Grigorij Rasputin e Parazonio: differenze tra le pagine

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[[File:Tetricus-virtus.png|thumb|Una moneta raffigurante un parazonio]]
[[Immagine:Rasputin pt.jpg|thumb|right|300px]]
[[File:Parazonium.jpg|thumb|Disegno di un classico modello di parazonium romano]]
'''Grigorij Efimovič Novykh''', più noto come '''Rasputin''' (Григо́рий Ефи́мович Распу́тин - [[Pokrovskoe]], [[Siberia]], tra il [[1863]] e il [[1873]] (''vedi spiegazione più avanti'') - [[Sanpietroburgo]], [[16 dicembre|16]] o [[17 dicembre]] [[1916]]), fu un [[misticismo|mistico]] [[Russia|russo]], che ebbe una misteriosa influenza su parte della famiglia reale appartenente alla [[dinastia]] dei [[Romanov]].
[[File:The Triumph of Aemilius Paulus (detail).jpg|thumb|Il trionfatore con un parazonium]]
<nowiki> </nowiki>Il '''parazonio''' (in [[Lingua latina|latino]] ''parazonium'', dal [[Greco antico|greco]] ''παραζώνιον'', der. di ''παραζώνη'', "cintura") è un'[[arma bianca]] manesca del tipo [[spada]] corta ([[daga (arma)|daga]] con punta non acuminata portata dai [[latini]] come distinzione sociale, generalmente portata a sinistra). È frequente vederla su statue o monete dell'epoca che riproducono [[Tribunus militum|tribuni]], [[Principales|ufficiali romani]], [[Divinità romane|dei]] (per esempio [[Marte (divinità)|Marte]]) o eroi. Il nome deriva dalla [[cintura]], distintivo dei tribuni romani, usata per attaccarvi l'arma. Per estensione il termine poi indicò l'arma stessa, cadendo in disuso verso la fine del [[Medioevo]].
 
Il ''parazonium'' era lo [[stiletto]] in dotazione agli alti ufficiali ([[Legatus legionis|legati]] e anche lo stesso [[Imperatore romano|imperatore]]) delle [[legioni romane]]. Era spesso un vero oggetto di lusso e poteva essere riccamente decorato. La forma più comune di parazonium aveva la lama lunga tra i 15 ed i 19 cm ed il manico riccamente decorato,generalmente con una testa d'aquila come pomello. Il parazonium era poco utilizzato in battaglia e gli alti ufficiali,qualora fossero stati minacciati direttamente dal nemico,preferivano utilizzare il gladio.
Nato in uno sperduto paesino della [[Siberia]] (nella [[provincia]] di [[Tobol'sk]]), dopo un breve [[matrimonio]], ancora in giovane età si fece [[monaco]] errante, e nel [[1905]] approdò alla corte dello [[zar]] [[Nicola II di Russia]]. Sospettato di aver aderito alla [[setta]] dei [[Khlisty]], una [[congregazione]] clandestina di [[flagellanti]], che stigmatizzava gli eccessi di secolarità della [[Chiesa ortodossa]], e poi di avere avuto frequentazioni con il movimento nazionalista dei "Veri Russi", malgrado la sua mancanza di [[istruzione]] allestì una rete di relazioni di altissimo livello che in breve tempo lo condusse a corte, accompagnato da una fama su supposti misteriosi poteri sovrannaturali.
 
Si ritiene che il parazonio possa aver dato origine alla [[cinquedea]], daga di largo uso in [[Italia]] nel corso del [[Rinascimento]]<ref>Gelli, Jacopo (1900), ''Guida del raccoglitore e dell'amatore di armi antiche'', Milano, U. Hoepli, p. 222.</ref>.
Fu proprio grazie alla sua [[reputazione]] di [[guaritore]] che fu chiamato dai reali, nella speranza che potesse essere l'unico rimedio per contenere l'inguaribile [[emofilia]] di Alessio, il piccolo zarevic;al primo incontro riuscì ad ottenere qualche effetto sul piccolo malato, essendone immediatamente nominato tutore.
[[File:Sarcofago dio portonaccio, 12.JPG|thumb|Il [[Legatus legionis]] della [[Legio III Augusta]] Aulo Giulio Popilio in battaglia. Il [[Parazonium]] viene portato dal generale al fianco sinistro. ([[Sarcofago di Portonaccio]])]]
Secondo una teoria, Rasputin sarebbe riuscito ad interrompere le crisi ematiche di Alessio utilizzando un tipo di [[ipnosi]] che rallentava il battito cardiaco del bambino, e riducendo in questo modo la velocità di circolazione del sangue. Recenti studi hanno invece dato vita a un’ipotesi più scientifica: i medici di corte tentavano di guarire l’emofilia dello zarevic con l’[[aspirina]] che, se da un lato leniva i dolori articolari, dall’altro acuiva le emorragie causate dall’emofilia. Senza aspirina la salute di Alessio migliorava e il merito andava a Rasputin.
[[File:Augustus Prima Porta (detail).PNG|thumb|220x220px|Dettaglio della corazza dell'imperatore Augusto ([[Augusto di Prima Porta]]). Sulla sinistra è rappresentato l'imperatore in tenuta militare con il parazonium nella mano sinistra.]]
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
Il suo [[carisma]] mistico esercitò sulla famiglia [[Romanov]], ed in particolar modo sulla [[zar|zarina]] [[Alessandra_d'Assia| Alessandra]], una tanto forte [[influenza]] che non solo il rapporto con questa diede adito a molte congetture, ma anche le numerose segnalazioni sul suo intenso libertinaggio (con le dame dell'[[aristocrazia]]) venivano regolarmente smentite dalla coppia reale, talvolta anche con la punizione degli zelanti segnalatori.
* Cascarino, Giuseppe (2007), ''L'esercito romano. Armamento e organizzazione : Vol. I - Dalle origini alla fine della repubblica'', Rimini, Il Cerchio, ISBN 88-8474-146-7.
* Cascarino, Giuseppe (2008), ''L'esercito romano. Armamento e organizzazione : Vol. II - Da Augusto ai Severi'', Rimini, Il Cerchio, ISBN 88-8474-173-4.
 
== Voci correlate ==
In [[politica]] si sospettò, forse non senza ragione, che avesse effetti sulle decisioni dei reali (in particolare in direzione di una politica pacifista e di buone relazioni con la [[Germania]], paese della zarina e con il quale i rapporti erano tesi); accusandolo anche di [[corruzione]], nel 1916 una congiura di nobili, tra i quali il granduca [[Dmitrij Pavlovič]], il principe [[Feliks Jusupov]] ed il deputato conservatore [[Vladimir Puriškevič]], decise di [[omicidio|assassinarlo]].
* [[Pugio]]
* [[Gladius]]
 
== Altri progetti ==
La sua [[morte]] fu romanzesca come la sua [[vita]]. Fu [[veleno|avvelenato]] con il [[cianuro]] durante una [[cena]] a casa dello Jusupov, ma dato che incredibilmente resisteva al potentissimo cianuro, i congiurati decisero di sparargli. Nonostante fosse stato abbondantemente avvelenato e colpito al [[cuore]], Rasputin si riebbe, raggiunse la porta e provò a fuggire, ma fu raggiunto e finito a bastonate. Il suo [[cadavere]] fu gettato nel canale [[Fontanka]], ma malgrado fosse stato ben zavorrato, riemerse due giorni dopo; sottoposto ad [[autopsia]] (la notte del 20 Dicembre, effettuata dal professor Kosorotov), ancora più incredibilmente, non vi si trovarono tracce del veleno, ciò diede luogo a dispute sugli storici circa l'effettivo modo di eliminazione.
{{interprogetto}}
Da considerare che fu riscontrata aria nei polmoni, quindi nonostante il veleno, i colpi di pistola e le bastonate, Rasputin fu gettato nell'acqua ancora vivo, dimostrando una inaspettata e sorprendente vitalità.
 
[[Categoria:Religiosi russiSpade]]
Non ci volle molto perché venissero presi provvedimenti contro i partecipanti del complotto, anche se per alcuni giochi di palazzo, non venne svolto alcun processo.
[[Categoria:Armi antiche]]
 
[[Categoria:Armi bianche dell'Europa sud-occidentale]]
Jusupov fu mandato in "[[esilio]] in campagna"; a Dmitrij Pavlovič andò peggio, e fu inviato in [[Persia]], a combattere in prima linea.
[[Categoria:Equipaggiamento militare romano]]
 
[[Categoria:Armi bianche da punta]]
==Il piccolo giallo sulla data di nascita==
[[Categoria:Armi bianche da taglio]]
 
[[Categoria:Armi romane]]
Rasputin come detto nacque a Pokrovoskoe, un piccolo villaggio della provincia di Tjumen', sotto il governatorato di Tobol'sk. Un puntino sperduto nell'infinita steppa Siberiana.
 
La data di nascita è stata sempre motivo di dibattito fra i suoi biografi, sono state indicate molte date differenti, tutte però comprese fra il 1860 e il 1870.
Nell'archivio di Tobol'sk però si trovano i registri anagrafici parrocchiali della chiesa di Pokrovoskoe, chiesa della Madre di Dio, in cui fu battezzato.
 
Lì è registrato la data del matrimonio di suo padre, [[Efim Jakovlevich Rasputin]] con sua madre [[Anna Vasil'evna]], ovvero 21 Gennaio 1862, così come tutte le date di battesimo dei figli.
Fino al 1869 non ci sono prove del battesimo di Grigorij, se ne deduce che non poteva essere nato prima del 1869
(''NOTA: alcune sorelle e fratelli nati e battezzati negli anni precedenti morirono tutti'').
 
Anche se i registri successivi all'anno 1869 sono andati dispersi, si può risalire alla data precisa di nascita rifacendosi ai dati di un censimento emersi nell'archivio di Tjumen', dove è riportata la data di nascita del '''10 Gennaio 1869''' (data del [[Calendario Giuliano]]). Giorno appunto dedicato a San Gregorio.
 
Ad ogni modo fu lo stesso Rasputin in vita a creare di proposito molta confusione sulla sua data di nascita. Si invecchiava di vari anni (emerge da alcuni dati certi che si era dato anche 5 anni di più), per mantenere credibile la sua figura di monaco, o meglio di ''[[Starec]]''.
 
Starec (''Старец'') è una parola che in Russo significa appunto persona anziana; ma soprattutto identifica i monaci che godono di particolare prestigio.
Al tempo questo appellativo era intriso ancora più di misticismo, gli Starec erano considerati degli eletti di Dio, con potere di profetare e guarire. Delle guide spirituali seguite e venerate in maniera travolgente.
 
Rasputin quindi giocava molto sulla sua età, per immergersi e dotarsi maggiormente di questa sua aura mistica, e se vogliamo magica; contando anche sul suo viso da contadino invecchiato abbastanza precocemente e solcato da rughe.
 
 
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