Palazzo De Carolis e Nick Pope (calciatore): differenze tra le pagine

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{{S|calciatori inglesi}}
{{Edificio civile
{{Sportivo
|nome edificio = Palazzo De Carolis
|Nome = Nick Pope
|immagine = Pigna - Corso, pal de Carolis restaurato 1260297.jpg
|Immagine = Nick Pope 2018-06-28 1.jpg
|didascalia = Palazzo de Carolis appena restaurato
|Didascalia = Pope nel [[2018]].
|paese = ITA
|Sesso = M
|divamm1 = {{IT-LAZ}}
|CodiceNazione = {{ENG}}
|città = Roma
|Altezza = 191
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
|Peso = 76
|indirizzo = via del Corso 307
|Disciplina = Calcio
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|Ruolo = [[Portiere (calcio)|Portiere]]
|periodo costruzione = 1714-1728
|Squadra = {{Calcio Burnley}}
|inaugurazione =
|demolitoTermineCarriera =
|SquadreGiovanili=
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{{Carriera sportivo
|ricostruito =
||{{Calcio Ipswich Town|G}}|
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|2011|→ {{Calcio Harrow Borough|G}}|15 (-?)
|piani = 3
|2011-2012|→ {{Calcio Welling United|G}}|2 (-2)
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|architetto = [[Alessandro Specchi]]
|2013|→ {{Calcio Aldershot Town|G}}|5 (-9)
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|2014|→ {{Calcio York City|G}}|20 (-9)<ref>22 (-10) se si comprendono le presenze nei play-off.</ref>
|costruttore =
|2014-2015|{{Calcio Charlton|G}}|8 (-9)
|proprietario = Banco Roma - Unicredit
|2015|→ {{Calcio Bury|G}}|22 (-10)
|proprietario storico =
|2015-2016|{{Calcio Charlton|G}}|24 (-33)
|2016-|{{Calcio Burnley|G}}|35 (-35)
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|SquadreNazionali=
{{Carriera sportivo
|2018-|{{Naz|CA|ENG}}|1 (0)
}}
|Aggiornato = 17 maggio 2018
}}
{{Bio
|Nome = Nicholas David "Nick"
|Cognome = Pope
|Sesso = M
|LuogoNascita = Soham
|GiornoMeseNascita = 19 aprile
|AnnoNascita = 1992
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = calciatore
|Nazionalità = inglese
|PostNazionalità = , [[portiere (calcio)|portiere]] del {{Calcio Burnley|N}} e della [[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|nazionale inglese]]
}}
 
==Carriera==
'''Palazzo De Carolis''' è un edificio sito in [[Roma]], [[Via del Corso (Roma)|Via del Corso]] n. 307 ([[Pigna (rione di Roma)|Rione IX Pigna]]).
È cresciuto nelle giovanili del {{Calcio Ipswich Town|N}} e {{Calcio Bury Town|N}}.
[[File:Pigna - pal de Carolis targa b Roma su via Specchi PB090033.JPG|thumb|upright=1.2|Memoria di Alessandro Specchi a cura del Banco di Roma]]
 
== Storia ==
Il palazzo prende il nome da Livio De Carolis, ambizioso e ricco mercante nobilitato da [[Benedetto XIII]] dal quale ottenne il marchesato di [[Prossedi]], trasmissibile ai suoi eredi e successori. Acquisì nell'arco di un decennio, agli inizi del [[XVIII secolo|Settecento]], una vasta area con edifici minori di fronte alla [[Chiesa di San Marcello al Corso]], ed incaricò l'architetto [[Alessandro Specchi]] di costruire una lussuosa residenza. L'opera, iniziata nel [[1714]], assunse l'aspetto definitivo nel [[1728]] circa. Il neo-marchese non badò a spese per abbellire gli interni, chiamando famosi pittori quali [[Andrea Procaccini]], [[Benedetto Luti]], [[Giovanni Paolo Pannini]], [[Francesco Trevisani]], [[Giovanni Odazzi]], [[Domenico Muratori]] e [[Sebastiano Conca]]. Il palazzo doveva essere come un biglietto da visita per ottenere importanti cariche pubbliche che permettessero il rientro dell'investimento, ma ciò non avvenne e gli eredi di Livio, oberati di debiti, nel [[1748]] furono costretti a venderlo all'asta.
L'edificio passò alla [[Compagnia di Gesù]], che fece periziare ed inventariare l'immobile dall'architetto [[Luigi Vanvitelli]], affittandolo poi a personaggi illustri.
 
Dal 1830 al 1908 il palazzo, già sede dell'ambasciata di Francia, fu proprietà dei Boncompagni Ludovisi. Il principe [[Baldassarre Boncompagni]] vi realizzò la sua ''"Tipografia delle Scienze Matematiche e Fisiche"'' e vi aveva costituito una ragguardevole biblioteca scientifica, ora dispersa.
 
Sul balcone centrale i Ludovisi avevano fatto costruire, verso il 1845, un "bussolotto" o magnano, sorta di veranda riparata da persiane particolarmente apprezzata per assistere ai cortei carnevaleschi ed alla [[Corsa dei barberi]] - quasi tutti i palazzi nobiliari sulla via del Corso ne avevano uno. Dopo che i nuovi re [[Casa Savoia|Savoia]] ebbero proibito la corsa nel [[1878]], i magnani furono demoliti, man mano che i palazzi venivano ristrutturati; oggi ne restano solo pochissimi, e l'unico ancora riconoscibile e in buone condizioni è quello di [[Palazzo Bonaparte]].
 
Il palazzo fu poi venduto, nel [[1908]], al [[Banco di Roma]], tuttora proprietario ([[Unicredit Banca di Roma]]). L'immobile fu quindi ristrutturato per ospitare gli uffici di rappresentanza della Banca, su progetto dell'architetto [[Pio Piacentini]], che realizzò il piano attico e adattò diversi ambienti in [[stile Liberty]]. Il grande cortile, dove il principe Ignazio Boncompagni Ludovisi aveva fatto apporre nel [[1893]] un'iscrizione - ancora in loco - per memoria della cannonata sparata dai francesi di [[Oudinot]] durante l'assedio di Roma del [[1849]] (la palla di cannone ricorda un analogo evento verificatosi a [[Palazzo Colonna]], dove però la palla di cannone esiste ancora, murata all'ingresso del salone d'onore), fu coperto e trasformato in salone dell'agenzia.
È rimasta quasi intatta la scala elicoidale adorna di colonne doriche binate progettata dallo Specchi.
 
== Descrizione ==
La facciata sulla Via del Corso, scompartita da lesene, è a quattro piani più attico. Al piano terra presenta sedici finestre con davanzale, architrave ed inferriata che sovrastano altrettante finestrelle del seminterrato. Al centro quattro colonne doriche sostengono il balcone del piano nobile ed inquadrano il portale, sormontato da una testa femminile.
Il piano nobile presenta 16 finestre, e tre porte-finestre corrispondenti al balcone. Sono con timpano curvo, su quella centrale lo stemma del Banco di Roma.
Al secondo piano le finestre hanno un timpano adorno di conchiglie, al terzo piano finestre più piccole con cornice. La facciata originale termina con un bel cornicione con rosette e teste di leone sorretto da mensole, tra le quali sono stati posti elementi araldici dei Boncompagni Ludovisi. Il sovrastante attico presenta porte-finestre semplici e con balconcini.
I cantonali, bugnati al piano terra, sono formati da lesene con elemento curvilineo.
 
Il 10 settembre 2017 ha esordito in [[Premier League]] con la maglia del {{Calcio Burnley|N}} nel match vinto 1-0 contro il {{Calcio Crystal Palace|N}}. Nel corso della stagione si è guadagnato il posto da titolare.
All'angolo della facciata principale faceva un tempo bella mostra di sè la [[Statua del Facchino|Fontana del Facchino]], spostata nel [[1872]] più all'interno di [[Via Lata]].
 
== Bibliografia Note==
<references/>
* [[Giorgio Carpaneto]], ''I palazzi di Roma'', Newton Compton, Roma, 1991.
* Sergio Delli, ''Le strade di Roma'', Newton Compton, Roma, 1998.
* Guide rionali di Roma, ''IX Pigna, parte terza'', ([[Carlo Pietrangeli]]), Palombi, Roma 1977.
* Rita Dietrich, ''Palazzo de Carolis: ascesa e caduta di una ricca famiglia borghese'', in l'Osservatore Romano, 23/02/2005, pag. 9
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Portale|architettura|Roma}}
*{{Collegamenti esterni}}
*{{Espnsoccernet|161715|player}}
*{{Soccerway}}
 
{{Calcio Burnley rosa}}
[[Categoria:Palazzi di Roma|De Carolis]]
{{Nazionale inglese mondiali 2018}}
{{Portale|biografie|calcio}}
 
[[Categoria:RomaCalciatori R. IX Pignainglesi]]
[[Categoria:Calciatori della Nazionale inglese]]