Benevento e Federico Guglielmo I di Prussia: differenze tra le pagine

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{{Monarca
{{Nota disambigua|altri significati|[[Bénévent]]|Benevent}}
| nome = Federico Guglielmo I d'Hohenzollern
{{Comune
| titolo = [[Sovrani di Prussia|Re in Prussia]]<br />[[Sovrani di Brandeburgo|Principe elettore di Brandeburgo]]
|nomeComune = Benevento
| stemma = Royal Monogram of King Frederick William I of Prussia.svg
|panorama = Via Traiano Benevento.jpg
| immagine = Friedrich Wilhelm I 1713.jpg
|linkBandiera = Flag of Benevento.svg
| legenda = ''Ritratto di Federico Guglielmo I di Prussia'' (olio su tela, [[1713]]).
|linkStemma = Benevento-Stemma.png
| nome completo =
|siglaRegione = CAM
| altrititoli =
|siglaProvincia = BN
| regno = 25 febbraio [[1713]] – 31 maggio [[1740]]
|latitudineGradi = 41
| predecessore = [[Federico I di Prussia|Federico I]]
|latitudineMinuti = 8
| successore = [[Federico II di Prussia|Federico II]]
|latitudineSecondi = 0
| consorte = [[Sofia Dorotea di Hannover]]
|longitudineGradi = 14
| casa reale = [[Hohenzollern|Casa degli Hohenzollern]]
|longitudineMinuti = 47
| dinastia =
|longitudineSecondi = 0
| padre = [[Federico I di Prussia|Federico I]]
|altitudine = 135
| madre = [[Sofia Carlotta di Hannover]]
|superficie = 129,96
| data di nascita = 14 agosto [[1688]]
|abitanti = 62.289
| luogo di nascita = [[Berlino]]
|anno = 31 settembre 2009 <ref>[http://www.demo.istat.it/bilmens2009gen/index.html Dati Istat - Popolazione residente all'31/7/2009]</ref>
| data di morte = 31 maggio [[1740]]
|densita = 484
| luogo di morte = [[Potsdam]]
|frazioni = Acquafredda, Cancelleria, Caprarella, Cardoncielli, Cardoni, Cellarulo, Chiumiento, Ciancelle, Ciofani, Cretazzo, Epitaffio, Francavilla, Gran Potenza, Imperatore, Lammia, Madonna della Salute, Masseria del Ponte, Masseria La Vipera, Mascambruni, Montecalvo, Olivola, Pamparuottolo, Pantano, Perrottiello, Piano Cappelle, Pino, Ponte Corvo, Rosetiello, Ripa Zecca, Roseto, Santa Clementina, San Chirico, San Cumano, San Domenico, Sant'Angelo a Piesco, San Vitale, Scafa, Serretelle, Sponsilli, Torre Alfieri, Vallereccia
| place of burial = [[Potsdam]]
|comuniLimitrofi = [[Apollosa]], [[Castelpoto]], [[Foglianise]], [[Fragneto Monforte]], [[Paduli]],[[Pago Veiano]], [[Pesco Sannita]], [[Pietrelcina]], [[Ponte (Italia)|Ponte]], [[San Leucio del Sannio]], [[San Nicola Manfredi]], [[Sant'Angelo a Cupolo]], [[Torrecuso]]
|}}
|cap = 82100
{{Bio
|prefisso = [[0824]]
|Nome = Federico Guglielmo I di
|istat = 062008
|Cognome = Hohenzollern
|fiscale = A783
|PostCognomeVirgola = in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Friedrich Wilhelm I''
|nomeAbitanti = beneventani
|ForzaOrdinamento = Federico Guglielmo 01 di Prussia
|patrono = [[San Bartolomeo apostolo]]
|Sesso = M
|festivo = [[24 agosto]]
|LuogoNascita = Berlino
|sito = http://www.comune.benevento.it/
|GiornoMeseNascita = 14 agosto
|AnnoNascita = 1688
|LuogoMorte = Potsdam
|GiornoMeseMorte = 31 maggio
|AnnoMorte = 1740
|Attività =
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato il secondo [[Sovrani di Prussia|re in Prussia]] e il [[Sovrani di Brandeburgo|principe elettore di Brandeburgo]] dal [[1713]] al [[1740]]; è conosciuto come il ''Re Soldato'' o ''Re Sergente'' per l'impronta nettamente militarista della sua politica<ref>Si narra nelle ''Lettere a una principessa tedesca'' di [[Eulero]] che Federico Guglielmo I, interessatosi improvvisamente ed effimeramente alla [[filosofia]], si rivolse ad un cortigiano per chiedere cosa fosse il [[principio di ragion sufficiente]], insegnato ad [[Halle an der Saale]] dal famoso professore in filosofia [[Christian Wolff]]. Essendo risaputo che il ''Re Sergente'' non pensasse ad altro che al suo famoso reggimento di altissimi granatieri reclutati in tutta Europa il cortigiano interpellato, per rendere più intelligibile il concetto di tale materia filosofica, gli disse: «Qualora la dottrina di Wolff avesse ragione, se uno dei vostri bei granatieri disertasse, Voi non avreste nulla da rimproveragli, perché il granatiere non avrebbe potuto far diversamente». Il re non volle ascoltare altro. Ordinò che Wolff fosse scacciato da Halle, con minaccia d'[[impiccagione]] se vi fosse stato ancora trovato passate le ventiquattro ore</ref>
}}
'''Benevento''' (''Beneviénto'' in [[dialetto beneventano]], ''Beneventum'' in [[Lingua Latina|Latino]]) è un [[comune italiano]] di circa 62.289 abitanti distribuiti tra il capoluogo comunale e numerose [[Frazione comunale|frazioni]], [[capoluogo]] dell'[[provincia di Benevento|omonima provincia]] in [[Campania]].
<br>Si tratta del quarto comune più popoloso tra i capoluoghi di [[provincia]] della regione.
Contando l'[[area metropolitana]] intorno, la città arriva a circa 100.000 abitanti.
 
==Biografia==
Città [[sanniti]]ca, [[Storia romana|romana]], [[Longobardi|longobarda]] e poi [[Stato della Chiesa|pontificia]], Benevento vanta un cospicuo patrimonio storico-artistico e un interessante patrimonio archeologico.
=== Principe ereditario (1688–1713) ===
====I primi anni====
Federico Guglielmo era figlio del Principe ereditario [[Federico I di Prussia|Federico I]] e della duchessa [[Sofia Carlotta di Hannover]]. Si dimostrò sin dall'infanzia di carattere rigido e soldatesco, in buona misura privo di interessi culturali e intellettuali. Dal [[1689]] al [[1692]] venne educato ad [[Hannover]], patria della madre, dove tuttavia mantenne una propria natura impulsiva. Questo momento della sua vita gli diede però l'occasione di studiare assieme al cugino [[Giorgio Guglielmo di Brunswick-Lüneburg|Giorgio Guglielmo]] (che sarebbe divenuto Re d'Inghilterra con il nome di [[Giorgio II d'Inghilterra|Giorgio II]]), mantenendo con questi un personalissimo rapporto d'amicizia che aiutò in seguito le relazioni fra i due paesi.
 
====Educazione====
== Geografia fisica ==
Dopo il suo ritorno dall'[[Hannover]], Federico Guglielmo si premurò di imparare il [[lingua francese|francese]], arrivando al punto di usare tale lingua per parlare con sua madre, imparando invece un [[lingua tedesca|tedesco]] stentato dal suo servitore personale. Il giovane Federico Guglielmo sviluppò inoltre un carattere che era frutto del contrasto tra l'indole del padre, autoritario e superiore, quello della madre invece era più incline [[Arte|all'arte]] e alla [[filosofia]]: rifiutò tuttavia questi stili di vita proposti e intraprese invece la carriera militare dal [[1694]], ottenendo il comando di un reggimento di cavalleria e uno di fanteria.
=== Territorio ===
{{da fare}}
[[File:Benevento-Panorama da Via del Pomerio.jpg|thumb|right|260px|Panorama di Benevento, con la Dormiente del Sannio sullo sfondo]]
La città si trova nell'entroterra [[Appennini#Appennino campano|appenninico]] della [[Campania]], nella parte meridionale della regione storica del [[Sannio]], in una posizione quasi equidistante dai mari [[Mar Tirreno|Tirreno]] e [[Mare Adriatico|Adriatico]].
 
[[Image:Friedrich Wilhelm I of Prussia 1700.jpg|thumb|left|Federico Guglielmo I di Prussia nel 1700]]
È posta in una conca circondata da colline; ad ovest in particolare, oltre la [[Valle Vitulanese]], si trova il massiccio del [[Taburno Camposauro]]: le sue cime, viste dalla città, disegnano la sagoma di una donna distesa, la ''Dormiente del Sannio''.
All'inizio del [[1695]] venne sottoposto all'educazione del generale Conte [[Alexander von Dohna]], che si prese la responsabilità di educarlo come suo precettore. Nel [[1697]] suo insegnante divenne l'ugonotto [[Jean Philippe Rebeur]]. Entrambi gli insegnanti gli impartirono una stretta educazione [[calvinismo|calvinista]], facendogli studiare [[lingua latina|latino]], francese, [[storia]], [[geografia]], [[genealogia]], [[matematica]], scienze belliche e [[retorica]], pur manifestando ostilità per la maggior parte di esse. Il principe ereditario era invece molto preparato negli affari di corte e nella conduzione di uno stato, ponendo attenzione rilevante alle finanze. Invece di giocare, come si addiceva ad un bambino della sua età, egli passava il proprio tempo a controllare le divise e gli armamenti delle proprie guardie.
 
Nel [[Natale]] del [[1698]], al suo decimo compleanno, il padre gli regalò la proprietà di [[Wusterhausen]] come residenza indipendente e possedimento signorile. Qui egli si esercitò nella conduzione economica dei propri possedimenti che successivamente trasferì alla conduzione dello stato prussiano. Inoltre si preoccupò di trasformare la locale residenza di caccia in uno splendido palazzo per i futuri principi ereditari, oltre a far erigere un palazzo cittadino a [[Berlino]]. A Wusterhausen, il principe disponeva di un numero ristretto di guardie personali composte dai membri cadetti delle più nobili famiglie del paese.
Dalla parte più alta della città si possono scorgere le cime del [[Monte Mutria]] del [[Matese]] a nord-ovest, l'alta cortina del [[Partenio]] con il ''monte Avella'' a sud, il brullo Trimunzio [[Montecalvo Irpino|montecalvese]] a sud-est e le appendici dei [[monti Dauni]] a est.
 
Federico Guglielmo, ricevette nel 1701 durante l'incoronazione del padre a [[regno di Prussia|re di Prussia]], il titolo di Principe di Oranien e il suo appannaggio fu aumentato da 26.000 a 36.000 talleri annui. Nel [[1702]] la sua educazione venne affidata al conte [[Albert Konrad von Finckenstein]] e nello stesso anno divenne membro del Consiglio di Stato segreto e l'anno successivo entrò anche nel consiglio di guerra. Come principe ereditario partecipò a differenti incontri che gli diedero la possibilità di prendere una più ampia coscienza del mondo esterno e della natura degli eserciti d'[[Europa]].
La città è attraversata da due fiumi: il [[Calore Irpino]], affluente del [[Volturno (fiume)|Volturno]], e il [[Sabato (fiume)|Sabato]], che confluisce nel Calore in contrada [[Via delle Rose (Benevento)|Pantano]], poco ad ovest del centro cittadino.
 
====La maggiore età====
Il territorio su cui si estende la città è piuttosto ondulato. Il suo centro infatti si eleva su una collina nel mezzo della vallata, ed alcune contrade sorgono su altre colline circostanti. L'altezza media sul livello del mare è pari a 135 m, con una minima di 80 m ed una massima di 495 m, pari ad un'escursione di 415 m.
{{Hohenzollern}}
Nel [[1704]] all'età di 16 anni, completò la costruzione del castello di Wusterhausen e decise di adibirlo a residenza autunnale da agosto a novembre, il che consentì ad ogni modo lo sviluppo di un piccolo villaggio alle sue dipendenze. Nel [[1705]] venne nominato [[borgomastro]] di [[Charlottenburg]], ove poté mettere in pratica gli insegnamenti appresi durante i viaggi compiuti in Olanda che estesero notevolmente i suoi orizzonti culturali. Durante l'ultimo di questi suoi viaggi ricevette la notizia della morte della madre ed il 14 giugno [[1706]] decise di prendere moglie, sposando Sofia Dorotea di Hannover per procura, incontrata poi di persona il 14 novembre [[1706]] a [[Cölln an der Spree]] (oggi parte di Berlino). Nel luglio di quello stesso anno, inoltre, partecipò ad alcune operazioni militari nelle Fiandre nell'ambito della [[guerra di successione spagnola]], ove prese parte con il proprio reggimento che contava ormai più di 600 uomini.
 
L'11 settembre [[1709]] fu impegnato nella [[Battaglia di Malplaquet]], che fu lo scontro più sanguinoso della guerra di successione spagnola. Nel [[1710]] vi fu uno scandalo di corruzione tra i ministri del padre e Federico Guglielmo intervenne ufficialmente per la prima volta a sedare i dissidi politici occupandosi della punizione dei traditori. L'anno successivo, nell'estate del [[1711]], fu nuovamente in Olanda per curare per conto del padre alcuni negoziati diplomatici, tornando poi in patria per schierarsi contro gli svedesi nella guerra scoppiata sul suolo prussiano, venendo ferito.
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Benevento}}
Il clima di Benevento ha tratti sensibilmente più continentali di quello, marittimo, del [[provincia di Caserta|Casertano]] e del [[provincia di Napoli|Napoletano]]. Nel semestre invernale la temperatura in genere è più bassa; le piogge sono relativamente frequenti, così come nebbia e brine. Le correnti umide australi provenienti dal [[Mar Tirreno]] incontrano qui i primi baluardi appenninici (il [[Taburno]] ed il [[Partenio]]), dietro ai quali si ha uno sbalzo di temperatura: a contatto con un ambiente meno caldo, la [[saturazione]] del [[vapore acqueo]] nell'aria viene facilitata e così le precipitazioni.
 
===Re di Prussia (1713-1740)===
Benevento ha quindi un clima di tipo appenninico, con temperatura media annua di 15,8&nbsp;°C. La temperatura media del mese più freddo ([[gennaio]]) è 7,1&nbsp;°C,quella del mese più caldo ([[agosto]]) è di 24,7&nbsp;°C.<ref> Venanzio Vari, Il clima di Benevento, 1920, pag .64</ref>. In inverno non sono rare le precipitazioni nevose. La temperatura più alta registrata in città fu di 42&nbsp;°C al [[18 luglio]] del [[1884]]L'umidità nel periodo invernale è mediamente del 72% ed in quello estivo del 57%<ref>Venazio Vari, Il clima di Benevento,1920 pag.65</ref>.
====Tagli ai fondi====
[[File:Antoine_Pesne_-_K%C3%B6nig_Friedrich_Wilhelm_I._von_Preu%C3%9Fen_(ca._1733).jpg|thumb|left|Federico Guglielmo I in un ritratto ufficiale]]
All'inizio del 1713 la salute di [[Federico I di Prussia|Federico I]] peggiorò in maniera decisiva, fino a quando il 25 febbraio Federico I emise il suo ultimo sospiro, Federico Guglielmo, che gli era stato vicino negli ultimi momenti di vita, subito dopo aver lasciato il letto del padre ormai defunto, come suo primo atto ufficiale dichiarò nullo il bilancio dello stato approvato dal defunto monarca.
 
Egli garantì al padre un funerale grandioso e in pompa magna, ma era lui il primo a gioire per questa morte attesa da lungo tempo. Il nuovo sovrano si presentò alla cerimonia funebre con la corona, in modo da ribadire il suo peso nel nuovo governo; tuttavia una vera e propria cerimonia di incoronazione, non ebbe mai luogo. Poco dopo il termine delle cerimonie funebri egli cambiò radicalmente l'indirizzo del governo e si concentrò essenzialmente nel rimuovere le riforme promosse dal padre, in particolare riorganizzando le finanze e smantellando i vecchi debiti accumulati dal padre. Il suo scopo era quello di far acquisire alla [[Prussia]] una sempre maggiore indipendenza dalle potenze straniere, infatti il cardine di questa strategia sarebbe stato la formazione di un potente esercito.
{| {{Prettytable|align=center|text-align=center}}
|- style="background: #99CCCC; color:#000080;"
! Mese
!width=30px| Gen
!width=30px| Feb
!width=30px| Mar
!width=30px| Apr
!width=30px| Mag
!width=30px| Giu
!width=30px| Lug
!width=30px| Ago
!width=30px| Set
!width=30px| Ott
!width=30px| Nov
!width=30px| Dic
!width=45px| Anno
|- style="color:black;"
! style="background: #99CCCC; color:#000080;" | Temperatura media (°C)
| style="background: #FFFF99;" | 7,1
| style="background: #FFFF99;" | 8,4
| style="background: #FFCC66;" | 10,7
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| style="background: #FFFF99;" | 9,6
| style="background: #FFCC00;" | 15,8
|}
 
{{Citazione|Mio padre trovò la propria gioia nel costruire palazzi grandiosi, nell'avere una gran quantità di gioielli, argento, oro e altre magnificenze - permettete di dar sfogo anche ai miei desideri, voglio avere una gran quantità di buone truppe.
==Demografia==
|Federico Guglielmo I in un discorso ai suoi ministri riportato per iscritto dall'inviato olandese Lintelo<ref>Heinz Kathe, S. 29</ref>}}
=== Evoluzione demografica ===
 
Il 27 febbraio il Re si recò a [[Wusterhausen/Dosse|Wusterhausen]] e lì iniziò la costituzione del suo nuovo programma di governo, impiegando solo quattro giorni per redigerlo. Per saldare i 20.000.000 di talleri di debito accumulati dal padre, ridusse il personale della casa reale da 142 a 46 impiegati e, per saldare il debito, utilizzò anche del denaro dal suo patrimonio personale. Inoltre, dei 24 castelli posseduti dal padre, Federico Guglielmo I ne mantenne solo sei, mentre gli altri furono venduti o dati in affitto e fece fondere molte statue di bronzo per fabbricare nuovi cannoni. L'orchestra di corte venne sciolta, furono venduti all'asta vini preziosi che facevano parte della cantina reale, oltre a mobili e oggetti d'oro e d'argento. Tutti questi tagli ebbero però l'effetto di mandare in rovina i molti artigiani che lavoravano per la casa reale, le accademie statali non ottennero nuovi fondi, i teatri vennero chiusi e questo provocò una fuga di artisti da [[Berlino]].<ref>Heinz Kathe, S. 29, 85, 86</ref>
{{Demografia/Benevento}}
===Cittadini stranieri===
Al [[31 dicembre]] [[2008]] gli stranieri residenti in città sono 909. I maggiori gruppi sono quelli di:
*{{UKR}} 340
*{{ROU}} 147
''fonte Istat''
 
Con questo programma di riforma radicale Federico Guglielmo I suscitò il malcontento del popolo, che si vedeva privato dello splendore acquisito in precedenza, ma allo stesso tempo guadagnò il benestare delle istituzioni politiche e militari per una maggiore fortificazione dello stato e per la costituzione di un vero esercito che potesse competere con le altre potenze europee. Federico Guglielmo I ridusse drasticamente i costi della sua corte e delle 700 stanze del palazzo reale di Berlino, ne utilizzò solo 5.<ref>S.Fischer-Fabian, S. 88</ref>
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Benevento}}
'''{{quote|Nulla in Italia è più antico di Benevento.}}'''
 
====Monarca assoluto====
(Edward Hutton, Naples and Campania revisited, London, Hollis and Carter, 1958)
In accordo con il suo orientamento politico, Federico Guglielmo I pose la propria figura al centro di tutte le attività dello stato, dando inizio ad un vero e proprio governo assoluto. Ora la sua parola era legge e chi lo contraddiceva era condannato a morte. Egli pretese d'intromettersi in tutti gli affari dello stato e sviluppò le caratteristiche di un [[tiranno]], ma era comunque guidato da una profonda fede in [[Dio]]. Il re controllava il governo attraverso il suo gabinetto di ministri, parlando a loro come un generale parla con le proprie truppe ed esaminando in loro presenza i rapporti giunti a corte circa l'andamento stesso dei vari ministeri.
 
====Sviluppo Fondazione dell'esercito====
Il re fondò la potenza del proprio stato essenzialmente sulla forza del proprio esercito. La necessità di riportare un ordine nelle questioni belliche era divenuta essenziale soprattutto per l'indignazione dello stesso sovrano prussiano che non riusciva ad accettare il fatto che le altre potenze non considerassero la Prussia una nazione in grado di avere voce in capitolo dei concordati internazionali.
La fondazione di Benevento risale a tempi remoti. Una leggenda narra che Benevento debba le sue origini all'eroe greco [[Diomede (Tideo)|Diomede]], sbarcato in Italia dopo la distruzione e l'incendio di [[Troia]], e che avrebbe riservato per la città una zanna del mitico [[Cinghiale Calidonio]] (simbolo di Benevento) ucciso da suo zio [[Meleagro]]; secondo Procopio di Cesarea avrebbe anche ospitato l'incontro tra Diomede ed [[Enea]]. Una moneta del [[IV secolo a.C.]], attribuita alla città e recante impresso l'emblema del cavallo e la scritta ''Malies'', avvalorerebbe la tesi dell'origine greca, in quanto il cavallo era il simbolo particolare di Diomede. In realtà, la fondazione si dovrebbe agli [[Osci]], passando successivamente ai [[Sanniti]]. Inoltre, la parola ''Malies'' (o ''Malocis''), nome probabilmente osco o sannita, sarebbe all'origine del primo nome della città che era ''Maloenton'', da cui quello latino di ''Maleventum'' o ''Maluentum''. Del periodo pre-romano la città offre ceramiche e bronzi del [[secolo VIII]] e [[VII secolo|VII]].
A tal proposito è interessante sottolineare che secondo lo studio linguistico dei Toponimi, la radice *''Mal''- (con possibile significato di "pietra") non sarebbe riconducibile ad una radice indoeuropea, per questo motivo si ritiene che questo toponimo (ricorrente in molti luoghi in Europa ed in particolare in Italia), sia una lascito nelle lingue indoeuropee (a cui appartengono l'Osco e il Latino), della lingua parlata prima dell'arrivo di questi popoli in età neolitica. Negli ultimi anni alcuni studiosi vanno ipotizzando un'origine diversa della città, che avrebbe preso nome di Civitate Beneventana, così come si chiamò una zona dell'attuale territorio cittadino nel corso del Medioevo.
 
Dal [[1713]] iniziò lo sviluppo di una grande riforma dell'esercito. Come primo passo reclutò nella [[fanteria]] prussiana 8073 nuovi soldati e 1067 [[cavalieri]], portando il totale degli effettivi a 80.000; l'esercito inoltre divenne finanziariamente indipendente e non più dipendente, come prima, dai sussidi ricevuti dalle potenze estere, fu anche creata la figura del "[[Soldatenkönig]]" (''Re dei soldati''), che indossava sempre l'uniforme militare e che era responsabile a mantenere una ferrea disciplina fra i ranghi dell'[[esercito prussiano]]. Egli attirò a sé dal ceto dei nobili un corpo di ufficiali assolutamente devoti a lui; i soldati invece erano o mercenari arruolati o contadini del paese, il cui obbligo di servizio veniva regolato dal cosiddetto sistema cantonale ("[[Kantonsystem]]").
=== I Romani ===
Per la prima volta nella storia romana nel [[314 a.C.]], ''Maleventum'', definita a proposito della prima guerra sannitica quale fiorente centro del Sannio Meridionale.
Nei suoi pressi, le legioni di Papirio Cursore e di Bibulco sconfissero, nel corso della [[seconda guerra sannitica]], le truppe sannitiche.
Nelle vicinanze della città, nel [[297 a.C.]], il console romano Publio Decio Mure, avrebbe sconfitto durante la [[terza guerra sannitica]] gli [[Apuli]], impedendo in tal modo il ricongiungimento con i Sanniti.
 
==== Il reggimento Potsdam ====
Nel [[275 a.C.]], i Romani vinsero [[Pirro]], venuto in Italia con i suoi elefanti: questo fatto si dimostrò fondamentale per lo sviluppo della città.
{{vedi anche|Giganti di Potsdam}}
Per assicurarsi il possesso di Benevento, vennero dedotti nel [[268 a.C.]] il primo stanziamento di coloni romani con diritto latino.
[[Image:Langer Kerl Schwerid Rediwanoff.jpg|thumb|Il soldato di fanteria Schwerid Rediwanoff di Mosca. Rdiwanoff apparteneva al corpo di uomini "donati" dallo zar Pietro il Grande a Federico Guglielmo I dopo aver ricevuto la [[camera d'ambra]].]]
A quest'epoca risale il nome di ''Beneventum'', mutuato da ''Maleventum'', considerato di cattivo augurio.
Il Re fu particolarmente attento al reclutamento di uomini giovani nel suo reggimento personale di [[Potsdam]], anche se questo poteva essere considerato dai più un suo vezzo personale. Ad ogni modo, la creazione del reggimento aveva una ragione pratica: i lunghi fucili ad avancarica in uso all'epoca erano difficili da maneggiare per i soldati di bassa statura, iniziò così una vera e propria caccia ai giganti, cominciata già dal [[1712]] per cercare uomini che avessero un'altezza minima di 1 metro e 88 centimetri. Inviò addirittura i suoi incaricati in [[Ungheria]], nel [[Regno di Napoli]], in [[Croazia]] ed in [[Ucraina]] per reclutare tali uomini, comprandoli spesso fisicamente.<ref>S.Fischer-Fabian, S.113</ref> Tra il 1713 ed il [[1735]] vennero spesi in totale 12 milioni di talleri in fondi da investire nella ricerca di questi uomini.
 
Gli appartenenti a questo reggimento vennero soprannominati ''die langen Kerls'' (espressione traducibile grosso modo in italiano come "spilungoni"): il costo annuale per mantenere questo reggimento era di 291.000 talleri, rispetto ai 72.000 spesi per un reggimento normale.<ref>S.Fischer-Fabian, S.115</ref>
Durante la [[seconda guerra punica]], vennero combattute due battaglie decisive: nel [[214 a.C.]] il generale cartaginese Annone fu sconfitto da T. Gracco; nel [[210 a.C.]], il campo di Annone venne assalito e preso dal console Q. Fulvio.
Nel [[209 a.C.]] fu una delle diciotto colonie latine a somministrare contingenti di uomini e denaro per continuare la guerra.
 
====Promozione dell'industria tessile====
L'importanza della città crebbe con la realizzazione della via Traiana, nuovo tracciato della via Appia.
Federico Guglielmo I fu inoltre interessato anche all'economia del paese, egli si concentrò sulla promozione della ricca industria della tessitura, che era basata sull'economia domestica. Quasi tutte le grandi case avevano infatti filande private e con una riforma varata già dal 1713, venne creato a [[Berlino]] un deposito generale per il prodotto filato che veniva quindi venduto all'ingrosso sul mercato internazionale, facendo sì che il prodotto venisse apprezzato in tutta Europa.
Nell'[[86 a.C.]], i Romani la elevarono al rango di ''[[municipium]]''.
Verso la fine della Repubblica, Benevento viene descritta come una delle città più floride del Meridione.
[[Augusto (imperatore romano)|Augusto]], nel [[42 a.C.]], vi deduce una nuova colonia, mentre da [[Nerone]] viene dedotta una terza colonia, che prende il nome di ''Concordia'', come è documentato anche nelle iscrizioni del regno di [[Settimio Severo]]: ''Colonia Julia Augusta Concordia Felix''.
[[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] poi la unì alla [[Campania]].
 
====Politica estera====
Benevento trasse particolari benefici dall'essere situata su una importante arteria di comunicazione quale era al tempo la [[via Appia]]. [[Traiano]] la scelse quale punto di partenza per la via che prese il suo nome.
Federico Guglielmo I cercò in un primo momento di mantenere una certa neutralità nei conflitti europei dell'epoca, concentrandosi sul rafforzamento del proprio Stato dopo il periodo del governo paterno. La visita di [[Pietro il Grande]] nel 1713 a Berlino, però, lo fece propendere per entrare nell'[[Alleanza del Nord]] in funzione anti-svedese, per combattere le mire espansionistiche di [[Carlo XII di Svezia|Carlo XII]] durante la [[Grande guerra del Nord]] ed in cambio ricevette finanziamenti ed armi per l'esercito. Con la ripresa delle ostilità nel 1713, il 1º maggio [[1715]] egli trasferì il proprio quartier generale in [[Pomerania]], per seguire e guidare il suo esercito nell'assedio di [[Stralsund]].
Fu così che per tutto il [[III secolo|III]] e [[IV secolo d.C.]] la città prosperò in modo particolare, arricchendosi di numerosi e splendidi monumenti.
In quel periodo fu la città più popolosa del Meridione dopo [[Capua antica|Capua]].
 
A seguito del trattato di [[pace di Stoccolma|pace siglato a Stoccolma]] il 21 gennaio 1720, ottenendo però da questa pace, il dominio indiscusso sulle città di [[Stettino]], [[Peene]] e sulle [[isola di Wollin|isole di Wollin]] e [[isola di Usedom|Usedom]], oltre al controllo sull'area del delta dello [[Swine]] e del [[Dievenow]]. Questa campagna e quella del 1715 diedero l'opportunità quindi di ribadire l'importanza del ruolo dell'esercito per la rinnovata Prussia. Non ultimo, nel [[1720]], Federico Guglielmo I vendette le colonie del [[Brandeburgo]], fondate dal suo predecessore (delle quali la maggiore città era appunto [[Friedrichsburg]]), per 7.200 ducati ai Paesi Bassi, questo denaro fu speso dal Re per migliorare l'esercito.
=== Medioevo ===
[[File:Duchy of Benevento It.svg|right|350px|Il Ducato nell'[[VIII secolo]]]]
Sede vescovile a partire dal [[IV secolo|IV]]-[[V secolo]], fu quasi interamente distrutta da un terribile [[Terremoti a Benevento#Terremoto del 21 luglio 369|terremoto]] nel [[369]] d.C., segnando il suo lento ed inesorabile declino, favorito anche dalla crisi dell'Impero romano d'Occidente.
 
====Il corpo dei nobili ufficiali====
Nel [[410]] d.C., subì l'invasione dei [[Visigoti]] e nel [[455]] quella dei [[Vandali]]. Poco tempo dopo, si verificò la caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Nel [[490]] d.C. fu presa dai [[Goti]], nel [[536]] o [[537]] liberata da [[Belisario]] e nel [[545]] conquistata e saccheggiata da [[Totila]].
Con l'intenzione di privare sempre più la nobiltà dei propri poteri e di estendere il controllo dello Stato assolutista, il re cercò di applicare la tecnica cara a [[Luigi XIV di Francia]] di legare a sé i rappresentanti della stretta aristocrazia. In maniera però del tutto innovativa, egli fondò nel settembre del [[1717]] a Berlino il ''Real Corpo di Cadetti Prussiani'', un istituto militare per formare i figli cadetti delle più eminenti famiglie nobiliari del paese. In questo istituto i giovani dovevano essere di lignaggio nobile ed avere un'età tra i 12 ed i 18 anni. Oltre alla carriera militare, l'istituto garantiva un comodo inserimento nel governo. Ovviamente il permesso di accedere a questo corpo era concesso esclusivamente a quanti facessero solenne giuramento di non prestare servizio per alcun altro paese.
 
==== Altri passi notevoli ====
Nel [[571]] i [[Longobardi]] vi fondarono il [[Ducato di Benevento|ducato]] di cui Zottone fu il primo duca fino al [[591]]. L'ultimo fu [[Arechi II]], genero di re [[Desiderio]], dal [[778]] al [[787]]. Protetto dalla sua grandezza, dalla situazione appartata e dalle difficoltà di portarvi e sostenervi guerra, il ducato si mantiene incolume davanti alla minaccia dei [[Franchi]] e lo stesso [[Carlo Magno]] è costretto ad arrestarsi ai suoi confini. Nell'[[840]], dopo la morte violenta di [[Sicardo]], il dominio fu diviso nei due principati di Benevento e Salerno e nella contea di Capua. Seguì la serie dei principi indipendenti di Benevento da Radalgisio a Landolfo VI. Nel [[969]], [[papa Giovanni XIII]] innalzò Benevento a Chiesa metropolitana. Il principato finì nel [[1053]] con la [[battaglia di Civitate]] e la presa di Benevento da parte di [[Riccardo I di Aversa]] e [[Roberto il Guiscardo]]. Nel [[1077]], [[Enrico III del Sacro Romano Impero|Enrico III]] la cedette alla [[Stato Pontificio|Chiesa]].
Federico Guglielmo I, come già ricordato precedentemente, raddoppiò la forza dell'esercito presente in Prussia, rendendolo il quarto più potente esercito d'Europa dopo quello della Francia, dei Paesi Bassi e della Russia. La Prussia contava all'epoca 1.6 milioni di abitanti, di cui 80.000 erano impegnati stabilmente nell'esercito e tutto questo ebbe però lo svantaggio della creazione di uno Stato completamente militarizzato ed incentrato sulla carriera bellica, a scapito di altre iniziative di tipo culturale ed artistico.
 
Sotto l'aspetto religioso, si prodigò a favore del [[pietismo]]: le sue preoccupazioni maggiori furono per la colonizzazione interna. Ciò che egli fece a tal riguardo fu il "Rétablissement" della Prussia Orientale, dove accolse anche i protestanti cacciati da [[Salisburgo]]. Egli infatti venne chiamato "il più grande re interno di Prussia". Per l'educazione fondò 1480 scuole di formazione al posto delle 320 scuole di villaggio che esistevano all'epoca del regno del padre Federico I.
Fu per qualche anno in mano ai [[Normanni]] ([[1078]] - [[1081]]), rimanendo poi per secoli un'enclave pontificia nel [[Regno di Napoli]], governata da rettori papali, pur fra alterne vicende: vi furono infatti tentativi di conquistarla da parte di [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]] e [[Manfredi di Svevia]], che qui rimase ucciso in una [[battaglia di Benevento (1266)|battaglia]] contro [[Carlo d'Angiò]].
Fu sottratta alla Chiesa durante le lotte tra [[Angioini]] e [[Aragonesi]].
 
===Gli Età modernaultimi anni===
Con l'avanzare dell'età, Federico Guglielmo sentì sempre più crescere i dolori a causa di uno stile di vita sregolato e anche a causa di mali ereditari. La vita militare che tanto lo aveva impegnato alla fine, gli procurò non pochi problemi a cavalcare, ed inoltre era ingrassato notevolmente. Il 31 maggio [[1740]] il "re soldato" morì nel castello di [[Potsdam]] e venne sepolto il 4 giugno di quello stesso anno nella chiesa della omonima cittadina. Gli succedette il figlio [[Federico II di Prussia]], meglio noto come ''Federico il grande .''
 
== Matrimonio e discendenza ==
[[File:Territorio enclave Benevento.jpg|right|350px|Benevento Pontificia]]
[[File:Queen Sophie Dorothea of Prussia.jpg|thumb|La regina Sofia Dorotea di Hannover]]
Nel [[1458]], [[papa Callisto III]], alla vigilia della sua morte, crea il nipote Pedro Luís duca di Benevento, infeudazione illusoria, in quanto la città è saldamente tenuta da [[Ferdinando I di Napoli|re Ferrante]].
Sposatosi con [[Sofia Dorotea di Hannover|Sofia Dorotea]] del [[Casato di Hannover]], figlia del sovrano britannico [[Giorgio I di Gran Bretagna|Giorgio I]] d'Inghilterra, ebbe da lei quattordici figli:
 
*Federico Luigi (1707–1708)
[[Alessandro VI]], per non essere da meno, confermando a [[Federico d'Aragona]] l'investitura del [[regno di Napoli]], nel [[1497]] l'ottiene per il figlio Giovanni, già duca di [[Gandia]], principe di [[Tricarico]], conte di Garinola e di Claromonte, nonché Gonfaloniere della Chiesa. Benevento fu poi turbata dalle lotte intestine sorte tra la fazioni di Castello e quella della Fragola (Fravola), concluse con la pace del [[1530]].
*[[Guglielmina di Prussia (1709-1758)|Guglielmina]] (1709 – 1758), sposò il Margravio [[Federico di Brandeburgo-Bayreuth]]
*Federico Guglielmo (1710–1711)
*[[Federico il Grande|Federico]] (1712 – 1786), che divenne Re di Prussia
*Carlotta Albertina (1713–1714)
*[[Federica Luisa di Prussia|Federica Luisa]] (1714 – 1784), sposò [[Carlo Guglielmo Federico di Brandeburgo-Ansbach|Carlo Guglielmo Federico]], Margravio di [[Brandeburgo-Ansbach]]
*[[Filippina Carlotta di Prussia|Filippina Carlotta]] (1716 – 1801), sposò [[Carlo I di Brunswick-Wolfenbüttel|Carlo I, Duca di Brunswick-Lüneburg]]
*Carlo (1717–1719)
*[[Sofia Dorotea di Prussia|Sofia Dorotea Maria]] (1719 – 1765), sposò il Margravio [[Federico Guglielmo di Brandeburgo-Schwedt]];
*[[Luisa Ulrica di Prussia|Luisa Ulrica]] (1720 – 1782), sposò [[Adolfo Federico di Svezia]]
*[[Augusto Guglielmo di Prussia|Augusto Guglielmo]] (1722&nbsp;– 1758)
*[[Anna Amalia di Prussia|Anna Amalia]] (1723&nbsp;– 1787), badessa di [[Abbazia di Quedlinburg|Quedlinburg]]
*[[Enrico di Prussia (1726-1802)|Enrico]] (1726–1802)
*[[Augusto Ferdinando di Prussia|Augusto Ferdinando]] (1730&nbsp;– 1813)
 
== Ascendenza ==
Nel [[XVII secolo|Seicento]], però, pestilenzie, carestie e terremoti annientarono gli sforzi compiuti e impoverirono sempre più la città. Benevento ritrova serenità sotto il papa, salvo un breve assedio operato dagli spagnoli dal [[4 settembre]] al [[28 settembre]] [[1633]].
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Nel [[1688]] fu distrutta da un terremoto. Si salvò dalle rovine del suo palazzo il cardinale arcivescovo [[Orsini]], il futuro [[Benedetto XIII]], che non solo ricostruì la città, ma ne incrementò tutte le attività. Nel [[1702]], Benevento fu però squassata da un nuovo cataclisma e il Pastore non desisté dalla sua opera, tanto da essere celebrato come ''Alter Conditor Urbis'' ("nuovo fondatore della città").
 
Con l'arrivo in Italia di [[Napoleone Bonaparte]] nel [[1798]], Benevento fu dapprima occupata da [[Ferdinando IV di Borbone]]. In seguito, Napoleone la fece sede di un [[Principato di Benevento (età napoleonica)|nuovo principato]], retto dal [[Talleyrand]] ([[1806]]). Tornata alla Chiesa con la [[Restaurazione]], nel [[1860]] i garibaldini di Salvatore Rampone la sottrassero al dominio pontificio, e fu così annessa al nascente [[Regno d'Italia]].
 
=== Dopo l'[[unità d'Italia]] ===
Cominciava così una nuova vita per la vetusta città, che riprendeva nel [[Mezzogiorno d'Italia]] la sua funzione, sviluppandosi notevolmente nel suo complesso urbano ed abbellendosi di edifici interessanti e di bei monumenti, progredendo nell'agricoltura, specie nella coltivazione dei tabacchi e dei [[cereali]], nelle famose industrie dolciarie, meccaniche, dei liquori, del legno, dei laterizi, nei suoi floridi commerci, nelle istituzioni assistenziali e culturali.
 
Né tale fervore poteva essere spento dall'immane distruzione del [[secondo conflitto mondiale]], allorché la cittadinanza diede tale prova di coraggio e di abnegazione, da meritare la [[Medaglia d'Oro al Valor Civile]] ([[15 giugno]] [[1967]]). La città fu bombardata dagli [[Alleati#Seconda guerra mondiale|Alleati]] nel [[1943]]: duemila abitanti morirono e oltre la metà della città rimase distrutta. Solo il [[2 ottobre]] [[1943]] gli americani entrarono nella citta'.
 
Ingenti danni furono poi causati da un'[[alluvione]] nel [[1949]].
Da allora ad oggi Benevento si è notevolmente espansa, ed è tuttora oggetto di grandi interventi di riqualificazione.
 
===Simboli===
[[File:Benevento-Gonfalone.png|150px|right|thumb|Gonfalone della città]]
 
Lo [[stemma]] cittadino, concesso con D.P.R. del 27 dicembre 1990, ha la seguente blasonatura:
{{quote|scudo ennagonale a testa di cavallo, inquartato di rosso e di argento, al capo d'oro, caricato dal cinghiale al naturale, fermo sulla linea di partizione, cinghiato di rosso. Lo scudo è sormontato dalla corona di principe; sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'oro, la sigla S.P.Q.B. nella prima riga, le parole CONCORDES IN UNUM nella seconda riga, sigla e parole in lettere maiuscole di nero.}}
 
Il [[gonfalone]] consiste in un drappo di rosso mentre la bandiera cittadina, che riprende gli [[Smalto (araldica)|smalti]] del blasone civico, è un [[tricolore]] giallo, bianco e rosso.
 
== '''Quartieri''' ==
 
La città di Benevento è suddivisa in diversi quartieri e rioni:
 
=== Centro storico ===
{{Vedi anche|Centro storico di Benevento}}
 
[[Immagine:Palgoverno.jpg|190px|Il corso Garibaldi con il Palazzo del Governo e il campanile di Santa Sofia]]
[[Immagine:PiazzaRoma ByNight 2009.jpg|215px|Piazza Roma dopo la sistemazione del 2009]]
 
Il centro storico di Benevento si trova su un'altura fra il corso dei fiumi [[Calore Irpino|Calore]] e [[Sabato (fiume)|Sabato]], digradante verso la loro confluenza, ad ovest. È attraversato da un asse viario principale costituito dal Corso Dante e dallo spazioso Corso Garibaldi, sul quale si aprono alcune piazze (Cardinal Pacca, Duomo, Orsini, Roma, Matteotti). Nel punto più alto si trova il castello, la [[Rocca dei Rettori]].
 
Nei due corsi confluisce un'irregolare rete di vicoli, nella quale sono distinguibili alcuni ''rioni'' storici, fra cui i medievali Trescene e Triggio, situati rispettivamente all'estremo nordorientale e sudoccidentale. I longobardi eressero una [[Mura di Benevento|cinta muraria]] che includeva tutta la zona, della quale oggi rimangono oggi solo alcuni tratti. L'acropoli di Benevento conserva una cospicua quantità di monumenti, di cui i principali sono posti su Corso Garibaldi.
 
=== Quartiere Mellusi-Atlantici ===
 
[[File:Benevento-Viale Atlantici.jpg|190px|Uno scorcio del viale Atlantici]]
[[File:AslBenevento.jpg|190px|Il Palazzo degli uffici in via Mascellaro, sede dell'ASL 1 di Benevento]]
[[File:GiustiziaBenevento.jpg|190px|Il Palazzo di giustizia in via De Caro]]
 
La zona nuova del centro cittadino sorge ad est del centro storico, continuando la salita della stessa collina. Lo attraversano due lunghi viali alberati: Viale Antonio Mellusi, costruito nel dopoguerra, e Viale Atlantici, prosecuzione ideale di Corso Garibaldi, completato nel [[1932]] su progetto dell'ingegnere Gennaro De Rienzo e dedicato ai "Trasvolatori Atlantici".
 
All'inizio dei due lunghi viali si trovano, rispettivamente: la grande Piazza Risorgimento, in cui si trova la sede della Banca d'Italia e si tiene il mercato della frutta; e Piazza IV Novembre, su cui si apre l'ingresso della rinomata Villa Comunale.
 
Il quartiere è costituito principalmente da palazzi, ingentiliti da molto verde. Risalendo Viale Atlantici si trovano la sede della Soprintendenza ai Beni Archeologici (nell'ex [[Convento di San Felice (Benevento)|convento di San Felice]]), il [[Seminario Arcivescovile di Benevento|Seminario Arcivescovile]], la Scuola Allievi Carabinieri. Circa a metà del viale, sulla destra vi è un [[crocefisso]] posto nel [[XIX secolo]]<ref>Sul piedistallo del crocefisso è incisa un'epigrafe dettata da padre ''Innocenzo Polcari'', latinista e prefetto del Seminario Arcivescovile di Benevento: «BONE VIATOR / GRADUS QUAESO SISTE TUOS / UT CRUCEM VEREARIS / CUIUS SUPPLICIO / CHRISTUS / GENUS HOMINUM SERVITUTE LIBERAVIT / MCMVI», trad. «Buon viandante, di grazia, ferma i tuoi passi, affinché veneri la croce, soffrendo la quale Cristo liberò l'uomo dalla servitù».</ref>.
Nel quartiere si trovano inoltre il Teatro-Auditorium ''Nicola Calandra'', il Palazzo di Giustizia, in Via Raffaele De Caro, e gli uffici dell'[[Azienda Sanitaria Locale|ASL1]], in Via Patrizia Mascellaro.
 
I viali Mellusi ed Atlantici ad est si ricongiungono tramite Via Almerico Meomartini, che porta ad un piazzale sopraelevato, dove si trova il Convento dei Cappuccini.
 
=== Pacevecchia ===
 
[[File:Benevento-Villa dei Papi.jpg|190px|Villa dei Papi]]
 
Proseguendo lungo l'altura seguendo Via delle Puglie, si incontra la zona residenziale di Pacevecchia. Qui si trova l'ospedale cittadino, il ''[http://www.ao-rummo.it/ Gaetano Rummo]''. Il quartiere presenta graziose villette e fabbricati di nuova costruzione, e si sviluppa attorno al magnifico parco di [[Villa dei Papi]], residenza del [[Benedetto XIII|vescovo Orsini]]. A Pacevecchia si trova lo [[Stadio Pacevecchia|stadio]] in cui gioca il [[U.S. Rugby Benevento|Rugby Benevento]].
 
Il quartiere prende il nome dalla pace che fu qui firmata dalle fazioni cittadine nel [[1530]], dopo quasi un secolo di avversità. Visto il contributo fornito dal [[Frati Cappuccini|padre cappuccino]] Lodovico da Napoli per la sottoscrizione dell'accordo, il Comune volle ringraziare i frati permettendo loro di costruire un convento. La costruzione originaria sorse in una collocazione diversa da quella odierna: distrutta da un terremoto, fu sostituita dalla villa dell'Orsini.
 
=== Rione Ferrovia ===
 
[[File:Benevento-Ponte Vanvitelli.jpg|190px|Il ponte Vanvitelli; a sinistra il lungocalore Manfredi di Svevia]]
[[File:TestNotturne_20090822_045.JPG|190px|Vista notturna di viale Principe di Napoli]]
Il Rione Ferrovia si trova a nord del fiume [[Calore Irpino|Calore]]; il principale collegamento con il centro è costituito dal [[Ponte Vanvitelli]]. Subito dopo il ponte si incontra piazza [[Leonida Bissolati]] da cui a sinistra si aprono via Valfortore (già Francesco Paga), che conduce ale vie di collegamento con i Comuni del [[Fortore]], e il Lungocalore Manfredi di Svevia (ove si ritiene che un tempo sorgesse la chiesa di San Marciano, già diruta nel [[XVIII secolo]], nella quale [[papa Adriano IV]] diede a re [[Guglielmo I di Sicilia]] l'investitura di ''Duca di [[Puglia]] e di [[Sicilia]]'', come si legge nelle cronache).
 
Il rione è attraversato dal viale Principe di Napoli, che porta dal ponte alla [[stazione di Benevento|stazione ferroviaria]] (da cui il nome). Lungo il suo corso si trovano la [[Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli (Benevento)|chiesa di Santa Maria di Costantinopoli]] e l'[[Ospedale Sacro Cuore di Gesù]], tenuto dall'ordine religioso dei [[Fatebenefratelli]].
 
L'abitato non si protrae molto profondamente nelle traverse che partono dal viale: ad est del rione si trova la zona industriale di Pezzapiana. Nel Rione hanno inoltre sede le due principali industrie dolciarie della città: le Fabbriche Riunite Torrone di Benevento e la Strega Alberti (di fronte alla stazione).
 
Poco dietro la stazione si trova la rotonda dei Pentri, al centro della quale è stato eretto un [[Complesso monumentale e statua a Padre Pio (Benevento)|monumento a Padre Pio]].
 
=== Porta Rufina ===
 
[[File:Benevento-Piazza Commestibili.jpg|190px|La galleria di Piazza Commestibili]]
 
La collina del centro storico presenta una forte pendenza verso sud, ai piedi della quale vi è la zona di Porta Rufina, detta così da un ingresso della città andato distrutto. Il collegamento con la zona alta avviene principalmente tramite Piazza Orsini e Via delle Puglie, lungo la quale si trova la Facoltà di Scienze Economiche dell'[[Università degli Studi del Sannio|Università]]. Nel rione si apre piazza Commestibili, sede del mercato alimentare fino ad inizio [[XX secolo|Novecento]], dalla fine del [[2007]] adibita a galleria commerciale. Vi è inoltre l'ufficio postale centrale della città.
 
=== Rione Libertà ===
 
[[Immagine:RionelibertàBN.jpg|190px|Il Rione Libertà dai giardini Pepicelli del Viale Atlantici]]
[[Immagine:Benevento-CSA.jpg|190px|Il Centro Servizi Amministrativi della Provincia]]
 
Il Rione Libertà, intitolato alla liberazione nazionale nella [[seconda guerra mondiale]], presenta la tipica forma a scacchiera delle zone periferiche, con ampii viali alberati e grandi condomini. Il Rione libertà, nato, oltre il corso del fiume [[Sabato (fiume)|Sabato]], durante il [[Storia dell'Italia fascista|ventennio fascista]] e fortemente ampliatosi nel [[XX secolo|secondo novecento]], è oggi il quartiere più popoloso della città. Rappresentativa è soprattutto la parte ad ovest di via Napoli, che presenta strade ortogonali, in cui si aprono vasti spiazzi liberi. Molti dei palazzi per abitazioni, dall'aspetto sobrio e massiccio, sono in cattive condizioni e fra di essi si trova la chiesa di San Modesto. Le zone ad est di via Napoli presentano una topografia meno regolare, poiché i palazzi non sono stati costruiti secondo un piano unico; qui si trova un'altra chiesa moderna, dedicata alla Madonna Addolorata.
Il settore nord-est assume in genere un altro nome, Santa Colomba. Vi si trovano il moderno Centro Servizi Amministrativi della [[Provincia di Benevento]], lo [[stadio Santa Colomba]] e diversi plessi scolastici. Attorno allo stadio si svolge, il sabato, il più grande mercato cittadino.
Procedendo via Napoli dal [[Ponte di Santa Barbara|ponte Santa Maria degl'Angeli]], oltre l'allacciamento con la [[Tangenziale Ovest di Benevento|tangenziale]] si trova San Vito, una zona accresciutasi tra gli [[Anni 1990|anni novanta]] e l'inzio del [[XXI secolo|duemila]] ed affermatasi come nuova zona commerciale della città.
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==
=== [[Arco di Traiano (Benevento)|Arco di Traiano]] ===
 
[[File:Benevento-Arch of Trajan from South.jpg|190px|Arco di Traiano]]
 
È non solo il massimo monumento della città, ma uno dei migliori esemplari dell'arte traianea ed il più insigne arco onorario romano. Ha un solo [[fornice]]. Fu eretto, come attesta l'iscrizione ripetuta sull'attico delle due fronti, dal senato e dal popolo romano nel [[114]] all'inizio della nuova [[via Traiana]], per ricordare ed esaltare il governo dell<nowiki>'</nowiki>''optimus princeps'', e terminato nel [[117]]. I piloni sono decorati con bassorilievi; in particolare la faccia dei piloni rivolta verso la città presenta scene di pace, l'altra scene militari.
L'Arco fu inserito nel [[Medioevo]] nella cinta di mura della città, della quale costituì la ''Porta Aurea''. Alto 15,60 metri, con fornice di oltre 8 metri, ha una ossatura costituita da massi di calcare ed un rivestimento di marmo.
 
=== [[Ponte Leproso]] ===
 
[[File:Benevento-Ponte Leproso2.jpg|190px|Ponte Leproso]]
 
Il Ponte Leproso era l'attraversamento sul fiume [[Sabato (fiume)|Sabato]] tramite il quale la [[via Appia]] arrivava in città. Restaurato sotto [[Settimio Severo]] e [[Marco Aurelio Antonino]], fu più volte rimaneggiato nel corso dei secoli. Allo stato attuale ha quattro arcate. Chiamato originariamente ''Ponte Marmoreo'', deve probabilmente il nome attuale ad un vicino lebbrosario del [[Medioevo]]. Nelle sue vicinanze sorge l'antico cimitero di ''Santa Clementina''.
 
=== [[Teatro romano di Benevento|Teatro romano]] ===
 
[[File:Benevento-Teatro Romano.jpg|190px|Teatro romano]]
 
Il nuovo prevalere, sulla severa arte traianea, delle correnti elleniche promosse da [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] trovò in Benevento il suo documento aulico nel grandioso ''Teatro'', dalla scena che si stagliava preziosa di marmi policromi verso il virgiliano [[Taburno]], dalla cavea candida e luminosa, dagli atri scintillanti di mosaici e di stucchi. Fu costruito sotto l'imperatore Adriano (inaugurato nel [[126]]) ed ingrandito da [[Caracalla]] tra il [[200]] e [[210]]. Realizzato in ''[[opus latericium]]'', ricorda il [[Teatro di Marcello]] di [[Roma]]. Misura 90 metri di diametro e può contenere circa 10.000 spettatori. Si è perso gran parte del rivestimento marmoreo; sono giunti fino a noi la cavea, la scena, il primo e parte del secondo dei tre ordini di arcate.
 
=== [[Chiesa di Santa Sofia (Benevento)|Chiesa di Santa Sofia]] ===
 
[[File:Benevento-Santa Sofia 2.jpg|190px|Piazza Matteotti con la chiesa di Santa Sofia]]
 
La chiesa di Santa Sofia è un edificio longobardo che risale circa al [[760]], di piccole proporzioni: si può circoscrivere con una circonferenza di diametro 23,50 m. Si tratta di una delle chiese più importanti della ''Langobardia Minor'' giunta fino ai giorni nostri, notevole soprattutto per la sua originalissima pianta stellare e la disposizione anomala dei pilastri e delle colonne (un esagono circondato da un decagono).
 
Fu quasi completamente distrutta dal terremoto del [[1688]] e ricostruita in forme [[barocche]] per volere dell'allora cardinale Orsini di Benevento (poi divenuto [[papa Benedetto XIII]]). Le forme originarie furono nascoste, e furono riscoperte solo con il discusso restauro del [[1951]].
 
La chiesa è parte di [[Complesso monumentale di Santa Sofia|un più ampio complesso monumentale]] di cui fanno parte l'ex monastero, ora sede del [[Museo del Sannio]], il campanile settecentesco e la fontana al centro della piazza, che si affaccia sul Corso Garibaldi.
 
La chiesa è candidata ad entrare nel [[Patrimonio dell'Umanità]] dell'[[UNESCO]]: il sito, chiamato ''[http://www.italialangobardorum.it Italia Langobardorum], centri di potere e di culto (568-774 d.C.)'', include altre opere longobarde a [[Brescia]], [[Cividale del Friuli]], [[Castelseprio]], [[Spoleto]], [[Campello sul Clitunno]] e [[Monte Sant'Angelo]]. L'8 ed il 9 ottobre 2007 si sono riuniti nel capoluogo sannita i referenti istituzionali del [[Ministero per i Beni e le Attività Culturali]] e delle altre città coinvolte nel progetto. La candidatura è stata ufficializzata il [[9 gennaio]] [[2008]].
 
=== [[Rocca dei Rettori]] ===
 
[[File:Benevento-Rocca dei Rettori 3.jpg|190px|La Rocca dei Rettori]]
 
Il castello di Benevento, meglio conosciuto come Rocca dei Rettori, si trova nel punto più elevato della città, a dominare le valli dei fiumi Sabato e Calore, e le due importanti e antiche [[via Appia]] e [[via Traiana]]. Il sito era già stato utilizzato dai Sanniti, che vi avevano costruito una serie di terrazzi difensivi, e dai Romani, che vi costruirono un edificio termale (''Castellum aquae''), i cui resti possono ancora essere visti nel giardino del castello. I [[benedettini]] vi ebbero un monastero. La Rocca ricevette il nome attuale nel Medioevo, quando divenne sede dei governatori per conto del papa, i ''Rettori''.
 
Il castello è di fatto costituito da due edifici distinti: il Torrione, costruito dai Longobardi a partire dall'[[871]], e il Palazzo dei Governatori, costruito dai papi a partire dal [[1320]].
 
=== [[Duomo di Benevento|Duomo]] ===
 
[[File:Benevento-Facciata Duomo 2.jpg|190px|La facciata del Duomo]]
 
Sorto nel [[780]], fu ampliato nel [[XII secolo]]: a quell'epoca risale la facciata in stile [[romanico]] pisano, a tre portali, sormontate da un ordine di arcate e da una loggia. Il massiccio campanile in stile [[gotico]] è invece del [[1280]]. Nel [[XVIII secolo]] il Duomo fu ulteriormente arricchito. Fu quasi completamente distrutto durante i bombardamenti alleati del [[1943]]: ne rimasero soltanto il campanile, la facciata e la Cripta con i suoi affreschi, nonché la porta di bronzo del XII secolo, la ''Janua Major'', composta da 72 formelle con bassorilievi (citata tra l'altro nel film ''[[Hannibal]]'' con [[Anthony Hopkins]]), recentemente restaurata. Il Duomo attuale, ricostruito nel dopoguerra, ha 5 navate. Sono in corso lavori di ripristino dell'aspetto antecedente la distruzione del 1943.<ref>[http://www.ilquaderno.it/index.php?categoria=83&multimedia=175&clip=175 Galleria fotografica dei ritrovamenti nel Duomo sul sito del giornale ''Il Quaderno'']</ref>
 
=== [[Hortus Conclusus (Mimmo Paladino)|Hortus Conclusus]] ===
 
L<nowiki>'</nowiki>''[[Hortus conclusus]]'' era l'orto del [[chiesa di San Domenico (Benevento)|convento medievale dei Padri Domenicani]]. Dal [[1992]] ospita un'installazione permanente dell'artista beneventano [[Mimmo Paladino]], uno dei più grandi esponenti della [[Transavanguardia Italiana|Transavanguardia]]. L<nowiki>'</nowiki>''Hortus'' vuole essere una sorta di galleria d'arte libera e immersa nel verde. Le opere dell'artista (il ''Cavallo'', il ''Disco'', la ''Testa equina'', il ''Teschio'') si alternano a resti dell'epoca romana (pezzi di colonne, di capitelli e di frontoni) creando un contrasto che comunica la complessa cultura del [[Sannio]], e che rimane aperto a diverse interpretazioni.<br clear=right>
 
=== Musei ===
==== Museo del Sannio ====
Il principale museo di Benevento è il ''[[Museo del Sannio]]'', allestito nella [[Rocca dei Rettori]], che ospita la sezione storica, e nel chiostro della [[Chiesa di Santa Sofia (Benevento)|chiesa di Santa Sofia]]: qui si trovano importanti reperti di epoca sannitica, romana, longobarda, e una serie di opere d'arte dei secoli dal [[XVI secolo|XVI]] al [[XX secolo|XX]]; inoltre una raccolta [[numismatica]] e di volumi e documenti antichi.Nel Museo del Sannio sono conservati molti reperti provenienti dall'antico [[Egitto]] riguardanti soprattutto il culto della dea Niside che a Benevento era molto sentito. Oltre al [[Museo Egizio di Torino]] il Museo del Sannio è il più fornito ,per quanto riguarda i reperti egizi , in [[Italia]].
 
==== Museo Diocesano ====
Il Museo Diocesano è una raccolta di quanto è stato possibile salvare dalla distruzione del [[duomo di Benevento]] durante la [[seconda guerra mondiale]]. È situato nella sua cripta, che in realtà è la prima chiesa su cui poi fu elevata la cattedrale. Oltre a conservare antichi affreschi, ospita la cattedra vescovile detta di [[Barbato di Benevento|San Barbato]], e quanto rimane dei tumuli dei principi longobardi una volta situati in [[Centro storico di Benevento#Piazza Duomo e Piazza Orsini|piazza Duomo]].
 
==== Museo d'Arte Contemporanea Sannio ====
Il ''[[Museo d'Arte Contemporanea Sannio]]'' (ARCOS), inaugurato il [[25 giugno]] [[2005]], si trova nel piano seminterrato del [[Palazzo del Governo (Benevento)|Palazzo del Governo]]; oltre a possedere un'esposizione permanente, organizza periodicamente mostre tematiche con opere dei grandi dell'arte contemporanea. Vi sono esposizioni anche al [[Palazzo Paolo V]].
 
==== M.U.S.A. (Museo della tecnica e del lavoro in agricoltura) ====
Aperto da poco si trova nella contrada San Cumano. Oltre a ricostruzioni degli ambienti di una casa contadina, esso è principalmente una mostra dei macchinari usati in agricoltura nel corso della storia.
 
=== Altri monumenti ===
{{MultiCol}}
'''Antichi'''
* [[Ponte Valentino]] <small>poco fuori della città</small>
* [[Anfiteatro romano di Benevento|Anfiteatro romano]]
* [[Arco del Sacramento]]
* [[I Santi Quaranta]]
* [[Tempio di Iside (Benevento)#L'obelisco di Piazza Papiniano|Obelisco egizio dal tempio di Iside]]
* [[Bue Apis]]
* [[Via delle Rose (Benevento)|Via delle Rose]]
 
'''Medievali'''
* [[Mura di Benevento|Mura longobarde]]
* [[Chiesa di Sant'Ilario a Port'Aurea]]
* [[Chiesa del Santissimo Salvatore (Benevento)|Chiesa del Santissimo Salvatore]]
* [[Chiesa di San Francesco (Benevento)|Chiesa di San Francesco alla Dogana]]
* [[Chiesa di San Donato (Benevento)|Chiesa di San Donato]]
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Benevento)|Chiesa di Sant'Agostino]]
 
{{ColBreak}}
'''[[XVI secolo|Cinquecento]] e [[XVII secolo|Seicento]]'''
* [[Chiesa del Carmine (Benevento)|Chiesa del Carmine]]
* [[Palazzo Paolo V]]
* [[Convento di San Felice (Benevento)|Ex convento di San Felice]]
* [[Chiesa dell'Annunziata (Benevento)|Chiesa dell'Annunziata]]
* [[Chiesa di San Domenico (Benevento)|Chiesa di San Domenico]]
* [[Villa dei Papi]]
 
'''[[XVIII secolo|Settecento]]'''
* [[Chiesa di San Filippo (Benevento)|Chiesa di San Filippo]]
* [[Convento di San Pasquale (Benevento)|Chiesa e convento di San Pasquale]]
* [[Chiesa di San Bartolomeo (Benevento)|Chiesa di San Bartolomeo]]
* [[Convitto Nazionale Pietro Giannone]]
* [[Ponte di Santa Barbara]]
* [[Chiesa di Santa Teresa (Benevento)|Chiesa di Santa Teresa]]
* [[Monastero delle Orsoline]]
* [[Fontana a Papa Orsini]]
* [[Chiesa di Santa Maria della Verità (Benevento)|Chiesa di Santa Maria della Verità]]
* Epitaffio <small>a pochi km dalla città, sulla [[via Appia]], segnava il confine tra lo [[Stato Pontificio]] ed il [[Regno di Napoli]]</small>
 
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'''Moderni'''
* [[Basilica della Madonna delle Grazie (Benevento)|Basilica della Madonna delle Grazie]]
* [[Palazzo del Governo (Benevento)|Palazzo del Governo]]
* [[Teatro comunale Vittorio Emanuele]]
* [[Palazzo della Camera di Commercio (Benevento)|Camera di Commercio]]
* [[Flans Te Alo]]
* [[Palazzo Arcivescovile (Benevento)|Palazzo Arcivescovile]]
* Palazzo della Banca d'Italia
* [[Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli (Benevento)|Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli]]
* [[Ponte Vanvitelli]]
* Monumento a [[Leonardo Bianchi]] <small>dello scultore Michelangelo Parlato</small>
* [[Complesso monumentale e statua a Padre Pio (Benevento)|Memoriale a padre Pio]]
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* Palazzi nobiliari costruiti tra [[XVII secolo|Seicento]] ed [[XIX secolo|Ottocento]]: Palazzo De Simone<br /> Palazzo Terragnoli<br /> Palazzo Mosti<br /> Palazzo Annubba<br /> Palazzo Andreotti Leo<br /> Palazzo Isernia (oggi dei Collenea Isernia e dei de Antonellis)<br /> Palazzo Pedicini (oggi dei marchesi Polvere Jelardi)<br /> Palazzo Pacca (oggi dei Mazzella).
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* Altre chiese: Sacro Cuore<br />San Modesto (prende il nome da una [[Chiesa di San Modesto|chiesa distrutta]])<br /> Santa Lucia<br /> San Nicola (trasformata in auditorium)<br /> San Cristiano<br /> SS. Cosma e Damiano<br /> San Vittorino<br /> Santa Maria Degli Angeli<br /> San Gennaro<br /> Santa Rita.
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=== Aree naturali ===
* La '''Villa Comunale''', all'estremità più elevata del centro storico, fu realizzata fra il [[1875]] ed il [[1880]] su progetto di ''Alfredo Dehnardt''. È assai armoniosa nelle sue linee strutturali, che assecondano la conformazione naturale del luogo. Le aiuole sono ornate da busti di illustri personaggi sanniti: è notevole il monumento al patriota ''Salvatore Rampone'', realizzato dallo scultore ''Nicola Silvestri'' nel [[1925]]. La flora del luogo è costituita da alberi secolari, pini, cedri ed ippocastani. Nel [[2003]] è stata ristrutturata completamente. Bello il laghetto, con cigni e varie specie di pesci.
 
[[File:Green Benevento.jpg|190 px|Villa Comunale: la cassa armonica]]
[[File:VillaBN.jpg|190 px|Villa Comunale: il laghetto dei cigni]]
 
* I '''giardinetti ''Francesco Pepicelli''''' si trovano all'estremità alta del viale Atlantici. Abbelliti negli [[Anni 1990|anni novanta]], sono un belvedere che guarda sulla zona bassa della città, e sulla vallata del [[Sabato (fiume)|Sabato]]. Costeggiano un quadrivia oltre il quale si trova la caratteristica ''chiesetta dell'Angelo'', di recente restaurata.
 
* '''Fido park''' è l'unico parco giochi per cani in Campania, inaugurato il [[22 settembre]] [[2007]].
 
* '''Belvedere del sannio''' sito nella frazione di San marco ai monti dal belvedere è possibile godersi tutto il panorama della valle del calore e della città di Benevento.
 
== Cultura ==
=== Istruzione e ricerca ===
[[File:Logo UniSannio.gif|107px|Logo dell'Università del Sannio]]
[[File:Benevento-Palazzo Bosco.jpg|190px|Palazzo dell'Aquila-Bosco Lucarelli, sede degli uffici dell'Università]]
 
===Università degli studi del Sannio===
 
Dal [[1990]] Benevento è sede dell<nowiki>'</nowiki>''[[Università degli Studi del Sannio]]'', ospitata in varie strutture cittadine. L'ateneo è rinomato soprattutto per la formazione nel campo dell'informatica. Uno dei migliori Atenei d'Italia secondo i dati del sole24ore.
 
====Corsi di laurea====
[[Immagine:Benevento-Palazzo Bosco.jpg|thumb|right|260px|Palazzo dell'Aquila-Bosco Lucarelli, sede degli uffici della Facoltà di Ingegneria dell'Università]]
=====Facoltà di Giurisprudenza*=====
*Giurisprudenza (magistrale a ciclo unico)
*Scienze Politiche (interateneo con la Seconda Università degli Studi di Napoli)
 
Denominazione dal 1° novembre 2010*
 
=====Facoltà di Ingegneria=====
*Ingegneria Civile
*Ingegneria Energetica
*Ingegneria Informatica
*Ingegneria Elettronica per l'Automazione e le Telecomunicazioni
''Specialistica (2 anni):''
*Ingegneria dell’Automazione
*Ingegneria Civile
*Ingegneria Energetica
*Ingegneria Informatica
*Ingegneria delle Telecomunicazioni
=====Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali S.E.A.=====
*Economia Aziendale
*Economia dei Servizi
*Scienze Statistiche ed Attuariali
''Magistrale (2 anni):''
*Economia e Management
*Economia e Governance
*Scienze Statistiche ed Attuariali
 
=====Facoltà di Scienze MM.FF.NN.=====
*Biotecnologie
*Scienze Biologiche
*Scienze Geologiche
''Magistrale (2 anni):''
*Biologia
*Scienze e Tecnologie Geologiche
*Scienze e Tecnologie Genetiche
===Università telematica Giustino Fortunato===
 
Un'ulteriore polo universitario è dato dalla presenza in città dell'[[università telematica Giustino Fortunato]]
 
===Conservatorio Statale di Musica "Nicola Sala"===
 
A Benevento si trova inoltre il Conservatorio Statale di Musica ''Nicola Sala'', nell'ex palazzo De Simone in Piazza Arechi II.
 
===Università cattolica del Sacro Cuore===
 
A Benevento è presente il Centro di Cultura ''Raffaele Calabrìa'', nel [[Palazzo Arcivescovile (Benevento)|Palazzo Arcivescovile]],il quale è legato all'[[Università cattolica del Sacro Cuore|Università Cattolica]].
 
===Istituto superiore di scienze Religiose===
 
L'[[Istituto superiore di scienze religiose]] "Redemptor hominis"<ref>[http://www.issrbn.it Istituto Superiore di Scienze Religiose "Redemptor hominis"].</ref>, istituto accademico eretto dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica, che rilascia i titoli di Laurea in Scienze Religiose abilitanti all'insegnamento della religione cattolica nelle scuola di ogni ordine e grado, nonché offre una serie di percorsi di approfondimento della fede per laici e religiosi.
 
Per quanto riguarda la formazione professionale, ente storico della città è la [http://www.scuolalatecnica.it Scuola La Tecnica].
 
=== Biblioteche ===
[[File:Benevento-Palazzo Terragnoli.jpg|190px|Palazzo Terragnoli]]
 
La Biblioteca Provinciale ''Antonio Mellusi'' è ospitata dal [[1975]] nel Palazzo Terragnoli. Nata come raccolta di libri, documenti e riviste di valore storico, oggi è incentrata su testi didattici, scientifici, riguardanti il mondo moderno, i beni culturali in generale e in particolare quelli locali. Con la ristrutturazione del [[1999]] è stata creata inoltre una sezione ''Mediateca''.
 
La [[Biblioteca capitolare (Benevento)|Biblioteca Capitolare]] e la [[Biblioteca Arcivescovile Pacca]] si trovano nel [[Palazzo Arcivescovile (Benevento)|palazzo arcivescovile]]; conservano una cospicua quantità di documenti storici dal Cinquecento in poi.
 
Di seguito le altre biblioteche.
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'''Scolastiche:'''
* Biblioteca del Conservatorio di musica
* Biblioteca del Liceo classico P. Giannone
* Biblioteca Michele Orlando, Liceo scientifico statale G. Rummo
'''Ecclesiastiche:'''
* Biblioteca [[Basilica della Madonna delle Grazie (Benevento)|Le Grazie]]
* Biblioteca [[Pio XI]], [[Seminario Arcivescovile di Benevento|Seminario Arcivescovile]]
* Biblioteca del [[Chiesa di San Francesco (Benevento)|convento di San Francesco]]
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'''Di altre istituzioni:'''
* Biblioteca del [[Museo del Sannio]]
* Biblioteca dell'Archivio di Stato
* Biblioteca della [[Palazzo della Camera di Commercio (Benevento)|Camera di Commercio]]
* Biblioteca del Centro Raffaele Calabria
* Biblioteca dell'ex Banca sannitica, [[Villa dei Papi]]
* Biblioteca dell'Azienda ospedaliera G. Rummo
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A queste vanno aggiunte le biblioteche dell'[[Università degli Studi del Sannio#Biblioteche|Università del Sannio]] (vedi).
 
=== Scienza e tecnologia ===
A Benevento si trova l'Osservatorio Astronomico del Sannio, il più grande d'Italia per ospitalità e recettività. Ideato e realizzato dall'astronomo Antonio Pepe a cui ne è affidata anche la direzione, si trova a Pacevecchia, la zona alta della città, presso il Centro congressi ''la Pace''.
 
[[File:MARSec.png|right]]
Sempre a Pacevecchia, nella [[Villa dei Papi]], è stato installato il ''[[Villa dei Papi#Il MARSec|MARSec]]'' (Mediterrean Agency for Remote Sensing and Environmental Control), ovvero la centrale di controllo di una rete di satelliti per il monitoraggio ambientale che guardano sull'intero [[Mar Mediterraneo|bacino mediterraneo]], realizzata in collaborazione con l'Università del Sannio. I dati vengono messi a disposizione per il monitoraggio dell'agricoltura e delle acque, il riliveo cartografico, il rilevamento degli incendi. Sono in progetto collaborazioni con la [[NASA]]. Degno di nota il "camuffamento" artistico dell'antenna ricevente, opera di ''Salvatore Paladino''.
 
Da poco attivo, infine, il GeoBioLab (Laboratorio Europeo Naturalità), in contrada Pontecorvo. Esso è un museo e laboratorio didattico dedicato alla [[geologia]] e alla [[biologia]], strutturato in percorsi di esposizione.
 
=== Vita notturna ===
Grazie al costante aumento della popolazione studentesca, ha subito una svolta anche la vita notturna della città. Sono sempre di più gli imprenditori che decidono di aprire un locale nel capoluogo [[sannita]], da [[pub]] a [[discoteca|discoteche]], passando per [[ristorante|ristoranti]], [[pizzeria|pizzerie]] o semplici [[bar]].Molto frequentato è il centro storico dove generalmente nei week-end comitive di giovani ragazzi e non solo si trattengono fino a tarda notte per i vicoli e per i locali presenti a gran numero tra Piazza Piano di Corte, Piazzetta Vari,fino ad arrivare alla piazzetta ove è ubicato il famoso [[arco di Traiano]]. A Benevento ogni anno giungono molti ragazzi stranieri grazie al progetto [[erasmus]] che gemella l'[[Università degli Studi del Sannio|Università del Sannio]] con i più famosi atenei europei.
 
=== Dialetti ===
{{Vedi anche|dialetto beneventano}}
 
=== Iniziative per il sociale ===
* La ''Banca del tempo'', realizzata in collaborazione con la cooperativa ", punta a coinvolgere cittadini ed istituzioni nelle problematiche dei giovani che vivono situazioni di disagio, consentendo a coloro che lo desiderano di investire qualche ora fornendo sostegno ai diversamente abili. In sostanza si tratta di una nuova forma di volontariato, in cui è facilitato l'incontro tra le necessità dei disagiati e le disponibilità dei volontari. [http://www.ilquaderno.it/index.php?categotia=106&articolo=18074&sezionenotizie=36]
 
* Il Comune di Benevento ha sottoscritto un protocollo d'intesa con la Casa Circondariale, l'Ufficio esecuzione penale esterna del [[Ministero di Grazia e Giustizia]] e la cooperativa sociale per l'avvio di un progetto con cui alcuni detenuti della casa circondariale di Benevento saranno impiegati in lavori di manutenzione del verde pubblico. Vengono così coniugati il loro reinserimento nella società e la tutela del verde cittadino.
 
== Sanità ==
A Benevento sono presenti 3 strutture ospedaliere:
 
* ''[http://www.ao-rummo.it Azienda ospedaliera Gaetano Rummo] '': è il più grande ospedale della provincia e uno dei più importanti della Campania. Composto da vari padiglioni, ospita presso le sue strutture corsi di laurea in scienze infermieristiche della [[Seconda Università degli Studi di Napoli]]. Accanto all'ospedale è presente un eliporto riservato agli elicotteri del 118 per i trasporti urgenti e speciali.
 
* ''[[Ospedale Sacro Cuore di Gesù]]'': tenuto dall'ordine religioso dei [[Fatebenefratelli]], fu istituito nel [[1602]].
 
* ''Clinica di Santa Rita'': è il terzo presidio ospedaliero della città, sito in Viale Mellusi, è rinomato soprattutto per la cura delle malattie cardiovascolari.
 
Oltre al servizio del 118, in tutta la provincia sono presenti volontari e medici della Croce Rossa Italiana e della Misericordia che effettuano soccorsi con ambulanze.
 
== Feste e tradizioni ==
=== La "città delle streghe" ===
{{Vedi anche|streghe di Benevento}}
{{quote|Sotto l'acqua e sotto u viento, Sotto a noce e Beneviento}}
Benevento è comunemente nota come la "città delle [[strega|streghe]]" (o, più propriamente, delle ''[[janara|janare]]''). La fama, consolidatasi grazie al libro ''De nuce maga beneventana'' del [[protomedico]] Pietro Piperno, è dovuta con tutta probabilità ai riti [[paganesimo|pagani]] che i [[longobardi]] svolgevano nei pressi del [[Sabato (fiume)|fiume Sabato]]: alcune donne urlanti saltavano intorno ad un albero di noce da cui pendevano serpenti, oppure dei guerrieri a cavallo infilzavano una pelle di caprone appesa ad un albero. Questi riti apparvero come demoniaci ai beneventani [[cattolici]], che forse credettero di vedere dei sabba stregoneschi.
Altri fanno risalire la fama ai riti della tribù dei ''Samentes'' che in origine furono adoratori dei boschi nei quali, di notte, celebravano feste e riti religiosi; poiché chi officiava tali riti erano sacerdotesse, a cui venivano attribuiti poteri magici e divinatori, si creò tale leggenda che, ai tempi in cui operava la Santa Inquisizione, fu causa di persecuzioni ed esecuzioni capitali.
 
Più tardi i dominatori capirono che era molto più conveniente accettare la religione dei beneventani. Questa valutazione politica, forse ancor più della perseveranza di [[Barbato di Benevento|San Barbato]], portò dunque i nuovi padroni a convertirsi nel [[664]]. Ciò garantì una lunga e stabile prosperità alla città e ai suoi governanti, e portò all'abbattimento dell'albero sacro da parte di San Barbato. In questo luogo egli fece erigere un tempio intitolato a ''Santa Maria in voto''.
 
Ma nei secoli successivi la credenza non si sopì, anzi si arricchì di nuovi elementi. Streghe provenienti da ogni dove, volando come il vento, si sarebbero riunite sotto un noce, ovvero l'albero dei longobardi inspiegabilmente risorto. Qui si sarebbero tenuti banchetti e orge con la partecipazione del demonio, dopo i quali le streghe avrebbero attuato sortilegi contro la popolazione. Numerose furono le donne processate per stregoneria che riferirono dei sabba sotto il noce di Benevento. Ancora oggi la credenza sopravvive come superstizione popolare.
 
=== Canti popolari ===
{|cellspacing=0 cellpadding=0|
|colspan=3|'''Canto della luna'''
|-
|''Luna, Luna nova''
|width=50|
|Luna, Luna nuova
|-
| rowspan="16" align="center"| '''Federico Guglielmo I'''
|''mèname quatt' ove''|| ||buttami quattro uova
| rowspan="8" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Federico I di Prussia]]
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Federico Guglielmo I di Brandeburgo]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Giorgio Guglielmo di Brandeburgo]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br/ >[[Giovanni Sigismondo di Brandeburgo]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Anna di Prussia (1576-1625)|Anna di Prussia]]
|''menammellè nzino,''|| ||buttamele in braccio,
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br/ >[[Elisabetta Carlotta di Wittelsbach-Simmern]]
|''che te faccio i tagliulini;''|| ||che ti faccio i tagliolini;
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br/ >[[Federico IV Elettore Palatino]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Luisa Giuliana di Nassau]]
|''e t'e faccia c'a ricotta,''|| ||e te li faccio con la ricotta,
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[Luisa Enrichetta d'Orange]]
|''trasettènne ca è fatto notte.''|| ||rientra che è fatto notte.
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Federico Enrico d'Orange]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br/ >[[Guglielmo I d'Orange]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Louise de Coligny]]
|&nbsp; || ||
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br/ >[[Amalia di Solms-Braunfels]]
|colspan=3|'''Alle Lucciole'''
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br/ >[[Giovanni Alberto I di Solms-Braunfels]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Agnese di Sayn-Wittgenstein]]
|''Cucciola ova anna cca''|| ||Lucciola vieni qua
|-
| rowspan="8" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Sofia Carlotta di Hannover]]
|''ca te voglie mmaretà''|| ||che ti voglio maritare
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Ernesto Augusto di Brunswick-Lüneburg]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Giorgio di Brunswick-Lüneburg]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br/ >[[Guglielmo di Brunswick-Lüneburg]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Dorothea di Danimarca]]
|''e te mette dinto la cito''|| ||e ti voglio mettere nell'aceto
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br/ >[[Anna Eleonora di Assia-Darmstadt]]
|''e te trove nu bello marito.''|| ||così ti trovo un bel marito.
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br/ >[[Luigi V d'Assia-Darmstadt]]
|}
THE BLUEPRINT 3
 
=== Feste religiose ===
Nelle feste religiose del Sannio Beneventano vi sono ancora alcuni riti tradizionali di evidente origine pagana: di carattere pastorale quelle dei paesi ''transcalorini'' confinanti con la campania, e di carattere greco-orgiastico quelle dei paesi ''ciscalorini'' confinanti con la Campania; da circa un secolo vi è stato abolito in alcuni di essi qualche avanzo di sacrificio cruento con l'uccisione di un agnello o di un maiale.
Le principali feste religiose di Benevento sono:
 
* Festa di [[Sant'Antonio abate]] [[17 gennaio]]
* Festa di [[San Giuseppe]] [[19 marzo]]
* Festa di [[San Bartolomeo]] (santo patrono della città) [[24 agosto]]
* Festa della [[Madonna delle Grazie]] [[2 luglio]]
* Festa dei [[Santi Cosma e Damiano]] [[26 settembre]]
 
== Economia ==
{{S sezione|economia}}
=== Produzioni ===
[[File:Shabbybooz strega.jpg|190px|right|Una bottiglia di [[Liquore Strega]]]]
 
Il Beneventano è tradizionalmente una zona a vocazione agricola. Sebbene l'attività agricola interessi soprattutto i comuni della provincia, Benevento non fa eccezione, avendo nel suo territorio comunale ampie zone rurali. Tra le principali coltivazioni, l'[[uva]], le [[olive]] e il [[tabacco]].
 
Il settore secondario è piuttosto dinamico, soprattutto al livello delle piccole imprese. L'industria più sviluppata è quella alimentare, che comunque non raggiunge grandi dimensioni: in particolare sono importanti le industrie dolciarie (produzione del famoso [[torrone]]), ma vi è anche lo storico pastificio Rummo. Sono presenti inoltre industrie tessili, edili, metalmeccaniche, di lavorazione delle pelli e del legno. Presente anche l'attività artigianale.
 
=== Terziario ===
Il settore terziario è indubbiamente la leva dell'economia cittadina. Tuttavia, il commercio al dettaglio nel centro cittadino ha registrato nell'ultimo periodo una flessione non trascurabile, dovuta principalmente all'apertura di due centri commerciali negli ultimi anni.
 
Per il suo sviluppo economico, Benevento punta sulla valorizzazione delle produzioni tipiche locali, sulla conquista di un ruolo centrale in ambito nazionale per le vie di comunicazione e la ricerca scientifica, e soprattutto sullo sviluppo del turismo. La città vuole sfruttare pienamente il suo patrimonio storico e quello naturalistico dell'hinterland. Mentre il centro storico viene ristrutturato e sorgono nuovi musei, stanno, quindi, moltiplicandosi esercizi di ristorazione, alberghieri ed agrituristici.
 
=== Prodotti tipici ===
* Cucina: i primi piatti sono a base di pasta (condita con sugo di agnello o ragù). Tipici di tutto il [[Sannio]] sono i ''cecatielli'', le lasagne, i ''cavatelli con i broccoli'', le ''fiavole'' preparate con pasta sfoglia con ripieno di uova e formaggio e i ''panzerotti di San Giuseppe'' (a base di pasta sfoglia con ripieno di ceci e cannella). Altri piatti tipici sono il ''mugniatiello'', involtino a base di fegato, polmone, prezzemolo, aglio, avvolti con budella di agnello e di legumi, preparati in vari modi, e il natalizio ''cardone'', a base di germogli di carciofo opportunamente trattati.
 
* Liquori: [[Liquore Strega]], [[nocino]], ''lacrime di Bacco''
 
{{Nota
|larghezza = 90%
|allineamento = centro
|titolo = Il torrone di Benevento
|contenuto = [[File:Benevento-Fabbriche Riunite Torrone.jpg|thumb|left|250px|La sede delle Fabbriche Riunite Torrone di Benevento]]
Nel [[I secolo]] d.C. il poeta latino [[Marco Valerio Marziale|Marziale]] annoverava la ''cupedia'' (più tardi "copeta"), progenitrice del [[torrone]], tra i prodotti tipici di Beneventum e del [[Sannio]] in generale. Il nome ''cupedia'', che letteralmente significa "cose desiderate" (o anche ''cupita'', "desiderata") si rifà alla squisitezza di questo dolce che lo rendeva, appunto, desiderabile. Era un dolce a base di miele, albume d'uovo, mandorle o nocciole, diffuso tra le classi ricche come tra quelle povere. Ben poco si differenziava dal futuro torrone, che sarebbe nato come versione raffinata della ''cupedia'', annasprato o ricoperto di grana di zucchero. La sua fama si diffuse a partire dal [[XVII secolo]]: a quei tempi in occasione delle feste natalizie era usuale inviarne ai prelati di [[Roma]], capitale dello [[Stato Pontificio]] di cui Benevento faceva parte. Nel secolo successivo, infatti, nacque il ''Torrone del Papa'', con zucchero liquefatto, pinoli e frutta sciroppata, oltre al ''Perfetto Amore'', ricoperto di cioccolato, limone o caffè, e all<nowiki>'</nowiki>''Ingranito'', arricchito da confetti cannellini. Furono però i [[Borboni]] nel [[XIX secolo]] a valorizzare questo prodotto facendolo diventare una specialità natalizia: alla casata fu dedicato il ''Torrone della Regina''.
 
Oggi viene prodotto prediligendo le tecniche artigianali e ne vengono prodotte nuove varietà che hanno pur sempre alla base la stessa ricetta vecchia di secoli. Gli ingredienti utilizzati provengono rigorosamente dal Sannio: così facendo vengono anche incoraggiate alcune produzioni locali, come quella del miele. La sua fama è nazionale; continua ad essere un dolce soprattutto natalizio: in particolare è diffuso il torrone bianco, alle nocciole o alle mandorle. Due le ditte produttrici principali: la Strega Alberti (nota anche per il liquore) e le Fabbriche Riunite del Torrone di Benevento, entrambe con sede al Rione Ferrovia. Ma è un prodotto tipico anche della provincia: da menzionare soprattutto il torroncino "Bacio" di [[San Marco dei Cavoti]] ricoperto di cioccolato, e il "Torroncino del Fortore" di [[Montefalcone di Val Fortore]].
 
È in preparazione la richiesta per la registrazione [[Indicazione Geografica Protetta|IGP]].}}
 
== Eventi ==
=== Spettacoli ===
* ''Benevento Classica'': Festival Internazionale di Musica da Camera organizzato dall'Accademia Musicale del Sannio.
* ''SanniOpera Festival'': festival annuale di musica classica, lirica e sinfonica organizzato dall'Associazione EufoniArchE.
* ''Quattro notti e...più di luna piena'' (a luglio): 6 giorni di concerti organizzati in contemporanea nelle piazze della città, rappresentazioni teatrali, eventi culturali.
* ''Festival internazionale di musica classica e lirica'' (a luglio)
* ''Colori Sonori'' (luglio - agosto): rassegna organizzata dalla compagnia stabile Solot in collaborazione con la provincia. Attraverso la musica si va alla riscoperta di etnie e culture.
* ''Sannio Fest'' (giugno): rassegna dei gruppi musicali beneventani che si svolge annualmente in Piazza Roma.
* Benevento ''Città Spettacolo'' (a settembre): festival di teatro, musica e cinema, accompagnato da mostre ed incontri culturali.
* BEN''gio'' Festival (a dicembre): Festival Promozione Giovani Cantanti Artisti di Musica Leggera.
* Stagione teatrale ''Palcoscenico Duemila'' (novembre - aprile), promossa dal Teatro Pubblico Campano in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune, e con il patrocinio della Regione Campania e dell'Ente Teatrale Italiano. La rassegna nasce nel [[1988]], ed insieme alla "Città Spettacolo" ha segnato la nascita e la crescita della tradizione teatrale di Benevento.
 
=== Premi ===
* ''[[Concorso Nazionale di Flauto Emanuele Krakamp]]'' concorso Nazionale di Flauto "Emanuele Krakamp" considerato uno dei maggiori concorsi sul territorio nazionale, organizzato dall'Accademia Musicale del Sannio "F. Devienne" è giunto nel 2008 alla 20º edizione.
 
* ''Premio Gladiatore d'Oro'' per le personalità che hanno dato lustro al [[Sannio]].
* ''[[Premio Strega]]'' (a giugno/luglio): premio letterario a cui possono concorrere le opere edite in Italia nell'anno appena trascorso.
* ''Premio "a prescindere"'' (ad inizio luglio): spettacolo ispirato alla figura di [[Totò]] e presentato da [[Pippo Baudo]]; il premio vuole essere un riconoscimento attribuito a personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, e dell'imprenditoria che si sono distinti per meriti artistici, sociali ed economici oltre che per l'impegno civico.
 
=== Altri appuntamenti ===
* ''Città Spettacolo'',rassegna teatrale nella prima metà di settembre
* ''Beach Volley Cup'' (a giugno)
* ''Ben Torrone'': rassegna prenatalizia, svoltasi per la prima volta agli inizi di dicembre 2004, dedicata al dolce simbolo della tradizione culinaria sannita: il [[torrone]]. La manifestazione, organizzata dal Comune di Benevento, si svolge nel centro storico. La rassegna riunisce i maggiori produttori di torrone sia del [[Sannio]] che provenienti da varie regioni italiane.
 
== Arte ==
=== Pittura ===
Tra gli artisti locali è da menzionare innanzitutto ''[[Perinetto da Benevento]]'', che decorò la [[Chiesa dell'Annunziata (Benevento)|chiesa dell'Annunziata]], dipingendo nell'aprile [[1456]] le ''Sette Gioie della Vergine'', nel marzo [[1457]] ''Storia di San Giorgio e della Donzella'', ''Sant'Antonio'', ''La Madonna'', ''San Michele con quattro Angeli''.
 
Nel secolo successivo l'artista di maggior spicco fu ''Donato Piperno''. Nel [[1589]] nella [[Chiesa di San Domenico (Benevento)|chiesa di San Domenico]] dipinse su legno ''San Vincenzo Ferreri'' e forse il ''Rosario''; sono suoi, inoltre, il ''Martirio di San Gennaro'' nella chiesa dell'Annunziata, la ''Pace'' nell'aula delle riunioni dell'ex Seminario, la ''Deposizione'' nella chiesa di Sant'Agostino, ''Sant'Orsola [[anacoreta]] con Sant'Onofrio e Sant'Antonio abate'' nella [[Chiesa di Santa Sofia (Benevento)|chiesa di Santa Sofia]].
 
Nel [[XVIII secolo]] ''Basilio Alvano'' dipingeva il quadro di ''Elia e Daniele'', fatto collocare dall'arcivescovo Landi nella navata maggiore dell'antica chiesa Metropolitana, mentre il sacerdote ''Giuseppe Cassella'' nel [[1786]] dipingeva la ''Parrocchia di Santa Maria della Verità'' con una serie di affreschi, successivamente perduti nella guerra e nel terremoto nel [[1980]].
 
Nel [[XIX secolo]] svariati artisti furono attivi in città. ''[[Giuseppe Salvetti]]'' realizzò nel [[1840]], nel centro della volta della crociera dell'antica Chiesa Metropolitana, un grande dipinto dei santi Bartolomeo, Gennaro e Barbato, voluto dal cardinale Bussi.
 
''[[Achille Vianelli]]'' nel [[1850]] fece apparire alla chiesa Santa Sofia un'aula di disegno che vide cultori come l'acquarellista ''Luigi Petrosini'', ''Giuseppe Petrosini'', il caricaturista ''Vincenzo Romano''. ''Giuseppe Chiarotti'' (m. [[17 gennaio]] [[1905]]) dipinse ''San Pantaleone'' nell'estinta cappella omonima in piazza Piano di Corte. Suo anche un quadro perduto della ''Desolata'' in via Episcopio (già calata Olivella). ''Francesco Pastore'' (m. [[22 dicembre]] [[1907]]) dipinse ''Un brutto quartodora'', negli uffici dell'Economato del Palazzo Provinciale; il cardinale Di Rende gli commissionò inoltre una rappresentazione di San Barbato per la cappella del Convitto Arcivescovile, ed a lui l'avv. Ignazio Pilla fece eseguire il ritratto del cardinale Donato Maria Dell'Ollio e quello del patriota Federico Torre.
 
Da ricordare inoltre: ''Gaetano De Martini'', ''Maurizio Barricelli'', ''Raffaele Maienella'', ''Cesare Mainella'', ''Attilio Zanchelli'', ''Nicola Silvestri''.
 
Il più autorevole esponente beneventano della pittura contemporanea è Mimmo Paladino, ex-docente del Liceo Artistico, assurto agli allori della fama mondiale con mostre in America ed in Cina. È tra i massimi esponenti della Transavanguardia. Attualmente vive e lavora a Benevento.
 
=== Musica ===
''Giovanni De Vita'' in ''Thesaurus Antiquatarum'' menzionava, tra i collegi di arti e mestieri esistenti in epoca romana a Benevento, quelli dei ''tibicines'' e degli ''artifices organorum'', ovvero suonatori e costruttori di strumenti. A conferma di ciò nel [[1912]], durante i lavori di costruzione della ferrovia Benevento-Cancello, nelle vicinanze della chiesa dei SS. Cosma e Damiano furono rinvenuti reperti che attestavano l'esistenza di un collegio musicale romano.
 
Per quanto riguarda il Medioevo, la Biblioteca Capitolare di Benevento raccoglie numerosi codici musicali risalenti al [[IX secolo]], scritti in [[Musica medioevale#La notazione neumatica|notazione neumatica]]. Essi costituiscono la più grande raccolta di musica antica a disposizione oggi.
 
Nel [[XVI secolo]] si ha notizia di un primo [[organo (musica)|organo]] in città, costruito fa Fabio Scoppa e Carlo Scala, posto nella scomparsa chiesa di Santo Spirito, all'inizio dell'odierno corso Garibaldi. Questo secolo e il successivo vedono numerosi contributi alla musica da parte di artisti locali. ''Domenico Scorpione'', insegnante di musica al seminario, compose i ''Sacra Modulamina'' ([[1672]]), completa da cappella dedicata a [[Gioacchino Monti]]. Caratterizzata dal basso continuo dell'organo, comprende quattro "antifone" e "litanie della Beata Vergine" a cinque voci. Scorpione scrisse inoltre testi teorici come le ''Istituzioni Corali'', dedicata al vescovo [[Benedetto XIII|Orsini]] e un ''Introduttorio musicale''. In questo periodo si annoverano poi ''Don Prisco Della Porta'', maestro di cappella nella chiesa Metropolitana, che diede alla stampa ''Arianna Musicale'', operetta dedicata al De Nicastro; e ''Sipontino'', arciprete della Metropolitana.
 
Nel [[XIX secolo]] è famosa l'accademia poetica e musicale celebrata nel convitto delle ''Orsoline'' il [[1º novembre]] [[1849]], in onore di [[papa Pio IX]] in visita a Benevento. In questo periodo si annoverano l'agostiniano ''Beniamino Arena'', vissuto ai primi del secolo, compositore di canti sacri per il popolo, fra cui un famoso ''Miserere''. ''Giuseppe Petrosini'', ritrattista e musicista, fondatore della ''società mandolinista'' e del ''circolo filodrammatico'', scrisse parecchie suonate, valzer (fra cui ''La vallata del Sabato'', scherzo con tamburelli) e sinfonie (fra cui ''Aurora''). Alla sua morte lasciò il suo [[harmonium]] al [[basilica della Madonna delle Grazie (Benevento)|tempio della Madonna delle Grazie]]. ''Antonio De Maria'' fu un altro musicista, capo opera per circa 40 anni della schola cantorum del seminario. Anche il clinico ''Gaetano Rummo'' non ancora ventenne, appena diplomatosi in pianoforte al conservatorio di ''San Pietro a Maiella'', musicò ''Iarba'' di Salvatore Cosenza, in 3 atti, eseguita il [[17 marzo]] [[1900]] nel [[Teatro Comunale Vittorio Emanuele]].
 
Nel [[1980]] è sorto anche a Benevento un Conservatorio musicale, situato nell'antico palazzo De Simone (già Collegio La Salle), e dedicato nel [[2006]] al compositore sannita [[Nicola Sala]]. Il Conservatorio dispone di una notevole biblioteca musicale con un patrimonio musicale di oltre 4.000 volumi ed opuscoli, di circa 300 dischi e di sei periodici correnti.
 
== Sport ==
[[File:Tifosi.jpg|350px|right|thumb|La coreografia giallorossa dei tifosi del Benevento allo Stadio ''Santa Colomba'']]
===Strutture===
Il principale stadio della città è il [[Stadio Santa Colomba|Santa Colomba]], inaugurato il [[9 settembre]] [[1979]], che può ospitare 25.000 spettatori. Vi sono anche lo [[Stadio Pacevecchia]] e un campo da gioco minore, il ''Campo Meomartini''.
 
===Calcio===
Il [[Benevento Calcio]], erede del fallito Sporting Benevento fondato nel [[1929]], è la squadra più importante della città, promossa nel campionato 2007-2008 in [[serie C1]]. Altre squadre sono l' [[A.S.D. Forza e Coraggio Benevento]],neo-promossa in serie D nel campionato 2008-2009, e la G. Ferrini Benevento che milita in eccellenza. Per quanto riguarda il calcio a 5, il [[Benevento Calcio a Cinque]] milita in serie B2 e il Benevento Futsal in C1.
 
===Rugby===
Il [[Rugby Benevento]], nato nel [[1966]], è stato campione italiano under15 nel campionato 2005/2006 e campione italiano under19 nel 2006/2007. L'Unione Rugby Sannio, nata nel [[1998]] dalla scissione di alcuni soci del Rugby Benevento, attualmente in serie B, nella stagione agonistica 2001/2002 è stata l'unica squadra del Sud Italia ad entrare nella top ten under21.
 
Il 4 giugno del 2009, il rugby sannita si è federato nella nuova franchigia chiamata [[Gladiatori Sanniti]]: a fondare i Gladiatori sono gli 8 club rugbystici cittadini e provinciali: U.S. Rugby Benevento, Rugby San Giorgio del Sannio, Polisportiva Libertà, Rugby IV circolo, Unione Rugby Sannio, Rugby Le Streghe, Junior Rugby F.C. e Unione R. Sannio Junior [http://www.gladiatorisanniti.it/societa/]. La squadra dei Gladiatori Sanniti milita attualmente in serie A.
 
===Pallavolo===
Le squadre cittadine principali sono entrambe femminili:la A.S. Benevento Volley e l'[[Accademia Volley Benevento]],che giocano entrambe in serie B.
 
===Pallamano===
La squadra maschile cittadina gioca attualmente in serie A2.
 
===Basket===
Anche la pallacanestro ha un buon seguito le principali società cestistiche sono la Coim Magic Team 92 Benevento che nella stagione 2009-2010 approda in Serie B, seconda promozione consecutiva avendo ottenuto la promozione in serie C1 nella precedente stagione 2008-2009. Poi seguono la Meomartini Benevento e la Pallacanestro Benvento che militano nella serie C2. Nel recente passato, la città di Benevento ha anche conosciuto il Basket di alto livello, ai tempi dell'A.P. Benevento, militando stabilmente nel campionato B d'Eccellenza (e più volte sfiorando la promozione in serie A2).
 
===Atletica===
La principale società è la Libertas Amatori Atletica Benevento, nata nel [[1978]], presieduta da Giovanni Caruso; ci sono poi altre associazioni sportive dilettantistiche tra cui la Amatori Podismo Benevento, la Astro 2000 e la Podisti Alto Sannio. Due sono le maggiori manifestazioni di atletica: la Strabenevento che si svolge il [[1º maggio]] (organizzata dalla Podismo Amatori Benevento) e la Mezza Maratona del Sannio che si svolge la seconda domenica del mese di ottobre ed è organizzata dalla Podisti Alto Sannio.
 
===Ciclismo===
Per diverse volte Benevento è stata sede di arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]], la prima nel [[1925]], l'ultima nel [[2009]].
 
;Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Benevento
{| {{prettytable|font-size=95%|width=700px}}
!Anno
!Tappa
!Partenza
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Maddalena di Brandeburgo]]
| align="center" | [[Giro d'Italia 1925|1925]] || align="center" |7ª || [[Bari]] || align="center" | 234 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[Sofia del Palatinato]]
| align="center" | [[Giro d'Italia 1965|1965]] || align="center" |4ª || [[Rocca di Cambio]] || align="center" | 239 || {{bandiera|ITA}} [[Adriano Durante]] || {{bandiera|ITA}} [[Albano Negro]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Federico V Elettore Palatino]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br/ >[[Federico IV Elettore Palatino]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Luisa Giuliana d'Orange-Nassau]]
| align="center" | [[Giro d'Italia 1971|1971]] || align="center" |3ª || [[Potenza (PZ)|Potenza]] || align="center" | 177 || {{bandiera|ITA}} [[Ercole Gualazzini]] || {{bandiera|ITA}} [[Enrico Paolini]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br/ >[[Elisabetta Stuart (1596-1662)|Elisabetta Stuart]]
| align="center" | [[Giro d'Italia 1973|1973]] || align="center" |11ª || [[Lanciano]] || align="center" | 230 || {{bandiera|BEL}} [[Roger De Vlaeminck]] || {{bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br/ >[[Giacomo I d'Inghilterra]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1978|1978]] || align="center" |7ª || [[Silvi Marina]] || align="center" | 237 || {{bandiera|ITA}} [[Giuseppe Saronni]] || {{bandiera|BEL}} [[Johan De Muynck]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 2002|2002]] || align="center" |10ª || [[Maddaloni]] || align="center" | 118 || {{bandiera|AUS}} [[Robbie McEwen]] || {{bandiera|GER}} [[Jens Heppner]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 2009|2009]] || align="center" |18ª || [[Sulmona]] || align="center" | 182 || {{Bandiera|ITA}} [[Michele Scarponi]] || {{Bandiera|RUS}} [[Denis Menchov]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Anna di Danimarca]]
|}
</div>
 
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|sindaci di Benevento}}
{{ComuniAmministrazione
|NomeSindaco=[[Fausto Pepe]]
|DataElezione=29/05/2006
|partito=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|EmailComune= urp@comune.benevento.it
}}
 
== Gemellaggi ==
Benevento è gemellata con la seguente città:
* {{Gemellaggio|Italia|Torre Annunziata}}
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Valor civile gold medal BAROrd.svgAquilanera.png
|nome_onorificenza=MedagliaGran dMaestro dell'oroOrdine al valordell'Aquila civileNera
|collegamento_onorificenza=MedagliaOrdine ddell'oroAquila al valor civileNera
|motivazione=
|motivazione=Sottoposta a violenti bombardamenti terrestri ed aerei e all'infuriare di combattimenti nelle vie cittadine, subiva con impavida fierezza gravi distruzioni, disagi e pericoli di ogni sorta. Duemila dei suoi cittadini sacrificavano la vita alla causa della Patria e della Libertà.
|luogo=[[1940]] - [[1945]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ord.Aquilarossa-GC.png
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine dell'Aquila Rossa
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Aquila Rossa
|motivazione=
|luogo=
}}
 
== Media ==
Elenco dei media di diffusione locale fruibili a Benevento:
{{MultiCol}}
'''Giornali'''
* ''[http://www.beneventogiornale.com Benevento Giornale]''
* ''[[Il Mattino]]'', edizione locale
* ''[http://www.ilquaderno.it Il Quaderno]''
* ''[http://www.ilsannita.it Il Sannita]''
* ''[http://www.gazzettabenevento.it Gazzetta di Benevento]''
* ''[http://www.ilsannioquotidiano.it Il Sannio Quotidiano]''
* ''[http://www.realtasannita.it Realtà Sannita]''
* ''[http://www.messaggiodoggi.it Messaggio d'Oggi]''
'''Riviste telematiche'''
* [http://www.sanniopress.it/ Sanniopress]
* [http://www.lentedingrandimento.it/ L'ente D'ingrandimento]
 
{{ColBreak}}
'''Televisioni'''
* ''Canale 43''
* ''[http://www.cdstv.it/ CDS TV]''
* ''Elle TV''
* ''Telebenevento''
* ''[http://www.telesannio.it Ts Telesannio]''
* ''[[TV7 Benevento|TV7]]''
 
{{ColBreak}}
'''Radio'''
* ''[[Radio Antenna Benevento International]]''
* ''[http://www.radiocitta.it Radio Città]''
* ''Radio Libera''
* ''Radio Luna Comunication Italia''
* ''[http://www.radiocompany.com Radio Company]''
{{EndMultiCol}}
 
== Cinema e teatri ==
* [[Teatro Comunale Vittorio Emanuele]]
* Teatro San Nicola
* Teatro Calandra
* Cinema S. Marco
* Cinema Teatro Massimo
* [http://www.gaveli.it/ Multisala Gaveli]
* [http://www.torrevillage.it/ Multiplex Torrevillage]
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Collegamenti stradali ===
La città è collegata rispettivamente all'autostrada [[A16]] "Napoli-Bari", tramite il [[raccordo autostradale RA09]] dal casello di Benevento, e all'autostrada [[A1]] "Napoli-Milano", tramite la [[Strada Statale 372 Telesina|SS 372 Telesina]] che raggiunge [[Caianello]]. La [[Strada Statale 87 Sannitica]] raggiunge [[Campobasso]], e [[Termoli]], permettendo di proseguire verso i paesi abruzzesi, tra cui [[San Salvo]], [[Vasto]] e [[Pescara]] e di allacciarsi alla rete autostradale [[A14]]. Benevento, tuttavia, si trova al centro di una rete viaria ancora migliorabile: in particolare si avverte la mancanza di una via comoda e diretta per raggiungere il Napoletano, dato che attualmente la via più diretta è la [[Strada Statale 7 Via Appia]], percorrendo la quale però è necessario uscire su strade secondarie nei pressi di [[Arienzo]] e immettersi poi nella rete viaria della [[provincia di Napoli]].
 
=== Raccordo autostradale di Benevento ===
 
{{Vedi anche|Raccordo autostradale RA9}}
 
=== Anello tangenziale di Benevento ===
 
L''''Anello tangenziale di Benevento''' rappresenta l'asse di attraversamento principale della città, collegando i vari quartieri in modo abbastanza rapido e consentendo di evitare il traffico arginando gli importantissimi monumenti del [[Centro storico di Benevento|centro storico]].
 
L'arteria ha una estensione di 13.5&nbsp;km, di cui 1&nbsp;km della galleria Avellola, con due corsie per senso di marcia e con 8 uscite che gravitano intorno la città. L'arteria è gestita dall'[[ANAS]].
 
Tuttavia l'[[ANAS]] denomina solo il tratto ovest come tangenziale, mentre il resto dell'anello è classificato diversamente, pur facendo parte dello stesso anello: [[Raccordo autostradale RA9]], [[Strada Statale 372 Telesina]] e [[Via Appia]], che si uniscono [[senza soluzione di continuità]] creando un vero e proprio anello tangente la città.
 
;Percorso
 
{| {{prettytable}}
|-
|- align="center" bgcolor="#00408B" style="color: white;font-size:100%;"
| colspan="5" | '''ANELLO TANGENZIALE di BENEVENTO'''
|-
!'''Tipo'''!!align="center"|'''Indicazione'''!!align="center"|'''↓km↓'''!!align="center"|'''↑km↑'''!!align="center"|'''Strada'''
|-
| [[File:Italian traffic signs - autostrada.svg|17px]]||[[File:Italian traffic signs - raccordo autostradale 9.svg|35px]] [[Raccordo autostradale RA9|A16 - Benevento]]||align="right"|0.0|| align="right"|13.5 || align="center"|[[File:Italian traffic signs - raccordo autostradale 9.svg|35px]]
|-
| [[File:AB-AS-grün.svg]]|| Benevento Est<br /> <small>[[File:Italian traffic signs - ospedale.svg|20px]]Azienda ospedaliera G. Rummo<br /> Viale Mellusi <br /> Viale Atlantici ||align="right"|0.0|| align="right"|13.5 || align="center"| [[File:Italian traffic signs - raccordo autostradale 9.svg|35px]]
|-
| [[File:AB-AS-blau.svg]]|| Benevento Centro<br /><small>Capodimonte<br /><small>[[Centro storico di Benevento]]<br /><small>[[File:Stub università.png|20px]] [[Università degli studi del Sannio]]||align="right"|2.3 || align="right"|11.2 || align="center"|[[File:Strada Statale 372 Italia.svg|35px]]
|-
| [[File:AB-AS-blau.svg]]|| Benevento Ovest <br /><small>[[File:RWB Industriegebiet.svg|20px]] [[Zona Industriale]]<br /><small>[[File:Bahn aus Zusatzzeichen 1024-15.svg|20px]] [[Stazione di Benevento|Stazione Centrale]]<br /><small>[[File:Italian traffic signs - ospedale.svg|20px]] Ospedale Sacro Cuore di Gesù <br />Viale Principe di Napoli<br />Pietrelcina||align="right"|4.4 || align="right"|9.1 || align="center"|[[File:Strada Statale 372 Italia.svg|35px]]
|-
| [[File:AB-Kreuz-blau.svg]]|| [[Tangenziale Ovest di Benevento]]<br /><small>[[File:Strada Statale 372 Italia.svg|35px]][[Strada Statale 372 Telesina|SS 372 Telesina]] <br /><small>[[File:Tabliczka E45.svg|24px]] [[File:Autostrada A1 Italia.svg|23px]] [[Autostrada A1 (Italia)|Milano-Napoli]]<br /><small> [[File:Bahn aus Zusatzzeichen 1024-15.svg|20px]] [[Stazione di Benevento|Stazione Centrale]]<br />||align="right"|5.4 || align="right"|8.1 || align="center"|[[File:Strada Statale 372 Italia.svg|35px]]
|-
| [[File:AB-AS-blau.svg]]||Benevento Santa Clementina<br /><small>[[Ponte Leproso]]||align="right"|8.5 || align="right"|5.0|| align="center"|[[Tangenziale Ovest di Benevento|TanOvest]]
|-
| [[File:AB-AS-blau.svg]]||Benevento Libertà<br /><small>Via Napoli<br /><small>Via San Vito||align="right"|9.4 || align="right"| 4.1|| align="center"|[[Tangenziale Ovest di Benevento|TanOvest]]
|-
| [[File:AB-AS-blau.svg]]||Benevento Santa Colomba<br /><small> [[File:RWB Stadion.svg|20px]] [[Stadio Santa Colomba]]<br /> PalaSannio<br />[[San Leucio del Sannio]]<br />[[Ceppaloni]] ||align="right"|10.4 || align="right"|3.1|| align="center"|[[File:Strada Statale 7 Italia.svg|35px]]
|-
| [[File:AB-AS-blau.svg]]|| Benevento Avellola<br /><small>[[File:Italian traffic signs - ospedale.svg|20px]]Azienda ospedaliera G. Rummo<br /><small>[[File:RWB Stadion.svg|20px]] [[Stadio Pacevecchia]]<br />Via Avellino||align="right"|11.7 || align="right"|1.8|| align="center"|[[File:Strada Statale 7 Italia.svg|35px]]
|-
| [[File:Italian traffic signs - autostrada.svg|17px]]||[[File:Italian traffic signs - raccordo autostradale 9.svg|35px]] [[Raccordo autostradale RA9|A16 - Benevento]]<br />[[File:Tabliczka E842.svg|31px]] [[File:Autostrada A16 Italia.svg|23px]] [[Autostrada A16 (Italia)|Napoli - Canosa]] ||align="right"|13.5|| align="right"|0.0 || align="center"|[[File:Italian traffic signs - raccordo autostradale 9.svg|35px]]
|}
 
=== Collegamenti ferroviari ===
[[File:Benevento-Stazione Centrale.jpg|right|350px|La stazione centrale]]
Benevento è da sempre al centro dei collegamenti ferroviari tra Tirreno e Adriatico. La [[stazione di Benevento|stazione]], infatti, trovandosi sulla [[Ferrovia Caserta-Benevento-Foggia|linea Caserta - Foggia]], è uno snodo da e per [[Roma]] verso la [[Puglia]]. Il flusso medio annuo di viaggiatori si attesta intorno alle 990.000 unità. Il collegamento con [[Napoli]] è assicurato dalla linea [[Ferrovia Benevento-Cancello|Benevento - Cancello]], la storica Ferrovia Caudina, costruita nel [[1913]], ora gestita da [[MetroCampania NordEst]].<br />
Benevento è collegata inoltre con [[Campobasso]] (verso la quale il servizio passeggeri di Trenitalia è ormai effettuato quasi totalmente da autobus sostitutivi) e [[Avellino]].
 
==== Stazioni di Benevento ====
* [[Stazione di Benevento|Benevento Centrale (Piazza Colonna)]]
* [[Stazione di Benevento Appia|Benevento Appia]]
* [[Stazione di Benevento Rione Libertà|Benevento Rione Libertà]]
* [[Stazione di Benevento Arco Traiano|Benevento Arco Traiano]]
* [[Stazione di Benevento Porta Rufina|Benevento Porta Rufina]]
* Benevento Pontecorvo
* Benevento Acquafredda
* Benevento San Vito
 
=== Trasporti extraurbani ===
Sono molte le aziende private che affettuano il collegamento via autobus con quasi tutti i comuni della provincia e con [[Avellino]], [[Caserta]], [[Campobasso]], [[Napoli]] e [[Salerno]] (quest'ultimo collegamento concepito in particolare per gli studenti dell'[[Università degli Studi di Salerno|università]]). Inoltre vi sono autobus a lunga percorrenza per [[Roma]] e la [[Toscana]]. Il terminal degli autobus si trova dietro Piazza Risorgimento.
 
===Aeroporto===
A 65km da Benevento è presente l'aeroporto intercontinentale di Napoli [[Capodichino]]
 
=== Trasporti Urbani ===
{{Vedi anche|AMTS}}
=== TAXI ===
 
A Benevento è presente un servizio TAXI
 
== Personalità legate a Benevento ==
[[File:San Giuseppe Moscati.jpg|thumb|right|250px|San [[Giuseppe Moscati]]]]
[[File:FerdinandoMeomartini.jpg|thumb|right|250px|[[Ferdinando Meomartini]]]]
 
* [[Barbato di Benevento]], ''vescovo e santo''
* [[Lucio Orbilio Pupillo]] ([[I secolo a.C.]]), ''grammatico e maestro di [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]]''
* [[Emilio Papiniano]] ([[177]] - [[213]] d.C.), ''giureconsulto''
* [[Sant'Apollonio (vescovo)#Vescovo di Benevento|Sant'Apollonio]], ''vescovo attorno al [[332]], secondo i [[bollandisti]]. Il ''Lanzoni'' lamenta però l'assenza di documenti attendibili.''
* [[Papa Felice IV]] ([[V secolo]])
* [[San Doro da Benevento]] ([[V secolo]]), ''festeggiato il [[20 novembre]]''
* San Benedetto da Benevento ([[X secolo]]), ''evangelizzatore della [[Polonia]], ora suo santo patrono''
* [[Papa Vittore III]] ([[1027]] - [[1087]])
* [[Falcone Beneventano]] ([[XI secolo|XI]] - [[XII secolo]]), ''notaio, giudice della [[Curia Romana|curia pontificia]] a Benevento, cronista ed autore del ''Chronicon Beneventanum''''
* [[Papa Gregorio VIII]] ([[1100]] - [[1187]])
* [[Oderisio da Benevento]] ([[XII secolo]]), ''scultore''
* [[Perinetto da Benevento]] ([[XV secolo]]), ''pittore''
* [[Dionisio Laurerio]] ([[1497]] - [[1542]]), ''religioso dei [[Servi di Maria]], cardinale''
* [[Bartolomeo Camerario]] ([[1497]] - [[1564]]), ''giurista''
* [[Niccolò Franco]] ([[1515]] - [[1570]]), ''poeta''
* [[Donato Piperno]] ([[XVI secolo]]), ''pittore''
* [[Filippo Raguzzini]] ([[1675]] - [[1771]]), ''architetto''
* [[Francesco Pacca]], ([[1692]] - [[1763]]), ''arcivescovo''
* [[Achille Vianelli]] ([[31 dicembre]] [[1803]] - [[2 aprile]] [[1894]]),'' pittore''
* Salvatore Sabariani ([[1805]] - [[1854]]), ''capo della fallita insurrezione giobertiana del [[15 aprile]] [[1848]]''.
* Salvatore Rampone ([[1828]] - [[1898]]), ''garibaldino''
* [[Gaetano de Martini]] ([[1840]]) - ([[1917]]), ''pittore''.
* Giuseppe Alberti ([[XIX secolo]]), ''industriale, ideatore del [[Liquore Strega]]''
* Clemente Romano ([[1847]] - [[1927]]), ''chirurgo, fondatore dell'ortopedia''
* [[Almerico Meomartini]] ([[1850]] - [[1923]]), ''archeologo, architetto, politico, fondatore del [[Museo del Sannio]]''
* Gaetano Rummo ([[1853]] - [[1917]]), ''clinico''
* [[Raffaele Mainella]] ([[1856]] - [[1941]]), ''pittore e decoratore''
* [[San Giuseppe Moscati]] ([[1880]] - [[1927]]), ''clinico''
* Giovan Battista Bosco Lucarelli ([[1881]] - [[1954]]), ''politico''
* [[Raffaele De Caro]] ([[1883]] - [[1961]]), ''avvocato, senatore''
* [[Alfredo Zazo]] ([[1889]] - [[1987]]), ''avvocato, storico, professore universitario, sindaco di Benevento''
* Alfredo Jelardi ([[1890]] - [[1963]]), ''avvocato penalista, allievo di [[Enrico De Nicola]]''
* [[Herik Mutarelli]] ([[1894]] ) - ([[1917]]), capitano, decorato con medaglia di bronzo al valor militare per i fatti della battaglia di Plava nel [[1915]]
* [[Salvatore Rizzo]] ([[1900]] - [[1977]]), ''pittore e mosaicista''
* [[Raffaele Calabria]], ([[1906]]-[[1982]]) ''vescovo''
* [[Ferdinando Meomartini]] ([[1908]] - [[2003]]), ''teorico e pioniere dell'automobilismo e della circolazione stradale, dirigente [[Automobile Club d'Italia|ACI]] e pilota automobilistico''
* [[Guido Alberti]] ([[1909]] - [[1996]]), ''attore, fondatore del [[Premio Strega]]''
* [[Italo Cammarota]] (n. [[1909]]), ''pianista, violinista, sassofonista''
* Gennaro Meomartini ([[1909]] - [[1959]]), ''avvocato, dirigente sportivo. Il vecchio stadio cittadino porta il suo nome.''
* [[San Gennaro]] ([[272]] - [[305]]), ''vescovo di [[Napoli]], martire durante i persucazioni di [[Diocleziano]]. Patrono Santo della [[Campania]] e [[Napoli]]
* [[Pasquale Meomartini]] ([[1910]] - [[1987]]), ''avvocato, uomo politico, sindaco di Benevento''
* Rodolfo Meomartini ([[1913]]-[[1981]]), ''magistrato di cassazione, dirigente dell'[[Azione Cattolica]]''
* [[Mario Vetrone]] ([[1914]] - [[1981]]), ''fisico, matematico, politico''
* [[Mario Rotili]] ([[1920]] - [[1981]]), ''politico, storico dell'arte, sindaco di Benevento''
* [[Vito Jevolella]], ([[1929]]-[[1981]]) ''carabiniere''
* Raffaele Delcogliano ([[1944]] - [[1982]]), ''avvocato, assessore regionale al lavoro della [[Campania]], ucciso dalle [[brigate rosse]] a Napoli insieme al suo autista Aldo Iermano''
* [[Arturo Bocchini]] ([[1880]]- [[1940]]), ''[[poliziotto]], [[prefetto]] e [[senatore]]"
* [[Clemente Mastella]] ([[1947]]), eurodeputato, ex ministro del Lavoro (1994) e della Giustizia (2006)
* [[Mimmo Paladino]] ([[1948]]), pittore, scultore, regista
* [[Nicola De Maria]] ([[1954]]), pittore
* [[Roberto Pedicini]] ([[1962]]), doppiatore, attore
* Antonio Iavarone ([[1963]]), pediatra e ricercatore presso la Columbia University, impegnato nella ricerca sui tumori al cervello dei bambini, autore di importanti scoperte (gene Huwe1).
* Giovanni La Motta ([[1964]]), Amministratore Ente Provinciale per il Turismo
* Erminia Mazzoni 1965 Europarlamentare
 
== Voci correlate ==
* [[Sannio]]
* [[Provincia di Benevento]]
* [[Storia di Benevento]]
* [[Centro storico di Benevento]]
* [[Dialetto beneventano]]
* [[Raccordo autostradale RA9]]
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* ''[[Wilhelmine von Bayreuth]], eine preußische Königstochter'', hg. v. [[Ingeborg Weber-Kellermann]], Insel Frankfurt/M. 1981, ISBN 3-458-32980-3
=== Fonti e documenti ===
* Friedrich Beck/[[Julius H. Schoeps]] (Hrsg.): ''Der Soldatenkönig. Friedrich Wilhelm I. in seiner Zeit.'' Verlag für Berlin-Brandenburg Potsdam 2003 ISBN 3-935035-43-8
* Bascetta A., Venticano di Civitate Beneventana, ABEdizioni, Avellino 2002.
* Claus A. Pierach, Erich Jennewein: ''Friedrich Wilhelm I. und die Porphyrie''. In Sudhoffs Archiv, Franz Steiner Verlag Stuttgart, Bd. 83, Heft 1 (1999), S. 50-66
* De Blasio A., ''Memorie istoriche della città di Benevento'', 1656 Ben. Arch. St. Prov.
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* [[Gianandrea de Antonellis]], ''Storia di Benevento'', Realtà Sannita, Benevento 2008
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* de Antonellis G., ''Per una storia religiosa del Sannio'', Solfanelli, Chieti 2009
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* ''Guida d'Italia - Campania'', [[Touring Club Italiano]], Milano 2005;
* [[Andrea Jelardi]], ''Breve storia di Benevento'', Pisa 2006;
 
=== Illustrazioni e guide ===
* Salvatore De Lucia, ''Passeggiate beneventane'', Benevento 1953.
* Meomartini Almerico, ''Benevento, Bergamo'', I.I.d.A.G, 1909.
* Zuculin B. Benevento «''Le vie d' It e dell' Amer lat''» sett., 1931.
* Zazo Alfredo, ''Benevento nel Medioevo'', Benevento, 1937.
* Rotili Mario, ''Benevento,Medaglione di città'' «Le vie d'It.» sett. 1951
* Pedicini R., ''Benevento la regina del Sannio'', Milano, Sonzogno, s.d.
* Lilli Notari, ''Finestre del Cielo - Guida alle edicole votive di Benevento nel perimetro delle Mura Longobarde'', Edizioni Il Chiostro, 1999
* Zazo Alfredo, ''Benevento (guida)'' Ben., s.d.
* Zazo Alfredo, ''Benevento Julia Concordia Augusta Felix'', Ben., s.d.
* Giuseppina Bartolini Luongo, ''Benevento, storia, arte, folkore'', Gennaro Ricolo editore, Benevento 1990
 
=== Opere e scritti di carattere generale ===
* [[Almerico Meomartini]], I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento, Benevento 1899
* Piccinato L., Urbanistica medioevale in L'urbanistica dell' antichità ad oggi, Firenze, sansoni, 1943.
* Ducati P., L'arte classica, Torino, U.T.E.T., 1948
* Lavagnino E., L'arte medioevale, Torino, U.T.E.T., 1949
* Weidlè W., Le icone bizantine e russe, Firenze, Electa, 1950
* Croce B., Sommario critico della storia dell'arte nel Napoletano,«Nap. Nob», 1892-1894
* Schultz H. W., denkmaeler der Kunst des Mittelalters in Unteritalien, Dresden, 1860
* Garrucci G., Le monete dell'Italia antica, Roma, Salviucci, 1885
=== Enciclopedie e dizionari ===
* Enciclopedia italiana, III (Via Appia), VI e Appendice I (Benevento), VIII (Campania: Arte, preistoria, vasi campani; caudio), XXIV (Arte neoclassica: F. Caggiano) XXVI (Pitone; Paleografia latina: scrittura beneventana), XXVII (battenti delle porte), XXX (Arte romanica; Saticula, S. Agata dei Goti; Telese) Appendice II (Piccinato)
 
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