Basilica concattedrale di Maria Santissima della Madia e Giuseppe Albano: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{NN|chiese|marzo 2015}}
|Nome = Giuseppe
{{Edificio religioso
|Cognome = Albano
|Nome = Basilica Concattedrale di Maria Santissima della Madia
|Sesso = M
|Immagine = Cattedrale 008.JPG
|LuogoNascita = Gerace Superiore
|Larghezza =
|LuogoNascitaLink = Gerace
|Didascalia = Facciata della Concattedrale di Monopoli
|GiornoMeseNascita = 23 aprile
|SiglaStato = ITA
|AnnoNascita = 1926
|Regione = {{IT-PUG}}
|LuogoMorte = Roma
|Città = {{simbolo|Monopoli (Italia)-Stemma.png}}[[Monopoli (Italia)|Monopoli]]
|GiornoMeseMorte = 16 gennaio
|Religione = [[Chiesa cattolica|Cristiana Cattolica]] di [[rito romano]]
|AnnoMorte = 1945
|DedicatoA = [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]
|Attività = partigiano
|Diocesi = [[Diocesi di Conversano-Monopoli|Conversano-Monopoli]]
|Nazionalità = italiano
|AnnoConsacr = 1773
|Immagine = Giuseppe Albano.png
|InizioCostr = 1742
|StileArchitett = [[Tardo Barocco|Barocco]]
|FineCostr = 1772
|Lunghezza = 200 px
|Note = Sorta su una cattedrale in [[Architettura romanica|stile romanico]] (1107 - 1742) dedicataprima a [[San Mercurio]], poi alla stessa [[Madonna della Madia]].
}}
[[File:InternoCattedrale.JPG|miniatura|365x365px|Vista interna della Cattedrale dalla navata centrale.]]
La '''basilica di Maria Santissima della Madia''' è il [[duomo]] di [[Monopoli (Italia)|Monopoli]] e [[Concattedrale]] della [[diocesi di Conversano-Monopoli]].
 
Dal [[1943]] al [[1945]], assieme alla sua banda, fu uno dei protagonisti della [[Resistenza romana]] contro l'[[Occupazione tedesca di Roma|occupazione tedesca]]. Affetto da una [[cifosi]] dovuta a una caduta, fu soprannominato il '''Gobbo del Quarticciolo'''.
Nell'ottobre del [[1921]] [[papa Benedetto XV]] la elevò al rango di [[basilica minore]].<ref>[http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm ''Catholic.org - Basilicas in Italy'']</ref>
 
== StoriaBiografia ==
Nato a [[Gerace|Gerace Superiore]], in [[provincia di Reggio Calabria]], il 23 aprile del [[1926]], Giuseppe Albano si trasferì, assieme alla famiglia, a [[Roma]] nel [[1936]], stabilendosi nella borgata del [[Quarticciolo]], un quartiere della periferia est della città.
Il luogo su cui sorge la basilica cattedrale della Madonna della Madia in Monopoli si è rivelato, grazie agli scavi archeologici avviati in loco nel [[1986]], zona di antiche e complesse stratificazioni temporali che, partendo dal 4500 a.C. circa giungono fino ai nostri giorni.
 
Iniziò sin da giovanissimo a commettere piccoli reati assieme ad altri suoi coetanei abitanti dello stesso [[quartiere]], anch'essi per la maggior parte figli di [[Immigrazione|immigrati]] del sud. Da subito si fece notare per il suo coraggio, quando riuscì a disarmare due [[avanguardista|avanguardisti]] che lo minacciavano con un pugnale e poi quando comparve in una foto dell'epoca che lo immortalava a [[Porta San Paolo]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.romacivica.net/anpiroma/Resistenza/resistenza2c5.html Porta S.Paolo, ''[[ANPI]]''] |date=dicembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> con il grembiule da garzone di farmacia, con ancora i calzoni corti, mentre combatteva contro l'occupazione nazista, al riparo di un [[carro armato]].<ref>[http://www.controappunto.org/Nuova%20cartella%20(3)/LA%20BANDA%20DEL%20GOBBO.htm La banda del Gobbo], ''Controappunto''.</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://files.splinder.com/4260eaaa06e0007a9595da179042e073.jpeg Foto del ''Gobbo'' con i compagni] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}.</ref>
=== La prima fase: Età del Bronzo ===
{{citazione|Fin da giovanissimo esercitò il mestiere di malfattore insieme ad un gruppo di coetanei, quasi tutti di origine calabrese e tutti abitanti nella borgata. A soli sedici anni iniziò la sua lotta partigiana nelle giornate tra l'8 e il 10 settembre 1943. Prima a Porta San Paolo, poi nella zona di Piazza Vittorio, partecipò ad operazioni di sabotaggio e divenne subito una leggenda...|Roma SPQR<ref name="Roma SPQR">[http://www.romaspqr.it/ROMA/Curiosit%C3%A0/gobbo_quarticciolo.htm Il Gobbo del quarticciolo], ''Roma SPQR''.</ref>}}
Il luogo su cui sorge la basilica cattedrale della Madonna della Madia in Monopoli presenta tracce di frequentazione umana fin dall'[[età del Bronzo]], come testimoniano i fori di palificazione scavati nella roccia sottostante il pavimento dell'antica [[cripta]] della cattedrale romanica, edificata a partire dal [[1107]] probabilmente sui resti di un antico tempio pagano dedicato al culto delle divinità mediterranee [[Maia (divinità)|Maia]] e [[Mercurio (divinità)|Mercurio]]. Sotto la suddetta [[cripta]] sono state del resto ritrovate testimonianze di frequentazione [[messapi]]ca della zona come una sepoltura di cui è visibile la controfossa, all'interno della quale - esemplare unico nel suo genere - è stata ritrovata una [[trozzella]] in materiale [[bronzo|bronzeo]] e non di [[terracotta]], come invece per gli altri ritrovamenti dello stesso genere. Ancora, sono stati rintracciate numerose tombe a camera di età messapica e corridoi sotterranei utilizzati forse come vie per giungere al tempio di Mercurio/[[Ermes]].
 
=== La Resistenza ===
=== La seconda e terza fase: Epoca ellenistica e secoli VII - XI ===
La figura del "Gobbo del [[Quarticciolo]]" è da inserire in quella particolare situazione della [[Resistenza italiana|Resistenza]] descritta sinteticamente da [[Rosario Bentivegna]], partigiano, medaglia d'argento al valor militare:
La seconda stratificazione temporale visibile al di sotto della cripta è determinata dalla presenza di alcune fosse votive, di [[Ellenismo|Epoca ellenistica]], di cui particolare è risultata la presenza di uno scheletro completo di infante con orecchini circolari in filo d'argento e una sepoltura d'adulto con corredo in vasellame. La successiva stratificazione rivela un sepolcreto di età [[Alto Medioevo|alto medioevale]] e dunque sepolture cristiane: le fosse, scavate nella roccia e orientate in direzione ovest - est (con il capo rivolto verso il sole nascente, simbolo di rinascita - [[Risurrezione]]), presentano una parte inferiore slargata e un rialzo nella parte superiore, dove probabilmente appoggiava il capo il defunto, a mo' di cuscino di roccia.
{{citazione|La Resistenza romana ebbe caratteristiche di spontaneità e di diffusione capillare che è difficile trovare altrove. Sono decine le formazioni impegnate, grandi come quelle dei partiti del [[CLN]], in particolare i tre partiti di sinistra, [[Partito Comunista Italiano|PCI]], [[Partito d'Azione]] e [[PSIUP]], come Bandiera Rossa, o i [[Adriano Ossicini|Cattolici Comunisti]]<ref>I Cattolici Comunisti avevano una loro pubblicazione intitolata ''La voce operaia'', sottotitolata ''Organo del movimento dei comunisti cattolici'', che sul n° 5 del novembre del [[1943]] afferma che in URSS si sono gettate le basi per la nuova Europa. [http://www.geocities.com/spartaco552000/La_voce_operaia.jpg Ritaglio testata pubblicazione].</ref>, o come il Centro Militare Clandestino dei "badogliani", ma anche piccole o piccolissime, che, per non aver potuto o voluto trovare il collegamento con i partiti del [[CLN]], operavano autonomamente contro i tedeschi e i collaborazionisti fascisti.|Rosario Bentivegna<ref>[http://www.comunistiroma.it/index.php?option=com_content&task=view&id=22&Itemid=16 Comunistiroma.it]</ref>}}
 
Albano cominciò la sua lotta partigiana tra l'8 e il 10 settembre 1943, dapprima a [[Porta San Paolo]] e successivamente nella zona di [[Piazza Vittorio Emanuele II (Roma)|Piazza Vittorio Emanuele II]]. Partecipò inoltre a numerose operazioni di [[sabotaggio]], soprattutto di treni tedeschi, di assalto ai forni, per distribuire la farina alla popolazione affamata, e divenne subito famoso per la rapidità d'azione e l'abilità nel dileguarsi, impegnando moltissimo le [[Wehrmacht|truppe tedesche]] che occupavano la città. Presto divenne un idolo per la popolazione, che vedeva nella sua figura una sorta di giustiziere e difensore dei più deboli.
=== La cattedrale romanica ===
 
{{citazione|....Anche se i nazisti non ne conoscevano il nome e il cognome, la sua malformazione lo rendeva identificabile durante le azioni partigiane, così che intorno all'aprile del '44 il comando tedesco ordinò l'arresto di tutti i gobbi di Roma.|Roma SPQR<ref name="Roma SPQR"/>}}
La prima chiesa cattedrale di Monopoli fu costruita su un precedente edificio di culto dedicato a san Mercurio di età paleocristiana o altomedievale, sorto intorno al 256 d.C. sulle rovine di un tempio pagano alla divinità omonima Mercurio e a Maia, come leggibile in una epigrafe in greco oggi visibile nella sagrestia della Cattedrale settecentesca: la cattedrale sorse nel [[XII secolo]] in [[Architettura romanica|stile romanico]], su iniziativa del vescovo Romualdo (1077 - 1118) e con il contributo del duca [[Roberto d'Altavilla]], ma ben presto i lavori furono interrotti per la mancanza del materiale adatto alla costruzione del tetto. Secondo la leggenda locale, nella notte del 16 dicembre [[1117]] una zattera approdò nel porto della città all'ingresso del porto canale fatto insabbiare dal normanno Ugo Tutabovi primo conte di Monopoli (1042-1049), trasportando l'icona della [[Madonna della Madia]], e con le travi della zattera, trentuno secondo la testimonianza del Glianes, fu ultimata la chiesa. Essa fu consacrata solo il 1º ottobre [[1442]]: l'impianto basilicale era a tre [[navate|navata]], con [[transetto]] e [[abside]]. Le dimensioni erano in lunghezza di 31,90&nbsp;m e in larghezza di 17&nbsp;m.
A partire dal [[XVI secolo|Cinquecento]] furono apportate significative modifiche alla cattedrale. Infatti nel [[1501]] tra l'altare maggiore e l'[[abside]] fu edificato un [[retablo]] a 16 nicchie con altrettante statue, e sopra di questo fu ricavata una piccola cappella sopraelevata per la custodia dell'icona venerata. Per la prima volta veniva adottata questa disposizione di una cappella sopraelevata al posto dell'abside. Tra il Cinquecento ed il [[XVII secolo|Seicento]] furono aggiunte otto cappelle laterali, quattro per parte. Nell'ordine, partendo dalla navata destra in prossimità del portale:
 
Anche se Albano era riconosciuto dai giovani della resistenza di [[Centocelle]] e del Quarticciolo, come il proprio ''leader'', in realtà la vera mente organizzativa della banda era Franco Napoli, detto “Felice”, anch'egli calabrese, [[socialista]], compagno di lotta di [[Sandro Pertini]] e già arrestato in passato per un fallito attentato a [[Benito Mussolini]] in [[Calabria]].
* Cappella di [[San Michele]], della famiglia Galderisi''
* Cappella di [[San Giacomo]], della famiglia Borrassa''
* Cappella del [[Santissimo Sacramento]]'', della Confraternita del S.s Sacramento: presentava una cupola alta 13&nbsp;m. e una ''Pietà'' in pietra.
* Cappella della [[Concezione]]
* Cappella di Maria Santissima della Madia (al centro, dietro l'altare di pietra)
* Cappella di [[Sant'Anna]]
* Cappella della [[Circoncisione]] con monumento funebre del vescovo Antonio Pignatelli''
* Cappella di [[San Giacomo]]
* Cappella di [[San Lorenzo]].
 
{{citazione|Fu infatti Franco “Felice” Napoli che negli ultimi giorni di agosto del 1943, in una riunione clandestina in una scuola di Piazza Vittorio, diede vita alla banda partigiana che assunse infatti, anche nei documenti ufficiali dell’[[ANPI]], il nome di “banda Napoli”|Namir<ref>[http://www.namir.it/DONNE/valori.htm La banda del gobbo]</ref>}}
In seguito, poiché la cappella sopraelevata della Madonna della Madia era giudicata di dimensioni ridotte in quanto limitata dall'abside romanica, tra il [[1642]] ed il [[1643]] fu abbattuta l'intera zona dietro l'altare maggiore per costruire una nuova struttura che consentiva nella parte superiore la realizzazione di una più ampia cappella e nella zona sottostante la [[sacrestia]]. A questa struttura, della quale ad oggi si possono notare solo le imponenti fondazioni a livello della cripta romanica, nel [[1693]] fu addossato un nuovo campanile, in stile barocco in sostituzione di quello romanico crollato in seguito a un fulmine.
 
Il mito del "Gobbo" conobbe la sua fama soprattutto nei primi mesi del 1944. Per ben due mesi infatti, tedeschi e [[Fascista|fascisti]] rinunciarono a entrare nei quartieri Centocelle e Quarticciolo per non subire le fulminee azioni dei giovani resistenti della zona guidati da Giuseppe Albano, a volte con l'aiuto dei militanti di formazioni politiche divenute storicamente famose per la lotta partigiana, come [[Bandiera Rossa (movimento)|Bandiera Rossa]] (con [[Filiberto Sbardella]], Antonino Poce, Celestino Avico), o brigate del [[Partito Comunista Italiano]].
=== La cattedrale barocca ===
Nel [[XVIII secolo|Settecento]] l'intero edificio romanico e le strutture successive, eccetto il campanile, da poco ultimato, furono demolite per costruire la nuova cattedrale in stile [[barocco]], opera iniziata nel [[1742]] e portata a termine nel [[1772]]. Le motivazioni che portarono i canonici del capitolo a volere una nuova chiesa furono molteplici: in primo luogo l'esigenza di un tempio sacro che rispondesse alle esigenze di una popolazione in costante aumento; in secondo luogo la volontà di seguire la moda barocca del tempo e di eliminare una cattedrale ormai fatiscente e che comunque avrebbe richiesto l'impiego di ingentissime risorse per un lavoro di ''rattoppamento'' di cui i canonici non vollero prendersi carico. Si decise così a favore della distruzione totale dell'antico tempio romanico: per l'erigenda cattedrale barocca furono chiamati due maestri muratori e ingegneri, Michele Colangiuli di [[Acquaviva delle Fonti]] e Pietro Magarelli di [[Molfetta]] che costruirono una chiesa perfettamente aderente ai dettami del Capitolo: ampia, spaziosa, in cui troneggiasse l'Icona della Beata Vergine della Madia. Nel [[1786]], tredici anni dopo la consacrazione, per proteggere il sagrato dal forte vento proveniente dal mare, fu edificato sul lato destro della facciata un muro alto trentatré metri, comunemente definito ''muraglione'', ad opera di ''Giuseppe Palmieri'', dove trovarono posto 10 delle 12 statue dell'antico retablo cinquecentesco (come [[San Francesco]], [[San Domenico]], [[Isaia]], [[Geremia]], [[Ezechiele]]) probabilmente opera di ''Ludovico Fiorentino'', attivo nel XVI secolo. Alcune statue presentano deformazioni causate da un fulmine che cadde il giorno di Natale del [[1519]] sull'altare maggiore. Agli inizi del 1800 fu edificata la Cappella dei Martiri e nel 1850 venne completata la cappella superiore; alla fine del XIX secolo l'abate [[Domenico Capitanio]] realizzò a sue spese il pavimento marmoreo del presbiterio.<ref>vedi lapide commemorativa murata nella pavimentazione sul lato destro del presbiterio.</ref> Agli inizi del '900 venne realizzato il pavimento in marmo delle navate, venne dipinto il soffitto della navata centrale e della cupola, furono decorati i pilastri con marmo e fu inserito il nuovo organo che sostituì quello settecentesco. Nel 1959 fu realizzato il sottopassaggio che unisce piazza Manzoni al sagrato della cattedrale.
[[File:Campanile - Maria Santissima della Madia.jpg|thumb|Il campanile]]
 
Il loro apporto fu molto utile specialmente di notte per impedire il transito sulle vie [[via Casilina|Casilina]] e [[via Prenestina|Prenestina]] ai mezzi tedeschi che dovevano rifornire il fronte di [[Anzio]]. Pare che "il Gobbo" da solo abbia in quel periodo giustiziato parecchi uomini tra nazisti e fascisti, in alcuni casi armato solo di coltello.
== Descrizione ==
=== Esterno ===
La facciata, sopraelevata rispetto al piano stradale di sette gradini, ricca di elementi barocchi, è divisa orizzontalmente in due parti: nella parte inferiore vi sono i tre portali d'entrata: al di sopra di quello centrale vi è un timpano, sorretto da colonne ad ordine composito, che rappresenta un elemento di divisione dalla parte superiore, dove si apre una grande finestra al posto del [[rosone]] e un [[frontone]] semicircolare in cui è inserito un cartiglio con il monogramma della Madonna. Ai lati del portale principale vi sono una serie di paraste ioniche ornate da ghirlande che lo separano dagli ingressi laterali, anch'essi sovrastati da timpani ornanti di anfore. Tipicamente barocche le volute a ghirlanda, i pinnacoli, gli ovali a decorazione delle finestre laterali. Al fianco sinistro della zona absidale si trova il campanile a sei ordini, costruito tra il [[1688]] ed il [[1693]]: l'antica cattedrale romanica aveva tre campanili, che andarono distrutti uno dopo l'altro.
[[File:Muraglione.JPG|thumb|Muraglia sul sagrato della Cattedrale]]
[[File:Campanile cattedrale di Monopoli.JPG|thumb]]
=== Interno ===
L'impianto interno è a [[croce latina]] a tre [[navata|navate]] suddivise da pilastri, con doppio [[transetto]], volta lunettata in quella centrale ed otto cappelle laterali, quattro per navata. Altre quattro cappelle sono collocate agli estremi dei due transetti, il secondo sopraelevato di tre gradini rispetto al piano basilicale. La navata centrale e quelle laterali sono separate da una serie di pilastri cruciformi a tarsia marmorea. All'intersezione tra la navata centrale il primo "braccio" della croce latina, detto transetto, sorretta da quattro grandi pilastri, si erge una cupola alta 31&nbsp;m con un diametro di circa 9&nbsp;m Ai margini della cupola vi sono gli [[affreschi]] raffiguranti i quattro Evangelisti.
 
Probabilmente l'impresa più famosa di Giuseppe Albano fu realizzata il lunedì di Pasqua del '44, quando in un'osteria del [[Quadraro]], insieme alla sua banda, freddò tre soldati tedeschi. Questo episodio potrebbe aver influito nella decisione di [[Herbert Kappler]] di [[Rastrellamento del Quadraro|rastrellare il quartiere Quadraro]] il 17 aprile 1944. Arrestato dalle [[SS]] durante il rastrellamento e condotto nel carcere di [[via Tasso]]<ref>[http://www.romacivica.net/anpiroma/resistenza/resistenza2c2.html via Tasso da ANPI] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080421165243/http://www.romacivica.net/anpiroma/resistenza/resistenza2c2.html |data=21 aprile 2008 }}.</ref>, Albano non fu riconosciuto come il famoso partigiano terrore dei nazisti.
[[File:Maria Santissima della Madia.jpg|thumb|Interni della cattedrale|296x296px]]
 
=== LeDopo Cappellela Liberazione ===
{{citazione|Stefano Citti, membro del Circolo Craxi, ha messo a fuoco coloriti episodi della Resistenza e ha tratteggiato la figura, emblematica per quei tempi, di Giuseppe Albano, meglio conosciuto come il "Gobbo del Quarticiolo", che fu un valoroso partigiano socialista, amico di [[Pietro Nenni]] ma ribelle ad ogni forma di disciplina; anche dopo la Liberazione continuò con gli espropri proletari in favore degli affamati abitanti delle borgate.|Circolo culturale [[Bettino Craxi]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.circolocraxi.org/circolo/index.php?option=com_content&task=view&id=58&Itemid=1 da Circolo Craxi] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>}}
Partendo dalla navata destra, dal portale, si incontrano:
* Cappella delle Travi: in un grande armadio a muro, sono visibili ed esposte le travi della Madia, secondo la tradizione zattera su cui giunse l'icona mariana nel 1117.
* Cappella di ''[[San Michele Arcangelo]]'': sull'altare è visibile la tela di Iacopo Palma il Giovane, del 1675, dal titolo ''S. Michele e il demonio''.
* Cappella dell'''[[Immacolata Concezione|Immacolata]]'': nella nicchia, sull'altare, è visibile una statua di marmo dell'Immacolata, un tempo posta nell'omonima cappella della cattedrale romanica.
* Cappella di ''[[San Giacomo|San Giacomo di Compostela]]'': Sull'altare si erge l'opera di Carlo Rosa, ''La battaglia di Clavijo'', datata 1650 - 1678. San Giacomo vi è raffigurato, chiome al vento, annientatore feroce delle schiere musulmane: raffigurazione evidentemente suggerita dal clima [[controriforma|controriformistico]].
* Cappella del ''[[Santissimo Sacramento]]'': la cappella, ricostruita nel XVIII secolo, presenta al centro, sulla parete di fondo, una grande tela di [[Francesco de Mura]] (1696 - 1782) con una bellissima rappresentazione della ''Cena di Emmaus'' e e due tele di minor dimensioni raffiguranti a sinistra il [[Sacrificio di Isacco]] e a destra il parallelo tra il sacrificio dell'[[Antico Testamento]] e quello, rinnovato, del [[Nuovo Testamento]].
[[File:SantissimoMonopoli.JPG|thumb|left|upright=1.4|La cappella del Santissimo Sacramento]]
* Cappella dei ''Martiri'': ultima per costruzione, presenta ai lati dell'altare una grandissima quantità di reliquie incassate e visibili nelle urne sul muro. Presente la tela di [[Palma il Giovane]] ''Madonna in gloria con [[San Rocco]] e Sebastiano''. Più in alto presente una tela raffigurante la Circoncisione di Cristo, opera del 1570 circa di ''Marco Pino''.
* Cappella di ''[[Sant'Anna]]'': nei due ovali che sormontano l'altare sono raffigurati S.Elisabetta e S.Zaccaria. Di scuola napoletana S.Anna sull'altare.
* Cappella della ''[[Madonna del Rosario]]'': sulla pala d'altare sono raffigurati la Vergine con i santi Domenico e [[San Francesco da Paola]], [[Vincenzo Ferrer]] e [[Caterina|Santa Caterina]]. Intorno è presenta una cornice di ovali con i quindici misteri del Rosario.
* Cappella del ''Redentore'': presente una tela raffigurante l'episodio del Vangelo di Matteo ''Gesù e i Figli di Zebedeo'' di ''Giovanni Bernardo Lama'' e ''Silvestro Buono''.
* Cappella del ''Crocifisso'': la cappella contiene un Crocifisso attribuito a un artista locale del XVI secolo: il materiale utilizzato è una misteriosa mistura di gesso e legno.
* Cappella di ''S. Francesco da Paola'': vi è la sostituzione della pala d'altare con un grande tabernacolo in legno dorato su cui è raffigurato il santo protettore della città, curvo come un vecchio contadino.
* Cappella del ''Fonte Battesimale'': presente un dipinto raffigurante [[Giovanni Battista]] in preghiera. Sullo sfondo il battesimo di Cristo in ambiente boschivo che fa pensare a una impronta [[manierismo|manieristica]] pugliese.
 
Con la [[Liberazione di Roma]], il "Gobbo" si mise al servizio della questura per catturare i torturatori di via Tasso, formando una banda di pregiudicati che aveva come base operativa il quartiere del Quarticciolo. Il gruppo si diede subito da fare, catturando parecchi ex-militanti del partito fascista e alcuni esponenti della famigerata banda del torturatore repubblichino [[Pietro Koch]]<ref>[http://www.anpitreviso.it/glossario.php?l=B Glossario], ''ANPI Treviso''.</ref>. Ma l'attività del gruppo, sempre più spesso, era mirata a condurre espropri e rapine ai danni degli arricchiti della "[[borsa nera]]" e degli ex-fascisti, redistribuendo poi generi di prima necessità e viveri alla popolazione affamata.<ref name="Roma SPQR"/>
Tramite due rampe di scale simmetriche, si accede alla cappella della Madonna della Madia, sopraelevata di metri 6,5 rispetto al piano di calpestio del [[presbiterio]]: essa affaccia direttamente sull'altare maggiore.
 
C'era anche chi sosteneva che si trattasse soltanto di una banda di criminali, in guerra con i clan rivali per contendersi il controllo del territorio. Durante una di queste azioni, in circostanze poco chiare, rimase ucciso un caporale inglese.
===== Cappella della Madonna della Madia =====
[[File:AltareMADIA.JPG|thumb|Icona della [[Madonna della Madia]] posta nella omonima cappella]]
La costruzione della nuova cappella a metà del Settecento determinò la distruzione del [[retablo]] cinquecentesco. Essa fu evidenziata con due archi all'inizio e alla fine del presbiterio. La sua decorazione richiese quasi un secolo di tempo per essere portata a termine, a causa soprattutto dei costi del ricco materiale utilizzato: essa fu ultimata con la messa in opera della pavimentazione in marmo nel [[1856]].
La cappella, che tipicamente rappresenta il Trionfo della Vergine, presenta un pregevole altare con alternanza di marmi policromi, alzato da quattro colonne di marmo verde, su piedistalli di discreta altezza, sormontate da fregi. L'icona della Vergine, dalle fattezze simili alle tante Madonne bizantineggianti in Puglia, domina l'intera cappella: ai lati dell'Icona, su piccole mensole, si ergono le statue di san Michele e san Giuseppe di [[Giuseppe Sanmartino]], autore del famoso [[Cristo Velato]]. Del [[1720]] è la cornice d'argento dell'immagine della Madonna della Madia. La cappella è arricchita da diverse tele settecentesche con ''Storie della Vergine Maria'' di [[Michele del Pezzo]] e da due quadri di [[Pietro Bardellino]] raffiguranti la ''Lotta iconoclasta'', quasi motivo eziologico dell'arrivo dell'icona sulle rive monopolitane, ed il ''Miracolo della zattera'', che presenta l'ambientazione inusuale dell'approdo in una mattina d'estate, forse per contrasto con l'oscurità barbarica del primo dipinto. Un ciclo pittorico dal titolo ''Miracolosa Venuta della Madonna della Madia'', un tempo posto nella sagrestia della cappella, è ora visibile di fronte alla cappella dei Martiri.
 
=== Organo a canneL'assassinio ===
A seguito di quest'evento venne scatenata un'imponente caccia all'uomo con l'invio di mezzi blindati e carri armati, che trasformarono il Quarticciolo in una zona di guerra. Giuseppe Albano, dopo essere riuscito in un primo momento a sfuggire, venne riconosciuto e fu assassinato il 16 gennaio [[1945]] nell'androne di un palazzo di via Fornovo 12, dopo un conflitto a fuoco con i [[carabinieri]].
 
Una controinchiesta condotta da Franco Napoli, tornato a Roma nel 1945, dimostrò che Albano fu assassinato con un colpo d'arma da fuoco alla nuca da un'ex-spia dei tedeschi, membro di un'associazione politica di pseudo-sinistra, [[Unione Proletaria]]<ref>[http://www.cedost.it/testi/unione%20proletaria.htm Unione Proletaria] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080104235923/http://www.cedost.it/testi/unione%20proletaria.htm |data=4 gennaio 2008 }}.</ref>, nella quale lo stesso Giuseppe Albano era stato infiltrato per volere di Pietro Nenni.
Sull'ampia cantoria in controfacciata, si trova l'[[organo a canne]], costruito dall'organaro [[Francesco Consoli]] di Locorotondo nel [[1922]] e restaurato nel [[2005]] dalla [[Carlo Vegezzi Bossi|ditta Vegezzi Bossi]]. Lo strumento, a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione pneumatica tubolare]], ha due [[Tastiera (musica)|tastiere]] di 58 tasti ciascuna ed una [[pedaliera|pedaliera dritta parallela]] di 30 pedali. Le canne sono inserite all'interno della ricca cassa [[legno|lignea]] con dorature la cui mostra è costituita da canne del registro [[Principale]]. Di seguito la disposizione fonica dello strumento:
 
Secondo l'ipotesi avanzata, sulla scorta di numerosi documenti e testimonianze, da [[Silverio Corvisieri]] la situazione nel 1945 era di tipo golpista [[ante litteram]]. Nel libro ''Il re, Togliatti e il gobbo. 1944: la prima trama eversiva'', Corvisieri ritiene che la morte del Gobbo del Quarticciolo non sia avvenuta per mano dei carabinieri: fu un'esecuzione compiuta da una scheggia impazzita della Resistenza.
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
 
| style="vertical-align:top" |
Sempre seguendo questa tesi, suffragata anche dalla rapidità con cui fu chiuso il caso, il "Gobbo" sarebbe stato ucciso da sicari di Umberto Salvarezza<ref>{{citazione|L'agente del [[Servizio Informazioni Militare|SIM]] Giorgio Novelli relaziona in un suo rapporto che l'industriale Scalera, finanziatore di Salvarezza e dell'Unione proletaria, gli ha confidato che prenderà accordi con Romolo Vaselli per «mettere insieme del denaro e incominciare a ragionare con la forza».}}{{citazione|A Roma, il questore Morazzini rilascia una dichiarazione all'agenzia Orbis nella quale risponde alle critiche mossegli dalla stampa per l'immobilismo della polizia nei confronti di Salvarezza e dei suoi accoliti, affermando che non vi erano denunce a carico di Salvarezza e si trattava quindi di «beghe tra il signor Salvarezza e i diversi partiti».}}{{citazione|L'alto commissario per le sanzioni contro il fascismo emette un mandato di cattura a carico di Umberto Salvarezza che, preavvertito da un maresciallo dei carabinieri, riesce a fuggire. Nel corso della perquisizione della sede dell'Unione proletaria, in via Fornovo, sono rinvenuti armi e documenti, parte dei quali saranno poi fatti scomparire. È arrestato Umberto Bianchi, sempre su mandato dell'alto commissario, per aver favorito le operazioni di Salvarezza.}}Da {{collegamento interrotto|1=[http://www.fondazionecipriani.it/Kronologia/prova.php?DAANNO=1945&AANNO=1946&id=&start=150 Kronologia, ''Fondazione [[Luigi Cipriani (politico 1940)|Luigi Cipriani]]] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}''.</ref>, ''leader'' di Unione Proletaria, gruppo su cui pesavano forti sospetti di formazione provocatrice. La strategia, diretta da [[Umberto II d'Italia|Umberto II]], sempre secondo l'analisi di Corvisieri, avrebbe dovuto portare a un nuovo governo presieduto da [[Pietro Badoglio]]: la strategia fallì, ma ebbe comunque l'effetto di bloccare epurazioni e indagini sui collaborazionisti.
{| border="0"
 
| colspan=2 | '''Prima tastiera - ''Grand'Organo'''''
== La fine della Banda del Gobbo ==
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Alcuni giorni dopo l'uccisione di Albano, il Quarticciolo venne di nuovo circondato dalle forze dell'ordine per arrestare il resto della “banda del Gobbo”. Nel corso del rastrellamento venne ucciso un anziano militante del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] e vennero arrestati centinaia di residenti del quartiere, tra i quali Iolanda Ciccola, quindicenne fidanzata del "Gobbo", che in seguito divenne un membro di spicco della nuova [[Sinistra rivoluzionaria|Sinistra Rivoluzionaria]].
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|Pieno acuto
== Filmografia ==
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* ''[[Il gobbo]]'', diretto da [[Carlo Lizzani]] [[1960]], impersonato da [[Gérard Blain]].
|Pieno grave
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|Decimaquinta || 2'
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|Duodecima || 2.2/3'
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|Ottava dolce || 4'
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|Ottava forte || 4'
|-
|Principale || 8'
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|Principale || 16'
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|Flauto armonico || 8'
|-
|Flauto || 8'
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|Unda maris || 8'
|-
|Gamba || 8'
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|Dulciana || 8'
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|Tromba || 8'
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Seconda tastiera - ''Espressivo'''''
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|-
|Voci umane || 8'
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|Oboe || 8'
|-
|Concerto di viole || 8'
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|Viola celeste || 8'
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|Viola da Gamba || 8'
|-
|Bordone || 8'
|-
|Flauto ottaviante || 4'
|-
|Flautino || 2'
|-
|Principalino || 8'
|-
|Ottavina || 4'
|-
|Pienino
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
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|Contrabbasso || 16'
|-
|Violone || 16'
|-
|Subbasso || 16'
|-
|Ottava || 8'
|-
|Violoncello || 8'
|-
|}
|}
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro|cognome=De Simone|nome=Cesare|titolo=Roma città prigioniera. I 271 giorni dell'occupazione nazista (8 settembre '43-4 giugno '44)|anno=1994|editore=Mursia|città=Milano|isbn=978-88-425-1710-8}}
* ''Cattedrali di Puglia. Una storia lunga duemila anni'', a cura di Cosimo Damiano Fonseca, Mario Adda Editore, Bari 2001
*Franco “FELICE” Napoli, ''Villa Wolkonskj'', [[autoedizione]], 1996.
* ''Il Manto della Madre. La Basilica della Madonna della Madia in Monopoli'', Luigi Russo, Giacomo Campanelli, Domenico Capitanio, Schena, 1990
*{{cita libro|cognome=Corvisieri|nome=Silverio|wkautore=Silverio Corvisieri|titolo=Il re Togliatti e il gobbo. 1944: la prima trama eversiva|anno=1998|editore=Odradek|città=Roma|isbn=978-88-86973-05-2}}
*{{cita libro | cognome=Musu | nome=Marisa | wkautore=Marisa Musu | coautori=Ennio Polito | titolo=Roma ribelle. La resistenza nella capitale 1943-1944 | anno=1999 | editore=Teti | città=Milano | isbn=978-88-7039-905-9 }}
*{{cita libro|cognome=Corvisieri|nome=Silverio|wkautore=Silverio Corvisieri|titolo=Il mago dei generali. Poteri occulti nella crisi del fascismo e della monarchia|anno=2001|editore=Odradek|città=Roma}}
*{{cita libro|cognome=Katz|nome=Robert|titolo=Morte a Roma. Il massacro delle Fosse Ardeatine|anno=2004|editore=Il Saggiatore|città=Milano|isbn=978-88-515-2153-0}}
*{{cita libro|cognome=Russo|nome=Giovanni|titolo=Con Flaiano e Fellini a via Veneto. Dalla "Dolce vita" alla Roma di oggi|anno=2005|editore=Rubbettino|città=Soveria Mannelli|isbn=978-88-498-1317-3}}
*{{cita libro|cognome=Gemelli|nome=Bruno|titolo=Il gobbo del quarticciolo. Vita e morte del calabrese Giuseppe Albano|anno=2009|editore=Città del Sole Edizioni|città=Reggio Calabria|isbn=978-88-7351-258-5}}
* [[Massimo Recchioni]] e Giovanni Parrella, ''Il Gobbo del Quarticciolo e la sua banda nella Resistenza'', Milieu Edizioni, Milano 2014, ISBN 978-88-9860-025-0
 
== Voci correlate ==
*[[Quarticciolo]]
* [[Madonna della Madia]]
* [[MonopoliSilverio (Italia)Corvisieri]]
*[[Bandiera Rossa (movimento)]]
* [[Odigitria]]
*[[Filiberto Sbardella]]
* [[Iconoclastia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Cathedral (Monopoli)}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.namir.it/DONNE/valori.htm La banda del Gobbo], di [[Francesco Valori]]
* {{cita web|http://www.cattedralemonopoli.net/index.asp|Sito ufficiale}}
*[https://web.archive.org/web/20070814165618/http://www.teatrodellaforma.it/labandadelgobbo.htm La banda del Gobbo], da Teatro della forma
* {{cita web|http://www.reginamundi.info/icone/MadonnadellaMadia.asp|Studio approfondito sull'Icona della Vergine della Madia}}
*{{collegamento interrotto|1=[http://www.carta.org/ozio/13340 L'ombra del Gobbo] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, lavoro teatrale
* {{cita web|http://www.pietrevivemonopoli.it|Pagina web dell'associazione culturale ''Pietre Vive'' che gestisce il museo e l'area archeologica della Cattedrale di Monopoli}}
*[http://storiaxxisecolo.it/Resistenza/resistenza2c23.html Resistenza romana], ANPI
* {{cita web|http://www.vegezzi-bossi.com/restauro_organi/pdf/restauri_completati/2005/cattedrale_di_monopoli.pdf|Scheda dell'organo dal sito della ditta Vegezzi-Bossi}}
*{{cita web|http://www.camman.info/USERIMAGES/fig22-gig.jpg|Foto del ''Gobbo ''del Quarticciolo}}
* [http://www.beweb.chiesacattolica.it/cattedrali/cattedrale/FXN/Chiesa+di+Maria+Santissima+della+Madia Chiesa di Maria Santissima della Madia (Monopoli)] su BeWeB - Beni ecclesiastici in web
*{{cita web|https://www.carmillaonline.com/2015/03/18/sherwood-a-roma-sud-il-gobbo-tra-resistenza-e-banditismo/|Luca Cangianti, ''Sherwood a Roma Sud. Il Gobbo, tra Resistenza e banditismo}}
 
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