Template:Demografia/Chilleurs-aux-Bois e Chiesa di Sant'Eustorgio (Arcore): differenze tra le pagine
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{{Edificio religioso
|Nome = Chiesa parrocchiale di Sant'Eustorgio
|Immagine = Chiesa San Eustorgio Arcore.jpg
|Didascalia = Facciata della chiesa
|Larghezza =
|Città = [[Arcore]]
|Regione = [[Lombardia]]
|SiglaStato = ITA
|Latitudine = 45.627015
|Longitudine = 9.326169
|Religione = [[Cattolicesimo|Cristiana cattolica]] di [[rito ambrosiano]]
|AnnoConsacr = [[XIII secolo]], [[1891]]
|StileArchitett = [[architettura manierista|manierismo]]
|InizioCostr = [[XIII secolo]]
|FineCostr = [[1805]]
|Website =
}}
La '''chiesa di Sant'Eustorgio''', dedicata a [[Eustorgio di Milano|Sant'Eustorgio da Milano]], è stato edificata tra il [[1759]] e il [[1805]] e si trova nella Piazza della Chiesa della città [[Lombardia|lombarda]] di [[Arcore]].
== Storia ==
=== La Chiesa Vecchia ===
Il primo luogo di culto a sorgere nell'area attualmente occupata dalla Piazza della Chiesa fu la ''Ecclesia Sancti Eustorgi in loco Archuri'', a pochi metri dal torrente Molgorana, ora interrato, corrispondente alle attuali via Trento e Trieste e via Piave. Le più antiche testimonianze che attestano la presenza della chiesa già nel corso del [[XIII secolo]] sono il ''Liber Notitiæ Sanctorum Mediolani'' (XIII sec. c.ca) ed alcuni documenti <ref>[http://www.archive.org/stream/archiviostoricol32sociuoft/archiviostoricol32sociuoft_djvu.txt Full text of "Archivio storico lombardo"<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> compresi tra il [[1192]] ed il [[1271]] sul pagamento di decime alla [[Pieve di Vimercate]] <ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8117036/?view=toponimi&hid=8000560 Pieve di Santo Stefano, sec. XI - 1971 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Ma già ai tempi del primo parroco di [[Arcore]], Luigi Mozato ([[1566]]-[[1603]]), la collocazione e le dimensioni della chiesa si erano modificate, come testimoniato dagli archivi della parrocchia, ipotizzando quindi una sua demolizione e ricostruzione oppure, come è più probabile supporre, un progressivo ampliamento della stessa nel corso dei tre secoli di vita.
=== La seconda Chiesa ===
Un nuovo ammodernamento ed ingrandimento dell'edificio ecclesiastico avvenne sotto il parroco Giovanni Battista Tagliasacco ([[1684]]-[[1731]]), con la soprelevazione dello spiazzo antistante ed il rifacimento della scalinata d'accesso al sagrato e di ciò sono testimoni le mappe catastali <ref>[http://www.atlantestoricolombardia.it/georiferita/motore.php?funzione=territoriali&messaggio_iniziale=si Atlante dei catasti storici e delle mappe topografiche - navigazione in mappe storiche georeferenziate<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> tracciate nel [[1720]] dai geometri dell'[[Impero Austroungarico]], da poco subentrati alla [[Spagna]] nel dominio della [[Lombardia]].
=== La nuova Chiesa ===
Con il graduale aumento demografico, e con la progressiva edificazione delle ''ville di delizia'' quali la [[Villa Borromeo d'Adda]] e la [[Villa San Martino (Arcore)|Villa San Martino]], crebbe la necessità di una nuova chiesa che riuscisse a soddisfare le esigenze della cittadina. I lavori di costruzione partirono nel [[1759]], impostati sul retro della chiesa vecchia, con i primi lavori di scavo e di fondazione. A partire dal [[1760]] si passò all'elevazione della parte muraria per giungere, nel [[1776]], al completamento dell'abside e di due cappellette laterali.
Alla fine dei lavori mancavano ancora altre due cappelle, il campanile, la facciata ed il [[pronao]], ma a causa della difficoltà di portare avanti un progetto così dispendioso, la parrocchia dovette chiedere aiuti finanziari ai potenti del paese (soprattutto le ricche famiglie [[Durini]] e [[D'Adda]]) grazie ai quali si poterono riprendere, pur con qualche rallentamento, i lavori.
Nel [[1789]] venne definitivamente abbattuta la chiesa vecchia, ormai interamente inglobata in quella di nuova costruzione, e nel [[1805]] avvenne il completamento dei lavori esterni.
Durante i successivi 85 anni si procedette alla costruzione degli altari, dei pavimenti, degli affreschi e delle altre decorazioni ed infine, nel [[1891]], avvenne la consacrazione, alla presenza del cardinale [[Agostino Gaetano Riboldi]], dopo più di 130 anni di lavori.
Tra gli ultimi e più recenti interventi ricordiamo infine il prolungamento di circa 15 m della navata con l'inserimento di due nuovi altari, tra il [[1925]] ed il [[1926]], e la costruzione, nel corso degli anni trenta, del porticato a colonne in [[serizzo]] e della attuale facciata.
== Descrizione ==
[[File:014ChiesaSEustorgio.JPG|left|thumb|Facciata e campanile della chiesa viste dalla Villa Ravizza.]]
=== Esterno ===
L'attuale architettura esterna - la quale risente di forti influssi [[Neoclassicismo|neoclassici]] - presenta una imponente facciata [[marmo]]rea a doppio ordine, preceduta da un ampio pronao sormontato da un parapetto; il tutto, finemente decorato, si affaccia su piazza della Chiesa, parzialmente pedonalizzata, circondata da strutture ecclesiastiche alla sua destra, e da edifici residenziali e commerciali sui restanti lati.
In alto, due nicchie ospitano le statue di due santi: a sinistra [[Sant'Apollinare]], a destra [[San Martino]], in tributo ai due antichi monasteri arcoresi di epoca [[Medioevo|medievale]] dedicati, appunto, a questi due importanti personaggi della cristianità.
=== Interno ===
All'interno, una lunga [[navata]], percorsa ad intervalli regolari da due cappellette ad ogni lato, si snoda fino all'[[abside]], dove si erge l'altare maggiore, posto su di un piano rialzato ed arricchito da quadri, paramenti e oggetti sacri. Le volte sono riccamente affrescate di scene bibliche, così come le pareti, solcate da [[Ordine corinzio|colonne corinzie]] in rilievo e stucchi. Infine sono presenti, poste sul rialzo della navata centrale, [[vetrate]] piombate policromatiche.
=== Organo a canne ===
Sulla cantoria in controfacciata, si trova l'[[organo a canne]], costruito nel [[1992]] dalla [[organaro|ditta organaria]] [[Dell'Orto & Lanzini]]<ref>[http://www.dellortoelanzini.it/index.php/organi-nuovi/language/it/articles/id-1992-arcore-chiesa-parrocchiale-di-s-eustorgio.html L'organo a canne]</ref>. Lo strumento, a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione integralmente meccanica]], ha due tastiere di 54 note ciascuna ed una [[pedaliera|pedaliera dritta]] di 30.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* [[Goffredo da Bussero]], "Liber notitiae sanctorum Mediolani", manoscritto della Biblioteca Capitolare di Milano, a cura di [[Marco Magistretti|M. Magistretti]], [[Ugo Monneret de Villard|U. Monneret de Villard]], Milano, 1917.
* [[Marco Magistretti|M. Magistretti]], Liber seminarii mediolanensis ossia “Catalogus totius cleri civitatis et dioecesis mediolanensis cum taxa a singulis solvenda pro sustentatione seminarii inibi erigendi” compilato l'anno 1564, in «Archivio Storico Lombardo», a. XLIII, 1916, p. 509-561.
* Cleri mediolanensis de anno 1398 circa ipsius immunitatem, in «Archivio Storico Lombardo», XXVII, 1900, p. 257-304.
* Rivista Diocesana Milanese. Ufficiale per gli Atti Arcivescovili e della Curia, Milano, Curia arcivescovile, 1911.
* Diocesi di Milano. Sinodo 46°, Milano, 1972, Pubblicazione curata dall'ufficio stampa della Curia arcivescovile di Milano.
* Status Ecclesiae Mediolanensis anni MCCCCLXVI iuxta exemplar seculi XV insertum in Codice Miscellaneorum Bibliothecae Monacorum Sancti Ambrosii Mediolani, signato n. 245 in Osservazioni di Pietro Mazzucchelli prefetto del Collegio e della Biblioteca Ambro, Milano, 1828.
* Giovanni Buonomo, Tonino Sala, ''Arcore, un Popolo la sua Chiesa il suo Territorio'', Gruppo Culturale Sant'Eustorgio, 1994.
== Voci correlate ==
* [[Arcore]]
* [[Pieve di Vimercate]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Sant'Eustorgio (Arcore)|b=Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Italia/Lombardia/Provincia di Monza e della Brianza/Arcore/Arcore - Chiesa di Sant'Eustorgio|b_preposizione=sulla|b_etichetta=disposizione fonica dell'organo a canne della chiesa}}
{{Portale|Architettura|cattolicesimo}}
[[Categoria:Chiese della provincia di Monza e della Brianza]]
[[Categoria:Chiese di Arcore]]
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