Giorno del ricordo e Elena Mărgărit: differenze tra le pagine

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{{S|ginnasti rumeni}}
{{Festività
{{Sportivo
|tipologia=Nazionale
|Nome = Elena Mărgărit
|immagine=[[File:Pfo Toscana a Pola2.jpg|250px|]]<br />[[Pola|Polesani]] diretti verso il [[Toscana (piroscafo)|piroscafo ''Toscana'']], che li traghetterà fino a [[Venezia]], per scappare ai [[massacri delle foibe]]
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|data=[[10 febbraio]]
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|Disciplina = Ginnastica artistica
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|avvenimento celebrato=[[Massacri delle foibe]] ed [[esodo istriano|esodo giuliano-dalmata]]
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|Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Elena
|Cognome = Mărgărit-Niculescu
|Sesso = F
|LuogoNascita = Timişoara
|GiornoMeseNascita = 25 ottobre
|AnnoNascita = 1936
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = ex ginnasta
|Nazionalità = rumena
}}
 
==Palmarès==
{{quote|(...) un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una "pulizia etnica".|[[Giorgio Napolitano]], [[presidente della Repubblica Italiana]], [[Roma]], [[10 febbraio]] [[2007]]}}
===Olimpiadi===
 
*2 medaglie:
Il '''Giorno del ricordo''' è una solennità civile nazionale [[italia]]na, celebrata il [[10 febbraio]] di ogni anno. Istituita con la legge [[30 marzo]] [[2004]] n. 92<ref name = legge92/2004>[http://www.camera.it/parlam/leggi/04092l.htm Legge 30 marzo 2004, n. 92 (testo ufficiale)]: "Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 86 del 13 aprile 2004.</ref> essa commemora le vittime dei [[massacri delle foibe]] e dell'[[esodo istriano|esodo giuliano-dalmata]].
**2 bronzi (Melbourne 1956 a squadre; Roma 1960 a squadre)
 
===Mondiali===
Secondo la legge che l'ha istituito, al Giorno del ricordo è associato il rilascio di una targa commemorativa, destinata ai parenti degli "infoibati" e delle altre vittime delle persecuzioni, dei massacri e delle deportazioni occorse in Istria, in Dalmazia o nelle province dell'attuale confine orientale durante l'ultima fase della [[seconda guerra mondiale]] e negli anni immediatamente successivi.
*1 medaglia:
 
**1 bronzo (Mosca 1958 a squadre)
La data prescelta è il giorno in cui, nel [[1947]], fu firmato il [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di pace]] che assegnava alla [[Jugoslavia]] l'[[Istria]] e la maggior parte della [[Venezia Giulia]].
 
== Iter della legge ==
La proposta di legge del 6 febbraio 2003<ref name = proposta/> recava le firme di un nutrito gruppo di deputati di vari [[Gruppo parlamentare|gruppi parlamentari]] (prevalentemente di [[Alleanza Nazionale]] e [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], oltre che dell'[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro|UDC]] e della [[La Margherita|Margherita]]/[[L'Ulivo]]) il cui primo firmatario fu [[Roberto Menia]].<ref name = proposta>[http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stampati/pdf/14PDL0043680.pdf#nav ''Proposta di Legge - Istituzione del «Giorno della memoria e della testimonianza» in ricordo delle terre d’Istria, di Fiume e della Dalmazia, nonché degli esuli giuliano-dalmati'', dal sito della Camera dei deputati.]</ref> La legge che istituì il Giorno del ricordo fu quindi approvata a larghissima maggioranza dal Parlamento italiano nel marzo 2004<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2004/marzo/17/Foibe_febbraio_sara_Giorno_del_co_9_040317082.shtml ''Foibe, il 10 febbraio sarà il "Giorno del ricordo"'', in ''Corriere della Sera'', 17 marzo 2004]</ref>: l'11 marzo alla [[Camera dei Deputati]] su 521 presenti in aula si registrarono 502 favorevoli, 15 contrari e 4 astenuti<ref>[http://documenti.camera.it/Votazioni/Votazionitutte/schedavotazione.asp?Legislatura=XIV&CDDNUMEROATTO=1874&CDDNATURA=finale Votazione finale nominale n. 8 dell'11/2/2004 seduta n. 422], Camera dei deputati.</ref>; il 16 marzo al [[Senato della Repubblica]] non vi fu nessuna dichiarazione di voto contrario a nome del proprio gruppo o personale<ref>[http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=14&id=98166 ''Resoconto stenografico della seduta del Senato della Repubblica n. 563 del 16 marzo 2004.]</ref>.
 
== Contenuto della legge ==
{{quote|La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata [...] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero.|legge 30 marzo 2004 n. 92}}
 
In quanto solennità civile, ai sensi dell'art. 3 della legge [[27 maggio]] [[1949]], n. 260, essa non determina riduzioni dell'orario di lavoro degli uffici pubblici o di orario per le scuole né, qualora cada in giorni feriali, costituisce giorno di vacanza; è obbligo, tuttavia, per gli edifici pubblici esibire il [[bandiera italiana|tricolore]].<ref name = legge92/2004/>
 
Ai sensi della legge istitutiva, nel Giorno del ricordo viene concessa, in seguito a domanda, una targa metallica (in acciaio brunito e smalto, con la scritta "La Repubblica italiana ricorda") con diploma,<ref>Il riconoscimento onorifico è senza assegno.</ref> al coniuge superstite, ai figli, ai nipoti e, in loro mancanza, ai congiunti sino al sesto grado degli infoibati dall'[[Armistizio di Cassibile|8 settembre 1943]] al [[10 febbraio]] [[1947]], in [[Istria]], [[Dalmazia]] e nelle province dell'attuale confine orientale. Tale diritto è esteso anche agli scomparsi e quanti, nello stesso periodo e nelle stesse zone, sono stati soppressi mediante annegamento, fucilazione, massacro, attentato, in qualsiasi modo perpetrati. Il riconoscimento può essere concesso anche ai congiunti dei cittadini italiani che persero la vita dopo il [[10 febbraio]] [[1947]], ed entro l'anno [[1950]], qualora la morte sia sopravvenuta in conseguenza di torture, deportazione e prigionia, escludendo quelli che sono morti in combattimento. Vengono esplicitamente esclusi dal riconoscimento coloro che sono stati uccisi mentre facevano volontariamente parte di formazioni non a servizio dell'[[Italia]]. Il termine per presentare la domanda di riconoscimento è il [[30 marzo]] [[2014]].
 
La stessa legge ha riconosciuto il Museo della civiltà istriano-fiumano-dalmata, con sede a [[Trieste]] e l'Archivio museo storico di [[Fiume (Croazia)|Fiume]], con sede a [[Roma]]. Il finanziamento di tali istituzioni ammonta a 200.000 euro annui a decorrere dall'anno [[2004]], metà all'Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata (IRCI), e metà alla Società di studi fiumani per il tramite dei due enti. Per il finanziamento, adeguato di anno in anno dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, è utilizzato un "fondo speciale" (art. 2, comma 2 e 3). Lo stesso riconoscimento è dato anche al [http://www.crsrv.org Centro di ricerche storiche], con sede a [[Rovigno]], in [[Croazia]], importante istituzione di documentazione e ricerca, per il suo inestimabile apporto dato alla ricerca, allo studio, alla conoscenza e alla divulgazione di queste terre".
 
==Celebrazioni==
===Discorsi e attività del presidente della Repubblica Italiana===
Il Giorno del ricordo viene celebrato - a partire dal 2006 - dalle massime autorità politiche italiane con una cerimonia solenne nel [[palazzo del Quirinale]] al cospetto del [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]], che conferisce le onorificenze alla memoria ai parenti delle vittime.<ref name = legge92/2004/>.
 
====Anno 2005====
Il primo anno in cui si celebrò il Giorno del ricordo fu il 2005. In quell'occasione l'allora presidente [[Carlo Azeglio Ciampi]] emise un comunicato, nel quale espresse la propria soddisfazione per l'istituzione della solennità: rivolse il proprio pensiero «a coloro che perirono in condizioni atroci nelle Foibe, nell'autunno del 1943 e nella primavera del 1945; alle sofferenze di quanti si videro costretti ad abbandonare per sempre le loro case in Istria e in Dalmazia. Questi drammatici avvenimenti formano parte integrante della nostra vicenda nazionale; devono essere radicati nella nostra memoria; ricordati e spiegati alle nuove generazioni. Tanta efferatezza fu la tragica conseguenza delle ideologie nazionalistiche e razziste propagate dai regimi dittatoriali responsabili del secondo conflitto mondiale e dei drammi che ne seguirono». Contestualmente, Ciampi affermò che nel quadro di un'Europa unita «italiani, sloveni e croati possono guardare con fiducia ad un comune futuro, possono costruirlo insieme»<ref>[http://presidenti.quirinale.it/Ciampi/dinamico/ContinuaCiampi.aspx?tipo=comunicato&key=26422 ''Dichiarazione del Presidente Ciampi in occasione della Giornata Nazionale del Ricordo'', 9 febbraio 2005. Dal sito del Quirinale.]</ref>.
 
====Anno 2006====
Il Quirinale per la seconda celebrazione del Giorno del ricordo organizzò la prima delle cerimonie solenni che poi si succedettero di anno in anno. Nel corso di tali cerimonie, alle presenza dei presidenti dei due rami del parlamento e di altre autorità, di solito prendono la parola un rappresentante delle associazione degli esuli, uno storico e lo stesso presidente della Repubblica. [[Carlo Azeglio Ciampi|Ciampi]] dichiarò: «Questo nostro incontro non ha valore puramente simbolico; testimonia la presa di coscienza dell' intera comunità nazionale. L'Italia non può e non vuole dimenticare: non perché ci anima il risentimento, ma perché vogliamo che le tragedie del passato non si ripetano in futuro. (...) L'odio e la pulizia etnica sono stati l'abominevole corollario dell'Europa tragica del Novecento, squassata da una lotta senza quartiere fra nazionalismi esasperati. La Seconda guerra mondiale, scatenata da regimi dittatoriali portatori di perverse ideologie razziste, ha distrutto la vita di milioni di persone nel nostro continente, ha dilaniato intere nazioni, ha rischiato di inghiottire la stessa civiltà europea. Questa civiltà - alla quale noi italiani abbiamo dato, nel corso dei secoli, uno straordinario contributo intellettuale e spirituale - è fatta di umanità, rispetto per "l'altro", fede nella ragione e nel diritto, solidarietà. Le prevaricazioni dei totalitarismi non sono riuscite a distruggere questi principi: essi sono risorti, più forti che mai, sulle devastazioni della guerra (...). L'Italia, riconciliata nel nome della democrazia, ricostruita dopo i disastri della Seconda Guerra Mondiale anche con il contributo di intelligenza e di lavoro degli esuli istriani, fiumani e dalmati, ha compiuto una scelta fondamentale. Ha identificato il proprio destino con quello di un'Europa che si è lasciata alle spalle odi e rancori, che ha deciso di costruire il proprio futuro sulla collaborazione fra i suoi popoli basata sulla fiducia, sulla libertà, sulla comprensione.»<ref>[http://presidenti.quirinale.it/Ciampi/dinamico/ContinuaCiampi.aspx?tipo=discorso&key=28593 ''Intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi durante la celebrazione del 'Giorno del Ricordo', 8 febbraio 2006. Dal sito del Quirinale.]</ref><ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/02_Febbraio/08/ciampi.shtml ''Ciampi: «L'Italia non dimentichi le foibe»'', in ''Corriere della Sera'', 9 febbraio 2006.]</ref>. Due giorni dopo, il presidente della Repubblica per la prima volta consegnò le onorificenze previste dalla legge ai familiari di venti italiani vittime delle uccisioni al termine della seconda guerra mondiale. Nella stessa occasione venne concessa a [[Norma Cossetto]] la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba”<ref>[http://www.anvgd.it/PDF/Giorno_ricordo/calendario.pdf ''Calendario delle manifestazioni per il Giorno del Ricordo 2006'', dal sito dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.]</ref>.
 
====Anno 2007====
Il discorso di Ciampi venne ripreso nel 2007 da [[Giorgio Napolitano]], che - citando uno studio dello storico [[Raoul Pupo]]<ref>Raoul Pupo, ''Gli esodi e la realtà politica dal dopoguerra ad oggi'', in ''Storia d’Italia. Le regioni: Friuli – Venezia Giulia'', Einaudi, Torino 2002.</ref> - affermò che «già nello scatenarsi della prima ondata di cieca violenza in quelle terre, nell'autunno del 1943, si intrecciarono "giustizialismo sommario e tumultuoso, parossismo nazionalista, rivalse sociali e un disegno di sradicamento" della presenza italiana da quella che era, e cessò di essere, la Venezia Giulia. Vi fu dunque un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una "pulizia etnica"». Ciampi affermò altresì che «quel che si può dire di certo è che si consumò - nel modo più evidente con la disumana ferocia delle foibe - una delle barbarie del secolo scorso», e ribadì la necessità di «consolidare i lineamenti di civiltà, di pace, di libertà, di tolleranza, di solidarietà della nuova Europa che stiamo costruendo da oltre 50 anni, e che è nata dal rifiuto dei nazionalismi aggressivi e oppressivi, da quello espresso nella guerra fascista a quello espresso nell'ondata di terrore jugoslavo in Venezia Giulia. La nuova Europa esclude naturalmente anche ogni revanscismo»<ref>[http://presidenti.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=930 ''Intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della celebrazione del "Giorno del Ricordo"'', 10 febbraio 2007. Dal sito del Quirinale.]</ref><ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/02_Febbraio/10/napolitano.shtml ''Napolitano: «Foibe, ignorate per cecità»'', in ''Corriere della Sera'', 11 febbraio 2007.]</ref>. Precedentemente, nel corso della cerimonia aveva parlato l'on. [[Paolo Barbi]], per molti anni presidente dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD)<ref>[http://www.anvgd.it/PDF/2007/GIORNORICORDO_2007.pdf ''Calendario delle manifestazioni per il Giorno del Ricordo 2007'', dal sito dell'ANVGD.]</ref>.
 
===Discorsi e attività del parlamento italiano===
Il Giorno del ricordo è celebrato altresì sia dalla Camera dei deputati<ref>[http://www.camera.it/leg17/1131?shadow_comunicatostampa=8828 Discorso del presidente della Camera [[Laura Boldrini]] del 10 febbraio 2015.</ref> che dal Senato della Repubblica Italiana<ref>[https://www.senato.it/3379?evento=220 ''Commemorazione del "Giorno del Ricordo"'' al Senato, 10 febbraio 2014.</ref>, generalmente con una seduta solenne del rispettivo ramo del Parlamento italiano ed un discorso ufficiale tenuto dal presidente ''pro tempore'', cui di volta in volta si accompagnano mostre, concerti, conferenze, tavole rotonde e altre attività.
 
===Altre celebrazioni e attività===
In contemporanea alle iniziative di carattere istituzionale, in molte città si tengono celebrazioni di commemorazione presso i monumenti e le piazze dedicate ai tragici avvenimenti.
 
Regioni, province e comuni si sono impegnate in vario modo a superare quelli che spesso sono definiti dai rappresentanti delle istituzioni o della cultura "silenzi" o "colpevoli omertà" che avevano impedito una riflessione ponderata sugli eventi che coinvolsero gli italiani dell'Istria, di Fiume e di Zara<ref>[http://www.cittametropolitana.mi.it/cultura/manifestazioni/oberdan/giorno_del_ricordo_2014/index.html Si veda per esempio il sito della Città Metropolitana di Milano] per le celebrazioni del 2014.</ref>.
 
Nel 2015 - nell'ambito dei percorsi celebrativi - è stata inaugurata a Roma alla presenza dei rappresentanti della regione Lazio e del comune di Roma la "Casa del ricordo", che fungerà da centro principale per le associazioni interessate, allo scopo di ricordare "la tragedia delle foibe e l'esodo istriano, fiumano e dalmata"<ref>[http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW803890&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode Notizia dal sito ufficiale del Comune di Roma.]</ref>.
 
Allo stesso tempo, alcuni fra i principali istituti storici italiani organizzano delle attività utili ad affrontare ed approfondire il tema. Fra gli storici che hanno partecipato alle verie manifestazioni sono da ricordare [[Elena Aga Rossi]], [[Francesco Benvenuti]], [[Claudio Bonvecchio]], [[Marina Cattaruzza]], Massimo De Leonardis, [[Costantino Di Sante]], [[Emilio Gentile]], [[Sante Graciotti]], Giuseppe Monsagrati, [[Luciano Monzali]], [[Giuseppe Parlato]], [[Raoul Pupo]], [[Guido Rumici]], Fulvio Salimbeni, Roberto Spazzali.
 
Diversi istituti storici della Resistenza - spesso in collaborazione con le associazioni degli esuli - hanno via via articolato una densa serie di appuntamenti: tavole rotonde, seminari, mostre, creazione di percorsi didattici, applicazioni web, materiali per la scuola<ref>Si veda a titolo d'esempio l'[http://www.istoreto.it/didattica/1002_Archivio.htm Archvio delle iniziative dal 2004 al 2009] dell'Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea "Giorgio Agosti" di Torino.</ref><ref>[http://www.italia-resistenza.it/eventi-e-news/giorno-del-ricordo/ Pagina dedicata al Giorno del ricordo nel portale della rete degli Istituti per la storia della Resistenza e della società contemporanea in Italia].</ref>.
 
La scuola italiana è stata coinvolta nelle attività da tutti i ministri competenti susseguitisi a partire dal 2005: le scuole di ogni ordine e grado sono invitate a prevedere delle iniziative volte a diffondere la conoscenza dei fatti, oltre che a "valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate - in particolare ponendo in rilievo contributo degli stessi allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica e a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero"<ref>[http://www.istruzione.it/allegati/2015/prot3029_15.pdf Circolare] del ministro [[Stefania Giannini]] per il Giorno del ricordo 2015.</ref>. Sulla scorta di ciò, varie università italiane propongono delle articolate attività di vario tipo, spesso inserite nel calendario degli eventi previsti dagli enti locali<ref>[http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=187421 ''Ca' Foscari per il Giorno del Ricordo''], presentazione della tavola rotonda "Venezia Giulia e Dalmazia. Esuli e rimasti. Italiani fuori d’Italia", 10 febbraio 2015.</ref>.
 
In occasione della prova di maturità del 2010, la traccia storica del tema d'italiano chiese agli studenti di delineare la vicenda dei confini orientali d'Italia, tenuto conto della legge istitutiva del Giorno del ricordo<ref>[http://www.repubblica.it/speciali/maturita-2010/2010/06/22/news/tema_italiano-5047159/ ''Tema di italiano per 500mila studenti. Primo Levi, foibe e giovani in politica'', in ''La Repubblica'', 20 giugno 2010].</ref>.
 
Col passare degli anni, anche diverse [[Unione Italiana|Comunità degli italiani]] di Slovenia e Croazia hanno organizzato varie attività in occasione del Giorno del ricordo<ref>[http://radio.hrt.hr/radio-rijeka/clanak/celebrazione-oggi-del-giorno-del-ricordo/83884/ ''Anche la CI di Fiume celebra il Giorno del Ricordo'', dal sito della Radio TV croata, 10 febbraio 2015.]</ref>. Allo stesso modo, i massimi rappresentanti della minoranza italiana nei paesi della ex Jugoslavia vengono invitati e partecipano regolarmente alle celebrazioni in Italia<ref>[http://www.editfiume.com/lavoce/politica/11676-giorno-del-ricordo-conservare-la-memoria ''Giorno del Ricordo: conservare la memoria''], in ''La Voce del Popolo'', 7 febbraio 2015. Nell'articolo si ricorda la presenza del presidente dell'Unione Italiana [[Furio Radin]] alla celebrazione organizzata al Quirinale.</ref>.
 
La [[RAI]] in occasione del 10 febbraio a partire dal 2005 inserisce nei propri palinsesti delle tramissioni specificamente dedicate al Giorno del ricordo<ref>[http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/page/Page-3dcb9478-81e0-4307-8c91-ed583466e238.html ''Giorno del Ricordo'', dal sito della RAI.]</ref>; tutti i principali quotidiani e periodici italiani hanno diverse volte approntato delle pagine di approfondimento sul tema<ref>[http://www.corriere.it/cultura/cards/foibe-70-anni-fa-giorno-ricordo/pulizia-etnica_principale.shtml Leda Balzarotti e Barbara Miccolupi, ''Le foibe, 70 anni fa. E' il Giorno dei Ricordo'', in ''Corriere della Sera'', 9 febbraio 2015.]</ref><ref>[http://www.panorama.it/cultura/foibe-giorno-ricordo/ Edoardo Frittoli, ''Foibe: il Giorno del Ricordo'', in ''Panorama'', 9 febbraio 2015.]</ref>.
 
L'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - una delle principali associazioni degli esuli giuliano-dalmati - nel 2009 ha istituito il "Premio 10 febbraio - Giorno del ricordo", da conferirsi agli esuli o loro discendenti particolarmente distintisi nelle rispettive categorie lavorative, professionali o artistiche e ai personaggi della cultura e dello spettacolo che abbiamo direttamente o indirettamente contribuito alla conoscenza, divulgazione e conservazione della storia e delle tradizioni delle genti istriane, fiumane e dalmate. Fra i premiati nel corso degli anni, [[Leo Gullotta]], [[Toni Capuozzo]], [[Anna Maria Mori]], [[Pierluigi Pizzaballa]], [[Abdon Pamich]], [[Ottavio Missoni]], [[Margherita Granbassi]], [[Gabre Gabric]], [[Nino Benvenuti]], [[Mario Andretti]], [[Stefano Zecchi]], [[Susanna Tamaro]], [[Franco Giraldi]], [[Giorgio Forattini]]<ref>[http://www.anvgd.it/premio10febbraio/ ''Premio 10 febbraio - Giorno del Ricordo'', dal sito dell'Associaizone Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.]</ref>.
 
== Polemiche ==
L'estrema sinistra italiana accolse in modo estremamente negativo l'iter legislativo e l'istituzione del Giorno del ricordo: i quindici voti contrari espressi alla Camera furono tutti espressi da deputati appartenenti al [[Partito dei Comunisti Italiani]] o a [[Partito della Rifondazione Comunista|Rifondazione Comunista]]<ref>[http://documenti.camera.it/Votazioni/Votazionitutte/schedavotazione.asp?Legislatura=XIV&CDDNUMEROATTO=1874&CDDNATURA=finale ''Elenco dei voti espressi'', dal sito della Camera dei Deputati.]</ref>. La ricorrenza venne tacciata di neofascismo e revanscismo, in quanto decontestualizzerebbe i [[massacri delle foibe]] dall'[[invasione della Jugoslavia]], dai precedenti [[Crimini di guerra italiani|crimini di guerra italiani in Jugoslavia]] e dalla [[Italianizzazione (fascismo)|forzata italianizzazione delle terre di confine]]<ref>[http://www.rifondazionecomunistasicilia.it/index.php/2012/02/10/il-giorno-del-ricordo-e-una-vergogna/ ''Il giorno del ricordo è una vergogna'', dal sito di Rifondazione Comunista della Sicilia.]</ref><ref>[http://www.cnj.it/INIZIATIVE/iniziative.htm#roma030312 ''Iniziative sul Giorno del ricordo'', dal sito del "Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia".]</ref><ref>[http://www.nuovaalabarda.org/leggi-articolo-giorno_del_ricordo_2012%3A_giorno_della_mistificazione_storica..php Claudia Cernigoi, ''Giorno del ricordo o giorno della mistificazione storica?'', dal sito della rivista ''La Nuova Alabarda'']</ref><ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/11-febbraio-2012/rifondazione-bacchetta-de-magistrisfoibe-che-errore-giorno-ricordo-1903239968809.shtml ''Foibe, Rifondazione contro de Magistris «Che errore quel Giorno del ricordo»'', dal sito de ''Il Corriere del Mezzogiorno'', 11 febbraio 2012.]</ref><ref>[http://prcreggioemilia.it/casalgrande/2012/02/19/smantellare-la-versione-fascista-sulle-foibe/ Smantellare la versione fascista sulle foibe | Circolo PRC Karl Marx – Casalgrande<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Da diversi gruppi dell'estrema sinistra sono quindi state organizzate delle "contromanifestazioni" in occasione del 10 febbraio, con la partecipazione di alcuni storici d'area. Fra questi, sono da annoverarsi alcuni autori definiti "negazionisti", sulla scorta della definizione di "negazionisti o riduzionisti" utilizzata dagli storici [[Raoul Pupo]] e [[Roberto Spazzali]] con esplicito riferimento a [[Claudia Cernigoi]]<ref>Raoul Pupo, Roberto Spazzali, ''Foibe'', Bruno Mondadori, Milano 2003, pp. 126-127 - ISBN 88-424-9015-6.</ref>, definizione che venne poi ripresa ed ampliata anche da altri storici o politologi come Rolf Wörsdörfer<ref>Rolf Wörsdörfer, ''Krisenherd Adria 1915-1955. Konstruktion und Artikulation des Nationalen im italienischen-jugoslawischen Grenzraum'', Paderborn-München-Wien-Zürich, Schöning 2004, pp. 478-479.</ref>, Dimitar Bechev e Kalypso Nicolaïdis<ref>Dimitar Bechev e Kalypso Nicolaïdis, ''Mediterranean Frontiers. Borders, Conflict and Memory in a Transnational World'', Tauris Academic Studies, London 2010, pp. 123-124.</ref>. Negli anni si sono verificati diversi atti di vandalismo contro targhe, monumenti e simboli dell'esodo e delle foibe, spesso in prossimità delle celebrazioni del 10 febbraio. Anche questi atti sono stati parimenti da alcuni stigmatizzati come esempio di "negazionismo" delle foibe<ref>[[Paolo Simoncelli]], [http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/foibe-allarme-negazionismo.aspx ''Foibe, allarme negazionismo'', in ''L'Avvenire'', 6 febbraio 2013].</ref><ref>[http://www.famigliacristiana.it/articolo/il-negazionismo-e-un-reato.aspx Alberto Laggia, ''Il negazionismo è un reato'', in ''[[Famiglia cristiana]]'', 10 febbraio 2015.]</ref>.
 
Fra gli storici accademici, gli intellettuali e le associazioni italiane che hanno criticato a vario titolo la ricorrenza sono da ricordare [[Enzo Collotti]], che nel 2004 parlò dell'istituendo Giorno del ricordo come di un ambiguo contraltare del [[Giorno della Memoria|27 gennaio]]<ref>Nelle foibe la falsa innocenza della patria, ''[[il manifesto]]'', 14 febbraio 2004, aricolo consultabile [http://web.archive.org/web/20150226091851/http://62.149.226.72/rifondazionepescara/?p=789 qui]</ref>, [[Angelo d'Orsi]]<ref>[http://temi.repubblica.it/micromega-online/giorno-del-ricordo-e-speculazione-antistorica/ Angelo d'Orsi, ''Giorno del ricordo e speculazione antistorica'', in ''MicroMega'', 10 febbraio 2015.]</ref>, Davide Conti<ref>[http://ilmanifesto.info/il-giorno-del-ricordo-a-uso-e-consumo-della-terza-repubblica/ Davide Conti, ''Il giorno del ricordo a uso e consumo della Terza Repubblica'', in ''Il Manifesto'', 10 febbraio 2015.]</ref>, [[Paolo Rumiz]]<ref>[http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2009/02/10/news/foibe-e-risiera-la-strana-simmetria-per-pacificare-la-memoria-sugli-ex-confini-1.7932 Foibe e Risiera, la strana ”simmetria” per pacificare la memoria sugli ex confini], in ''Il Piccolo''. 10 febbraio 2009</ref> e l'[[ANPI]]<ref>[http://www.anpivarese.it/attememo/attualita/08-11_GIORNO_DEL_RICORDO.pdf ''Presidenza e Segreteria ANPI: “decisa preoccupazione critica”'', in ''Patria Indipendente'', 18 febbraio 2007.]</ref>. Altre critiche - in particolare riferite al discorso del 2006 di Ciampi - furono espresse sia dallo scrittore [[Antonio Tabucchi]]<ref>Alberto Tabucchi, ''L'oca al passo: notizie dal buio che stiamo attraversando'', Feltrinelli, Milano 2006, pp. 157 ss.</ref> che dallo storico triestino [[Galliano Fogar]], [[partito d'azione|azionista]] ed esponente di punta del CLN triestino, il quale criticò pure alcune precedenti affermazioni di sostegno alla proposta di [[Roberto Menia|Menia]] di istituzione della Giornata del ricordo da parte di [[Piero Fassino|Fassino]] e [[Luciano Violante|Violante]], e parlò di memoria dimezzata e di rimozione del fascismo e dei crimini di guerra italiani in Jugoslavia<ref>In un'intervista pubblicata su ''[[il manifesto]]'', Fogar affermò: "gli italiani dell'Istria, di Fiume e di Zara dovettero abbandonare le terre perse, ma [Ciampi] dimentica di ricordare che tutto ciò, anche se è certamente da condannare sul piano umano e morale, ebbe il suo terreno di coltura nella violenza fascista e nell'invasione e disgregazione della Jugoslavia da parte italiana e tedesca". Si veda ''Le Foibe e la memoria dimezzata. Intervista a Galliano Fogar.'' il manifesto, 10 febbraio 2006. [http://fc.retecivica.milano.it/Rete%20Civica%20di%20Milano/le%20Associazioni/ANPI/S068C04F8-068C04F9?WasRead=1 Intervista consultabile sul sito della Rete Civica di Milano].</ref>.
 
In occasione della ricorrenza del 2007, ebbe luogo una polemica fra il presidente della [[Repubblica Italiana]] [[Giorgio Napolitano]] e il presidente della [[Croazia]] [[Stipe Mesić]], a causa di alcune espressioni di Napolitano definite razziste, revisioniste e revansciste da Mesić. Dopo una forte presa di posizione a difesa di Napolitano da parte dell'allora ministro degli esteri [[Massimo D'Alema]]<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/02_Febbraio/12/foibe.shtml ''Foibe: presidente croato attacca Napolitano'', in ''Corriere della Sera'', 13 febbraio 2007.]</ref>, la polemica rientrò a seguito di un intervento dell'[[Unione europea]] critico nei confronti di Mesić<ref>[http://it.euronews.com/2007/02/14/la-polemica-mesic-napolitano-arriva-a-bruxelles-che-critica-zagabria-il-presidente-croato-scorretto/ ''La polemica Mesic-Napolitano arriva a Bruxelles che critica Zagabria. Il presidente croato: "Scorretto"'', in ''Euronews'', 14 febbraio 2007.]</ref>.
 
Tra le polemiche legate al Giorno del ricordo, sono stati stigmatizzati diversi casi - ripetuti anno dopo anno - in cui articoli giornalistici e manifesti legati alla ricorrenza hanno presentano immagini relative a crimini di guerra italiani in Jugoslavia per illustrare le persecuzioni anti-italiane, come ad esempio una foto relativa alla fucilazione di cinque sloveni da parte di soldati italiani<ref name=Foto-Piccolo>{{cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2011/03/02/NZ_18_143066.html|titolo=Il Piccolo - ''«Soldati italiani fucilano sloveni per il Giorno del ricordo»''|data=2011-02-03}}</ref><ref name=Smargiassi>{{cita news|url=http://smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2012/03/23/non-dire-falsa-testimonianza/#more-9976|autore=Michele Smargiassi|wkautore=Michele Smargiassi|titolo=Non dire falsa testimonianza|pubblicazione=la Repubblica|data=23 marzo 2012}}</ref>. Tale utilizzo ha causato prese di posizione e manifestazioni di protesta in Slovenia<ref>{{cita web|url=http://www.primorski.it/stories/alpejadran/198450_ljubljana_protest_pred_italijanskim_veleposlanitvom/#.VONNcPmG-ao|titolo=Primorski Dvenik - Ljubljana: protest pred italijanskim veleposlaništvom|data=2012-04-02}}</ref><ref>[http://www.mladina.si/164535/dan-opomina/ Dan opomina Slovenci z manipulativnimi fotografijami (znova) prikazani kot zločinci], Mladina 9, 27 febbraio 2015</ref>.
 
==Note==
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
* Marco Coslovich, ''Nemici per la pelle. Trieste, terra di confine'', Mursia, Milano 2004, ISBN 9788842532958.
* Maria Canale, ''Dalle foibe al giorno del ricordo'', Alberti editore, Verbania 2013, ISBN 9788872452844.
* [[Raoul Pupo]], ''Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l'esilio'', Rizzoli, Milano 2005, ISBN 8817005622.
* Raoul Pupo, Roberto Spazzali, ''Foibe'', Bruno Mondadori Editore, Milano 2003, ISBN 8842490156.
* [[Guido Rumici]], ''Catalogo della mostra fotografica sul "Giorno del ricordo"'', Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Roma 2009.
* Guido Rumici, ''Fratelli d'Istria'', Mursia, Milano 2001, ISBN 9788842528029.
* Guido Rumici, ''Infoibati'', Mursia, Milano 2010, ISBN 9788842529996.
 
== Voci correlate ==
* [[Massacri delle foibe]]
* [[Esodo istriano]]
* [[Questione triestina]]
* [[Treno della vergogna]]
* [[Toscana (piroscafo)]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|s=L. 30 marzo 2004, n. 92 - Istituzione del Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata|s_etichetta= L. 30 marzo 2004, n. 92 - Istituzione del Giorno del ricordo}}
{{Interprogetto|notizia=Il "giorno del ricordo" ha dieci anni|data=10 febbraio 2014}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.parlamento.it/parlam/leggi/04092l.htm Testo della legge sul Giorno del Ricordo]
* Programma televisivo di TV2000 (in 2004) con la testimonianza di una italiana di Istria (della città di Pola) natta in 1926: [https://www.youtube.com/watch?v=CdjH1-BQUPs]
 
==Collegamenti esterni ==
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{{portale|festività|storia d'Italia|Venezia Giulia e Dalmazia}}
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[[Categoria:Memoria]]