Stenital Mosciaro e Figurina: differenze tra le pagine

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[[File:BrunoBolchiPanini.jpg|thumb|La prima figurina Panini]]
La '''Stènital Mòsciaro''' (contrazione di '''''Sten'''ografia '''Ital'''iana'') è un sistema [[stenografia|stenografico]], inventato nella prima metà del secolo scorso da Abramo Mòsciaro e riconosciuto dallo Stato nel [[1955]]. In ordine di tempo, è il quarto e ultimo sistema ufficialmente autorizzato per le scuole pubbliche italiane, dopo il [[Franz Xaver Gabelsberger|Gabelsberger]]-[[Enrico Carlo Noë|Noë]], il [[Erminio Meschini|Meschini]] e il [[Giovanni Vincenzo Cima|Cima]].
Una '''figurina''' è una piccola carta, realizzata generalmente in cartoncino, carta spessa o carta plastificata adesiva, che solitamente contiene l'immagine di una persona, luogo o cosa (reale o immaginaria) ed eventualmente una breve descrizione dell'immagine, insieme ad altri testi (informazioni statistiche o curiosità). La varietà di tipi di carte, schema di presentazione, contenuto della carta e anche materiale usato per la carta è estremamente vario.
 
[[Immagine:STENITAL Alfabeto.JPG|thumb|Alfabeto Stènital]]
 
== Storia ==
Il concetto di figurina ha origine dall'idea di associare un messaggio pubblicitario a un'immagine o vignetta impressa su un cartoncino e nasce in Francia verso la metà del XIX secolo. In quel periodo diverse aziende scelgono di promuovere il proprio marchio o un proprio prodotto attraverso la distribuzione gratuita ai propri clienti di vignette illustrate dai temi più disparati nelle quali compare il prodotto o il logo della ditta. La prima figurina conosciuta è prodotta dalla catena di supermercati [[Bon Marchè]] del 1866, identificabile grazie al calendario stampato sul retro<ref name=cartantica>{{Cita web|url=http://www.cartantica.it/pages/figurineliebig.asp|titolo=Parliamo di figurine|editore=cartantica.it|accesso=8 agosto 2011}}</ref>. In realtà questi primi esempi di figurine sono propriamente dei biglietti, per l'uso di sedie o poltrone poste in luoghi con vista panoramica nella [[Parigi]] [[XIX secolo|ottocentesca]].<ref name=cartantica />. Al tempo le tecniche di stampa adottate erano la [[litografia]] per la stampa monocromatica, oppure la più evoluta [[cromolitografia]].
Abramo Mòsciaro (1901-1979) era un appassionato conoscitore di scritture veloci e stenografo gabelsbergeriano professionista; con tale qualifica lavorò presso varie istituzioni, prima di dedicarsi a elaborare il sistema che da lui prenderà il nome. Il compito non era dei più facili: nel panorama didattico italiano, già dominato da ben tre sistemi ufficiali, parecchi sistemi sperimentali lottavano per ottenere il nulla osta governativo.
 
In ''Lineamenti di Storia della Stenografia'' (Torino, 1940), Giuseppe Aliprandi cita Mòsciaro fra quanti pubblicarono nuovi progetti grafici nel 1934, ma è probabile si tratti dell’antesignana '''''S.I.M.''' — Superstenografia Italiana Mòsciaro'', non dell’attuale Stènital. Dopo oltre vent’anni d’esperimenti, perfezionamenti, applicazione a lingue straniere e trafila burocratica, una commissione ministeriale giudicò la versione definitiva degna della sanzione ufficiale, conferendo alla Società Stenografica Mòsciaro l’autorizzazione a formare docenti di stenografia.
 
== Presupposti teorici ==
Abramo Mòsciaro condivideva la posizione dello stenografo francese Prévost, secondo cui «tanto vale l’uomo, tanto vale la stenografia»: più che il metodo in sé, contano le doti intellettive e fisiche dell’allievo, la motivazione e la quantità/qualità dello sforzo profuso nell’esercizio. Tanti insuccessi, pertanto, deriverebbero dall’eccessiva difficoltà della teoria: troppe regole, troppe eccezioni (ciascuna delle quali, in sé, è un'altra regola da «digerire»), troppe sigle e abbreviazioni fisse di cui tener conto. Per esser efficace, il sistema dev’esser alla portata di quanti più allievi possibile.
 
Le doti fondamentali di una buona stenografia sono dunque:
* massima semplicità, chiarezza e regolarità della teoria;
* massima razionalità e flessibilità, alla base della tecnica abbreviativa.
 
== Morfologia ==
[[Immagine:GAB-NOE Speciale.JPG|thumb|"speciale" in GAB-NOË]]
Mòsciaro fissò una sola regola, elementare e senza eccezioni: ''dove termina il segno precedente, comincia quello successivo''. Nel Gabelsberger e in altri sistemi, invece, l’unione diretta talvolta non è possibile: qui, entrano in gioco i «filetti», senza valore fonetico e di lunghezza variabile. Per esempio, la parola ''speciale'' si scrive '''''spcⁱal''''': visto che il segno '''''sp''''' è una [[Legatura (tipografia)|legatura]] e la vocale {{IPA|/a/}} in '''''al''''' non è scritta, bensì simbolizzata dal rafforzamento della consonante, vi saranno in tutto solo tre segni, da collegare con due filetti.
 
La Stènital non abolisce i «filetti», ma li reinterpreta come stenogrammi obbligatori per le vocali. Sulla scorta di quanto aveva fatto [[Erminio Meschini|Meschini]], Mòsciaro fissò segni discendenti per le consonanti; ascendenti od orizzontali, per vocali e approssimanti (che chiama «semivocali»: {{IPA|/j, w/}}). Così, alternando naturalmente consonanti e vocali, la scrittura stenitaliana non devia troppo dal rigo di base (ciò aumenterebbe lo stacco tra una parola e l'altra).
 
== Vocali ==
[[Immagine:STENITAL MOSCIARO Vocali.JPG|550px|Vocali]]
 
Vi sono cinque segni per le vocali: ascendenti '''''i''''', '''''e''''', '''''a'''''; orizzontali '''''o''''', '''''u'''''. Si noti che '''''e''''', '''''o''''' non distinguono il fonema chiuso {{IPA|/e, o/}} da quello aperto {{IPA|/ɛ, ɔ/}}, ma esistono forme distinte per le voci verbali ''è'', ''ha'', ''ho'' (arrotondando lo stenogramma della vocale semplice, sempre rettilineo). Nel trattare dittonghi e trittonghi, Mòsciaro chiama «dittongo» la sequenza ''approssimante+vocale'', ovvero {{IPA|/ja, je, jo, ju/}} e {{IPA|/wa, we, wi, wo/}}; perciò, la combinazione {{IPA|/jwo/}} - come in «aiuola» - diventa un ''trittongo''.
 
Tutte le altre combinazioni sono classificate «iati», anche quando sono ''i veri e propri dittonghi'': '''''ae''''', '''''ai''''', '''''ao''''', '''''au''''', '''''ea''''', '''''ei''''', '''''eo''''', '''''eu''''' ecc. In italiano, c’è iato solo quando due o più vocali non appartengono alla stessa sillaba, es. ''faina'' {{IPA|/faˈina/}}, ''faraone'' {{IPA|/faraˈone/}}, ''Esaù'' {{IPA|/ezaˈu/}}.
 
In ogni modo, l’inesattezza teorica non influisce sulla coerenza grafica stenitaliana: le sillabe comincianti per {{IPA|/j, w/}} si formano coi rispettivi segni seguiti dalla vocale semplice; le unioni '''''ja''''', '''''je''''', '''''jo''''', '''''ju''''', inoltre, si fondono in un solo tratto di cicloide. Dittonghi e iati, invece, consistendo di sole vocali, si ottengono scrivendo di séguito i rispettivi stenogrammi, curvando leggermente il secondo, per evitare angoli ottusi.
 
=== Figurine delle sigarette ===
[[Immagine:STENITAL MOSCIARO Dittonghi.JPG|550px|Dittonghi]]
Anche le ditte produttrici di sigarette iniziarono a pubblicare figurine promozionali, inizialmente cartoncini pubblicitari inseriti per rinforzare il dorso del pacchetto e successivamente vere e proprie carte da collezione. Al [[Metropolitan Museum of Art]] è conservata una carta risalente al [[1879]] della Marquis of Lorne.<ref name=cartantica /><ref>{{Cita web|url=http://www.jimsburntofferings.com/adsmarquisoflorne.html|titolo=Marquis of Lorne - 1879|autore=James A. Shaw|accesso=12 agosto 2011|lingua=en}}</ref> Tra le altre prime ditte ad adottarle ci furono la [[Allen & Ginter]] negli Stati Uniti d'America nel 1886 e la [[W.D. & H.O. Wills]] nel Regno Unito nel 1888. Le figurine, stampate con tecnica litografica, spaziavano su vari argomenti, dalla natura, alla guerra, allo sport - soggetti che risultavano interessanti per gli uomini che fumavano.<ref name="stevetalbot.com">{{Cita web|url=http://www.stevetalbot.com/cards/history.php|titolo=The History of Cartophily|data=11 dicembre 2002|accesso=12 agosto 2011|autore=Steve Talbot|coautore=David Snowdon|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130523114000/http://www.stevetalbot.com/cards/history.php|dataarchivio=23 maggio 2013}}</ref> Per l'inizio del [[XX secolo]], c'erano migliaia di serie di figurine prodotte da più di 300 diverse compagnie. I bambini si piazzavano fuori dai negozi di sigarette per chiedere ai clienti se potevano avere la loro carta.<ref>{{Cita web|url=http://www.historic-uk.com/CultureUK/CigaretteCards.htm|titolo=A Social History Lesson Up In Smoke — Cartophily|editore=Historic-UK.com|accesso=12 agosto 2011|lingua=en}}</ref> In seguito al successo delle figurine delle sigarette, anche i produttori di altri prodotti iniziarono a includere nel prodotto o far consegnare dal negoziante all'acquisto delle figurine.<ref name="stevetalbot.com"/> La [[seconda guerra mondiale]] interruppe la produzione di figurine a causa della scarsità della carta e dopo la guerra le figurine delle sigarette non ripresero più a essere distribuite, in parte sostituite dalle figurine distribuite insieme alle bustine del the nel Regno Unito e insieme alle gomme da masticare negli Stati Uniti.<ref>{{Cita web|url=http://reviews.ebay.com/Cigarette-Card-Guide-Collectibles-History-and-Grading_W0QQugidZ10000000000792783|titolo=Cigarette Card Guide (Collectibles) History and Grading|data=11 dicembre 2002|accesso=12 agosto 2011|lingua=en|autore=Steve Talbot|coautore=David Snowdon}}</ref>
 
=== ConsonantiFigurine Liebig ===
[[File:Liebig 344 ITA Front.jpg|thumb|Serie Liebig Italiana n°344 (numerazione Catalogo Sanguinetti)]]
[[Immagine:STENITAL MOSCIARO Consonanti.JPG|550px|Consonanti]]
{{Vedi anche|Figurine Liebig}}
Nel [[1872]] il barone [[Justus Von Liebig]], allo scopo di promuovere la commercializzazione del proprio estratto di carne, decide di omaggiare ai propri clienti di figurine, le famose [[figurine Liebig]], raffiguranti scene e soggetti diversi, la cui realizzazione spesso era affidata a veri e propri artisti del periodo. Come tecnica di stampa viene adottata la [[cromolitografia]] a 12 colori che consente di ottenere immagini dai colori brillanti e dai dettagli molto curati. La richiesta di tali figurine è subito così elevata che dopo un breve periodo di distribuzione totalmente gratuita si sceglie di abbinare intere serie da sei figurine a una raccolta punti. Le emissioni proseguono per oltre un secolo, fino al [[1974]], anno in cui ne viene cessata la distribuzione. Complessivamente verranno stampate 1866 serie costituite il più delle volte da 6 figurine ciascuna e dalle dimensioni approssimative di 7 x 11 centimetri.
 
=== Figurine sul baseball ===
== Scelta di campo: geometrismo VS corsivismo ==
Le prime figurine dedicate al [[baseball]] furono stampate alla fine degli anni sessanta del XIX secolo da una ditta di beni sportivi, all'incirca nel periodo in cui il baseball divenne uno sport professionale.<ref>{{Cita web|url=http://www.cycleback.com/1800s/trade.htm |titolo=Early Trade Cards| editore = Cycleback|lingua=en|accesso=12 agosto 2011}}</ref> La maggior parte delle figurine dedicate al baseball all'inizio del XX secolo provenivano da produttori di tabacco e dolciumi; infatti è una serie dedicata al baseball, conosciuta come "T-106 tobacco card set", distribuita dalla [[American Tobacco Company]] nel 1909 ad essere considerata la serie più popolare dai collezionisti di figurine di sigarette.<ref>{{Cita web|url=http://www.baseball-almanac.com/treasure/autont005.shtml|titolo=Tobacco Baseball Cards|editore=Baseball=-Almanac|anno=2011|lingua=en|accesso=12 agosto 2011}}</ref>
In base a una classificazione invalsa nell’uso, le celeri scritture si dividono in '''puramente geometriche''' (es. [[Samuel Taylor|Taylor]] e [[Isaac Pitman|Pitman]]), '''puramente corsive''' (es. [[Franz Xaver Gabelsberger|Gabelsberger]] e, in generale, i sistemi tedeschi) e '''miste geometrico-corsive''' (es. il [[John Robert Gregg|Gregg]], diffuso in America e, adattato, persino in Cina).
 
La Topps Chewing Gum, ora [[Topps Company]], iniziò a inserire figurine nei pacchetti di gomma da masticare nel 1950, dedicate ad argomenti come programmi televisivi, film sui cowboy, la caccia grossa in Africa e football americano. La Topps produsse nel 1952, progettata da [[Sy Berger]], le prime serie sul baseball complete di dati statistici e risultati sportivi.<ref>{{Cita web|url=http://www.topps.com/sports-cards|titolo=Sports|accesso=12 agosto 2011|editore=Topps Company|lingua=en}}</ref> La Topps fu leader nel mercato delle figurine, non solo sportive, dal 1956 fino al 1980. A partire dal 1981 le figurine vennero prodotte per essere vendute da sole e non per essere inserite in pacchetti di gomma da masticare.<ref>{{Cita web|url=http://www.fundinguniverse.com/company-histories/The-Topps-Company-Inc-Company-History.html|titolo=The Topps Company, Inc. History|accesso=12 agosto 2011|lingua=en}}</ref>
L’indirizzo misto parte da caratteri in sé geometrici, uniti però in un andamento scorrevole, tendente a quello della scrittura ordinaria. A parte il Gabelsberger-Noë, i sistemi ufficiali italiani sono tutti considerati ''misti''. Questa sentenza, però, non è condivisa da chi pratica il sistema Cima, che si è sempre chiamato ''Stenografia Corsiva Italiana''. È bene analizzare a fondo quest’obiezione, per inquadrare meglio anche la Stènital e le critiche cui fu sottoposta.
 
=== Italia ===
L’avvento del corsivismo tedesco, alla fine dell’Ottocento, compromise il monopolio del geometrismo inglese, da cui derivavano parecchi sistemi nazionali europei. Le avvisaglie del cambiamento, in ambito italiano, si fecero sentire persino ''prima'' che la versione [[Filippo Delpino|Delpino]] del [[Samuel Taylor|Taylor]]-Amanti (sistema geometrico puro) divenisse sistema unico, nel neonato Parlamento Italiano. Antonio Magnaron, infatti, aveva già pubblicato, a Trieste, un metodo «post-tayloriano», con numerosi espedienti a favore della scorrevolezza e della sintesi grafica. Quasi in contemporanea, e ancora a Trieste, il letterato Giusto Grion elaborò una stenografia esplicitamente corsiva, simbolico apripista alla riduzione italiana del Gabelsberger, qualche anno dopo.
Anche se già intorno al 1865 la Società Romana dei Tramway aveva pubblicato biglietti da 15 centesimi raffiguranti panorami romani, in generale il fenomeno in Italia rimane abbastanza limitato e generalmente limitato ai bambini fino al 1934, quando la EIAR pubblica la prima grande raccolta nazionale di figurine, abbinata al programma radiofonico ''[[I Quattro Moschettieri (programma radiofonico)|I Quattro Moschettieri]]'': il programma, offerto dall'azienda [[Buitoni]]-[[Perugina]], costituisce "il primo caso di sponsorizzazione in Italia"<ref>{{cita pubblicazione |cognome=Covino |nome=Renato |anno=2004 |mese=maggio|titolo=La pubblicità e l'evento: la "febbre moschettiera" |rivista=Teatro Stabile dell'Umbria - I Quattro Moschettieri |p=11 }}</ref>; tra le iniziative promozionali abbinate alla trasmissione, di particolare successo, nelle edizioni del 1936 e del 1937, è il concorso a premi basato sulla raccolta di figurine disegnate da [[Angelo Bioletto]], contenute nelle confezioni dei prodotti dello sponsor<ref name="Covino, op. cit.">Covino, ''op. cit.''</ref>.
 
Centocinquanta album completi consentivano di vincere una [[Fiat Topolino|Topolino]]; tra il luglio del 1936 e il marzo del 1937 ne furono distribuite ben 200, e l'interesse venne accentuato dal fatto che alcune figurine erano rare o introvabili, prima fra tutte quella del ''Feroce Saladino''<ref name="Covino, op. cit."/>. Il concorso legato alla raccolta delle figurine non fu circoscritto solo all'ambito pubblicitario, ma divenne un fatto di costume nazionale: se ne interessarono giornali e riviste, vennero girati film che prendevano spunto dall'evento (''[[Il feroce Saladino]]'' di [[Mario Bonnard]] del [[1937]]), presso i negozi della Perugina verranno aperte vere e proprie "borse delle figurine", si pubblicheranno giornali con le "quotazioni" delle stesse, che, in alcuni casi, verranno addirittura falsificate<ref name="Covino, op. cit."/><ref>{{cita libro|cognome=Chiapparino |nome=Francesco| coautori=Renato Covino|titolo=Consumi e industria alimentare in Italia dall'Unità a oggi | anno=2002 | editore=Giada|città=Perugia|p=86}}</ref>.
[[Immagine:STENOGRAFIA CIMA Autografia.jpg|thumb|Scrittura cimana]]
Il successo del Gabelsberger (nella versione italiana elaborata dal boemo [[Enrico Carlo Noë|Noë]]) fu eclatante: prima nella scuola, poi nel giornalismo e, infine, anche in ambito parlamentare, il metodo soppiantò il Taylor-Delpino e il Pitman-Francini. Nel 1928, con l’avallo di Mussolini, divenne sistema unico di Stato. Poco dopo, però, anche il sistema di [[Erminio Meschini]] fu riconosciuto a livello ufficiale, dimostrando come una stenografia relativamente «semplice» potesse servire ai bisogni dell’oratoria, senza ricorrere all’aristocratico Gabelsberger-Noë. Non scomparve però del tutto la marca d’inferiorità associata all’epiteto «stenografia mista», quasi che la componente geometrica, in quanto ''non-corsiva'', implicasse i difetti tipici dei vecchi sistemi geometrici ottocenteschi.
 
Nel 1936 la ditta veronese Prodotti Dolciari V.A.V. ("Venturini Antonio Verona") inizia a pubblicare figurine di "caricature" come raccolta premio abbinata ai suoi prodotti. Successivamente pubblicherà un paio di albi di figurine patriottiche durante la seconda guerra mondiale, un albo dedicato agli alleati dopo la guerra e, fino alla metà degli [[anni 1960|anni sessanta]], raccolte dedicate al calcio, ciclismo e al mondo dello spettacolo. A partire dal 1953 abbinerà alle figurine anche degli albi in cui raccoglierle, che in maniera simile agli album per le fotografie avevano linguelle in cui infilare le figurine.<ref>{{Cita web|url=http://www.cartesio-episteme.net/VAV.htm|titolo=Edizioni V.A.V. Verona|accesso=11 agosto 2011|editore=Museo virtuale della figurina}}</ref>
[[Giovanni Vincenzo Cima]] dovette penare, prima che il suo sistema misto fosse accettato dallo Stato. Non stupisce, quindi, il desiderio di nobilitare la scrittura cimana, attribuendole quell’identità corsiva pura che non possiede.
 
[[File:Lavazza 001 fronte.jpg|thumb|Serie Lavazza nº1 "Castelli Piemontesi" emessa nel 1949]]
== Alcuni rilievi ==
Nel [[1949]] l'azienda Italiana [[Luigi Lavazza S.p.A.]], sulla scia del successo delle [[figurine Liebig]], inizia la distribuzione di figurine distribuite in seriette da sei e raffiguranti scene diverse, legate a molteplici tematiche: sono le famose [[figurine Lavazza]], la cui distribuzione cesserà solamente nel 1969 con al seguito ben 283 serie realizzate.<ref name=cartantica />
Se i flessuosi stenogrammi cimani suggeriscono una forte propensione al corsivismo, lo stesso non può dirsi della Stènital, che al contrario richiama spesso la sobrietà –un po’ statica– del Taylor. Non si possono non segnalare alcune unioni particolarmente scomode, causate dall’orientamento orizzontale di '''''o''''', '''''u''''' (→) e da quello «digradante» di '''''cⁱ''''' {{IPA|/ʧ/}}, '''''gⁱ''''' {{IPA|/ʤ/}} ( ⤷ ) e '''''m''''' (⤵). In tutti i sistemi professionali, si cerca di evitare i tratti rettilinei orizzontali, specie se molto lunghi, perché la mano dell’Uomo, per sua natura, preferisce invece i tratti curvi «avanzanti» (⌒ ⌢⎛ ), e i diagonali «ritornanti» (↙). In Gabelsberger-Noë, per esempio, si usa un tratto lungo orizzontale (corrispondente a '''''u''''' Stènital) solo per lo stenogramma '''''ee''''', valido per ''è'' (voce del verbo ''essere'') o per la doppia vocale, come in ''id'''ee''''': importante, quindi, ma non frequentissimo.
 
È nel 1950, grazie alle [[Edizioni Astra]] e al fortunato album "Animali di tutto il mondo" (ristampato fino al 1969)<ref>{{Cita web|url=http://www.cartesio-episteme.net/lampo.htm|titolo=Edizioni Lampo - Torino|accesso=11 agosto 2011|editore=Museo virtuale della figurina}}</ref> che gli italiani si appassioneranno alle figurine, che non sono più abbinate a un prodotto commerciale o programma televisivo o radiofonico, ma vendute come prodotto di per sé da collezionare.
Quanto all’andamento «digradante» di '''''cⁱ''''', '''''gⁱ''''', esso è usato sobriamente negli altri sistemi, ma quasi solo in forma rettilinea (↘) e con stenogrammi piccoli. In Gabelsberger-Noë, un segmento retto con questo orientamento si usa per '''''r''''' (frequentissimo, ma alto appena mezzo spazio medio) e per '''''rr''''' (alto uno spazio medio, ma molto meno frequente). Nel sistema Cima, la medesima coppia di stenogrammi rappresenta, rispettivamente '''''a''''', '''''ar'''''; rafforzando il segno, si hanno '''''ra''''', '''''rar'''''. Senza dubbio, lo stenogramma più impegnativo (lungo e rafforzato) è anche molto poco «ergonomico», però rappresenta sinteticamente ben ''tre'' fonemi: {{IPA|/rar/}}. Sempre nel sistema Cima, esiste uno stenogramma molto simile a '''''cⁱ''''' Stènital, ma per rappresentare le utili sequenze '''''com''''', '''''con''''' (es. '''''com'''pito'', '''''con'''to''): ancora una volta, tre fonemi con un solo movimento, laddove la Stènital ricorre invece a dispendiosissime sequenze di segni-base.
 
In [[Italia]] le raccolte di figurine più famose sono quelle dei [[calciatori Panini]], prodotte dall'[[Panini (azienda)|omonima casa editrice]] [[Modena|modenese]], stampate annualmente a partire dal [[1961]]; un'altra casa editrice specializzata in figurine è stata la torinese [[Edis]]<ref>{{Cita web|url=http://www.cartesio-episteme.net/EDIS.htm|titolo=Edizioni Edis - Torino|editore=Museo virtuale della figurina|accesso=12 agosto 2011}}</ref>. Diffuse sono anche le figurine dedicate ai [[fumetto|fumetti]] e a serie televisive di [[cartone animato|cartoni animati]] o [[serie televisiva|telefilm]].
Stenografando in italiano, si ricorre spesso a '''''cⁱ''''', '''''gⁱ''''', qualunque sia il sistema adottato; avere scelto stenogrammi così problematici è uno dei maggiori limiti grafici della Stènital, ma l’inventore ci è stato praticamente costretto, affinché le altre consonanti possano preceder agevolmente i cerchietti di '''''l''''', '''''r''''' (stante il fatto che, in italiano, {{IPA|/ʧl, ʤl; ʧr, ʤr/}} non ricorrono). Per completezza, si noti che anche '''''scⁱ''''' {{IPA|/ʃ/}} è «digradante», ma –essendo un segno piccolo– crea meno problemi. Mòsciaro avrebbe potuto usare stenogrammi retti, ma ciò avrebbe poi generato angoli ottusi con le vocali (altro fenomeno rallentante). Comunque, questi stenogrammi retti rimangono a disposizione, per rappresentare {{IPA|[θ, ð]}}, come in inglese '''''th'''ought'' e '''''th'''ough''; ridotti a mezzo spazio medio, si ottengono altri due stenogrammi «alloglotti»: quello non rafforzato esprime {{IPA|[h]}}, quello rafforzato invece corrisponde all’''ach-Laut'' tedesco, cioè {{IPA|[x, χ]}}.
 
In Italia la figurina "moderna" è un'immagine plastificata adesiva da [[collezionismo]]. Il formato standard di una figurina è 4.9 × 6.5&nbsp;cm, ma possono anche essere più grandi. Le figurine vengono prodotte in una precisa serie tematica, ad esempio di [[calciatore|calciatori]], serie TV o film, e vengono raccolte nel corrispondente "album di figurine", un libretto disegnato a tal fine, {{Citazione necessaria|di solito avente formato 23cm x 27cm, con circa 32 pagine e progettato per ospitare dalle 180 alle 240 figurine}}. La prima e la quarta di copertina sono spesso dedicate al soggetto della raccolta. Le pagine interne possono includere testo e immagini del soggetto, così come illustrazioni ed altri elementi grafici a esso correlati. {{Citazione necessaria|È consuetudine, in fase di realizzazione, accludere all'interno dell'album un foglio contenente 4 figurine della raccolta come omaggio all'acquirente.}} Per incollare una figurina sull'album occorre rimuovere la pellicola (in genere [[carta siliconata]]) sul retro della figura, liberando così la parte adesiva. Sulla pellicola è stampato il numero identificativo della figurina, che costituisce il riferimento alla posizione all'interno dell'album.
La '''''m''''' Stènital è, forse, lo stenogramma meno riuscito dell’intero sistema; ancora una volta, l’inventore ha dovuto far i conti con un repertorio grafico estremamente ridotto e con la necessità di garantire unioni scorrevoli fra gli altri segni. Così, ecco un tratto di cicloide alto uno spazio medio, (⤵), non semplice da realizzare correttamente alle alte velocità, specie quando forma le sequenze '''''camp'''''/'''''-b''''', '''''comp'''''/'''''-b'''''.
 
Le figurine vengono vendute nelle [[edicola|edicole]] a pacchetti (bustine), in numero variabile. Di solito ogni bustina contiene dalle 4 alle 7 figurine. L'assortimento di figurine all'interno dei pacchetti è casuale, così capita spesso che vengano acquistate figurine già in possesso. Il collezionista quindi si forma presto il cosiddetto ''mazzetto delle doppie'', utile per gli scambi di figurine con altri collezionisti.
Analoghe perplessità derivano dall’abbondante impiego di cerchietti grandi, per '''''l''''', '''''glⁱ''''' {{IPA|/ʎ/}}, e ancora più grandi, per '''''rl''''', '''''rglⁱ''''', i quali rallentano non poco il tracciamento. D’altro canto, ciò permette di distinguer agevolmente '''''rl''''' (stenogramma sintetico) da '''''lr''''' (cerchietto piccolo di '''''r''''' dentro quello grande). A differenza del cerchietti del sistema Cima, sempre rotondi, quelli Stènital si possono deformare per seguire meglio il ''ductus'' degli stenogrammi vicini: si avrà un cerchio quasi perfetto o un’ellissi poco schiacciata, fra due segmenti di uguale pendenza e direzione (come in '''''a'''l'''a'''''), o all’interno di curve; all’estremo opposto, si formerà un «cappio» allungato e schiacciato, fra segmenti di uguale pendenza, ma direzione opposta (come in '''''e'''l'''f'''o''). Si tratta di una caratteristica favorevole alla scorrevolezza, che, in parte, rimedia alla notevole estensione di tali segni curvi.
 
== Giochi di carte collezionabili ==
Secondo Mòsciaro, l'alfabeto Stènital «è rigorosamente fonetico»: per ogni suono, un segno; per ogni segno, un solo valore; a suoni tra loro simili corrisponderanno segni simili e viceversa; a nessun suono, infine, non corrisponderà alcun segno. Esaminando gli stenogrammi e i suoni corrispondenti, appare chiaro che il fonetismo nella Stènital è predominante –meglio sarebbe dire ''fone'''m'''ismo''– ma non assoluto. Per esempio, per le ''sette'' vocali italiane esistono solo ''cinque'' simboli: quelli incurvati, trascritti come '''''à''''', '''''è''''', '''''ò''''', servono per le voci verbali isolate –''ha'', ''è'', ''ho''– non per il corpo di parola.
Oltre che oggetto di semplice collezionismo le figurine divennero anche un [[gioco di carte collezionabile|gioco]] con l'ideazione di ''[[Magic: l'Adunanza]]'', ad ambientazione [[fantasy]], progettato da [[Richard Garfield]] e pubblicato dalla [[Wizards of the Coast]] nel [[1993]]. In Italia ebbe un certo successo nei primi [[anni 1990|anni novanta]] ''[[Mutant Chronicles]]''. Più tardi le [[edizioni Alchemia]] produssero il [[Ken il guerriero (gioco di carte)|gioco di carte di ''Ken il guerriero'']], ispirato all'[[Ken il Guerriero|omonimo manga]], e il [[Dragon Ball (gioco di carte)|gioco di carte di ''Dragon Ball'']], anch'esso ispirato all'[[Dragon Ball|omonimo manga]]. Un altro gioco di carte ad ambientazione [[fantasy]], ispirato in particolare agli scenari di ''[[Dungeons & Dragons]]'' creato nei primi anni '90 e piuttosto noto negli USA, è ''[[Spellfire]]''. Attualmente, oltre a Magic, sono diffusi anche il ''[[Pokémon Trading Card Game]]'', l'''[[Harry Potter Trading Card Game]]'', ''[[Yu-Gi-Oh! (gioco di carte)|Yu-gi-oh!]]'', ''[[Duel Masters]]'', ''[[Eresia di Horus]]'', ''[[Il Trono di Spade (gioco di carte)|Il Trono di Spade]]'', ''[[Rat-Man - Il gioco senza nome]]'', ''[[The Eye of Judgment]]'', ''[[Warcraft]] TCG'', ''[[Wizards of Mickey (gioco di carte)|Wizards of Mickey]]'' e i ''[[Gormiti]]''.
 
== Modi di dire ==
La coppia '''''p''''', '''''b''''' (bilabiali) è molto simile a '''''f''''', '''''v''''' (labiodentali); i primi due, però, sono ''occlusivi'', mentre gli altri sono ''costrittivi'' (comunemente: ''fricativi''). Simile incoerenza si ritrova nella coppia '''''s''''' (costrittivo), '''''z''''' (occlu-costrittivo, o ''affricato''): per giunta, lo stenogramma '''''s''''' vale tanto per {{IPA|/s/}} di '''''s'''ole'', quanto per il corrispondente fonema sonoro {{IPA|/z/}} di ''ro'''s'''a''; ugualmente, '''''z''''' rappresenta sia {{IPA|/ʦ/}} di ''ra'''zz'''a'' (suddivisione di una specie), sia {{IPA|/ʣ/}} di ''ra'''zz'''a'' (pesce raiforme), ma non è la risultante grafica di '''''t‿s''''' o '''''d‿z'''''.
Lo scambio di figurine è un momento topico del collezionista, soprattutto di bambini e ragazzi. Durante l'incontro, mentre uno mostra le figurine del "mazzo delle doppie", l'altro ne cerca una che non ha. Questo rito ha coniato i termini "Celo" e "Manca", corrispondenti alle frasi "Ce l'ho" e "Mi manca", che si riferiscono alle possibili risposte di chi nello scambio cerca una figurina mancante.
 
== A.L.I.Tipologie ==
=== Lamincards ===
Mòsciaro affronta il problema velocistico generalizzando alcuni principî da cui partì lo stesso Gabelsberger: le parole italiane, come quelle tedesche, sono formate da una radice stabile e da componenti variabili (prefissi e suffissi). Le desinenze di flessione e persino parte del tema si possono tralasciare, in presenza però di almeno una condizione tra le seguenti:
Le [[lamincards]] sono una particolare tipologia di figurine stampate su pvc trasparente. Il loro formato standard è 63 x 89&nbsp;mm. Sono vendute in buste che possono contenere dalle 4 alle 5 card.
* la radice abbreviata non ha «concorrenti» nel vocabolario: '''''opz''''' può indicare solo ''opzion-'', da cui ''opzione, opzionare, opzionale'' e così via, mentre '''''atmo''''' condurrà per forza ad ''atmosfer-'', da cui ''atmosfera, atmosferico'' eccetera;
=== Photocards ===
* il contesto e l'[[sintassi|ordine della frase]] chiariscono il ruolo grammaticale dell'abbreviazione: ''la '''bel'''(la) donna'' ma ''la '''bel'''(lezza) della donna''; ''il '''fuo'''(co) ha distrutto la casa'' ma ''la squadra gioca '''fuo'''(ri) casa''.
Le photocards sono una particolare tipologia di figurine stampate su carta speciale simile alla carta fotografica. Il loro formato standard è 15 x 10&nbsp;cm o 10 x 13&nbsp;cm. Sono vendute in buste che possono contenere dalle 6 alle 8 card.
* i marcatori (articoli, pronomi, preposizioni) determinano la flessione della parola abbreviata: ''un '''uo'''(mo) è '''arri'''(vato)'' ma ''La '''sign'''(ora) ha '''salu'''(tato) gli '''uo'''(mini)''.
 
== Note ==
Diversamente, si aggiungeranno alle radici omografe tanti elementi, quanti ne bastino a risolvere le ambiguità: '''''econ'''(omia), '''ecol'''(ogia), '''ecog'''(rafia), '''ecosi'''(stema), '''ecoco'''(mpatibile)''; '''''lib'''(ero)'', '''''lib`'''(ertà)'', '''''liber'''(are)'', '''''libera'''(to)'', '''''liberticⁱ'''(ida)''.
<references/>
 
== Bibliografia ==
Dai pochi esempi si capisce che non regole fisse presiedono alle abbreviazioni stenitaliane, bensì il «senso della lingua», in diretta proporzione con la cultura dello stenografo e il suo intuito. Mòsciaro chiama questo approccio ''Abbreviazione Linguistico-Intuitiva'' o '''A.L.I.'''.
* ''Album di Figurine - Dal dopoguerra ai primi anni settanta, la produzione editoriale italiana delle raccolte di figurine da incollare'', vol. I, Gli Editori Maggiori, di Luca Mencaroni e Marco Mario Valtolina. Bari, Mencaroni Editore, 1999.
* ''Album di Figurine - Dal dopoguerra ai primi anni settanta, la produzione editoriale italiana delle raccolte di figurine da incollare'', vol. II, Gli Editori Minori, di Luca Mencaroni e Marco Mario Valtolina. Bari, Mencaroni Editore, 2001.
* ''Album di Figurine - Dal dopoguerra ai giorni nostri, la produzione editoriale italiana di tutte le raccolte di figurine'', vol. III, Le figurine adesive: Gli editori storici, di Marco Mario Valtolina. Bari Mencaroni Editore, 2013
 
== SemplicitàVoci = facilità?correlate ==
* [[Adesivo per automobili]]
Il risultato di tale impostazione è un sistema ''demotico'' nella forma (basta conoscere i simboli di base), però altamente ''concettuale'' nella sostanza, giacché la conquista della velocità non poggia su «trucchi» abbreviativi, ma sul grado di affinamento culturale dello stenografo. Non è lontano dal vero affermare che la Stènital sia semplice e veloce da apprendere, ma difficile da applicare a livelli professionali. Al contrario, sistemi complessi come il Gabelsgerger richiedono sì un lungo periodo di preparazione teorica e l'automatismo di centinaia di abbreviazioni precompilate, ma sono più facili da usare alle alte velocità, una volta assorbite tutte le regole e tutte le eccezioni.
* [[Etichetta di identificazione]]
* [[Trasferelli]]
 
== Altri progetti ==
==Bibliografia==
{{interprogetto}}
*G. Aliprandi, ''Lineamenti di storia della stenografia'', Torino, 1940
*A. Beltrami, ''Stenografia - Sistema Gabelsberger-Noë'', Paravia, Torino, 1956.
*A. Di Fazio Ciancarelli, ''Teoria e pratica di stenografia Cima'', Tramontana, Milano, 1990.
*G. Malcangi, ''Lezioni di stenografia - Sistema [[Erminio Meschini|Meschini]]'', ISIM, Milano, 1941.
*[[Erminio Meschini|E. Meschini]], ''Stenografia nazionale - parte I e II'', Istituto eredi di [[Erminio Meschini]], Roma, 1966.
*A. Mòsciaro, ''Stènital Mòsciaro'', SIM, Roma, 1989.
*A. Mòsciaro, ''Antologia Stènital Mòsciaro - vol. 1º'', SIM, Roma, 1987.
*A. Mòsciaro, ''Perfezionamento stenografico'', SIM, Roma, 19??.
*A. Mòsciaro, ''A.L.I. - Abbreviazione Linguistica Intuitiva'', SIM, Roma, 1956.
*Tito Poggio, Ines Gandolfo, ''La stenografia - Sistema Cima'', Paravia, Torino, 1947.
*[[Riccardo Bruni]], ''Stenografia Cima'', Il Capitello, Torino, 1984.
*''Civiltà della Scrittura'' (già ''Rivista degli Stenografi'') (organo trimestrale della Fondazione Giulietti Francesca e Zaira Giulietti di cultura stenografica, calligrafica, grafica e linguistica)
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.cartantica.it/pages/figurineliebig.asp|Cartantica: storia delle figurine}}
*[http://www.stenografando.it/forum/ Forum del sito stenografando.it], una cui sezione è dedicata alla Stenital.
* {{cita web|http://www.globnet.it/collezionismo/liebig.htm|Articolo sulle figurine Liebig edito da Patrizia Roca}}
*Il sito ispanoamericano [http://www.geocities.com/taquigra/taquigra.htm Historia de la Taquigrafía] dedica un intero capitolo alla Stènital e alla sua diffusione nel mondo (unico metodo italiano descritto così a fondo);
* {{Thesaurus BNCF}}
*L'[http://www.intersteno.org/ Intersteno] è un'associazione internazionale per il trattamento dell'informazione, aperta a tutte le tecnologie di scrittura rapida, inclusa la stenografia;
*L'articolo ''[http://www.fondazionegiulietti.com/downloads/c05zanus.pdf C'era una volta il Pitman-Francini, ma chi se ne ricorda?]'', dedicato alla Stenografia Fonetica Italiana, contiene un accenno alla poca simpatia riservata ai sistemi geometrici da parte dei cultori di quelli corsivi.
*Un esempio di [http://forumsteno.vosforums.com/sutra1892.php testo italiano in Stènital], completo di trascrizione ortografica.
*[http://www.taquigrafia.emfoco.nom.br/variedadesquatro.htm#farpasescolhidas L'inizio dell'inno nazionale brasiliano] trascritto da numerosi stenografi, due dei quali usano la Stenital (''Estenital'', nelle lingue iberiche).
*[http://homepage2.nifty.com/jigsaw/pdf/seiyouno_sokki_ver2.pdf Pagina in giapponese] che cataloga molti sistemi stenografici occidentali, presentando i simboli e una foto dei relativi inventori.
* [http://www.eusi.it/ E.U.S.I.] è l'Ente Unitario della Stenografia Italiana.
* [http://www.fondazionegiulietti.it/ Fondazione Giulietti] editrice della rivista Civiltà della Scrittura, visionabile anche on line
 
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[[Categoria:StenografiaFigurine| ]]
[[Categoria:Stenografi italiani|Mòsciaro, Abramo]]