William de la Pole, I duca di Suffolk e Dušan Jakomin: differenze tra le pagine

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{{S|giornalisti|scrittori}}
{{Bio
|Nome = William de laDušan
|Cognome = PoleJakomin
| PostCognomeVirgola =
|PostCognomeVirgola= '''I [[duca di Suffolk]]''', I [[Conte di Suffolk|marchese di Suffolk]], IV [[conte di Suffolk]]
|Sesso = M
|LuogoNascita = CottonSant'Antonio (Capodistria)
|GiornoMeseNascita = 1611 ottobregennaio
|LuogoNascitaLink = Cotton (Regno Unito)
|AnnoNascita = 13961925
|GiornoMeseNascita = 16 ottobre
|LuogoMorte = Trieste
|AnnoNascita = 1396
|GiornoMeseMorte = 12 maggiofebbraio
|LuogoMorte =
|AnnoMorte = 14502015
|GiornoMeseMorte = 12 maggio
|Attività = giornalista
|AnnoMorte = 1450
|Attività2 = saggista
|FineIncipit = fu comandante durante la [[guerra dei cent'anni]] e in seguito [[Lord Ciambellano]] d'Inghilterra
|Attività3 = etnografo
|Categorie = no
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = della [[Minoranza slovena in Italia|minoranza slovena]]
|Immagine = Dusanjakomin.jpg
}}
 
È considerato uno dei protagonisti della vita culturale<ref>[https://www.druzina.si/ICD/spletnastran.nsf/clanek/umrl-duhovnik-in-oublicist-dusan]</ref>, associativa e spirituale degli [[Minoranza slovena in Italia|sloveni in Italia]], tanto da venir appellato con il titolo di ''"čedermac<ref>Il termine ''"čedermac"'' deriva dal racconto "Il Cappellano Martin Čedermac" di [[France Bevk]], in cui vengono raccontate le lotte di un prete cattolico in difesa dell'identità slovena durante il regime fascista italiano.</ref> servolano"'' o ''"čedermac triestino"''<ref>[https://www.druzina.si/ICD/spletnastran.nsf/clanek/90-let-%C2%BBtrzaskega-cedermaca%C2%AB]</ref>.
==Biografia==
William era il secondo figlio di [[Michael de la Pole, II conte di Suffolk]] e di Katharine de Stafford, figlia di [[Hugh, II conte di Stafford]], [[Ordine della giarrettiera|K.G.]]. A 19 anni fu ferito durante l'assedio di [[Harfleur]] (1415) nel corso del quale perse la vita il padre. Nello stesso anno il fratello [[Michael de la Pole, III conte di Suffolk]] fu ucciso nella [[battaglia di Azincourt]] William quindi succedette al titolo di [[duca di Suffolk]].
 
== Biografia ==
Dopo la morte di [[Thomas Montacute, IV conte di Salisbury]] divenne secondo in comando delle truppe inglese nell'assedio di [[Orléans]] (1429); dopo la rinconquista della città da parte di [[Giovanna d'Arco]] ripiegò a [[Jargeau]] dove fu costretto ad arrendersi il 12 giugno, rimase quindi per tre anni nelle prigioni di [[Carlo VII di Francia|Carlo VII]] fino al rilascio nel 1431.
Dušan Jakomin nacque l'11 gennaio 1925 a [[Sant'Antonio (Capodistria)|Sant'Antonio di Capodistria]], nell'Istria slovena allora sotto sovranità italiana.
 
Frequentò le prime tre classi elementari nel paese di origine, poi all'età di 10 anni si trasferì a [[Trieste]], dove completò la scuola elementare. Già in giovane età manifestò l'intenzione di diventare sacerdote. Frequentò la prima classe del ginnasio a [[Gorizia]] e continuò gli studi al seminario di Capodistria, dove si diplomò nel 1945 e dove venne ordinato il 26 giugno 1949. Iniziò la vita pastorale a Caresana (1949-50), poi a Opicina (1951-52) e dal 1953 fino alla morte a [[Servola]] presso Trieste; da qui provvisoriamente servì anche Domio, poi per 12 anni la parrocchia di Santa Barbara presso Muggia e negli ultimi tempi anche Coloncovez.
Al suo rientro nel [[Regno d'Inghilterra]] divenne stretto alleato del cardinale [[Henry Beaufort]]. La sua impresa più rilevante di questo periodo è la trattativa che portò al matrimonio fra [[Enrico VI d'Inghilterra|Enrico VI]] e [[Margherita d'Angiò]] ([[1444]]), in seguito alla quale venne nominato [[Conte di Suffolk|marchese di Suffolk]], la clausola segreta, contenuta nel contratto matrimoniale, che prevedeva la restituzione della Normandia alla Francia fu uno dei motivi della sua successiva caduta in disgrazia.
 
Per tutta la vita fu catechista nella scuola elementare di Servola ed insegnò anche musica nelle scuole medie. Aveva studiato musica (pianoforte) con il professor [[Emil Komel]] a Gorizia e con il professor [[Ivan Grbec]] a Servola, dove fondò e diresse un coro.
L'[[11 novembre]] [[1430]], (date sul certificato) sposò [[Alice Chaucer|Alice]] (1404 - 1475, al terzo matrimonio), figlia di [[Thomas Chaucer]] di [[Ewelme]], [[Kidlington]], [[Oxfordshire]], e nipote del poeta [[Geoffrey Chaucer]] e di sua moglie [[Philippa Roet]]. <!--In 1434 the Earl became Constable of [[Wallingford Castle]].-->
 
Fu attivo come pubblicista e fu redattore responsabile del ''Naš vestnik'', pubblicazione dei sacerdoti sloveni di Trieste, del ''Pastirček'', mensile per la gioventù e di ''[[Mladika]]'', rivista letteraria edita da 1958 al 1961. Collaborò anche con la rivista slovena ''Ognjišče''.
Con la morte di [[Humphrey di Grafton]] (1447) e del cardinale Beaufort, Suffolk divenne il principale sostenitore del debole sovrano Enrico VI, in un arco temporale molto breve venne nominato ciambellano e Ammiraglio d'Inghilterra oltre a diverse altre cariche. Nel 1447 venne nominato conte di Pembroke e l'anno successivo [[duca di Suffolk]].
 
Curò la pubblicazione dei libri Istra kliče: spomini izgnanega istrskega duhovnika, ristampa anastatica del libro di Jakob Soklič (Dom Jakoba Ukmarja, 1989, ristampato nel 1996), Istrske pesmi di Ferruccio Jakomin (Mladika, 1998), La donna di Servola = Škedenjska ženska di Marghet Mazzoni (Museo Etnografico di Servola, 2001).
Nei tre anni successivi si assistette alla progressiva perdita di tutti i possedimenti inglesi nel nord della Francia e William, a causa del contratto matrimoniale di Enrico VI, ne venne ritenuto responsabile. Il [[28 gennaio]] [[1450]] fu arrestato e rinchiuso nella Torre di Londra, venne esiliato per cinque anni ma nel corso del viaggio verso la Francia la sua nave fu intercettata e venne decapitato e gettato in mare. Il suo corpo venne ritrovato su una spiaggia nei pressi di Dover e portato nel Suffolk, probabilmente a Wingfield dove venne sepolto.
 
Dal 1962 collaborò con i programmi in lingua slovena della RAI, con le trasmissione settimanali Nabožna glasba e Vera in naš čas, e come critico musicale e culturale.
Il suo unico figlio legittimo fu [[John de la Pole, II duca di Suffolk]].
 
Fu fondatore e direttore del Museo etnografico di Servola<ref>{{cita libro| curatore = Isabella Cianfarani |titolo= Il patrimonio museale antropologico| anno=2008 |editore= Gangemi | città= Roma | p=143 |ISBN=978-88-492-1519-9}}</ref> e fondatore e presidente del ''Dom Jakob Ukmar'' di Servola.
<!--William de la Pole was also father, by a nun, Malyne de Cay, to Jane, an illegitimate daughter. "The nighte before that he was yolden (yielded himself up in surrender to the Franco-Scottish forces of [[Joan of Arc]] on [[12 June]] 1429) he laye in bed with a [[nun|Nonne]] whom he toke oute of holy profession and defouled, whose name was Malyne de Cay, by whom he gate a daughter, nowe married to Stonard of Oxonfordshire". (Historic MSS Commission, 3rd Report, pps.279-280).
Jane de la Pole (d. 28 February [[1494]]) was married before 1450 to Thomas Stonor (1423 - 1474), of [[Stonor]], [[Oxfordshire]]. Their son Sir [[William Stonor]], K.B., was married to Anne Neville, daughter of [[John Neville, 1st Marquess of Montagu]].
 
Collaborò per 17 anni con [[Jakob Ukmar]] (del quale curò la pubblicazione postuma del libro Nauk o poslednjih rečeh ali Eshatologija, nel 1972), candidato dalla Curia Vescovile di Trieste per la beatificazione<ref>Dušan Jakomin, ''Ukmarjev beatifikacijski proces'', in Ukmarjev simpozij v Rimu, Celje 2006, p. 319-334</ref>.
The body of Sir William de la Pole, K.G., 1st Duke of Suffolk, was returned to the Collegiate Church at [[Wingfield, Suffolk]], where it was buried beneath a purfled arch.-->
 
Dopo la sua morte (2015) vennero intraprese numerose iniziative in sua memoria<ref>[https://www.teaterssg.com/wp-content/uploads/BB-SLOFEST-web-program-01.pdf]</ref><ref>[https://www.pivka.si/objava/9247]</ref>, tra cui la mostra "Dušan Jakomin. Škedenjski čedermac", presentata in diversi luoghi della provincia di Trieste (a Caresana il 22.11.2017 - PD 22.11.2017).
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=Ordine della giarrettiera nastrino.png
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera
|collegamento_onorificenza=Ordine della Giarrettiera
|motivazione=
|luogo=
}}
 
==BibliografiaRiconoscimenti==
Nel 1989 ricevette il premio museale Valvasor. Nel 2002 ricevette il premio Kocjančič. Venne insignito del premio della Repubblica di Slovenia, conferitogli dal Presidente della Repubblica Janez Drnovšek. Nel 2013 ricevette la medaglia del Comune di Trieste. Nel 2015 venne nominato cittadino onorario del suo paese d'origine Sant'Antonio.
*Williams, Edgar Trevor and Nicholls, Christine Stephanie (eds) (1981) ''The Dictionary of national biography'', Oxford University Press, 1178 p., ISBN 0-19-865207-0
*Richardson, Douglas (2004) ''Plantagenet ancestry: a study in colonial and medieval families'', Baltimore, MD: Genealogical Publishing Co., 945 p., ISBN 0-80631-750-7
 
==Opere==
{{Box successione
Pubblicò diversi libri:
|carica = [[Lord High Admiral]]
* {{cita libro| titolo=Škedenj: v besedi in sliki. 2, Razglasi = Servola: sguardo al passato. 2, Gli editti| anno=1985 |editore=Opera culturale di Servola | città=Trieste |lingua = SLV, ITA}}
|immagine =
* {{cita libro| titolo=La Chiesa di Servola = Cerkev v Škednju| anno=1989 |editore=Centralgrafica | città=Trieste |lingua = ITA, SLV}}
|periodo = 1447-1450
* {{cita libro| titolo=Škedenjska krušarca = Servola: la portatrice di pane| anno=1987 |editore=Opera culturale di Servola | città=Trieste |lingua = SLV, ITA}}, ristampato nel 1989 e nel 2003
|precedente = [[John Holland, II duca di Exeter]]
* {{cita libro| titolo=Un mondo d'incontri: immmagini di vita e di ambiente degli Sloveni in Italia| anno=1989 |editore= Editoriale Stampa Triestina | città=Trieste}}
|successivo = [[Henry Holland, III duca di Exeter]]
* {{cita libro| titolo= Narečni slovar Sv. Antona pri Kopru| anno=1995 |editore= Škedenjski etnografski muzej | città=Trieste |lingua = SLV}}
}}
* {{cita libro| titolo= Skozi vasi do ljudi: Sv. Anton pri Kopru| anno=1996 |editore= Škedenjski etnografski muzej | città=Trieste |lingua = SLV}}
{{Controllo di autorità|VIAF=72923429|LCCN=}}
* {{cita libro| titolo= Mačkoljanska ljudska noša| anno=1996 |editore= Svet slovenskih organizacij | città=Trieste |lingua = SLV}}
{{Portale|biografie}}
* {{cita libro| titolo=Ljub'ca moja, kaj si st'rila (Amore mio, cos'hai fatto)| anno=2003 |editore=Pizzicato | città=Udine |ISBN=88-7736-469-6}}
* {{cita libro| titolo= Islam in mi : od sprejemanja do dialoga| anno=2003 |editore=Opera culturale di Servola | città=Trieste |lingua = SLV}}
* {{cita libro| titolo=La Servolana nell'arte e nella storia = Podoba Škedenjke v umetnosti in času| anno=2004 |editore=Museo etnografico di Servola | città=Trieste |lingua = ITA, SLV}}
* {{cita libro| titolo=Mali cerkveni slovar| anno=2008 |editore=Graphart | città=Trieste |lingua = SLV}}
* {{cita libro| titolo=Škedenjski etnografski muzej = Il Museo etnografico di Servola| anno=2009 |editore=Slovenski etnografski muzej-Škedenjski etnografski muzej-Inštitut za etnologijo | città=Ljubljana-Trieste |lingua = SLV, ITA|ISBN=978-961-6388-22-1}}
* {{cita libro| titolo=Pet stebrov = Le cinque colonne : Slomšek, Kosec, Trinko, Kralj, Ukmar| anno=2011 |editore=Duhovska zveza | città=Trieste |lingua = SLV, ITA}}
* {{cita libro| titolo=Od petrolejke do iPada| anno=2014 |editore=Ognjišče | città=Koper |lingua = SLV|ISBN=978-961-263-155-0}}, ristampato nel 2015.
 
== Note ==
<references />
 
== Collegamenti esterni ==
* http://www.slovenska-biografija.si/oseba/sbi1012460/
 
{{Controllo di autorità|VIAF=72923429|LCCN=}}
 
[[Categoria:CavalieriMinoranza dell'Ordinelinguistica dellaslovena Giarrettiera|Suffolkd'Italia]]
[[Categoria:Duchi di Suffolk]]
[[Categoria:Conti di Pembroke]]