Italiani (programma televisivo 2001) e Dinastia Han: differenze tra le pagine

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{{Programma
{{F|Cina|ottobre 2012}}
|NomeProgramma = Italiani
{{Storia della Cina}}
|Logo =
La '''dinastia Han''' ({{cinese|汉朝|''Hàncháo''|漢朝}}) governò la [[Cina]] dal [[206 a.C.]] al [[220]] d.C. Fu preceduta dalla [[dinastia Qin]] e seguita dal periodo dei [[Tre Regni]]. La dinastia Han diede in seguito anche il suo nome alla popolazione etnica cinese per differenziarsi dalle numerose altre minoranze etniche presenti in Cina.
|Dimensione logo =
|Anni di produzione = [[2001]]
|Durata = 180 min
|Edizioni= 1
|Puntate = 11
|Genere = [[Varietà (televisione)|Varietà]] ed [[Intrattenimento]]
|Ideatore = [[Paolo Bonolis]]
|Produttore = La Finale 7 ed [[R.T.I.]]
|Presentatore = '''Paolo Bonolis''' e [[Luca Laurenti]]
|Rete = [[Canale 5]]<br />[[Mediaset Extra]] <small>(repliche 2015)</small>
|Regista = [[Duccio Forzano]]
|Url = www.italiani-bonolis.tv
}}
{{q|IITALIAAAANIII!!|Frase e saluto di [[Paolo Bonolis]] nel programma}}
 
==Descrizione==
'''''Italiani''''' (stilizzato '''''iTALIANi'''''), è stato un [[programma televisivo]] ideato e condotto da [[Paolo Bonolis]] su [[Canale 5]] nell'autunno del [[2001]]. Nel suo nome è ravvisabile il saluto di Bonolis all'inizio delle sue trasmissioni, e nonostante sia stato il più costoso in assoluto della tv italiana (2.500.000.000 di lire per ogni puntata)<ref>{{Cita news|autore=Lord Lucas|url=http://www.tvblog.it/post/7117/paolo-bonolis-torna-al-sabato-dopo-il-flop-di-italiani|titolo=Paolo Bonolis torna al sabato dopo il flop di Italiani|pubblicazione=TVblog|giorno=22|mese=11|anno=2007|pagina=|accesso=18-07-2013|cid=}}</ref>, il programma risultò un insuccesso e fu chiuso prima del previsto. In origine sarebbe dovuto andare in onda nello stesso anno (con la conduzione sempre di Bonolis) sulla [[Rai]], ma poi in primavera, a causa del probabile sbarco all'epoca del conduttore nell'emittente pubblica, fu annullata per motivi politici interni all'azienda ed egli rimase a [[Mediaset]]<ref>[http://www.mediaset.it/gruppomediaset/bin/73.$plit/giorno_20_09_01_italiani.pdf www.mediaset.it/gruppomediaset/bin/73.$plit/giorno_20_09_01_italiani.pdf]</ref>. La sigla del programma era il brano ''Sembra ieri'' di [[Edoardo Bennato]].
 
La dinastia fondata dalla famiglia Liu (刘), regnò sulla Cina per quattro secoli diffondendo la sua influenza sul [[Vietnam]], l'[[Asia centrale]], la [[Mongolia]] e la [[Corea]].
==Il programma==
===Il cast e gli autori===
''Italiani'' fu presentato da [[Paolo Bonolis]] (che per la prima volta assumeva anche il ruolo di produttore), con la partecipazione dell'amico [[Luca Laurenti]] e di cinque "[[Top model|Top]]" internazionali, le quali erano: l'israeliana [[Moran Atias]], la italo-brasiliana [[Gianne Albertoni]], la colombiana [[Debbie Castañeda Rodríguez]], l'americana [[Jennifer Driver]] e la serba [[Ivana Stanković]].<br />Inizialmente, come ultimo membro del cast (e anche come ospite fisso) ci doveva essere il comico ed imitatore [[Teo Teocoli]], ma a causa della sua inadeguatezza e non prontezza dovuti ai contenuti del programma stesso, diede forfait<ref>{{Cita news|autore=Alessandra Rota|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/09/22/teo-teocoli-primo-ospite-di-italiani.html|titolo=Teo Teocoli primo ospite di Italiani|pubblicazione=[[la Repubblica]]|giorno=22|mese=9|anno=2001|pagina=51|accesso=10-10-2012|cid=}}</ref>. Alla fine vi parteciperà ugualmente solo per le prime due puntate imitando alcuni personaggi, tra cui [[Gianni Agnelli]], [[Fedele Confalonieri]] e [[Giuseppe Prisco]].
 
Durante la dominazione Han, il [[confucianesimo]] divenne la filosofia ufficiale di stato, l'agricoltura e il commercio prosperarono, tanto che la popolazione raggiunse i 50 milioni di abitanti, di cui tre milioni abitavano la capitale [[Chang'an]]长安, di fatto la più grande metropoli del suo tempo.
Come produttore Bonolis aveva fondato, solo ed esclusivamente per il programma, la sua prima ed unica casa di produzione chiamata “La Finale 7”, la quale era in società con [[Mario Maffucci]] (anch'egli produttore di esso)<ref>{{Cita news|autore=Francesca Fornario|url=http://www.film.it/articolo/italiani1/|titolo=Al via la coppia Bonolis-Laurenti|pubblicazione=Film.it|giorno=14|mese=3|anno=2003|pagina=|accesso=18-07-2013|cid=}}</ref>. Oltre a Bonolis gli autori del programma furono: [[Sandro Fedele]], [[Stefano Jurgens]], [[Marco Luci]], [[Federico Moccia]], [[Stefano Santucci]] e [[Alessandro Vitale]].
 
La dinastia Han si divide in due periodi: il primo detto "dinastia degli Han anteriori" (Qian Han 前汉) o anche [[dinastia Han occidentale]] (Xi Han 西汉) fiorì dal [[206 a.C.]] - al [[9|9 d.C.]] ed ebbe come capitale [[Chang'an]]. Il secondo periodo è definita "dinastia degli Han posteriori" (Hou Han 后汉) o anche "dinastia Han orientale" (Dong Han 东汉) dal [[25|25 d.C.]] - al [[220|220 d.C.]] con capitale [[Luoyang]], più a est rispetto a Chang'an, da cui il nome dinastico. Tra il 9 ed il 24 d.C. regnò per breve tempo la [[dinastia Xin]]. Attualmente si predilige la distinzione tra ''orientali''-''occidentali'' per evitare confusione con la meno nota dinastia degli "Han posteriori" del periodo delle [[Cinque dinastie e dieci regni|Cinque Dinastie e dieci Regni]], sebbene gli storici cinesi, come [[Sima Guang]], abbiano utilizzato l'altra distinzione.
===Strutturazione===
Era un [[Varietà (televisione)|varietà]] del sabato sera all'insegna dell'imprevedibilità, e fu trasmesso in diretta dagli studi del [[Centro Titanus Elios]], in Via Tiburtina a [[Roma]]. Fu dunque basato sulla rivisitazione in chiave televisiva dei [[videobox]], ma per farne il suo punto cardine, gli autori si erano ispirati al famoso angolo verde del parco inglese di [[Hyde Park]] a [[Londra]] chiamato [[Speakers' Corner]], con l'aggiunta collaudata di programmi storici della televisione italiana; tra quelli inseriti come esempio c'erano ''[[Portobello (programma televisivo)|Portobello]]'', ''[[La corrida]]'' ed ''[[I cervelloni]]'' (quest'ultimo già condotto in passato dallo stesso Bonolis). Il tutto facendo di esso non un programma ma un "[[vox populi]] televisivo", cioè un luogo dove qualsiasi persona in studio (ma anche fuori dallo studio) poteva fare di tutto: esprimere una propria opinione, raccontare una storia, mostrare il proprio talento, protestare, e quant'altro. Inoltre, momenti di puro varietà e spettacolo vi furono affiancati:
 
Durante la dinastia Han si ebbero grandi progressi intellettuali, letterari, artistici e scientifici. Fu perfezionata la scoperta della [[carta di canapa|carta]] tanto da poterla utilizzare quale supporto per la [[scrittura]] e soppiantare così il precedente sistema su [[seta]] o su piccole liste di [[Bambuseae|bambù]].<br />
* Era presente un gioco ufficiale misto tra ''[[Giochi senza frontiere]]'' e il [[Lotto]], in cui vi partecipavano 90 concorrenti vestiti da [[spermatozoi]], rappresentanti in ognuno di loro gli stereotipi dell'[[italiano medio]] (seguendo la logica del programma). Nel codesto gioco, i 90 concorrenti erano pronti a superare varie prove di abilità e dava anche la possibilità, al pubblico da casa, di vincere un ricco montepremi di 500.000.000 di lire tramite gli [[SMS]]: per farlo dovevano scommettere ed indovinare tra i concorrenti in gara, i numeri fortunati abbinati tra il primo, il secondo e il terzo classificato ('''la trina''');
Durante questa dinastia visse il più famoso storico cinese, [[Sima Qian]]司马迁 ([[145 a.C.]] -[[87]]? a.C.), il cui ''[[Shiji]]''史记 o ''Memorie Storiche'' fornisce tavole genealogiche, biografie e cronache dai tempi dei sovrani leggendari fino ai tempi dell'imperatore Wudi 汉武帝([[141 a.C.]]- [[87 a.C.]]).
* Vi erano poi collegamenti con tre piazze in tre città italiane, diverse in ogni puntata, dove chiunque poteva dire e fare (attraverso appunto i videobox) tutto quello che voleva senza censura;
* Ed infine le partecipazioni di vari ospiti: italiani e internazionali, cantanti, giornalisti, ecc<ref>{{Cita news|autore=Antonio Dipollina|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/09/23/gli-italiani-di-bonolis-tutti-latrina-pernacchie.html|titolo=Gli Italiani di Bonolis tutti latrina e pernacchie|pubblicazione=[[la Repubblica]]|giorno=23|mese=9|anno=2001|pagina=43|accesso=17-03-2010|cid=}}</ref>.
 
[[File:Han map.jpg|thumb|left|L'impero Han nell'87 a.C.]]
Erano previste tredici puntate, da sabato 22 settembre [[2001]], ridotte poi a undici.
La forza militare della dinastia Han permise all'impero di espandersi a occidente nella pianura desertica del [[Bacino del Tarim|Tarim]], dove erano situate le città-stato e i principati dei [[Tocari]], [[Saci]] e [[Sogdiana|Sogdiani]] nella provincia del [[Sinkiang]]-Uigur attualmente di etnia prevalentemente uigura. In questo modo la [[via della seta]] veniva resa sicura fino al [[Pamir]], ai confini con la [[Battria]]na nell'odierno [[Afghanistan]].<br />
Anche il Vietnam settentrionale e la Corea furono invasi dagli eserciti Han. In questo periodo si sviluppa il sistema di tributi in base al quale stati periferici indipendenti o semi-indipendenti pagano una sorta di ''omaggio formale'' di sottomissione alla Cina, inviano doni e stabiliscono sistemi di commercio regolato, in cambio della pace e del riconoscimento alla legittimità al governo locale. Anche l'invio di ''principesse'' cinesi servì a mantenere l'equilibrio diplomatico con i vicini, soprattutto con le tribù e le confederazioni nomadi del nord, in particolare con i [[Xiongnu]] e i [[Wusun]].
 
== La fondazione della dinastia ==
==Il gioco dei 90 concorrenti==
===Prove fisiche===
* '''Il tunnel:''' I 90 concorrenti cercavano di raggiungere bendati lo studio del programma, dove solo 21 di loro che ci riuscivano passavano alla seconda prova. Partendo da fuori, dovevano prima superare una duna di sabbia ed entrare poi nelle tre porte che conducono al tunnel, ma una sola è quella giusta. Una volta dentro, essi lo percorrevano evitando però due soli ostacoli disseminati, e infine arrivavano in studio tramite un piccolo buco posto alla fine;
* '''La ragnatela:''' Come dal titolo i 25 concorrenti, sempre bendati, dovevano attraversare una lunga fila di ragnatele a corda per raggiungere un gruppo di sedie. Alla fine, i primi 12 che si sedevano passavano alla terza prova;
* '''Il muro di burlino:''' In questa prova, i 16 concorrenti cercavano di incollare i loro numeri su un grande muro adesivo, rincorrendo e saltando dal trampolino elastico per rimanere attaccati al medesimo. I primi di essi che lo mettevano più in alto venivano ammessi alla prova finale.
 
Dopo appena tre mesi dalla morte di [[Qin Shi Huang]] si diffusero in tutto l'impero rivolte contadine, ribellioni da parte di prigionieri e di militari e congiure da parte dei discendenti delle famiglie nobili del periodo degli [[Periodo dei regni combattenti|Stati Combattenti]]. Questi attacchi portarono alla caduta della [[dinastia Qin]] nel [[206 a.C.]].
===Prova mentale===
Dopo ogni prova fisica, le [[Top model|Top]] estraevano a sorte cinque numeri (grazie alle loro speciali magliette bagnate), e tali numeri corrispondevano ai cinque concorrenti scelti per questa prova. Essi dovevano rispondere ad alcune semplici domande a risposta secca fatte da [[Paolo Bonolis|Bonolis]], dove il/la primo/a che sbagliava veniva direttamente eliminato/a, mentre gli altri continuavano con il gioco.
 
Tra i capi delle rivolte si mise in luce [[Xiang Yu]], già comandante militare oltre che discendente della nobiltà dello [[Chu (stato)|stato di Chu]], che si appoggiò alle vecchie strutture nobiliari pre-Qin. Mentre al sud Xiang Yu sconfiggeva l'esercito inviato a contrastarlo [[Gao Zu (imperatore Han)|Liu Bang]] a capo di una rivolta contadina entrava nella capitale, deponeva l'ultimo sovrano della [[dinastia Qin]] e abrogava tutte le leggi più efferate promulgate contro i contadini.
==Lista dei 90 concorrenti==
Di seguito sono elencati i nomi di tutti i partecipanti al gioco del programma, che i quali furono basati sui numeri "napoletani" de ''[[La Smorfia]]''. Molti di loro avevano mantenuto i nomi originali, mentre pochi venivano modificati per adattarli come stereotipi. ('''ESEMPIO:''' N° 16 "Il culo" nell'originale = ''Il capitano di vascello'' nello show)
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# "La bambina"
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# "La mano"
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# "I soldati"
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# "Il ragazzo"
# "Il capitano di vascello"
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# "Il cuore"
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# "La festa"
# "La donna nuda"
# "Il pazzo"
# "Bocca d'Ercole"
# "Le guardie"
# "Natale"
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# "Il vaso da notte"
# "I seni"
# "Il padre di famiglia"
# "Le palle del tenente"
# "Il padrone di casa"
# "Il capitone"
# "Gli anni di Cristo"
# "Il teschio"
# "L'uccellino"
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# "Il monaco"
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# "La fune al collo"
# "L'osteria"
# "Il coltello"
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# "La donna al balcone"
# "Le carceri"
# "Il vino buono"
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# "Morto che parla"
# "L'innamorata"
# "Il pane"
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# "Il nonno"
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# "La musica"
# "La caduta"
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# "Il fagotto"
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# "Le due zitelle"
# "Polpo nella chitarra"
# "La minestra cotta"
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# "Il palazzo"
# "Il porcospino"
# "La meraviglia"
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# "Pulcinella"
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# "La tavola imbandita"
# "Il maltempo"
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# "Le anime del Purgatorio"
# "La bottega"
# "I pidocchi"
# "I caciocavalli"
# "La vecchia"
# "La paura"
{{div col end}}
 
All'arrivo nella capitale dell'esercito di Xiang Yu la città fu saccheggiata, la biblioteca imperiale bruciata e Xiang Yu si autoproclamò ''Sovrano egemone di Chu Occidentale'' (utilizzando una terminologia che si discostava dal titolo imperiale di "huangdi" e riproponeva una terminologia del tardo periodo Zhou) dando a Liu Bang il titolo di ''Sovrano di Han'', dal nome di uno dei diciotto regni in cui intendeva suddividere l'impero. Liu Bang allora raccolse attorno a sé tutti i capi delle rivolte che non accettavano l'egemonia di Xiang Yu e cominciò una guerra civile che si protrasse fino al [[202 a.C.]] quando Xiang Yu, accerchiato nell'attuale provincia dell'[[Anhui]], dopo la [[battaglia di Gaixia]] si suicidò.
==L'insuccesso==
Il programma, [[Format televisivo|format]] unico e completamente italiano, avrebbe dovuto replicare il successo di ''[[Ciao Darwin]]''. In quel periodo la stagione televisiva non era cominciata bene, a causa della tragedia delle [[World Trade Center|Torri Gemelle]] di [[New York]] dell'[[11 settembre 2001]], fatto che causò la mancata partecipazione di [[Valentino (stilista)|Valentino]]. [[Teo Teocoli]], previsto come ospite fisso con le sue parodie e i suoi personaggi, se ne andò dopo la seconda puntata, e con non poche polemiche. Ancor prima di andare in onda, la trasmissione era stata accusata di volgarità.
 
Alla fondazione dell'impero Han si assistette a un mantenimento dei governatorati e dei distretti di epoca Qin, sotto controllo imperiale, ma anche all'introduzione contemporanea di una serie di stati, detti ''guo'', che ricordavano la ripartizione territoriale del periodo degli [[Periodo dei regni combattenti|Stati Combattenti]] posti sotto la sovranità ereditaria dei capi delle rivolte anti-Qin.<br />
Il programma risultò un flop, surclassato dallo show di [[Rai 1]] presentato da [[Giorgio Panariello]] ''[[Torno sabato]]'', che il quale era abbinato alla [[Lotteria Italia]].<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/15/Bonolis_sconfitta_del_sabato_co_0_0110153490.shtml}}</ref> Vari furono i tentativi di risollevare gli ascolti: collegamenti con la Casa del ''[[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]]'' (allora in onda con la sua seconda edizione), modifiche al programma ed ospiti più famosi.<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/20/Bonolis_mai_piu_pernacchie_liberta_co_0_0110201037.shtml}}</ref>
Già nel [[196 a.C.]] gli stati indipendenti furono ridotti a uno, tre per l'eliminazione del sovrano per mano imperiale, e tre per esautorazione e sostituzione di tutti i sovrani con principi di famiglia imperiale.
 
== Il consolidamento dell'impero ==
Fu infine chiuso all'undicesima puntata, e il sabato successivo alla sua chiusura, su [[Canale 5]] andò in onda un programma di attualità del [[TG5]] curato e presentato da [[Enrico Mentana]], chiamato ''Nel centro del mirino''.<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/dicembre/06/Bonolis_flop_negli_ascolti_Italiani_co_0_0112066079.shtml}}</ref>
 
Alla morte di Liu Bang, chiamato da allora ''Gao Zu'', l'[[Imperatrice vedova Lü Zhi]] sterminò tutte le altre mogli e concubine, oltre che alla quasi totalità dei suoi figli avuti con altre donne e mantenne il dominio a corte durante il regno dei due Han [[Shaodi]] e di [[Han Huidi]].
==Gli spot==
Il programma fu preannunciato da 35 spot demenziali (tutti prodotti dallo stesso [[Paolo Bonolis|Bonolis]])<ref>{{Cita news|autore=Leandro Palestini|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/07/21/bonolis-laurenti-doppi-sensi-allusioni-per-lanciare-italiani.html|titolo=Bonolis-Laurenti: doppi sensi e allusioni per lanciare Italiani|pubblicazione=[[la Repubblica]]|giorno=21|mese=7|anno=2001|pagina=41|accesso=08-10-2013|cid=}}</ref>, in cui venivano prese in giro le cartoline dell'[[Italia]] mandate in onda dalla [[Rai]] durante l'[[Intervallo (televisione)|intervallo]] negli [[Anni 1960|anni sessanta]] e [[Anni 1970|settanta]]. Esse erano all'insegna dei "doppi sensi", cioè che furono accostate (come nell'originale) alcune città e/o località italiane ma con dei personaggi, come ad esempio:
 
Durante i regni di Han Huidi e Han [[Jingdi]] si assistette anche a un breve ritorno dell'ideologia [[Legismo|legista]] e ad un rifiorire a corte del [[Taoismo]].
* [[Bono (Italia)|Bono]], [[Provincia di Sassari|SS]] ('''Italia''') = "Bonolis" ('''Italiani:''' il conduttore Paolo Bonolis), [[Lucca]] ('''Italia''') = "Luca" ('''Italiani:''' il co-conduttore [[Luca Laurenti]]);
* [[Biella]] ('''Italia''') + [[Porto Tolle|Gnocca]], [[Provincia di Rovigo|RO]] ('''Italia''') = "Bella Gnocca" ('''Italiani:''' la bionda [[Gianne Albertoni]]), [[Belvedere (Siracusa)|Belvedere]], [[Provincia di Siracusa|SR]] ('''Italia''') + [[Portici|Bellavista (NA)]], ('''Italia''') = "Belvedere & Bellavista" ('''Italiani:''' la mora [[Debbie Castañeda Rodríguez]]);
* [[Trepalle]], [[Provincia di Sondrio|SO]] ('''Italia''') = "Quattro Palle" ('''Italiani:''' Bonolis e Laurenti con facce ammiccanti).
 
Solo dopo la morte dell'imperatrice vedova, tutti i suoi parenti furono sterminati o sollevati dalle cariche e fu posto sul trono Han Wendi che, come l'imperatore Han [[Jingdi]], si trovò a confrontarsi con sempre crescenti difficoltà causate dagli stati indipendenti in seno all'impero. La situazione esplose nel [[154 a.C.]] quando [[Liu Bei]], sovrano dello [[Wu (stato)|stato di Wu]], si mise a capo di una ribellione detta la [[Rivolta dei Sette Regni]], presto repressa, da parte degli stati, pur retti da familiari dello stesso clan imperiale, contro l'impero.
==Gli ascolti==
 
{| class="wikitable"
=== Wudi ===
! Puntata
Il regno di [[Wudi]] segnò una svolta nell'impero Han: un regno segnato da un forte espansionismo e con imponenti masse di cinesi inviate a popolare la regione dell'Ordos. Tra le conquiste possiamo annoverare: a nord, nel [[129 a.C.]] i [[Xiongnu]], a ovest, nel [[101 a.C.]] l'esercito si spinse fino alla valle del [[Sir-darya]] nella regione di [[Fergana]], a est nel [[106 a.C.]] la [[Manciuria]] meridionale e la [[Corea]], a ovest, nel [[109 a.C.]] i regni di [[Yelang]] e [[Regno di Dian|Dian]] (nell'attuale [[Yunnan]]), a sud nel [[111 a.C.]] il regno vietnamita di [[Nanyue|Nan Yue]].
! Data
 
! [[Audience#Audience media|Telespettatori]]
Fu intrapresa in aree estese ed aride una grande attività di scavo di canalizzazioni e di irrigazione. Nel [[129 a.C.]] fu completato un canale di più di cento chilometri che dal fiume Wei, su cui sorgeva la capitale, conduceva allo [[Fiume Giallo|Huang He]], il ''fiume Giallo''. Gli stati interni all'impero furono svuotati di potere: i funzionari non furono più scelti dai sovrani locali ma imposti dalla corte imperiale, un nuovo sistema di successione obbligò gli stati a frazionarsi in unità sempre più piccole, mentre molti furono semplicemente sciolti con l'accusa di scarsa lealtà.
! [[Audience#Share|Share]]
 
! [[Ospiti]]
Per indebolire la classe dei mercanti, in rapida ascesa, oltre che per incamerare nelle casse imperiali le somme necessarie per l'espansione, Han Wudi trasformò i commerci principali (alcol, sale, ferro e il conio delle monete) in [[Monopolio di Stato|monopoli di Stato]]. Contemporaneamente vietò la compravendita terriera ai mercanti, senza però riuscire ad impedire l'instaurarsi di una classe di proprietari latifondisti.
|-
 
|" align="center"|1
Il modello statale e imperiale di Han Wudi divenne la base politica e ideologica fondante di quasi tutta la successiva tradizione cinese, l'impero ora poteva guardare sé stesso non più come a uno stato tra barbari ma come una fonte di ordine e regolamentazione di tutte le terre conosciute e come origine della legittimità di tutti i sovrani cui veniva in contatto.
|" align="center"|22 settembre [[2001]]
 
|" align="center"|4.789.000
Fu con Han Wudi che il [[confucianesimo]] ottenne la sua definitiva vittoria sulle altre filosofie sociali cinesi e si impose a corte e nel paese.
|" align="center"|21,89%
 
|" align="center"| [[Teo Teocoli]], [[Enrico Montesano]] ed [[Edoardo Bennato]]
=== L'apparato amministrativo ===
|-
 
|" align="center"|2
Dall'imperatore dipendevano i ''Tre duchi'': il Gran Maresciallo, da cui dipendeva l'esercito, il Gran Consigliere, da cui dipendeva l'amministrazione civile e i ''nove dignitari'', e il Gran Censore, da cui dipendevano gli ispettori e il sistema di controllo dell'amministrazione stessa.
|" align="center"|29 settembre [[2001]]
 
|3.195.000
Con Han Wudi la Segreteria, organo di palazzo formato da [[Eunuco|eunuchi]], assunse un ruolo sempre più importante nella formulazione delle linee politiche dell'impero. Nessun funzionario a nessun livello poteva operare nella regione di cui era nativo. Han Wudi introdusse l'ulteriore norma per cui nessun funzionario avrebbe mai potuto prestare servizio nella zona d'origine dell'ispettore regionale (dipendente dal censorato) a lui preposto.<br />
|15,89%
I membri dell'amministrazione venivano scelti tra quanti frequentavano l'università imperiale, ''taixue''太学, o per segnalazione o per essere membri influenti di importanti famiglie.
|" align="center"|Teo Teocoli
 
|-
La tassazione era basata su due principali imposte: quella sulla terra, che prevedeva il versamento di un quindicesimo del raccolto, e del [[testatico]], successivamente portato da Han Wudi ad un trentesimo. I funzionari e gli aristocratici erano esentati dalle tasse.
|" align="center"|3
 
|" align="center"|6 ottobre [[2001]]
Coll'estendersi delle grandi proprietà fondiarie, spesso di funzionari e aristocratici o di mercanti che con essi si erano imparentati o che in qualche misura riuscivano ad eludere le tasse, il carico fiscale ai danni dei piccoli contadini andò però aggravandosi sempre più.
|3.676.000
Ciò provocò un aumento del potere reale da parte delle grandi famiglie latifondiste, che sempre più, per mezzo di matrimoni, erano in grado di controllare funzionari e fazioni a corte, talora appoggiando o lottando contro altre fazioni di eunuchi.
|18,23%
 
|Emilio Fede
=== La via della seta ===
|-
 
|" align="center"|4
I traffici lungo la via della seta rappresentarono l'interscambio commerciale tra l'[[Impero romano]] e la Cina. I beni scambiati erano seta e pietre preziose dalla Cina e vetro, avorio, argento e incenso dall'Impero romano. Era nota anche una via marittima che portava dal [[Nilo]] alla costa africana e, di lì sfruttando gli [[aliseo|alisei]], in [[India]]. Dall'India, circumnavigando la penisola malese, si poteva arrivare alla foce del [[Zhu Jiang]]珠江, o [[Fiume delle Perle]]. In quell'area sono state trovate monete romane. Nel ''[[Libro degli Han posteriori|Hou Hanshu]]'' (Storia degli Han Orientali) è registrato l'arrivo di un'ambasciata da ''[[Da Qin]]'' (come era nota [[Roma]] a quel tempo in Cina) da parte del sovrano romano ''An Dun'' (Antonius? il candidato più probabile è [[Marc'Aurelio]] che si fece chiamare anche col nome del suo predecessore [[Antonino Pio]], in forma di rispetto).
|" align="center"|13 ottobre [[2001]]
 
|" align="center"|3.523.000
L'ambasciata raggiunse [[Luoyang]] nel [[166]] e fu ricevuta alla corte dell'imperatore Han [[Huandi]], ma la sua provenienza fu messa in dubbio a causa dei modesti doni offerti, per lo più di origine indiana e africana. Ovviamente la missione potrebbe essere stata realmente proveniente dall'impero romano, del tutto ignaro dell'uso del sistema di tributo in uso presso la corte cinese.
|" align="center"|15,86%
 
|" align="center"|[[Massimo Ranieri]] e [[Pietro Taricone]]
Sporadici contatti, ancora dubbi, sono segnalati in Afghanistan tra truppe cinesi e truppe romane mercenarie al soldo di signori locali, forse sbandati dopo la sconfitta di [[Marco Licinio Crasso]].
|-
 
|" align="center"|5
Ulteriori tentativi cinesi di mettersi in contatto con l'impero romano, con ambasciatori che giunsero fino alle sponde del [[Mar Nero]] o del [[Mar Caspio]], furono fatti fallire dai [[Impero partico|Parti]] che avevano tutto da perdere, dato il loro vantaggioso ruolo di intermediatori nel commercio intercontinentale.
|" align="center"|20 ottobre [[2001]]<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/22/Panariello_batte_ancora_Bonolis_con_co_0_011022089.shtml}}</ref>
 
|" align="center"|3.742.000
I primi monaci buddhisti raggiunsero la Cina attraverso la via della seta durante questa dinastia, ma il loro impatto fu pressoché nullo. Solo dopo la definitiva caduta dinastica il [[Buddhismo]] si sarebbe diffuso compiutamente.
|" align="center"|17,69%
 
|" align="center"|
== La dinastia Xin ==
|-
{{Vedi anche|Dinastia Xin}}
|" align="center"|6
Una serie di catastrofi naturali segnarono l'ultima parte della dinastia degli Han Occidentali. Questo faceva ritenere che il [[Mandato del Cielo]] ''tian ming'' potesse essere stato ritirato, e che una nuova dinastia fosse imminente.
|" align="center"|27 ottobre [[2001]]
 
|" align="center"|4.097.000
Una spaccatura in seno al confucianesimo fu dovuta a un ritrovamento, dietro un muro della casa di [[Confucio]], di suoi testi scritti in grafia antica, ''guwen'', cioè nello stile del ''piccolo sigillo'', precedente alla grafia di epoca Qin. Questi testi differivano lievemente dagli stessi riscritti a memoria dopo il rogo dei libri decretato da [[Qin Shi Huang]].
|" align="center"|19,22%
 
|" align="center"|
Liu Xin ([[32 a.C.]]-[[23]] d.C.), confuciano e bibliotecario imperiale, sponsorizzò la lettura razionalista dei testi in grafia antica, mentre altri filosofi mantennero la tradizione della grafia nuova e la lettura esoterica. Liu Xin appoggiò Wang Mang il quale riuscì a prendere il potere e a proclamare nel [[9]] d.C. una nuova dinastia, la dinastia Xin (9 d.C.-[[24]] d.C.), che sarebbe stata sconfessata da tutta la storiografia ufficiale successiva che avrebbe visto in Wang Mang il prototipo dell'avido usurpatore.
|-
 
|" align="center"|7
Le riforme intraprese da Wang Mang furono radicali: la schiavitù fu abolita, così come il latifondo, le terre statalizzate e distribuite in piccoli appezzamenti secondo il sistema ''jintian'' dei [[Campi a pozzo]], la moneta antica fu svalutata, l'oro reso di proprietà statale e distribuite monete di nuovo conio (a imitazione di quelle degli [[Stati Combattenti]]) a valore del cambio sopravvalutato. I monopoli di stato furono estesi a includere i prodotti delle montagne e dei fiumi e il controllo dei granai di cereali per la calmierazione dei prezzi ''changpingcang''.
|" align="center"|3 novembre [[2001]]
 
|" align="center"|4.127.000
La riforma fu un totale insuccesso: i funzionari che avrebbero dovuto realizzarla erano gli stessi che ne avrebbero patito le maggiori conseguenze.
|" align="center"|19,63%
 
|" align="center"|
Con il proseguire delle catastrofi naturali, compresa l'esondazione dello [[Fiume Giallo|Huang He]] che si divise in due rami a est dello [[Shandong]] andando a sfociare parte nel [[Golfo di Bohai]] e parte nel [[Mar Giallo]], si svilupparono anche movimenti di rivolta.
|-
 
|" align="center"|8
Nello [[Shandong]] si formò l'esercito dei ''Sopraccigli Rossi'', Chimei (dal colore con cui si tingevano le sopracciglia per incutere terrore e distinguersi dai soldati di Wang Mang), mentre nel [[Hubei]] e nel [[Henan]] si organizzò l'"Esercito del Bosco Verde", Lülinjun, comandato da membri del clan imperiale Liu. Nel [[23]] l'Esercito del Bosco Verde sconfiggeva un'enorme armata di Wang Mang, che fu ucciso, mentre marciava su Chang'an. Liu Xuan fu proclamato imperatore ripristinando la dinastia degli Han Occidentali e scegliendo come nome di era storica ''Gengshi'', ossia Rinascita.
|" align="center"|10 novembre [[2001]]<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/12/Record_per_Panariello_oltre_milioni_co_0_0111127126.shtml}}</ref>
 
|" align="center"|3.525.000
== La dinastia degli Han Orientali ==
|" align="center"|15,90%
{{Vedi anche|Dinastia Han orientale}}
|"align="center"|
Liu Xuan stabilì nel [[23]] la capitale a [[Luoyang]], a oriente dei valichi che portano a Chang'an. Nel [[25]] la riportò a Chang'an, ma i ''Sopraccigli Rossi'' espugnarono la città, uccisero Liu Xuan e proclamarono un nuovo imperatore. Liu Xiu, parente e compagno di Liu Xuan già entro il [[29]] sarebbe riuscito a vendicarlo e sconfiggere i ''Sopraccigli Rossi'' e, nel [[36]], a riconquistare tutte le province dell'impero fissando definitivamente la capitale a Luoyang.
|-
 
|" align="center"|9
Liu Xiu divenne così il primo sovrano degli Han Orientali, passato poi alla storia con il nome di [[Guangwudi]].
|" align="center"|17 novembre [[2001]]
Le leggi di Wang Meng furono abolite, fu abbandonato il sistema dei monopoli e i latifondisti poterono utilizzare manodopera servile. Alla fine del regno di Guangwudi la popolazione era di appena 21 milioni di persone, poco più di un terzo rispetto al censimento fatto durante l'effimera dinastia Xin. La carestia, le guerre e i disordini avevano causato una spaventosa crisi di popolazione.
|" align="center"|2.404.000
I Xiongnu si stabilirono dentro l'ansa del Huang He mentre l'Asia centrale riuscì a essere riconquistata e tenuta solo dal [[123]] al [[150]].
|" align="center"|12,78%
 
|" align="center"|
=== La crisi ===
|-
A partire da Han [[Hedi]] ([[89]]-[[105]]) ci furono ben otto imperatori che salirono al trono adolescenti o bambini: ciò permetteva alle famiglie delle madri di esercitare il potere, mentre a corte a loro si contrapposero gli eunuchi. Nel [[147]], con Han [[Huandi]] nominato imperatore, la fazione degli eunuchi prese il potere mandando a morte il reggente Liang Ji e tutta la sua famiglia allargata.
|" align="center"|10
 
|" align="center"|24 novembre [[2001]]
Le famiglie che fino ad allora avevano controllato le successioni imperiali si coalizzarono nella ''Pura Corrente'', qingliu, con lo scopo di rimuovere, declassare o uccidere gli eunuchi. Nel [[166]] l'imperatore cominciò a punire gli appartenenti alla Pura Corrente, ma la sua morte e la successione di Han [[Lingdi]] ancora bambino, impedirono una totale vittoria. Con il nuovo imperatore si preparò la sconfitta degli eunuchi, ma un loro colpo di Stato prevenne la mossa e nel [[170]] furono in grado di costringere al suicidio il reggente e ad incarcerare funzionari della Pura Corrente e un centinaio di confuciani dell'università imperiale. Da allora il potere degli eunuchi fu incontrastato.
|" align="center"|2.745.000
 
|" align="center"|14,01%
Mentre alle frontiere i Xiongnu, i [[Xianbei]] e i proto-tibetani [[Qiang]] premevano o insorgevano, nell'impero esplose nel [[184]] la rivolta dei ''Turbanti Gialli'', huangjin. Questo era un gruppo millenaristico imbevuto di ideali taoisti, che propugnava l'uguaglianza universale, il ritorno alla pace, l'abolizione della ricchezza, si preoccupava per la cura dei malati e annunciava il prossimo realizzarsi di una nuova età.
|" align="center"|
 
|-
Per domare la rivolta dei Turbanti Gialli, che arrivarono ad avere un esercito di 350.000 uomini, i latifondisti ricorsero alla mobilitazione di eserciti mercenari. Una volta sconfitti i rivoluzionari i nuovi capi militari passarono a massacrare tutti gli eunuchi nella capitale, deporre l'imperatore Han [[Shaodi]] ed a sostituirlo con Han [[Xiandi]]. Nel corso di questi eventi nel [[190]] fu incendiata la biblioteca imperiale.
|" align="center"|11
 
|" align="center"|1º dicembre [[2001]]
Con il collasso dell'impero, l'imperatore venne esiliato a Xuchang nello [[Henan]], mentre il potere reale passava a tre capi militari: Cao Cao, nella regione delle capitali Han e nel nord della Cina, Sun Quan nella regione meridionale, mentre il [[Sichuan]] passava a Liu Bei.
|" align="center"|2.902.000
 
|" align="center"|14,78%
La dinastia infine cadde nel [[220]] per dare spazio al periodo dei [[Tre Regni]] in cui le tre aree in cui era stato ripartito l'impero Han si sarebbero costituite come tre stati indipendenti e in lotta per la supremazia.
|" align="center"|
 
== Imperatori della dinastia Han ==
{| border="1" cellpadding="2" cellspacing="0"
|-----
! style="background:#efefef;" width="20%" | Nomi Postumi
! style="background:#efefef;" width="25%" | Cognomi familiari e nomi
! style="background:#efefef;" width="15%" | Periodo di regno
! style="background:#efefef;" width="40%" | Ere di governo e loro datazione
|-----
| colspan="4" align="center" | ''Per convenzione cinese i sovrani Han portano il nome della dinastia e il nome postumo seguito da ''di'', imperatore: "Han" + nome postumo + "di"'' con l'eccezione di: Liu Gong, Liu Hong, Liu He, Liu Ying, Liu Yi e Liu Bian
|-----
| colspan="4" align="center" | '''Dinastia Han Occidentali [[206 a.C.]]-[[9]] d.C., [[23]]-[[25]]'''
|-----
| [[Gao Zu (imperatore Han)|Gao Zu]] (高 pinyin: gāo)
| Liu Bang (刘邦 pinyin: liú bāng)
| [[206 a.C.]]-[[195 a.C.]] || non esiste
|-----
| [[Han Huidi|Hui]] (惠 pinyin: hùi)
| Liu Ying (刘盈 pinyin: liú yíng)
| [[195 a.C.]]-[[188 a.C.]] || non esiste
|-----
| Shao (少 pinyin: shào)
| [[Liu Gong (imperatore Han)|Liu Gong]] (刘恭 pinyin: liú gōng)
| [[188 a.C.]]-[[184 a.C.]]
| non esiste<br />Nota: reggenza dell'[[Imperatrice vedova Lü]]
|-----
| Shao (少 pinyin: shào)
| [[Liu Hong (imperatore Han)|Liu Hong]] (刘弘 pinyin: liú hóng)
| [[184 a.C.]]-[[180 a.C.]]
| non esiste<br />Nota: reggenza dell'[[Imperatrice vedova Lü]]
|-----
| [[Wendi (imperatore Han)|Wen]] (文 pinyin: wén)
| Liu Heng (刘恒 pinyin: liú héng)
| [[180 a.C.]]-[[157 a.C.]]
| ''Houyuan'' (后元 pinyin: hòu yúan) [[163 a.C.]]-[[156 a.C.]]
|-----
| [[Jingdi]] (景 pinyin: jĭng)
| Liu Qi (刘启 pinyin: liú qĭ)
| [[157 a.C.]]-[[141 a.C.]] ||
''Zhongyuan'' (中元 pinyin: zhōng yúan) [[149 a.C.]]-[[143 a.C.]]<br />
''Houyuan'' (后元 pinyin: hòu yúan) [[143 a.C.]]-[[141 a.C.]]
|-----
| [[Han Wudi|Wu]] (武 pinyin: wŭ)
| Liu Che (刘徹 pinyin: liú chè)
| [[141 a.C.]]-[[87 a.C.]]
| ''Jianyuan'' (建元 pinyin: jìan yúan) [[140 a.C.]]-[[135 a.C.]]<br />
''Yuanguang'' (元光 pinyin: yúan gūang) [[134 a.C.]]-[[129 a.C.]]<br />
''Yuanshuo'' (元朔 pinyin: yúan shùo) [[128 a.C.]]-[[123 a.C.]]<br />
''Yuanshou'' (元狩 pinyin: yúan shòu) [[122 a.C.]]-[[117 a.C.]]<br />
''Yuanding'' (元鼎 pinyin: yúan dĭng) [[116 a.C.]]-[[111 a.C.]]<br />
''Yuanfeng'' (元封 pinyin: yúan fēng) [[110 a.C.]]-[[105 a.C.]]<br />
''Taichu'' (太初 pinyin: tài chū) [[104 a.C.]]-[[101 a.C.]]<br />
''Tianhan'' (天汉 pinyin: tīan hàn) [[100 a.C.]]-[[97 a.C.]]<br />
''Taishi'' (太始 pinyin: tài shĭ) [[96 a.C.]]-[[93 a.C.]]<br />
''Zhenghe'' (征和 pinyin: zhēng hé) [[92 a.C.]]-[[89 a.C.]]<br />
''Houyuan'' (后元 pinyin: hòu yúan) [[88 a.C.]]-[[87 a.C.]]
|-----
| [[Zhaodi (imperatore Han)|Zhao]] (昭 pinyin: zhāo)
| Liu Fuling (刘弗陵 pinyin: liú fúlíng)
| [[87 a.C.]]-[[74 a.C.]] ||
''Shiyuan'' (始元 pinyin: shĭ yúan) [[86 a.C.]]-[[80 a.C.]]<br />
''Yuanfeng'' (元凤 pinyin: yúan fèng) [[80 a.C.]]-[[75 a.C.]]<br />
''Yuanping'' (元平 pinyin: yúan píng) [[74 a.C.]]<br />
|-----
| [[Principe He di Changyi]] (昌邑王 pinyin: chāng yí)
| Liu He (刘贺 pinyin: liú hè)
| [[74 a.C.]]
| ''Yuanping'' (元平 pinyin: yúan píng) [[74 a.C.]]<br />
|-----
| [[Xuandi (imperatore Han)|Xuan]] (宣 pinyin: xūan)
| Liu Xun (刘询 pinyin: liú xún)<br />
o Liu Bingyi (刘病已 pinyin: liú bìngyĭ)
| [[74 a.C.]]-[[49 a.C.]]
| ''Benshi'' (本始 pinyin: bĕn shĭ) [[73 a.C.]]-[[70 a.C.]]<br />
''Dijie'' (地节 pinyin: dì jíe) [[69 a.C.]]-[[66 a.C.]]<br />
''Yuankang'' (元康 pinyin: yúan kāng) [[65 a.C.]]-[[61 a.C.]]<br />
''Shenjue'' (神爵 pinyin: shén júe) [[61 a.C.]]-[[58 a.C.]]<br />
''Wufeng'' (五凤 pinyin: wŭ fèng) [[57 a.C.]]-[[54 a.C.]]<br />
''Ganlu'' (甘露 pinyin: gān lù) [[53 a.C.]]-[[50 a.C.]]<br />
''Huanglong'' (黃龙 pinyin: húang lóng) [[49 a.C.]]<br />
|-----
| [[Yuandi (imperatore Han)|Yuan]] (元 pinyin: yúan)
| Liu Shi (刘奭 pinyin: liú shì)
| [[49 a.C.]]-[[33 a.C.]]
| ''Chuyuan'' (初元 pinyin: chū yúan) [[48 a.C.]]-[[44 a.C.]]<br />
''Yongguang'' (永光 pinyin: yŏng gūang) [[43 a.C.]]-[[39 a.C.]]<br />
''Jianzhao'' (建昭 pinyin: jìan zhāo) [[38 a.C.]]-[[34 a.C.]]<br />
''Jingning'' (竟宁 pinyin: jìng níng) [[33 a.C.]]<br />
|-----
| [[Chengdi (imperatore Han)|Cheng]] (成 pinyin: chéng)
| Liu Ao (刘骜 pinyin: liú áo)
| [[33 a.C.]]-[[7 a.C.]]
| ''Jianshi'' (建始 pinyin: jìan shĭ) [[32 a.C.]]-[[28 a.C.]]<br />
''Heping'' (河平 pinyin: hé píng) [[28 a.C.]]-[[25 a.C.]]<br />
''Yangshuo'' (陽朔 pinyin: yáng shùo) [[24 a.C.]]-[[21 a.C.]]<br />
''Hongjia'' (鸿嘉 pinyin: hóng jīa) [[20 a.C.]]-[[17 a.C.]]<br />
''Yongshi'' (永始 pinyin: yŏng shĭ) [[16 a.C.]]-[[13 a.C.]]<br />
''Yuanyan'' (元延 pinyin: yúan yán) [[12 a.C.]]-[[9 a.C.]]<br />
''Suihe'' (隋和 pinyin: sūi hé) [[8 a.C.]]-[[7 a.C.]]<br />
|-----
| [[Aidi (imperatore Han)|Ai]] (哀 pinyin: āi)
| Liu Xin (刘欣 pinyin: liú xīn)
| [[7 a.C.]]-[[1 a.C.]] ||
''Jianping'' (建平 pinyin: jìan píng) [[6 a.C.]]-[[3 a.C.]]<br />
''Yuanshou'' (元寿 pinyin: yúan shòu) [[2 a.C.]]-[[1 a.C.]]<br />
|-----
| [[Pingdi (imperatore Han)|Ping]] (平 pinyin: píng)
| Liu Kan (刘衎 pinyin: liú kàn)
| [[1]] d.C.-[[6]]
| ''Yuanshi'' (元始 pinyin: yúan shĭ) d.C. [[1]]-[[6]]<br />
|-----
| [[Ruzi Ying|Ruzi]] (孺子 pinyin: rú zi)
| Liu Ying (劉婴 pinyin: liú yīng)
| d.C. [[6]]-[[9]]
| ''Jushe'' (居摄 pinyin: jū shè) febbraio d.C. [[6]] - ottobre d.C. [[8]]<br />
''Chushi'' (初始 pinyin: chū shĭ) novembre d.C. [[8]] - gennaio [[9]]<br />
|-----
| colspan="4" align="center" | '''[[Dinastia Xin]] ([[9]]-[[23]] d.C.)'''
|-----
| colspan="4" align="center" | '''Continuazione della dinastia Han'''
|-----
|-----
| [[Gengshi (imperatore Han)|Gengshi]] (更始 pinyin: gèng shĭ)
| Liu Xuan (刘玄 pinyin: liú xúan)
| [[23]]-[[25]]
| ''Gengshi'' (更始 pinyin: gèng shĭ) [[23]]-[[25]]<br />
|-----
| colspan="4" align="center" | '''Dinastia Han Orientali [[25]] - [[220]]'''
|-----
| [[Liu Xiu|Guangwu]] (光武 pinyin: gūang wŭ)
| [[Liu Xiu]] (刘秀 pinyin: liú xìu)
| [[25]]-[[57]]
| ''Jianwu'' (建武 pinyin: jìan wŭ) [[25]]-[[56]]<br />
''Jianwuzhongyuan'' (建武中元 pinyin: jìan wŭ zhōng yúan) [[56]]-[[58]]<br />
|-----
| [[Mingdi (imperatore Han)|Ming]] (明 pinyin: míng)
| Liu Zhuang (刘庄 pinyin: liú zhūang)
| [[57]]-[[75]]
| ''Yongping'' (永平 pinyin: yŏng píng) [[58]]-[[75]]<br />
|-----
| [[Zhangdi (imperatore Han)|Zhang]] (章 pinyin: zhāng)
| Liu Da (刘炟 pinyin: liú dá)
| [[75]]-[[88]]
| ''Jianchu'' (建初 pinyin: jìan chū) [[76]]-[[84]]<br />
''Yuanhe'' (元和 pinyin: yúan hé) [[84]]-[[87]]<br />
''Zhanghe'' (章和 pinyin: zhāng hé) [[87]]-[[88]]<br />
|-----
| [[Hedi (imperatore Han)|He]] (和 pinyin: hé)
| Liu Zhao (刘肇 pinyin: liú zhào)
| [[88]]-[[106]]
| ''Yongyuan'' (永元 pinyin: yŏng yúan) [[89]]-[[105]]<br />
''Yuanxing'' (元兴 pinyin: yúan xīng) [[105]]-[[106]]<br />
|-----
| [[Shangdi (imperatore Han)|Shang]] (殇 pinyin: shāng)
| Liu Long (刘隆 pinyin: liú lóng)
| [[106]]
| ''Yanping'' (延平 pinyin: yán píng) [[106]]-[[107]]<br />
|-----
| [[Andi (imperatore Han)|An]] (安 pinyin: ān)
| Liu Hu (刘祜 pinyin: liú hù)
| [[106]]-[[125]]
| ''Yongchu'' (永初 pinyin: yŏng chū) [[107]]-[[113]]<br />
''Yuanchu'' (元初 pinyin: yúan chū) [[114]]-[[120]]<br />
''Yongning'' (永宁 pinyin: yŏng níng) [[120]]-[[121]]<br />
''Jianguang'' (建光 pinyin: jian4 guang1) [[121]]-[[122]]<br />
''Yanguang'' (延光 pinyin: yán gūang) [[122]]-[[125]]<br />
|-----
| Shaodi (少帝 pinyin: shào dì) o [[Marchese di Beixiang]] (北乡侯 pinyin: bĕi xīang)
| Liu Yi (刘懿 pinyin: liú yì)
| [[125]]
| ''Yanguang'' (延光 pinyin: yán gūang) [[125]]<br />
|-----
| [[Shundi (imperatore Han)|Shun]] (顺 pinyin: shùn)
| Liu Bao (劉保 pinyin: liú báo)
| [[125]]-[[144]] ||
''Yongjian'' (永建 pinyin: yŏng jìan) [[126]]-[[132]]<br />
''Yangjia'' (阳嘉 pinyin: yáng jīa) [[132]]-[[135]]<br />
''Yonghe'' (永和 pinyin: yŏng hé) [[136]]-[[141]]<br />
''Hanan'' (汉安 pinyin: hàn ān) [[142]]-[[144]]<br />
''Jiankang'' (建康 pinyin: jìan kāng) [[144]]<br />
|-----
| [[Chongdi (imperatore Han)|Chong]] (冲 pinyin: chōng)
| Liu Bing (刘炳 pinyin: liú bĭng)
| [[144]]-[[145]]
| ''Yongxi'' (永熹 pinyin: yōng xī) [[145]]<br />
|-----
| [[Zhidi (imperatore Han)|Zhi]] (质 pinyin: zhí)
| Liu Zuan (刘缵 pinyin: liú zŭan)
| [[145]]-[[146]]
| ''Benchu'' (本初 pinyin: bĕn chū) [[146]]<br />
|-----
| [[Huandi (imperatore Han)|Huan]] (桓 pinyin: húan)
| Liu Zhi (刘志 pinyin: liú zhĭ)
| [[146]]-[[168]] ||
''Jianhe'' (建和 pinyin: jìan hé) [[147]]-[[149]]<br />
''Heping'' (和平 pinyin: hé píng) [[150]]<br />
''Yuanjia'' (元嘉 pinyin: yúan jīa) [[151]]-[[153]]<br />
''Yongxing'' (永兴 pinyin: yŏng xīng) [[153]]-[[154]]<br />
''Yongshou'' (永寿 pinyin: yŏng shòu) [[155]]-[[158]]<br />
''Yanxi'' (延熹 pinyin: yán xī) [[158]]-[[167]]<br />
''Yongkang'' (永康 pinyin: yŏng kāng) [[167]]<br />
|-----
| [[Lingdi (imperatore Han)|Ling]] (灵 pinyin: líng)
| Liu Hong (刘宏 pinyin: liú hóng)
| [[168]]-[[189]] ||
''Jianning'' (建宁 pinyin: jìan níng) [[168]]-[[172]]<br />
''Xiping'' (熹平 pinyin: xī píng) [[172]]-[[178]]<br />
''Guanghe'' (光和 pinyin: gūang hé) [[178]]-[[184]]<br />
''Zhongping'' (中平 pinyin: zhōng píng) [[184]]-[[189]]<br />
|-----
| Shao Di (少帝 pinyin: shào dì) o ''re di Hongnong'' (弘农王 pinyin: hóng nóng)
| Liu Bian (刘辩 pinyin: liú bìan)
| [[189]]
| ''Guangxi'' (光熹 pinyin: gūang xī) [[189]]<br />
|-----
| [[Xiandi (imperatore Han)|Xian]] (献 pinyin: xìan)
| Liu Xie (劉协 pinyin: liú xíe)
| [[189]]-[[220]] ||
''Zhaoning'' (昭宁 pinyin: zhāo níng) [[189]]<br />
''Yonghan'' (永汉 pinyin: yŏng hàn) [[189]]<br />
''Chuping'' (初平 pinyin: chū píng) [[190]]-[[193]]<br />
''Xingping'' (兴平 pinyin: xīng píng) [[194]]-[[195]]<br />
''Jianan'' (建安 pinyin: jìan ān) [[196]]-[[220]]<br />
''Yankang'' (延康 pinyin: yán kāng) [[220]]<br />
|}
 
== Arte della dinastia Han ==
Dal 15 giugno [[2015]], il programma torna in onda in replica su [[Mediaset Extra]] ogni lunedì alle ore 21:10<ref>{{cita web|url=http://www.mediaset.it/mediasetextra/articoli/italiani_12300.shtml}}</ref>, partendo però dalla seconda puntata invece che dalla prima.
Se l'[[arte]] prodotta dalle dinastie [[Shang]] e [[Dinastia_Zhou|Zhou]] rappresentò compiutamente gli attributi principali dell'[[arte cinese]], la dinastia Han può essere considerata come la portatrice del periodo classico, capace di delineare quegli elementi [[stile|stilistici]] che diventeranno modelli di riferimento nell'età seguenti, dei [[Tang]], [[Dinastia Song|Song]], [[Ming]].<ref name=Muse>''Le Muse'', De Agostini, Novara, 1965, vol. 5 p. 469</ref>
 
Questa significativa fertilità culturale ed artistica venne raggiunta grazie alla formazione di un'unità [[politica]], militare ed [[economia|economica]].
 
L'opera più grandiosa risultò la [[Grande_muraglia_cinese|Grande muraglia]], che ebbe il duplice effetto di proteggere i cinesi dai Mongoli e nello stesso tempo di compattarli e di spingerli verso una espressione artistica omogenea.
 
Nell'antica capitale Chang'an sono stati rinvenuti, ses, nella seconda metà del [[Novecento]], resti [[architettura|architettonici]] risalenti al periodo Han, come anche reperti [[scultura|scultorei]] derivati dai [[tomba|sepolcri]] a tumulo ricoperti di lastre pietrose ed in [[terracotta]]. Questi reperti, per lo più costituiti da tavolette incise oppure a forma di rilievo bassissimo che risolve in effetti pittorici la prospettiva del volume reale dei corpi, descrivono scene di vita di corte, quali dame raffinate e dinamiche mentre cavalcano o conducono carrozze, o ancora contadini a cavallo sullo sfondo di scenari paesaggistici tipici.
 
Anche la [[pittura]] su tavolette, arrivata ai nostri tempi in pochi esemplari ma descritta accuratamente nei documenti [[Letteratura_cinese_classica|storici letterari]], ebbe il merito di immortalare le caratteristiche sociali, oltreché gli usi ed i costumi della florida ed erudita collettività aristocratica degli Han.
 
La tecnica [[pittura|pittorica]] utilizzata venne riferita dettagliatamente negli ornamenti del sepolcro ''Wangdu'', rinvenuto nel [[1952]]: la composizione per protocolli prevedeva in alternanza temi astratti presi dal mondo animale e temi realistici derivati dall'ambito rurale.
 
Il corredo funerario è arricchito da [[statua|statuette]] in terracotta, i ''[[mingqi]]'', che riproducono sia eventi e tipi della società Han sia modellini di casa, oltreché da figure femminili danzanti, vestite in modo raffinato, acconciate da vistose pettinature e manifestanti sguardi gioiosi.
 
Se i [[vaso|vasi]] non si discostarono troppo dagli stereotipi degli Shang e dei Zhou, gli [[specchio|specchi]] si distinsero per incisione e rilievi plastici.<ref name = Muse />
 
Il [[gioielleria|gioiello]] ebbe molta diffusione e popolarità e venne lavorato con tecniche innovative, quali la [[doratura]] del [[bronzo]], le [[niello|niellatura]], l'aggiunta di pietre e [[smalto|smalti]].
 
La [[ceramica]], pur seguendo i modelli dei periodi precedenti, sviluppò prodotti aventi una maggiore leggerezza d un [[colore|cromatismo]] tendente al chiaro.
 
== Materiale e decorazioni funerarie del periodo Han ==
<gallery widths="180" heights="135">
File:Han jade dragen.JPG|Dragone in giada, tomba del re di Chu degli Han anteriori a Xuzhou ([[Jiangsu]]), Museo Nazionale di [[Pechino]].
File:Cernuschi Museum 20060812 042.jpg|Laterizio della camera funeraria con motivo cosmologico: emblema delle quattro direzioni (N-S-E-O) e due ballerini. Fine del periodo degli Han anteriori, [[Museo Cernuschi]].
File:Silk from Mawangdui 2.jpg|Frammento di stoffa con ricami di seta detti « di longevità (changshou) ». Han dell'Ovest La vedutaci mostra un frammento d'una trentina di centimetri di profondità. Insieme: 38 x 51&nbsp;cm. Scoperto nel 1972, tomba 1, Mawangdui (Changsha, provincia dello Hunan). Museo provinciale dell'Hunan.
File:Fabric with embroideries. Mawangdui, Changsha, Hunan. Western Han.jpg|''Idem'', veduta ravvicinata.
File:Dinastia han or.li, esorcista fangxiangshi come guardiano di tomba, 25-220 ca..JPG|Esorcista come guardiano di tomba, ceramica funeraria ''[[mingqi]]''. Terracotta dipinta h. 21&nbsp;cm. [[Museo Cernuschi]].<ref>[http://www.cernuschi.paris.fr/fr/collections/exorciste-en-gardien-tombe Pagina del Museo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150923202055/http://www.cernuschi.paris.fr/fr/collections/exorciste-en-gardien-tombe |date=23 settembre 2015 }}.</ref>
File:Dinastia han posteriore, torre d'osservazione, henan, I-III sec. 02.JPG|Modello in terracotta d'una torre di guardia, periodo degli Han posteriori.
File:Bronze Chimera, Eastern Han Dynasty.jpg|Elemento di mobile in bronzo, a forma di creatura mitologica, Han posteriori, Freer and Sackler Galleries (Washington).
File:Mawangdui LaoTsu Ms2.JPG|Uno dei manoscritti su seta esumato nella tomba di [[Mawangdui]] ([[Hunan]]) : versione del ''[[Laozi]]'', inizio del [[II secolo]]
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