono indagati dalla procura distrettuale di Reggio Calabria, l’armatore Amedeo Matacena, Angelo Calafiore, ex-consigliere provinciale di Reggio Calabria per il Msi- Destra nazionale, l’On. Fortunato Aloi e il senatore Renato Meduri, entrambi di Alleanza nazionale".</ref> ipotizzando un piano preciso per destabilizzare il paese a partire dal sud, dopo l'inizio da nord della [[Strategia della tensione]]. Tutti i personaggi coinvolti nell'inchiesta furono però [[Proscioglimento|prosciolti in fase istruttoria]]<ref>''[http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=2853&Class_ID=1001 Osservatorio Democratico]''"Furono prosciolti tutti in istruttoria".</ref> ad eccezione di Lauro stesso che dopo essere stato inizialmente assolto il [[27 febbraio]] [[2001]] per mancanza di dolo, nel gennaio 2006, fu condannato per concorso anomalo in omicidio plurimo, reato ormai prescritto<ref>''[http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=2853&Class_ID=1001 Osservatorio Democratico]''"Stabilì che il reato di Giacomo Lauro fu di concorso anomalo in omicidio plurimo, ormai estinto per prescrizione".</ref>.
 
Alcuni mesi dopo [[anarchici della Baracca|5 giovani anarchici]] morirono in un misterioso incidente stradale che, secondo dichiarazioni di pentiti<ref>Cuzzola, F. ''Cinque Anarchici del sud. Una storia negata'', Città del sole edizioni, 2005</ref>, avrebbe impedito la consegna di dossier riguardanti i rapporti fra neofascisti e rivoltosi.
 
==Gli anni dell<nowiki>'</nowiki>''antifascismo militante'' e gli anni di piombo==
{{...}}
===Il fenomeno del neofascismo===
In Italia, il più importante partito politico di destra fu il [[Movimento sociale italiano]]. Sebbene costituito principalmente da ex reduci della [[Repubblica Sociale Italiana]] e da ex membri del disciolto [[Partito Nazionale Fascista]], il MSI anche se a più riprese accusato di [[Apologia del fascismo|ricostituzione del Partito Nazionale Fascista]] non fu mai disciolto. Infatti anche non rientrando nel cosiddetto ''[[Arco costituzionale]]'' fu costantemente presente sulla scena politica italiana, già dalle [[elezioni politiche italiane del 1948]] elesse sei deputati e un senatore. Alla destra del MSI, a partire dagli anni 60 si formarono diversi movimenti extraparlamentari, alcuni dei quali passarono al [[terrorismo nero]], come [[Avanguardia Nazionale]], i [[Nuclei Armati Rivoluzionari]], il movimento politico [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]], che stimolarono una nuova fase dei movimenti antifascisti.
 
===L'antifascismo degli anni di piombo e la strategia della tensione===
{{vedi anche|Anni di piombo|Strategia della tensione|Terrorismo di Stato}}
{{...}}
== Dalla metà degli anni '80 alla fine del XX secolo==
{{...}}
== Il XXI secolo==
{{...}}
 
== Note ==
{{<references|2}} />
 
== Bibliografia ==
 
<!-- Aggiungere i testi ordinati per cognome dell'autore utilizzando il template <nowiki>{{cita libro}}</nowiki> e codice ISBN ove possibile esempio:
{{Cita libro| Nome| cognome | titolo | anno | editore | città | id= ISBN ???????????}} ad ogni modo si rimanda alla pagina uso dell'apposito template-->
 
<div class="references-small" style="-moz-column-count: 2; column-count: 2;">
* Onofri Nazario Sauro ''Il triangolo rosso (1943-1947) La verità sul dopoguerra in Emilia-Romagna'', Sapere 2000, Roma 1994.
* Luca Tadolini ''La Repubblica Sociale Italiana a Reggio Emilia'', Edizioni all'insegna del Veltro, Parma, 2003.
* [[AA. VV.]], ''[[Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana (8 settembre 1943 - 25 aprile 1945)]]'', a cura di Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli (Einaudi 1952)
* [[AA. VV.]], ''[[Lettere della resistenza europea]]'' (Einaudi 1974)
* [[AA. VV.]], ''[[Racconti della Resistenza]]'', a cura di Gabriele Pedullà (Einaudi 2005)
* [[AA. VV.]], ''[[Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza Italiana]]'' (on line 2007)
* [[Paolo Alatri]], ''[[Il prezzo della libertà. Episodi di lotta antifascista]]'' (Tipografia Nava 1958)
* [[Giorgio Bassani]], ''[[Il giardino dei Finzi-Contini]]'' (Einaudi 1962)
* [[Ubaldo Bertoli]], ''[[La quarantasettesima]]'' (Einaudi 1976)
* [[Luisito Bianchi]], ''[[La messa dell'uomo disarmato]]'' (Sironi 2007 ISBN 978-88-518-0024-6)
* [[Giorgio Boatti]], ''[[Preferirei di no. Le storie dei dodici professori che si opposero a Mussolini]]'' (Einaudi 2001)
* [[Giorgio Bocca]], ''[[Partigiani della montagna]]'' (Bertello 1945; Feltrinelli 2004 ISBN 88-07-17097-3)
* [[Giorgio Bocca]], ''[[Una repubblica partigiana]]'' (Il Saggiatore 1964)
* [[Giorgio Bocca]], ''[[Storia dell'Italia partigiana]]'' (Laterza 1966)
* [[Mario Bonfantini]], ''[[Un salto nel buio (libro)|Un salto nel buio]]'' (Feltrinelli 1959; Einaudi 1971)
* [[Italo Calvino]], ''[[Il sentiero dei nidi di ragno]]'' (Einaudi 1947 e con nuova prefazione 1964)
* [[Italo Calvino]], ''[[Ultimo viene il corvo]]'' (Einaudi 1949)
* [[Carla Capponi]], ''[[Con cuore di donna]]'' (Il Saggiatore 2000; Net 2003 ISBN 88-515-2073-9)
* [[Carlo Cassola]], ''[[La ragazza di Bube (romanzo)|La ragazza di Bube]]'' (Einaudi 1960)
* [[Pietro Chiodi]], ''[[Banditi (romanzo)|Banditi]]'' (Einaudi 1961)
* [[Leonida Costa]], ''[[Le 127 giornate di Riolo Terme]]''
* [[Alberto Cotti]], ''[[Il Partigiano D'Artagnan]]'' (1990)
* [[Beppe Fenoglio]], ''[[I ventitré giorni della città di Alba]]'' (Einaudi 1952)
* [[Beppe Fenoglio]], ''[[Una questione privata (Fenoglio)|Una questione privata]]'' (Einaudi 1963)
* [[Beppe Fenoglio]], ''[[Il partigiano Johnny (romanzo)|Il partigiano Johnny]]'' (Einaudi 1968)
* [[Beppe Fenoglio]], ''[[Appunti partigiani]]'' (Einaudi 1994)
* [[Franco Fortini]], ''[[Sere in Valdossola]]'' (Mondadori 1963)
* [[Mario Giovana]], ''[[Storia di una formazione partigiana]]'' (1964)
* [[Carlo Levi]], ''[[Cristo si è fermato a Eboli (romanzo)|Cristo si è fermato a Eboli]]'' (Einaudi 1945)
* [[Rosetta Loy]], ''[[La parola ebreo]]'' (Einaudi 1997)
* [[Luigi Meneghello]], ''[[I piccoli maestri]]'' (Mondadori 1964)
* [[Elsa Morante]], ''[[La Storia (romanzo)|La Storia]]'' (Einaudi 1974)
* [[Alberto Moravia]], ''[[Il conformista (romanzo)|Il conformista]]'' (Bompiani 1951)
* [[Cesare Pavese]], ''[[La casa in collina]]'' (Einaudi 1949)
* [[Giovanni Pesce]], ''[[Senza tregua (libro)|Senza tregua]]'' (Feltrinelli 1967)
* [[Giorgio Pisanò]] e [[Paolo Pisanò]], ''[[Il triangolo della morte]]'' (Mursia 1992)
* [[Vasco Pratolini]], ''[[Il quartiere]]'' (1944)
* [[Nuto Revelli]], ''[[Mai tardi]]'' (1946)
* [[Nuto Revelli]], ''[[La guerra dei poveri]]'' (Einaudi 1962)
* [[Nuto Revelli]], ''[[Le due guerre]]'' (Einaudi 2003)
* [[Emilio Sarzi Amadé]], ''[[Polenta e sassi]]'' (Einaudi 1977)
* [[Giovanni Sbordone]], ''[[Il filo rosso]]'' (2007)
* [[Daniela Anna Simonazzi]], ''[[Azor La Resistenza incompiuta di un comandante partigiano]]'' (2004)
* [[Mario Spinella]], ''[[Memoria della Resistenza]]'' (Mondadori 1974; Einaudi 1995)
* [[Mario Tobino]], ''[[Il clandestino]]'' (Mondadori 1962)
* [[Gino Vermicelli]], ''[[Viva Babeuf!]]'' (1984)
* [[Gino Vermicelli]], ''[[Babeuf, Togliatti e gli altri]]'' (2000)
* [[Renata Viganò]], ''[[L'Agnese va a morire]]'' (Einaudi 1949)
* [[Elio Vittorini]], ''[[Uomini e no]]'' (Einaudi 1945)
* [[Daniele Biacchessi]].''Orazione civile per la Resistenza'', Bologna, Promomusic, 2012.</div>
 
== Voci correlate ==
=== Partiti e movimenti coinvolti ===
* [[Anarchia|Anarchici]]
* [[Azione Cattolica]]
* [[Democrazia Cristiana]]
* [[Storia della Cgil#L'anticomunismo sindacale|La Cgil contro il fascismo]]
* [[Partito Comunista d'Italia]]
* [[Partito Comunista Italiano]]
* [[Partito d'Azione]]
* [[Partito Popolare Italiano (1919-1926)]]
* [[Partito Repubblicano Italiano]]
* [[Partito Sardo d'Azione]]
* [[Partito Socialista Italiano]]
* [[Psiup]]
* [[Unione Sindacale Italiana]]
 
=== L'antifascismo nel primo dopoguerra ===
* [[Guardie Rosse (Italia)]]
* [[Arditi del Popolo]]
* [[Fatti di Sarzana]]
* [[Formazioni di difesa proletaria]]
* [[Fatti di Parma]]
* [[Fatti di Empoli]]
* [[Formazioni di difesa proletaria a Genova]]
* [[Partito Comunista d'Italia e Arditi del Popolo]]
* [[L'Internazionale e gli Arditi del Popolo]]
* [[Lojze Bratuž]]
* [[Rivolta dei Bersaglieri]]
 
=== Guerra civile spagnola ===
* [[Guerra di Spagna]]
* [[Terra e libertà (film)]]
* [[La Retirada]]
* [[Antifascisti nella legione straniera]]
* [[Quinto Regimiento]]
 
=== Storia della Resistenza ===
* [[Resistenza italiana]]
* [[Squadre di azione patriottica]]
* [[Gruppi di azione patriottica]]
* [[Brigate Garibaldi]]
* [[Bandiera Rossa Roma]]
* [[Storia del movimento operaio a Genova]]
* [[Formazioni di difesa proletaria a Genova]]
* [[Storia del movimento partigiano a Genova]]
* [[Eccidio di Porzus]]
* [[Brigata Osoppo]]
* [[Partigiani e comunisti a Genova]]
* [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione]]
* [[Giustizia e Libertà]]
 
=== Secondo dopoguerra ===
* [[Fatti di Genova del 30 giugno 1960]]
* [[Portella della Ginestra]]
* [[Fatti di Reggio]]
* [[Strage di Piazza della Loggia]]
* [[Strage di piazza Fontana]]
* [[Carabinieri nella Resistenza e nella Guerra di Liberazione]]
* [[Lista dei campi per l'internamento civile nell'Italia Fascista]]
* [[Villa Triste]]
* [[Ettore Troilo]]
* [[Aristide Simboli]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q_etichetta=antifascismo|commons_etichetta=antifascismo|wikt_etichetta=antifascismo|q_preposizione=sull'|commons_preposizione=sull'|q|commons=Category:Antifascist resistance|wikt=antifascismo|s=:Categoria:Canti_antifascisti_e_della_Resistenza|s_oggetto=alcuni|s_preposizione=canti|s_etichetta=antifascisti}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.cbs.com/primetime/csi/|Sito ufficiale|lingua=en}}
*[http://www.oliari.com/storia2/fascismo.html] articoli di Giovanni Dell'Orto e Gianfranco Goretti inerenti al rapporto fascismo omosessuali
* {{Imdb}}
*[http://www.triangoloviola.it/pdf/tdgfasc.pdf] i [[Testimoni di Geova]] e il [[fascismo]]
* {{Tv.com|serie|csi-crime-scene-investigation}}
 
* {{cita web|http://www.foxcrime.it/c-s-i/|Scheda su Fox Crime.it}}
{{Antifascismo}}
* {{dopp|telefilm|csi}}
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{{CSI (franchise)}}
[[Categoria:Antifascismo| ]]
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