Tragedia dell'Everest del 1996 e Loris Damonte: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
{{Incidente
|Nome = Loris Damonte
|titolo = Tragedia dell'Everest del 1996
|Immagine =
|nazione= NPL
|CodiceNazione = {{ITA}}
|luogo = [[Monte Everest]]
|Disciplina = Calcio
|data = 10 maggio [[1996]]
|Squadra = {{Calcio Albissola}}
|immagine = Everest_Peace_Project_-_Everest_summit.jpg
|Ruolo = [[Centrocampista]]
|didascalia = La cima del monte Everest
|TermineCarriera=
|obiettivo =
|SquadreGiovanili=
|ora =
{{Carriera sportivo
|ora-inizio =
| |{{Calcio Genoa|G}} |
|ora-fine =
}}
|vittime = 8
|feritiSquadre =
{{Carriera sportivo
|dispersi =
|2007-2008|{{Calcio Genoa}}|0 (0)
|sopravvissuti =
|2008-2011|→ {{Calcio Alessandria}}|46 (6)<ref>48 (6) se si comprendono le presenze nei play-off.</ref>
|motivazione =
|2011-2014|{{Calcio Varese}}|68 (4)<ref>71 (4) se si comprendono le presenze nei play-off.</ref>
|tipologia = incidente in montagna
|2014-2015|→ {{Calcio Messina|G}}|33 (2)<ref>35 (2) se si comprendono le presenze nei play-out.</ref>
|esecutori =
|2015-2016|{{Calcio Pistoiese|G}}|26 (1)
|sospetti =
|2016-2018|{{Calcio Sambenedettese|G}}|36 (1)<ref>37 (1) se si comprendono le presenze nei play-off.</ref>
|2018|{{Calcio Gavorrano|G}}|16 (3)<ref>18 (3) se si comprendono le presenze nei play-out.</ref>
|2018-|{{Calcio Albissola|G}}|0 (0)
}}
|Aggiornato = 26 maggio 2018
}}
{{Bio
|Nome = Loris
|Cognome = Damonte
|Sesso = M
|LuogoNascita = Savona
|GiornoMeseNascita = 5 agosto
|AnnoNascita = 1990
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = calciatore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[centrocampista]] dell'{{Calcio Albissola|N}}
}}
 
==Carriera==
La '''tragedia del Monte Everest del 1996''' fu un incidente occorso tra il 10 e l'11 maggio del [[1996]] che portò alla morte di 8 alpinisti colti da una tempesta durante il tentativo di ascesa alla vetta del [[Monte Everest]]. Questo fu l'evento che, fino a quel momento, segnò il più alto numero di morti in un giorno solo sulle pendici dell'Everest; record negativo superato dalla valanga del 2014 che causò 16 morti, e dal [[Terremoto del Nepal del 25 aprile 2015|terremoto del 2015]] che ne causò 18<ref>{{Cita news|pubblicazione=The New York Times|data=28 aprile 2015|titolo=Mount Everest Nepal Earthquake|url=http://www.nytimes.com/2015/04/28/world/asia/mount-everest-nepal-earthquake.html?_r=0}}</ref>.
Cresciuto nelle giovanili del {{Calcio Genoa|N}}, nelle quali segue tutta la trafila dagli [[Esordienti]] alla [[Primavera (calcio)|Primavera]], nel 2008 passa all'{{Calcio Alessandria|N}}, in [[Lega Pro Seconda Divisione|Seconda Divisione]]. Una stagione senza presenze, condita però dal ripescaggio dei grigi in [[Lega Pro Prima Divisione|Prima Divisione]], serie in cui fa il suo esordio da professionista il 20 settembre 2009 contro il {{calcio Figline|N}}. Termina il campionato con 18 presenze e l'esordio in [[Coppa Italia]].
La tragedia del 1996 ebbe un'importante eco a seguito delle polemiche riguardo alla commercializzazione delle spedizioni sull'Everest che ne seguì.<ref>{{Cita news|titolo=Climbing Veterans Call Everest Deaths Inevitable |cognome=Dahlburg |nome=John-Thor|città=Los Angeles |editore=LA Times |anno=1996|url=http://articles.latimes.com/1996-05-15/news/mn-4341_1_death-zone}}</ref>
L'evento è stato narrato l'anno successivo nel libro ''[[Aria sottile]]'' dal giornalista [[Jon Krakauer]] che faceva parte, per conto della rivista ''Outside'', della spedizione della ''[[Adventure Consultants]]'' guidata da [[Rob Hall]] che quel giorno perse quattro scalatori, tra cui lo stesso Hall.<ref name= "Krakauer p. ">{{harvnb|Krakauer|1997|p=}}</ref>. Il libro scatenò un'accesa disputa tra Krakauer e la guida [[Kazakistan|kazaka]] [[Anatolij Bukreev]], che faceva parte della spedizione di [[Scott Fischer]] e che si sentì accusato di alcune negligenze dal libro di Krakauer. Boukreev scrisse a sua volta, assieme al giornalista Weston Dewalt, il libro ''Everest 1996. Cronaca di un salvataggio impossibile'' nel quale difende il suo operato.<ref>{{Cita libro|titolo=Everest 1996. Cronaca di un salvataggio impossibile|autore=Bukreev, Anatolij|anno=1997 | editore=CDA & VIVALDA| |autore2=G. Weston Dewalt}}</ref>
 
Ancora ad Alessandria nella stagione successiva, realizza i suoi primi gol da professionista, terminando il campionato con 28 presenze e 6 reti. Conclude disputando da titolare le semifinali play off, nelle quali la squadra esce però sconfitta contro la {{Calcio Salernitana|N}}.
==Scalatori==
Di seguito una lista di alcuni degli scalatori presenti sul versante [[nepal]]ese dell'Everest il giorno 10 maggio 1996 divisi per spedizione. Le età riportate sono al 1996. Quel giorno erano presenti 14 spedizioni al campo base, sono riportate solo le spedizioni che subirono perdite umane e quelle che hanno interagito aiutando i superstiti.
 
Nell'estate del 2011 passa al {{Calcio Varese|N}}, compagine che disputa il campionato di [[Serie B]], con cui esordisce in cadetteria, realizzando anche un gol alla {{Calcio Sampdoria|N}}, squadra della quale è tifoso. Termina la stagione con 20 presenze in campionato e due nei play off, nei quali il varese perde la finale per l'accesso alla Serie A proprio contro i blucerchiati. Confermato a Varese anche nella stagione successiva, conclude con 21 presenze e due reti. Il 21 agosto 2014 firma un contratto con il Messina, arrivando in prestito secco dal Varese <ref>{{cita web |url=http://www.acrmessina.it/news2/item/709%3Aingaggiato-il-centrocampista-loris-damonte |titolo=Copia archiviata |accesso=21 agosto 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150711053122/http://www.acrmessina.it/news2/item/709%3Aingaggiato-il-centrocampista-loris-damonte |dataarchivio=11 luglio 2015 }} Ingaggiato Loris Damonte</ref>. Il 10 luglio 2015 si lega, con contratto biennale, alla Pistoiese<ref>{{cita web |url=http://www.uspistoiese1921.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1744:biennale-per-loris-damonte-centrocampista-centrale&catid=43:news&Itemid=27 |titolo=Biennale per Loris Damonte, centrocampista centrale |accesso=11 luglio 2015 |editore=Uspistoiese1921.it |data=10 luglio 2015}}</ref>, dove collezione 26 presenze e una rete in campionato. La stagione successiva si trasferisce alla [[Società Sportiva Sambenedettese|Sambenedettese]].<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/lega-pro/?action=read&idtmw=872651|titolo=UFFICIALE: Pistoiese, Damonte ceduto alla Sambenedettese|accesso=2016-09-02}}</ref> Il 10 gennaio 2018 passa al [[Unione Sportiva Gavorrano 1930|Gavorrano]].<ref>[https://www.tuttomercatoweb.com/serie-c/ufficiale-sambenedettese-ceduto-damonte-al-gavorrano-1063500 UFFICIALE: Sambenedettese, ceduto Damonte al Gavorrano] tuttomercatoweb.com</ref> Nell'estate 2018 si trasferisce alla neopromossa [[Albissola 2010|Albissola]].
===Adventure Consultants===
 
====Guide==Statistiche==
===Presenze e reti nei club===
* [[Rob Hall]] (37), [[Nuova Zelanda]] – imprenditore, direttore della società Adventure Consultants e prima guida (morto nei pressi della [[Cima sud]])
''Statistiche aggiornate all'8 agosto 2018.''
* [[Mike Groom]] (37), [[Australia]] - alpinista professionista<ref>{{en}} [http://www.everesthistory.com/climbers/michaelgroom.htm ''Mike Groom'']. Everest History. Climbers.</ref>
* [[Andy Harris (alpinista)|Andy Harris]] (32), Nuova Zelanda - alpinista professionista (disperso nei pressi della Cima Sud mentre prestava soccorso a Hall)
 
{| class="wikitable" style="font-size:90%;width:99%;text-align:center;"
====Responsabili servizi====
* Helen Wilton Nuova Zelanda, responsabile del campo base
* Caroline Mackenzie   Nuova Zelanda, medico del campo base
 
====Clienti====
* Frank Fischbeck (53), [[Hong Kong]] - editore, che aveva tentato l'ascesa alla cima già tre volte, raggiungendo la Cima Sud nel 1994
* Doug Hansen (46), [[USA]] - impiegato delle poste che aveva già tentato l'ascesa con la squadra di Hall nel 1995 raggiungendo la Cima Sud e poi tornato indietro (scomparso tra l'Hillary Step e la Cima Sud durante la discesa)
* Stuart Hutchison (34), Canada - cardiologo, il più giovane cliente della squadra di Hall. Aveva al suo attivo alcuni 8000 tra cui una spedizione invernale sul [[K2]] nel 1988, sul [[Broad Peak]] nel 1992 e sulla parete nord dell'Everest nel 1994. Non aveva mai, tuttavia, raggiunto la cima di nessun Ottomila.
* Lou Kasischke (53), USA – avvocato, che aveva scalato sei delle [[Seven Summits]]
* [[Jon Krakauer]] (41), USA – giornalista, inviato dalla rivista ''Outside''. Alpinista di buona esperienza ma privo di precedenti esperienze al di sopra degli 8000&nbsp;m. Era stato incaricato di redigere un articolo sulle spedizioni commerciali sull'Everest, avrebbe originariamente dovuto prendere parte alla spedizione della Mountain Madness di Scott Fischer, ma si unì a quella di Hall a seguito dell'offerta che quest'ultimo fece alla rivista di un forte sconto sul costo della spedizione in cambio di spazio pubblicitario gratuito.<ref>Boukreev; Dewalt p. 12</ref>
* [[Yasuko Namba]] (47) [[Giappone]] – direttrice del personale nella filiale della [[Federal Express]] di [[Tokio]], che aveva scalato sei delle [[Seven Summits]], durante la spedizione è diventata la donna più anziana ad aver scalato l'Everest (morì sul [[Colle Sud]] durante la discesa)
* John Taske (56), Australia – medico, il più anziano membro della squadra dell'Adventures Consultant. Era alla sua prima esperienza sopra gli 8000&nbsp;m.
* [[Beck Weathers]] (49), USA – medico, scalatore con più di 10 anni di esperienza, anche lui stava tentando di scalare le [[Seven Summits]] e non aveva precedenti esperienze sopra gli 8000 m.
* Susan Allen Australia , trekker
* Nancy Hutchison Canada , trekker
 
Nessuno dei clienti del team di Hall aveva precedentemente raggiunto la cima di un [[Ottomila]], e solo Fischbeck, Hansen e Hutchison avevano precedenti esperienze ad alte altitudini nell'[[Himalaya]].
 
====Sherpa scalatori====
Gli sherpa scalatori sono coloro che sono stati assunti per assistere la scalata dai campi superiori fino alla cima<ref name= "Krakauer pp. xv-xvi">{{harvnb|Krakauer|1997|pp=xv–xvi}}</ref>.
* [[Ang Dorje Sherpa]] (29) ''sirdar'' (capo sherpa)
* Arita Sherpas
* Chuldum Sherpa
* Kami Sherpa
* Lhakpa Chhiri Sherpa
* Ngawang Norbu Sherpa
* Tenzing Sherpa
* Lopsang Jangbu
 
=====Altri sherpa=====
* Ang Tshering Sherpa Nepal, sirdar del campo base
* Chhongba Sherpa Nepal, cuoco del campo base
* Pemba Sherpa Nepal, sherpa del campo base
* Tendi Sherpa Nepal, sguattero
 
===Mountain Madness===
 
====Guide====
* [[Scott Fischer]] – prima guida (morì durante la discesa, sulla cresta Sud-Est a 350&nbsp;m dalla cima)
* Neal Beidleman
* [[Anatolij Bukreev]] – alpinista professionista, aveva al suo attivo numerose ascese oltre gli 8000&nbsp;m tra cui la stessa cima dell'Everest, conquistata senza ossigeno supplementare
 
====Clienti====
* Martin Adams (47) – che aveva già scalato l'[[Aconcagua]], il [[Denali]] e il [[Kilimanjaro]]
* Charlotte Fox (38) – che aveva scalato tutti e 53 i 4.000&nbsp;m del Colorado, e due Ottomila: il [[Gasherbrum II]] e il [[Cho Oyu]]
* [[Lene Gammelgaard]] (35) – esperta scalatrice e amica di Fisher, divenne la prima donna [[Danimarca|danese]] a scalare l'Everest
* Dale Kruse (45) – amico di Scott Fisher da lunga data
* Tim Madsen (33) – che aveva scalato molte cime in Colorado e in Canada ma non aveva esperienze sugli Ottomila
* [[Sandy Hill Pittman]] (41) – che aveva già scalato sei delle [[Seven Summits]]
* [[Pete Schoening]] (68) – famoso scalatore - uno dei primi a scalare il [[Gasherbrum I]] e il monte [[Vinson]]. Famoso per una celebre operazione di salvataggio nel 1953 nel [[Karakorum]] in cui salvò la vita a 6 apinisti sul [[K2]].
* Klev Schoening (38) – il nipote di Pete; ex membro della squadra statunitense di [[discesa libera]], con nessuna precedente esperienza sugli Ottomila
 
Schoening decise, mentre si trovava al campo base (a 5364&nbsp;m) di non tentare la salita alla cima. La squadra cominciò l'assalto alla cima il 6 maggio, oltrepassò il Campo 1 a 5944&nbsp;m e arrivò al Campo 2 (6.500&nbsp;m) dove si fermò due notti. Durante questa ascesa iniziale Kruse ebbe un attacco di [[mal di montagna]] e si fermò al Campo 1, temendo un possibile edema cerebrale. Durante la giornata le sue condizioni peggiorarono e Fischer, che nel frattempo era salito al Campo 2, ridiscese per accompagnare Kruse al campo base per poi ritornare al Campo 2.
 
====Sherpa====
* ''sirdar'' [[Lopsang Jangbu Sherpa]] (23)
* "Big" Pemba Sherpa
* Ngawang Dorje Sherpa
* Ngawang Sya Kya Sherpa
* Ngawang Tendi Sherpa
* Ngawang Topche Sherpa (morì nei mesi successivi per un [[edema polmonare]] e [[Edema cerebrale|cerebrale]] causato dall'altitudine contratto al Campo 2)<ref name= "Krakauer pp. xv-xvi"/>
* Tashi Tshering Sherpa
* Tendi Sherpa
 
Ngawang Topche venne ricoverato ad aprile per aver sviluppato un edema polmonare causato dall'altitudine al di sopra del campo base mentre, disobbedendo agli ordini di Fisher che gli aveva ordinato di tornare al campo base, salì dal Campo 2 al Campo 3 nonostante manifestasse già i primi sintomi della malattia. Non era sulla montagna il giorno del tentativo sulla cima, il 10 maggio. Morì in ospedale quello stesso giugno a causa delle conseguenze della sua malattia.
 
===Spedizione della McGillivray Freeman IMAX/IWERKS===
* [[David Breashears]] (41) USA, organizzatore e regista cinematografico
* [[Jamling Tenzing Norgay|Jamling Norgay]] (31) Sherpa India, vice capo della spedizione e attore cinematografico
* [[Ed Viesturs]] (37) USA scalatore e attore cinematografico
* [[Araceli Segarra]] (26) Spagna, scalatore e attore cinematografico
* Sumiyo Tsuzuki Giappone, scalatore e attore cinematografico
* [[Robert Schauer]] (43) Austria, scalatore e uomo di cinema
* Paula Barton Viesturs USA, responsabile del campo base
* Audrey Salkeld Gran Bretagna, giornalista
* Liz Cohen USA, produttore cinematografico
* Liesl Clark USA, produttore cinematografico e scrittore
 
===Spedizione nazionale di Taiwan===
* "Makalu" Gau Ming-Ho - prima guida
* Chen Yu-Nan - scalatore di Taiwan - morì il 9 maggio cadendo sul [[Lhotse]].<ref>{{Cita web|titolo=U.S. climber, thought dead, rescued from Mount Everest|url=http://edition.cnn.com/US/9605/13/everest/|accesso=14 novembre 2015|data=13 maggio 1996|sito=CNN}}</ref>
* Kami Dorje Sherpa - sirdar scalatore
* Ngima Gombu Sherpa - sherpa scalatore
* Mingma Tshering Sherpa - sherpa scalatore
 
===Spedizione del Sunday Times di Johannesburg===
* Ian Woodall Gran Bretagna, capo della spedizione
* Bruce Herrod Gran Bretagna, vice e fotografo
* Cathy O'Dowd Sudafrica, alpinista
* Deshun Deysel Sudafrica, alpinista
* Edmund February Sudafrica, alpinista
* Andy de Klerk Sudafrica, alpinista
* Andy Hackland Sudafrica, alpinista
* Ken Woodall Sudafrica, alpinista
* Tierry Renard Francia, alpinista
* Ken Owen Sudafrica, sponsor e trekker
* Philip Woodall Gran Bretagna, responsabile del campo base
* Alexandrine Gaudin Francia, assistente amministrativa
* Charlotte Noble Sudafrica, medico della spedizione
* Ken Vernon Sudafrica, giornalista
* Richard Shorey Sudafrica, fotografo
* Patrick Conroy Sudafrica, operatore radio
* Ang Dorje Sherpa Nepal, sirdar
* Pemba Tendi Sherpa Nepal, sherpa scalatore
* Jangbu Sherpa Nepal, sherpa scalatore
* Ang Babu Sherpa Nepal, sherpa scalatore
* Dawa Sherpa Nepal, sherpa scalatore
 
===Spedizione della polizia di confine indo-tibetana===
(salita dal versante tibetano della montagna)
* Mohindor Singh - organizzatore
* Harbhajan Singh - vice e scalatore
* Tsewang Smanla - scalatore, morto sulla cresta di Nord-est
* Tsewang Paljor - scalatore, morto sulla cresta di Nord-est
* Dorje Morup - scalatore, morto sulla cresta di Nord-est
* Hira Ram - scalatore
* Tashi Ram - scalatore
* Sange Sherpa - sherpa scalatore
* Nadra Sherpa - sherpa scalatore
* Koshing Sherpa - sherpa scalatore
 
==Progressione==
===Ritardi nel raggiungere la cima===
Poco dopo la mezzanotte del 10 maggio 1996 la spedizione della ''Adventure Consultants'' iniziò il suo tentativo di raggiungere la cima dal Campo 4, sistemato sulla sommità del [[Colle Sud]] a 7.900&nbsp;m.
A loro si unirono i sei clienti, le tre guide e gli sherpa della spedizione della ''Mountain Madness'' di Scott Fischer e una spedizione sponsorizzata dal governo di Taiwan.
 
Le spedizioni incominciarono presto ad incontrare imprevisti. A causa, probabilmente, di incomprensioni né sherpa scalatori né le guide avevano sistemato le corde fisse prima dell'arrivo degli scalatori sul ''balcone'' (''The Balcony'', a 8.350&nbsp;m) e quindi l'ascesa dovette fermarsi in questo punto per quasi un'ora nell'attesa.<ref name=Lopsang>{{Cita web|url=http://outsideonline.com/outside/destinations/199609/199609_everest_clarification_4.html |titolo=Lopsang Jangbu Sherpa's response to Krakauer's article |editore=Outsideonline.com |data= |accesso=5 dicembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100919000319/http://outsideonline.com/outside/destinations/199609/199609_everest_clarification_4.html |dataarchivio=19 settembre 2010}}</ref>
 
Anche una volta raggiunto l'[[Hillary Step]], a 8.760&nbsp;m, gli scalatori si accorsero che non vi erano corde fisse e questo comportò un ulteriore ritardo di un'ora sulla tabella di marcia. A causa del fatto che ben 33 scalatori stavano tentando di raggiungere la cima quel giorno e che, per motivi di sicurezza, sia Hall che Fischer avevano chiesto ai membri delle proprie spedizioni di non allontanarsi più di 150&nbsp;m gli uni dagli altri, ci fu un importante imbottigliamento sull'unica corda fissa dell'Hillary Step. Stuart Hutchison, Lou Kasischke e John Taske ritornarono al Campo 4 per la stanchezza e per il timore di terminare l'ossigeno a causa dei ritardi nell'ascesa.
 
Scalando senza ossigeno supplementare, la guida [[Anatolij Bukreev]], della spedizione ''Mountain Madness'', raggiunse la cima a 8.848&nbsp;m alle 13.07.<ref name=Boukreev>{{Cita web|url=http://outsideonline.com/outside/destinations/199609/199609_everest_clarification_2.html |titolo=Anatoli Boukreev's response to Krakauer's article |editore=Outsideonline.com |data= |accesso=5 dicembre 2010}}</ref> Molti degli scalatori, tuttavia, non avevano ancora raggiunto la cima per le 14.00, l'ora dopo la quale sarebbe stato difficile ritornare al Campo 4 in tempo per la notte.
 
Boukreev iniziò la sua discesa verso il Campo 4 verso le 14.30, dopo aver trascorso all'incirca un'ora e mezza sulla cima aiutando gli altri scalatori a terminare la loro ascesa. A quell'ora erano arrivati in cima Hall, Krakauer, Harris, Beidleman, Namba oltre a tutti i clienti della Mountain Madness<ref name=Boukreev/>. Sempre verso quest'ora Krakauer, sulla via del ritorno, notò che il tempo si stava scurendo. Alle 15.00 cominciò a nevicare e la luce iniziò a diminuire.
 
Il sirdar di Hall, Ang Dorje Sherpa, assieme ad altri sherpa scalatori attesero sulla cima l'arrivo degli ultimi clienti fino alle 15.00, quando cominciarono la loro discesa. Sulla via del ritorno Ang Dorje incontro Doug Hansen sopra l'Hillary Step e gli disse di scendere. Hansen non rispose ma scosse la testa e continuò a camminare verso la cima.<ref name="Storm Over Everest">{{Cita libro|titolo=Storm Over Everest|citazione=Statement by Ang Dorje}}</ref> Quando arrivò Hall gli sherpa si offrirono di accompagnare Hansen sulla cima ma Hall gli ordinò di scendere ad assistere gli altri clienti e di sistemare bombole di ossigeno di scorta lungo la via del ritorno. Hall rimase ad assistere Hansen che aveva terminato il suo ossigeno supplementare.<ref name="Storm Over Everest"/>
 
Scott Fischer raggiunse la cima verso le 15:45. Era esausto e cominciò a sentirsi male, probabilmente a causa di un [[edema polmonare]] o [[Edema cerebrale|cerebrale]]. Gli altri, tra cui Doug Hansen e Makalu Gau, raggiunsero la cima ancora più tardi.<ref name=Lopsang/>
 
===Discesa nella tempesta===
Boukreev ricorda di aver raggiunto il Campo 4 alle 17.00. Le ragioni per le quali Boukreev è tornato al Campo 4 prima dei suoi
clienti sono discusse.<ref>{{Cita web|url=http://www.salon.com/wlust/feature/1998/08/cov_03feature.html |titolo=Salon Wanderlust &#124; Coming down |editore=Salon.com |data=10 maggio 1996 |accesso=5 dicembre 2010|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101026032541/http://www.salon.com/wlust/feature/1998/08/cov_03feature.html|dataarchivio= 26 ottobre 2010 |urlmorto= yes}}</ref> Boukreev sostenne che era sceso prima, in accordo con Fischer, per essere pronto ad aiutare i clienti negli ultimi tratti della discesa e per fare scorta di tè caldo e ossigeno supplementare da riportare su a chi ne avesse avuto bisogno.<ref>{{Cita web|url=http://www.outsideonline.com/peaks/fischer/anatoli.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20010530225855/http://www.outsideonline.com/peaks/fischer/anatoli.html|titolo=Summit Journal '96: Scott Fischer Returns to Everest: Anatoli Boukreev response|dataarchivio=30 maggio 2001|sito=outsideonline.com|accesso=27 settembre 2015}}</ref> Krakauer, nel suo libro, sostenne che invece la discesa anticipata di Boukreev fu dovuta al fatto che egli, essendo salito senza bombole di ossigeno, non poteva trattenersi troppo a quote elevate e fu quindi costretto a scendere presto. La scelta di salire, da guida, senza ossigeno fu criticata da Krakauer che la ritenne poco responsabile. I sostenitori di Boukreev (tra cui Weston DeWalt - coautore, assieme a Boukreev, del libro ''Everest 1996'' e [[Simone Moro]] che fu compagno di scalata di Boukreev in altre occasioni) sostengono, invece, che l'utilizzo dell'ossigeno supplementare dà un falso senso di sicurezza e che quindi è stato più responsabile, per Boukreev non utilizzarlo piuttosto che il contrario.<ref>[http://www.gsk.com/people/mogens/acclimatisation.htm GlaxoSmithKline: On top of the world – Acclimatisation] {{webarchive |url=https://web.archive.org/web/20090525150616/http://www.gsk.com/people/mogens/acclimatisation.htm |date=25 May 2009 }}</ref>
 
Il peggioramento del tempo cominciò a causare problemi alla discesa diminuendo la visibilità, seppellendo nella neve le corde fisse e le tracce dell'ascesa e rendendo più difficile quindi ritrovare la strada fino al Campo 4.
Fischer rimase bloccato dalla tempesta sul "Balcone" (a 8.350&nbsp;m) assieme a Makalu Gau e a Lopsang Jangbu Sherpa. Constatando la sua impossibilità di proseguire ordinò a Lopsang Jangbu, che voleva rimanere con lui, di proseguire da solo per poter aiutare i clienti in discesa<ref name="Lopsang" />.
Hall chiamò aiuto via radio comunicando che Hansen era vivo ma aveva perso conoscenza.
 
Alle 17.30 Andy Harris, guida della spedizione ''Adventure Consultants'', che aveva già raggiunto la [[Cima sud]] (a 8.749&nbsp;m) fece marcia indietro in direzione di Hansen e Hall portando con sé delle bombole di ossigeno.
Krakauer riferisce che, alle 18.30, il tempo era peggiorato tanto da diventare una vera e propria tempesta: "Pungenti pallottole di neve, sospinte da raffiche di vento da settanta nodi, mi bersagliavano il viso"<ref name="ReferenceA">{{Cita|Jon Krakauer|p. 439|titolo=Aria Sottile}}</ref>.
Molti scalatori di entrambe le spedizioni commerciali risultavano ancora dispersi.
 
Beidleman, Klev Schoening, Fox, Madsen, Pittman e Gammelgaard della ''Mountain Madness'' e Groom, Weathers e Namba della ''Adventures Consultant'' vagarono nella tempesta fino a mezzanotte. Quando non riuscirono più a camminare si accucciarono per riposarsi e per proteggersi dal vento attendendo che il tempo migliorasse. Poco dopo mezzanotte il cielo si aprì abbastanza per permettere loro di vedere il Campo 4 a circa 200&nbsp;m più in basso. Beidleman, Groom, Schoening e Gammelgaard discesero fino al Campo per chiedere aiuto mentre Madsen e Fox rimasero con il resto del gruppo per gridare e dirigere i soccorritori. Boukreev, raggiunto da coloro che erano scesi, risalì verso gli scalatori rimasti sulla parete e, in due escursioni, portò Pittman, Fox e Madsen al Campo 4. Boukreev decise di portare con sé questi tre (tutti della spedizione ''Mountain Madness'') e non Namba (della spedizione ''Adventure Consultants'') perché la giudicò prossima alla morte. Non vide invece Weathers (anche lui della ''Adventure Consultants'') che si trovava lì vicino. Dopo le due risalite Boukreev era esausto e né lui né nessun altro scalatore presente al Campo 4 si sentivano più in grado di risalire per raggiungere Namba e Weathers.
 
===11 maggio===
L'[[11 maggio]], alle 04:43, Hall chiamò il campo base via radio dicendo di essere sulla [[cima sud]] a 8.749&nbsp;m. Disse inoltre che Harris aveva raggiunto lui e Hansen ma che quest'ultimo "se n'era andato" mentre Harris sapeva dove fosse. Hall riferì inoltre di non riuscire ad inalare l'ossigeno delle bombole in quanto il suo regolatore era ghiacciato.
Verso le 9.00 Hall era riuscito ad aggiustare la sua [[maschera dell'ossigeno]] ma disse anche che il principio di congelamento che la notte all'addiaccio gli aveva procurato alle mani e ai piedi gli impediva di scendere sfruttando le corte fisse. Più tardi, quel pomeriggio, chiese via radio al Campo Base di chiamare sua moglie Jan Arnold collegando il telefono satellitare alla radio. Durante la loro ultima conversazione Hall rassicurò la moglie dicendole: «Ti amo. Dormi bene, tesoro. Ti prego, non preoccuparti troppo»<ref>{{Cita|Jon Krakauer|p. 523|titolo=Aria Sottile}}</ref>. Poco dopo, morì. Il suo corpo venne trovato il 23 maggio dagli alpinisti della [[Everest (film 1998)|spedizione della IMAX]], ma fu lasciato lì su richiesta della moglie che disse che lui si trovava "dove avrebbe voluto essere". I corpi di Doug Hansen e di Andy Harris non sono mai stati trovati.
 
Sempre l'11 maggio Stuart Hutchison, un cliente della ''Adventures Consultant'' che il 10 maggio era tornato al Campo 4 prima di raggiungere la cima, tentò una nuova spedizione di salvataggio alla ricerca di Weathers e Namba. Quando li trovò erano entrambi vivi, rispondevano a mala pena, presentavano pesanti segni di congelamento ed era impossibile muoverli. Constatata l'impossibilità di organizzare un salvataggio, Hutchison decide di lasciare i due scalatori al loro destino, scelta condivisa - seppur a malincuore - dagli altri superstiti del Campo 4.<ref>{{Cita|Jon Krakauer|p. 541|titolo=Aria Sottile}}</ref>
 
Tuttavia e contro ogni aspettativa, quello stesso giorno, Weathers riprese i sensi e si incamminò da solo verso il campo. Il suo arrivo sorprese tutti, dal momento che lo ritenevano morto. Dato la sua grave [[ipotermia]] e i gravi segni di congelamento alle mani e al volto gli venne somministrato ossigeno e fu scaldato. Durante la notte la sua tenda collassò e lui, incapace di rimetterla in piedi, passò un'altra notte all'addiaccio in balia del vento di alta quota. La mattina del 12 maggio gli altri scalatori, credendolo morto durante la notte, si prepararono a scendere senza di lui ma Krakauer scoprì che era ancora vivo. Nonostante le sue precarie condizioni, riuscì a scendere - aiutato da scalatori appartenenti a varie spedizioni - fino al Campo 2, dove fu evacuato in elicottero. Incredibilmente sopravvisse anche se gli dovettero amputare, per via del congelamento, il naso, le dita della mano sinistra e tutto l'avambraccio destro.<ref>{{Cita|Jon Krakauer|p. 610|titolo=Aria Sottile}}</ref>
 
Fischer e Gau, infine, vennero localizzati dagli sherpa durante la giornata dell'11 maggio. Le condizioni di Fischer, tuttavia, erano talmente gravi che gli sherpa poterono somministragli solo [[cure palliative]] prima di salvare Gau. Sempre durante la stessa giornata ci fu un nuovo tentativo di salvataggio da parte di Boukreev che trovò tuttavia il corpo di Fischer già congelato.
 
==Analisi==
La tragedia fu causata da una combinazioni di eventi, tra cui:
# L'arrivo improvviso di una violenta tempesta che prese gli scalatori di sorpresa.
# Un'ora e mezza di ritardo sulla tabella di marcia causata da due imbottigliamenti sul ''Balcone'' e sull'''[[Hillary Step]]'' derivanti dall'elevato numero di persone che si trovava in parete (34 scalatori) e dal mancato preventivo fissaggio delle corde fisse.
# La decisione dei capi della spedizione di non rispettare il limite orario massimo per il rientro, fissato alle 14.30, e permettendo a molte persone di giungere in cima ben dopo questo orario.
# L'improvviso malore di due scalatori nei pressi della cima verso le ore 15.00.
# Il fatto che molti scalatori terminarono l'ossigeno prima del ritorno alla [[Cima sud]].
 
Krakauer osservò che l'uso delle bombole di ossigeno e la presenza di guide pagate per accompagnare i clienti, segnare i sentieri, portare l'equipaggiamento e prendere le decisioni ha permesso a molto più persone, che altrimenti non si sarebbero mai potute trovare lì, di poter tentare di salire montagne al di sopra delle loro possibilità, aumentando in questa maniera i rischi e, conseguentemente, i morti.
In aggiunta a questo, scrisse che la competizione tra le compagnie di Hall e di Fischer potrebbe aver influito sulla decisione di Hall di non rispettare l'orario massimo della 14.00 fissato per il ritorno, così come la sua stessa presenza come giornalista inviato da un'importante rivista di alpinismo potrebbe aver aggiunto ulteriore pressione alle guide per portare in cima quanti più clienti possibili a scapito dei crescenti pericoli.
La sua proposta è quella di vietare le bombole di ossigeno tranne che in casi di estrema emergenza, sostenendo che ciò avrebbe dissuaso molte persone impreparate a tentare l'ascesa dell'Everest, oltre a diminuire il crescente inquinamento sulle pendici della montagna causato proprio dall'abbandono delle bombole di ossigeno vuote.
Sempre Krakauer, tuttavia, nota che scalare l'Everest è sempre stato un'impresa pericolosa, anche prima dell'avvento delle spedizioni commerciali, con una mortalità di uno scalatore ogni quattro scalatori che arrivano in cima. Oltre a questo, fa notare che la maggior parte delle decisioni prese il giorno 10 maggio e che si sono rivelate sbagliate sono state prese dopo due o più giorni di permanenza nella [[zona della morte]], in condizioni di carenza di ossigeno, cibo e riposo. La sua conclusione è quindi che decisioni prese in queste condizioni non possono essere criticate da coloro che non le hanno mai sperimentate.
 
Krakauer analizzò tuttavia alcune statistiche sulle morti sull'Everest stabilendo che i 12 morti della stagione primaverile del 1996, rappresentano solo il 3% di coloro che, in quella stessa stagione, sono saliti più oltre del Campo Base contro la media del 3,3% degli altri anni. Oltre a questo, il rapporto tra di 1 a 7 tra i 12 morti della stagione e gli 84 scalatori che hanno raggiunto la cima è significativamente più basso della media di 1 a 4 che c'era fino a quel momento. Conseguentemente, a livello statistico, si può dire che il 1996 sia stato un anno relativamente "sicuro".
 
===Ossigeno supplementare===
Il non utilizzo dell'ossigeno supplementare da parte di una guida e di un ''sirdar'' è stato al centro di una polemica, dopo la tragedia, scatenata da Jon Krakauer. Sia la guida ([[Anatolij Bukreev]]) che il ''sirdar'' hanno fornito dettagliati scritti nei quali hanno difeso il loro operare e hanno spiegato i motivi che li hanno portati a scegliere di non utilizzare l'ossigeno supplementare pur portando con loro una bombola da usare in caso di emergenza.
 
===Radio===
Ci furono numerosi problemi e malfunzionamenti con le radio il giorno 10 maggio. Il ''sirdar'' di Scott Fischer non era munito di una radio della compagnia ma utilizzava la "radiolina gialla" di proprietà di Sandy Pittman. Anche la squadra di Rob Hall ebbe alcuni problemi di comunicazione causati da una radio malfunzionante che creò alcune incomprensioni in una discussione sulle bombole di ossigeno.
 
==Lista dei morti==
{| class="wikitable"
|-
!rowspan="2"|Stagione
! Nome<ref name=list>[http://www.adventurestats.com/tables/everestfatilities.shtml List of Everest Fatalities] AdventureStats.com</ref>
!rowspan="2"|Squadra
! Nazionalità
!colspan="3"|Campionato
! Spedizione
!colspan="3"|Coppe nazionali
! Luogo della morte
!colspan="3"|Coppe continentali
! Causa della morte
!colspan="3"|Altre coppe
!colspan="2"|Totale
|-
!Comp
| Andrew "Harold" Harris (Guida)
!Pres
| [[Nuova Zelanda]]
!Reti
| rowspan=4| Adventure Consultants
!Comp
| rowspan=3 | vicino alla [[cima sud]], 8.749 m
!Pres
| rowspan=2 | sconosciuta
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Pres
!Reti
|-
| [[Genoa Cricket and Football Club 2007-2008|2007-2008]] || {{Bandiera|ITA}} [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] || [[Serie A 2007-2008|A]] || 0 || 0 || [[Coppa Italia 2007-2008|CI]] || 0 || 0 || - || - || - || - || - || - || 0 || 0
| Doug Hansen (cliente)
| [[Stati Uniti]]
|-
| [[Unione Sportiva Alessandria 1912 2008-2009|2008-2009]] || rowspan=3|{{Bandiera|ITA}} {{Calcio Alessandria|N}} || [[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009|2D]] || 0 || 0 || [[Coppa Italia Lega Pro 2008-2009|CI-LP]] || 0 || 0 || - || - || - || - || - || - || 0 || 0
| [[Rob Hall]] (Guida/Capo spedizione)
| Nuova Zelanda
| rowspan=6| [[assideramento]]
|-
| [[Unione Sportiva Alessandria 1912 2009-2010|2009-2010]] || [[Lega Pro Prima Divisione 2009-2010|1D]] || 18 || 0 || [[Coppa Italia 2009-2010|CI]]+[[Coppa Italia Lega Pro 2009-2010|CI-LP]] || 2+0 || 0 || - || - || - || - || - || - || 20 || 0
| [[Yasuko Namba]] (cliente)
| Giappone
| [[Colle Sud]], circa 7.900 m
|-
| [[Unione Sportiva Alessandria 1912 2010-2011|2010-2011]] || [[Lega Pro Prima Divisione 2010-2011|1D]] || 28+2<ref name=off/>|| 6 || [[Coppa Italia 2010-2011|CI]]+[[Coppa Italia Lega Pro 2010-2011|CI-LP]] || 2+1 || 0 || - || - || - || - || - || - || 33 || 6
| [[Scott Fischer]] (Guida/Capo spedizione)
| Stati Uniti
| Mountain Madness
| Cresta sud-est, 8.300 m
|-
!colspan=3|Totale Alessandria || 46+2 || 6 || || 5 || 0 || || - || - || || - || - || 53 || 6
| Tsewang Samanla
| [[India]]
| rowspan=3| Polizia di confine indo-tibetana
| rowspan=3| Cresta nord-est, 8.600 m
|-
| [[Associazione Sportiva Varese 1910 2011-2012|2011-2012]] || rowspan=3|{{Bandiera|ITA}} {{Calcio Varese|N}} || [[Serie B 2011-2012|B]] || 20+2<ref name=off/>|| 1 || [[Coppa Italia 2011-2012|CI]] || 0 || 0 || - || - || - || - || - || - || 22 || 1
| Naik Dorje Morup
| [[India]]
|-
| [[Associazione Sportiva Varese 1910 2012-2013|2012-2013]] || [[Serie B 2012-2013|B]] || 21 || 2 || [[Coppa Italia 2012-2013|CI]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || 22 || 2
| Tsewang Paljor
|-
| [[India]]
| [[Associazione Sportiva Varese 1910 2013-2014|2013-2014]] || [[Serie B 2013-2014|B]] || 27+1<ref name=out>Play-out.</ref> || 1 || [[Coppa Italia 2013-2014|CI]] || 3 || 1 || - || - || - || - || - || - || 31 || 2
|-
!colspan=3|Totale Varese || 68+3 || 4 || || 4 || 1 || || - || - || || - || - || 75 || 5
|-
| [[Associazioni Calcio Riunite Messina 1947 2014-2015|2014-2015]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Messina|N}} || [[Lega Pro 2014-2015|LP]] || 33+2<ref name=out/> || 2 || [[Coppa Italia Lega Pro 2014-2015|CI-LP]] || - || - || - || - || - || - || - || - || 35 || 2
|-
| [[Unione Sportiva Pistoiese 1921 2015-2016|2015-2016]] || {{Bandiera|ITA}} [[Unione Sportiva Pistoiese 1921|Pistoiese]] || [[Lega Pro 2015-2016|LP]] || 26 || 1 || [[Coppa Italia Lega Pro 2015-2016|CI-LP]] || 2 || 0 || - || - || - || - || - || - || 28 || 1
|-
|[[Società Sportiva Sambenedettese 2016-2017|2016-2017]] || rowspan=2|{{Bandiera|ITA}} [[Società Sportiva Sambenedettese|Sambenedettese]] || [[Lega Pro 2016-2017|LP]] || 26+1<ref name=off>Play-off.</ref> || 1 || [[Coppa Italia Lega Pro 2016-2017|CI-LP]] || - || - || - || - || - || - || - || - || 28 || 1
|-
| [[Società Sportiva Sambenedettese 2017-2018|2017-gen. 2018]] || [[Serie C 2017-2018|C]] || 10 || 0 || [[Coppa Italia 2017-2018|CI]]+[[Coppa Italia Serie C 2017-2018|CI-C]] || 2+2 || 0 || - || - || - || - || - || - || 14 || 0
|-
! colspan="3" |Totale Sambenedettese || 36+1 || 1 || || 4 || 0 || || - || - || || - || - || 41 || 1
|-
|| [[Unione Sportiva Gavorrano 1930 2017-2018|gen.-giu. 2018]] || {{Bandiera|ITA}} [[Unione Sportiva Gavorrano 1930|Gavorrano]] || [[Serie C 2017-2018|C]] || 16+2<ref name=out/> || 3 || [[Coppa Italia Serie C 2017-2018|CI-C]] || - || - || - || - || - || - || - || - || 18 || 3
|-
|| 2018-2019 || {{Bandiera|ITA}} [[Albissola 2010|Albissola]] || [[Serie C 2018-2019|C]] || 0 || 0 || [[Coppa Italia Serie C 2017-2018|CI-C]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || 1 || 0
|-
! colspan="3" |Totale carriera || 225+10 || 17 || || 16 || 1 || || - || - || || - || - || 251 || 18
|}
 
===Altre mortiNote nel 1996===
<References />
Di seguito una lista dei caduti sul monte Everest durante la stagione primaverile del [[1996]] non direttamente collegate con gli eventi del 10-11 maggio.
 
* 9 maggio – Chen Yu-Nan (陳玉男) – della spedizione nazionale di [[Taiwan]], morì dopo una caduta sulla parete del [[Lhotse]]<ref>{{Cita|Jon Krakauer|p. 362|titolo=Aria Sottile}}</ref>
* 19 maggio – Reinhard Wlasich – scalatore [[austria]]co morì per una combinazione di [[edema polmonare]] e [[Edema cerebrale|cerebrale]] sulla cresta nord-est<ref>{{Cita|Jon Krakauer|p. 603|titolo=Aria Sottile}}</ref>
* 25 maggio – Bruce Herrod – fotografo del team sudafricano che si trovava sul [[Colle Sud]] durante la tempesta del 10-11 maggio, raggiunse la cima due settimane dopo ma morì durante la discesa sulla cresta di sud-est<ref name="ReferenceA"/>.
* 6 giugno – Ngawang Topche Sherpa – Sherpa della spedizione Mountain Madness, aveva sviluppato un grave caso di edema polmonare dovuto all'altitudie il 22 aprile, morì il 6 giugno in un ospedale a [[Kathmandu]]<ref>{{Cita|Jon Krakauer|p. 282|titolo=Aria Sottile}}</ref>
 
Di seguito una lista dei caduti sul monte Everest durante la stagione autunnale del [[1996]]<ref>{{Cita news|url=http://sportsillustrated.cnn.com/vault/article/magazine/MAG1008873/2/index.htm |pubblicazione=CNN |titolo=Video |data=14 ottobre 1996|accesso= 24 febbraio 2011 }}</ref><ref>{{Cita web|url=http://classic.mountainzone.com/climbing/fischer/lopsang.html|titolo=Lopsang Jangbu Sherpa killed in Everest avalanche|sito=Mountain Zone}}</ref>
 
* 25 settembre – Yves Bouchon – scalatore [[Francia|francese]], fu travolto da una valanga sul versante sud assieme ai due sherpa elencati qui sotto
* 25 settembre – [[Lopsang Jangbu Sherpa]] – [[Sherpa]] [[nepal]]ese che aveva accompagnato la spedizione ''Mountain Madness'' del 10 maggio
* 25 settembre – Dawa Sherpa&nbsp;– Sherpa nepalese
 
Nell'epilogo del suo libro, ''High Exposure'', [[David Breashears]] scrisse che incontrò alcuni dei corpi nella sua ascesa all'Everest nel [[maggio]] del [[1997]]: "Eccettuato il corpo di Scott, ancora coperto dallo zaino e dalle corde nel modo in cui l'aveva lasciato Anatolij, i versanti della montagna erano pietosamente privi di accenni alla tragedia. Quando raggiungemmo la Cima Sud, il corpo di Rob era nascosto alla vista, coperto da un alto cumulo di neve. Andy Harris e Doug Hansen potrebbero giacere lì vicino a lui, ma probabilmente non lo sapremo mai. [...] Vicino alla base dell'''Hillary Step'' trovammo l'ultimo indizio della tragedia del 1996, il corpo di Bruce Herrod, il fotografo che faceva parte del team [[sudafrica]]no."
 
==La tragedia nei media==
* ''[[Aria sottile]]'' è un libro scritto, a ridosso della tragedia, da [[Jon Krakauer]], giornalista che ha fatto parte della spedizione di [[Rob Hall]]. È il primo libro pubblicato sulla tragedia ed è un'estensione dell'articolo omonimo che Krakauer aveva già scritto per la rivista ''Outside''.
* ''Into Thin Air: Death on Everest'' (del 9 novembre 1997), è un [[film-tv]] basato sul libro di [[Jon Krakauer]]. Il film è stato diretto da [[Robert Markowitz]] e scritto da [[Robert J. Avrech]].<ref>{{Cita libro|titolo=Into Thin Air: Death on Everest|data=9 novembre 1997|url=http://movies.nytimes.com/movie/178032/Into-Thin-Air-Death-on-Everest/overview}}</ref>
* ''[[Everest: 1996]]'' è il libro scritto da [[Anatolij Bukreev]] e dal giornalista [[Gary Weston DeWalt]] in cui Boukreev fornisce la sua versione della tragedia. Si configura, in parte, come una risposta al libro di Krakauer.
* Il film [[Everest (film 1998)|Everest]], prodotto con tecnologia [[IMAX]] nel [[1998]] documenta la tragedia e il coinvolgimento della troupe del film nei soccorsi.<ref name="Baumgarten">{{Cita web|autore=Baumgarten, Marjorie|url=http://www.austinchronicle.com/calendar/film/2002-10-14/141987/ |titolo= Everest |sito=[[The Austin Chronicle]] |data=14 ottobre 2014 |accesso=19 novembre 2014}}</ref>
* ''The Dark Side of Everest'' (2003), documentario prodotto da [[National Geographic Channel]], affronta le motivazioni che spingono gli scalatori all'ascesa, le sfide che gli si pongono quando incontrano difficoltà ed analizza in particolare le tragedie del 10–11 [[maggio 1996]] e la morte di [[Bruce Herrod]] del [[25 maggio]].
*''Remnants of Everest: The 1996 Tragedy'' è un documentario diretto da [[David Breashears]]<ref>{{Cita libro|titolo=Frontline: Storm Over Everest|data=2007|editore=PBS|url=https://www.youtube.com/watch?v=hJ5olbdXd10}}</ref>).
* ''[[Everest (film 2015)|Everest]]'', film del [[2015]] diretto, co-prodotto e montato da [[Baltasar Kormákur]]. La pellicola ha aperto la [[72ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]] il [[2 settembre]] [[2015]].
* [[Joby Talbot]] ha composto un'opera, dal titolo ''Everest'', basata sugli eventi del maggio 1996 e che ha debuttato all'Opera di [[Dallas]] in 2015.<ref>{{Cita web|url=http://www.dallasvoice.com/review-dallas-operas-world-premiere-everest-10189197.html|titolo=REVIEW: Dallas Opera’s stunning world premiere of ‘Everest’|accesso=27 gennaio 2017}}</ref>
 
==Vista del monte Everest==
[[File:Khumbu glacier in relation to everest.jpg|thumb|upright=2.3|left|<div align="center">''Ghiacciaio Khumbu'' + ''Cascata di ghiaccio Khumbu'' + ''Cwm Occidentale'' + ''Monte Everest''</div>]]
{{clear}}
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*{{en}} {{Cita libro|cid=harv|cognome=Krakauer|nome=Jon |wkautore= Jon Krakauer|titolo= Into Thin Air: A Personal Account of the Mount Everest Disaster|edizione=1|anno=1997|editore= [[Doubleday (publisher)|Doubleday]]| isbn= 978-0-385-49208-9}}
*{{Cita libro|cid=harv|cognome=Krakauer|nome=Jon |wkautore= Jon Krakauer|titolo= Aria sottile|anno=1998|editore= [[Corbaccio]]| isbn= 978-88-7972-268-1}}
*{{Cita libro|cid=harv|cognome=Bukreev|nome=Anatolij |wkautore= Anatolij Bukreev|titolo= [[Everest 1996]]|anno=2005|editore= [[Corriere della Sera]]| isbn= 977-22-3929-123-8}}
* {{Cita libro|cognome=Bukreev|nome=Anatolij|wkautore= Anatolij Bukreev |curatore = Gary Weston DeWalt|traduttore= Mirella Tenderini |titolo= Everest 1996 |editore= CDA & Vivalda |anno=2011 |annooriginale = 1997 |pp= 300 |id=ISBN 978-88-7480-164-0 |cid=Bukreev}}
* {{Cita libro |autore= [[Lene Gammelgaard]] |traduttore= Gioia Guerzoni |titolo= Everest Io c'ero |editore= Piemme |anno= 2015 |annooriginale = 1999|pp= 393 |id= ISBN 978-88-5851-461-0 |cid = Gammelgaard}}
* {{Cita libro |autore= [[Beck Weathers]] |curatore = Stephen G. Michaud |traduttore= Adria Francesca Tissoni |titolo= A un soffio dalla fine |editore= Corbaccio |città= Milano |anno= 2015 |annooriginale = 2000|pp= 393 |id= ISBN 978-88-6700-068-5 |cid = Gammelgaard}}
 
==Voci correlate==
{{commons|Everest}}
* [[Decessi durante le ascensioni all'Everest]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Mount Everest}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{Collegamenti esterni}}
* [http://www.pbs.org/wgbh/pages/frontline/everest/ The Website for the 2008 PBS Frontline television show titled Storm Over Everest.]
*{{AIC|21971}}
* [http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/discussion/2008/05/08/DI2008050802853.html PBS Frontline: 'Storm Over Everest' – washingtonpost.com]
* [http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=90374592 Climber Recounts Tragedy in 'Storm Over Everest']
* [http://www.ted.com/talks/ken_kamler_medical_miracle_on_everest.html Ken Kamler: Medical miracle on Everest – TEDMED]
* [http://www.pbs.org/wgbh/pages/frontline/everest/etc/roundtable.html PBS Storm over Everest : Roundtable : The Ethics of Climbing] (with Peter Hackett, M.D.Lincoln Hall, James H. Moss, J.D., and Jim Williams)
 
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[[Categoria:Everest]]