6 Hebe e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2018 luglio 11: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ripristino (l'informazione sul simbolo era già presente)
 
BotCancellazioni (discussione | contributi)
Bot: aggiornamento pagina di servizio giornaliera per i conteggi del 11 luglio 2018
 
Riga 1:
{{Conteggio cancellazioni}}
{{nota disambigua|il nome proprio|Ebe (nome)|Hebe}}
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Start|00:24, 16 lug 2018 (CEST)}}
{{Corpo celeste
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 1 |voce = Ospedale di Cattinara |turno = |tipo = votazione |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = medicina, Friuli-Venezia Giulia |temperatura = 100 }}
|tipo=Asteroide
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 2 |voce = Ravenscry |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = musica |temperatura = 100 }}
|nome=6 Hebe
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 3 |voce = Film girati nella provincia di Catania |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = cinema, Sicilia |temperatura = 23 }}
|immagine= 6Hebe (Lightcurve Inversion).png
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 4 |voce = Kemetismo |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = religione |temperatura = 100 }}
|didascalia = Modello tridimensionale di Ebe ottenuto invertendo la curva di luce.<ref>{{Cita|DAMIT||DAMIT}}, 2011.</ref>
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 5 |voce = Aranova |turno = 2 |tipo = consensuale |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = Lazio |temperatura = 7 }}
|scoperta_autore=[[Karl Ludwig Hencke]]
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 6 |voce = Maria Chiara Centorami |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = cinema, biografie |temperatura = 100 }}
|data=1º luglio [[1847]]
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 7 |voce = Quality Games |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = giochi, aziende |temperatura = 10 }}
|designazioni_alternative=1947 JB
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 8 |voce = Freccia del Mare |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = trasporti, Roma |temperatura = 100 }}
|categoria=[[Fascia principale]]
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 9 |voce = Discipline Global Mobile |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = musica |temperatura = 6 }}
|epoca=26 novembre [[2005]] ([[giorno giuliano|JD]] 2453700,5)
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 10 |voce = Dragonfly Records |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = musica |temperatura = 5 }}
|semiasse_maggiore=362,851 [[Giga (prefisso)|G]][[metro|m]] (2,426 [[Unità astronomica|AU]])
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 11 |voce = Pierpaolo Saraceno |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = biografie, cinema |temperatura = 5 }}
|perielio=289,705 Gm (1,937 AU)
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 12 |voce = Keith (gruppo musicale) |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = musica |temperatura = 14 }}
|afelio=435,996 Gm (2,914 AU)
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 13 |voce = Unina Corse |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = istruzione |temperatura = 19 }}
|eccentricità=0,2016
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 14 |voce = Pietro Basso |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 luglio 11 |multipla = |argomenti = sociologia |temperatura = 40 }}
|periodo_orbitale=1379,756 [[giorno|g]] (3,78 [[anno giuliano|a]])
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Stop}}
|inclinazione_orbita_su_eclittica=14,751[[Grado d'arco|°]]
|nodo_ascendente=138,752°
|argomento_perielio=239,492°
|anomalia_media=247,947°
|velocità_media=18,93 [[chilometro|km]]/[[secondo|s]]
|dimensioni=205×185×170 km
|massa=~1.4×10×10<sup>19</sup> [[chilogrammo|kg]]
|densità=~4.1 g/[[centimetro cubo|cm³]]
|accel_gravità=~0,087 m/s²
|velocitàdifuga=0,13 km/s
|periodo_rotaz=0,3031 g
|classe_spettrale=S
|par_Tisserand_J = 3,438
|magn_ass=5,71
|albedo=0,268
|temp_med=~170 [[kelvin|K]]<br />''max:'' ~269 K (-4 [[Celsius|°C]])}}
 
'''Ebe''' ([[Designazione provvisoria degli asteroidi#Le convenzioni precedenti|formalmente]] '''6 Hebe''', dal [[lingua greca|greco]] Ήβη) è uno dei più grandi [[asteroide|asteroidi]] della [[Fascia principale]] ed è probabilmente il corpo progenitore delle meteoriti [[condriti H]] che rappresentano un notevole 40% di tutte le [[meteorite|meteoriti]] che colpiscono la [[Terra]].
 
== Osservazione ==
Ebe è il quinto asteroide per luminosità dopo [[4 Vesta|Vesta]], [[Cerere (astronomia)|Cerere]], [[7 Iris|Iris]] e [[2 Pallas|Pallade]]. All'[[Opposizione (astronomia)|opposizione]], raggiunge mediamente una magnitudine pari a 8,3,<ref name=Mohd>{{cita web |lingua=en |cognome=Odeh |nome=Moh'd |url=http://jas.org.jo/index.php/en/subjects/articles/97-the-brightest-asteroids |titolo=The Brightest Asteroids |editore=Jordanian Astronomical Society |accesso=8 agosto 2015}}</ref> quasi uguale a quella di [[Titano (astronomia)|Titano]]. In condizioni particolarmente favorevoli può raggiungere una magnitudine poco superiore a 7,5.<ref name=eff>Calcolato utilizzando il [http://ssd.jpl.nasa.gov/horizons.cgi?find_body=1&body_group=sb&sstr=6 JPL Horizons].</ref><ref>{{cita web |lingua=en |titolo=Effemeridi per (6) Hebe per il periodo dal 16 luglio 2015 al 2030 |sito=AstDyS-2, Asteroids - Dynamic Site |editore=Dipartimento di Matematica, Università di Pisa |url=http://hamilton.dm.unipi.it/astdys/index.php?pc=1.1.3.1&n=6&oc=500&y0=2015&m0=8&d0=8&h0=16&mi0=38&y1=2030&m1=9&d1=7&h1=17&mi1=38&ti=1.0&tiu=days |accesso=8 dicembre 2016}}</ref> L'asteroide quindi non è mai visibile ad [[occhio nudo]] ed è osservabile con un [[telescopio]] di 50&nbsp;mm di diametro o superiore.<ref>Un tale strumento permette un guadagno di 4 magnitudini e mezzo all'osservatore, calcolato utilizzando la formula fornita da {{cita libro |lingua=inglese |titolo=Asteroids and Dwarf Planets and How to Observe Them|autore=Dymock, Roger |editore=Springer |anno=2010 |pp= 88-89 |url_capitolo=http://books.google.it/books?id=vQcAnwt_87sC&pg=PA88&dq=#v=onepage&q&f=false |capitolo=Limiting Magnitude |accesso=8 agosto 2015|isbn=1-4419-6438-X}}</ref>
 
== Scoperta e nome ==
 
[[File:Karl Ludwig Hencke.png|thumb|left|[[Karl Ludwig Hencke]] scoprì Ebe il 1º luglio [[1847]].]]
 
Il miglioramento degli strumenti osservativi condusse, tra il 1801 ed il 1807, alla scoperta dei primi quattro luminosi asteroidi: [[Cerere (astronomia)|Cerere]], [[2 Pallas|Pallade]], [[3 Juno|Giunone]] e [[4 Vesta|Vesta]], due dei quali scoperti da [[Heinrich Wilhelm Olbers|Heinrich Olbers]], il quale avanzò l'ipotesi che tutti fossero i frammenti di un unico [[pianeta]] preesistente, distrutto da un [[impatto astronomico]] o da un cataclisma interno.<ref>{{citazione|Could it be that Ceres and Pallas are just a pair of fragments, or portions of a once greater planet which at one time occupied its proper place between Mars and Jupiter, and was in size more analogous to other planets, and perhaps millions of years ago, either through the impact of a comet, or from an internal explosion, burst into pieces?|Olbers in una lettera a Herschel citato da {{cita libro |lingua=en |titolo=In Search of Planet Vulcan: The Ghost in Newton’s Clockwork Universe |autore=Richard P. Baum |coautori=William Sheehan |editore=Springer |anno=2013 |isbn=978-1-4899-6100-6}}}}</ref> Assumendo tale supposizione corretta, era plausibile attendersi l'esistenza di altri oggetti su orbite prossime a quelle dei corpi già trovati. Tuttavia, le ricerche condotte per i successivi nove anni dagli astronomi professionisti non avevano determinato la scoperta di nulla di nuovo e lo stesso Olbers interruppe le proprie attività nel 1816, convinto che non ci fossero altri oggetti che potessero essere trovati.<ref>{{Cita|Elias Loomis|p. 62|Loomis}}, 1851.</ref> Inoltre, i danni e gli inconvenienti derivanti dalle [[Guerre napoleoniche]]<ref>{{cita pubblicazione |lingua=en |volume=29 |numero=12 |anno=1993 |titolo=Sky Watchers |autore=P. Moore |rivista=Bulletin of the Institute of Mathematics and its Applications |p=2}}</ref> in Germania e in Europa avevano contribuito a ritardare nuove campagne osservative.
 
Nel [[1821]] [[Karl Ludwig Hencke]], impiegato presso l'ufficio postale di [[Drezdenko|Driesen]], in [[Prussia]], allestì un osservatorio astronomico privato presso la propria abitazione, acquistando un telescopio da [[Joseph von Fraunhofer]]. Dopo il suo ritiro dall'ufficio postale nel 1837 per motivi di salute, si dedicò pienamente all'attività astronomica, stabilendo contatti con [[Johann Franz Encke]].<ref name=Hamel>{{Cita|Jürgen Hamel|p. 481|Hamel}}, 2007.</ref> Ricevette così delle copie delle ''Berliner Akademische Sternkarten'', mappe del cielo realizzate presso l'[[osservatorio di Berlino]] contenenti tutte le stelle fino alla 9 [[magnitudine apparente|magnitudine]] entro 15° dall'[[equatore celeste|equatore]].<ref name=Hind120>{{Cita|John Russell Hind|p. 120|Hind}}, 1852.</ref> Per quindici anni, Hencke percorse i cieli, seguendo il moto degli asteroidi noti e integrando le mappe in suo possesso, con l'obiettivo di scoprire un nuovo pianeta.<ref name=Astrea>{{cita|K. L. Hencke|27-35|Astraea}}, 1846.</ref> Le sue ricerche furono coronate da un primo successo la notte dell'8 dicembre 1845, quando scoprì [[5 Astraea|Astrea]] come una oggetto dall'aspetto stellare della nona magnitudine in una zona del cielo a lui ben nota nella [[Toro (costellazione)|costellazione del Toro]].<ref name=Astrea/>
 
Si trattava della prima scoperta di un nuovo pianeta (così com'erano allora considerati gli asteroidi<ref>Per approfondire si consulti la voce [[Definizione di pianeta]].</ref>) in 38 anni e Hencke ne fu incoraggiato a proseguire le proprie osservazioni. Fu così che il 1º luglio [[1847]] individuò un nuovo oggetto che non risultava presente sulle carte astronomiche in suo possesso; lo osservò di nuovo il 3 luglio e notò che si era spostato, avendo la certezza di aver scoperto un nuovo pianeta.<ref name=Hind_Hebe>{{Cita|John Russell Hind|pp. 121-122|Hind}}, 1852.</ref><ref Name=Scoperta_1>{{Cita|MNRAS|p. 283|Scoperta}}, 1847.</ref> Il giorno seguente avvisò Johann Encke, che poté osservare Ebe il 5 luglio da Berlino<ref Name=Scoperta_2>{{Cita|MNRAS|p. 303|Osservazioni_succ}}, 1847.</ref> e ne diede notizia a [[Heinrich Christian Schumacher|Heinrich Schumacher]] e [[Carl Ludwig Christian Rümker|Carl Rümker]]. Dopo aver ripetuto le osservazioni da Amburgo e [[Distretto di Altona|Altona]], quest'ultimi ne diedero notizia sul [[Monthly Notices of the Royal Astronomical Society]].<ref Name=Scoperta_1/><ref Name=Scoperta_2/>
 
Karl Hencke invitò [[Carl Friedrich Gauss]] ad assegnare un nome all'asteroide,<ref name=Hind_Hebe/> che fu così battezzato in onore di [[Ebe]], figura della [[mitologia greca]], figlia di [[Zeus]] e di [[Era (mitologia)|Era]] e personificazione della giovinezza fiorente.<ref name=mito>{{cita libro |titolo=Mitologia classica illustrata |autore=Felice Ramorino |editore=Hoepli editore |anno=1984 |isbn=9788820310608 |pp=140-141}}</ref> Come per gli altri asteroidi scoperti precedentemente, ad Ebe fu assegnato un simbolo astronomico, [[File:6 Hebe Astronomical Symbol.svg|15px|Antico simbolo di Ebe]],<ref name=Storia/> a richiamare l'incarico della dea quale coppiera degli dei.<ref name=mito/> Tuttavia, nel 1851 (quando il numero di asteroidi scoperti raggiunse le 15 unità) Johann Encke propose l'adozione di un differente sistema di identificazione, suggerendo di utilizzare un numero corrispondente all'ordine di scoperta racchiuso in un circoletto, che fu rapidamente adottato nelle riviste scientifiche. Al crescere del numero degli asteroidi scoperti, si ricorse poi al numero tra parentesi tonde seguito dal nome, secondo l'uso odierno della [[Designazione provvisoria degli asteroidi#Le convenzioni precedenti|designazione asteroidale]].<ref name=Storia>{{Cita web|lingua=en |titolo=When did asteroids become minor planets? |autore=Hilton, J.L. |data=16 novembre 2007 |editore= U.S. Naval Observatory |url=http://aa.usno.navy.mil/faq/docs/minorplanets.php |accesso=7 settembre 2016}}</ref>
 
== Fonte principale di meteoriti ==
 
Ebe è probabilmente il corpo progenitore delle meteoriti condriti H e delle meteoriti ferrose IIE. L'implicazione notevole è che il pianetino potrebbe essere la fonte di circa il 40% di tutte le meteoriti che colpiscono la Terra. La prova di questa connessione include quanto segue (secondo [[Michael J. Gaffey]] e [[Sarah L. Gilbert]]):
* Lo spettro di Ebe corrisponde a un mix composto per il 60% da condrite H e per il 40% dal materiale delle meteoriti ferrose IIE.
* Il tipo IIE è insolito fra le meteoriti ferrose, e probabilmente si è formato nella fusione da impatto, anziché essere frammenti del nucleo di un asteroide [[differenziazione planetaria|differenziato]].
* Le IIE ferrose e le condriti H probabilmente provengono dallo stesso corpo progenitore, possedendo simili tracce minerali e rapporti di [[isotopo|isotopi]] dell'[[ossigeno]].
* Asteroidi con spettri simili alle meteoriti [[condriti ordinarie]] (che rappresentano l'85% di tutte quelle cadute, comprese le condriti H) sono estremamente rare.
* Ebe è situato in una posizione estremamente favorevole: i detriti che si distaccano dalla sua superficie vengono proiettati dalla gravità di [[Giove (astronomia)|Giove]] direttamente lungo orbite che incrociano quella terrestre. Gli [[ejecta]] che possiedono velocità relativamente piccole (~280&nbsp;m/s) possono entrare nelle regioni caotiche della [[lacuna di Kirkwood]] 3:1 situata a 2,50 [[unità astronomica|AU]] e nella vicina [[risonanza secolare]] <math>\nu_6</math> che determina l'elevato angolo di [[inclinazione (orbita)|inclinazione]] (16° circa) della Fascia principale nei suoi pressi.
* Fra gli asteroidi in questa orbita "in posizione favorevole", Ebe è il più grande.
* Un'analisi dei probabili contributori al flusso di meteoriti della Terra piazza Ebe al primo posto della lista, grazie alla sua posizione e alle relative grandi dimensioni. ''Se Ebe non è il corpo progenitore delle condriti H, allora dove sono le meteoriti che provengono da Ebe?''<ref>[http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-bib_query?bibcode=1998M%26PS...33.1281G&db_key=AST&data_type=HTML&format=&high=438c93072f28336 Asteroid 6 Hebe: The probable parent body of the H-Type ordinary chondrites and]</ref>
 
== Caratteristiche fisiche ==
[[File:Modello di Hebe.png|thumb|Modello di Ebe]]
Le analisi della curva di luce suggeriscono che Ebe abbia una forma piuttosto spigolosa, dovuta probabilmente a diversi larghi crateri da impatto. Ebe ruota in direzione [[Moto progrado|prograda]], con il polo nord che punta in direzione delle [[sistema di coordinate eclittiche|coordinate eclittiche]] (β, λ) = (45°, 339°) con un'incertezza di circa 10°. Ciò restituisce un'[[inclinazione assiale]] pari a 42°.
 
Ebe possiede una superficie brillante e, se la sua identificazione come corpo progenitore delle condriti H è corretta, una composizione superficiale di rocce condritiche silicate mischiate a porzioni di [[nichel]] e [[ferro]] allo stato [[metallo|metallico]]. Uno scenario probabile per la formazione del metallo superficiale è il seguente:
* Fusione locale della superficie ricca di condrite ferrosa H causata da grandi impatti. I metalli, essendo più pesanti, si sarebbero depositati sulla parte inferiore del lago di magma, formando uno strato metallico sepolto da uno strato di silicati relativamente poco profondo.
* Rottura e mescolamento di questi strati causati da impatti importanti successivi.
* Piccoli e frequenti impatti tendono a polverizzare in primo luogo i detriti rocciosi più deboli, portando a un incremento della concentrazione di frammenti metallici più grandi sulla superficie, raggiungendo infine la composizione riscontrabile attualmente, con circa il 40% di materiale ferroso.
 
== Jebe ==
 
Il 5 marzo del [[1977]] Ebe [[occultazione|occultò]] [[Kaffaljidhma]] ([[Gamma (lettera)|γ]] [[Cetus|Ceti]]), una [[stella]] non molto brillante, di [[magnitudine apparente|magnitudine]] 3. Non sono state osservate altre occultazioni di Ebe.
 
Come risultato di quell'occultazione, fu riportata da [[Paul D. Maley]] l'esistenza di un suo piccolo [[satellite naturale|satellite]] di 20&nbsp;km di diametro, a una distanza di 900&nbsp;km da Ebe.<ref>[http://www.johnstonsarchive.net/astro/asteroidmoonsq.html Other reports of asteroid/TNO companions]</ref> Il satellite fu soprannominato Jebe (in inglese, ''Hebe Jebe'' = ''Heebie Jeebie'' è una melodia molto conosciuta). Tuttavia, la scoperta non è mai stata confermata.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
=== Libri ===
* {{cita libro |lingua=en |autore=John Russell Hind |anno=1852 |titolo=The Solar System: Descriptive Treatise Upon the Sun, Moon, and Planets, Including an Account of All the Recent Discoveries |editore=G. P. Putnam |città=New York |pp=121-122 |capitolo=Hebe |url=https://archive.org/details/solarsystemdescr00hind |accesso=8 agosto 2015 |cid=Hind}}
 
=== Articoli scientifici ===
* {{cita pubblicazione |lingua=en |titolo=Announcement of his discovery of Astræa |autore=Karl Ludwig Hencke |rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, |volume=7 |numero=3 |pp=27-35 |anno=1846 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1846MNRAS...7...27H |accesso=6 ottobre 2015 |cid=Astraea}}
*{{cita pubblicazione |lingua=en |titolo=Observations of Hebe |rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society |volume=7 |p=283 |anno=1847 |doi=10.1093/mnras/7.16.283 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1847MNRAS...7..283. |accesso=9 dicembre 2016 |cid=Scoperta}}
*{{cita pubblicazione |lingua=en |titolo=Observations of Hebe |rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society |volume=7 |p=303 |anno=1847 |doi=10.1093/mnras/7.17.303 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1847MNRAS...7..303. |accesso=9 dicembre 2016 |cid=Osservazioni_succ}}
*{{cita pubblicazione |lingua=en |titolo=Notice of discovery Hebe of, July 1, 1847 |autore=John Herschel |wkautore=John Frederick William Herschel |rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society |volume=8 |pp=102-107 |anno=1848 |doi=10.1093/mnras/8.4.103 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1848MNRAS...8..103H |accesso=9 dicembre 2016 |cid=Scoperta_seguito}}
* {{cita web|http://www.psi.edu/pds/archive/astdata04/simps04/diamalb.tab|Supplemental IRAS Minor Planet Survey}}
* {{cita web|http://www.psi.edu/pds/archive/lc.html|Planetary Data System Small Bodies Node, lightcurve parameters}}
* {{cita libro |lingua=en |titolo=The recent progress of astronomy: especially in the United States |autore=Elias Loomis |editore=Harper |anno=1851 |capitolo=The Discovery of Several Asteroids |pp=60-71 |url_capitolo=https://books.google.it/books?id=QlFYAAAAYAAJ&pg=PA60&dq=#v=onepage&q&f=false |accesso=21 ottobre 2015 |cid=Loomis}}
* R. Johnston ''Other reports of Asteroid/TNO Companions''
* J. Torppa ''et al'', ''[http://www.rni.helsinki.fi/~mjk/thirty.pdf Shapes and rotational properties of thirty asteroids from photometric data]'', Icarus, Vol. 164, p.&nbsp;346 (2003).
* G. Mickalak ''[https://web.archive.org/web/20060307181251/http://www.edpsciences.org/articles/aa/pdf/2001/29/aa10228.pdf?access=ok Determination of asteroid masses]'', Astronomy & Astrophysics, Vol. 374, p.&nbsp;703 (2001).
* M. J. Gaffey & S. L. Gilbert ''[http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-bib_query?bibcode=1998M%26PS...33.1281G&amp;db_key=AST&amp;data_type=HTML&amp;format=&amp;high=438c93072f28336 Asteroid 6 Hebe: The probable parent body of the H-Type ordinary chondrites and the IIE iron meteorites]'', Meteoritics & Planetary Science, Vol. 33, p.&nbsp;1281 (1998).
* [[Alessandro Morbidelli (astronomo)|A. Morbidelli]] ''et al'', ''[http://articles.adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-iarticle_query?1994A%26A...282..955M&amp;data_type=PDF_HIGH&amp;type=PRINTER&amp;filetype=.pdf Delivery of meteorites through the ν<sub>6</sub> secular resonance]'', Astronomy & Astrophysics, Vol. 282, p.&nbsp;955 (1994).
 
== Collegamenti esterni ==
{{LinkFontiAsteroidi}}
* {{cita web |lingua=en |titolo=6 Hebe |sito=DAMIT - Database of Asteroid Models from Inversion Techniques |editore=Astronomical Institute of the Charles University |autore1=Josef Ďurech |autore2=Vojtěch Sidorin |url=http://astro.troja.mff.cuni.cz/projects/asteroids3D/web.php?page=db_asteroid_detail&asteroid_id=104 |data=26 marzo 2011 <small>(ultimo aggiornamento)</small> |accesso=9 dicembre 2016 |cid=DAMIT}}
 
{{Asteroide|precedente=5 Astraea|successivo=7 Iris}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|sistema solare}}
 
[[Categoria:Corpi celesti scoperti nel 1847]]
[[Categoria:Asteroidi della fascia principale interna|Hebe]]
[[Categoria:Asteroidi di tipo S|Hebe]]