Basilica di San Marino e Dušan Jakomin: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Andre86 (discussione | contributi)
 
Radopan (discussione | contributi)
 
Riga 1:
{{Cancellazione|arg=editoria|arg2=letteratura}}
{{Infobox edifici religiosi
{{S|giornalisti|scrittori}}
|NomeEdificio= Basilica minore di San Marino diacono
{{Bio
|Immagine=Basilica rsm.jpg
|Nome = Dušan
|Didascalia=
|Cognome = Jakomin
|Larghezza=300px
| PostCognomeVirgola =
|Città= [[File:Città di San Marino.JPG|25px|]] [[Città di San Marino]]
|Sesso = M
|Stato= {{SMR}}
|LuogoNascita = Sant'Antonio (Capodistria)
|Religione= [[Chiesa cattolica|Cattolica]]
|GiornoMeseNascita = 11 gennaio
|Diocesi= [[Diocesi di San Marino-Montefeltro]]
|AnnoNascita = 1925
|AnnoConsacr= [[1855]] (Chiesa Attuale)
|LuogoMorte = Trieste
|StileArchitett= [[Neoclassico]]
|GiornoMeseMorte = 12 febbraio
|InizioCostr= [[1826]] (Chiesa Attuale)
|AnnoMorte = 2015
|FineCostr= [[1838]]
|Attività = giornalista
|Website=
|Attività2 = saggista
|Attività3 = etnografo
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = della [[Minoranza slovena in Italia|minoranza slovena]]
|Immagine = Dusanjakomin.jpg
}}
 
È considerato uno dei protagonisti della vita culturale<ref>[https://www.druzina.si/ICD/spletnastran.nsf/clanek/umrl-duhovnik-in-oublicist-dusan]</ref>, associativa e spirituale degli [[Minoranza slovena in Italia|sloveni in Italia]], tanto da venir appellato con il titolo di ''"čedermac<ref>Il termine ''"čedermac"'' deriva dal racconto "Il Cappellano Martin Čedermac" di [[France Bevk]], in cui vengono raccontate le lotte di un prete cattolico in difesa dell'identità slovena durante il regime fascista italiano.</ref> servolano"'' o ''"čedermac triestino"''<ref>[https://www.druzina.si/ICD/spletnastran.nsf/clanek/90-let-%C2%BBtrzaskega-cedermaca%C2%AB]</ref>.
La '''basilica di San Marino''' è la chiesa principale della [[Città di San Marino]], è dedicata al [[San Marino diacono|patrono]] della città e dello [[San Marino|Stato]]. Sorge in piazzale Domus Plebis. La [[basilica]] è in stile [[neoclassico]], è composta da un [[pronao]] di otto colonne corinzie, vi sia accede tramite una scalinata, il frontone reca la scritta:
 
== Biografia ==
{{quote| Al [[San Marino diacono|Divino Marino]], patrono e portatore di [[libertà]]<br> Il [[Consiglio Grande e Generale|Senato]] e il popolo|Basilica di San Marino, scritta sulla facciata.|<small>DIVO MARINO PATRONO ET LIBERTATIS AUCTORI SEN. P.Q.</small>|lingua=La}}
Dušan Jakomin nacque l'11 gennaio 1925 a [[Sant'Antonio (Capodistria)|Sant'Antonio di Capodistria]], nell'Istria slovena allora sotto sovranità italiana.
 
Frequentò le prime tre classi elementari nel paese di origine, poi all'età di 10 anni si trasferì a [[Trieste]], dove completò la scuola elementare. Già in giovane età manifestò l'intenzione di diventare sacerdote. Frequentò la prima classe del ginnasio a [[Gorizia]] e continuò gli studi al seminario di Capodistria, dove si diplomò nel 1945 e dove venne ordinato il 26 giugno 1949. Iniziò la vita pastorale a Caresana (1949-50), poi a Opicina (1951-52) e dal 1953 fino alla morte a [[Servola]] presso Trieste; da qui provvisoriamente servì anche Domio, poi per 12 anni la parrocchia di Santa Barbara presso Muggia e negli ultimi tempi anche Coloncovez.
==Storia==
===L'antica Pieve di San Marino===
Nel luogo dove oggi sorge la [[basilica]] già nel IV secolo sorgeva una [[pieve]] dedicata a [[San Marino diacono]]. Il primo documento che attesta l'esistenza della pieve è del [[530]], la "La Vita di [[San Severino abate|San Severino]]" ad opera del [[Monachesimo|monaco]] [[Eugippio]] e l'altro documento è il "[[Placito Feretrano]]" dell'[[885]].Il primo documento che riguarda direttamente la Pieve di San Marino è del [[31 luglio]] [[1113]].
===La costruzione della Basilica di San Marino===
A inizio '800 la Pieve era in gravissime condizioni, così nel [[1807]] venne abbattuta e il progetto per la costruzione della nuova chiesa venne affidato all'architetto [[Bologna|bolognese]] [[Achille Serra]]. Il [[24 luglio]] [[1825]] il [[Consiglio Grande e Generale]] decise di costruire una nuova chiesa nel luogo dove c'era l'antica pieve. Il [[28 luglio]] [[1826]] cominciò la costruzione che sarebbe terminata nel [[1838]]. Il [[5 febbraio]] [[1838]] venne solennemente inaugurata alla presenza del [[vescovo]] del [[Montefeltro]] [[Crispino Agostinucci]] e dei [[Capitani Reggenti]]. Il [[21 luglio]] [[1926]] fu elevata al rango di [[basilica]] minore da [[Pio XI]]. La costruzione costò 40.150 [[Scudo (moneta)|scudi]] e 76 [[baiocco|baiocchi]]. Inoltre vi si tenne l'[[Arengo del 1906]].
 
Per tutta la vita fu catechista nella scuola elementare di Servola ed insegnò anche musica nelle scuole medie. Aveva studiato musica (pianoforte) con il professor [[Emil Komel]] a Gorizia e con il professor [[Ivan Grbec]] a Servola, dove fondò e diresse un coro.
==Descrizione==
L'interno è cositiuito da tre [[navata|navate]], composte da sedici colonne corinzie che formano un grande [[ambulacro]] semicircolare intorno all'[[abside]]. L'altare maggiore è ornato dalla statua di [[San Marino diacono]] opera del [[Adamo Tadolini|Tadolini]], allievo del [[Antonio Canova|Canova]]. Sotto l'altare sono consevate parte delle [[reliquia|reliquie]] del santo che vennro ritrovate il [[3 marzo]] [[1586]], mentre alcune reliquie il [[28 gennaio]] [[1595]] sono state donate all'isola di [[Arbe]] ([[Croazia]]), luogo natale del santo. Il [[cranio]] del Santo è consevato nella ''Sacra Teca'', un busto reliquiario in [[argento]] e [[oro]] dal [[2 settembre]] [[1602]], posto a destra dell'altare. A sinistra dell'altare c'è il ''Trono della Reggenza'' del '600. Nella navata destra c'è un piccolo altare dedicato alla [[Maria (madre di Gesù)|Madonna della Misericordia]], copia di [[Sebastiano Conca]] e una tela di [[Elisabetta Sirani]] "Noli Me Tangere". Inoltre conserva un organo del [[1835]].
Il [[29 agosto]] [[1982]] fu visitata da [[Giovanni Paolo II]] che omaggiò le reliquie del [[San Marino diacono|Santo]].
 
Fu attivo come pubblicista e fu redattore responsabile del ''Naš vestnik'', pubblicazione dei sacerdoti sloveni di Trieste, del ''Pastirček'', mensile per la gioventù e di ''[[Mladika]]'', rivista letteraria edita da 1958 al 1961. Collaborò anche con la rivista slovena ''Ognjišče''.
La Basilica di San Marino è raffigurata sulle [[Monete Euro sammarinesi|Monete euro sammarinesi]] da dieci centesimi.
 
Curò la pubblicazione dei libri Istra kliče: spomini izgnanega istrskega duhovnika, ristampa anastatica del libro di Jakob Soklič (Dom Jakoba Ukmarja, 1989, ristampato nel 1996), Istrske pesmi di Ferruccio Jakomin (Mladika, 1998), La donna di Servola = Škedenjska ženska di Marghet Mazzoni (Museo Etnografico di Servola, 2001).
[[Immagine:10 cents Euro coin Sm.gif|thumb|right|La Basilica di San Marino raffigurata sulla moneta da dieci centesimi]]
 
Dal 1962 collaborò con i programmi in lingua slovena della RAI, con le trasmissione settimanali Nabožna glasba e Vera in naš čas, e come critico musicale e culturale.
==Bibliografia==
* AA.VV. ''San Marino - antica terra delle libertà'', [[Fiorentino]], Edizioni International Souvenir S.A., [[1997]].
 
Fu fondatore e direttore del Museo etnografico di Servola<ref>{{cita libro| curatore = Isabella Cianfarani |titolo= Il patrimonio museale antropologico| anno=2008 |editore= Gangemi | città= Roma | p=143 |ISBN=978-88-492-1519-9}}</ref> e fondatore e presidente del ''Dom Jakob Ukmar'' di Servola.
==Voci correlate==
*[[San Marino diacono]]
*[[Diocesi di San Marino-Montefeltro]]
 
Collaborò per 17 anni con [[Jakob Ukmar]] (del quale curò la pubblicazione postuma del libro Nauk o poslednjih rečeh ali Eshatologija, nel 1972), candidato dalla Curia Vescovile di Trieste per la beatificazione<ref>Dušan Jakomin, ''Ukmarjev beatifikacijski proces'', in Ukmarjev simpozij v Rimu, Celje 2006, p. 319-334</ref>.
==Collegamenti esterni==
*[http://webspace.omniway.sm/diocesisanmarino/basilica.html La Basilica di San Marino]
==Altri progetti==
*{{interprogetto|commons=Category:San Marino cathedral}}
 
Dopo la sua morte (2015) vennero intraprese numerose iniziative in sua memoria<ref>[https://www.teaterssg.com/wp-content/uploads/BB-SLOFEST-web-program-01.pdf]</ref><ref>[https://www.pivka.si/objava/9247]</ref>, tra cui la mostra "Dušan Jakomin. Škedenjski čedermac", presentata in diversi luoghi della provincia di Trieste (a Caresana il 22.11.2017 - PD 22.11.2017).
{{portale|architettura|cattolicesimo|San Marino}}
 
==Riconoscimenti==
[[Categoria:Basiliche|Marino, Basilica di San]]
Nel 1989 ricevette il premio museale Valvasor. Nel 2002 ricevette il premio Kocjančič. Venne insignito del premio della Repubblica di Slovenia, conferitogli dal Presidente della Repubblica Janez Drnovšek. Nel 2013 ricevette la medaglia del Comune di Trieste. Nel 2015 venne nominato cittadino onorario del suo paese d'origine Sant'Antonio.
[[Categoria:Concattedrali dell'Emilia-Romagna|San Marino]]
 
[[Categoria:Chiese di San Marino|San Marino]]
==Opere==
[[en:Basilica di San Marino]]
Pubblicò diversi libri:
[[fi:Pyhän Marinuksen basilika]]
* {{cita libro| titolo=Škedenj: v besedi in sliki. 2, Razglasi = Servola: sguardo al passato. 2, Gli editti| anno=1985 |editore=Opera culturale di Servola | città=Trieste |lingua = SLV, ITA}}
[[he:בזיליקת סן מרינו]]
* {{cita libro| titolo=La Chiesa di Servola = Cerkev v Škednju| anno=1989 |editore=Centralgrafica | città=Trieste |lingua = ITA, SLV}}
[[ru:Базилика Сан-Марино]]
* {{cita libro| titolo=Škedenjska krušarca = Servola: la portatrice di pane| anno=1987 |editore=Opera culturale di Servola | città=Trieste |lingua = SLV, ITA}}, ristampato nel 1989 e nel 2003
* {{cita libro| titolo=Un mondo d'incontri: immmagini di vita e di ambiente degli Sloveni in Italia| anno=1989 |editore= Editoriale Stampa Triestina | città=Trieste}}
* {{cita libro| titolo= Narečni slovar Sv. Antona pri Kopru| anno=1995 |editore= Škedenjski etnografski muzej | città=Trieste |lingua = SLV}}
* {{cita libro| titolo= Skozi vasi do ljudi: Sv. Anton pri Kopru| anno=1996 |editore= Škedenjski etnografski muzej | città=Trieste |lingua = SLV}}
* {{cita libro| titolo= Mačkoljanska ljudska noša| anno=1996 |editore= Svet slovenskih organizacij | città=Trieste |lingua = SLV}}
* {{cita libro| titolo=Ljub'ca moja, kaj si st'rila (Amore mio, cos'hai fatto)| anno=2003 |editore=Pizzicato | città=Udine |ISBN=88-7736-469-6}}
* {{cita libro| titolo= Islam in mi : od sprejemanja do dialoga| anno=2003 |editore=Opera culturale di Servola | città=Trieste |lingua = SLV}}
* {{cita libro| titolo=La Servolana nell'arte e nella storia = Podoba Škedenjke v umetnosti in času| anno=2004 |editore=Museo etnografico di Servola | città=Trieste |lingua = ITA, SLV}}
* {{cita libro| titolo=Mali cerkveni slovar| anno=2008 |editore=Graphart | città=Trieste |lingua = SLV}}
* {{cita libro| titolo=Škedenjski etnografski muzej = Il Museo etnografico di Servola| anno=2009 |editore=Slovenski etnografski muzej-Škedenjski etnografski muzej-Inštitut za etnologijo | città=Ljubljana-Trieste |lingua = SLV, ITA|ISBN=978-961-6388-22-1}}
* {{cita libro| titolo=Pet stebrov = Le cinque colonne : Slomšek, Kosec, Trinko, Kralj, Ukmar| anno=2011 |editore=Duhovska zveza | città=Trieste |lingua = SLV, ITA}}
* {{cita libro| titolo=Od petrolejke do iPada| anno=2014 |editore=Ognjišče | città=Koper |lingua = SLV|ISBN=978-961-263-155-0}}, ristampato nel 2015.
 
== Note ==
<references />
 
== Collegamenti esterni ==
* http://www.slovenska-biografija.si/oseba/sbi1012460/
 
{{Controllo di autorità}}
 
[[Categoria:Minoranza linguistica slovena d'Italia]]