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Domanda da semiprofano: che c'entrano nei correlati Celentano e Bennato? --[[Utente:Orcovolante|Orcovolante]] ([[Discussioni utente:Orcovolante|msg]]) 22:26, 28 ago 2009 (CEST)
{{Bio
|Nome = Bernardino
|Cognome = Corio
|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita = 8 marzo
|AnnoNascita = 1459
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1519
|Attività = storico
|Epoca = 1400
|Epoca2 = 1500
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Crespi Corio.jpg
|DimImmagine = 130
}}
 
== Un inizio con i nomi dei componenti ==
== Biografia ==
Nacque nella nobile e antica<ref>B. Corio, ''Storia di Milano'', I, 1978, p. 363: «[...] questa nostra prosapia, ben che sia di tanta vetustate, non di meno sino a questi tempi in grande nobilitate e colligatione di amicicie con li primati di questa inclyta città et altro è s'è mantenuta».</ref> famiglia di Elisabetta Borri e di [[Marco Corio]] a [[Milano]]<ref>Nell'attuale via Sant'Agnese, ma la casa andò distrutta nei bombardamenti della II Guerra mondiale: cfr. P. Mezzanotte - G. Bascapè, ''Milano nell'arte e nella storia'', 1948, p. 645.</ref> l'[[8 marzo]] [[1459]]. Lui stesso informa del luogo e della data di nascita, aggiungendo che al battesimo, avvenuto otto giorni dopo, erano presenti «il conte Galeazzo, puoi duca di Milano, il signore Ruberto Sanseverino, il conte Gasparo de Vimerchato, Pietro de Pusterla, Cicho Simonetta, primo segretario ducale, Thomasio da Bologna, et Antonio Guidobono, nobile derthonese».<ref>B. Corio, ''Storia di Milano'', II, p. 1356.</ref> Tale concorso di personalità si giustifica con le funzioni cortigiane del padre Marco, già «cameriere» di [[Filippo Maria Visconti]] - con la cui famiglia era imparentato, essendo figlio di Elisabetta Visconti - e poi «famiglio cavalcante» e ambasciatore di [[Francesco Sforza]].
 
Ma una sezione in testa con i nomi dei componenti iniziali del gruppo? Non dico il link a pagine personali o un accenno a dove e quando si sono conosciuti, ma non ho mai visto una pagina di wikipedia in cui i nomi dei componenti sono nella didascalia delle foto e non nel testo (e per assurdo, invece, vengono messi i nomi dei componenti che si sono aggiunti col tempo...) {{non firmato|151.28.194.38|23:41, 30 ago 2018}}
[[File:Bernardino Corio Historia 1503.jpeg|thumb|left|140px|Xilografia della ''Historia'']]
La madre Elisabetta morì il [[3 agosto]] [[1467]]<ref>P. Puccinelli, ''Memorie antiche di Milano e d'alcuni altri luoghi dello Stato'', 1650, p. 70.</ref> e Marco Corio si risposerà con un'altra nobile milanese, Orsina Piola, dalla quale avrà il figlio Oldino.<ref>S. Meschini, ''Uno storico umanista alla corte sforzesca. Biografia di Bernardino Corio'', 1995, p. 51. Dalla prima moglie aveva avuto, oltre Bernardino, anche la figlia Elisabetta.</ref> Dal [[1474]] Bernardino fu al servizio di [[Galeazzo Maria Sforza]] con una provvigione di ottanta ducati annui,<ref>B. Corio, ''Storia di Milano'', II, p. 1394.</ref> e alla morte di quest'ultimo la reggente [[Bona Sforza]] lo pose al servizio del figlio [[Gian Galeazzo Maria Sforza|Gian Galeazzo]] e nel [[1479]] lo inviò in missione a [[Piacenza]] e a [[Pavia]] per allestire le cerimonie di accoglienza del cardinale [[Giovanni d'Aragona (1456-1485)|Giovanni d'Aragona]] e del duca [[Ercole d'Este]].<ref>S. Meschini, ''Uno storico umanista alla corte sforzesca'', cit., p. 52.</ref> Nel [[1483]] sposò Agnese Fagnani, nipote dell'umanista di corte [[Piattino Piatti]], dalla quale ebbe cinque figli, Marco Antonio, Giovan Francesco, Elisabetta, Francesca e Faustina.<ref>B. Corio, ''Storia di Milano'', I, p. 758.</ref> Anche nel periodo del ducato di [[Ludovico il Moro]] assunse vari incarichi pubblici. Nel [[1485]] fu mandato a [[Venezia]], nel [[1488]] fu inviato a [[Lodi]] ad accogliere [[Ercole d'Este]], mentre nel giugno del [[1499]] fu nominato «edilis minor», giudice delle strade della città e del ducato.<ref>C. Santoro, ''I Registri delle lettere ducali del periodo Sforzesco. Inventari e regesti dell'archivio storico civico'', 1961, p. 7.</ref>
 
[[File:Bern Corio.jpg|thumb|right|140px|Bernardino Corio]]
Pochi mesi dopo cadeva il Moro e Corio abbandonò Milano per stabilirsi con la famiglia nella vicina [[Niguarda]]. Qui morì la moglie nel [[1500]], sembra per lo spavento provocatole dalle vicende belliche<ref>B. Corio, Storia di Milano, I, 758.</ref> e Corio si dedicò a completare i suoi studi storici, in particolare la sua ''Patria Historia'', iniziata quindici anni prima, quando «Milano cominciò a laborare de grande pestilentia, per lo cui grave periculo de morbo io, auctore presente, standomi in solitudine, diede principio al componer della presente historia».<ref>B. Corio, ''Storia di Milano'', II, p. 1460.</ref>
 
Nel [[1502]] usciva, dedicato al banchiere, «più che fratello cordialissimo», Giovan Francesco Gallarate, l'<nowiki></nowiki>''Utile dialogo amoroso'', un'esercitazione letteraria sul classico tema dell'amore infelice, dove sono presenti plagi dalla ''Deifira'' di [[Leon Battista Alberti]] e dal ''Corbaccio'' del [[Boccaccio]].<ref>C. Curto, ''Studi sulla letteratura italiana da Dante al Pascoli'', 1966, pp. 45 e ss.</ref> L'anno dopo lo stesso editore Minuziano pubblicava la ''Patria Historia'', che è l'opera per la quale Bernardino Corio può ancora essere ricordato, seguita in appendice dalle ''Vitae Caesarum'', una semplice compilazione di brevi biografie degli imperatori da [[Giulio Cesare]] a [[Enrico VI del Sacro Romano Impero|Enrico VI]]. Per quanto rechino un titolo latino, sono entrambe scritte in volgare lombardo, seppure con prestiti toscani.
 
Dedicata al cardinale [[Ascanio Sforza]] - a testimonianza dell'intatta fedeltà dello scrittore agli Sforza pur nella loro presente disgrazia politica - l'edizione milanese dell'<nowiki></nowiki>''Historia'' è arricchita di alcune [[xilografie]], opera di [[Bernardino de' Conti]], già autore di un presunto ritratto del Corio, o di altro anonimo artista leonardesco. In una è raffigurato il Corio nell'atto di scrivere, sormontato dai motti «È bello doppo il morire vivere anchora», che ricorda l'immortalità procurata dalla conservazione della memoria storica delle gesta, «Amica veritas», a esortazione all'imparzialità dello storico, e la massima di [[Epitteto]] «Sustine et abstine», ''sopporta e rinuncia'', che denota l'austerità morale dello scrittore, mentre in basso sono i distici elogiativi dedicatigli dall'umanista [[Stefano Dolcino]], «Bernardine tibi insubres debere fatentur / non minus ac magno Roma superba Tito».<ref>«I lombardi riconoscono di doverti, Bernardino, non meno di quanto la superba Roma deve al grande Tito Livio».</ref> Questi versi sarebbero poi stati incisi sulla sua tomba. Un'altra xilografia, già presente nell'<nowiki></nowiki>Utile dialogo amoroso, lo rappresenta reggente lo stemma araldico della propria famiglia.
 
== Opere ==
*Utile dialogo amoroso, Milano, Alessandro Minuziano, 1502
*Bernardini Corii viri clarissimi Mediolanensis Patria Historia. Vitae Caesarum continenter descriptae a Julio ad Fredericum Aenobarbum, Milano, Alessandro Minuziano, 1503
=== Edizioni moderne ===
*Bernardino Corio, ''Storia di Milano'', 2 voll., a cura di A. Morisi Guerra, Torino, UTET, 1978 <small>ISBN 8802025371</small>
 
== Bibliografia ==
*Placido Puccinelli, ''Memorie antiche di Milano e d'alcuni altri luoghi dello Stato'', Milano, Giovan Battista e Giulio Cesare Malatesta, 1650
*Paolo Mezzanotte - Giacomo Bascapè, ''Milano nell'arte e nella storia'', Milano, Emilio Bestetti, 1948
*Caterina Santoro, ''I Registri delle lettere ducali del periodo Sforzesco. Inventari e regesti dell'archivio storico civico'', Milano, Comune di Milano, 1961
*Carlo Curto, ''Studi sulla letteratura italiana da Dante al Pascoli'', Torino, Giappichelli, 1966
*Franca Petrucci, ''Corio Bernardino'', in «Dizionario biografico degli Italiani», XXIX, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 1983
*Stefano Meschini, ''Uno storico umanista alla corte sforzesca. Biografia di Bernardino Corio'', Milano, Vita e Pensiero, 1995 <small>ISBN 8834312406</small>
*AA. VV., ''Le cronache medievali di Milano'', a cura di P. Chiesa, Milano, Vita e Pensiero, 2001 <small>ISBN 9788834306673</small>
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://books.google.it/books?id=QYM1AAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=bernardino+corio&source=bl&ots=eMM-SX2hN1&sig=vsh8ICzFWhtdfyegmD4UPlRE5NU&hl=it&ei=8nibTbGUDsOLhQfk1sHOBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CEkQ6AEwBw#v=onepage&q&f=false B. Corio, ''Storia di Milano'', 1855]
*[http://www.treccani.it/enciclopedia/bernardino-corio_%28Dizionario-Biografico%29/ F. Petrucci, ''Corio Bernardino'', in «Dizionario biografico degli Italiani»]
*[http://books.google.it/books?id=E7w41pNxHxwC&pg=PA010&lpg=PA010&dq=utile+dialogo+amoroso&source=bl&ots=tL5kQyGPVi&sig=WHbqQI78Xr-irP-IbplB0GdK-yM&hl=it&ei=PXmcTfX6HI3Q4wagypiIBw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CBoQ6AEwAQ#v=onepage&q=utile%20dialogo%20amoroso&f=false S. Meschini, ''Uno storico umanista alla corte sforzesca. Biografia di Bernardino Corio'', 1995, estratti]
*[http://books.google.it/books?id=7VGr67ihrKUC&pg=PA101&lpg=PA101&dq=bernardino+corio&source=bl&ots=Ghq1dG2sdb&sig=CskEg7uSXBPqNyDPsPrhKm-B9LM&hl=it&ei=rXqcTcCPCo-whAfLnJjEBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CCMQ6AEwAjge#v=onepage&q=bernardino%20corio&f=false S. Meschini, ''Bernardino Corio storico del Medioevo e del Rinascimento milanese'', in AA. VV., ''Le cronache medievali di Milano'', 2001, estratti]
 
{{Portale|biografie|letteratura}}
 
[[Categoria:personalità legate a Milano]]
 
[[de:Bernardino Corio]]
[[la:Bernardinus Corio]]