Decreti Bersani (2006-2007) e Figurina: differenze tra le pagine

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Il '''decreto Bersani''' (Dl 223/2006, definitivamente convertito con la Legge n. 248 del 4 agosto 2006), noto anche come "decreto sulle [[liberalizzazione|liberalizzazioni]]", è un [[decreto legge]] proposto dal [[ministero dello Sviluppo Economico|ministro dello Sviluppo economico]] [[Pier Luigi Bersani]] emanato il [[4 luglio]] [[2006]].
[[File:BrunoBolchiPanini.jpg|thumb|La prima figurina Panini]]
Una '''figurina''' è una piccola carta, realizzata generalmente in cartoncino, carta spessa o carta plastificata adesiva, che solitamente contiene l'immagine di una persona, luogo o cosa (reale o immaginaria) ed eventualmente una breve descrizione dell'immagine, insieme ad altri testi (informazioni statistiche o curiosità). La varietà di tipi di carte, schema di presentazione, contenuto della carta e anche materiale usato per la carta è estremamente vario.
 
== Storia ==
Le misure contenute nel decreto si proponevano di rendere più dinamico il mercato, tutelare i consumatori (abbattendo i privilegi di alcune categorie sociali e aumentando la concorrenza in quei settori) e, in secondo luogo, di agevolare la lotta all'[[evasione fiscale]] (attraverso alcune procedure obbligatorie nei pagamenti).
Il concetto di figurina ha origine dall'idea di associare un messaggio pubblicitario a un'immagine o vignetta impressa su un cartoncino e nasce in Francia verso la metà del XIX secolo. In quel periodo diverse aziende scelgono di promuovere il proprio marchio o un proprio prodotto attraverso la distribuzione gratuita ai propri clienti di vignette illustrate dai temi più disparati nelle quali compare il prodotto o il logo della ditta. La prima figurina conosciuta è prodotta dalla catena di supermercati [[Bon Marchè]] del 1866, identificabile grazie al calendario stampato sul retro<ref name=cartantica>{{Cita web|url=http://www.cartantica.it/pages/figurineliebig.asp|titolo=Parliamo di figurine|editore=cartantica.it|accesso=8 agosto 2011}}</ref>. In realtà questi primi esempi di figurine sono propriamente dei biglietti, per l'uso di sedie o poltrone poste in luoghi con vista panoramica nella [[Parigi]] [[XIX secolo|ottocentesca]].<ref name=cartantica />. Al tempo le tecniche di stampa adottate erano la [[litografia]] per la stampa monocromatica, oppure la più evoluta [[cromolitografia]].
 
=== Figurine delle sigarette ===
Un altro pacchetto di liberalizzazioni fu promosso, sempre dal ministro dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani, con il decreto legge n. 7 del 31 gennaio [[2007]], convertito in Legge n. 40 del 2 aprile 2007, con l'intento di tutelare i consumatori, promuovere la concorrenza, snellire le pratiche burocratiche.
Anche le ditte produttrici di sigarette iniziarono a pubblicare figurine promozionali, inizialmente cartoncini pubblicitari inseriti per rinforzare il dorso del pacchetto e successivamente vere e proprie carte da collezione. Al [[Metropolitan Museum of Art]] è conservata una carta risalente al [[1879]] della Marquis of Lorne.<ref name=cartantica /><ref>{{Cita web|url=http://www.jimsburntofferings.com/adsmarquisoflorne.html|titolo=Marquis of Lorne - 1879|autore=James A. Shaw|accesso=12 agosto 2011|lingua=en}}</ref> Tra le altre prime ditte ad adottarle ci furono la [[Allen & Ginter]] negli Stati Uniti d'America nel 1886 e la [[W.D. & H.O. Wills]] nel Regno Unito nel 1888. Le figurine, stampate con tecnica litografica, spaziavano su vari argomenti, dalla natura, alla guerra, allo sport - soggetti che risultavano interessanti per gli uomini che fumavano.<ref name="stevetalbot.com">{{Cita web|url=http://www.stevetalbot.com/cards/history.php|titolo=The History of Cartophily|data=11 dicembre 2002|accesso=12 agosto 2011|autore=Steve Talbot|coautore=David Snowdon|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130523114000/http://www.stevetalbot.com/cards/history.php|dataarchivio=23 maggio 2013}}</ref> Per l'inizio del [[XX secolo]], c'erano migliaia di serie di figurine prodotte da più di 300 diverse compagnie. I bambini si piazzavano fuori dai negozi di sigarette per chiedere ai clienti se potevano avere la loro carta.<ref>{{Cita web|url=http://www.historic-uk.com/CultureUK/CigaretteCards.htm|titolo=A Social History Lesson Up In Smoke — Cartophily|editore=Historic-UK.com|accesso=12 agosto 2011|lingua=en}}</ref> In seguito al successo delle figurine delle sigarette, anche i produttori di altri prodotti iniziarono a includere nel prodotto o far consegnare dal negoziante all'acquisto delle figurine.<ref name="stevetalbot.com"/> La [[seconda guerra mondiale]] interruppe la produzione di figurine a causa della scarsità della carta e dopo la guerra le figurine delle sigarette non ripresero più a essere distribuite, in parte sostituite dalle figurine distribuite insieme alle bustine del the nel Regno Unito e insieme alle gomme da masticare negli Stati Uniti.<ref>{{Cita web|url=http://reviews.ebay.com/Cigarette-Card-Guide-Collectibles-History-and-Grading_W0QQugidZ10000000000792783|titolo=Cigarette Card Guide (Collectibles) History and Grading|data=11 dicembre 2002|accesso=12 agosto 2011|lingua=en|autore=Steve Talbot|coautore=David Snowdon}}</ref>
 
=== Figurine Liebig ===
Tra i provvedimenti si annoverano l'abolizione dei costi di ricarica per la telefonia mobile, la libera installazione di impianti per la distribuzione di carburanti, la liberalizzazione delle edicole.
[[File:Liebig 344 ITA Front.jpg|thumb|Serie Liebig Italiana n°344 (numerazione Catalogo Sanguinetti)]]
{{Vedi anche|Figurine Liebig}}
Nel [[1872]] il barone [[Justus Von Liebig]], allo scopo di promuovere la commercializzazione del proprio estratto di carne, decide di omaggiare ai propri clienti di figurine, le famose [[figurine Liebig]], raffiguranti scene e soggetti diversi, la cui realizzazione spesso era affidata a veri e propri artisti del periodo. Come tecnica di stampa viene adottata la [[cromolitografia]] a 12 colori che consente di ottenere immagini dai colori brillanti e dai dettagli molto curati. La richiesta di tali figurine è subito così elevata che dopo un breve periodo di distribuzione totalmente gratuita si sceglie di abbinare intere serie da sei figurine a una raccolta punti. Le emissioni proseguono per oltre un secolo, fino al [[1974]], anno in cui ne viene cessata la distribuzione. Complessivamente verranno stampate 1866 serie costituite il più delle volte da 6 figurine ciascuna e dalle dimensioni approssimative di 7 x 11 centimetri.
 
=== EffettiFigurine sul baseball ===
Le prime figurine dedicate al [[baseball]] furono stampate alla fine degli anni sessanta del XIX secolo da una ditta di beni sportivi, all'incirca nel periodo in cui il baseball divenne uno sport professionale.<ref>{{Cita web|url=http://www.cycleback.com/1800s/trade.htm |titolo=Early Trade Cards| editore = Cycleback|lingua=en|accesso=12 agosto 2011}}</ref> La maggior parte delle figurine dedicate al baseball all'inizio del XX secolo provenivano da produttori di tabacco e dolciumi; infatti è una serie dedicata al baseball, conosciuta come "T-106 tobacco card set", distribuita dalla [[American Tobacco Company]] nel 1909 ad essere considerata la serie più popolare dai collezionisti di figurine di sigarette.<ref>{{Cita web|url=http://www.baseball-almanac.com/treasure/autont005.shtml|titolo=Tobacco Baseball Cards|editore=Baseball=-Almanac|anno=2011|lingua=en|accesso=12 agosto 2011}}</ref>
 
La Topps Chewing Gum, ora [[Topps Company]], iniziò a inserire figurine nei pacchetti di gomma da masticare nel 1950, dedicate ad argomenti come programmi televisivi, film sui cowboy, la caccia grossa in Africa e football americano. La Topps produsse nel 1952, progettata da [[Sy Berger]], le prime serie sul baseball complete di dati statistici e risultati sportivi.<ref>{{Cita web|url=http://www.topps.com/sports-cards|titolo=Sports|accesso=12 agosto 2011|editore=Topps Company|lingua=en}}</ref> La Topps fu leader nel mercato delle figurine, non solo sportive, dal 1956 fino al 1980. A partire dal 1981 le figurine vennero prodotte per essere vendute da sole e non per essere inserite in pacchetti di gomma da masticare.<ref>{{Cita web|url=http://www.fundinguniverse.com/company-histories/The-Topps-Company-Inc-Company-History.html|titolo=The Topps Company, Inc. History|accesso=12 agosto 2011|lingua=en}}</ref>
=== Vendita dei farmaci da banco nei supermercati ===
Il provvedimento non riguarda i farmaci su ricetta, ma consente di creare spazi dedicati nella grande distribuzione, purché alla vendita sia impiegato personale con una laurea in [[farmacia]].Questa possibilità occupazionale per i neolaureati è di [[lavoro dipendente]]. Salvo eccezioni, la titolarità delle licenze è in capo ai supermercati, nei quali i farmacisti vengono assunti come dipendenti come accadeva in passato nelle altre farmacie, per quanti fossero privi di una licenza.
 
=== Italia ===
Il fatto che i farmaci non sono venduti nei normali scaffali, fra l'altro, dovrebbe evitare che l'acquirente li consideri alla stregua degli altri beni di consumo. I farmaci da banco costituiscono la maggior quota del fatturato dei farmacisti e, memori di quanto avvenuto per il latte per bambini, la rottura del [[monopolio]] della distribuzione e l'aumento della [[concorrenza]] potrebbero portare un significativo calo dei prezzi. D'altro canto i farmacisti ottengono la facoltà di avere più licenze intestate alla stessa persona, con il connesso pericolo di nuove concentrazioni nel settore.
Anche se già intorno al 1865 la Società Romana dei Tramway aveva pubblicato biglietti da 15 centesimi raffiguranti panorami romani, in generale il fenomeno in Italia rimane abbastanza limitato e generalmente limitato ai bambini fino al 1934, quando la EIAR pubblica la prima grande raccolta nazionale di figurine, abbinata al programma radiofonico ''[[I Quattro Moschettieri (programma radiofonico)|I Quattro Moschettieri]]'': il programma, offerto dall'azienda [[Buitoni]]-[[Perugina]], costituisce "il primo caso di sponsorizzazione in Italia"<ref>{{cita pubblicazione |cognome=Covino |nome=Renato |anno=2004 |mese=maggio|titolo=La pubblicità e l'evento: la "febbre moschettiera" |rivista=Teatro Stabile dell'Umbria - I Quattro Moschettieri |p=11 }}</ref>; tra le iniziative promozionali abbinate alla trasmissione, di particolare successo, nelle edizioni del 1936 e del 1937, è il concorso a premi basato sulla raccolta di figurine disegnate da [[Angelo Bioletto]], contenute nelle confezioni dei prodotti dello sponsor<ref name="Covino, op. cit.">Covino, ''op. cit.''</ref>.
 
Centocinquanta album completi consentivano di vincere una [[Fiat Topolino|Topolino]]; tra il luglio del 1936 e il marzo del 1937 ne furono distribuite ben 200, e l'interesse venne accentuato dal fatto che alcune figurine erano rare o introvabili, prima fra tutte quella del ''Feroce Saladino''<ref name="Covino, op. cit."/>. Il concorso legato alla raccolta delle figurine non fu circoscritto solo all'ambito pubblicitario, ma divenne un fatto di costume nazionale: se ne interessarono giornali e riviste, vennero girati film che prendevano spunto dall'evento (''[[Il feroce Saladino]]'' di [[Mario Bonnard]] del [[1937]]), presso i negozi della Perugina verranno aperte vere e proprie "borse delle figurine", si pubblicheranno giornali con le "quotazioni" delle stesse, che, in alcuni casi, verranno addirittura falsificate<ref name="Covino, op. cit."/><ref>{{cita libro|cognome=Chiapparino |nome=Francesco| coautori=Renato Covino|titolo=Consumi e industria alimentare in Italia dall'Unità a oggi | anno=2002 | editore=Giada|città=Perugia|p=86}}</ref>.
=== Licenze dei tassisti ===
Nonostante i provvedimenti, di cui segue, il [[contingentamento]], che limita il numero di licenze, non viene abrogato: non si tratta quindi tecnicamente di una liberalizzazione. Un tassista potrà avere più licenze e auto, abolendo il vigente obbligo che legava alla figura professionale un'unica licenza e un'unica automobile. Analogamente alla liberalizzazione sui farmaci, anche l'aumento delle licenze dovrebbe garantire un aumento del numero di tassì nelle grandi città italiane (attualmente tra i più bassi d'Europa), un aumento della concorrenza e prevedibilmente un calo dei prezzi. Questa operazione è peraltro tesa a trasformare un [[lavoro autonomo]] in lavoro dipendente, con la possibilità della nascita nelle città di grandi aziende che controllano le quote del mercato prima indipendenti. Il risultato finale sarebbe quella di un migliore servizio a prezzi più bassi, grazie ad un aumento dell'offerta.
 
Nel 1936 la ditta veronese Prodotti Dolciari V.A.V. ("Venturini Antonio Verona") inizia a pubblicare figurine di "caricature" come raccolta premio abbinata ai suoi prodotti. Successivamente pubblicherà un paio di albi di figurine patriottiche durante la seconda guerra mondiale, un albo dedicato agli alleati dopo la guerra e, fino alla metà degli [[anni 1960|anni sessanta]], raccolte dedicate al calcio, ciclismo e al mondo dello spettacolo. A partire dal 1953 abbinerà alle figurine anche degli albi in cui raccoglierle, che in maniera simile agli album per le fotografie avevano linguelle in cui infilare le figurine.<ref>{{Cita web|url=http://www.cartesio-episteme.net/VAV.htm|titolo=Edizioni V.A.V. Verona|accesso=11 agosto 2011|editore=Museo virtuale della figurina}}</ref>
Anche per questa categoria viene abrogato il privilegio dell'ereditarietà della licenza.
 
[[File:Lavazza 001 fronte.jpg|thumb|Serie Lavazza nº1 "Castelli Piemontesi" emessa nel 1949]]
Purtroppo, il caso di Roma sembra smentire l'efficacia della norma. Il sindaco Veltroni, infatti, per scongiurare uno sciopero selvaggio dei tassisti (i quali si erano tutti riuniti in Piazza Venezia, bloccando in tal modo la circolazione nel centro della capitale) ha sì aumentato le licenze, ma ha anche concesso un aumento tariffario, in totale contrasto con lo scopo della normativa
Nel [[1949]] l'azienda Italiana [[Luigi Lavazza S.p.A.]], sulla scia del successo delle [[figurine Liebig]], inizia la distribuzione di figurine distribuite in seriette da sei e raffiguranti scene diverse, legate a molteplici tematiche: sono le famose [[figurine Lavazza]], la cui distribuzione cesserà solamente nel 1969 con al seguito ben 283 serie realizzate.<ref name=cartantica />
 
È nel 1950, grazie alle [[Edizioni Astra]] e al fortunato album "Animali di tutto il mondo" (ristampato fino al 1969)<ref>{{Cita web|url=http://www.cartesio-episteme.net/lampo.htm|titolo=Edizioni Lampo - Torino|accesso=11 agosto 2011|editore=Museo virtuale della figurina}}</ref> che gli italiani si appassioneranno alle figurine, che non sono più abbinate a un prodotto commerciale o programma televisivo o radiofonico, ma vendute come prodotto di per sé da collezionare.
=== Grande distribuzione organizzata ===
Il decreto vieta l'applicazione di ''fee'' d'ingresso per l'iscrizione alle liste di fornitori qualificati di un dato produttore.
 
In [[Italia]] le raccolte di figurine più famose sono quelle dei [[calciatori Panini]], prodotte dall'[[Panini (azienda)|omonima casa editrice]] [[Modena|modenese]], stampate annualmente a partire dal [[1961]]; un'altra casa editrice specializzata in figurine è stata la torinese [[Edis]]<ref>{{Cita web|url=http://www.cartesio-episteme.net/EDIS.htm|titolo=Edizioni Edis - Torino|editore=Museo virtuale della figurina|accesso=12 agosto 2011}}</ref>. Diffuse sono anche le figurine dedicate ai [[fumetto|fumetti]] e a serie televisive di [[cartone animato|cartoni animati]] o [[serie televisiva|telefilm]].
In particolare, per la grande distribuzione è anche abolito il contributo per l'accesso alla scaffalatura: un'impresa non dovrebbe più pagare per far esporre al pubblico i propri prodotti in un supermercato.
 
In Italia la figurina "moderna" è un'immagine plastificata adesiva da [[collezionismo]]. Il formato standard di una figurina è 4.9 × 6.5&nbsp;cm, ma possono anche essere più grandi. Le figurine vengono prodotte in una precisa serie tematica, ad esempio di [[calciatore|calciatori]], serie TV o film, e vengono raccolte nel corrispondente "album di figurine", un libretto disegnato a tal fine, {{Citazione necessaria|di solito avente formato 23cm x 27cm, con circa 32 pagine e progettato per ospitare dalle 180 alle 240 figurine}}. La prima e la quarta di copertina sono spesso dedicate al soggetto della raccolta. Le pagine interne possono includere testo e immagini del soggetto, così come illustrazioni ed altri elementi grafici a esso correlati. {{Citazione necessaria|È consuetudine, in fase di realizzazione, accludere all'interno dell'album un foglio contenente 4 figurine della raccolta come omaggio all'acquirente.}} Per incollare una figurina sull'album occorre rimuovere la pellicola (in genere [[carta siliconata]]) sul retro della figura, liberando così la parte adesiva. Sulla pellicola è stampato il numero identificativo della figurina, che costituisce il riferimento alla posizione all'interno dell'album.
Tale tariffa era talora giustificata come un'equa ripartizione con i produttori del rischio d'impresa legato all'acquisto di prodotti nuovi dei quali non sono facilmente prevedibili i volumi d'acquisto, che spesso restavano invenduti, e che i produttori imponevano di commercializzare.
 
Le figurine vengono vendute nelle [[edicola|edicole]] a pacchetti (bustine), in numero variabile. Di solito ogni bustina contiene dalle 4 alle 7 figurine. L'assortimento di figurine all'interno dei pacchetti è casuale, così capita spesso che vengano acquistate figurine già in possesso. Il collezionista quindi si forma presto il cosiddetto ''mazzetto delle doppie'', utile per gli scambi di figurine con altri collezionisti.
Oltre ad una causa d'inflazione dei prezzi,la ''fee'' d'ingresso rappresentava anche una limitazione degli sbocchi sul mercato, specialmente per i piccoli produttori, e quindi un ostacolo alla libera concorrenza.
 
== Giochi di carte collezionabili ==
Permane una distinzione di fondo fra mercato all'ingrosso e al dettaglio. L'accesso ai punti vendita dei grossisti è riservato ai detentori di partita IVA, vale a dire negozianti e al limite professionisti, poiché all'atto del pagamento deve essere emessa una fattura, e non un ordinario scontrino fiscale. In questo modo, non viene realizzato l'accorciamento della filiera, per una riduzione dei margini di guadagno degli intermediari, e per favorire una vendita direttamente dal produttore al consumatore, a loro reciproco vantaggio.
Oltre che oggetto di semplice collezionismo le figurine divennero anche un [[gioco di carte collezionabile|gioco]] con l'ideazione di ''[[Magic: l'Adunanza]]'', ad ambientazione [[fantasy]], progettato da [[Richard Garfield]] e pubblicato dalla [[Wizards of the Coast]] nel [[1993]]. In Italia ebbe un certo successo nei primi [[anni 1990|anni novanta]] ''[[Mutant Chronicles]]''. Più tardi le [[edizioni Alchemia]] produssero il [[Ken il guerriero (gioco di carte)|gioco di carte di ''Ken il guerriero'']], ispirato all'[[Ken il Guerriero|omonimo manga]], e il [[Dragon Ball (gioco di carte)|gioco di carte di ''Dragon Ball'']], anch'esso ispirato all'[[Dragon Ball|omonimo manga]]. Un altro gioco di carte ad ambientazione [[fantasy]], ispirato in particolare agli scenari di ''[[Dungeons & Dragons]]'' creato nei primi anni '90 e piuttosto noto negli USA, è ''[[Spellfire]]''. Attualmente, oltre a Magic, sono diffusi anche il ''[[Pokémon Trading Card Game]]'', l'''[[Harry Potter Trading Card Game]]'', ''[[Yu-Gi-Oh! (gioco di carte)|Yu-gi-oh!]]'', ''[[Duel Masters]]'', ''[[Eresia di Horus]]'', ''[[Il Trono di Spade (gioco di carte)|Il Trono di Spade]]'', ''[[Rat-Man - Il gioco senza nome]]'', ''[[The Eye of Judgment]]'', ''[[Warcraft]] TCG'', ''[[Wizards of Mickey (gioco di carte)|Wizards of Mickey]]'' e i ''[[Gormiti]]''.
 
=== Pagamento con cartaModi di creditodire ===
Lo scambio di figurine è un momento topico del collezionista, soprattutto di bambini e ragazzi. Durante l'incontro, mentre uno mostra le figurine del "mazzo delle doppie", l'altro ne cerca una che non ha. Questo rito ha coniato i termini "Celo" e "Manca", corrispondenti alle frasi "Ce l'ho" e "Mi manca", che si riferiscono alle possibili risposte di chi nello scambio cerca una figurina mancante.
Tutti i professionisti sono tenuti ad accettare pagamenti per importi superiori ad una certa soglia non in contante. I mezzi ammessi sono l'[[assegno]], il [[bonifico]], la [[carta di credito]] o qualunque mezzo che movimenti un conto corrente bancario.
Le soglie per il pagamento in contanti così come nell'originale formulazione sono:
* sino al 30 giugno 2007: max 1.000 euro
* dal 1° luglio 2007 al 30 giugno 2008: max 500 euro
* dal 1° luglio 2008: max 100 euro
 
== Tipologie ==
Successivamente la legge finanziaria 2007 ha modificato le scadenze di cui sopra nel modo seguente:
=== Lamincards ===
* sino al 30 giugno 2008: 1.000 euro
Le [[lamincards]] sono una particolare tipologia di figurine stampate su pvc trasparente. Il loro formato standard è 63 x 89&nbsp;mm. Sono vendute in buste che possono contenere dalle 4 alle 5 card.
* dal 1º luglio 2008 al 30 giugno 2009: 500 euro
=== Photocards ===
* dal 1º luglio 2009: 100 euro
Le photocards sono una particolare tipologia di figurine stampate su carta speciale simile alla carta fotografica. Il loro formato standard è 15 x 10&nbsp;cm o 10 x 13&nbsp;cm. Sono vendute in buste che possono contenere dalle 6 alle 8 card.
 
== Note ==
La misura è mirata contro l'evasione fiscale, mediamente elevata nei lavoratori autonomi: la misura cautelativa tuttavia non impedisce la libertà d'azione agli evasori i quali, con l'accordo del cliente, possono comunque richiedere contanti o assegni liberi da girare a terzi (ovviamente infrangendo la legge vigente).
<references/>
 
== Bibliografia ==
==== Potere contrattuale e rischi per i protestati ====
* ''Album di Figurine - Dal dopoguerra ai primi anni settanta, la produzione editoriale italiana delle raccolte di figurine da incollare'', vol. I, Gli Editori Maggiori, di Luca Mencaroni e Marco Mario Valtolina. Bari, Mencaroni Editore, 1999.
La norma consente alle banche di avere visibilità sulle entrate più significative (sopra i 1000 euro) dei professionisti. L'informazione dà un ulteriore potere contrattuale alla banca in caso di richiesta del [[credito]]. Scenari possibili sono il rifiuto di prestiti a studi in fallimento, ma anche l'applicazione di tassi d'[[interesse]] più alti per remunerare il [[rischio]] specifico d'impresa.
* ''Album di Figurine - Dal dopoguerra ai primi anni settanta, la produzione editoriale italiana delle raccolte di figurine da incollare'', vol. II, Gli Editori Minori, di Luca Mencaroni e Marco Mario Valtolina. Bari, Mencaroni Editore, 2001.
* ''Album di Figurine - Dal dopoguerra ai giorni nostri, la produzione editoriale italiana di tutte le raccolte di figurine'', vol. III, Le figurine adesive: Gli editori storici, di Marco Mario Valtolina. Bari Mencaroni Editore, 2013
 
== Voci correlate ==
Quanti sono protestati, inoltre, sono esclusi a vita dalla possibilità di firmare assegni o detenere carte di credito da qualsiasi banca. Queste persone sono registrate in un elenco alla "[[Centrale Rischi Interbancaria]]", che gli istituti di credito consultano a pagamento, prima di stipulare contratti con i clienti. Il protesto può arrivare per un assegno scoperto, per una rata di [[mutuo]] non pagata. Il professionista che è protestato o ha subito un fallimento, in questo modo, non può più esercitare la sua attività, a meno di cointestare lo studio ad una terza persona che non è segnalata nell'ambito bancario.
* [[Adesivo per automobili]]
* [[Etichetta di identificazione]]
* [[Trasferelli]]
 
== Altri progetti ==
In presenza di situazioni di scoperto bancario ("conti in rosso"), l'istituto bancario può essere tenuto a bloccare l'importo presente sul conto corrente e gli eventuali altri depositi, fino al ripagamento del debito.
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
Questo crea un problema di reperimento della liquidità necessaria a saldare spese che sono per alcuni multipli al di sopra della soglia dei 1000 euro, perché diventano necessari molteplici pagamenti di "piccolo taglio" sotto tale soglia, i soli che possono essere incassati in contanti senza transitare per il conto corrente e i relativi blocchi per lo scoperto.
* {{cita web|http://www.cartantica.it/pages/figurineliebig.asp|Cartantica: storia delle figurine}}
* {{cita web|http://www.globnet.it/collezionismo/liebig.htm|Articolo sulle figurine Liebig edito da Patrizia Roca}}
* {{Thesaurus BNCF}}
 
{{Portale|editoria}}
Un secondo problema riguarda i movimenti in uscita, ossia il blocco di quei trasferimenti che per i titolari di partita IVA possono essere svolti solo a mezzo del conto, come il pagamento di tasse e imposte.
 
[[Categoria:Figurine| ]]
=== Transazioni bancarie e controllo monetario===
Per pagamenti anche a trasferimenti di proprietà di auto, moto, barche, ecc..., tutti i quali occorre trasferire un bene con un atto di vendita, la cifra superiore alle 100 euro, si ha l'obbligo del pagamento controllato, previo transazione bancaria, citando nella clausola il riferimento dell'operazione.
Un altro problema è il rifiuto di una [[moneta]] a [[corso forzoso]] quale è l'[[euro]]. Il corso forzoso equipara la moneta di carta/metallo a quella delle transazioni bancarie, ed impone di accettare come mezzo di pagamento qualsiasi taglio della moneta. I tagli da 100 euro in su dovranno essere rifiutati, per lasciare il posto a transazioni bancarie, che sono equiparate a un'alternativa non esclusive di quelle in contanti.
 
Sempre in accordo con questa riforma, nel mese di giugno è stato introdotto l'obbligo degli agenti assicurativi di accettare il pagamento delle polizze soltanto a mezzo del conto corrente. Questo a seguito di dieci anni di dibattito, in cui gli agenti protestavano perché la maggioranza dei clienti preferisce pagare in contanti. Altri esempi di prodotti acquistabili solo attraverso il conto corrente sono i titoli di stato.
 
Ad opinione di alcuni, i ricorrenti obblighi di pagamento a mezzo di transazioni su conto corrente con divieto del contante, rientrano in un progetto di controllo della moneta, che dovrebbe portare progressivamente all'abbandono di banconote e monetine, con le quali sono acquistabili sempre meno prodotti e servizi. Lo scambio dovrebbe avvenire con trasferimenti bancari, mentre chi li gestisce ha il potere o meno di autorizzare singole transazioni, un potere che cresce con il loro numero. Soprattutto, i minori prelievi di [[contante]] dai correntisti, a fronte di maggiori movimenti del conto corrente, consentirebbero alle banche di abbassare la [[riserva frazionaria]] e fare più prestiti. Ciò, mantenendo l'attuale equilibrio finanziario, per il quale uno dei compiti principali è quello di soddisfare il fabbisogno di cassa per i prelevamenti dei correntisti. Da ultimo, ai professionisti è legato circa il 20% del [[PIL]] italiano. Commissione di carte di credito su queste somme, introiti per l'emissione e incasso di assegni e bonifici sono una considerevole entrata, che può avere un effetto [[inflazione|inflativo]], dato che i professionisti potrebbero caricare sui prezzi i costi di queste modalità di pagamento.
 
Alcuni, tuttavia, contestano la natura "liberalizzatoria" di tale norma, ritenendola un mezzo di maggiore controllo dello Stato sui cittadini.
 
==Critiche==
Critiche sono piovute sul decreto Bersani riguardo "l'abolizione dei costi di ricarica". Operazione che sarebbe stata applicata da lì a poco da parte dell'Authority, la quale aveva terminato un'indagine sul caso ed era pronta a prendere provvedimenti. Difatti, i promotori dell'iniziativa contro i costi di ricarica ritengono che la decisione di Bersani di includere l'eliminazione dei costi di ricarica nel decreto fosse solo una strumentalizzazione politica<ref>[http://www.aboliamoli.eu/facciamo_un_po_di_chiarezza.htm Fonte aboliamoli.eu], sito promotore dell'iniziativa contro i costi di ricarica</ref>. Questo comportamento ha causato anche un intervento dell'UE, che si è lamentata del comportamento di Bersani: attraverso l'approvazione di una legge su una materia che di fatto è di competenza dell'Authority, egli si è infatti posto in conflitto con quest'ultima<ref>[http://www.aboliamoli.eu/articolo_repubblica_3_febbraio_07.pdf Fonte Repubblica], 3 febbraio 2007</ref>.
 
==Note==
<div class="references-small">
<references />
</div>
 
==Collegamenti esterni ==
* [http://www.altalex.com/index.php?idnot=34368 Testo del Decreto, coordinato con la legge di conversione e la Finanziaria 2007]
* [http://www.sviluppoeconomico.gov.it/ Sito ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico]
[[Categoria:Leggi dello stato italiano]]