Hirohito e Ciclo litogenetico: differenze tra le pagine

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Il '''ciclo litogenetico''' (detto anche '''ciclo delle rocce''') è il modello che rappresenta le relazioni genetiche delle [[rocce]] tra loro e con il [[magma]] nell'ambito della [[crosta terrestre]].
{{avvisounicode}}
Le rocce ignee sono dette ''primarie'' in quanto sono le uniche che derivano dal magma e non da altre rocce, per cui si perde la ''memoria'' della struttura precedente. <br />
{{Monarca
Le rocce metamorfiche sono comunque al termine della storia di un materiale roccioso. Infatti, prima di subire l'''[[anatessi]]'' a causa della profondità cui sono portate e trasformarsi in magma, le rocce devono subire [[metamorfismo regionale]].
| nome =Hirohito
| titolo =[[Imperatori del Giappone|Imperatore del Giappone]]
| immagine =[[Immagine:Crown Prince Hirohito 1919.jpg|250px]]
| legenda =
| nome completo=
| regno =[[25 dicembre]] [[1926]] - [[7 gennaio]] [[1989]]
| incoronazione=[[25 dicembre]] [[1926]]
| predecessore =[[Taisho imperatore del Giappone|Imperatore Taisho]]
| successore=[[Akihito|Imperatore Akihito]]
| consorte =[[Imperatrice Kojun]]
| figli = Principessa Shigeko <br> Principessa Sachiko <br> Principessa Kazuko <br> Principessa Atsuko <br> Principe ereditario [[Akihito]] <br> Principe Masahito <br> Principessa Takako
| casa reale =
| padre =[[Taisho imperatore del Giappone|Imperatore Taisho]]
| madre =[[Imperatrice Teimei]]
| data di nascita =[[29 aprile]] [[1901]]
| data di morte=[[7 gennaio]] [[1989]] (87 anni)
| luogo di nascita=[[Tokyo]], [[Giappone]]
| luogo di morte=[[Tokyo]], [[Giappone]]
|}}
{{Bio
|Titolo = [[Maestà Imperiale|Sua Maestà Imperiale]]
|Nome = Showa
|Cognome =
|PostCognome = {{nihongo||昭和天皇|Shōwa Tennō}}, nato '''Hirohito''' {{nihongo||裕仁|Hirohito}}
|PreData=
|Sesso = M
|LuogoNascita = Tokyo
|GiornoMeseNascita = 29 aprile
|AnnoNascita = 1901
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 7 gennaio
|AnnoMorte = 1989
|ForzaOrdinamento = Showa imperatore del Giappone
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato il 124° [[imperatore]] del [[Giappone]] secondo il tradizionale ordine di successione. Il suo titolo onorifico fu {{nihongo|''Michi no miya''|迪宮|}}
|Immagine =
|Didascalia =
}}
 
== Descrizione ==
Il suo regno, che ebbe inizio nel [[1926]] e si concluse con la sua morte nel [[1989]], fu in assoluto il più lungo della storia del [[Giappone]].
[[File:Ciclo litogenetico.jpg|thumb|upright=1.6|Fig. 1. Le frecce più spesse indicano il ciclo principale. In giallo i fenomeni che avvengono in supericie, in blu le interazioni con atmosfera e biosfera, in ocra la diagenesi, in arancione il metamorfismo, in rosso le rocce fuse, in nero la risalita delle rocce e in verde il loro sprofondamento nel mantello (nelle zone di [[subduzione]])]]La figura 1 mostra le varie possibilità di trasformazione delle rocce e riporta anche le connessioni con l'[[atmosfera]], l'[[idrosfera]] e con l'azione degli organismi. Si può descrivere schematicamente il ciclo litogenetico partendo dal processo [[magma]]tico: il magma raffreddandosi e consolidandosi in profondità origina [[rocce intrusive]] o se raffredda in superficie dà origine a [[rocce effusive]]. Nel primo caso provoca sulle rocce circostanti un processo di [[metamorfismo di contatto]].
 
Le rocce intrusive possono essere sollevate fino a raggiungere la superficie terrestre dove, insieme alle [[rocce effusive]] sono aggredite dagli [[meteorizzazione|agenti esogeni]], e quindi soggette sia ad erosione che a dissoluzione chimica, ed entrano nel ciclo sedimentario dando origine ad accumuli di sedimenti inconsolidati, sia in ambiente continentale che marino. In quest'ultimo caso un contributo fondamentale ai sedimenti è dato dalla decantazione sul fondo di scheletri di organismi marini (essenzialmente microorganismi [[plancton]]ici).
==Dall'infanzia all'ascesa al trono==
Showa nacque nel Palazzo di [[Aoyama (Tokyo)|Aoyama]] a [[Tokyo]]; era il primo figlio dell'erede al trono Yoshihito (poi [[Taisho imperatore del Giappone|imperatore Taisho]]) e della principessa Sadako (poi [[imperatrice Teimei]]). Pare che la sua nomina a principe ereditario sia avvenuta con la morte di suo nonno, l'[[Meiji imperatore del Giappone|imperatore Meiji]], il [[30 luglio]] del [[1912]]. La sua investitura ufficiale ebbe luogo il [[2 novembre]] [[1916]].
 
I [[sedimenti]] inconsolidati che si accumulano vengono sepolti e in questa fase la [[diagenesi]] può litificarli formando le [[rocce sedimentarie]] compatte. Queste ultime, come le stesse rocce magmatiche originarie, possono essere seppellite sotto altri strati di sedimenti e spinte in profondità all'interno della crosta terrestre o essere coinvolte in processi di [[orogenesi|formazione di una catena montuosa]]; si trovano così coinvolte in un processo metamorfico trasformandosi in rocce metamorfiche, che a loro volta possono essere spinte a riaffiorare sulla superficie terrestre e rientrare nuovamente nel ciclo sedimentario.
Dal [[1908]] al [[1914]] frequentò l'aristocratica scuola Gakushuin, successivamente, dal [[1914]] al [[1921]] frequentò il ''Tōgū-gogakumonsho''. Il [[29 novembre]] [[1921]] divenne ufficialmente il [[reggente]] imperiale del padre. Nello stesso anno compì un viaggio di sei mesi in [[Europa]], visitando il [[Regno Unito]], la [[Francia]], l'[[Italia]], i [[Paesi Bassi]] e il [[Belgio]].
 
Se poi le rocce, sono spinte a maggior profondità entro la crosta terrestre, solitamente a causa della [[subduzione]] della placca tettonica in cui si trovano, sono sottoposte a un aumento di [[temperatura]] e [[pressione]] tale da provocare il fenomeno dell'[[anatessi]], ossia una loro fusione parziale, con formazione di nuovo magma e il ciclo litogenico si chiude ricominciando dal processo magmatico. Nelle zone di subduzione solo una piccola parte delle rocce fonde; il resto della placca ristagna in tempi geologici più o meno lunghi nella zona di transizione del [[mantello terrestre|mantello]] per poi sprofondare ed essere assimilata dal mantello inferiore. <br>
Il [[26 gennaio]] [[1924]] sposò una sua lontana cugina, la principessa Nagako Kuni (poi [[imperatrice Kōjun]]), figlia maggiore del principe Kuni Kuniyoshi. Ebbero due figli e cinque figlie:
 
Quello descritto è in realtà di un ciclo puramente teorico, una semplificazione di ciò che in natura è notevolmente più complesso. A causa dei frequenti scambi di materia ed energia tra il sistema e l’ambiente circostante durante il ciclo, il nuovo magma che si forma non potrà avere esattamente la composizione di quello che ha iniziato il ciclo. Inoltre, come si vede in fig. 1, alcuni passaggi possono essere saltati, altri ripetuti più volte. Ad esempio le rocce metamorfiche, come quelle intrusive, possono venire in superficie in seguito a sollevamenti, essere erose e trasformarsi in sedimenti senza passare attraverso l’anatessi; così pure le rocce ignee possono trasformarsi direttamente in rocce metamorfiche senza passare attraverso sedimentazione e diagenesi. Le rocce sedimentarie possono subire più cicli di erosione, trasporto e sedimentazione senza trasformarsi in rocce metamorfiche e queste ultime possono subire più metamorfismi. La complessità di questi legami tra i processi petrogenetici trova un'ampia spiegazione nella teoria della [[Tettonica delle placche]].<br>
*Principessa Shigeko, che perse lo status di membro della famiglia imperiale nel 1947;
I tempi per compiere l'intero ciclo principale (frecce più spesse in fig. 1) varia dalle molte decine alle centinaia di milioni di anni.
*Principessa Sachiko;
*Principessa Kazuko;
*Principessa Atsuko;
*Principe ereditario [[Akihito]], che poi divenne l'attuale [[imperatore del Giappone]];
*Principe Masahito;
*Principessa Takako;
 
Le figlie che vissero fino all'età adulta lasciarono la famiglia imperiale secondo quanto prevedevano le riforme dell'[[Agenzia della casa imperiale giapponese|Agenzia della casa imperiale]] promosse dagli americani nell'ottobre del [[1947]] o secondo la legge di successione della casa imperiale al momento del loro matrimonio.
 
Il [[25 dicembre]] [[1926]], con la morte di Taisho, Hirohito divenne il nuovo imperatore e venne proclamata l'[[era Showa]] (era della ''pace illuminata'').
 
==Primo periodo di regno==
 
[[Immagine:Emperor_Hirohito_coronation_1928.jpg|thumb|250px|L'imperatore Showa il giorno della sua incoronazione]]
Nella prima parte del regno di Showa (dal 1926 al 1945), in Giappone si assisteva ad una progressiva scalata ai vertici del governo da parte di esponenti delle forze armate; sin dal [[1900]], gli alti rappresentanti dell'esercito e della marina avevano avuto il diritto di veto sulla composizione del gabinetto di governo, e tra il 1921 e il 1944 vi furono diversi incidenti che coinvolsero l'ala destra.
 
Uno dei casi più importanti fu, nel [[1932]], l'assassinio del primo ministro [[Inukai Tsuyoshi]] che pose fine alla successione di governi guidati da politici di estrazione civile che aveva caratterizzato il regno di Taisho. In seguito, nel febbraio del [[1936]] i giovani ufficiali della fazione Kōdōha, con l'appoggio di nomi eccellenti dei ranghi militari e non solo (tra cui il fratello dell'imperatore principe Chichibu) tentarono un [[golpe]]. Quando Shigeru Honjo, stretto collaboratore del Tenno, lo informò dell'accaduto, egli ordinò immediatamente che si ponesse fine ai disordini, riferendosi agli ufficiali coinvolti con l'appellativo di ''bōto'' (ribelli). Subito dopo ordinò a [[Yoshiyuki Kawashima]], ministro dell'esercito, di sopprimere la rivolta nell'arco di un'ora, riservandosi il diritto di chiedere rapporti sulla situazione ogni trenta minuti. Il giorno successivo all'incidente, quando fu informato dei modesti progressi della repressione, Showa, rivolgendosi a Honjo, disse: "Io stesso guiderò la Divisione Konoe e li sottometterò". La ribellione fu completamente repressa il [[29 febbraio]].
 
Dagli [[anni 1930|anni Trenta]] in poi, comunque, i vertici militari esercitarono tutto il potere politico in Giappone e portarono avanti politiche che contribuirono allo scoppio della [[Seconda guerra sino-giapponese]] (1937-1945) e alla partecipazione del Giappone alla [[Seconda guerra mondiale]].
 
==Il ruolo assunto durante la Seconda guerra mondiale==
Il Giappone intervenne, a fianco della Germania ed Italia, nella seconda guerra mondiale con l'[[attacco di Pearl Harbor]], che ebbe luogo il [[7 dicembre]] [[1941]], quando forze navali ed aeree giapponesi attaccarono la base navale statunitense nelle isole [[Hawaii]]. Esso fu portato a segno senza una preventiva dichiarazione di guerra da parte giapponese, che fu formalizzata soltanto ad attacco iniziato. Al seguito di alterne vicende belliche, il [[6 agosto|6]] e il [[9 agosto]] [[1945]] gli Stati Uniti sganciarono due ordigni nucleari sulle città di [[Hiroshima]] e [[Nagasaki]] causando dalle 100.000 alle 200.000<ref>[[Richard Frank]] (''Downfall'' 1999)</ref> vittime dirette.
 
Durante la conferenza imperiale del [[14 agosto]] 1945 il consiglio di guerra riunito di fronte al sovrano risultò spaccato sul da farsi e spettò a Shōwa decidere l'esito della conferenza, e accettare la resa a dispetto di coloro che avrebbero voluto continuare la guerra. Il [[15 agosto]] [[1945]], Hirohito lesse per via radiofonica a tutta la nazione la dichiarazione con cui l'Impero del Giappone si arrendeva alle Forze Alleate accettando la dichiarazione della [[Conferenza di Potsdam]]. La notte prima dell'annuncio, al palazzo imperiale, vi fu un fallito tentativo di trafugare il nastro contenente la registrazione dell'imperatore da parte di alcuni esponenti delle forze militari contrari alla resa.
 
L'annuncio della resa, inizialmente, non fu compreso dai sudditi giapponesi sia a causa dei disturbi nelle comunicazioni via radio che per via dell'utilizzo del [[keigo]], l'alto registro linguistico e il lessico raffinato, da parte del Tennō, ben diverso dal [[Lingua giapponese|giapponese]] corrente; non mancarono quindi casi di militi nipponici che proseguirono le loro azioni ostili nei confronti degli americani anche dopo la firma dell'armistizio (oltre quelli che continuarono a combattere perché ideologicamente contrari alla resa<ref>[http://www.storiain.net/arret/num75/artic5.asp I soldati fantasma del Giappone]</ref>).
 
===Il problema della responsabilità imperiale===
Dopo la guerra l'interrogativo più importante che ci si pose riguardò quanto reale potere l'imperatore detenesse ed esercitasse sulle forze armate durante i conflitti. Ufficialmente, la [[Costituzione Meiji]] prevedeva che il potere di comandare le forze armate spettasse al Tennō, che ne era a capo. L'articolo 4 recitava "''L'imperatore è il capo dell'Impero, detenendo i diritti di sovranità e li esercita secondo le forme della presente Costituzione''"; l'articolo 6 altresì recitava "''L'imperatore dà la sanzione ufficiale alle leggi e ne ordina la promulgazione e il vigore''", infine l'articolo 11 "''L'imperatore detiene il comando supremo dell'esercito e della marina''".
 
Comunque queste leggi fossero interpretate, la risoluzione a cui approdarono congiuntamente i funzionari del palazzo imperiale e le forze di occupazione americane chiariva che l'imperatore non aveva avuto alcun potere reale e che la sua figura, in accordo con il severo protocollo, era stata meramente simbolica e distante da qualsiasi processo decisionale.
 
Tuttavia alcuni storici come [[Akira Fujiwara]]<ref>''Shōwa Tennō no Jū-go Nen Sensō'', 1991.</ref> e [[Peter Wetzler]]<ref>''Hirohito and War'', 1998.</ref>, basandosi su ''fonti primarie'' e il monumentale lavoro di [[Shirō Hara]], sostengono di avere le prove che dimostrerebbero che l'imperatore nei fatti esercitò, attraverso una rete di intermediari, un forte controllo sui ranghi militari e che il suo comportamento, né pacifista né guerrafondaio, fu opportunistico. Lo storico statunitense [[Herbert Bix]]<ref>''Hirohito and the Making of Modern Japan'', 2000.</ref> afferma che Shōwa potrebbe addirittura essere stato la mente di molti episodi delle due guerre. Storici come Bix, Fujiwara, Wetzler e [[Akira Yamada]]<ref>''Daigensui Shōwa Tennō'', 1994.</ref> parlano inoltre di una serie di incontri "dietro la tenda del crisantemo" in cui venivano prese le decisioni importanti tra l'imperatore, i suoi stretti collaboratori e il gabinetto.
 
Alcune ''fonti primarie'', come il "Sugiyama memo" e i diari di Kido e Konoe, descrivono nei dettagli gli incontri informali che l'imperatore Showa ebbe con i suoi collaboratori e ministri. Questi documenti dimostrerebbero che l'imperatore era a conoscenza di tutte le più importanti operazioni militari e che interrogasse spesso i suoi intermediari e avanzasse proposte di modifica.
 
In epoca relativamente recente ([[1990]]), furono pubblicati in Giappone alcuni testi inediti dal titolo ''Monologo dell'imperatore Showa''; questi testi furono preparati da Hirohito e i suoi stretti collaboratori, prima dell'inizio dell'occupazione, in previsione di un eventuale processo che il Tenno avrebbe dovuto subire se le forze di occupazione avessero deciso di processarlo. Nel monologo l'imperatore parla del suo ruolo politico ammettendo di aver preso, durante il suo regno, solo due decisioni in maniera del tutto autonoma: la prima volta per sedare la rivolta dei giovani ufficiali nel [[1936]] e la seconda volta per accettare la resa intimata dagli Alleati.
 
[[Immagine:Macarthur hirohito.jpg|thumb|200px|Hirohito e il generale [[Douglas MacArthur|MacArthur]].]]
È interessante in questo contesto analizzare anche la figura della Dieta e del Gabinetto di governo nella scena politica giapponese fino al 1945: la [[Costituzione Meiji]] garantiva ai ministri di stato grande autorità e questi sottoponevano le decisioni prese, di solito all'unanimità o a maggioranza, al Tenno che le ratificava nella maggior parte dei casi confermandole senza emendamenti di sorta; il presunto veto del sovrano non era imposto in questi casi poiché le decisioni erano sempre discusse e supportate da un ampio consenso prima della sanzione imperiale e l'imperatore si rimetteva sempre alla maggioranza. Solo nei casi di disaccordo dei ministri il Tenno avrebbe dovuto prendere autonomamente le decisioni (come nel caso della resa). Inoltre, a differenza di quanto accade in un sistema parlamentare, i ministri non erano responsabili di fronte alla Dieta ma di fronte al sovrano ponendo così le basi per una situazione che molti storici hanno definito di ''totale irresponsabilità'' o {{nihongo|''musekinin''|無責任|}}.
 
È però degno di nota l'episodio del settembre del 1945 in cui Showa, presentatosi personalmente a [[Douglas MacArthur]], comandante supremo delle forze di occupazione, si assunse l'esclusiva responsabilità di ogni azione compiuta dai giapponesi durante la guerra; MacArthur stesso nelle sue ''Reminiscences'' riporta che l'imperatore gli si presentò con queste parole: «Io vengo davanti a Lei, Generale MacArthur, per offrire me stesso al giudizio delle Potenze che Lei rappresenta, come colui che porta l'esclusiva responsabilità per ogni decisione politica e militare adottata e per ogni azione compiuta dal mio popolo nella condotta della guerra».
 
Molti storici criticano il lavoro fatto dal generale [[Douglas MacArthur]] e dai suoi collaboratori per esonerare imperatore Showa e tutti i membri della [[Famiglia imperiale del Giappone|famiglia imperiale]] coinvolti nella guerra come i principi [[Yasuhito Chichibu]], [[Tsuneyoshi Takeda]], [[Yasuhiko Asaka]], [[Naruhiko Higashikuni]], [[Kotohito Kan'in]] e [[Hiroyasu Fushimi]].<ref>John Dower, ''Embracing Defeat'', 1999</ref><ref>{{cita libro|Herbert|Bix|Hirohito and the making of modern Japan|2001|HarperCollins|New York|}}</ref>
 
Il [[26 novembre]] [[1945]], MacArthur confermò all'ammiraglio [[Mitsumasa Yonai]] che un'eventuale abdicazione dell'imperatore non era necessaria.<ref>Dower, ibid. p.323</ref> Prima che il processo per crimini di guerra fosse indetto, il [[Comandante supremo delle forze alleate|Comando Supremo delle Forze Alleate]] e i funzionari imperiali lavorarono in segreto, non solo per prevenire che la famiglia imperiale venisse incriminata, ma anche affinché al processo non fossero registrate testimonianze che avrebbero potuto coinvolgerla. Alti funzionari giapponesi collaborarono con gli alleati nel compilare le liste dei possibili criminali di guerra, mentre gli imputati per crimini di Classe A giurarono solennemente di proteggere il loro sovrano contro ogni possibile tentativo di coinvolgimento nelle responsabilità belliche.<ref>Dower, ibid. p. 325</ref>
 
Lo storico americano Herbert Bix ha scritto che il [[brigadiere generale]] Bonner Fellers fu inviato in Giappone per «lavorare allo scopo di proteggere Hirohito dal ruolo che ricoprì durante la guerra» e «permise ai maggiori indiziati di coordinare le loro testimonianze affinché l'imperatore non fosse incriminato».<ref>Bix, ibid. p.583</ref>
 
Bix sostiene inoltre che «le misure straordinarie adottate da MacArthur per salvare Hirohito dall'essere processato come criminale di guerra ebbero un duraturo e profondo impatto distorsivo sulla comprensione della guerra da parte dei giapponesi», e che «nei mesi dopo che il [[processo di Tokyo]] iniziò, i più elevati sottoposti di MacArthur stavano lavorando per attribuire la sostanziale responsibilità per [[Attacco di Pearl Harbor|Pearl Harbor]] a [[Hideki Tojo]]».<ref>Bix, ibid. p.585</ref> Shuichi Mizota, l'interprete dell'ammiraglio Yonai, ha dichiarato che Fellers incontrò l'ammiraglio il [[6 marzo]] [[1946]] e gli disse: "sarebbe più conveniente se da parte giapponese ci arrivasse la prova che l'Imperatore è completamente innocente. Credo che l'incombente processo offra la migliore opportunità di farlo. Su Tojo, in particolare, dovrebbe gravare il peso di tutta la responsabilità in questo processo".<ref>{{cita libro|Kumao|Toyoda|Sensô saiban yoroku|1986|Taiseisha Kabushiki Kaisha|}} pp.170-172 </ref><ref>Bix, ibid. p. 584</ref>
 
Per [[John Dower]], un altro storico americano, «la riuscita campagna per assolvere l'Imperatore dalle responsabilità di guerra non conobbe limiti. Hirohito non fu solo semplicemente presentato come innocente di ogni atto formale che avrebbe potuto renderlo indiziato come criminale di guerra. Egli fu trasformato in una figura quasi santa senza la minima responsabilità morale per la guerra», «con il pieno supporto del Quartier Generale di MacArthur, l'accusa, in effetti era come una squadra di difensori dell'imperatore».<ref>Dower, ibid. p. 326</ref>
 
===Le reazioni nelle ex-colonie===
Molte persone in [[Cina]], a [[Taiwan]] e nel Sud-est asiatico vedono l'imperatore Showa come la mente delle atrocità compiute dall'esercito giapponese nella [[Seconda guerra sino-giapponese]] e nella [[Seconda guerra mondiale]] e protestano contro le decisioni prese dalle forze di occupazione di non intraprendere azioni giudiziarie nei confronti dell'imperatore Showa e di alcuni suoi familiari. Dopo la fine della guerra molte voci si sono levate contro i criteri di gestione della responsabilità imperiale dei crimini commessi durante il periodo bellico e ancora oggi, nonostante la scomparsa di Showa del [[1989]], in molte nazioni asiatiche che furono sottomesse dalle forze giapponesi permangono movimenti ostili nei confronti della famiglia imperiale giapponese.
 
==La dichiarazione della natura umana==
Showa fu l'ultimo imperatore del Giappone ad essere ufficialmente considerato di origine o natura divina. Hirohito, nel [[gennaio]] del [[1946]], pronunciò via radio alla nazione il {{nihongo|''Tenno no ningen sengen''|天皇の人間宣言||"Dichiarazione della natura umana dell'imperatore"}}, con cui il sovrano dichiarava formalmente di non essere di natura divina, negando di conseguenza la superiorità dei giapponesi nei confronti delle altre nazioni del mondo. Non è chiaro se la sua dichiarazione fu spontanea o imposta dalle forze di occupazione che miravano a scardinare le istituzioni tradizionali e abolire la religione di stato, lo [[Shintoismo]].
 
==La malattia, la scomparsa e le reazioni==
 
[[Immagine:Hirohito 1983.jpg|thumb|Hirohito nei suoi ultimi anni]]
La prima notizia riguardo la salute di Showa fu diffusa dall'Agenzia della Casa Imperiale a settembre del [[1988]], quando fu annunciata la rinuncia del Tenno alla partecipazione ad un pubblico evento per problemi di salute. L'erede al trono principe Akihito ricevette la delega per lo svolgimento delle funzioni imperiali in luogo del padre (comprese quelle di natura religiosa) ma non divenne mai [[reggente]].
 
La notizia della malattia dell'imperatore fu immediatamente diffusa da tutti i media nipponici ed esteri. La nazione si fermò: furono migliaia le persone, di varie fasce d'età, che si recarono presso il palazzo imperiale per porgere al sovrano gli auguri di pronta guarigione. Le testate giornalistiche riportavano aggiornamenti continui sulle condizioni fisiche di Hirohito e i telegiornali trasmettevano regolarmente i bollettini medici, spesso estremamente precisi e approfonditi. Durante la degenza del Tenno furono annullate tutte le manifestazioni, le feste, gli spettacoli e le cerimonie, anche di natura privata, in tutto il paese causando non pochi problemi dal punto di vista economico. Il governo tentò di smorzare i toni dei media invitando i giapponesi, sempre nel rispetto dell'imperatore, ad impegnarsi ugualmente nel lavoro perché così egli avrebbe voluto.
 
La notizia non tardò ad arrivare anche sulle pagine dei quotidiani esteri che si occuparono attentamente della vicenda. Vi furono addirittura tensioni diplomatiche tra Giappone e [[Regno Unito]], quando i [[tabloid]] britannici all'indomani dell'annuncio della malattia di Hirohito, si riferirono al sovrano come ''mostro malefico'' (''evil monster'')<ref>''Sun'' del 21 settembre 1988</ref>, accusandolo di crimini di guerra<ref>''Daily Star'' del 21 settembre 1988</ref>.
 
Il [[7 gennaio]] [[1989]] l'imperatore Hirohito si spense e con la sua scomparsa si concluse l'era Showa, la più lunga nella storia del Giappone. Iniziava il regno dell'attuale imperatore [[Akihito imperatore del Giappone|Akihito]] e l'era Heisei. Solo dopo l'annuncio della sua scomparsa l'Agenzia della Casa Imperiale diffuse le cause della morte del sovrano, che stabilirono essere un tumore ghiandolare all'apparato digerente. Per onorare la memoria dell'imperatore furono celebrati funerali di Stato, alla presenza di molti capi di stato e di governo, e contemporaneamente cerimonie funebri [[Shintoismo|shintoiste]], ufficialmente non previste dalle vigenti leggi.
 
==L'imperatore Showa nei media==
* Il film ''[[Il Sole]]'' di [[Aleksandr Sokurov]] è incentrato sulla figura dell'Imperatore Hirohito dopo la sconfitta del Giappone nella [[Seconda Guerra Mondiale]].
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=Reale ordine di francesco I.png
|nome_onorificenza=Gran Maestro e Collare dell'Ordine del Crisantemo
|collegamento_onorificenza=Ordine del Crisantemo
|motivazione=
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}}
{{Onorificenze
|immagine=Japanish Order of Culture Ribbon.jpg
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine della Cultura
|collegamento_onorificenza=Ordine della Cultura
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}}
{{Onorificenze
|immagine=Ord.Nishan-i-Pakistan.ribbon.gif
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine del Nibbio d'oro
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{{Onorificenze
|immagine=Precious Crown Order.jpg
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|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona Preziosa
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{{Onorificenze
|immagine=DameCRI.png
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine del Sole Nascente
|collegamento_onorificenza=Ordine del Sole Nascente
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{{Onorificenze
|immagine=Ord.Neth.Lion.jpg
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine del Sacro Tesoro
|collegamento_onorificenza=Ordine del Sacro Tesoro
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|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of the Most Holy Annunciation BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata
|collegamento_onorificenza=Ordine Supremo della Santissima Annunziata
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}}
{{Onorificenze
|immagine=Ordine della giarrettiera nastrino.png
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera
|collegamento_onorificenza=Ordine della Giarrettiera
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}}
 
== Successioni ==
{{Box successione| precedente=[[Taisho imperatore del Giappone|Taisho]] | carica=[[Imperatori del Giappone|Imperatore del Giappone]] | successivo=[[Akihito imperatore del Giappone|Akihito]] | periodo=1926-1989|immagine=Imperial Seal of Japan.svg}}
 
==Note==
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
*Daniele Fornasero - ''La Terra che vive'' - Gruppo Editoriale Il Capitello (2004), pag. 159-160
*Daniela De Palma. ''Storia del Giappone contemporaneo, 1945-2000''. Roma, Bulzoni editore, 2003. ISBN 8883198026
 
==Voci correlate==
* [[Imperatori del Giappone|Elenco degli Imperatori del Giappone]]
* [[Elenco dei Marescialli di Campo britannici]]
 
==Altri progetti==
{{Interprogetto|commons=Hirohito}}
 
 
{{Portale|Giappone}}
 
{{Link AdQ|he}}
 
{{Link AdQ|ru}}
 
== Altri progetti ==
{{Link AdQ|uk}}
{{interprogetto|commons=Category:Rock Cycle diagrams}}
 
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Dinastia Yamato|Hirohito]]
{{Classificazione rocce}}
[[Categoria:Marescialli di campo britannici|Hirohito]]
[[Categoria:Personalità giapponesi della Seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine della Giarrettiera|Hirohito]]
[[Categoria:Imperatori del Giappone]]
 
{{Portale|scienze della Terra}}
[[ar:هيروهيتو]]
[[Categoria:geologia]]
[[arz:هيروهيتو]]
[[Categoria:petrografia]]
[[ast:Hirohito]]
[[Categoria:Processi geologici]]
[[bat-smg:Hirohito]]
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[[br:Hirohito]]
[[bs:Hirohito, car Japana]]
[[ca:Hirohito]]
[[ceb:Hirohito]]
[[cs:Hirohito]]
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[[de:Hirohito]]
[[el:Χιροχίτο]]
[[en:Hirohito]]
[[eo:Hirohito]]
[[es:Emperador Shōwa]]
[[et:Hirohito]]
[[eu:Hirohito]]
[[fa:هیروهیتو]]
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[[fr:Hirohito]]
[[ga:Hirohito]]
[[gl:Hirohito]]
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[[hr:Hirohito]]
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[[is:Showa keisari]]
[[ja:昭和天皇]]
[[jv:Hirohito]]
[[ka:ჰიროჰიტო]]
[[ko:쇼와 천황]]
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[[la:Hirohitus]]
[[lmo:Hiroito]]
[[lt:Imperatorius Šiova]]
[[lv:Hirohito]]
[[mk:Хирохито]]
[[mn:Хирохито]]
[[mr:हिरोहितो]]
[[ms:Hirohito]]
[[mwl:Hirohito]]
[[nds:Hirohito]]
[[nl:Hirohito]]
[[nn:Hirohito av Japan]]
[[no:Hirohito av Japan]]
[[pl:Hirohito]]
[[pms:Hirohito]]
[[pt:Hirohito]]
[[ro:Hirohito]]
[[ru:Хирохито]]
[[sa:हिरोहितो]]
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[[zh:昭和天皇]]
[[zh-min-nan:Syôwa Thian-hông]]