Moncada (famiglia) e Roberta Aprile: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
{{Casata
|Nome = Roberta Aprile
|cognome = Moncada
|Immagine =
|stemma = Moncada_Sicilia.jpg
|stemma1Sesso = F
|CodiceNazione = {{ITA}}
|stemma2 =
|Altezza =
|motto = Et Simili Semper
|blasonaturaPeso =
|Disciplina = Calcio
|blasonatura1 =
|Squadra = {{Calcio femminile Pink Sport Time}}
|blasonatura2 =
|Ruolo = [[Portiere (calcio)|Portiere]]
|stato =
|TermineCarriera =
|casataderivazione = [[Sovrani di Baviera|Duchi di Baviera]]
|SquadreGiovanili =
|casataprincipale = [[Moncada di Paternò]]
{{Carriera sportivo
|titoli =
| |{{Calcio femminile Pink Sport Time}}|
|fondatore = Dapifero, figlio di Teodone di Baviera
|ultimosovrano =
|attualecapo =
|datafondazione = [[VIII secolo]]
|dataestinzione =
|datadeposizione =
|etnia = [[catalani|catalana]]/[[italiani|italiana]]
|ramicadetti = [[Moncada di Monforte]]<br>Moncada di Calvaruso (estinti nel 1808)<br>Moncada di Larderia (estinti nel 1798)
}}
|Squadre =
I '''Moncada''', noti anche come '''Montcada''', '''de Moncada''' o '''di Moncada''', sono una famiglia [[Nobile (aristocrazia)|nobile]] di origine [[Catalogna|catalana]]. Insediatasi nel [[Italia meridionale|Sud Italia]] alla fine del XIII secolo, ebbero gran rilievo nella storia [[Sicilia|siciliana]].
{{Carriera sportivo
 
|2015-|{{Calcio femminile Pink Sport Time|G}}|35 (-46)<ref>36 (-47) se si considerano anche gli spareggi.</ref>
== Origini ==
La fondazione della dinastia Moncada viene convenzionalmente attribuita ad un ''Dapifero'' (o ''Dapifer''), figlio di un Teodone dei [[duchi di Baviera]], che nell'[[VIII secolo]], al servizio dell'imperatore [[Carlo Magno]], giunse sui [[Pirenei]] per combattere contro i [[Mori (storia)|Mori]].
 
Secondo [[Giovanni Agostino della Lengueglia]] nel suo ''Ritratti della prosapia et heroi Moncadi nella Sicilia'' (1657), Dapifero{{#tag:ref|Il termine ''dapifero'', in epoca medievale, indicava il maggiordomo dell'imperatore. Deriva dal latino ''dapĭfer'', composto dai termini ''dapis'' ("vivanda") e ''fer'' ("porta"), ossia "chi porta vivande".<ref>{{Cita libro|autore = F. Romani, A. Pieracchi|titolo = Dizionario d'ogni mitologia e antichità, parte seconda|editore = Fanfani|anno = 1827 |p=13}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/dapifero/|titolo=Dapifero |accesso=13-07-2018}}</ref>}} - di cui non si conosce il nome reale - uccise tre Re Mori ed arginò l'espansione territoriale saracena incatenando due monti della [[Catalogna]], in mezzo ai quali vi edificò un [[castello]] che prese il nome di ''Montecateno''.<ref name="dapifero">{{cita|Lengueglia|pp. 5-8}}</ref> Cognomatosi Montecateno, poi corrotto in ''Montcada'' e, infine, ''Moncada''<ref name="dapifero"/>, combatté al seguito di Otogerio Cataló, al quale succedette nel comando delle milizie [[Cristianesimo|cristiane]] dopo la sua morte.<ref>{{cita|Lengueglia|p. 21}}</ref>
 
Dapifero di Montcada morì nel 768<ref>{{cita|Lengueglia|p. 23}}</ref>, e lasciò come unico erede Arnaldo, il quale - morto nel 798 - ebbe a sua volta tre figli, Ermengaudo, primo conte di [[Empúries]] e di [[Urgell]], Guglielmo, milite al servizio dell'imperatore [[Ludovico il Pio]] nella guerra di Catalogna, e Luigi, vescovo di [[Osona]].<ref>{{Cita libro|autore = E. Flórez de Setién|titolo = España sagrada, tomo 28|editore = De Sancha|anno = 1774 |p=62|lingua=spagnolo}}</ref>
 
L'origine [[Bavari|bavara]] del casato, secondo altre fonti rappresenterebbe una leggenda: lo studioso statunitense John C. Shideler, nella sua opera ''A Medieval Catalan Noble Family: the Montcadas 1000-1230'' (1979), ritiene che la dinastia Moncada non sarebbe esistita prima dell'anno 1000.<ref name="shiedeler">{{cita web|url=https://libro.uca.edu/montcada/mcnf1.pdf|titolo=The Earliest Montcadas - Chapter 1|accesso=13-07-2018|lingua=inglese}}</ref> Secondo Shideler, infatti, il primo membro della stirpe è documentato all'anno 1002, e si tratterebbe di un Guglielmo di Vacarisses, vicario delle signorie di [[Muntanyola]] e [[Vacarisses]], figlio di un nobile di origine [[germani]]ca chiamato Seniofredo, visconte di [[Girona]]<ref name="shiedeler"/>, che tra il 1023 ed il 1025, attraverso il matrimonio con la nobildonna Adelaide di Claramunt, acquisì il possesso del castello di [[Montcada i Reixac|Montcada]] e ne prese il cognome.<ref name="shiedeler"/> Guglielmo, morto nel 1040, ebbe sei figli, tra cui Raimondo Guglielmo di Montcada, primo signore del castello di Montcada e militare al servizio del conte [[Raimondo Berengario I di Barcellona]].<ref name="shiedeler"/>
 
Da Raimondo Guglielmo nacque Berengario, il quale sposato con una certa Ermessenda, ebbe i figli Guglielmo e Beatrice, la quale avrebbe sposato un Guglielmo Raimondo, siniscalco di [[Barcellona]] e signore di [[Tortosa]].<ref>{{cita web|url=https://libro.uca.edu/montcada/mcnf4.pdf|titolo=The Earliest Montcadas - Chapter 4|accesso=13-07-2018|lingua=inglese}}</ref> Da questa unione sarebbero nati cinque figli, tra cui Guglielmo - che sposò Maria de Gabarret [[Visconti di Béarn|viscontessa di Béarn]] e i cui discendenti ne assunsero il titolo - e Raimondo, suo successore in qualità di siniscalco e alla signoria di Tortosa, che sposato con Raimonda di Tornemira, ebbe i figli Raimondo e Guglielmo Raimondo.<ref>{{cita web|url=https://libro.uca.edu/montcada/mcnf5.pdf|titolo=The Earliest Montcadas - Chapter 5|accesso=13-07-2018|lingua=inglese}}</ref>
 
== Storia ==
{{Doppia immagine verticale|destra|Hugo de Moncada.jpg|Francisco de Moncada, Marqués de Aytona, by Anthonis van Dyck.jpg|150|Ritratto di Hugo de Moncada dei baroni di Aitona, tratto dall'opera ''Retratos de Españoles ilustres'' (1791)|Ritratto del marchese Francisco de Moncada, III marchese di Aitona, eseguito da [[van Dyck]]}}
=== I Moncada di Spagna ===
[[Guglielmo Raimondo di Moncada]] (1175 ca. - 1228), figlio di Raimondo, siniscalco di Catalogna, sposò Costanza d'Aragona, figlia naturale del re [[Pietro II di Aragona|Pietro]], da cui ricevette in dono la [[signoria]] sui castelli e le città di [[Aitona]], [[Albalate de Cinca]], [[Mequinenza]], [[Seròs]] e [[Soses]]. Di lui fa menzione anche il Lengueglia.<ref>{{cita|Lengueglia|pp. 61-66}}</ref>
 
Dall'unione nacquero quattro figli, e di questi, Pietro († 1267 ca.), I barone di Aitona e siniscalco di Barcellona, nel 1237 partecipò alla vittoriosa battaglia contro gli occupanti islamici che portò alla conquista di [[Valencia]] e la nascita dell'[[Regno di Valencia|omonimo regno]].<ref name="peredemontcada">{{Cita libro|autore = S. Sobrequés Vidal|titolo = Els Barons de Catalunya|editore = Editorial Vicens-Vives|anno = 1961|p=127|lingua=catalano}}</ref> Il re [[Giacomo I d'Aragona]] gli donò un castello situato nella zona che venne rinominato ''Montcada'', da cui ebbe origine l'[[Moncada (Spagna)|odierno comune]].<ref name="peredemontcada"/> Sposato con la nobildonna aragonese Sibilla d'Abarca nel 1240<ref name="peredemontcada"/>, dall'unione nacquero sei figli, tra cui un Pietro († 1300), II barone di Aitona e siniscalco di Barcellona, che prese parte alla [[Crociata aragonese]] (1283-1285) in sostegno a [[Pietro III di Aragona]].<ref name="pere2demontcada">{{Cita libro|autore = |curatore=J.M. Barbera|titolo = Actes del Col·loqui Internacional Tirant lo Blanc|editore = L'Abadia de Montserrat|anno = 1997|p=343|lingua=catalano}}</ref> Fu padre di [[Elisenda di Moncada|Elisenda]], consorte del re [[Giacomo II di Aragona]].<ref name="pere2demontcada"/> Un altro Pietro († 1282), figlio di Raimondo di Moncada, signore di Tortosa, fu maestro dei [[Cavalieri templari|Cavalieri dell'Ordine Templare]] in Catalogna-Aragona dal 1279<ref>{{Cita libro|autore = J. Miret y Sans|titolo = Les cases de Templers y Hospitalers en Catalunya|editore = Casa provincial de caritat|anno = 1910|p=515|lingua=catalano}}</ref>, che morì in battaglia nel corso dell'assedio di [[Contea di Tripoli|Tripoli]] del 1282.<ref>{{Cita libro|autore = R. Vinas|titolo = Les Templiers en Pays catalan|editore = Editorial El Trabucaire|anno = 1998|p=85|lingua=francese}}</ref>
 
Dai baroni di Aitona derivarono altri rami, come quello dei baroni di [[Llagostera]], iniziato da Otto I di Moncada († 1341), III barone di Aitona, figlio di Pietro II, che con la consorte Jofredina di Lloria generò una robusta discendenza. Il figlio cadetto Pietro († 1352), fu padre di [[Ruggero di Moncada|Ruggero]] († 1417), governatore della [[Sardegna]] nel 1398. Altro ramo originatosi fu quello dei baroni di [[Chiva]], iniziato da Giovanni di Moncada († 1461), figlio di Otto III († 1413), VII barone di Aitona, padre di tre figli, di cui Pietro († 1510), XI barone di Aitona, che fu padre di [[Ugo di Moncada]] († 1528), [[Cavalieri Ospitalieri|cavaliere gerosolomitano]], che fu [[viceré di Sicilia]] (1509-1516) e [[viceré di Napoli]] (1527-1528).
 
Nel 1492, con la definitiva cacciata dalla [[Penisola iberica]] degli occupanti [[musulmani]] dopo oltre 750 anni di battaglie combattute per la ''[[Reconquista]]'', nacque ufficialmente l'[[Impero spagnolo]]. Sorto a seguito dell'[[Unificazione della Spagna|unificazione delle corone di Aragona e Castiglia]], i Moncada, proseguendo nella tradizionale fedeltà alla [[Casa d'Aragona|famiglia reale aragonese]] - con cui aveva anche dei legami di parentela - svolsero un ruolo politico di primo piano anche nel nuovo regno, anche dopo l'insediamento al trono degli [[Asburgo di Spagna|Asburgo]].
 
Nel 1523, [[Juan de Moncada y Tolsá]] († 1560), XIII barone di Aitona, ricevette investitura dal re [[Carlo V d'Asburgo]] a ''I conte di Aitona'', come ricompensa ai suoi numerosi servigi alla Corona.<ref>{{Cita libro|autore = |curatore=|titolo = Diccionario historico - Biografia universal|editore = Oliva|anno = 1833|p=417|lingua=spagnolo}}</ref> Il figlio di questi, [[Francisco de Moncada y Cardona]] (1556-1594), II conte di Aitona, gran siniscalco del Regno d'Aragona e [[viceré di Catalogna]], il 1º ottobre 1581 fu investito dal re [[Filippo II di Spagna]] del titolo di ''I marchese di Aitona''.<ref>{{Cita libro|autore = A. de Búrgos|titolo = Blasón de España. Libro de oro de su nobleza: reseña genealógica y descriptiva de la Casa Real, la grandeza de España y los títulos de Castilla|editore = M. Rivadeneyra|anno = 1853|p=115|lingua=spagnolo}}</ref> Fu suo nipote, [[Francisco de Moncada|Francisco de Moncada y Moncada]] (1586-1635), III marchese di Aitona, diplomatico, militare e scrittore, e governatore dei [[Paesi Bassi Spagnoli]].
 
I Moncada di Spagna si estinsero in linea maschile diretta con Guillén Ramón de Moncada y Portocarrero (1671-1727), VI marchese di Aitona, e il titolo confluì nel casato dei [[Duca di Medinaceli|Duchi di Medinaceli]], poiché l'unica figlia Maria Teresa sposò Luis Antonio Fernández de Córdoba y Spínola, XI duca di Medinaceli.<ref>{{Cita libro|autore = J. M. Soler Salcedo|titolo = Nobleza española. Grandeza immemorial 1520.|editore = Vision Libros|anno = 2008|p=173|lingua=spagnolo}}</ref>
 
=== I Moncada di Sicilia ===
{{vedi anche|Moncada di Paternò}}{{vedi anche|Moncada di Monforte}}
{{Stemma
|immagine = COA Príncipe de Paternò - Casa de Moncada.svg
|nome = Stemma dei Moncada dei principi di Paternò
|testo =
|blasonatura = Inquartato di nero al leone coronato d'oro e fusato in banda d'argento e di azzurro, che è di Baviera e sul tutto partito, di Moncada, che è di rosso, ad otto bisanti d'oro, due su due e di Aragona, che è d'oro, a quattro pali di rosso.
}}
|SquadreNazionali =
{{Discendenza
{{Carriera sportivo
|allinea=destra|larghezza=400|didascalia=Linee antiche dei Moncada di Sicilia (in linea maschile)
|2016-2017|{{NazU|CA|ITA|F|17}}|0 (0)
| 1|-1|[[Guglielmo Raimondo I Moncada|Guglielmo Raimondo]]<br><small>conte di Malta e Gozo</small>|capostipite {{=}}
|2017-|{{NazU|CA|ITA|F|19}}|? (?)
| 2| 1|Pietro|
}}
| 3| 1|Simone|
|Aggiornato = 28 maggio 2018
| 4| 1|[[Guglielmo Raimondo II Moncada|Guglielmo Raimondo]]<br><small>conte di Agosta</small>|
}}
| 5| 4|[[Matteo I Moncada|Matteo]]<br><small>conte di Agosta e di Adernò</small>|
{{Bio
| 6| 5|[[Guglielmo Raimondo III Moncada|Guglielmo Raimondo]]<br><small>conte di Agosta</small>|
|Nome = Roberta
| 7| 5|[[Antonio I Moncada|Antonio]]<br><small>conte di Adernò</small>|
|Cognome = Aprile
| 8| 5|Pietro<br><small>barone di Troina</small>|
|Sesso = F
| 9| 6|[[Matteo II Moncada|Matteo]]<br><small>conte di Caltanissetta</small>|
|LuogoNascita = Siracusa
| 10| 6|[[Giovanni Moncada Alagona|Giovanni]]<br><small>conte di Adernò</small>|
|GiornoMeseNascita = 22 novembre
| 11| 6|Guglielmo Raimondo|
|AnnoNascita = 2000
| 12| 9|[[Guglielmo Raimondo IV Moncada|Guglielmo Raimondo]]<br><small>conte di Caltanissetta</small>|
|LuogoMorte =
| 13| 9|Gastone<br><small>barone di Castronovo</small>|
|GiornoMeseMorte =
| 14| 9|[[Antonio II Moncada|Antonio]]<br><small>conte di Caltanissetta</small>|
|AnnoMorte =
| 15| 10|[[Guglielmo Raimondo V Moncada|Guglielmo Raimondo]]<br><small>conte di Adernò</small>|
|Attività = calciatrice
| 16| 10|Antonio Perio<br><small>barone della Ferla</small>|
|Nazionalità = italiana
| 17| 15|[[Giovanni Tommaso Moncada|Giovanni Tommaso]]<br><small>conte di Adernò</small>|
|PostNazionalità = , [[Portiere (calcio)|portiere]] del [[Associazione Sportiva Dilettantistica Pink Sport Time|Pink Sport Time]] e della [[Nazionale Under-19 di calcio femminile dell'Italia|nazionale italiana Under-19]]
| 18| 16|''Ramo dei baroni della Ferla''|{{Discendenza/P|.}}
| 19| 17|[[Guglielmo Raimondo VI Moncada|Guglielmo Raimondo]]<br><small>conte di Adernò e di Caltanissetta</small>|
| 20| 19|[[Antonio III Moncada|Antonio]]<br><small>conte di Adernò e di Caltanissetta</small>|
| 21| 19|Alfonso|
| 22| 19|Ferdinando<br><small>barone di Francofonte</small>|
| 23| 19|[[Federico Moncada|Federico]]<br><small>barone di Tortorici</small>|
| 24| 20|''Ramo dei principi di Paternò''|{{Discendenza/P|.}}
| 25| 23|''Ramo dei principi di Calvaruso, di Monforte e di Larderia''|{{Discendenza/P|.}}
}}
[[File:Francesco I Moncada.JPG|thumb|left|Ritratto di Francesco Moncada, I principe di Paternò, tratta dalla opera del Lengueglia]]
 
== Carriera ==
La dinastia Moncada fu portata in [[Sicilia]] nel [[XIII secolo]] da [[Guglielmo Raimondo I Moncada|Guglielmo Raimondo di Moncada]] († 1328), figlio di Pietro II barone di Aitona, giunto nell'isola nel 1297 al seguito [[Federico III d'Aragona]] per combattere contro gli [[Angioini]] nella [[Guerra del Vespro]], in sostegno ai ribelli siciliani. La guerra fu vinta dai ribelli che cacciarono gli Angioini dalla Sicilia, e l'Aragona, divenuto [[Re di Trinacria]], per ricompensarlo dei suoi servigi gli fece sposare la nobildonna Lucchina Alagona, figlia di Guglielmo, e per via matrimoniale Guglielmo Raimondo acquisì il possesso delle isole di [[Malta]] e [[Gozo]].<ref name="malta">{{cita|Spreti|p. 636}}</ref> Tali possessi furono permutati nel 1319 con il Re Federico, che gli diede in cambio le terre di [[Augusta (Italia)|Agosta]], [[Ferla]], [[Melilli]] e [[Sortino]].<ref name="malta"/> Il suo primogenito [[Guglielmo Raimondo II Moncada|Guglielmo Raimondo]] († 1348), che ereditò detti feudi, nel 1336 ricevette investitura a ''I conte di Agosta''.<ref name="malta"/>
Roberta Aprile si appassiona fin da giovanissima al gioco del [[Calcio (sport)|calcio]] tesserandosi con la Polisportiva Le Formiche di [[Siracusa]] dove trova spazio nella sua formazione di [[calcio a 5]] femminile e dove le sue prestazioni le fanno guadagnare visibilità tanto da venire convocata, non ancora quindicenne, a uno stage con la [[Nazionale di calcio a 5 femminile dell'Italia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.informa7.it/calcio-a-5-rosa-la-formichina-roberta-aprile-convocata-in-nazionale|titolo=Calcio a 5 rosa: la “Formichina” Roberta Aprile convocata in nazionale|data=4 luglio 2014|sito=informa7.it|accesso=22 maggio 2017}}</ref>.
 
=== Club ===
Il Conte di Agosta sposò Margherita Sclafani, figlia di [[Matteo Sclafani|Matteo, conte di Adernò]], dalla quale ebbe tre figli. Di questi, [[Matteo I Moncada|Matteo Moncada Sclafani]] († 1378), investito della [[Contea di Agosta]] e dei relativi vassallaggi nel 1365, ereditò dal nonno materno la [[Contea di Adernò]] dopo una lunga lotta di successione con i cugini [[Peralta]]. Gran siniscalco del [[Regno di Sicilia]], capitano generale dei ducati di [[Ducato di Atene|Atene]] e [[Ducato di Neopatria|Neopatria]] e governatore di [[Corinto]] e [[Argo (Grecia)|Argo]], da costui ebbe origine il ramo dei Conti di Adernò.<ref name="malta"/> Il suo primogenito [[Guglielmo Raimondo III Moncada|Guglielmo Raimondo]] († 1398), detto ''il Conquistatore'', III conte di Agosta e III conte di Adernò, gran giustiziere del Regno di Sicilia, nel 1379 rapì per conto del re [[Pietro IV d'Aragona]] la principessa [[Maria di Sicilia]] dal [[Castello Ursino]] di [[Catania]], per impedire il suo matrimonio con [[Gian Galeazzo Visconti|Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano]]. Nel 1397 gli furono confiscati tutti feudi a seguito di una sentenza emessa dal tribunale della Gran Corte che lo dichiarò ribelle.<ref>{{cita|Spreti|p. 637}}</ref> Il figlio primogenito [[Matteo II Moncada|Matteo]] († 1423), che ottenne la restituzione di parte dei feudi confiscati al padre, nel 1407 permutò la Contea di Agosta con la [[Contea di Caltanissetta]].
Durante il calciomercato estivo 2016 decide di cambiare disciplina passando al [[calcio femminile]] a 11, accettando la proposta ricevuta dal [[Associazione Sportiva Dilettantistica Pink Sport Time|Pink Sport Time]] per giocare in [[Serie B (calcio femminile)|Serie B]] per la [[Associazione Sportiva Dilettantistica Pink Sport Time 2016-2017|stagione entrante]]. Al su primo campionato viene impiegata in 19 partite di campionato più lo spareggio promozione, subendo in tutto 8 reti. Condivide con le compagne la vittoria dell'incontro del 21 maggio 2017, giocato a [[Città Sant'Angelo]], dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sul punteggio di 1-1, superando la [[Associazione Sportiva Dilettantistica Roma Calcio Femminile|Roma]] ai [[tiri di rigore]] e festeggiando il ritorno del club in Serie A<ref>{{Cita|Football.it|Roberta Aprile}}</ref>.
 
=== Nazionale ===
Figli del conte Matteo I furono anche, Pietro († 1410), gonfaloniere del Regno, che nel 1392 fu investito della baronia di [[Troina]]<ref>{{cita web|url=http://www.anticagricoltura.it/Testo%20-%20Il%20passaggio%20dalla%20terra%20di%20Trayna%20della%20regina%20Bianca.pdf|autore=N. Schillaci|titolo=Il passaggio dalla terra di Trayna della regina Bianca|accesso=14-07-2018|formato=pdf}}</ref> e nel 1397 della signoria di [[Bivona]]<ref>{{cita libro|autore=F. M. Emanuele e Gaetani, marchese di Villabianca |titolo=Della Sicilia nobile|volume=2|editore=Stamperia de' Santi Apostoli|anno=1759|p=103}}</ref>, entrambe revocate nel 1398 per la sentenza contro il fratello maggiore Guglielmo Raimondo, ed [[Antonio I Moncada|Antonio]] († 1415), IV conte di Adernò, conte di Assoro, gonfaloniere del Regno e gran siniscalco, che nel 1411 liberò [[Bianca di Navarra (1387-1441)|Bianca di Navarra]] assalita allo [[Palazzo Chiaramonte-Steri|Steri]] da [[Bernardo Cabrera]].<ref>{{cita|Spreti|pp. 636-637}}</ref> Essendo stato quest'ultimo privo di eredi, fu investito del titolo di V conte di Adernò il nipote [[Giovanni Moncada Alagona]] († 1453), figlio di Guglielmo Raimondo, ambasciatore della nobiltà siciliana in [[Aragona]], gran camerlengo e poi gran siniscalco del Regno Napoli, gran cancelliere e maestro giustiziere del Regno di Sicilia, che assieme allo zio Antonio partecipò alla liberazione della Regina Bianca. Suoi eredi furono [[Guglielmo Raimondo V Moncada|Guglielmo Raimondo]] († 1466), VI conte di Adernò, che ebbe numerosi incarici politici e militari, tra cui presidente e capitano generale del Regno di Sicilia, e che nel 1456 si infeudò la terra di [[Paternò]], e di Antonio Peri, da cui ebbe origine il ramo dei baroni della Ferla.<ref name="ferla">{{cita|Spreti|p. 638}}</ref>
Aprile viene valutata dalla responsabile della [[nazionale Under-17 di calcio femminile dell'Italia|nazionale italiana Under-17]] [[Rita Guarino]] ad uno stage a fine 2016<ref>{{Cita web|autore=Loredana Caporizzi|url=http://www.pinkbari.it/press-area/224-aprile|titolo=Roberta Aprile, convocata in Nazionale Under 17 femminile|data=24 ottobre 2016|sito=pinkbari.it|accesso=22 maggio 2017}}</ref>, inserita poi in rosa per la doppia [[Gara amichevole|amichevole]] del 13 e 15 gennaio con le pari età della {{NazNB|CA|NOR|F|Under-17|h}}<ref>{{Cita web|autore=Mattia Martini|url=http://www.lagiovaneitalia.net/la-nazionale-u17-scalda-i-motori-a-gennaio-doppio-test-amichevole-contro-la-norvegia/|titolo=La Nazionale U17 scalda i motori: A gennaio doppio test amichevole contro la Norvegia|data=21 dicembre 2016|sito=lagiovaneitalia.net|accesso=22 maggio 2017|urlmorto=sì}}</ref>. Inserita in rosa poi per la [[Qualificazioni al campionato europeo di calcio femminile Under-17 2017|fase élite delle qualificazioni]] all'[[Campionato europeo di calcio femminile Under-17|Europeo di categoria]] di [[Campionato europeo di calcio femminile Under-17 2017|Repubblica Ceca 2017]] non riesce a trovare spazio anche per il mancato passaggio alla fase finale<ref>{{Cita|UEFA|Roberta Aprile}}</ref>.
 
== Palmarès ==
Nel 1479, con la morte di [[Antonio II Moncada|Antonio Moncada]] figlio di Matteo II, si estinse in linea maschile il ramo dei Conti di Caltanissetta, che confluì nel ramo dei Conti di Adernò attraverso il matrimonio dell'unica figlia ed erede Contissella con [[Guglielmo Raimondo VI Moncada|Guglielmo Raimondo Moncada Ventimiglia]] († 1510), VIII conte di Adernò, figlio di [[Giovanni Tommaso Moncada|Giovanni Tommaso]], unione da cui nacquero dieci figli.
=== Club ===
Dall'unico tronco dei Conti di Adernò derivarono i rami principeschi siciliani di Paternò (1566), di Calvaruso (1628), di Monforte (1628) e di Larderia (1690). Di questi, i rami ancora fiorenti sono quelli dei [[Moncada di Paternò|Principi di Paternò]] e dei [[Moncada di Monforte|Principi di Monforte]]. Il primo, originatosi da [[Antonio III Moncada|Antonio]] († 1549), IX conte di Adernò, capitano d'armi nel [[Val di Noto]], ebbe per figlio [[Francesco I Moncada|Francesco]] († 1566), che nel 1565 ottenne investitura del titolo di ''I principe di Paternò''. Il secondo, derivò da [[Federico Moncada|Federico]] († 1561), divenuto barone di [[Bauso]], [[Calvaruso]], [[Valdina|Mauroianni]], [[Monforte San Giorgio|Monforte]], [[Roccavaldina|Rocca]], [[San Pier Niceto|Samperi]], [[Saponara]] e [[Tortorici]] dopo la morte della moglie Agnese Pollicino, il cui discendente Giuseppe Moncada Saccano († 1631), nel 1628 fu investito del titolo di ''I principe di Monforte''.
* {{Calciopalm|Campionato italiano Serie B femminile|1}}
 
:Pink Sport Time: [[Serie B 2016-2017 (calcio femminile)|2016-2017]]
Il ramo principale dei Principi di Paternò si estinse con la morte di [[Ferdinando Moncada Aragona]], VI principe di Paternò, nel 1713, poiché ebbe una sola figlia femmina, e nel 1747 il titolo passò al ramo cadetto dei [[Ducato di San Giovanni|Duchi di San Giovanni]] e [[Contea di Cammarata|Conti di Cammarata]], formatosi nella seconda metà del XVII secolo con [[Ferdinando Moncada Gaetani]] (1646-1712), figlio di [[Ignazio Moncada (politico)|Ignazio]] (1619-1689), quest'ultimo fratello minore di [[Luigi Guglielmo I Moncada|Luigi Guglielmo Moncada La Cerda]] (1614-1672), V principe di Paternò.
 
Nel 1812, con l'abolizione del [[feudalesimo]] nel Regno di Sicilia sancito dalla [[Costituzione siciliana del 1812|Costituzione]] adottata dal sovrano [[Ferdinando III di Borbone]] per contrastare le rivoluzioni [[Napoleone Bonaparte|napoleoniche]], e che soppresse tutti gli stati feudali nell'isola, venne istituito il [[Parlamento siciliano]], ed ai Moncada furono assegnati due seggi ereditari alla [[Camera dei pari del Regno di Sicilia|Camera dei pari]], riservati al Principe di Paternò ed al Principe di Monforte.<ref>{{cita libro|autore=S. Policastro|titolo=La Sicilia "dall'êra paleolitica al 1960 d.C.", le sue città "dal 15000 a.C. al 1960 d.C.", la regione siciliana "dal 1946 al 1960 d.C."|editore=Tipografia Idonea|anno=1960|p=110}}</ref>
 
;Rami minori
*'''''Baroni della Ferla -''''' Giovanni Moncada Alagona, V conte di Adernò, divenne barone della Ferla per privilegio concessogli il 20 giugno 1397.<ref name="ferla"/> Alla sua morte, la baronia della Ferla fu ereditata dal suo secondogenito Antonio Peri, che dalla consorte Isabella Speciale ebbe a sua volta, Giovanni.<ref>{{Cita libro|autore = F. Mugnos|titolo = Teatro genologico delle famiglie nobili, titolate, feudatarie ed antiche nobili del fidelissimo regno di Sicilia viventi ed estinte|volume=2|editore = Coppola|anno = 1647|p=130}}</ref> A questi succedette nel 1453 il figlio Antonio Pier Ambrogio, che fu [[stratigoto di Messina]] nel 1481.<ref name="ferla"/>
 
:I Moncada persero il possesso di Ferla alla fine del [[XVI secolo]] con Isabella, unica figlia di Cesare Alfonso e di Girolama Cardonetto, che sposò Antonio Requesenz conte di [[Buscemi]] e principe di [[Pantelleria]], da cui ebbe la figlia Anna, sposata a Giuseppe Rau, al quale nel 1625 fu concesso dal re [[Filippo IV di Spagna]] il titolo di ''I marchese della Ferla''.<ref>{{cita libro | autore= V. Amico | titolo= Dizionario Topografico Della Sicilia | volume = 1 | anno= 1858 | editore= Di Marzo | p= 445}}</ref>
 
:Il ramo invece continuò attraverso i discendenti dei fratelli minori di Alfonso, e si estinse alla fine del [[XVII secolo]] con Pietro.<ref>{{cita|Spreti|p. 645}}</ref>
 
*'''''Principi di Calvaruso - ''''' Ramo originatosi dai baroni di Calvaruso, nel 1628, Cesare Moncada Saccano (1588-1648) fu investito del titolo di ''I principe di Calvaruso''. Si estinse nel 1808 con [[Vincenzo Moncada]], V principe di Calvaruso.
 
*'''''Principi di Castelbianco e Montecateno -''''' Deriva dal ramo dei Principi di Calvaruso: Pietro Moncada La Rocca (1704-1774), figlio di Giacomo, III principe di Calvaruso, ricevette donazione da Vittoria Di Giovanni Pagano dei titoli di principe di Castelbianco e di principe di Montereale - quest'ultimo commutato in Montecateno - e ne ebbe investitura il 25 ottobre 1774.<ref name="castelbianco">{{cita|Spreti|p. 643}}</ref><ref>{{cita libro | autore= V. Castelli, principe di Torremuzza | titolo= Fasti di Sicilia| volume = 2 | anno= 1820 | editore= Pappalardo| p= 189}}</ref>
 
:Sposato con Marianna Natoli Ruffo dei principi di [[Sperlinga]], ebbe un solo figlio, Francesco, il quale sposato ad Elisabetta Moncada dei principi di Calvaruso, non ebbe eredi.
 
*'''''Principi di Larderia -''''' Anch'esso derivato dai Principi di Calvaruso, ebbe origine con Luigi Moncada (1643-1695), figlio di Giacomo, IV principe di Calvaruso, che acquistò la terra di [[Larderia]], vicino Messina, sulla quale ebbe investitura del titolo di [[principe]] con privilegio dato il 24 dicembre 1690 ed esecutoriato il 9 giugno 1691.<ref name="castelbianco"/>
 
:Il ramo si estinse nel 1798, alla morte di [[Francesco Moncada Branciforte]], ultimo principe di Larderia, poiché il figlio maschio Letterio gli premorì nel 1778, e l'unica figlia Rosalia che del titolo ne ricevette investitura, sposò Baldassarre Platamone Nicosia dei duchi di Belmurgo, e lo fece confluire nei [[Platamone]].
 
==Appartenenti alla famiglia Moncada==
{{vedi categoria|Moncada (famiglia)}}
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro | autore= G. A. della Lengueglia| titolo= Ritratti della prosapia et heroi Moncadi nella Sicilia| volume = 1 | anno= 1657| editore= Sacco |città= Valenza|cid=Lengueglia}}
*{{cita libro | autore= V. Palizzolo Gravina, barone di Raimone| titolo= Il Blasone in Sicilia| volume = | anno= 1875| editore= Mirto|città=Palermo|p=265}}
*{{cita libro | autore= G. B. di Crollalanza | titolo= Dizionario Storico-Blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane, estinte e fiorenti| volume = | anno= 1886| editore= Direzione del Giornale Araldico|città=Pisa}}
*{{cita libro | autore= A. Mango, marchese di Casalgerardo| titolo= Nobiliario di Sicilia| volume = 2 | anno= 1915 | editore= Forni|città=Bologna}}
*{{cita libro | autore= V. Spreti| titolo= Enciclopedia storico-nobiliare italiana| volume = 5 | anno= 1981| editore= Forni |città= Bologna|cid=Spreti}}
*{{cita libro | autore= l. Scalisi| titolo= La Sicilia dei Moncada: le corti, l'arte e la cultura nei secoli XVI-XVII| volume = | anno= 2006| editore= Domenico Sanfilippo Editore|città=Catania|isbn=8885127444}}
*{{cita libro | autore= S. Laudani | titolo= Lo stato del principe: i Moncada e i loro territori| volume = | anno= 2008| editore= Sciascia|città=Palermo|isbn=8882412849}}
*{{cita libro | autore= R. Pilo | titolo= Luigi Guglielmo Moncada e il governo della Sicilia (1635-1639): gli esordi della carriera di un ministro della monarquía católica| volume = | anno= 2008| editore= Sciascia|città=Palermo|isbn=8882412962}}
 
== Voci correlate ==
* [[Contea di Caltanissetta]]
* [[Principato di Paternò]]
* [[Dispense della seconda serie delle Famiglie celebri italiane]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{Enciclopedia italiana|nome =MONCADA |nomeurl = moncada|autore = G. Paladino|anno = 1934 |pagine = |volume = |accesso = 13-07-2018|citazione = |cid = }}
*{{cita web|url=https://www.enciclopedia.cat/EC-GEC-0043623.xml#block-enci-field-formatters-toc|titolo=Montcada|accesso=12-07-2018|lingua=catalano}}
* {{cita web|http://www.moncadadimonfortemario.it/alberi_genealogici.html|Alberi genealogici dei Moncada dal sito Moncadadimonfortemario.it}}
 
{{Portale|Storia di famiglia}}
 
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[[Categoria:Moncada (famiglia)| ]]
{{Portale|biografie|calcio}}
[[Categoria:Famiglie siciliane]]