Marco Valerio Voluso Massimo e Esox lucius: differenze tra le pagine

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{{Tassobox
{{Bio
|nome=Luccio
|Nome = Marco Valerio
|statocons_ref=<ref>{{IUCN|summ=135631}}</ref>
|Cognome = Voluso Massimo
|statocons_versione=iucn3.1
|Sesso = M
|statocons=LC
|PreData = in [[lingua latina|latino]]: ''Marcus Valerius Volusus Maximus''
|immagine=Esox Lucius.JPG
|LuogoNascita =
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<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|AnnoNascita =
|dominio= [[Eukaryota]]
|LuogoMorte =
|regno=[[Animalia]]
|GiornoMeseMorte =
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|AnnoMorte = [[499 a.C.]]<ref name="Livio_20" />
<!-- PER LE PIANTE: -->
|Attività = politico
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|Nazionalità = romano
|divisione=
|PostNazionalità = , console nel 505 a.C., fratello di [[Publio Valerio Publicola]] ([[console (storia romana)|console]] nel [[509 a.C.]]<ref>Publio Valerio Publicola, quattro volte console, fu uno protagonisti del rovesciamento della [[sette re di Roma|monarchia]].</ref>) e padre di [[Manio Valerio Voluso Massimo]] ([[Dittatore (storia romana)|dittatore]] nel [[494 a.C.]]) e di [[Lucio Valerio Potito (console 483 a.C.)|Lucio Valerio Potito]] (console nel [[483 a.C.|483]] e nel [[470 a.C.]])
|sottodivisione=
}}
<!-- PER GLI ALTRI ESSERI VIVENTI: -->
|superphylum=
|phylum=[[Chordata]]
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<!-- PER TUTTI: -->
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|genere=[[Esox]]
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|specie='''E. lucius'''
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore=[[Carl von Linné|Linnaeus]]
|binome=Esox lucius
|bidata=[[1758]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
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|tridata=
<!-- ALTRO: -->
|sinonimi=Esox boreus, Esox estor, Esox lucioides, Esox lucius atrox, Esox lucius bergi, Esox lucius lucius, Esox reichertii baicalensis, Luccius vorax, Lucius lucius, Trematina foveolata
(sinonimi ambigui)
Esox lucius lucius wiliunensis, Esox lucius variegatus, Esox nobilior
|nomicomuni=
|mappa_distribuzione=Distribution map of Esox lucius.png
}}
 
Il '''luccio'''<ref>{{Cita web|url=https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11953|titolo=Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale|sito=www.politicheagricole.it|lingua=it|accesso=2018-04-07}}</ref> ('''Esox lucius''', [[Carl von Linné|Linnaeus]] [[1758]]) è un [[pesce]] di [[acqua dolce]] appartenente alla famiglia ''[[Esocidae]]'' dell'ordine degli ''[[Esociformes]]''.
==Biografia==
Secondo [[Plutarco]], sarebbe stato un discendente di uno dei primi ''[[Valerii]]'', che, poco dopo la [[fondazione di Roma]], avrebbe portato alla riconciliazione tra [[Sabini]] e [[Romani]], e alla pace in seguito firmata tra i due popoli.<ref name="Plutarco_1">Plutarco, 1.</ref> [[Dionisio di Alicarnasso]] confermó che egli sarebbe stato un discendente dei Sabini giunti a [[Roma]] con [[Tito Tazio]], che condivideva il trono con [[Romolo e Remo|Romolo]].<ref name="Dionisio_67">Dionisio di Alicarnasso, IV, 67.</ref>
 
È caratterizzato dalla bocca a "becco d'anatra", dotata di robusti e acuminati denti.
Dopo l'instaurazione della [[Repubblica romana|repubblica]], non aveva ancora avuto luogo la consacrazione del [[tempio di Giove Capitolino|tempio]] di [[Giove Capitolino]].<ref name="Livio_8">Livio, II, 8.</ref><ref name="Plutarco_13">Plutarco, 13.</ref> Per questo motivo [[Marco Orazio Pulvillo]] ebbe l'onore, per sorte o per la decisione dei [[senato romano|senatori]], di provvedere alla consacrazione. Il fatto rivestiva particolare importanza in quanto Publicola era fuori Roma alla testa dell'esercito nell'ambito delle operazioni belliche contro gli abitanti di [[Veio]].<ref name="Livio_8" /><ref name="Dione_28">Cassio Dione, III, 28.</ref><ref name="Plutarco_14">Plutarco, 14.</ref> Marco Valerio Voluso, assieme alla sua famiglia, tentó in tutti i modi di impedire la consacrazione, in quanto avrebbe voluto rimandarla al ritorno di Publicola. Per tale motivo fece credere che il figlio di Pulvillo fosse morto, ma il console non se preoccupò affatto e proseguí nella consacrazione.<ref name="Livio_8" /><ref name="Dione_28" /><ref name="Plutarco_14" />
 
== Distribuzione e habitat ==
Nel [[508 a.C.]], partecipó alla battaglia contro [[Porsenna]] alle porte di Roma, in qualitá di comandante dell'ala destra dell'esercito in subordine al console [[Tito Lucrezio Tricipitino]]; non riuscì, in quell'occasione, a fermare la rotta delle truppe che seguì al ferimento del console.<ref name="Dionisio_22">Dionisio di Alicarnasso, V, 22-23.</ref>
{{dx|[[File:Brochet Luc Viatour .jpg|thumb|Il caratteristico muso allungato di ''Esox lucius''.]]}}
[[File:Luccio - Acquario civico di Milano.jpg|thumb|Esemplare di Luccio nell'[[Acquario civico di Milano]]]]
 
Questo pesce è diffuso nel [[Nordamerica|continente nordamericano]], pressoché in tutti i bacini fluviali atlantici e del Pacifico. In Eurasia è presente dalla [[Francia]] alla [[Siberia]], compresa l'[[Italia]]. In [[Irlanda]] e [[Inghilterra]] è presente in gran numero.
Nel [[505 a.C.]] venne eletto [[console]] assieme a [[Publio Postumio Tuberto]]. In quell'anno, i [[Sabini]] effettuarono delle incursioni all'interno del territorio romano. In seguito a questo, Voluso prese il comando dell'esercito per fronteggiare il nemico e si schierò sulle rive dell'[[Aniene]].<ref name="Dionisio_37">Dionisio di Alicarnasso, V, 37.</ref> Dopo qualche tempo in cui entrambe le fazioni si fronteggiarono senza scontrarsi, si venne a battaglia sulle sponde del fiume.<ref name="Dionisio_38">Dionisio di Alicarnasso, V, 38.</ref> Respinse i [[Sabini]] che aveva di fronte mentre l'altra ala cominció a indietreggiare, fino a quando il console collega invió [[Spurio Larcio Rufo]] con la cavalleria a ristabilire l'equilibrio delle forze. La fanteria al seguito contribuì alla definitiva sconfitta dei Sabini, che si diedero alla fuga; solo il calare della notte li salvó dallo sterminio. Per questa vittoria ottenne, assieme al collega, gli onori del [[trionfo]].<ref name="Plutarco_21">Plutarco, 21.</ref> Oltre a ciò gli venne accordato l'onore di costruire una [[villa romana|villa]] sul [[colle Palatino|Palatino]] a spese dello stato.<ref name="Dionisio_39">Dionisio di Alicarnasso, V, 39.</ref>
 
Il luccio è un utile e prezioso equilibratore naturale. Nella sua dieta preferisce selezionare prede morte o deboli o malate, inibendo anche l'eccessiva prolificità di altri pesci, ciprinidi soprattutto, i quali, sviluppandosi in numero eccessivo, potrebbero modificare l'equilibrio di alcuni ambienti.
Nel [[501 a.C.]] i [[Latini]] erano in agitazione in quanto [[Ottavio Mamilio]], genero di [[Tarquinio il Superbo]], desiderava restituirgli il trono e unire, per questa ragione, i [[Latini]] contro Roma. Marco Valerio Voluso venne inviato come ambasciatore verso le città vicine per tentare di calmare gli animi; in seguito si recó all'assemblea dei latini, che si preparavano alla guerra.<ref name="Dionisio_50">Dionisio di Alicarnasso, V, 50.</ref> Nel discorso che tenne dimostró che Roma era rimasta fedele a tutti i suoi impegni verso i Latini, e che, pertanto, non vi era alcun ''[[Casus belli (locuzione)|casus belli]]'' tra i due popoli; Ottavio Mamilio e Tarquinio il Superbo riuscirono, tuttavia, a far votare all'assemblea che il trattato tra i [[Latini]] e i romani fosse sciolto. La guerra venne dunque dichiarata poco dopo.<ref name="Dionisio_51">Dionisio di Alicarnasso, V, 51.</ref>
 
== Descrizione ==
Secondo [[Tito Livio]], Voluso participó alla [[battaglia del lago Regillo]] nel [[499 a.C.]], agli ordine del [[Dittatore (storia romana)|dittatore]] [[Aulo Postumio Albo Regillense]]. Nel momento in cui la battaglia infuriava e i [[Latini]] iniziavano a cedere, uno dei figli di Tarquinio il Superbo avanzó con il corpo degli esilitati romani riequilibrando la lotta.<ref name="Livio_19">Livio, II, 19.</ref> Per questo Voluso si lanció contro Tarquinio, ma cadde colpito dai nemici.<ref name="Livio_20">Livio, II, 20.</ref>
Può raggiungere 1,40 [[metro|m]] di lunghezza e superare i 20 [[Chilogrammo|kg]] di peso (sono stati catturati esemplari di quasi 30&nbsp;kg). La crescita e le dimensioni finali sono piuttosto variabili in relazione all'alimentazione e alla temperatura dell'acqua. In genere raggiunge i 20 [[centimetro|cm]] durante il primo anno di vita e il metro in età adulta. Gli esemplari di maggiori dimensioni sono generalmente femmine. Il luccio ha la particolarità singolare di avere più di 600 denti molto affilati sull'esoscheletro, più quelli che ha sulla lingua.
 
Oltre che dalla bocca di grosse dimensioni, fornita di file di denti uncinati per meglio trattenere le prede una volta catturate, il luccio è caratterizzato da una testa piuttosto grande rispetto al corpo, di forma allungata e schiacciata (per questo motivo è noto in alcune regioni d'Italia come "Luccio Papera"). La colorazione varia a seconda dell'habitat e della colorazione dell'acqua: ventre bianco giallastro, dorso verde-bruno maculato scuro.
==Note==
La forma corporale è influenzata dalla corrente delle acque in cui vive: nelle acque in cui siano presenti correnti assume una fisionomia allungata, nelle acque ferme presenta un corpo più tozzo.
<references/>
 
==Bibliografia Biologia ==
===Fonti primarieRiproduzione ===
Le femmine, che raggiungono la maturità sessuale intorno ai 3-4 anni di età, depongono le uova all'inizio della stagione primaverile in zone ricche di vegetazione; esse aderiscono alle piante acquatiche fino alla schiusa, quando le [[larva|larve]] permangono attaccate agli steli vegetali per mezzo di un organo adesivo del capo e in pochi giorni assorbono completamente il sacco vitellino.
*[[Cassio Dione]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]''.
*[[Dionisio di Alicarnasso]], ''Antichità romane''.
*[[Plutarco]], ''[[Vite parallele]]'', ''Publicola''.
*[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]''.
 
===Fonti secondarieAlimentazione ===
È un predatore di altri pesci, caccia restando immobile fra le piante acquatiche in attesa che la preda si avvicini, in assenza di prede consone non disdegna rane, piccoli mammiferi, giovani uccelli acquatici e il [[cannibalismo]].
* [[William Smith (lessicografo)|William Smith]], [[Dizionario di biografia e mitologia greco-romana]]
 
==Voci= correlateSpecie affini ===
[[File:Esox cisalpinus.jpg|thumb|Questo esemplare catturato in Toscana appartiene alla nuova specie ''Esox cisalpinus'' o ''Esox flaviae''.]]
*[[Consoli repubblicani romani]]
Le [[popolazione biologica|popolazioni]] di luccio presenti in Italia sono state descritte come nuova [[specie]] nel 2011 indipendentemente da due gruppi di autori, ovvero come ''Esox cisalpinus'' (Bianco e Delmastro, 2011)<ref>Piergiorgio Bianco e Giovanni Battista Delmastro, ''Recenti novità tassonomiche riguardanti i pesci d'acqua dolce autoctoni in Italia e descrizione di una nuova specie di luccio'', Researches on Wildlife Conservation, vol. 2 (suppl.), 2011</ref> o ''Esox flaviae'' (Lucentini ''et al.'', 2011)<ref>{{en}} L. Lucentini , M.E. Puletti, C. Ricciolini, L. Gigliarelli, D. Fontaneto, ''et al.'' (2011) ''Molecular and Phenotypic Evidence of a New Species of Genus Esox (Esocidae, Esociformes, Actinopterygii): The Southern Pike, Esox flaviae''. PLoS ONE 6(12): e25218. doi:10.1371/journal.pone.0025218 ([http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0025218 scaricabile gratuitamente])
*''[[Gens Valeria]]''
</ref>. Queste popolazioni mostrano, oltre a differenze [[genetica|genetiche]] e molecolari, anche una [[livrea]] caratterizzata da bande o strisce chiare su fondo scuro (contro la colorazione verdastra con macchie rotondeggianti giallastre, tipica di ''E. lucius'') e un minor numero di [[scaglia|scaglie]] lungo la [[linea laterale]].
 
== Pesca ==
{{Box successione
[[File:Esox lucius.jpg|thumb|left|Un luccio di piccole dimensioni.]]
|carica = ''[[Fasti consulares]]''|immagine = LupaCapitolina.png
È considerato il re dei predatori d'acqua dolce. Si [[pesca a spinning]] oppure con il vivo o l'esca morta, sia a fondo che con il galleggiante. Generalmente si pesca individuando la tana o il posto dove presumibilmente è in caccia: tronchi sommersi, canneti, erbai, tappeti di ninfee possono essere tutti posti dove l'esocide attende le sue prede in agguato. Nei grandi laghi spesso il luccio adotta una tecnica di caccia "sospeso", praticamente cacciando sotto i banchi di pesce di cui si nutre in quel determinato ecosistema (negli Stati Uniti questa tecnica è nota come "suspending pike").
|precedente = [[Spurio Larcio Rufo]] I<br> e<br> [[Tito Erminio Aquilino]]
 
|periodo = ([[505 a.C.]])<br> con [[Publio Postumio Tuberto]] I
Bisogna porre attenzione quando lo si salpa poiché è dotato di denti affilati; è consigliato l'uso dei guanti e del [[Guadino (pesca)|guadino]] e della presa opercolare: praticamente, quando il pesce è ormai stanco si fa scivolare la mano con le 4 dita chiuse sotto una delle due branchie e la si lascia scorrere verso la punta della bocca fino ad arrivare all'osso mandibolare; questa presa è sicura e assolutamente indolore per il pesce. È importante non sorreggere il pesce in verticale per non creare lesioni spinali che potrebbero comprometterne la sopravvivenza. Prima del rilascio è opportuno effettuare la riossigenazione del pesce.
|successivo = [[Publio Valerio Publicola]] IV<br> e<br> [[Tito Lucrezio Tricipitino]] II
 
}}
Nella pesca è indispensabile un terminale in acciaio, titanio o fluorocarbon di generose dimensioni (da 0,80&nbsp;mm in su), perché il pesce con i denti potrebbe tranciare il filo e non è raro che, soprattutto se di grandi dimensioni, ingoi tutta l'esca.
Tra le esche valide per insidiarlo si segnalano il [[morto manovrato]] e, per lo ''spinning'', ''spinnerbait'' di dimensioni generose (da 1 oz. in su), ''jerkbait'', ''swimbait'', come gli intramontabili ''minnow'', i rotanti e gli ondulanti, tutti di grandi dimensioni, esche siliconiche di vario tipo e forma, ma sempre di generose dimensioni per selezionare la taglia del pesce. L'attrezzatura per lo spinning dovrà essere proporzionata alla potenza di questo splendido pesce, trecciato di almeno 40 libbre, alla fine della lenza madre si collegherà un terminale di acciaio armonico o un finale di acciaio termo saldante (per evitare che i denti del luccio tronchino la lenza) che terminerà con una girella proporzionata con relativo moschettone che dà la possibilità di cambiare rapidamente l'artificiale. La canna dovrà lanciare da 10 a 40 grammi almeno, anche se sono usate canne che lanciano oltre 120 grammi. Per la pesca dalla barca si utilizzano canne più corte. Spettacolare è la pesca ''top water'', effettuata con rane e ''walking the dog'', soprattutto in primavera ed estate.
 
== Cucina ==
[[File:Icre de ştiucă (salată).jpg|thumb|Insalata di uova di luccio]]
Nel tratto lombardo del Po si possono trovare ottime ricette a base di luccio, che viene preparato in umido; da segnalare nel [[Provincia di Cremona|cremonese]] il "[[Luccio alla Farnese]]". È anche un piatto tradizionale della [[cucina milanese]].
A [[Cucina mantovana|Mantova]] il luccio viene preparato "in salsa", lessandolo in fumetto e poi lasciandolo riposare per parecchie ore, prima di servirlo, in una salsa composta di odori, capperi, peperoni, aceto, olio e fondo di cottura. Di solito è accompagnato da fettine di polenta abbrustolita. Il ''Luccio in salsa di [[Marmirolo]]'', tipico del territorio di [[Marmirolo]], in [[provincia di Mantova]], che ha acquisito lo stato di "De.C.O." ([[Denominazione comunale d'origine]]).<ref>{{Collegamento interrotto|1=[http://www.infodeco.it/index.php?option=com_content&view=article&id=802:a-mantova-i-prodotti-deco-salgono-a-16-tipicita-e-tradizione-garantiti-dal-marchio&catid=34:latest&Itemid=599/ A Mantova i prodotti De.Co. salgono a 16 Tipicità e tradizione garantiti dal marchio.] |date=luglio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><br />
In [[Germania]] e nell'est europeo è considerato un buon ingrediente ed esiste una grande varietà di ricette di primi e secondi piatti a base di luccio.
Tuttavia nella moderna pesca sportiva del luccio si sta tendendo sempre più a rilasciare il pesce catturato per non alterare il già fragile equilibrio del luccio nelle acque pubbliche.
 
== Araldica ==
[[File:Haukipudas.vaakuna.svg|thumb|upright=0.5|Stemma di [[Haukipudas]], città finlandese.]]
Nel corso dei secoli, in Europa, il luccio è diventato un [[Luccio (araldica)|simbolo araldico]], usato nelle categorie di [[arma parlante|arme parlanti]] di alcune famiglie nobili, città o associazioni: indicava diritti di pesca.
 
Alcune città europee, il cui simbolo araldico è il luccio, sono:
 
* [[Haukipudas]], [[Finlandia]]
* [[Uusikaupunki]], [[Finlandia]]
* [[Comune distrettuale di Švenčionys]], [[Lituania]]
* [[Luçon]], [[Vandea]], [[Francia]]
* [[Luzzara]], [[Reggio Emilia]], [[Emilia-Romagna]]
* [[Mantes-la-Ville]], [[Francia]]
* [[Armoriale dei comuni della provincia di Ravenna#mediaviewer/File:Conselice-Stemma.png|Conselice, Ravenna, Emilia-Romagna]]
 
A [[Passignano sul Trasimeno]], in [[provincia di Perugia]], l'ultima domenica di luglio di ogni anno si svolge il ''Palio delle Barche'' che vede contendersi quattro Rioni, tra cui il Rione ''Centro Due'', simboleggiato proprio dal luccio<ref>{{cita web|url=http://www.paliodellebarche.it/2010/?page_id=392|titolo=Centro Due (da paliodellebarche.it)|accesso=19 maggio 2012|urlmorto=sì}}</ref>.
 
==Curiosità==
[[File:Poesia al luccio.JPG|thumb|Poesia dedicata al luccio a Desenzano del Garda]]
Sul lungolago di [[Desenzano del Garda]] è presente un tabellone con una poesia di Gino Benedetti, dedicata al luccio.
Un’antica leggenda greca narra che tale animale sia stato generato dall’accoppiamento di Zeus, in forma eterea, con Era all’interno delle acque del fiume Aliacmone.
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto|etichetta=luccio|wikt=luccio|commons|wikispecies}}
*{{en}} [http://www.ancientlibrary.com/smith-bio/3616.html Marco Valerio] su Ancient Library
*{{en}} [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Dionysius_of_Halicarnassus/home.html Testo delle Antichità] su LacusCurtius
 
== Collegamenti esterni ==
{{portale|Antica Roma|biografie}}
* {{Treccani|luccio}}
* {{Thesaurus BNCF}}
 
{{Pesci commerciali}}
[[Categoria:Biografie|Voluso Massimo, Valerio, Marco]]
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Consoli repubblicani romani|Voluso Massimo, Valerio, Marco]]
{{Portale|pesci}}
 
[[Categoria:Esociformes]]
[[ca:Mani Valeri Volús Màxim]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]
[[de:Marcus Valerius (Konsul 505 v. Chr.)]]
[[Categoria:Pesci e derivati]]
[[en:Marcus Valerius Volusus]]
[[es:Marco Valerio Voluso]]
[[eu:Marko Valerio Voluso]]
[[fr:Marcus Valerius Volusus Maximus]]