Città e Bigfoot Junior: differenze tra le pagine

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{{W|animazione|gennaio 2018}}
{{nota disambigua|significati del termine diversi da quello trattato nell'[[urbanistica]]|[[Città (disambigua)]]}}
{{F|animazione|gennaio 2018}}
[[Immagine:Toronto Downtown Core at Night.jpg|thumb|Il centro di [[Toronto]] in uno scatto notturno]]
{{S|animazione}}{{Film
| titolo italiano = Bigfoot junior
| titolo originale = The Son of Bigfoot
| immagine = Bigfoot_Junior.png
| didascalia = Adam e suo padre in una scena del film
| paese = [[Belgio]]
| paese 2 = [[Francia]]
| lingua originale =
| anno uscita = [[2017]]
| genere = animazione
| genere 2 = avventura
| genere 3 = commedia
| genere 4 = drammatico
| regista = Jeremy Degruson, Ben Stassen
|doppiatori originali =
*[[Pappy Faulkner]]: Adam Harrison
*[[Christopher L. Parson]]: Bigfoot/Dr. Harrison
*[[Marieve Herington]]: Shelly Harrison
*[[Terrence Stone]]: Wallace Eastman
*[[Johnny Wesley]]: Dr. Billingsley
|doppiatori italiani =
*[[Lorenzo D'Agata]]: Adam Harrison
*[[Massimo De Ambrosis]]: Bigfoot/Dr. Harrison
*[[Claudia Catani]]: Shelly Harrison
*[[Alessio Cigliano]]: Wallace Eastman
*[[Carlo Reali]]: Dr. Billingsley
*[[Alessandro Rossi]]: Wilbur
*[[Gabriele Lopez]]: Steve
*[[Davide Lepore]]: Trapper
*[[Ughetta D'Onorascenzo]]: Weecha
*[[Roberta De Roberto]]: Tina
*[[Mattia Fabiano]]:Tony
}}
'''''Bigfoot Junior''''' (''The Son of Bigfoot'') è un film d'animazione franco-belga {{citazione necessaria|di genere commedia drammatica}} diretto da [[Ben Stassen]] e [[Jeremy Degruson]].
 
==Trama==
Una '''città''' è un insediamento umano esteso e stabile, un'area urbana che si differenzia da un [[Paese (geografia)|paese]] o un [[villaggio]] per dimensione, densità di popolazione, importanza o ''status'' legale. Il termine [[lingua italiana|italiano]] ''città'' deriva dall'analogo [[lingua latina|latino]] ''civitas'', e deriva dalla stessa etimologia di [[civiltà]].
Il tredicenne Adam vive un'adolescenza complicata per via dei suoi capelli scombinati e dei suoi piedi molto grandi, che lo rendono il bersaglio di tre bulli. Partito alla ricerca del padre, misteriosamente scomparso, scopre che si tratta in realtà di [[Bigfoot]]; col tempo, inoltre, scopre di avere dei poteri, come la velocità e la capacità di comunicare con gli animali. Lui e suo padre dovranno lottare contro un'azienda che vuole un campione del loro DNA per sfruttarlo contro la calvizie.
 
==Personaggi==
==Possibili definizioni==
'''Protagonisti'''
In genere, una città è composta da aree residenziali, zone industriali e commerciali e settori amministrativi che possono anche interessare una più ampia area geografica. La maggior parte dell'area di una città è occupata dal tessuto urbano (case, vie, [[strada|strade]]); laghi, fiumi ed aree verdi sono spesso minoritarie.
*Adam
*Shelly
*Big Foot
*Katrina
*Camionista
'''Altri personaggi'''
*Weecha
*Trapper
*Wilbur
*Steve
*Tina
'''Antagonisti'''
*Tony
*Charlie
*Dale
*Insegnante dell'aula di punizione
*Sig. Jones
*Wallace Eastman
*Dottor Billingsley
*Scagnozzi
 
==Distribuzione==
Il termine città può essere usato per una località urbana la cui popolazione è superiore a un dato limite o per una località urbana dominante su altre nella stessa area in termini economici, politici o culturali. Benché ''città'' sia adatto a una realtà comprendente aree suburbane e satellite, il termine non è adatto per indicare un agglomerato urbano di entità distinte né per indicare una più vasta "[[area metropolitana]]" composta da più città, in cui ognuna funge da centro per la propria parte.
Il film è stato {{citazione necessaria|distribuito in vari paesi l'11 agosto 2017 e in [[Italia]] il 25 gennaio 2018}}.
 
Non esiste una definizione generale di città nel mondo; per esempio in Italia lo ''status'' di città viene conferito dal [[presidente della Repubblica Italiana|capo dello stato]] con un [[decreto]], mentre quando l’America venne colonizzata, i nuovi abitanti diedero entusiasticamente il nome di "città" ai loro nuovi insediamenti, ritenendo che questi sarebbero un giorno diventati molto grandi. Ad esempio, [[Salt Lake City]] era un villaggio di 148 anime, che immediatamente pianificò un sistema stradale e fondò Great Salt Lake City. Un secolo e mezzo dopo, il villaggio ha raggiunto in effetti le dimensioni di una città.
 
Nel [[Regno Unito]] invece, una ''city'' è un comune che è noto come città da "tempo immemore", o che ha ricevuto lo status di città tramite statuto reale; il quale viene normalmente concesso in base alle dimensioni, all'importanza o a connessioni con la monarchia (indicatori tradizionali sono la presenza di una [[cattedrale]] o di una [[università]]). Alcune città sedi di [[cattedrale]], per esempio [[St. David's]] nel [[Galles]], sono abbastanza piccole, e non sono conosciute come città. Un sistema simile esisteva nei [[Paesi Bassi]] del [[medioevo]], dove un signore concedeva a degli insediamenti [[diritti cittadini nei Paesi Bassi|certi diritti]] (''diritti cittadini'') che altri invece non possedevano. Questi comprendevano il diritto di innalzare fortificazioni, tenere mercati o darsi una corte di giustizia.
 
La stessa prassi di attribuire il titolo di città anche a insediamenti piuttosto piccoli è giustificata in maniera generale da alcuni filoni di pensiero dell'[[urbanistica]] e della [[sociologia urbana]] secondo cui il titolo di città è subordinato non alle dimensioni dell'abitato o al numero di abitanti, bensì al verificarsi del cosiddetto "problema-città", ovvero al manifestarsi di un'esigenza o di un'opportunità di vita sociale comune, e di conseguenza al costituirsi di una comunità socialmente coesa. In tale senso sono da considerarsi città anche tutti i centri rurali, tutte le frazioni, tutti i paesi montani che possano dimostrare l'esistenza di una comunità radicata nel territorio che identifica il piccolo centro abitato come centro della vita sociale. Sono quindi città in questo senso anche tutti i [[Città_di_fondazione|centri di fondazione]], anche se (inizialmente o definitivamente) caratterizzati da un perimetro urbano minimo e da una popolazione ridotta. Esempio di ciò sono le città fondate in [[Italia fascista|epoca fascista]] sia in Italia che nelle colonie Italiane come [[Sabaudia]], [[Latina]], [[Portolago]] e altre.
Il titolo di città attribuito con questo criterio è evidentemente non insindacabile.
 
==Geografia e struttura==
Le città hanno collocazioni geografiche diverse. Spesso sono sulla costa e hanno un porto, o sono situate nei pressi di un fiume, ottenendone un vantaggio economico. I trasporti mercantili su fiumi e mari erano (e in molti casi sono ancora) più economici e più efficienti del trasporto su strada su lunghe distanze.
 
I nuclei delle vecchie città europee, che non sono stati massicciamente ricostruiti, tendono ad avere centri cittadini dove le strade sono disposte in ordine sparso, senza un apparente piano strutturale. Questa è un'eredità di sviluppi organici e non pianificati. Oggi questa struttura viene tipicamente percepita dai turisti come curiosa e pittoresca.
 
La [[pianificazione urbanistica|pianificazione]] delle città moderne ha visto molti schemi differenti su come l'agglomerato urbano debba apparire. La struttura più comune è quella a griglia, quasi una regola in parti degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], ed utilizzata per centinaia di anni in Cina. Altre forme possono includere una struttura radiale, nella quale molte strade convergono in un punto centrale, spesso effetto di crescite successive su un lungo periodo di tempo, con tracce concentriche di mura cittadine e [[cittadella|cittadelle]], a cui recentemente si sono aggiunte tangenziali che portano il traffico al di fuori del centro urbano. Molte città olandesi sono strutturate in questo modo: una piazza centrale circondata da [[canale artificiale|canali concentrici]]. Ogni espansione della città implica una nuova cerchia (canali e mura cittadine). In città come [[Amsterdam]] e [[Haarlem]] questa struttura è ancora chiaramente visibile.
 
==Storia delle città==
 
Città e cittadine hanno una lunga storia, sebbene ci siano diverse opinioni riguardo ai casi in cui un certo particolare insediamento antico possa essere considerato una città. Le prime vere città sono a volte indicate come grandi insediamenti nei quali gli abitanti non si limitavano a coltivare le terre circostanti, ma cominciavano ad avere occupazioni specializzate, e nelle quali il commercio, l'immagazzinamento dei cibi ed il potere erano centralizzati. Le società basate sulla vita nelle città vengono spesso chiamate [[civiltà]].
Secondo questa definizione, le prime città di cui abbiamo notizia erano situate in [[Mesopotamia]], come [[Uruk]] e [[Ur (Mesopotamia)|Ur]], o lungo il [[Nilo]], la [[civiltà dell'Indo|vallata dell'Indo]] e la [[Cina]]. Prima di queste sono rari gli insediamenti che raggiungessero dimensioni significative, sebbene ci siano eccezioni come [[Gerico]], [[Çatal höyük]] e [[Mehrgarh]].
 
La crescita degli imperi antichi e medioevali condusse a [[città capitale (città)|capitali]] o sedi delle amministrazioni provinciali ancora più grandi: [[Storia di Roma|Roma]], la sua emula orientale [[Costantinopoli]], e le successive [[capitali Cina|cinesi ]] e [[capitali India|indiane]] si avvicinarono al mezzo milione di abitanti o lo superarono. Allo stesso modo, anche in altre aree emersero grandi centri amministrativi e cerimoniali, sebbene a scala minore.
 
Durante il [[Medioevo]] europeo, una città era tanto un'entità politica quanto una raccolta di case. La residenza cittadina portava alla libertà dai tradizionali doveri rurali verso il signore e verso la comunità: in [[Germania]] c'era il detto''"Stadtluft macht frei"'' ("L'aria della città rende liberi"). Nell'Europa continentale non erano infrequenti le città con una loro propria legislazione, con le leggi cittadine che costituivano un codice separato da quello per le campagne, e il signore cittadino spesso differiva da quello del territorio circostante. Nel [[Sacro Romano Impero]], cioè la Germania medioevale e l'Italia, alcune città non avevano altro signore che l'imperatore.
 
In casi eccezionali, come quelli di [[Venezia]], [[Genova]] o [[Lubecca]], le città stesse divennero stati potenti, che a volte prendevano sotto il loro controllo le aree circostanti, oppure stabilivano estesi imperi marittimi, sebbene questo possa aver talvolta impedito il successivo sviluppo di un ampio stato nazionale con la sua economia. Simili fenomeni si ripeterono anche altrove, come è il caso di [[Osaka|Sakai]], che godette di una considerevole autonomia nel [[Giappone]] tardo medioevale.
 
La maggior parte delle città erano di gran lunga più piccole, tanto che nel [[XIV secolo|Cinquecento]] solo circa due dozzine di località nel mondo ospitavano più di 100.000 abitanti: ancora nel [[XVIII secolo|Settecento]] ce n'erano meno di cinquanta, una quota che sarebbe poi salita a 300 nel [[XX secolo|Novecento]]. Una piccola città del primo periodo moderno poteva ospitare solo 10.000 abitanti e le cittadine ancora di meno.
 
Mentre le [[città-stato]] del [[Mar Mediterraneo]] o del [[Mar Baltico]] andavano languendo a partire dal [[XVI secolo]], le maggiori [[capitali d'Europa]] beneficiavano della crescita del commercio che era seguita all'emergere di un'economia [[Oceano Atlantico|atlantica]], alimentata dall'argento del [[Perù]], Nel XVIII secolo, [[Londra]], [[Napoli]] e [[Parigi]] rivaleggiavano con le ben sviluppate tradizionali capitali regionali di [[Baghdad]], [[Pechino]], [[Istanbul]] e [[Kyōto]].
 
Lo sviluppo della moderna [[industria]] a partire dalla fine del [[XVIII secolo]] produsse massicce [[urbanizzazione|urbanizzazioni]] e portò alla crescita di nuove grandi città, prima in Europa e poi nel resto del mondo: le nuove opportunità producevano infatti un alto numero di [[immigrazione rurale|immigranti]] dalle comunità rurali nelle aree urbane. Oggi la popolazione mondiale è urbana per circa metà, con milioni di persone che ogni anno continuano a riversarsi nelle città in crescita dell'[[Asia]], dell'[[Africa]] e dell'[[America Latina]].
 
==Concezioni moderne==
===Approccio tradizionale===
Per lungo tempo è stata accettata e adottata una definizione lineare universale delle città; ma dato che questo approccio ha difficoltà nello spiegare una serie di aspetti della vita urbana, tra cui la diversità tra le città, sono state cercate nuove vie. Nacque così una nuova definizione, influenzata dal pensiero post-strutturalista: l'uso del concetto di spazio è possibile non solo per colmare le lacune della vecchia definizione, ma per rimpiazzarla completamente.
<!--A universal foundational story to cities has been in place and accepted for a long time. As this approach falls short of explaining a number of aspects of city life, such as the diversity between cities, new ways have been sought. Influenced by post-structuralism|post-structuralist thinking a new approach was born: using spatial thinking it is possible to not only fill the gaps, but indeed replace the old completely.!-->
Tre caratteristiche sono state identificate per definire una città: il numero di abitanti nell'area considerata (densità di popolazione), la rete di collegamenti, oltre a un particolare stile di vita. Nessuno di questi aspetti da solo può fare di un luogo una città.
 
Fino a poco tempo fa le città venivano analizzate quasi esclusivamente come fossero parti a sé stanti in progressione lineare. A cominciare dalle città-stato in [[Grecia]], questo approccio veniva applicato su ogni città in ogni luogo e si credeva fosse solo una questione di tempo prima di arrivare allo stadio successivo lungo il percorso di sviluppo predefinito. Per ogni stadio si identificava un luogo esemplare. Passo dopo passo, da [[Atene]] a [[Venezia]], poi a [[Londra]] fino a [[Los Angeles]], definita come l'ultimo stadio della città postmoderna. Ma un simile approccio vede ogni urbe come una singola entità statica, e può studiarne gli aspetti svincolati dallo spazio e dal tempo. Ciò conduce a un costrutto teorico con ben poche connessioni all'aspetto reale della questione, che viene considerato semplicemente come fonte di esempi poco limpidi. A dispetto delle evidenti controindicazioni questo metodo è ancora comune tra studiosi e scrittori.
 
===Difetti del metodo===
Nonostante la sua diffusa accettazione, questo approccio tradizionale alle città possiede seri difetti. In primo luogo, non considerandone l'ultimo stadio, era completamente eurocentrico. Si pensava che ogni città del mondo potesse essere paragonata a uno degli stadi passati di una città europea. In secondo luogo non esisteva una spiegazione concreta di come e quando avvenissero i cambiamenti, di come si raggiungesse uno stadio successivo nella linea evolutiva. Sembrava non fosse necessario seguire i cambiamenti di una città, bastava rivolgere l'attenzione su di un altro esemplare. In terzo luogo, la visione svincolata delle città pone dei problemi. Implica che la storia, la cultura e i collegamenti di un luogo non lo influenzino, il che è quantomeno discutibile. Alcuni pensatori sostengono che una storia che ignori i collegamenti è necessariamente incompleta. Quarto, l'approccio tradizionale non definisce cosa costituisce una città. Non è chiaro perché un luogo venga definito città mentre un altro no. [[Lewis Mumford]] nel [[1937]] sostenne una dimensione sociale, descrivendo le città come ''plessi geografici''. Infine, vedere le città come corpi singoli non coglie la moderna concezione, che sostiene che esiste più di una storia per un luogo. La città di un aristocratico differirà certamente da quella di uno schiavo. Questo riflette altresì lo spostamento dalla singola storia della élite dei potenti a una percezione multidimensionale della storia. La nozione dei ritmi cittadini è stata introdotta per evidenziare i diversi aspetti della vita cittadina.
 
===Un approccio moderno===
Come approccio ''moderno'' alle città, l'attuale pensiero urbano si ripromette di soddisfare queste esigenze.
La nuova percezione della città è dovuta soprattutto a una maggiore attenzione alle connessioni del sistema-città e alle sue divisioni interne. Usando questo nuovo pensiero spaziale si può comprendere come molteplici aspetti del pensiero tradizionale manchino di una spiegazione soddisfacente.
Un aspetto decisivo del pensiero spaziale riguarda le connessioni della città. Ciò permette di spiegare il carattere unico di un determinato luogo. I siti vengono visti in interconnessione con una rete culturale, economica, commerciale o storica, e non trattano allo stesso modo tutti gli agglomerati urbani. Quindi, mentre [[Londra]] e [[Tokyo]] sono collegate da un punto di vista economico attraverso la borsa, [[Stoccolma]] e [[Graz]] lo sono attraverso il legame culturale di Capitale Europea della Cultura.
Queste reti si sovrappongono e si concentrano nelle città. Presumibilmente tale concentrazione di reti crea un feeling unico in un luogo. Le suddette reti, comunque, non collegano solo le città fra di loro, ma anche con i loro dintorni. La nozione di "impronta cittadina" riflette l'idea che la città da sola non sia sostenibile: dipende dai prodotti dei dintorni, necessita di collegamenti commerciali e connessioni per la viabilità economica. Osservando le reti diviene possibile spiegare l'ascesa e la caduta delle città. Questo ha a che fare con l'importanza delle connessioni, e può essere ben illustrato con l'arrivo dei colonizzatori spagnoli nelle Americhe. In breve tempo le connessioni con [[Madrid]] divennero più importanti di quelle con l'antica capitale [[Tenochtitlán]].
 
La concentrazione delle reti nelle città può essere usata come spiegazione per l'[[urbanizzazione]]. È l'accesso a determinate reti che attrae le persone. Così come varie reti si uniscono spazialmente in un'area delimitata, la popolazione si riunisce nelle città. Allo stesso tempo questa concentrazione di persone implica l'introduzione di nuove reti, come i collegamenti sociali, ed aumenta la creazione di nuove possibilità all'interno delle città. I movimenti sociali urbani sono uno dei diretti risultati di questa possibilità di creazione di nuove connessioni. È l'apertura verso nuove connessioni a rendere le città sia attraenti che - fino a un certo punto - imprevedibili.
 
Un altro aspetto importante del pensiero urbano moderno è l'osservazione delle divisioni interne alla città. Questa differenziazione interna è collegata alle connessioni esterne della città. Essendo luoghi di incontro della storia, le città sono ibride ed eterogenee. Sono ibride perché le connessioni che uniscono i luoghi sono bilaterali, e implicano un dare e ricevere in ambedue le direzioni. Sono eterogenee per il dinamismo delle città. I nuovi incontri sono processi in divenire, in cui le relazioni sociali e le differenze vengono costantemente negoziate e delineate, riflettendo il potere disuguale coinvolto.
 
Né le differenziazioni interne né le connessioni e le reti di un luogo definiscono da sole una città. Le divisioni interne sono causate da collegamenti esterni, ma allo stesso tempo i collegamenti verso l'esterno aprono la possibilità di nuove divisioni sociali. Divisioni e connessioni sono intrecciati in ogni città, e si può approcciare la complessità delle città solo considerando ambedue gli aspetti del pensiero spaziale. L'[[immigrazione]] illustra efficacemente questa interconnessione delle reti esterne e delle divisioni interne. Le reti concentrate nel cuore della città attraggono gli immigranti. Al suo arrivo il nuovo venuto porta con sé le sue storie, estendendo nuove reti e rafforzando quelle esistenti. Allo stesso tempo la sua storia offre opportunità per identificarsi o similmente per escluderlo. Divisione e collegamento viaggiano mano nella mano. Il pensiero urbano moderno, influenzato dal pensiero post-strutturalista, piuttosto che sradicare queste tensioni e contraddizioni dal costrutto teorico, spiega ambedue gli aspetti. I corpi statici universali sono soppiantati da reti multidimensionali, che consentono fluidità e dinamismo.
 
==Le città globali==
[[Immagine:Urban sprawl as seen from Tokyo tower towards West.jpg|thumb|Tokyo si perde all'orizzonte]]
 
Le città globali sono il centro di snodo per [[commercio|commerci]], [[finanza]], attività [[banca|bancarie]], innovazioni e sbocchi economici. Il termine "città globale", che differisce da "[[megalopoli]]", fu coniato da [[Saskia Sassen]] in un seminario di lavoro del 1991. Se "[[megalopoli]]" si riferisce a città di enormi dimensioni, una "città globale" è invece una metropoli di gran potere o influenza. Le città globali, secondo la Sassen, hanno molto più in comune le une con le altre che con le città coesistenti nella medesima nazione. {{citazione necessaria|[[New York]], [[Los Angeles]], [[Tokyo]], [[Parigi]], [[Londra]], [[Berlino]], [[Milano]], [[Bombay]], [[Seul]], [[Pechino]] e [[Shangai]] sono normalmente considerate come città globali, ma il termine viene applicato anche ad altre metropoli.}}
 
La nozione riguarda il potere della città creato al suo interno. È vista come un vero e proprio contenitore dove vengono concentrate abilità e risorse e la città con più successo è proprio quella che riesce a incanalarne una gran parte. Questo la rende più potente in termini di influenza su quel che avviene nel mondo. Seguendo quest'ottica è possibile suddividere le metropoli del mondo gerarchicamente (John Friedmann and Goetz Wolff, "World City Formation: An Agenda for Research and Action", International Journal of Urban and Regional Research 6, no. 3 (1982): 319.).
 
Chi critica tale considerazione punta sulla differenza di ambiti del potere. Il termine "città globale" si focalizza sull'economia. Città come [[Roma]] invece sono potenti da un punto di vista [[religione|religioso]] e [[storia|storico]]. Inoltre, c'è chi ha avuto da ridire sul fatto che una città in sè potesse esser vista quasi come fosse un attore.
 
Nel [[1995]] Kanter introdusse una nuova teoria, ovvero che le città di successo possono essere identificate da tre fattori. Una città deve essere un'abile pensatrice (idee), buona creatrice (competenza) o un'abile commerciante (rete di mercati). L'interscambio tra questi tre elementi dimostra che le buone città non sono progettate ma gestite.
 
==Effetti sull'ambiente==
È noto che le città moderne creano un proprio [[microclima]]. La causa di ciò è la diffusione nelle stesse di ampie superfici rigide che si scaldano al [[sole]] e che incanalano l'[[acqua]] piovana in condotti sotterranei. Per questo il clima è spesso più ventoso e più nuvoloso di quanto non sia nella campagna circostante. D'altro canto, poiché tali fenomeni tendono a riscaldare le città rispetto alle campagne (formando il cosiddetto ''scudo termico cittadino'', o ''isola termica cittadina''), i [[tornado]] aggirano spesso gli agglomerati urbani. Inoltre i paesi o le cittadine possono causare effetti meteorologici di un certo rilievo legati alle correnti d'aria.
 
I [[rifiuto|rifiuti]] e le [[fognatura|fognature]] sono due problemi rilevanti per le città, così come l'[[inquinamento]] dell'aria proveniente dai [[motore a scoppio|motori a combustione interna]] (v. anche [[trasporto pubblico]]). L'impatto delle città su altri luoghi, siano questi l'hinterland o luoghi più remoti, viene considerato nel concetto di ''[[impronta ecologica]]'' della città.
 
==La "città interna"==
Negli [[Stati Uniti d'America|USA]] e in [[Gran Bretagna]] il termine "[[città interna]]" viene usato in alcuni contesti per definire un'area, quasi un [[ghetto]], in cui gli abitanti sono meno eruditi e benestanti e dove il tasso di criminalità è più elevato. Tali connotazioni sono meno comuni negli altri Paesi occidentali, dove aree depresse si riscontrano in parti diverse degli agglomerati urbani. E in effetti si può assistere al fenomeno inverso, con l'afflusso di popolazione alto-borghese in aree centrali della città, originariamente di basso livello (questo fenomeno in inglese viene definito ''[[gentrificazione]]'' - per esempio in [[Australia]] la denominazione ''suburbano esterno'' si riferisce a persona poco sofisticata nei modi e nel livello culturale. A [[Parigi]] il centro città è la parte più ricca dell'area metropolitana, dove le abitazioni sono più care e dove vive la popolazione a più elevato reddito.
 
In particolar modo negli [[Stati Uniti d'America|USA]] è diffusa una cultura di anti-urbanizzazione, che alcuni fanno risalire a [[Thomas Jefferson]], che scrisse che "Le folle delle grandi città contribuiscono al supporto del puro governo come le piaghe aiutano la forza di un corpo umano". Parlando degli uomini d'affari che portavano le industrie manifatturiere nelle città, incrementando quindi la densità di popolazione necessaria per fornire forza lavoro, scrisse "i produttori delle grandi città ... hanno generato una tale depravazione nella morale, una tale dipendenza e corruzione che li rendono un'aggiunta indesiderabile a un Paese la cui morale è solida". L'attitudine anti-urbana moderna si ritrova negli Stati Uniti sotto forma di una pianificazione che continua a impegnare aree suburbane a bassa densità di popolazione, nelle quali l'accesso alle attività per il tempo libero, al lavoro e agli acquisti viene fornito quasi esclusivamente attraverso l'uso dell'auto, e non a piedi.
 
Esiste comunque un movimento crescente nel Nordamerica chiamato "Nuovo Urbanismo", che sostiene un ritorno ai metodi tradizionali di pianificazione urbana, nei quali una gestione a zone di tipo misto consenta agli abitanti di accedere camminando da un tipo di uso dello spazio a un altro. L'idea di fondo è che gli spazi abitativi, dedicate agli acquisti, agli uffici e alle attività ricreative siano disponibili a breve distanza, riducendo la richiesta di strade carrozzabili e quindi aumentando l'efficienza e la funzionalità del trasporto pubblico.
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|Enrico|Guidoni|La città europea. Formazione e significato dal IV al XI secolo|1970|Electa|Milano}}
* {{cita libro|Enrico|Guidoni|La città dal Medioevo al Rinascimento|1981|Electa|Roma-Bari}}
* E. A. Gutkind. ''International History of City Development''. Londra, 1974/1972.
* {{cita libro|Mario|Morini|Atlante di storia dell'urbanistica: dalla preistoria all'inizio del secolo 20|1963|Hoepli|Milano}}
 
=== Saggi ===
* ''[[La città (Maximilian Weber)|La città]]'' (''Wirtschaft und Gesellschaft. Die Stadt''), saggio di [[sociologia]] di [[Max Weber]]
* ''[[La città]]'' (''The city. Suggestions for investigation oh human behavior in the urban environment''), saggio di sociologia di [[Robert Park]]
 
=== Narrativa e media ===
* ''[[Anni senza fine (Simak)|Anni senza fine]] (City)'', romanzo di [[fantascienza]] di [[Clifford D. Simak]]
 
== Voci correlate ==
* [[Ambiente costruito]]
* [[Città (Italia)]]
* [[Deurbanizzazione]]
* [[Fauna urbana]]
* [[Infrastruttura]]
* [[Megalopoli]]
* [[Metropoli]]
* [[Patrimonio dell'umanità]]
* [[Sociologia urbana]]
* [[Urbanistica]]
 
=== Liste ===
* [[Lista di città del mondo per popolazione]]
* [[Lista di aree metropolitane del mondo per popolazione]]
* [[Lista delle maggiori città nei tempi storici]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q|q_preposizione=riguardanti la|etichetta=città|commons=Category:Flags of cities of Poland}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{fr}} [http://www.populationdata.net/palmaresvilles.html All 1M+ major urban areas]
* {{en}} [http://www.p.lodz.pl/I35/personal/jw37/EUROPE/europe.html Place Names of Europe]
* {{en}} [http://www.nationmaster.com/graph-T/geo_lar_cit&int=-1&b_ac=1 Most populous city of each country]
* {{en}} [http://www.nationmaster.com/graph-T/geo_lar_cit_pop_cap&int=-1 For each country, part of its population that lives in its most populous city] (with some odd figures due to the comparison of data of different years)
* {{en}} [http://etext.lib.virginia.edu/cgi-local/DHI/dhi.cgi?id=dv1-52 ''Dictionary of the History of ideas'':] The City
 
[[Categoria:Città| ]]
[[Categoria:Sociologia urbana e rurale]]
 
{{Portale|animazione|cinema}}
{{Link AdQ|pt}}
 
[[Categoria:Film d'animazione]]
[[als:Stadt]]
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[[nds-nl:Stad (woonstee)]]
[[nl:Stad]]
[[nn:By]]
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[[nrm:Ville]]
[[oc:Vila]]
[[os:Сахар]]
[[pdc:Schtadt]]
[[pl:Miasto]]
[[pt:Cidade]]
[[qu:Hatun llaqta]]
[[rmy:Foro]]
[[ro:Oraş]]
[[ru:Город]]
[[scn:Cità]]
[[sco:Toun]]
[[simple:Town]]
[[sk:Mesto]]
[[sl:Mesto]]
[[so:Magaalo]]
[[sq:Qyteti]]
[[sr:Град]]
[[su:Kota]]
[[sv:Stad]]
[[szl:Mjasto]]
[[ta:நகரம்]]
[[th:เมือง]]
[[tk:Şäher]]
[[tl:Lungsod]]
[[tr:Şehir]]
[[uk:Місто]]
[[ur:شہر]]
[[vec:Çità]]
[[vls:Stad]]
[[zh:镇]]
[[zh-yue:城市]]