Storia di Reggio Calabria e Azienda autonoma di Stato per i servizi pubblici: differenze tra le pagine

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{{F|aziende sammarinesi|luglio 2013}}
{{StoriaReggioCalabria}}
{{Azienda
{{quote|Laddove l’Apsias, il piu’ sacro dei fiumi, si getta nel mare, laddove, mentre sbarchi una femmina si unisce ad un maschio, là fonda una città;<br>il Dio ti concede la terra ausone.|[[Diodoro]] (XIII, 23) riporta il testo dell’[[Oracolo di Delfi]], che ispirò la fondazione della città.}}
|nome = Azienda autonoma di Stato<br />per i servizi pubblici
|logo =
|tipo = Azienda Pubblica
|data_fondazione = 1981
|luogo_fondazione = [[San Marino città]]
|slogan = Stiamo lavorando per proporvi oggi i servizi pubblici di domani
|data_chiusura =
|nazione = SMR
|sede = [[Cailungo]]
|persone_chiave = &#32;
* Federico Crescentini, presidente
|industria = [[multiutility]]
|prodotti = Gestione servizi pubblici: energia elettrica, acqua, gas metano, smaltimento reflui, rifiuti solidi urbani, trasporti pubblici, macello pubblico, manuenzione di impianti dello Stato e fibre ottiche
|filiali =
|fatturato =
|dipendenti = 195
}}
 
L<nowiki>'</nowiki>'''Azienda autonoma di Stato per i servizi pubblici''' (in sigla AASS) è un'impresa pubblica della [[Repubblica di San Marino]].
La millenaria '''Storia di Reggio Calabria''' inizia dalla fondazione come colonia greca nell'[[VIII secolo a.C.]] Fu una fiorente città della [[Magna Grecia]] e successivamente alleata di [[Roma antica|Roma]]. Poi fu una delle grandi [[metropoli]] dell'[[impero bizantino]] e fu sotto gli [[arabi]], i [[normanni]], gli [[svevi]], gli [[angioini]] e gli [[aragonesi]]. Fu toccata da un grave [[terremoto]] nel [[1783]]. Entrò a far parte del [[Regno di Napoli]] e del [[Regno delle Due Sicilie]] e passò quindi al [[Regno d'Italia]]. Nel [[1908]] subì le distruzioni di un altro [[terremoto del 1908|terribile terremoto]], quindi fu ricostruita in epoca [[liberty]] ma poi parzialmente danneggiata dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]]. Crebbe notevolmente nel corso del [[XX secolo]] ma nei primi [[anni 1970|anni '70]] fu protagonista di grandi sconvolgimenti regionali, le cui conseguenze portarono ad un ventennio buio dal quale però, grazie ad una serie di fortunate amministrazioni negli ultimi decenni, la città si è notevolmente ripresa, tornando ad essere secondo i dati demografici, economici e turistici protagonista nel panorama [[mar mediterraneo|mediterraneo]].
 
All'inizio degli Anni '80 il Governo sammarinese istituì alcune aziende autonome finalizzate a realizzare l'intervento dello Stato nell'ambito della produzione di beni e nella gestione di servizi pubblici destinati al soddisfacimento di necessità e a promuovere lo sviluppo socio-economico della popolazione della Repubblica.
== Gli insediamenti precedenti e il nome "Italia" ==
[[Immagine:italia colonie.jpg|thumb|right|250px|l'''"Italia"'' e le sue colonie.]]
Le leggende, abbastanza verosimili dati i riscontri letterari, parlano di una fondazione della città da parte di [[Aschenez]], discendente di [[Noè]], che sarebbe approdato sulla costa intorno al 2000 a.C., e dal quale originariamente la regione avrebbe preso il nome di "Aschenazia". La leggenda è ricordata nel nome dell'attuale "via Aschenez".
{{quote|Aschenez in verità diede origine agli '''Aschenazi''', che ora dai greci sono chiamati Reggini|[[Giuseppe Flavio]]}}
Verso il 1500 a.C. sarebbero quindi giunti [[Enotrio]] e [[Paucezio]], di stirpe [[Enotri|enotria]] e [[Pelasgi|pelasgica]], originari della [[Siria]] che, scacciati gli "Aschenazi", chiamarono la regione ''"Ausonia"'' per la sua fertilità, riprendendo il nome della zona più fertile della Siria, l'''Ausonide''.
 
L'AASS ha iniziato la propria attività il 25 maggio [[1981]], sulla base della legge 25 maggio 1981, n. 41.
La località dunque si chiamava ''Pallantion'' ed era abitata dagli [[Itali]], nucleo dei [[Siculi]] che non aveva attraversato lo Stretto e si era insediato stabilmente nel territorio corrispondente all’attuale provincia reggina. Costoro dunque si erano chiamati ''Itali'' in onore del loro grande ''Re Italo'', figlio di Enotrio, come scrive [[Dionigi di Alicarnasso]]; ed il territorio in cui erano insediati aveva assunto il nome geografico di ''"[[Italia]]"'', come confermano [[Tucidide]] e [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]]:
{{quote|Italo, uomo forte e savio.|[[Dionigi di Alicarnasso]]}}
{{quote|Quella regione fu chiamata Italia da Italo, re arcade.|[[Tucidide]]}}
{{quote|Nell'Italia vi sono ancora dei Siculi e il paese fu chiamato Italia da Italo, un re dei siculi che aveva questo nome.|[[Tucidide]], Storie VI,4,6}}
{{quote|Dagli Enotri cólta, prima Enotria nomossi: or, com'è fama, preso d'Italo il nome, Italia è detta.|[[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], [[Eneide (Virgilio)|Eneide]] III, 164}}
Il nome di Italia comprese poi l'intera [[Calabria]], ed in epoca romana fu esteso a tutte le genti colonizzate dell'attuale penisola italiana, che furono chiamate ''"Genti Italiche"''.
 
L'Azienda ha per oggetto l'impianto e l'esercizio dei seguenti servizi:
== Fondazione della città ==
[[Immagine:Reggio calabria mappa archeologica centro storico.jpg|thumb|360px|right|Mappa archeologica del centro storico di Reggio Calabria <br><small>(Gentile concessione)</small>]]
La città greca venne fondata nel [[730 a.C.]] da coloni provenienti dalla città di [[Calcide]] nell'isola di [[Eubea]], madrepatria di diverse altre [[Colonie nell'antichità|colonie]] nella [[Magna Grecia]].
 
*Servizio Acqua-Gas
Secondo alcune fonti antiche ai Calcidesi si sarebbero aggiunti anche alcuni [[Messenia|Messeni]] del [[Peloponneso]] esuli politici, ma la presenza [[Dori|dorica]] risulterebbe attestata solo a partire dal [[VI secolo a.C.]]
**gestione del sistema acquedottistico
**gestione del sistema di distribuzione del gas metano
*Servizio Fognature
**gestione del sistema di smaltimento dei reflui
*Servizio Elettrico
**gestione del sistema di distribuzione dell'energia elettrica
**illuminazione delle vie e delle aree pubbliche
**colonnine di ricarica delle auto elettriche
*Servizio Igiene Urbana
**gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani
*Servizio Trasporti
**gestione del sistema di trasporto pubblico
**officina di riparazione del parco automezzi pubblico
**gestione della funivia Borgo Maggiore a Città di San Marino
*Servizio Macello Pubblico
*Servizio Tecnologico Informatico e Telecontrollo
**gestione della manutenzione degli impianti degli immobili dello Stato
**gestione dei sistemi informatici aziendali
**gestione dei sistemi di Telecontrollo e Telelettura degli impianti a rete.
**gestione del sistema di telecomunicazione in fibra otticca FTTH
 
L'Azienda Autonoma di Stato per i Servizi è stata costituita per garantire in modo efficace ed efficiente l'erogazione di servizi pubblici che precedentemente erano forniti in maniera non sistematica da imprese italiane, così da assicurare l'autonomia della Repubblica.
La data della fondazione di Reggio è stata fissata al [[14 luglio]] dell'anno [[730 a.C.]] secondo gli studi effettuati dagli storici prof. [[Pasquale Amato]] e mons. Nunnari, confermati dallo storico francese [[Georges Vallet]], su numerosi testi storici antichi, fra i quali [[Tucidide]], emerge chiaramente che intorno a tale data i [[calcide|calcidesi]] fondarono la colonia di ''Rhegion'', ciò risulta attendibile anche considerando che le imbarcazioni dell'epoca potevano navigare in piena sicurezza solo nel periodo primaverile-estivo.
 
Nei primi anni 2000 è stata istituita un'autorità indipendente [http://www.autoritaenergia.sm/on-line/home.html Autorità di Regolamentazione per i Servizi Pubblici e L'Energia].
Gli storici greci [[Tucidide]] e [[Diodoro Siculo]] (XIII, 23) narrano come l'[[oracolo di Delfi]] avesse indicato ai coloni di fondare la nuova città:
{{quote|Là nel punto in cui l’Apsias, il più sacro dei fiumi, si getta in mare,<br>dove troverai una femmina avvinghiata ad un maschio,<br>il Dio ti concede la terra ausonia.|[[Oracolo di Delfi]]}}
[[Immagine:rhegion tetradramma giocasto.jpg|thumb|250px|right|Antica moneta raffigurante il [[Leone]], simbolo della città, ed il Re leggendario ''Giocasto''.]]
Quando si fermarono nei pressi del promontorio di ''Punta Calamizzi'' alla foce del [[fiume]] [[Apsìas]] (l'attuale [[fiumara (idrografia)|fiumara]] [[Calopinace]]), avendo intravisto una [[vitis|vite]] avvinghiata ad un [[fico|fico selvatico]] nella località denominata ''Pallantion'' (l'attuale zona "fortino a mare" o "tempietto"), decisero di stabilirsi dunque in quel luogo, fondando la prima ''πόλις'' ([[polis]]) greca in [[Calabria]].
 
==Note==
Della sacralità del fiume ne è testimonianza la più antica moneta coniata dalla città, raffigurante un toro con faccia umana, che nell’iconografia classica rappresenta la personificazione dei fiumi.
<references/>
==Voci correlate==
*[[Azienda autonoma di Stato di produzione]]
*[[Azienda autonoma di Stato filatelica e numismatica]]
*[[Economia di San Marino]]
*[[Trasporti a San Marino]]
*[[Autolinee Trasporti Interni]]
 
==Collegamenti esterni==
La nuova città prese il nome di ''Rhegion''. Il termine viene riferito nelle fonti antiche al verbo "''regnumi''", che significa rompere, spezzare, in ricordo della scissione geologica della Sicilia dalla Calabria. Si è invece sostenuta una sua derivazione dalla radice [[Indoeuropeo|indoeuropea]] protoitalica ''"reg"'', con il significato di "capo, re", in riferimento al promontorio che dominava il panorama dalla penisola e che anticamente costituiva il porto naturale.
*{{cita web|http://www.aass.sm/|Sito ufficiale}}
 
{{Portale|aziende|San Marino}}
L'antica foce del [[Calopinace]] con il promontorio di ''Punta Calamizzi'' che si protendeva verso la [[Sicilia]], ispirò a [[Tucidide]] la definizione:
{{quote|Reggio, acroterio d'Italia.|[[Tucidide]] - Storie, I 30 1}}
Gli [[acroterio|acroteri]] erano le decorazioni sommitali dei [[tempio|templi]] di prestigio, che nel [[frontone (architettura)|frontone]], ai tre vertici, esibivano statue o immagini di potenti divinità, titolari del santuario. Lo storico ateniese volle infatti immortalare in una frase la bellezza, la grazia e la magnificenza della città dello stretto: Reggio sta come una decorazione terminale dell'Italia greca, affacciandosi sul suo mare come un tempio suggestivo e imperante, come fosse il "tempio d'Italia".
 
[[Categoria:Aziende sammarinesi]]
== Periodo greco ==
[[Categoria:Aziende di trasporto pubblico]]
''Rhegion'' contese a [[Siracusa]] l’egemonia dello [[Stretto di Messina|Stretto]], essendo uno dei centri politici e culturali più fiorenti della [[Magna Grecia]], esercitando per un certo periodo sotto il tiranno [[Anassila]] influenza anche sulla dirimpettaia città di [[Messina|Zancle]].
[[Categoria:Borgo Maggiore]]
 
Frequenti erano i contatti con le città calcidiche dello stretto sulla costa siciliana. Numerose furono le guerre che ebbe con [[Locri]] (inizialmente alleata, ma poi contrapposta), il cui territorio confinava con quello reggino e ne comprimeva lo sviluppo.
 
Il vasto stato reggino si estendeva sul [[mar Tirreno]] fino al fiume ''Metauro'' (l'attuale torrente ''Petrace'' nei pressi di [[Gioia Tauro]]) e su quello [[Jonio]] fino al fiume ''Halex'' (l'attuale torrente ''Galati'' nei pressi di [[Palizzi]]).
 
Come molte altre colonie che fondarono delle subcolonie, ''Reggio'' fondò [[Pixunte]] (Pixous) nel [[471 a.C.]] sulla foce del fiume [[Bussento]], identificata oggi probabilmente con la località ''Policastro Bussentino'', frazione di [[Santa Marina (SA)]].
 
=== Età arcaica ===
Inizialmente ''Rhegion'' fu retta da un [[Aristocrazia|governo aristocratico]] detto "governo dei mille", costituito da esponenti della discendenza calcidese. Questo governo fu successivamente trasformato in [[democrazia]] con l'adozione delle leggi di [[Caronda]] (il più importante legislatore delle colonie [[calcide|calcidesi]]), acquisite dalla città e messe in atto ancor prima delle altre colonie della [[Magna Grecia]]. Ciò permise a ''Reggio'' tra l'altro di avere una forte politica estera, portando i reggini ad un'alleanza con [[Locri|Locri Epizefìri]] per contrastare ''Kroton'' ([[Crotone]]), che insieme sconfissero nel [[VI secolo a.C.]] nella celebre ''Battaglia sul fiume Sagra''.
 
=== Anassila e l'unione dello stretto ===
[[Immagine:rhegion tetradramma anassila lepre.jpg|250px|thumb|right|Moneta coniata sotto [[Anassila]], raffigurante su un lato il tiranno vincitore alle [[olimpiadi]], sull'altro la [[lepre]] con l'iscrizione ''"ΡΕΓΙΝΟΝ"'' (''RHEGINON'', cioè "Della città di Reggio"), l'animale fu infatti introdotto da [[Anassila]] nelle due città dello stretto, che in quel periodo sotto il suo governo condividevano la moneta con l'immagine della [[lepre]].]]
Nel [[494 a.C.]] un giovane condottiero della discendenza messenica di nome [[Anassila]], occupò l’acropoli reggina e, rovesciando l'oligarchia che dominava la [[polis]], salì al potere dando inizio alla sua tirannide. Ciò tuttavia non fu un male per la città, infatti il suo governo portò ''Rhegion'' ad essere politicamente ed economicamente uno dei centri più importanti del [[mar Mediterraneo|Mediterraneo]].
 
Con l'aiuto della vicina [[Imera (colonia greca)|Imera]], nel [[498 a.C.]] [[Anassila]] occupò ''Zancle'' ([[Messina]]), che ribattezzò ''"Messana"'' in onore della [[Messenia]], patria d'origine da cui provenivano i suoi antenati. ''Reggio'' così ottenne il controllo dello stretto con l'unificazione delle due sponde sotto un unico governo.
 
Successivamente [[Anassila]], minacciato da [[Gela]], [[Agrigento]] e [[Siracusa]], si alleò con i [[Cartagine|Cartaginesi]] ma fu sconfitto dall'alleanza dorica ad [[Imera (colonia greca)|Imera]] che ebbe la meglio sul piano strategico.
 
Dopo la morte del tiranno avvenuta nel [[476 a.C.]], i figli ancora bambini furono affidati alla guida di ''Micito'', suo uomo fidato, il quale però non si dimostrò altrettanto abile in politica estera come [[Anassila]]; alleatosi con [[Taranto]] infatti, ''Micito'' tentò di espandere i confini verso nord ma venne ucciso e sconfitto nel [[461 a.C.]] I figli di [[Anassila]], che governavano ''Rhegion'' e ''Messana'', vennero così scacciati dalle due città dello stretto. Questo momento segnò la caduta della precedente alleanza che [[Anassila]] aveva instaurato con il tiranno siracusano [[Gerone I|Ierone]].
 
=== La nuova aristocrazia e l'arrivo dei pitagorici ===
{{nota|titolo=Il "Leone di Nemea" e la "Mediterranea"|larghezza = 250px|contenuto=
<gallery>
Immagine:Rhegion tetradramma leone di nemea.jpg
Image:Logo unirc.png
</gallery>
<small>Moneta recante la testa del ''[[Leone di Nemea]]'' (del [[400 a.C.]]), immagine particolarmente caratteristica della città.<br>L'effige fu infatti ripresa successivamente per creare il simbolo dell'''[[Università degli studi "Mediterranea" di Reggio Calabria|Università degli Studi di Reggio]]'', a voler ricordare il periodo di splendore artistico e culturale della civiltà reggina durante il quale la moneta fu coniata.</small>}}
Infatti quando nel [[455 a.C.]] i pitagorici furono scacciati da [[Crotone]], si stanziarono in varie città della [[Magna Grecia]], ma soprattutto a ''Reggio'', dove sorse una delle più grandi [[scuola pitagorica|scuole pitagoriche]] che, per la poesia e la letteratura, fece risplendere la città su ogni altra della [[Magna Grecia]], con effetti positivi anche sui costumi, sulle idee, sulla legislazione repubblicana.
 
Oltre alla scuola pitagorica sorse a ''Reggio'' un'importante scuola di [[scultura]] il cui massimo esponente fu ''Pythagoras'' ([[Pitagora Reggino]]), annoverato tra i cinque più grandi scultori dopo [[Fidia]], ciò contribuì non poco ad elevare la città sotto il profilo del gusto estetico ed artistico.
 
Nel [[433 a.C.]] ''Reggio'' stipulò il secondo trattato di alleanza con [[Atene]], riguardo il primo trattato non si dispone di notizie certe ma probabilmente avvenne almeno un decennio prima.
 
=== Le guerre con Siracusa e Locri ===
Nel [[399 a.C.]] la ''"Democrazia Calcidese"'' di ''Reggio'' rifiutò l'alleanza proposta da [[Siracusa]], ospitando inoltre i suoi esuli ''Eloride'' e ''Fitone''. Per questo nel [[393 a.C.]] il tiranno siracusano [[Dionisio I]], dopo aver preso tutte le città siciliane sullo stretto, minacciò i territori reggini al fine di aprirsi un varco verso l'Italia{{Ref 1}}. La crisi si risolse con una tregua che impose delle tasse ai reggini; in effetti ''Rhegion'', secondo quanto tramandano gli storici antichi, disponeva di mura difensive possenti che impedivano agli attacchi siciliani di aver ragione sulla città.
 
Alleata di [[Atene]], successivamente entrò in guerra contro [[Locri|Locri Epizefiri]] e [[Siracusa]], ma dopo 11 mesi di assedio ''Rhegion'' venne presa e semidistrutta da [[Dionisio I]] nel [[386 a.C.]], i superstiti vennero deportati a [[Siracusa]], mentre il generale ''Fitone'' che aveva comandato la resistenza venne ucciso.
 
Le possenti mura di ''Reggio'' furono però ricostruite sotto il controllo del figlio [[Dionisio II]], il quale cambiò il nome della città dandole il nome di ''Febea''; la città comunque riuscì a liberarsi dal suo dominio nel [[351 a.C.]].
<hr>
<small>'''1:''' il nome ''"Italia"'' anticamente era riferito alla penisoloa calabrese, mentre il nome ''"Calabria"'' era riferito a quella salentina.</small>
 
== Periodo romano ==
=== La città confederata alleata di Roma e la via Popilia ===
{{Vedi anche|Via Capua-Rhegium}}
Nel [[351 a.C.]] per contrastare le incursioni dei [[bruzi]], ''Reggio'' chiede aiuto a [[Roma antica|Roma]], la città così riesce a mantenere la propria indipendenza. Dieci anni dopo diviene città confederata ed è alleata della stessa [[Roma antica|Roma]] contro [[Pirro]] nel [[282 a.C.]], durante le [[guerre puniche]] e nelle successive guerre, essendo "socia navalis".
 
I collegamenti via terra con [[Roma antica|Roma]] erano assicurati dalla [[Via Popilia]], che portava da [[Reggio Calabria|Reggio]] fino a [[Capua]], e da lì la [[Via Appia]] conduceva fino a [[Roma antica|Roma]]. Nel [[132 a.C.]] infatti la magistratura romana decretò la costruzione di una strada che congiungesse stabilmente [[Roma antica|Roma]] con la ''"Civitas foederata Regium"'', estrema punta della penisola italica. L'opera fu iniziata dal console ''Lucio Popillius Lænas'' e fu poi portata a termine dal pretore ''T. Annius Rufus'' (motivo per cui fu chiamata anche ''via Annia'' oltre che ''via Popilia''). I centri principali indicati sul ''"cippo di Polla"'' erano dunque: Capua, Nuceria, Moranum, Cosentia, Valentia, ad fretum, ad statuam, Rhegium.
 
Nel [[90 a.C.]] divampa il cosiddetto ''Bellum Sociale'', nel quale gli alleati italici si schierano contro [[Roma antica|Roma]], e ''Reggio'' è l'unica città del bruzio toccata dalle operazioni militari: [[Marco Lamponio]], [[Tiberio Clepirio]] e [[Ponzio Telesino]] a capo dell'esercito italico cercano di conquistarla per farne base ideale per l'invasione della vicina [[Sicilia]], ma il proprio pretore dell'isola [[Caio Norbano]] la soccorre, e a lui per riconscenza la città dedica una statua di cui si rinviene la base iscritta.
 
=== Prosperoso municipio dell'impero romano ===
Nell'[[89 a.C.]], terminato il bellum sociale, ''Reggio'' diviene ''[[Municipio (storia)|municipium]]'' romano, e in particolare ''"municipium cum suffragio"'', conservando cioè la libertà di governarsi con leggi proprie, e di parlare la [[lingua greca]], come premio alla sua fedeltà a [[Roma antica|Roma]].
 
In età augustea prese il nome ''Regium Julium'', probabilmente in onore di [[Ottaviano|Giulio Cesare Ottaviano]] che la popolò con la sua [[Gens Giulia]]. Allo stesso [[Ottaviano]] divenuto imperatore Augusto i Reggini dedicarono una statua, di cui si rinvenne nel [[1920]] la base con l'iscrizione ''"AUGUSTI"''. La città comincia quindi ad avviarsi verso una lenta romanizzazione della lingua e dei costumi, si afferma il concetto di stato unitario tipico della Roma repubblicana ed imperiale, quindi ''Reggio'' perde autonomia istituzionale.
<!--la città è dotata di Boulè, Eiskletos, Ailia, il pritanee è riportato su tutti gli atti pubblici-->
In questo periodo le case di ''Rhegium'' sono servite da acquedotti che attingono dalla fiumara dell'Annunziata e nei pressi di ''via Reggio Campi''; tra i tanti, un grande serbatoio/cisterna ellittica fu rinvenuto in ''via [[Francesco Acri|Acri]]''.
 
La lenta latinizzazione della città permetteva di mantenere il [[greco]], che veniva utilizzato dal ceto dirigente e dai mercanti che intrattenvano rapporti commerciali con l'[[Africa]], l'[[Egitto]] e le coste dell'[[Asia minore]]; di queste assidue frequentazioni con l'oriente ne è testimonianza l'architrave marmoreo con iscrizione latina del tempio di [[Iside]] e [[Serapide]] del [[I secolo a.C.]]
 
''Regium Julium'' fu amministrata (secondo le testimonianze del [[II secolo]] d.C.) dai ''quadrumviri quinquennali'' con amministrazione di giustizia ed ''edilicia potestate'', e per tutta l’età imperiale, nonostante i numerosi terremoti, fu tra le più importanti città dell’[[Italia meridionale]]. Mantenne a lungo la lingua e le tradizioni greche. Nel [[IV secolo]] fu residenza del governatore (corrector) della provincia di ''"Lucania e Bruzio"''. In questo periodo sorgono numerosi edifici romani, tra cui il ''[[Pritaneo]]'' ed il ''Tempio di [[Apollo]] Maggiore'' (del quale si ignora oggi l'ubicazione), resti di un grande [[Ninfeo]] furono ritrovati nei pressi della stazione lido e di terme a ''Piazza Italia''. L'abbondanza di acqua permise la costruzione di impianti termali pubblici e privati lungo il mare e all'estremità del [[Lungomare Falcomatà|Lungomare]], indizio di civiltà raffinata e centro di vita mondana, attestata da un'iscrizione del [[374]] d.C., rinvenuta ne [[1912]] dove oggi sorge la [[Banca d'Italia]], tra il ''Corso [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]]'' e la ''via Palamolla'' che narra com e il governatore [[Ponzio Attico]] fece ricostruire le terme pubbliche dopo il terremoto del [[305]] d.C. e restaurare il vicino palazzo del tribunale.
 
=== Inizio del Cristianesimo e caduta dell'Impero romano ===
{{vedi anche|Leggenda della Colonna di San Paolo}}
La città fu tra le prime della penisola ad essere influenzata dal [[cristianesimo]], come è attestato negli [[Atti degli Apostoli]] (XXVIII, 13), infatti [[Paolo di Tarso|San Paolo]] nel suo terzo viaggio che lo condusse da [[Malta]] a [[Roma]], nel [[61]] fece tappa a ''Reggio''.
 
Punto obbligato di passaggio verso la [[Sicilia]], ''Regium Julium'' fu saccheggiata e distrutta da [[Alarico]] nel [[410]] e, per la sua posizione, divenne dopo la caduta dell’[[Impero Romano d'Occidente]], uno dei principali obiettivi degli eserciti che invasero l’[[Italia]].
 
== Invasioni barbariche e periodo bizantino ==
Caduto l'[[Impero Romano d'Occidente]], durante il periodo delle [[invasioni barbariche]] Reggio fu minacciata numerose volte, dopo il saccheggio dei [[Visigoti]] di [[Alarico]] nel [[410]] seguì la ''guerra greco-gotica'' con l’assedio da parte degli [[Ostrogoti]] di [[Totila]] nel [[549]]. Sotto l’imperatore bizantino [[Giustiniano]] la città fu conquistata nel [[536]] dalle truppe guidate da [[Belisario]], Reggio quindi fu provvista di mura e fortificazioni.
 
Per più di cinque secoli la città fece parte dell'impero di [[Bisanzio]], durante il quale rifiorì culturalmente e politicamente divenendo nel [[VI secolo]] capoluogo del [[Bruzio]].
 
Con il nuovo benessere economico sotto l'imperatore d'oriente [[Basilio I di Bisanzio|Basilio I]], la sua sede vescovile fu elevata a ''"Metropoli dei possessi bizantini dell'[[Italia meridionale]]"'' il che le permise di diventare il nucleo principale della ''chiesa grecanica meridionale'', meta di un continuo afflusso di monaci basiliani, i quali favorirono la massiccia presenza di conventi e luoghi di culto nel territorio reggino; ne sono oggi alcune testimonianze la [[Chiesa degli Ottimati]] (vicino il [[Castello Aragonese di Reggio Calabria|Castello Aragonese]]), la struttura antica della [[Cattolica dei Greci|Cattolica dei Greci]] (in ''via [[Aschenez]]''), la [[Cattolica di Stilo]] ed altre ancora.
 
All'inizio del [[900]] ''Reggio'' fu conquistata dagli [[Arabi]] capeggiati da ''Abû el’-Abbâs'', che massacrarono gli abitanti e uccisero il vescovo, ma introdussero la coltivazione del [[Morus (botanica)|gelso]] e l’allevamento dei [[bachi da seta]], che si rivelerà poi importante per l'economia reggina.
 
Nel [[909]] la città fu ripresa dai [[Bizantini]] che ne fecero il centro amministrativo dell'[[Italia meridionale]] con il titolo di ''"Capitale del Ducato di Calabria"'', e Reggio divenne di nuovo florida e popolosissima. Per fronteggiare al meglio la minaccia araba, intorno al [[1000]] i [[Bizantini]] ampliarono il castello cittadino (la cui costruzione risale in ogni modo ad un'età più antica), e fecero erigere varie fortificazioni nell’entroterra della città, edificando alcuni [[kastra]], detti anche [[motte]], di cui ricordiamo i quattro principali di [[Motta di Sant'Aniceto|Sant'Aniceto]], [[Motta di Sant'Agata|Sant'Agata]], [[Motta di Calanna|Calanna]] e [[Motta di Cenisio|Cenisio]].
 
== Medioevo e periodo normanno-angioino-aragonese ==
[[Image:Reggio Calabria Incisione 1600.jpg|thumb|350px|left|Reggio in una'antica incisione, sono indicate le porte della città, le fortificazioni e le principali chiese. <br/><small>(Gentile concessione)</small>]]
Dal [[1001]] al [[1027]] ''Reggio'' fu dominata dagli [[emiri]] palermitani, ma nel [[1060]] [[Roberto il Guiscardo]] prese la città nominandosi egli stesso ''Duca di [[Calabria]]'', nominò la città ''"sede del giustizierato di [[Calabria]]"'' (senza quindi infeudarla) e riportò la sede vescovile nell'orbita del [[Papa]] della [[Chiesa di Roma]]; risale infatti a quest'epoca l’istituzione del primo ''arcivescovato latino'' che pur lasciando sopravvivere la liturgia ortodossa, impose la gerarchia cattolica. Nel [[1085]] dopo aver patito un nuovo saccheggio dai [[Saraceni]] dell'[[emiro]] ''Benavert'', ''Reggio'' diventa il ponte strategico per l'occupazione della [[Sicilia]] da parte del conte [[Ruggero d'Altavilla]].
 
Dopo il dominio [[Normanni|Normanno]] la città seguì le alterne vicende di [[Angioini]] e [[Aragonesi]], rimanendo sempre e comunque capoluogo regionale. Nel [[1267]] passata sotto gli [[Angioini]] subì un peggioramento delle proprie condizioni economiche e sociali a causa della pressione fiscale e delle guerre degli [[Angioini]] (a tale proposito si ricorda che Reggio durante i [[Vespri Siciliani]] del [[1282]] si alleò con gli [[Aragonesi]], tentando invano di liberarsi dal dominio angioino che la occupò ancora per più di un secolo).
 
Nel [[1443]] [[Alfonso il Magnanimo]] la tolse agli [[Angioini]] riducendola a feudo del [[Regno di Napoli]] e privandola temporaneamente del titolo di capoluogo regionale che le fu restituito nel [[1465]] da [[Ferdinando I di Aragona]]<!--o [[Ferrante I]]??--> in seguito ad un’imponente sommossa popolare.
 
Nella seconda metà del [[XV secolo]] la società reggina attraversò una fase di forte sviluppo tuttavia non durevole per l'instabilità del regno aragonese.
 
== Il '500 ==
[[Image:Reggio Calabria Incisione Regno di Napoli.jpg|thumb|350px|right|Reggio in un'incisione del Regno di Napoli.]]
Nel [[1502]], durante la guerra fra spagnoli e francesi, la città fu conquistata dal Generale [[Consalvo di Cordova]] ''il Gran Capitano'' ed assoggettata a [[Ferdinando il Cattolico]] re di [[Spagna]].
 
La dominazione spagnola inizialmente non produsse effetti particolarmente svantaggiosi, infatti il titolo di capoluogo della provincia della ''Calabria Ultra'' fece registrare nella prima metà del [[XVI secolo]] un buon andamento demografico ed una considerevole ripresa economica.
 
La situazione però precipitò nella seconda metà del secolo, con l'avanzata degli [[Ottomani]] nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] e le incursioni dei pirati turchi.
 
Infatti la città fu saccheggiata nel <!--[[1543]], date da verificare, per ora mi fido dell'articolo su [[Ariadeno Barbarossa]]--> [[1512]] dal famoso condottiero turco [[Ariadeno Barbarossa|Khayr al-Dīn]], più noto col soprannome di Barbarossa; nel [[1526]] il turco attacca nuovamente ''Reggio'', ma questa volta subisce lo scacco ed è costretto a rivolgere le sue mire altrove. Nel [[1594]] la città viene nuovamente saccheggiata da ''Scipione Sinan Cicala'', un rinnegato messinese convertitosi all'islamismo.
 
Nel frattempo il centro urbano fu danneggiato da un evento sismico nel [[1562]] che fece sprofondare il promontorio di [[Punta Calamizzi]], pivando la città del suo porto.
 
Oltre a mettere in crisi la produzione ed il commercio, le incursioni turche indebolirono politicamente la città, che per ragioni di sicurezza fu temporaneamente privata del capoluogo della Calabria Ultra.
 
== Il '600 e il '700==
[[Image:Reggio calabria 1700.jpg|thumb|400px|left|Mappa di Reggio nel XVIII secolo.]]
Nel [[XVII secolo]] tuttavia cominciò nella zona la coltivazione del [[bergamotto]], agrume originatosi spontaneamente a ''Reggio'', destinato a divenire insieme all'allevamento del [[baco da seta]] la principale attività produttiva nei secoli successivi.
 
Nel corso del [[XVIII secolo|Settecento]], passata sotto il governo dei [[Borbone]], la città attraversò un periodo di prosperità e notevole crescita demografica, grazie anchre alll'affermarsi dell'agricoltura incentrata sulle colture specializzate del ''"giardino mediterraneo"'' (agrumi, gelso, vite, lino e ortaggi).
 
Lo sviluppo agricolo fu comunque favorito dall'assenza del latifondo e dalla diffusione della colonìa con le piccole proprietà contadine, che incrementarono l'allevamento dei bachi e la produzione della seta grezza nelle filande per il mercato dell'esportazione.
 
Ben inserita nei commerci internazionali, a '''Reggio''' fiorì anche l'industria della lavorazione dell'essenza del [[bergamotto]] (oggi [[DOP]]), che superò la produzione della [[seta]] destinata ad entrare in crisi verso la fine del secolo.
 
[[Image:Messina earthquake 1783.jpg|thumb|400px|Il rovinoso terremoto del 1783.]]
Purtroppo nel [[1743]] ''Reggio'' fu colpita da un'epidemia di [[peste]] che ne decimò la popolazione, e nel [[1783]] fu in parte distrutta dall’ennesimo terremoto, eventi traumatici che intaccarono la stabilità economica e incisero negativamente sull'andamento demografico. La città si riprese lentamente, fu ricostruita secondo il progetto proposto dall'ing. [[Giambattista Mori]], che fece riedificare gli edifici con criteri più razionali e tracciando strade orizzontali ed ortogonali.
 
{{quote|La ricostruzione ha reso Reggio pulita e piacevole|George Gissing, il romanziere inglese visitò la Città nel 1897}}
 
Le idee [[illuminismo|illuministe]] si diffusero anche negli ambienti culturali reggini, favorendo la nascita di una [[massoneria|loggia massonica]] fondata da ''Giuseppe Logoteta'' che però incise poco nel tessuto socio-politico della città a causa dell'attività di prevenzione della polizia borbonica, tesa a stroncare sul nascere ogni velleità rivoluzionaria.
 
== L'800 e il '900 ==
Durante la breve fase del governo di [[Gioacchino Murat]] alla quale seguì la conquista francese, ''Reggio'' subì un rapido processo di modernizzazione con una serie di lavori pubblici quali i ponti sui torrenti [[Calopinace]] e ''Annunziata'', l'illuminazione a petrolio del centro storico, la costruzione del ''Real Teatro Borbonio'' e l'istituzione del primo liceo.
 
Elevata a [[ducato]] del [[Generale (esercito)|generale]] ''Oudinot'', la città fu poi bombardata dalla flotta inglese nel [[1810]]. Tornata ai [[Borbone]] che le riconobbero il ruolo di capoluogo di una nuova provincia calabrese, la ''Calabria Ultra Prima'', ''Reggio'' fu teatro dei moti risorgimentali del [[2 settembre]] [[1847]] e nel [[1860]] fu espugnata dai [[garibaldini]] entrando a far parte del [[Regno d'Italia]].
 
Il [[28 dicembre]] [[1908]] la città fu nuovamente rasa al suolo da uno degli eventi più catastrofici del [[XX secolo|'900]], un grave [[terremoto]] seguito da un devastante [[tsunami]], che coinvolse anche [[Messina]] e che causò centinaia di migliaia di morti. ''Reggio'' quindi fu nuovamente e prontamente ricostruita con molti edifici in [[stile liberty]] dagli innovativi criteri antisismici e divenne molto popolosa grazie all'immigrazione dalla provincia.
 
== L'epoca fascista e la ''"Grande Reggio"'' ==
{{Vedi anche|Grande Reggio}}
[[Image:Mappa grande reggio.jpg|thumb|300px|right|Mappa della ''"[[Grande Reggio]]"'' che inizialmente comprendeva anche Villa San Giovanni.]]
La città si dimostrò inizialmente poco propensa al [[fascismo]], infatti nel [[1924]] le forze antifasciste ottennero la maggioranza dei consensi alle elezioni politiche e nello stesso anno si svolse anche una manifestazione cittadina, determinata dalla notizia infondata delle dimissioni del governo Mussolini.
 
In epoca fascista comunque la città allargò l'area del suo comune grazie al progetto della ''"[[Grande Reggio]]"'', la cui realizzazione fu voluta caparbiamente dal primo podestà reggino, [[Giuseppe Genoese Zerbi]], che creò un'unica [[area metropolitana]] dalla fusione dei quattordici comuni limitrofi di [[Catona]], [[Gallico (quartiere di Reggio Calabria)|Gallico]], [[Ortì]], [[Podargoni]], [[Mosorrofa]], [[Gallina (quartiere di Reggio Calabria)|Gallina]], [[Pellaro]], [[Cannitello]], [[Villa San Giovanni]], [[Campo Calabro]] e [[Fiumara (RC)|Fiumara]] (questi ultimi quattro in seguito staccatisi per costituire il comune di [[Villa San Giovanni]]). La popolazione urbana superò così la soglia dei 100.000 abitanti.
 
Tra gli [[anni 1920|anni '20]] e [[anni 1930|'30]] la città venne rimodernata con la costruzione di nuovi quartieri. Sorsero i rioni di edilizia popolare <!--INSERIRE QUARTIERI-->e si costruirono diverse strutture pubbliche quali la Stazione Ferroviaria, il [[Museo Nazionale della Magna Grecia]] e il [[Teatro Comunale Francesco Cilea]].
 
La [[Seconda Guerra Mondiale]] coinvolse direttamente la città che nel maggio del [[1943]] fu ripetutamente bombardata dagli alleati angloamericani, ed il [[3 settembre]] le truppe dell'ottava armata anglo-americana del generale Montgomery la occuparono, insediandovi una nuova amministrazione comunale della quale il primo sindaco fu [[Antonio Priolo]] (poi divenuto sottosegretario nei governi Parri e De Gasperi).
 
Le elezioni per l'assemblea costituente e quelle amministrative del [[2 giugno]] [[1946]] videro prevalere la [[Democrazia Cristiana]], che delineò la nuova fisionomia politica della città per lungo tempo prevalentemente cattolica e moderata.
 
In questo periodo un considerevole fenomeno d'inurbamento portò la popolazione ad aumentare sensibilmente raggiungendo la quota di 165.882 abitanti (censimento del [[1971]]).
 
== Storia recente ==
=== I "Fatti di Reggio" ===
{{Vedi anche|Fatti di Reggio}}
Per molte ragioni tra cui il fatto che ''Reggio'' è un porto, è più vicina alla [[Sicilia]], è una delle città più antiche d'[[Italia]], il cuore politico e religioso della [[Calabria]], nonché la città più antica e popolosa della regione, è sempre stata la città più importante dei territori che oggi costituiscono la [[Calabria]].
 
Per questi motivi, nell'Italia repubblicana, è stata capoluogo della regione Calabria fino al [[1970]], anno in cui le fu tolto il primato in favore di [[Catanzaro]]. Ufficialmente la decisione fu presa per ragioni di collocazione geografica, ma secondo molti (opinione pubblica, stampa e studiosi) questo spostamento avvenne per ragioni politiche e fu una scelta discutibile, soprattutto alla luce della storia seguente che dimostrò l'isolamento politico-amministrativo nei decenni successivi.
 
Questa scelta provocò la rivolta dei Reggini che portò ai "[[Moti di Reggio]]" (luglio [[1970]] - aprile [[1971]]) durante i quali i cittadini protestarono duramente resistendo alla repressione militare messa in atto dallo stato, con atti di "guerriglia urbana", fianccheggiati dal sindaco [[Pietro Battaglia]] e dal leader della rivolta ''Ciccio Franco'', il quale utilizzò in tale occasione lo slogan ''"Boia chi molla"'' (di [[Gabriele D'Annunzio|D'Annunziana]] Memoria). I moti furono duramente repressi dal massiccio intervento di carabinieri, polizia e reparti dell'esercito, con un bilancio complessivo di cinque morti (in circostanze ignote ancora da verificare), centinaia di feriti e migliaia di arresti. Tuttavia ''Reggio'' è oggi sede del ''Consiglio Regionale della Calabria'', l'unico fra i compromessi politici mantenuti dal governo, gli altri riguardanti impianti per il rilancio industriale e commerciale infatti non furono mai attuati, rivelandosi quindi secondo l'opinione pubblica mere promesse di circostanza.
 
A seguito dei moti reggini seguì un periodo di grande difficoltà economica e politica, con il passare degli anni la città cadde in un profondo stato di torpore, di appiattimento sociale e culturale (degrado urbano, abusivismo edilizio, guerre di mafia), con molte promesse governative di sviluppo non mantenute come il mancato decollo dei poli industriali di [[Montebello Ionico|Saline Joniche]] e di [[Gioia Tauro]], la crisi delle attività agricole tradizionali, quindi l'intensificarsi del flusso migratorio, soprattutto giovanile, in direzione delle regioni del Centro-Nord. Ma la situazione fortunatamente era destinata a cambiare.
 
=== La "Primavera di Reggio" ===
[[Image:Reggio Calabria Lungomare con Etna.jpg|thumb|400px|right|Reggio Calabria - Lungomare Falcomatà con Etna sullo sfondo </br> <small>(Gentile concessione)</small>]]
Questo periodo durò all'incirca fino alla fine degli [[anni 1980|anni '80]] finché non cominciò la cosiddetta ''"Primavera di Reggio"'' con il sindaco [[Italo Falcomatà]], il quale con straordinaria forza d'animo e l'esortazione a ''"Reinnamorarsi di Reggio"'' riempì gli animi dei cittadini dando vita ad un periodo di forte rinascita.
 
Nel [[1982]] l'''Università degli studi di Reggio'' (nata nel [[1968]]) diventa ''università statale'', ed oggi prende il nome di [[Università degli studi "Mediterranea" di Reggio Calabria|Università degli Studi "Mediterranea"]]. Negli [[anni 1990|anni '90]] sotto Falcomatà la città assiste ad una ripresa socio-culturale del territorio, vengono portati a termine i lavori (fermi da più di venti anni) sul [[lungomare Falcomatà|lungomare]], ammirato e decantato da [[Gabriele D'Annunzio]] come ''"il più bel chilometro d'Italia"'', che dopo la scomparsa del sindaco prenderà il suo nome. Oggi sotto l'amministrazione [[Giuseppe Scopelliti|Scopelliti]] la città continua a risvegliarsi e ad essere in crescita portando avanti la sua naturale vocazione turistica.
 
== Bibliografia ==
{{BiblioReggioCalabria}}
 
== Voci correlate ==
* [[Reggio Calabria]]
* [[Leggenda della Colonna di San Paolo]]
* [[Grande Reggio]]
* [[Sindaci di Reggio Calabria|Elenco dei sindaci di Reggio Calabria]]
 
[[Categoria:Reggio Calabria|Storia]]
[[Categoria:Storia di Reggio Calabria| ]]
[[Categoria:Storia della Calabria|Reggio Calabria]]
{{Reggio Calabria}}