Jacques Lacan e Odino (Marvel Comics): differenze tra le pagine

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{{personaggio
{{Bio
|Nomemedium = Jacquesfumetti
|universo = [[Universo Marvel]]
|Cognome = Lacan
|lingua originale = inglese
|Sesso = M
|autore = [[Stan Lee]]
|LuogoNascita = Parigi
|autore 2 = [[Jack Kirby]]
|GiornoMeseNascita = 13 aprile
|AnnoNascitanome = 1901Odin
|nome italiano = Odino
|LuogoMorte =
|soprannome =
|GiornoMeseMorte = 9 settembre
* Padre di Tutti
|AnnoMorte = 1981
* Padre degli Dei
|Attività = psichiatra
* Re di Asgard
|Attività2 = filosofo
|editore = [[Marvel Comics]]
|Epoca = 1900
|data inizio = novembre [[1962]]
|Nazionalità = francese
|prima apparizione = ''[[Journey into Mystery]]''
|PostNazionalità =  nonché uno dei maggiori [[psicoanalisi|psicoanalisti]]
|prima apparizione nota = (Vol. 1{{Vol}}) n. 86
|editore Italia = [[Editoriale Corno]]
|data inizio Italia = aprile [[1971]]
|prima apparizione Italia = ''Il mitico Thor''
|prima apparizione Italia nota = n. 1
|sesso = M
|luogo di nascita = [[Asgard (Marvel Comics)|Asgard]]
|etnia = asgardiana
|razza = [[Asgard (Marvel Comics)|asgardiano]]
|affiliazione = Consiglio dei Padri del Cielo
|abilità =
*ottimo [[Capo (ruolo)|leader]]
*abilissimo [[Strategia|stratega]]
*esperto nel combattimento
*uso delle [[armi bianche]]
*[[forza]] e [[velocità]] sovrumane
*resistenza sovrumana
*immunità alle [[malattie]]
*longevità
*immortalità
* Degno di brandire Mjolnir
*[[onnipotenza]]
*"[[Alfabeto runico|saggezza delle rune]]"
|attore = [[Anthony Hopkins]]
|attore nota =
|doppiatore italiano = [[Dario Penne]]
|doppiatore italiano nota =
|immagine = ThorPossenteVendicatore.jpg
|larghezza immagine = 250px
|didascalia = Odino (in alto) e [[Thor (Marvel Comics)|Thor]], disegni di [[Chris Samnee]]
}}
{{Citazione|Per i poteri di mio padre,e di suo padre prima di lui, io,Odino,padre degli dei,ti bandisco|Odino esilia Thor nel film Thor}}
'''Odino''' (''Odin''), il cui nome per intero è '''Odin Borson''', è un personaggio dei [[fumetti]] creato da [[Stan Lee]] (testi) e [[Jack Kirby]] (disegni), pubblicato dalla [[Marvel Comics]]. La sua prima apparizione avviene in ''[[Journey into Mystery]]'' (Vol. 1{{Vol|2}}) n. 86 (novembre [[1962]]).
 
Ispirato all'[[Odino|omonimo re degli dei]] della [[mitologia norrena]], Odino è il saggio, stimato e [[Onnipotenza|onnipotente]] signore di [[Asgard (Marvel Comics)|Asgard]], padre di [[Thor (Marvel Comics)|Thor]] e, in qualità di sovrano di un [[pantheon|pantheon mitologico]], membro del "Consiglio dei Padri del Cielo" (''Council of Godheads''); i quali hanno sempre ammirato la sua sapienza e rudezza guerriera, in particolare [[Zeus (Marvel Comics)|Zeus]] e [[Osiride (Marvel Comics)|Osiride]], con cui condivide un'amicizia tanto profonda da far sì che si considerino come fratelli. Considerato il più potente tra tutti gli dei membri del Consiglio, Odino viene riverito come "Padre di Tutti" (''All-Father''), talvolta anche tradotto "Padre degli Dei".
==Biografia==
 
== Biografia del personaggio ==
Studia medicina, si specializza poi in [[psichiatria]] alla scuola di [[Gaëtan Gatian de Clérambault|G. Clérambault]]. Si laurea nel [[1932]] con una tesi su "La psicosi paranoica nei suoi rapporti con la personalità". In seguito è anche allievo del filosofo [[Alexandre Kojève]], che lo ha influenzato soprattutto nella prima parte della sua elaborazione.
=== Origini ===
Nato agli albori dell'[[Universo Marvel|universo]], da uno dei primi [[æsir]], Bor<ref name="JiM97">''[[Journey into Mystery]]'' (Vol 1) n. 97, ottobre 1963.</ref>, e dalla [[Jötunn|gigantessa di ghiaccio]] Bestla<ref name="JiM97"/>, Odino è cresciuto assieme a tre fratelli Vili, Vé<ref name="JiM97"/> e [[Serpente (Marvel Comics)|Cul]]<ref name="Fi1">''[[Fear Itself (fumetto)|Fear Itself]]'' (Vol. 1) n. 1, aprile 2011.</ref>. Benché la madre fosse una di loro, Odino, Vili e Vé, nutrono un forte odio per i Giganti di Ghiaccio e, un giorno, bramando di sconfiggere il gelo da cui deriva il loro potere, si recano a [[Múspellsheimr|Muspelheim]] per rubare la prodigiosa Fiamma Eterna del signore dei demoni di fuoco, [[Surtur (Marvel Comics)|Surtur]]<ref name="JiM97"/>. Il prezzo pagato da Odino per il successo dell'impresa è tuttavia la perdita dei due fratelli, che si sacrificano per permettergli di fuggire infondendo i loro poteri e le loro anime all'interno del suo corpo, generando così la forza illimitata nota come "Potere di Odino" (''Odin Force'')<ref name="JiM97"/>, grazie alla quale sconfigge il più potente dei Giganti di Ghiaccio, [[Ymir (Marvel Comics)|Ymir]]<ref>''Journey into Mystery'' (Vol 1) n. 98, novembre 1963.</ref>, e riunisce la sua gente creando il regno di [[Asgard (Marvel Comics)|Asgard]]<ref name="TA5">''Thor Annual'' (Vol. 1) n. 5, settembre 1976.</ref>. Successivamente Odino vendica i fratelli sigillando Surtur al [[centro della Terra]] e usandolo come "[[Nucleo interno|nucleo]]" per riscaldarla<ref>''Journey into Mystery'' (Vol 1) n. 99, dicembre 1963.</ref>. Poco dopo, preoccupato della piega malvagia presa da Cul, Odino sacrifica il suo occhio destro a [[Yggdrasill]] in cambio della conoscenza necessaria a ostacolarlo (un'altra versione sostiene abbia sacrificato l'occhio a Mimir in cambio del sapere necessario a impedire [[Ragnarǫk]]<ref name="T274">''Thor'' (Vol. 1) n. 274, agosto 1978.</ref>); comprendendo la minaccia che il fratello costituisce, lo imprigiona sul fondo della [[fossa delle Marianne]] cancellandone il ricordo dalla memoria di chiunque<ref name="Fi1"/>.
 
Desiderando un figlio la cui forza non derivi esclusivamente da Asgard, Odino scende sulla Terra e seduce Jord (avatar di [[Gea (Marvel Comics)|Gea]], lo spirito del pianeta) dalla quale ha il suo primogenito ed erede: [[Thor (Marvel Comics)|Thor]]<ref>''Thor Annual'' (Vol. 1) n. 11, novembre 1983.</ref><ref>''Thor'' (Vol. 1) n. 301, novembre 1980.</ref>. Dopo aver avuto un figlio anche dalla gigantessa Grid, Vidar, Odino prende in moglie [[Frigga (Marvel Comics)|Frigga]], da cui ha tre figli maschi: [[Balder (Marvel Comics)|Balder]]<ref name="Thor10">''Thor'' (Vol. 3) n. 10, settembre 2008.</ref>, [[Tyr (Marvel Comics)|Tyr]] e [[Hermod (Marvel Comics)|Hermod]], ed una femmina: [[Angela (Marvel Comics)|Aldrif]]<ref name="10realm1">''Original Sin Thor & Loki: The Tenth Realm'' (Vol. 1) n. 5.1, settembre 2014.</ref>, rapita poco dopo la nascita e creduta morta<ref name="10realm5">''Original Sin Thor & Loki: The Tenth Realm'' (Vol. 1) n. 5.5, novembre 2014.</ref>.
Nel 1938, terminata un'analisi con Loewenstein, entra nella Société psychanalytique de Paris per abbandonarla nel 1953. Insieme a F. Dolto, D. Lagache e altri fonda la Société française de Paris che attese invano dall'IPA un riconoscimento ufficiale. Dopo dieci anni viene praticamente scomunicato e per tutta risposta fonda una sua scuola, l'École Freudienne de Paris, poi la scioglie e adotta l'École de la Cause Freudienne, di cui fu il primo presidente. Il suo insegnamento è trasmesso soprattutto oralmente nei seminari (pubblicati postumi) che hanno visto una numerosa partecipazione per trent'anni.
 
Il "Padre di Tutti" ha in in seguito innumerevoli avventure per tutti i Nove Mondi; particolarmente degna di nota la guerra di [[Jötunheimr|Jotunheim]], che vede tra le prime vittime suo padre Bor il quale, colpevolizzando il figlio per non averlo soccorso, lo maledice sancendo che: "l'adozione del figlio di un re nemico lo porterà alla rovina"<ref>''Thor'' (Vol. 3) n. 7-8, maggio-giugno 2008.</ref>. Poche settimane dopo, ignaro di tutto ciò, Odino uccide [[Laufey (Marvel Comics)|Laufey]], il re dei Giganti di Ghiaccio, adottando suo figlio [[Loki (Marvel Comics)|Loki]], da questi rifiutato a causa delle sue ridotte dimensioni<ref>''Journey into Mystery'' (Vol. 1) n. 112, gennaio 1965.</ref>.
==Teoria e clinica==
 
===Generalità L'esilio di Thor ===
Per stabilire chi, fra Thor e Loki, fosse degno di ereditare il trono di Asgard, Odino fa forgiare [[Mjolnir (fumetto)|Mjolnir]] stabilendo che chi dei due lo avesse sollevato sarebbe stato il futuro re. Dopo che Thor riesce nell'impresa, Odino inizia a prepararlo per ereditare il regno tuttavia il giovane, arrogante e impulsivo, scatena un pandemonio uccidendo un gigante e spezzando tragicamente la pace sancita tra essi e Asgard dopo secoli di guerra. Comprendendo il figlio necessiti di scoprire il valore dell'umiltà per poter veramente diventare re, Odino lo esilia su [[Midgard]] (la Terra) senza ricordi né poteri sotto l'identità del gracile medico zoppo [[Donald Blake]]<ref>''Journey into Mystery'' (Vol. 1) n. 83, agosto 1962.</ref>. Tempo dopo, quando Blake scopre la sua vera identità, è ormai divenuto umile e d'animo nobile, motivo per cui Odino ripristina la sua forma divina completa concedendogli di tornare ad Asgard, possibilità che tuttavia il figlio rifiuta poiché innamoratosi di una donna terrestre: [[Jane Foster]]. Tale relazione è causa di numerosi litigi tra padre e figlio<ref name="JiM101-102">''Journey into Mystery'' (Vol. 1) n. 101–102, febbraio–marzo 1964.</ref><ref name="Thor126-127">''Thor'' (Vol. 1) n. 126–127, marzo–aprile 1966.</ref><ref name="Thor145-151">''Thor'' (Vol. 1) n. 145–151, ottobre 1967–aprile 1968.</ref>, poiché la legge asgardiana vieta espressamente matrimoni tra dei e mortali.
 
Ad ogni modo il legame fra Thor e la Terra va ben oltre l'amore per Jane, difatti anche dopo la fine del suo rapporto con la donna, Thor rimane diviso tra Asgard e la Terra per tutta la vita. Se da un lato Odino rimprovera aspramente tutto ciò, dall'altro è consapevole derivi dal fatto che Thor sia anche figlio di Gea (che non ha mai smesso di amare nonostante i loro ruoli di re di Asgard e spirito della Terra rendessero il loro amore impossibile) e, pertanto, la divisione di Thor tra Asgard e la Terra è un riflesso di quella dei genitori.
La sua psicoanalisi si basa sull'assioma secondo il quale l'[[inconscio]] "è strutturato come un linguaggio"; Lacan mette in connessione la struttura dell'inconscio con la struttura del sapere, che ha in ogni caso struttura di linguaggio. Per linguaggio si intende una combinatoria di elementi discreti, e non solo il linguaggio verbale. Il linguaggio manca di un elemento, quello che potrebbe dargli senso, ed è questo il trauma, per ogni essere umano, l'incontro con questo sapere bucato.
 
In qualità di protettore del regno, Odino ha combattuto per impedire diverse occasioni, ad esempio quella della coalizione di Loki, Surtur e Skagg (venendo aiutato da Thor e Balder)<ref name="JiM104">''Journey into Mystery'' (Vol. 1) n. 104, maggio 1964.</ref>, o quella dell'[[Uomo Assorbente]], intenzionato ad assimilare l'intera Asgard<ref>''Journey into Mystery'' (Vol. 1) n. 122–123, novembre–dicembre 1965.</ref>; inoltre ha affrontato il mostro [[Mangog]]<ref>''Thor'' (Vol. 1) n. 157, ottobre 1968.</ref> e l'invasione dei [[Celestiali]]<ref name="T300301">''Thor'' (Vol. 1) n. 300-301, ottobre-novembre 1980.</ref>, affrontando poi una partita a [[scacchi]] cosmica col tiranno inter-dimensionale [[Dormammu]]<ref>''Thor Annual'' (Vol. 1) n. 9, novembre 1981.</ref>.
Lacan vuole ''"tornare all'insegnamento originario di Freud"'' e per farlo si serve di molti saperi diversi: l'arte, la letteratura, la topologia, la filosofia e la linguistica. Lacan riprende la nozione di struttura di [[Jakobson]] attraverso [[Lévi-Strauss]] e si basa molto sulle teorie linguistiche di [[Ferdinand de Saussure]].
 
=== Morte ===
Il soggetto della psicoanalisi è il soggetto della scienza. Non c'è psicoanalisi senza scienza moderna, eppure la psicoanalisi si oppone alla scienza: mentre la [[scienza]] non si occupa del soggetto, puro riferimento simbolico, svuotato di ogni rappresentazione, errore soggettivo; la psicoanalisi si occupa proprio di esso.
Nel momento in cui Surtur, assetato di vendetta, scatena le sue armate sulla Terra brandendo la Spada Del Crepuscolo (arma che lo rende forte quanto Odino), il "Padre di Tutti" affronta il demone riuscendo a ucciderlo ma perdendo la vita a sua volta<ref name="Thor2n40">''Thor'' (Vol. 2) n. 40, ottobre 2001.</ref>. Alla sua morte, il "Potere di Odino" e il trono di Asgard passano a Thor<ref name="Thor2n40"/>.
È solo grazie al [[metodo scientifico]] che è possibile una trasmissione della psicoanalisi. Il sapere è reso letterale attraverso la matematizzazione. Il matema riveste un'importanza notevole nella teoria analitica e il suo uso è uno degli aspetti più originali della teoria, e della clinica, lacaniana.
 
Quando Loki scatena Ragnarök portando Asgard verso la distruzione, lo spirito di Odino ricompare per guidare il figlio e rivelargli il motivo per cui ha fatto sì che avesse radici terrestri: in quanto non unicamente asgardiano, Thor è il solo in grado di ergersi al di sopra del fato e infrangere l'eterno ciclo di morte e rinascita cui gli dei di Asgard sono condannati dalla maledizione del Ragnarök<ref>''Thor'' (Vol. 2) n. 85, dicembre 2004.</ref>. Successivamente Thor, riemerso dal vuoto<ref>''Thor'' (Vol. 3) n. 1, settembre 2007.</ref>, si prodiga per far rinascere tutti gli dei del pantheon<ref>''Thor'' (Vol. 3) n. 3-5, novembre 2007-gennaio 2008.</ref>, a eccezione di suo padre poiché, durante il suo lungo sonno, ha scoperto attraverso una visione che Odino non è morto bensì intrappolato in una sorta di [[limbo]] dove è costretto a combattere ciclicamente ogni giorno contro Surtur per impedirgli di ritornare in vita. Sebbene Thor si offra di prendere il suo posto, Odino rifiuta in quanto ritiene che il figlio sia destinato a essere un ottimo sovrano<ref>''Thor'' (Vol. 3) n. 7-7, maggio-giugno 2008.</ref>.
===L'inconscio strutturato come un linguaggio===
 
=== Ritorno ===
Il trauma per Lacan non è il sesso, ma il linguaggio. Il linguaggio manca di un significante. Gli esseri umani tutti, anche quelli che non parlano, sono traumatizzati dall'incontro con il linguaggio. L'inconscio è un linguaggio, senza codice.
Tempo dopo tuttavia, quando Asgard viene invasa dai Mangiatori di Mondi in seguito al suo spostamento sulla Terra, Odino viene riportato in vita da Thor affinché lo aiuti a affrontare la minaccia e evitare il diffondersi del panico<ref>''Thor'' (Vol. 1) n. 618, febbraio 2011.</ref>.
 
Tempo dopo, scoprendo che suo fratello Cul, il Serpente, è stato liberato dalla sua prigione subacquea, Odino decide di riportare tutti gli asgardiani nella loro dimensione d'origine<ref name="Fi1"/> per poter radere al suolo completamente la Terra e con essa il Serpente, tuttavia Thor lo convince invece a tentare di combatterlo<ref>''Fear Itself'' (Vol. 1) n. 3, agosto 2011.</ref> equipaggiando gli eroi terrestri e asgardiani con armi realizzate da [[Iron Man]] nelle fornaci di [[Svartálfaheimr|Svartalfheim]]<ref>''Fear Itself'' (Vol. 1) n. 4-6, settembre-novembre 2011.</ref>. Lo stesso Odino dona a Thor l'armatura e la spada con cui, millenni prima, aveva sconfitto Cul<ref>''Fear Itself'' (Vol. 1) n. 6, novembre 2011.</ref>; impresa in cui riesce anche il Dio del Tuono sacrificando la sua stessa vita<ref>''Fear Itself'' (Vol. 1) n. 7, dicembre 2011.</ref> salvo poi resuscitare<ref>''The Mighty Thor'' (Vol. 1) n. 12, maggio 2012.</ref>. Terminata la [[Fear Itself (fumetto)|Guerra al Serpente]], Odino decide di vegliare sulla tomba del fratello fino alla fine dei tempi e lascia il governo di Asgard in mano al triumvirato delle "Madri di Tutti" (''All Mother''), ossia Freiya, Gea e [[Idunn (Marvel Comics)|Idunn]]<ref>''Fear Itself'' (Vol. 1) n. 7.2, gennaio 2012.</ref>.
La struttura cattura l'uomo, lo divide, prende il corpo e il suo godimento. In questo modo si intende la pulsione freudiana, diversa dall'istinto. E si spiega la perdita costitutiva dell'oggetto come è inteso da [[Freud]].
 
In seguito, Odino ritorna dall'esilio auto-impostosi<ref>''Original Sin Thor & Loki: The Tenth Realm'' (Vol. 1) n. 5.4, ottobre 2014.</ref> in tempo per impedire uno scontro tra Thor e Angela, che si rivela essere Aldrif<ref name="10realm5"/>; figlia di Odino e Frigga creduta morta per mano degli Angeli e motivo per cui i sovrani di Asgard hanno sganciato il regno di questi ultimi da Yggdrasill<ref name="10realm1"/>. Emersa tale verità, Angela viene bandita dal Paradiso e si ricongiunge alla famiglia biologica<ref name="10realm5"/>.
Abbiamo almeno tre diverse accezioni del celebre aforisma "l'inconscio è strutturato come un linguaggio".
 
Quando Thor perde la capacità di sollevare Mjollnir<ref>''Original Sin'' (Vol. 1) n. 7, ottobre 2014.</ref> Odino, non volendolo lasciare in mano alla donna misteriosa che ha preso il posto del figlio<ref>''Thor'' (Vol. 4) n. 1, dicembre 2014.</ref>, le manda contro il [[Distruttore (Marvel Comics)|Distruttore]]<ref>''Thor'' (Vol. 4) n. 6, maggio 2015.</ref>; essa però lo sconfigge grazie all'aiuto del Thor originale e di varie altre divinità femminili<ref>''Thor'' (Vol. 4) n. 7, giugno 2015.</ref>. Infatti aveva sollevato il martello Mjollnir per sconfiggere il Distruttore.
Nella prima l'inconscio è un capitolo censurato del libro della storia del soggetto. Qui centrale è la funzione della parola, in particolare quella parola piena che si svolge in analisi che può permettere la trascrizione dell'inconscio, come capitolo censurato. La psicoanalisi, in questa prima concezione, è una pratica di parola che permette al soggetto di ricomporre il capitolo mancante e ristabilire la continuità del discorso cosciente. Il desiderio che smuove l'analisi è un desiderio di riconoscimento e l'analista è il testimone della verità del soggetto.
 
== Poteri e abilità ==
Nella seconda accezione l'inconscio è più direttamente correlato con il linguaggio e le leggi del linguaggio. La struttura di linguaggio emerge nelle formazioni dell'inconscio (sogno, lapsus, motto di spirito, sintomo) come vengono descritte da [[Freud]] nei saggi e nei suoi casi clinici. Tutte le formazioni dell'inconscio, compreso il blaterare in psicoanalisi, hanno struttura di linguaggio, sono pensieri articolati e rispondono a leggi proprie, anche se il soggetto non ha sempre accesso alla comprensione poiché si tratta di un linguaggio cifrato, da decodificare, che si svolge al di fuori del soggetto, ma che lo interessa perché trasporta la sua questione di soggetto.
In quanto re di [[Asgard (Marvel Comics)|Asgard]], Odino rappresenta l'esaltazione dei poteri comuni a tutta la razza, quali [[forza]], agilità, [[velocità]], riflessi e resistenza sovrumani dovuti al fatto che pelle e ossa asgardiane siano all'incirca tre volte più dense di quelle di un comune [[essere umano]]. La sua longevità è quasi illimitata e non può morire se non venendo ucciso; differentemente dalla maggior parte degli asgardiani, il cui invecchiamento si arresta raggiunta la maturità, Odino, come anche [[Frigga (Marvel Comics)|Frigga]] si presenta come un uomo anziano seppur ancora energico. Temprato dai millenni di battaglia, Odino è, assieme a suo figlio [[Thor (Marvel Comics)|Thor]], il miglior guerriero di Asgard, nonché un eccellente [[Capo (ruolo)|leader]] e un finissimo [[Strategia|stratega]]<ref>''Thor'' (Vol. 1) n. 273-278, luglio-dicembre 1978.</ref><ref>''Thor Annual'' (Vol. 1) n. 7, settembre 1978.</ref><ref>''Thor'' (Vol. 1) n. 283-301, maggio 1979-novembre 1980.</ref>.
 
Odino è in grado di generare il cosiddetto "Potere di Odino" (''Odin Force''), un'energia immensa generata dalla fusione delle anime dei suoi fratelli, Vili e Ve, alla sua. Tale processo ha reso Odino tanto potente da scuotere le fondamenta dell'[[Universo Marvel|universo]] stesso<ref name="JiM97"/> conferendogli una sorta di [[onnipotenza]]: può controllare, trasformare e fondere tra loro gli elementi<ref>''Journey into Mystery'' (Vol. 1) n. 89, febbraio 1963.</ref>, fermare il tempo<ref name="JiM104"/>, teletrasportare le persone (addirittura l'intera razza umana<ref name="JiM104"/> o il regno di Asgard<ref name="Fi1"/>) in un'altra dimensione con un solo pensiero<ref name="JiM104"/>, creare [[illusioni]] o [[ipnosi|ipnotizzare]]<ref name="JiM104"/> e perfino generare un intero [[sistema solare]]<ref>''Thor'' (Vol. 1) n. 144-145, settembre-ottobre 1987.</ref>. La potenza di Odino è tale che, scontrandosi col dio egizio Seth, ha distrutto intere galassie, fatto tremare ogni piano della realtà e rischiato di distruggere il [[multiverso]]<ref>''Journey into Mystery'' (Vol. 1) n. 513, ottobre 1997.</ref>. Odino è in grado sia di generare la vita che di resuscitare i morti<ref>''Thor'' (Vol. 1) n. 190, luglio 1971.</ref><ref>''Thor'' (Vol. 1) n. 300, ottobre 1980.</ref> o di guarire le ferite altrui; inoltre può assorbire energia dal suolo stesso di Asgard<ref name="T300301"/>, conferire parte dei propri poteri ad altre persone pur senza privarsene<ref>''Thor''(Vol. 1) n. 136, gennaio 1967.</ref> e rompere patti stretti con [[Mefisto (Marvel Comics)|Mefisto]] in persona<ref>''Thunderstrike'' (Vol. 1) n. 15, dicembre 1994.</ref>.
L'inconscio è, come il linguaggio, una combinatoria di elementi discreti.
 
In battaglia Odino cavalca [[Sleipnir]], il destriero a otto zampe<ref name="T274"/>, e brandisce [[Gungnir]]<ref name="T275">''Thor'' (Vol. 1) n. 275, settembre 1978.</ref>, una lancia forgiata in [[uru (Marvel Comics)|uru]] che non manca mai il bersaglio, è resistente quanto [[Mjolnir (fumetto)|Mjolnir]] e può essere usata come conduttore per il "Potere di Odino". Solitamente si accompagna inoltre a due lupi, [[Geri e Freki]]<ref name="T275"/>, ed usa come messaggeri i corvi [[Huginn e Muninn]]<ref name="T274"/>.
Particolarmente in questa fase dell'elaborazione teorica, Lacan fa ricorso alla linguistica di [[De Saussure]] e di [[Jakobson]].
Il discorso inconscio si svolge lungo due assi: l'asse della sincronia che è quello della metafora e l'asse della diacronia che è quello della metonimia. Il sogno è una metafora e il sintomo stesso è una metafora. Così come il desiderio è metonimia, gli enigmi del desiderio inconscio si spiegano nel movimento in cui sono presi, che è metonimico.
 
Il solo punto debole del "Padre di Tutti" è che, una volta all'anno, per ricaricarsi è costretto a entrare in un profondo [[letargo]] detto "Sonno di Odino" (''Odinsleep''); durante tale periodo, della durata di 24 ore, egli è completamente vulnerabile.
Questa presentazione della metafora e della metonimia si accorda con le moderne analisi linguistiche, nelle quali la tradizionale diversità tra i due meccanismi viene ridotta al semplice gioco di modalità formali di articolazione tra significanti.
 
== Altre versioni ==
La terza accezione dell'inconscio strutturato come un linguaggio ha a che fare con la pulsione di morte di Freud. Nel 1956, in "Il seminario su La lettera rubata", commento al racconto di [[Edgar Allan Poe]], Lacan elabora la tesi che collega l'elaborazione di Freud sulla pulsione di morte alla presa dell'ordine simbolico, responsabile dell'innegabile innaturalità dell'esistenza umana. L'automatismo di ripetizione trae principio dall'insistenza della catena significante.
=== 1602 ===
{{vedi anche|1602 (fumetto)}}
In ''[[1602 (fumetto)|1602]]'', '''Wotan''' (altro nome di [[Odino]] nella [[mitologia norrena]]) è il sovrano del Giardino degli [[Æsir]] e padre di Thor, il quale gli chiede consiglio su come separarsi dalla sua forma mortale, Donald<ref>''[[1602 (fumetto)|Marvel 1602]]'' (Vol. 1) n. 8, giugno 2004.</ref>.
 
=== Ultimate ===
Con la pulsione di morte [[Freud]], secondo Lacan, incontra il linguaggio per la seconda volta, dopo il primo periodo delle decifrazioni dell'inconscio. In questo momento gli si svela l'aspetto più terribile del linguaggio: la sua natura mortifera, che Lacan poi concettualizza con la nozione di inerzia del godimento.
{{vedi anche|Ultimate Thor}}
Nell'[[Ultimate Marvel|universo Ultimate]], Odino, come tutti gli abitanti di Asgard, è stato assassinato da una coalizione formata da [[Loki (Marvel Comics)#Ultimate|Loki]], i Giganti di Ghiaccio e delle armate naziste; prima però che il regno cadesse, l'onnipotente monarca sigilla Loki in una stanza senza porte e fa in modo, tramite un incantesimo, che [[Ultimate Thor|Thor]] e Balder si reincarnassero in forma umana affinché un giorno possano ripristinare Asgard<ref>''Ultimate Comics: Thor'' (Vol. 1) n. 1-4, ottobre 2010-febbraio 2011.</ref>. Nel corso delle sue avventure con gli [[Ultimates]], Thor, privo di memoria, prega a suo padre di venire in suo aiuto, senza tuttavia venire esaudito<ref>''[[Ultimates 1|The Ultimates]]'' n. 1-13, marzo 2002-aprile 2004.</ref> finché Asgard non viene ripristinata con tutti i suoi abitanti<ref>''[[Ultimates 2|The Ultimates 2]]'' n. 13, febbraio 2007.</ref> che, tuttavia, vengono poi trucidati in massa dai "Figli del Domani", seguaci di [[Ultimate Mister Fantastic|Reed Richards]]<ref>''Ultimate Comics: Ultimates'' (Vol. 1) n. 2, novembre 2011.</ref>.
 
== Altri media ==
A questo punto, l'inconscio è strutturato come un linguaggio, ma non tutto nell'inconscio è significante. Ciò che sfugge al livello del significante è un residuo del godimento. Tale resto della struttura di linguaggio viene chiamato l'oggetto piccolo a.
=== Cinema ===
*Odino fa una comparsa fuori scena nel [[film d'animazione]] [[direct-to-video]] ''[[Ultimate Avengers 2]]''.
*Il personaggio è presente nel film animato ''[[Hulk Vs.|Hulk Vs. Thor e Wolverine]]''<ref>{{cita web|url=http://efilmcritic.com/review.php?movie=18391&reviewer=402|titolo=Movie Review - Hulk Vs.|nome=Mel|cognome=Valentin|data=28 gennaio 2009|sito=efilmcritic.com|accesso=8 settembre 2010|lingua=en}}</ref>.
*Odino compare in ''[[Thor: Tales of Asgard]]''.
[[File:Odin (MCU).png|thumb|Odino, interpretato da [[Anthony Hopkins]], nel film ''[[Thor: The Dark World]]''.|320px]]
*Nel [[Media franchise|franchise]] del [[Marvel Cinematic Universe]], Odino è interpretato da [[Anthony Hopkins]]<ref>{{cita web|url=http://www.variety.com/article/VR1118010609.html?categoryid=13&cs=1&nid=2562&utm_medium=twitter&utm_source=twitterfeed|titolo=Anthony Hopkins cast in 'Thor'|nome=Micheal|cognome=Flemming|editore=''[[Variety (rivista)|Variety]]''|data=30 ottobre 2009|accesso=31 ottobre 2009|lingua=en}}</ref>. In tale versione il personaggio non è onnipotente e non ha creato [[Asgard (Marvel Comics)|Asgard]] avendo ereditato il trono da una lunga dinastia di sovrani, inoltre, anziché del sinistro, è privo dell'occhio destro, che non si è cavato per bere alla fonte di Mimir ma ha perso in battaglia contro [[Laufey (Marvel Comics)|Laufey]].
** In ''[[Thor (film)|Thor]]'' ([[2011]]) esilia [[Thor (Marvel Comics)|Thor]] sulla Terra in forma umana per dargli una lezione di umiltà e, in seguito, sprofonda nel Sonno di Odino, periodo di cui [[Loki (Marvel Comics)|Loki]] approfitta per insediarsi sul trono, sebbene le sue macchinazioni vengano poi sventate dal ritorno di Thor.
** In ''[[Thor: The Dark World]]'' ([[2013]])<ref>{{cita web|nome=Mike|cognome=Fleming|data=24 marzo 2012|titolo=Anthony Hopkins Up For ‘Red 2′ Villain; Can ‘Thor’ Sequel Dates Work?|url=http://www.deadline.com/2012/05/anthony-hopkins-up-for-red-2-villain-can-thor-sequel-dates-work/|editore=''Deadline.com''|accesso=24 marzo 2012|lingua=en}}</ref> Odino perde sua moglie [[Frigga (Marvel Comics)|Frigga]] a causa di un attacco degli [[Døkkálfar|Elfi Oscuri]] di [[Malekith (Marvel Comics)|Malekith]] finendo per perdere il controllo ed agire in maniera tirannica, cosa che consente a Loki di sostituirglisi usurpando il trono.
** In ''[[Thor: Ragnarok]]'' ([[2017]]), Odino viene ritrovato sulla Terra da [[Thor (Marvel Comics)|Thor]] e [[Loki (Marvel Comics)|Loki]] ad inizio film, poco prima di morire: la sua dipartita provoca l'arrivo di sua malvagia figlia [[Hela (personaggio)|Hela]] e costringe riluttantemente i due figli a doversi scontrare con lei, più tardi Odino appare come visione di Thor durante il suo scontro con [[Hulk]] nell'arena permettendogli di arrabbiarsi abbastanza da rilasciare i suoi veri poteri sopraffatto il suo ex amico, più tardi, dopo che Thor ha perso un occhio per mano di Hela che sta cercando di sconfiggere, quest'ultimo ha un esperienza di pre-morte in cui incontra Odino che gli dice saggiamente che Asgard non è un posto ma è dove il loro popolo vive e incoraggia suo figlio fieramente prima che quest'ultimo torni in sé e rilasci i suoi poteri per sopraffare Hela.
 
=== Televisione ===
Questa mancanza è effetto della struttura, ma è inclusa nella struttura stessa. Questo specifica la struttura lacaniana e la distingue da quella degli altri strutturalisti. Il significante di una mancanza nell'Altro è la base della logica del significante.
*Odino compare nel segmento dedicato a [[Thor (Marvel Comics)|Thor]] di ''[[The Marvel Super Heroes]]''.
*Odino è presente in quattro episodi di ''[[Super Hero Squad Show]]''.
*Nella serie ''[[Avengers - I più potenti eroi della Terra]]'', Odino è un personaggio ricorrente.
*Odino compare in un episodio di ''[[Ultimate Spider-Man (serie animata)|Ultimate Spider Man]]''.
*Il personaggio è presente in un episodio della serie ''[[Avengers Assemble]]''.
*In un episodio di ''[[Hulk e gli agenti S.M.A.S.H.]]'' compare Odino.
*Odino compare in un episodio in due parti della serie animata ''[[Guardiani della Galassia (serie animata)|Guardiani della Galassia]]''.
 
=== Videogiochi ===
Il soggetto è 'mancanza a essere', per questo tende a identificarsi. L'oggetto a è il resto dell'operazione significante, oggetto causa del desiderio, che ha il suo prototipo nell'oggetto pregenitale; la pratica clinica permette a Lacan di isolare due oggetti, oltre quelli freudiani (orale e anale): lo sguardo e la voce.
*Odino è un personaggio non giocabile in ''[[Marvel: La Grande Alleanza]]''.
*La versione cinematografica del personaggio appare in ''[[Thor: God Of Thunder]]'', basato sul [[Thor (film)|film del 2011]].
*In ''[[LEGO Marvel Super Heroes]]'', Odino è un [[contenuto scaricabile]].
*Odino è un personaggio non giocabile in ''[[Marvel: Avengers Alliance]]''.
*Odino è un personaggio giocabile in ''[[Marvel: Future Fight]]''.
*Odino è un personaggio giocabile in ''[[LEGO Marvel's Avengers]]''.
 
== Note ==
===Lo stadio dello specchio===
 
Il primo intervento come psicoanalista riguarda lo 'stadio dello specchio' e risale al [[1936]].
Tra i sei e i diciotto mesi il bambino, in braccio alla madre, davanti allo specchio reagisce dapprima all'immagine come se appartenesse a un altro reale, ma, nel momento in cui incrocia lo sguardo della madre nello specchio, l'immagine gli si rivela come sua. Se quest'altro sguardo non dicesse al bambino che l'immagine gli appartiene, egli continuerebbe a considerarla un oggetto esterno.
 
L'investimento del bambino si attua prima ancora che sul proprio corpo, percepito come frammentato, sull'immagine completa dello specchio, sull'altro riflesso nello specchio. Questa è la prima identificazione, immaginaria, ed è due volte alienante perché dipende dallo sguardo della madre: se questo sguardo nello specchio non lo vedesse, egli non si riconoscerebbe.
L'immagine del corpo sostituisce la realtà del corpo. Ciò che è investito è l'altro nello specchio e nello stesso tempo il desiderio dell'altro, attraverso lo sguardo della madre. Identificandosi con la madre il bambino assume il desiderio della madre come proprio.
 
Già a partire dallo stadio dello specchio, Lacan va in una direzione diversa da quella di [[Loewenstein]], [[Kris]], [[Hartmann]] e in generale della psicoanalisi dell'io. Mentre essi interpretavano l'io come istanza centrale e sintesi della personalità, per Lacan l'io è alienato in modo primordiale. Inoltre, per la dialettica hegeliana della lotta a morte, l'io è minacciato da quello stesso altro senza il quale non esisterebbe; il nucleo più profondo dell'io è paranoico.
Per la psicoanalisi dell'io, e anche per le teorie cognitivo-comportamentali, l'io è l'elemento centrale della cura, alleato del terapeuta che ha il compito di rafforzarlo. La cura termina con un io completo e identificato a quello dell'analista. In Lacan, al contrario, e secondo lui anche in [[Freud]], l'io viene decentrato, come in una rivoluzione copernicana e la cura può essere definita anche una "paranoia controllata". Che senso avrebbe che l'io, peraltro mai completo, dal nucleo paranoico, del paziente debba plasmarsi su quello dell'analista? La risposta arriva pian piano, elaborando il simbolico, o linguaggio.
 
===L'etica della psicoanalisi===
Il merito d'aver inserito l'etica al cuore della pratica e della teoria psicoanalitica, e della clinica in generale, è senza dubbio di Lacan. Lo psicoanalista francese dedica il VII seminario all'approfondimento di questo aspetto fondamentale. In primo luogo, certamente, per Lacan il problema dell'etica è il problema della posizione che lo psicoanalista deve assumere nella sua pratica, quindi riguarda la posizione e la postura dello psicoanalista. Tuttavia l'etica diviene un compito pratico che va ben oltre e l'esempio della tragedia di Antigone utilizzato nel seminario sull'etica lo preannuncia con forza. L'analista dovrà anche testimoniare della posizione che si "deve" assumere nel reale, in bilico sull'assenza di un fondamento. Ogni atto, non solo quello legato alla pratica clinica, è un atto etico, un'assunzione di responsabilità che non può sostenersi su alcuna garanzia precostituita. Da qui scaturisce una posizione di Lacan indomabile dal "potere temporale della psicoanalisi", che ha reso inevitabile anche la sua cosiddetta ''scomunica''. Per certi versi ricorda il ''cavaliere della fede'' di Kierkegaard ma su un piano laico e rigorosamente scientifico.
 
===Reale, simbolico, immaginario===
 
Molto tempo dopo l'introduzione dello Stadio dello specchio, nel [[1953]], Lacan introduce un'altra categoria distinta dall'immaginario: il simbolico. A partire da questo momento lo psichico viene concettualizzato attraverso la tripartizione dei registri: reale, simbolico e immaginario.
 
Il modo di concepire il simbolico in Lacan non coincide con la concezione junghiana che ha a che vedere con il ritrovare e in qualcosa la rappresentazione di qualcos'altro. Il simbolico è in relazione stretta con il significante e riguarda non più l'io (moi) ma il soggetto (je). La realtà umana è intessuta di linguaggio e solo il significante è in grado di renderne conto. Significante e significato non coincidono e il primo domina sul secondo. Inoltre un significante non può essere definito che da un altro significante che lo determina a posteriori. È questa la legge della catena significante.
 
Il bambino entra nel simbolico attraverso il rapporto con la madre, a causa dell'intermittenza della sua presenza. L'uomo ha l'illusione di averlo creato con la sua coscienza in quanto è a causa di una discrepanza specifica della relazione immaginaria con il suo simile, che egli è potuto entrare in quest'ordine come soggetto. Lacan indica il simbolico con il termine di Altro, tesoro dei significanti, la cui relazione con il soggetto si distingue dalla relazione immaginaria dell'io con l'altro, (a-a').
 
L'Altro è anche luogo del codice, luogo dove opera l'inconscio. L'inconscio non resiste, semplicemente ripete. Le resistenze si trovano invece a livello immaginario, nella relazione tra io (moi) e altro, relazione che, con la sua inerzia, perturba la relazione simbolica con l'Altro, (S-A).
 
L'operazione analitica opera a livello dell'asse simbolico; lo psicoanalista non ha che da annullarsi come io (moi) per poter agire a partire dal luogo dell'Altro.
 
Il reale invece è per Lacan ciò che è fuori simbolizzazione.
 
===Il fallo===
 
La peculiarità dell'essere umano è dovuta al suo inserimento nel linguaggio. Il soggetto è effetto di linguaggio. Ma al suo ingresso nella nuova dimensione di 'parlessere', l'uomo perde necessariamente qualcosa. La divisione, costitutiva della condizione umana, è la conseguenza dell'inevitabile immersione nella struttura. Vi è una mancanza strutturale di godimento che è alla base dell'essere uomo e parlante. Al posto di questo godimento perduto, irrecuperabile, c'è un nulla. Il significante di questo vuoto è il fallo, è un significante molto particolare perché il suo significato non c'è, ma è sempre un significante, non è né un fantasma, né un oggetto, né tantomeno un organo. È il significante che permette gli effetti di significato.
 
La conseguenza immediata di questo significante fallico è la deviazione dei bisogni dell'uomo. Per via dell'assoggettamento dei bisogni alla domanda, la messa in forma significante, qualcosa di questi bisogni si trova alienato: il desiderio.
 
La domanda, in Lacan, riguarda non tanto le soddisfazioni che chiede, ma un'assenza o una presenza. Al bambino interessa che la madre sia presente. Ciò che lo aggancia all'Altro non è né l'assenza, né la presenza, ma l'oscillazione tra le due. Il soggetto interroga la condizione della presenza. La domanda costituisce l'Altro come colui che può privare il soggetto della propria presenza. La domanda è domanda d'amore. Le soddisfazioni che la domanda d'amore ottiene per il bisogno non fanno che schiacciarla. Tanto peggio se il genitore accudente, di solito la madre, invece che rispondere alla domanda d'amore, dando cioè ciò che non ha, rimpinza il bambino della pappa asfissiante di ciò che ha, cioè confonde le sue cure col dono del suo amore. Ecco perché può accadere che il bambino più accudito rifiuti il nutrimento, orchestrando il suo rifiuto come un desiderio. Questo accade nell'anoressia-bulimia, ma la domanda d'amore si ribella in ogni caso alla sola soddisfazione del bisogno.
 
===Il fantasma===
 
Il soggetto dell'inconscio trova nell'oggetto del fantasma, non nel significante, una certezza soggettiva. "...vuol dire che il linguaggio gli permette di considerarsi come il macchinista cioè come il regista di tutta la cattura immaginaria di cui altrimenti non sarebbe che la marionetta vivente." (J. Lacan "La direzione della cura e i principi del suo potere", 1957, in ''Écrits'', p. 633)
 
La scelta si gioca nel rapporto con la madre, o con chi ne fa le veci. Lacan distingue tre dimensioni della madre. La madre immaginaria è capace di assecondare o meno il bambino. È il modello per la costruzione degli oggetti immaginari. La madre simbolica è mancante, per cui desidera altrove e si assenta dal bambino. La madre ha una terza dimensione, reale, in quanto potrebbe venire al posto del godimento primordiale.
 
Lacan, servendosi della scrittura di linguaggio, scrive la metafora dei genitori: Padre/Madre -> Nome del Padre/Desiderio della Madre. Il padre e la madre sono due significanti e indicano due funzioni: la funzione del padre è il nome e la funzione della madre è il desiderio. La legge del padre si sostituisce al desiderio della madre. Quello che interessa al bambino è l'alternanza della presenza-assenza della madre. Nell'assenza, la madre diventa enigmatica per il bambino. Il padre svela ciò che fa assentare la madre, ciò che la fa desiderare: il fallo.
 
La metafora paterna separa il bambino dalla madre e lo fa passare da una posizione di oggetto a quella di soggetto. Da qui, una separazione ulteriore: dal godimento. Nella psicosi la funzione del padre non ha separato il bambino dalla madre, che è completata dal bambino, trova nel bambino l'oggetto del suo fantasma. Il fantasma è quella storiella che ognuno si racconta per illudersi di ritrovare la parte perduta di godimento, la libido primordiale. È una storiella che ha come chiave di volta un oggetto: anale e orale, sguardo e voce.
 
Nella psicosi non c'è separazione, il bambino rimane oggetto del godimento dell'Altro, è nel fantasma materno, il cui uso da parte della madre, non è regolato dalla funzione del padre. Il soggetto psicotico, se non ha costruito una metafora alternativa a quella paterna, è ostaggio del godimento, che coincide col linguaggio.
 
===La costruzione della realtà===
 
L'oggetto a è lo scarto dell'operazione della metafora paterna. Esso è estratto dal campo della realtà, per cui gli fornisce il suo quadro, la sua cornice. Il vuoto lasciato nella realtà dall'oggetto a estratto è il posto del soggetto. La costruzione del campo della realtà funziona solo quando è otturato dallo schema del fantasma.
 
In questo senso Lacan ribalta la questione della psicosi, così come è posta in Freud. Lo psicotico non ha estratto l'oggetto a, non necessita di decostruire, decodificare, quanto piuttosto di ordinare, inventare un'estrazione tutta sua, che gli dia uno spazio. Il nevrotico ha bisogno invece di fare il giro delle quinte della sua invenzione criptata, di svelare le carte del suo fantasma, del suo oggetto e del suo nome, o significante padrone.
 
Nell'ultimo periodo, Lacan riformula la clinica differenziale tra psicosi e nevrosi, spostando il centro dell'attenzione sulla posizione del soggetto nei confronti del godimento, creando una clinica continuista tra le due differenti posizioni.
 
==Opere di Lacan==
 
{{Vedi anche|Opere di Jacques Lacan}}
Le sue complesse tesi, più che essere organizzate in modo organico in libri, vennero esposte nei suoi famosi seminari del mercoledì, tenuti dal [[1953]] fino al [[1980]].
Le sue opere principali comunque sono state pubblicate con il titolo ''Scritti'' nel [[1966]].
===I seminari===
 
Negli [[anni 1970|anni settanta]] cominciò la pubblicazione (in francese) dei seminari, a partire dalle copie stenografate esistenti in circolazione. Alla versione francese seguì la relativa traduzione in italiano. I seminari hanno l'aspetto discorsivo di opere aperte, tese all'esplorazione ed alla ricerca.
 
===Gli scritti===
Rispetto ai seminari, gli scritti hanno un aspetto più compatto, tipico di opere di ricapitolazione.
La prima sezione degli Scritti è interamente dedicata a "Il Seminario su La lettera rubata" con relativa introduzione, sviluppi e appendici. Questa scelta lascia intuire l'indubbio valore rappresentativo che gli assegnava.
 
"Dei nostri antecedenti" è il titolo della seconda sezione, comprendente buona parte dei lavori di Lacan anteriori al 1953.
 
== Curiosità ==
{{curiosità}}
Su Lacan circolano molti pettegolezzi che i suoi biografi non hanno esitato a tramandare. In una di queste verità o leggende sul maestro famoso di tanti psicoanalisti si racconta che, allorché nel maggio [[1968]] gli studenti di Parigi occuparono la [[Sorbona]], dando inizio ai duri scontri con la polizia nel [[Quartiere Latino]], i ribelli si rivolsero al maestro chiedendogli se fosse disponibile a finanziare il movimento. Il maestro per tutta risposta sentenziò: "La rivoluzione sono io".
 
== Critiche ==
Lacan è stato criticato per la mancanza di chiarezza dei suoi scritti (fra gli altri da [[Martin Heidegger]], che li riteneva incomprensibili e che commentò sul suo conto: "questo psichiatra ha bisogno di uno psichiatra")<ref> citato in Jacques Bénesteau (2002). ''Mensonges freudiens: Histoire d'une désinformation séculaire''. Sprimont: Pierre Mardaga Editeur. ISBN 2-87009-814-6. P.318.</ref> e per l'utilizzo, ritenuto ingiustificato, di concetti provenienti dalle scienze pure.
 
Nel loro libro ''Imposture intellettuali'', i fisici [[Alan Sokal]] e [[Jean Bricmont]] citano fra l'altro come Lacan paragoni il [[pene|fallo]] alla radice quadrata di -1.
 
==Note==
<references/>
 
{{Thor}}
== Bibliografia ==
{{Portale|fumetti|Marvel Comics}}
'''Opere di Lacan:'''
* Lacan, J. (1995) ''Scritti'', 2 voll., Torino, Einaudi, ISBN 978-88-06-13857-8
* Lacan, J. (1980) ''Della psicosi paranoica nei suoi rapporti con la personalità'', Torino, Einaudi, ISBN 978-88-06-51128-9
* Lacan, J. (1982) ''Radiofonia Televisione'', Torino, Einaudi, ISBN 88-06-05380-9
* Lacan, J. (1978) ''Il seminario. Libro I. Gli scritti tecnici di Freud. 1953-54'', Torino, Einaudi, ISBN
* Lacan, J. (2006) ''Il seminario. Libro II. L'io nella teoria di Freud e nella tecnica della psicoanalisi. 1954-1955'', Torino, Einaudi, ISBN 88-06-18434-2
* Lacan, J. (2010) ''Il seminario. Libro III. Le psicosi. 1955-1956'', Torino, Einaudi, ISBN 978-88-06-20190-6
* Lacan, J. (2008) ''Il seminario. Libro VIII. Il transfert. 1960-1961'', Torino, Einaudi, ISBN 978-88-06-19383-6
* Lacan, J. (2003) ''Il seminario. Libro XI. I quattro concetti fondamentali della psicoanalisi. 1964'', Torino, Einaudi, ISBN 978-88-06-16658-8
* Lacan, J. (2006) ''Il seminario. Libro XXIII. Il sinthomo. 1975-76'', Torino, Einaudi, ISBN 88-340-1493-6
 
'''Opere su Lacan:'''
* Baio, V. (1987) “Bambino, psicosi e istituzione”, in ''La Psicoanalisi'' n.1, Astrolabio, Roma, 1987, ISBN: 9788834008898
* Benvenuto, B. (2003) ''Della Villa dei Misteri o dei riti della Psicoanalisi'', Napoli, Liguori, ISBN 978-88-207-3483-1
* Benvenuto, S. (1984) ''La strategia freudiana. Le teorie freudiane della sessualità rilette attraverso Wittgenstein e Lacan'', Napoli, Liguori, ISBN 978-88-207-1328-7
* Borch-Jacobsen, M. (1999) ''Lacan, il maestro assoluto'', Torino, Einaudi, ISBN 978-88-06-15122-5
* Di Ciaccia, A. (a cura di) (1986) ''Il mito individuale del nevrotico'', Roma, Astrolabio, ISBN 978-88-340-0854-6
* Di Ciaccia, A.; Recalcati, M. (2000) ''Jacques Lacan'', Mondadori, ISBN 88-424-9518-2
* Guido, S. (2009) ''Jacques Lacan tra psicoanalisi e filosofia'', Trento, UNI Service, ISBN 978-88-6178-301-0
* Macola, E.; Brandalise, A. (2007) ''Bestiario lacaniano'', Milano, Bruno Mondadori, ISBN 978-88-6159-015-1
* Miller, J.-A. (a cura di)(2007) '' Effetti terapeutici rapidi in psicoanalisi'', Borla, ISBN 978-88-263-1643-7
* Moroncini, B.; (2005), "Sull'amore", Napoli, Cronopio, ISBN 88-89446-02-1
* Moroncini, B.; Petrillo, R. (2007) ''L'etica del desiderio'', Napoli, Edizioni Cronopio, ISBN 978-88-89446-33-1
Pagliardini, A. (2001) Jacques Lacan e il trauma del linguaggio, Galaad Edizioni, ISBN 978-88-95227-59-7
* Piergallini, A. (2005) "Quando viene il mio papà?", su ''notes magico'', Firenze, Clinamen, ISBN 88-8410-075-5
* Piergallini, A. (1999) "La scatola e l'ingiuria", sul ''Giornale storico di psicologia dinamica'', Liguori editore, ISBN 978-88-207-1551-9
 
== Voci correlate ==
*[[Psicanalisi]]
*[[Strutturalismo (filosofia)|Strutturalismo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Jacques Lacan|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.emsf.rai.it/percorsi_tematici/percorso_lacan/ Lacan su RAIedu]
* [http://www.filosofico.net/lacan.htm ''Lacan'', articolo di Fusaro]
* [http://www.freud-lacan.it] sito dell'Associazione Lacaniana in Italia
* [http://arturmary.wordpress.com/2009/10/14/lettera-di-jacques-lacan/ Lettera di Jacques Lacan a Suora Marie de la Trinité]
* [http://ilmiolacan.blogspot.com] raccolta di citazioni di Lacan
 
{{Psicoanalisi}}
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