Museo dei fossili del Monte San Giorgio e Xavier Kurten: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
 
Nessun oggetto della modifica
 
Riga 1:
{{MuseoBio
|Nome = Xavier
|Nome = Museo dei fossili del Monte San Giorgio
|Cognome = Kurten
|Immagine = Ticinosuchus_ferox_(Museo_dei_fossili_del_Monte_San_Giorgio,_Meride).png
|PostCognomeVirgola = nome completo '''Antonius Xaverius Kurten'''
|Didascalia = Ticinosuchus ferox all'entrata del Museo dei fossili a Meride
|ForzaOrdinamento = Xavier Kurten
|Stato = Svizzera
|Sesso = M
|Località = 6866 Meride
|LuogoNascita = Brühl
|Indirizzo = via Bernardo Peyer 9
|LuogoNascitaLink = Brühl (Renania Settentrionale-Vestfalia)
|Tipologia = Museo di scienze naturali
|GiornoMeseNascita = 28 dicembre
|Collezioni = Paleontologia, fossili, geologia
|AnnoNascita = 1769
|Periodo storico = Triassico Medio
|LuogoMorte = Racconigi
|Fondatori = Fondazione del Monte San Giorgio
|GiornoMeseMorte = 8 dicembre
|Data di apertura = 13.10.2012
|AnnoMorte = 1840
|Gestione = Fondazione del Monte San Giorgio
|Attività = architetto del paesaggio
|Sito = http://www.montesangiorgio.org/Musei/Museo-dei-Fossili-di-Meride.html
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , direttore e progettista di giardini,<ref name="ReferenceA">{{cita|A. Salina Amorini|p. 59|Cazzato, 2009}}</ref> è noto per aver introdotto lo stile di "[[giardino all'inglese|giardino romantico all'inglese]]" in [[Piemonte]] agli inizi dell'[[Ottocento]]
}}
 
== Biografia ==
Il '''Museo dei fossili del Monte San Giorgio''' a [[Meride]] (Svizzera), progettato dall’architetto ticinese [[Mario Botta]], è stato inaugurato il 13 ottobre 2012 e intende mostrare e spiegare a un vasto pubblico l'importante patrimonio paleontologico della regione. La struttura, concepita pure come Visitor Center della regione del Monte San Giorgio, mostra una collezione fissa con gli eccezionali fossili di rettili (sauri), pesci, invertebrati e piante provenienti dai giacimenti unici a livello mondiale del [[Monte San Giorgio (Unesco)|Monte San Giorgio]]. L’eccezionale stato di conservazione degli scheletri del Triassico Medio del Monte San Giorgio ha reso la “montagna dei sauri” un [[Monte San Giorgio (Unesco)|sito naturalistico di fama mondiale]], oggi iscritto nella lista dei [[Patrimonio dell'umanità|Patrimoni mondiali dell’umanità dell’UNESCO]].
Nacque in [[Prussia]] e si formò in [[Francia]]<ref>{{cita libro|autore=Elena Accati Garibaldi|autore2=Renato Bordone|autore3=Marco Devecchi|titolo=Il giardino storico nell'Astigiano e nel Monferrato|città=Asti|editore=Provincia di Asti|edizione=2|anno=2000|ISBN=978-8888491028|p=36}}</ref> seguendo l'esempio e l'insegnamento del fratello maggiore Ernest, che a [[Parigi]] era un noto architetto di giardini.<ref>{{cita libro|curatore=Laura Sabrina Pelissetti|curatore2=Lionella Scazzosi|titolo=Giardini, contesto, paesaggio. Sistemi di giardini e architetture vegetali nel paesaggio. Metodi di studio, valutazione, tutela. Ediz. italiana e inglese|edizione=1|anno=2005|editore=Olschki|ISBN=978-8822254832|p=468}}</ref> Giunto in Piemonte, per ragioni ignote ancora oggi, lavorò per il Comune di Torino come "ispettore delle passeggiate" e "ispettore delle alberate" nel 1811.<ref name="cita|Architetti di giardini">{{cita|Architetti di giardini}}</ref> La prima opera di cui si ha documentazione fu il progetto del parco del Castello di [[San Martino Alfieri]] commissionatogli da [[Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno]] nel 1815.<ref name="ReferenceB">{{cita|A. Salina Amorini|p. 60|Cazzato, 2009}}</ref>
 
Per oltre due decenni, dal 1816 alla morte, fu al servizio di [[Casa Savoia]]. Nel 1816 era "ispettore" del giardino della Vigna della Regina e dei [[Giardini Reali di Torino]]. Tra il 1819 ed il 1820 seguiva il giardino del [[Castello di Govone]] per [[Carlo Felice di Savoia|Carlo Felice]] prossimo sovrano. Nel febbraio del 1820 [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]] lo volle come "direttore del parco e giardini" del [[Castello Reale di Racconigi|Castello di Racconigi]] che intendeva rinnovare profondamente. Lì il Kurten iniziò una collaborazione con l'architetto [[Ernesto Melano]] e l'artista [[Pelagio Palagi]], prediletti del principe, che poté ripetersi anche in seguito presso altri siti. Lì diresse il giovanissimo [[Marcellino Roda]] destinato a succedergli nella conduzione del parco. A Racconigi Xavier Kurten si trasferì con la famiglia, poiché obbligato dal contratto a garantire la continua presenza presso il castello per qualsiasi necessità.
== Collezione fissa ==
La successione sedimentaria, spessa circa 660 m e comprendente calcari, dolomie e scisti bituminosi del [[Triassico medio|Triassico Medio]], include almeno sei livelli fossiliferi particolarmente ricchi, che datano dai 243 ai 239 milioni di anni fa. Questi depositi di un bacino marino subtropicale contengono soprattutto rettili marini, pesci e invertebrati e sporadicamente rettili terrestri, insetti e piante trasportati in mare dalla vicina terraferma. Seguendo la successione stratigrafica del Monte, al primo piano del Museo sono esposti i fossili più antichi della Formazione di Besano ([[Triassico medio|Triassico Medio]]), mentre al secondo piano quelli più recenti del Calcare di Meride ([[Triassico medio|Triassico Medio]]). Al terzo piano invece, sono presentati i fossili e le rocce del [[Giurassico inferiore|Giurassico Inferiore]] provenienti dalle Cave di Arzo, più giovani di 40-50 milioni di anni rispetto ai livelli precedenti. Illustrazioni, modelli in vita, ricostruzioni 3D, paleorami e rilievi interattivi rendono comprensibile al visitatore questo mondo da lungo scomparso. È inoltre spiegata la storia recente del Monte, iniziata nel XVIII secolo con l'attività estrattiva degli [[Scisto bituminoso|scisti bituminosi]], la produzione industriale del ''Saurolo'', il ritrovamento dei primi esemplari fossili e le successive campagne di scavo scientifiche condotte da specialisti svizzeri e italiani a partire dal 1850.
 
La sigla "Racunis", riportata sui numerosi progetti di giardini realizzati in altre località del Piemonte negli anni successivi, è considerata una conferma della sua costante residenza in quella località. Nel 1830 ancora per Carlo Felice curò la trasformazione in "giardino all'inglese" dell'antico giardino del [[Castello ducale di Agliè]]. Il 30 giugno del 1832 Carlo Alberto, asceso al trono, lo promosse "direttore del Parco Reale" di Racconigi ed il Kurten ricoprì questo incarico fino alla morte. Fra il 1834 ed il 1840 sempre per Carlo Alberto si occupò anche del parco del [[Castello di Pollenzo]].<ref>{{cita|A. Salina Amorini|pp. 60-62|Cazzato, 2009}}</ref>
== Mostre temporanee ==
Nella graziosa corte interna del Museo è possibile osservare la mostra temporanea Tesori nascosti. Gigantografie di fossili marini di forte impatto visivo e dal carattere estetico oltre che scientifico, immortalate dal noto fotografo Franco Banfi e presentate in un’accattivante elaborazione grafica su teli di stoffa. Fossili eccezionali, unici, perfettamente conservati, risalenti a 239'000'000 di anni fa. Si tratta di una mostra itinerante, allestita nello storico cortile del Museo dei fossili a [[Meride]]. Immagini che abbelliranno altre realtà, cortili e vie storiche. Un messaggio dal cuore del [[Monte San Giorgio (Unesco)|sito Patrimonio mondiale dell'UNESCO]], per la gente, testimone della bellezza della natura. Vetrinee temporanee spiegano particolari eccezionalmente ben conservati del pesce predatore ''Saurichthys'' e il lavoro di preparazione paleontologica, cioè quando il fossile con un meticoloso lavoro al binoculare viene liberato dalla matrice rocciosa.
 
Contemporaneamente agli incarichi svolti per Casa Savoia il Kurten progettò ed eseguì diversi lavori per altri committenti, generalmente dignitari legati alla corte sabauda. Tra le famiglie aristocratiche e borghesi che vollero commissionargli delle opere si ricordano a titolo di esempio i Benso di Cavour, i Balbo Bertone di Sambuy, i Salasco. Si spense all'età di settantuno anni e fu sepolto a Racconigi nella cappella ''Jean Baptiste''.<ref name="ReferenceA">{{cita|A. Salina Amorini|p. 59|Cazzato, 2009}}</ref>
== Servizi ==
Il Museo offre contenuti adatti ad un pubblico di adulti e di ragazzi, visite ed escursioni guidate in italiano, tedesco, francese ed iglese per scuole, gruppi e persone singole che permettono di immergersi nell’assoluta tranquillità di una natura rigogliosa, tra torrenti e falesie rocciose, alla scoperta dei siti di scavo paleontologico e dei patrimoni storico-culturali della regione. Contattando il Museo dei fossili e Visitor Center del Monte San Giorgio di Meride è possibile prenotare una visita guidata indimenticabile presso il sito UNESCO del Monte San Giorgio, le Cave di Arzo o entrambi i siti. Sarà quindi la Fondazione del Monte San Giorgio ad occuparsi dell’organizzazione e degli aspetti amministrativi, facendo capo a guide ufficiali debitamente formate e offrendo un servizio nelle tre lingue nazionali e in inglese. Grazie alla presenza di un sistema di audio guide multimediali è possibile approfondire i contenuti nelle 4 lingue.
 
==Opere==
La struttura museale è un luogo di cultura accessibile a tutti e in particolare alle persone con disabilità, grazie ad un accesso privo di ostacoli.
[[File:EKurtenEssai frontespizio.PNG|thumb|right|Frontespizio dell'opera di Ernest Kurten che esprime le idee comuni ai due fratelli. L'autore pubblicò nel 1807 con lo pseudonimo "Sig. Curten primogenito", a Lione per Reymann et C. ed a Parigi per Brunot.<br />
L'opera è composta dalla "Prefazione", il "Compendio" delle osservazioni dell'autore sull'arte dei giardini in Germania, Paesi Bassi, Inghilterra e Francia, ed infine due esempi di "Progetti" di giardini per bonificare e abbellire il "quartiere nuovo" e l'isola di Perrache nella città di Lione]]
 
===La concezione del giardino e del paesaggio===
=== Laboratori didattici ===
Noto per aver introdotto in Piemonte lo stile di "giardino romantico all'inglese" Xavier Kurten fu influenzato nel modo di concepire l'arte del giardino dal fratello maggiore Ernest, come dimostra il confronto tra le idee espresse da questo nel suo trattato ''Essai sur les jardins''<ref name="ReferenceB"/> ed i parchi e giardini realizzati da quello. Per i Kurten il progettista doveva mantenere e riutilizzare quel che già esisteva nel sito, evidenziando gli elementi [[pittoresco|pittoreschi]] presenti e creando elementi nuovi in accordo con la natura spontanea del luogo. I due fratelli collaborarono in alcune opere, come ad esempio nel parco reale di Racconigi.<ref name="ReferenceC">{{cita|A. Salina Amorini|pp. 60-61|Cazzato, 2009}}</ref>
Il programma del Museo, oltre a conferenze ed escursioni, propone in particolare numerose attività didattiche e laboratori rivolti ai giovani di età compresa tra i 6 e i 14 anni<ref>{{Cita web|url=http://www.montesangiorgio.org/Musei/Museo-dei-Fossili-di-Meride.html|titolo=Museo dei fossili di Meride|sito=Monte San Giorgio|accesso=2018-05-22}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Il Monte San Giorgio|editore=Edizioni Casagrande|p=94,95}}</ref> (scolaresche e ragazzi). I laboratori comprendono attività sulla classificazione dei fossili, sulla preparazione paleontologica, sull’evoluzione e sugli “enigmi triassici”. Molte offerte sono combinabili, secondo le esigenze del cliente.
 
===I tratti caratteristici===
=== Orari di apertura ===
Nelle opere di Xavier Kurten ricorrono alcuni tratti distintivi del suo gusto.
Aperto: ore 9.00-17.00 da martedì a domenica, lunedì di Pasqua, lunedì di Pentecoste.
* Possedeva una notevole conoscenza della letteratura [[botanica]]<ref name="cita|Architetti di giardini"/> che gli consentiva di ricorrere ad una vasta varietà di specie e di selezionare le piante di migliore qualità nei vivai migliori. Così le sue creazioni diventavano suggestive e pittoresche. Come ad esempio nel parco del Castello di Sansalvà dove il progettista creò un'intensa atmosfera romantica utilizzando una vegetazione di [[Salix babylonica|salici piangenti]] e [[Taxodium distichum|cipressi delle paludi]] intorno a tre laghetti.<ref name="ReferenceC"/> Frequente è nei suoi parchi la presenza di specie come la [[Magnolia grandiflora|magnolia]], il [[Liriodendron tulipifera|tulipifero]], il [[Taxodium distichum|cipresso delle paludi]], la [[Sequoia sempervirens|sequoia sempreverde]], la [[Sequoiadendron giganteum|sequoia gigante]], le [[Arecaceae|palme]], le [[camelia|camelie]] ed il [[Ginkgo biloba|ginkgo]] e la [[Sophora japonica|sofora]] che a quel tempo erano specie insolite.<ref>{{cita|E. Accati, Georgofili}}</ref>
* Notevole era pure la sua conoscenza dell'[[ingegneria idraulica]].<ref name="cita|Architetti di giardini"/> L'acqua veniva utilizzata per dar forma a sistemi di navigli ed a laghetti in genere dai contorni irregolari e dotati di isolette. Ve ne sono esempi nel parco del Castello di Racconigi ed ancora in quello del Castello di Sansalvà.<ref name="ReferenceC"/>
* Altra caratteristica che si ammira nei progetti del Kurten sono le ampie distese di prato che si allungano tra cornici di alberi secolari o fitti boschi a volte fino a fondersi con le campagne ed il paesaggio circostanti. Un esempio si ammira nel parco del Castello di Agliè.
* Per seguire o spezzare le linee del paesaggio il progettista usava collinette, gruppi di alberi spesso disposti in cerchio e sistemi di sentieri che percorrono o attraversano i prati, compenetrano i boschi, scendono dalle colline, si incrociano tra loro.<ref name="ReferenceC"/>
 
===Alcuni parchi===
Chiuso: lunedì, 24-25 e 31 dicembre, 1 gennaio.
[[File:Castello RACCONIGI completa.jpg|thumb|right|Parco reale di Racconigi, pianta schematica: si notano il lago e i navigli, le distese di prati tra file di alberi e boschetti, le radure]]
 
====Il parco del [[Castello Reale di Racconigi]]====
== Voci correlate ==
Dal 1820 al 1840 su committenza di Carlo Alberto Xavier Kurten progettò la risistemazione del parco insieme all'architetto Ernesto Melano. Furono realizzate lunghe distese di prati incorniciate tra file di alberi e boschetti e grandi radure. Furono utilizzate molte specie di piante a fusto lungo e corto sia locali che esotiche.<ref name="cita|Architetti di giardini"/> Anche il sistema idrico del parco fu rielaborato. Venne risistemato il lago ed il sistema di canali, quelli navigabili (navigli) e quelli destinati all'irrigazione (bealere). Fu introdotto un sistema di due fontane collocate nell'area della Margaria che si approvvigionavano dai navigli. Quella monumentale venne terminata nel 1839, il ninfeo nel 1846.<ref>{{cita libro|autore=Monica Naretto|curatore=Marco Pretelli|curatore2=Andrea Ugolini|capitolo=La fontana monumentale alla Margaria ed il ninfeo del Giardino dei Principini nel parco del castello di Racconigi|titolo=Le fontane storiche: eredità di un passato recente. Ediz. italiana e inglese|editore=Alinea|anno=2011|pp=110-112|ISBN=978-8860556141}}</ref>
====Il parco del [[Castello Cavour di Santena]]====
Nel 1830 Xavier Kurten fu chiamato dal marchese [[Michele Benso di Cavour]] a riprogettare il parco del castello. Creò gruppi di alberi e due ampie radure che sostituivano i formalismi preesistenti. Il parco è noto per la presenza della cappella funeraria della famiglia Benso di Cavour.
 
====Il parco del Castello di Sansalvà====
*[[Monte San Giorgio (Unesco)|Monte San Giorgio (UNESCO)]]
Sempre nel 1830 e sempre in località Santena su richiesta di Vittorio Amedeo Balbo Bertone di Sambuy il Kurten realizzò un parco all'inglese di circa 42 ettari. Dotato di 3 laghetti con isolette circondati da una vegetazione di salici piangenti e cipressi delle paludi, il parco assumeva un aspetto particolarmente romantico ed è considerato il più pittoresco da lui disegnato.<ref>{{cita|A. Salina Amorini|p. 61|Cazzato, 2009}}</ref>
*[[Monte San Giorgio (Canton Ticino)]]
* [[Museo cantonale di storia naturale di Lugano]]
* [[Museo civico dei fossili di Besano]]
* [[Museo Civico di Storia Naturale di Milano]]
 
====Il parco del [[Castello ducale di Agliè]]====
== Bibliografia ==
Fu Carlo Felice nel 1830 a volere l'intervento del Kurten in un altro dei castelli che i Savoia solevano usare come residenza estiva, per rielaborare il giardino preesistente secondo il nuovo "stile inglese".<ref>{{cita|A. Salina Amorini|pp. 61-62|Cazzato, 2009}}</ref> Qui il progettista creò un effetto scenografico che può essere ammirato dal lato nord-est del palazzo. Davanti agli occhi dell'osservatore, oltre la fontana monumentale settecentesca, una distesa di prato si estende per circa un chilometro, circondata dal bosco (oggi una cornice), percorsa da sentieri, punteggiata da gruppetti di alberi alcuni disposti in cerchi irregolari, fino ad un laghetto con isolette collocato sul finire del parco. Oltre quel punto la vista prosegue sul paesaggio circostante verso le colline.
 
* {{it}} Furrer, H., Vandelli, A., ''Guida al Museo dei fossili del Monte San Giorgio'', ISBN 978-88-940067-1-1, Fondazione del Monte San Giorgio, Meride, 2014
* {{de}} Furrer, H., Vandelli, A., ''Führer zum Fossilienmuseum des Monte San Giorgio'', ISBN 978-88-940067-1-1, Fondazione del Monte San Giorgio, Meride, 2014
* {{fr}} Furrer, H., Vandelli, A., ''Guide au Musée des fossiles du Monte San Giorgio'', ISBN 978-88-940067-1-1, Fondazione del Monte San Giorgio, Meride, 2014
* {{en}} Furrer, H., Vandelli, A., ''Guide to the Museum of fossils from Monte San Giorgio'', ISBN 978-88-940067-1-1, Fondazione del Monte San Giorgio, Meride, 2014
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|autore=Elena Accati|autore2=Agnese Fornaris|autore3=Federica Larcher|titolo=Xavier Kurten: vita e opere di un paesaggista in Piemonte|editore=CELID|città=Torino|anno=2010|ISBN=9788876618758|pp=203}}
* {{cita libro|autore=Alessandra Salina Amorini|curatore=Vincenzo Cazzato|capitolo=''Voce'' Kurten Antonius Xaverius|titolo=Atlante del giardino italiano 1750-1940. Dizionario biografico di architetti, giardinieri, botanici, committenti, letterati e altri protagonisti - Italia settentrionale|volume=Vol. I|editore=Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato|città=Roma|anno=2009|pp=59-62|ISBN=9788824010443|cid=Cazzato, 2009}}
: Questa è la fonte principale su cui si basa la presente voce
* {{cita libro|autore=Ernest Kurten a. Curten ainé|titolo=Essai sur les jardins|editore=Reymann-Brunot|città=Lyon-Paris|lingua=fr|anno=1807|pp=130|cid=Essai sur les jardins}}
: Il libro è reperibile su Internet in versione libera, formato {{pdf}}
 
==Voci correlate==
== Collegamenti esterni ==
* [[Architettura del paesaggio]]
* {{cita web|lingua=it, de, fr, en|http://www.montesangiorgio.org/Musei/Museo-dei-Fossili-di-Meride.html|Museo dei fossili a Meride (Svizzera) su montesangiorgio.ch}}
* [[Giardino]]
* {{cita web|lingua=it, de, fr, en|http://www.montesangiorgio.ch|Sito ufficiale del Monte San Giorgio}}
* [[Storia del giardinaggio]]
 
==Collegamenti esterni==
{{portale|musei|Ticino}}
* {{cita web|url=http://www.ilcastellodiracconigi.it/ita/personaggi/architetti/xavier.htm|titolo=Architetti di giardini|sito=www.ilcastellodiracconigi.it|accesso=31 luglio 2014|cid=Architetti di giardini}}
[[Categoria:Musei di storia naturale]]
: Scheda biografica su Xavier Kurten
[[Categoria:Musei della Svizzera]]
* {{cita web|url=http://www.georgofili.info/detail.aspx?id=369|autore=Elena Accati|titolo=Xavier Kurten, paesaggista dei giardini sabaudi|sito=www.georgofili.info|accesso=31 luglio 2014|cid=E. Accati, Georgofili}}
[[Categoria:Musei del Canton Ticino]]
: Scheda biografica su Xavier Kurten e presentazione della monografia dell'autrice riportata in bibliografia
[[Categoria:Musei di Mendrisio]]
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}