BMW R80 GS e Battaglia di Governolo (1526): differenze tra le pagine

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{{Infobox conflitto
{{Moto-modello
|Tipo=Battaglia
|nome=BMW R80 G/S- R80 GS - R100 GS
|Nome del conflitto=Battaglia di Governolo
|immagine=BMW R 80 GS-crop.jpg
|Parte_di=della [[guerra della Lega di Cognac]]
|didascalia=BMW R 80 G/S
|Immagine=Governolo-Conca S. Leone.jpg
|bandiera=Flag of Germany.svg
|Didascalia=Governolo, conca di San Leone
|bandiera_2=
|Data=25 novembre [[1526]]
|costruttore=BMW Motorrad{{!}}BMW
|Luogo=[[Governolo]], [[Italia]]
|tipo=Enduro
|Esito=vittoria dei lanzichenecchi
|inizio_produzione=1980
|Schieramento1= {{simbolo|Emblem of the Papacy SE.svg|18}} [[Stato Pontificio]]<br />{{simbolo|Flag of Most Serene Republic of Venice.svg}} [[Repubblica di Venezia]]<br />{{simbolo|Bannière de France style 1500.svg}} [[Francia nell'età moderna|Regno di Francia]]
|antenata=
|Schieramento2={{Sacro Romano Impero}}<br />{{simbolo|Coat of arms of the House of Este (1471).svg}} [[Ducato di Ferrara]]
|fine_produzione=1998
|Comandante1=[[Giovanni dalle Bande Nere]]<br />[[Aloisio Gonzaga]]
|erede=BMW R1100 GS
|Comandante2=[[Georg von Frundsberg]]
|famiglia=
|Effettivi1=400 fanti, 400 cavalieri
|concorrenti=
|Effettivi2=12.000 lanzichenecchi
|note=
|Perdite1=
}}La '''BMW R80 G/S''' (gelande/strasse in [[lingua tedesca|tedesco]]: strada/fuoristrada) è una [[motocicletta]] prodotta dalla [[casa motociclistica]] [[BMW Motorrad|BMW]].
|Perdite2=
}}
{{Campagnabox Battaglie della guerra della Lega di Cognac}}
[[File:Governolo-Edicoal S.Antonio Abate.JPG|thumb|[[Governolo]], edicola di S. Antonio Abate e, sulla lapide, strada [[Giovanni dalle Bande Nere]].]]
 
La '''battaglia di Governolo''' fu combattuta il 25 novembre [[1526]] durante la guerra tra la [[Lega di Cognac]] e l'imperatore [[Carlo V d'Asburgo]]. Si concluse con la vittoria delle milizie tedesche dei [[Lanzichenecchi]] inviate in Italia dall'imperatore che sbaragliarono le truppe di [[Giovanni delle Bande Nere]]; il condottiero italiano fu mortalmente ferito durante la battaglia.
==Contesto==
Viene presentata alla stampa motoristica internazionale nel settembre [[1980]] ad [[Avignone]], dopo una lunga gestazione che era iniziata nel lontano [[1976]].
Quella che sembra una grossa moto impacciata e pesante, si rivela da subito una macchina da viaggio estremamente efficace in ogni condizione stradale. Ottimo bilanciamento dei pesi, ciclistica di prim'ordine, ampia possibilità di carico e buon [[comfort]] sulle lunghe distanze uniti alla possibilità di affrontare percorsi [[fuoristrada]] anche impegnativi, ne decretano da subito il successo nonostante un listino di vendita decisamente salato.
 
== Storia ==
Meccanicamente molto simile alla versione stradale [[BMW R80|R80]], della quale monta l'unità a [[motore a cilindri contrapposti|cilindri contrapposti]] boxer di 797[[centimetro cubo|cm<sup>3</sup>]] che eroga 50[[Cavallo Vapore|cv]] a 6500 giri/min, ha nella ciclistica le più importanti innovazioni. [[Forcella (moto)|Forcella]] anteriore a perno avanzato con [[ruota]] da 21" e [[pneumatico|pneumatici]] off road ([[Metzeler]] enduro 1), [[Freno a disco|disco]] con pinza [[Brembo (industria)|Brembo]] e pastiglie sinterizzate e, soprattutto, [[forcellone]] monobraccio posteriore che integra al suo interno l'albero di trasmissione, come tradizione del marchio, [[giunto cardanico|cardanico]]. Ruota posteriore da 18" montata a sbalzo, estremamente pratica in caso di foratura, e pneumatici tube type. Terminale di scarico unico, a sinistra, con grosso compensatore sotto al telaio.
L'imperatore Carlo V, al fine di punire il [[papa Clemente VII]] per la costituzione della lega, nel [[1526]] spedì in Italia 12.000 [[lanzichenecchi]], milizie mercenarie reclutate nei territori imperiali di lingua tedesca poste agli ordini dell'esperto condottiero [[Georg von Frundsberg]].
 
I Lanzichenecchi calarono in Italia attraverso la [[Valle Sabbia]] ed il [[lago di Garda]]. Occuparono [[Castiglione delle Stiviere]] e mossero verso [[Rivalta sul Mincio|Rivalta]]. Il marchese [[Federico II Gonzaga]], nella sua duplice veste di capitano generale dell'esercito pontificio e fedele all'imperatore, temendo uno scontro tra le opposte fazioni sul territorio del suo stato, il 23 novembre 1526 acconsentì il transito degli imperiali verso il [[Po]], mentre rallentò il transito da [[Curtatone]] delle truppe di [[Giovanni delle Bande Nere]], affiancato da [[Aloisio Gonzaga]], [[Marchesato di Castel Goffredo|marchese]] di [[Castel Goffredo]].
Al momento del lancio esiste il solo colore bianco alpinweiss, con sellone arancio, al quale si affiancherà nel [[1982]] il blu metallizzato con sellone nero.
Nel [[1984]], per celebrare i successi sportivi nella massacrante [[Rally Dakar|Paris-Dakar]] (gara di durata che si svolge prevalentemente sulle piste desertiche dell'[[Africa]] del nord-ovest, con arrivo nel [[Senegal]]) BMW presenta la versione replica, appunto, Paris-Dakar, in bianco alpinweiss con serbatoio maggiorato a 32 litri (originale da 21), sellone arancio monoposto e grosso portapacchi posteriore, avviamento anche a pedale ed autografo del pilota [[Gaston Rahier]] sul serbatoio.
 
Giovanni delle Bande Nere intercettò l'esercito nemico a [[Borgoforte]], ingaggiando una dura battaglia il 24 novembre con vari assalti alle retroguardie imperiali a [[Governolo]], che si concluse il 25 novembre 1526, giorno in cui Giovanni rimase gravemente ferito, colpito alla coscia da un colpo di [[falconetto]], probabilmente fornito da [[Alfonso I d'Este]]<ref>{{cita libro|Luciano|Chiappini|Gli Estensi|p.240|1988|Varese}}</ref>, che gli procurò una gravissima ferita. Prontamente soccorso, fu trasportato a [[San Nicolò Po]] ma non si trovò un medico, perciò fu condotto a [[Mantova]] presso il [[Archivio di Stato di Mantova|palazzo]] di Aloisio Gonzaga<ref>{{cita libro|Roggero|Roggeri|I Gonzaga delle nebbie. Storia di una dinastia cadetta nelle terre tra Oglio e Po|2008|p.43|Cinisello Balsamo|coautori=Leandro Ventura}}</ref><ref>[http://www.governolo.it/storia/1526.htm#_ftn2 1526: Giovanni dalle Bande Nere fu ferito a Governolo]</ref> dove il chirurgo ebreo [[Abramo Arié|Maestro Abramo]], che già lo aveva curato con successo due anni prima, gli amputò la gamba.<br />La [[cancrena]] fu inarrestabile e nel giro di pochi giorni lo portò alla morte. Il valoroso condottiero si spense il 30 novembre [[1526]] e venne sepolto tutto armato nella [[Chiesa di San Francesco (Mantova)|chiesa di San Francesco]].
Il modello resta in produzione fino al [[1985]], anche se qualche esemplare è venduto in [[Italia]] ancora nel [[1986]].
Nel 1986 arriva il modello di chiusura di quella che a tutti gli effetti resterà considerata la prima serie; venduto in due nuove colorazioni: serbatoio rosso con decals bianche e sella arancio, e serbatoio celeste con decals bianche e sella azzurra. Per entrambe ci sarà la novità del cruscotto portastrumenti di colore solo bianco. La R80 G/S è una delle bicilindriche BMW più apprezzate in assoluto ed è entrata di diritto nell'olimpo delle instant classic in quanto prima grossa enduro bicilindrica del mondo ed apripista per tutta una serie di concorrenti per lo più giapponesi ([[Honda]] in primis, con la [[Honda XLV|XLV 750]]) che, in realtà, non ne hanno scalfito l'immagine e non ne hanno disturbato le vendite (record assoluto per gli anni).
 
Le truppe imperiali, dopo avere attraversato il Po, si diressero verso [[Roma]], che raggiunsero il 6 maggio [[1527]] occupandola e saccheggiandola ([[Sacco di Roma (1527)|Sacco di Roma]]).
[[Immagine:Bmw-r80-gs.JPG|thumb|left|Vista laterale BMW R80 GS]]
La prima svolta sostanziosa arriva nel [[1987]] con l'introduzione della seconda serie, occasione nella quale la G/S abbandona la sbarra per iniziare a chiamarsi '''GS''', il che rende noto immediatamente una vocazione maggiormente stradale della motocicletta. Presentata in due varianti di 800 cm<sup>3</sup> e 1.000 cm<sup>3</sup> (è la prima volta, la moto si chiamerà '''R100 GS'''), in colore bianco con scritta azzurra sul serbatoio a rappresentare la cilindrata e sella azzurra, oppure rossa con decals nere e sella nera.
[[Telaio (meccanica)|Telaio]] allungato, forcella anteriore con perno avanzato e pinza sempre Brembo ma montata anteriormente al disco, che rimane fisso. Nuovo portapacchi posteriore. La novità più importante per la ciclistica è costituita dall'introduzione del c.d. Paralever, ovvero un nuovo monobraccio posteriore che contiene sempre l'albero cardanico ma che è coadiuvato nel suo funzionamento da un controbraccio più in basso, decisivo in caso di grosse accelerazioni per contrastare l'innalzamento di tutto il retrotreno e la compromissione dell'assetto. Il Paralever sarà montato anche da modelli successivi a due e quattro cilindri.
 
== Note ==
Questa motocicletta, con semplici modifiche di dettaglio, verrà dotata di una semi-[[carenatura|carena]] anteriore decisamente efficace, con parabrezza regolabile, e resterà in listino fino a tutto il [[1994]], quando le sarà affiancata la nuova GS figlia del progetto R259, cioè del nuovo motore boxer 4 valvole della R 1100 GS.
<references/>
 
A chiusura della serie bicilindrica a due valvole, BMW deciderà, in omaggio alla prima serie, di commercializzare la R80GS Basic, solo con cilindrata 797 cmc, solo in bianco pastello alpinweiss e telaio azzurro. Questa versione, tecnicamente identica alla seconda serie del 1987 e solo in parte differente esteticamente (eliminata la semicarena e riproposto il classico cruscotto bianco) sarà venduta anche in versione Basic Kalahari con serbatoio da 32 litri e cupolino fino a tutto il 1998. {{citazione necessaria|L'ultimo esemplare lascerà la catena di montaggio di Berlino il [[28 dicembre]] [[1998]] chiudendo l'era della bicilindrica BMW più longeva in assoluto.}}
 
==Caratteristiche tecniche==
{{Moto-caratteristiche
|modello=BMW R80 G/S
|immagine=Bmw r 80 gs 944px.jpg
<!-- Sezione dimensioni e pesi -->
|lunghezza=2.230
|larghezza=820
|altezza=1.150
|altezzasella=900
|altezzaminima=218
|altezzapedane=
|interasse=1.465
|peso=192
|serbatoio=19,5 [[litro|l]]
<!-- Sezione meccanica -->
|tipomotore=[[Motore a cilindri contrapposti]] bicilindrico
|cilindrata=797,5
|alesaggio=84,8
|corsa=70,6
|raffreddamento=[[raffreddamento ad aria|ad aria]]
|distribuzione=a valvole in testa comandate da aste e bilancieri.
|potenza=52 [[cavallo vapore|CV]] a 6500 giri/min
|coppia=
|rapporto compressione=8,2 : 1
|alimentazione=due [[carburatore|carburatori]] [[Bing]]
|accensione=elettronica Bosch IDI
|frizione=monodisco a secco
|cambio=sequenziale a 5 marce
|trasmissione=[[giunto cardanico|cardanica]]
|avviamento=elettrico
<!-- Sezione telaistica -->
|telaio=in tubi d'acciaio a sezione ovale a [[doppia culla]] chiusa
|sospensioneant=Forcella teleidraulica con steli da 36 mm
|sospensionepost=forcellone monobraccio
|frenoant=[[freno a disco|a disco]] [[Brembo (industria)|Brembo]] da 260 mm
|frenopost=[[freno a tamburo|a tamburo]] da 200 mm
|pneumatici=anteriore:3,00-21 R - posteriore:4,00-18 R
<!-- Sezione prestazioni -->
|velocità=168
|accelerazione=
|consumo=20 km/l
<!-- Sezione altro -->
|libera=
|liberadescr=
|libera1=
|liberadescr1=
|note=
|fonte=
}}
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:BMW R80GS}}
 
== Bibliografia ==
==Collegamenti esterni==
* {{cita libro|Roggero|Roggeri|I Gonzaga delle nebbie. Storia di una dinastia cadetta nelle terre tra Oglio e Po|2008|Cinisello Balsamo|coautori=Leandro Ventura}}
*[http://www.bmwgsclub.com/moto/storia/index.html Storia ed immagini]
* {{cita libro|Cesare|Marchi|Giovanni dalla Bande Nere|1981||Milano}} {{NoISBN}}.
*{{en}} [http://micapeak.com/bmw/gs/ Schede tecniche e immagini della serie GS]
*[http://www.r80gsparisdakar.com/ Documentazione e Parts List della R80 G/S Paris Dakar]
 
== Filmografia ==
{{BMW}}
* [[Il mestiere delle armi]] (2001) di Ermanno Olmi.
{{moto}}
{{Portale|trasporti}}
 
{{portale|guerra|Lombardia|storia}}
[[Categoria:Motoveicoli BMW|R80 GS]]
 
[[deCategoria:BMWStoria Rdi 80 G/SMantova]]
[[Categoria:Battaglie delle guerre d'Italia|Governolo 1526]]
[[Categoria:Battaglie che coinvolgono lo Stato Pontificio|Governolo 1526]]
[[Categoria:Battaglie che coinvolgono la Repubblica di Venezia]]
[[Categoria:Battaglie che coinvolgono la Signoria e il Ducato di Ferrara]]
[[Categoria:Roncoferraro]]
[[Categoria:Giovanni delle Bande Nere]]
[[Categoria:Aloisio Gonzaga]]