Jean-Baptiste Botul e Categoria:Campionati europei di canoa/kayak sprint: differenze tra le pagine

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'''Jean-Baptiste Botul''' è un personaggio immaginario, inventato da [[Frédéric Pagès]], giornalista del settimanale satirico francese [[Le Canard enchaîné]].
== Pseudo-biografia ==
Il personaggio è immaginato come un filosofo francese, nato nel [[1896]] e morto nel [[1947]], a [[Lairière]], nel dipartimento francese dell'[[Aude]], della cui vita si saprebbe pochissimo, essendosi egli espresso soprattutto per via orale. Botul sarebbe stato uno specialista di [[Immanuel Kant]] e avrebbe tenuto, nel [[1946]], una conferenza in una [[Neokantismo|comunità kantiana]] in [[Paraguay]] sulla vita sessuale di Kant<ref>Sia la data della conferenza che le date di nascita e di morte, immaginate da Pagès, cadono il 15 agosto.</ref>.
 
[[Categoria:Campionati europei|Canoa/kayak sprint]]
Botul avrebbe conosciuto personaggi famosi e sarebbe stato in relazione con [[Marthe Richard]], [[Marie Bonaparte]], [[Simone de Beauvoir]] e [[Lou Andreas-Salomé]], mentre i suoi numerosi viaggi gli avrebbero permesso di incontrare [[Emiliano Zapata]], [[Pancho Villa]], [[Henri Désiré Landru]], [[Stefan Zweig]], [[André Malraux]], [[Jean Cocteau]] e [[Jean Giraudoux]]. Avrebbe partecipato alla [[seconda guerra mondiale]] in [[Alsazia]] e si sarebbe rifugiato nel [[1946]] in [[Sud America]].
[[Categoria:Competizioni di canoa/kayak|Europei sprint]]
 
Il libro ''La vie sexuelle d'Emmanuel Kant'', scritto da Pagès sotto il nome di Botul è stato pubblicato nel [[1999]]<ref>Jean-Baptiste Botul, ''La vie sexuelle d'Emmanuel Kant'', Mille et une nuits, 1999</ref>, e venne presentato come una raccolta postuma di scritti di Botul. Pagès ha pubblicato ancora altri tre libri sotto il nome dell'immaginario filosofo: su [[Henri Landru]] come precursore del [[femminismo]]<ref>Jean-Baptiste Botul, ''Landru, précurseur du féminisme: la correspondance inédite, 1919-1922'', Mille et une nuits, 2001.</ref>, su [[Friedrich Nietzsche]]<ref>Jean-Baptiste Botul, ''Nietzsche et le démon de midi'', Mille et une nuits, 2004.</ref>, e sulla [[metafisica]] del morbido<ref>Jean-Baptiste Botul, ''La Métaphysique du Mou'', Mille et une nuits, 2007.</ref>.
 
Nel 2010 è avvenuta la pubblicazione, nelle edizioni [[Il Melangolo]], del divertente "La filosofia o l'arte di chiudere il becco alle donne", saggio semiserio di Frédéric Pagès.
 
== Fraintendimenti ==
L'invenzione ha tratto in inganno il ''[[Nouveaux philosophes|nouveau philosophe]]'' [[Bernard-Henri Lévy]], che lo cita come studioso di Kant realmente esistito nel libro ''De la guerre en philosophie'' ("Sulla guerra in filosofia"), del febbraio [[2010]]<ref>Aude Lancelin, "[http://bibliobs.nouvelobs.com/20100208/17560/bhl-en-flagrant-delire-laffaire-botul BHL en flagrant délire: l'affaire Botul] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111017204539/http://bibliobs.nouvelobs.com/20100208/17560/bhl-en-flagrant-delire-laffaire-botul |data=17 ottobre 2011 }}", articolo su ''[[Le Nouvel Observateur]]'', dell'8 febbraio 2010, in francese; , in italiano "[http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=90742&sez=LEALTRE Bernard-Herny Lévy ci casca: cita Botul, autore inesistente creato dalla Satira]", articolo su ''[[Il Messaggero]]'' del 9 febbraio 2010.</ref> Altri studi che fraintendono la vera natura di Botul e lo citano come personaggio reale sono elencati da Oscar Morbleau, in "[http://www.morbleu.com/apres-et-surtout-avant-bhl-dautres-victimes-de-jean-baptiste-botul/ Après (et surtout avant) BHL, d'autres victimes de Jean-Baptiste Botul]", pubblicato il 15 febbraio 2010 sul suo blog ''Morbleau!''.
 
==Associazione e premio==
 
Frédéric Pagès è presidente dell'"associazione degli Amici di Jean-Baptiste Botul" (''Association des Amis de Jean-Baptiste Botul'', o ''A2JB2''), presentata come ente che curerebbe la raccolta e la pubblicazione degli scritti di Botul<ref>[http://botul.free.fr/ Sito dell'"associazione] "Amici di Jean-Baptiste Botul".</ref><ref>[http://botul.free.fr/old/ Vecchio sito dell'"associazione], oggi ''"Les Archives Botul"''.</ref>.
 
L'associazione conferisce ogni anno il "''Prix Botul''" a un autore che abbia citato Botul nel suo testo. Si tratta della [[parodia]] di un [[premio letterario]] e il premio viene spesso attribuito ai membri della medesima associazione. Vincitori del premio sono stati:
* 2004: Jacques Gaillard, pour ''Mes aventures en Haute Savoie'', Éditions Mille et une nuits
* 2005: (ex aequo) Jean-Hugues Lime, per ''Le Roi de Clipperton'', Le Cherche midi éditeur e Ali Magoudi, per ''Rendez-vous'', Maren Sell Éditeurs
* 2006: Patrice Minet, per ''Moi et la Reine d'Angleterre'', Berg International
* 2007: Emmanuel Brouillard, per ''Trois claques à Balzac'', Le Castor Astral
* 2009: Bertrand Rothé, per ''Lebrac, trois mois de prison'', Éditions du Seuil
* 2011: [[Bernard-Henri Lévy]] per ''De la guerre en philosophie'', ed. Grasset, e-a. [[Hervé Le Tellier]], per ''L'Herbier des villes'', Éditions Textuel.
 
== Note ==
<references/>
 
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{{portale|filosofia|letteratura}}
{{DEFAULTSORT:|Botul, Jean-Baptiste}}
[[Categoria:Personaggi letterari]]
[[Categoria:Falsi letterari]]