Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano: differenze tra le versioni
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{{Museo
|Nome = Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano
|Indirizzo = Via di San Pietro in Carcere, fianco sinistro del [[Vittoriano]], [[Rioni di Roma|Rione]] [[Campitelli]]
|Tipologia = storico
|Periodo storico = dall'[[epoca napoleonica]] alla [[prima guerra mondiale]]
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|Immagine = Museo Centrale del Risorgimento din Roma.jpg
|Didascalia =
|Stato = ITA
|Larghezza =
|Direttore = Romano Ugolini<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=155724&pagename=57|titolo=Museo centrale del Risorgimento di Roma|accesso=5 giugno 2018}}</ref>
|Proprietà = [[Ministero
|Gestione = Istituto autonomo Vittoriano e Palazzo Venezia
|Visitatori =
|Note visitatori = <ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=https://storicamente.org/troilo_museo_vittoriano|titolo=I cento anni del Vittoriano: da luogo della memoria a luogo turistico|accesso=5 giugno 2018}}</ref>
|Anno visitatori =
}}
Il '''Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano'''<ref name="
Il Museo Centrale del Risorgimento al Vittoriano illustra un periodo di [[Storia d'Italia|storia italiana]] compreso tra la fine del [[XVIII secolo]] e la [[prima guerra mondiale]], che viene descritto attraverso l'esposizione di cimeli, dipinti, sculture, documenti (lettere, diari e [[manoscritti]]), disegni, [[incisione|incisioni]], armi e [[Stampa (arte)|stampe]]<ref name=" == Storia ==
[[File:Musée du Risorgemento de Rome.JPG|thumb|left|Scorcio del Museo centrale del
La prima intenzione di fondare un museo del Risorgimento a Roma si ebbe nel 1906 in concomitanza con l'istituzione della [[Società nazionale del Risorgimento]]<ref name="Pécout"/>. Quest'ultima, a partire dal 1908, iniziò a pubblicare un periodico a tiratura nazionale dal titolo ''Il Risorgimento''<ref name="Pécout"/>. Nel 1935, durante l'[[epoca fascista]], l'[[Istituto per la storia del Risorgimento italiano]] prese il posto della disciolta Società nazionale del Risorgimento<ref name="Pécout"/>. Contestualmente fu realizzato il ''Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano'', che venne completato nel 1935<ref name="Tobia|p. 102"/>.
Nonostante il proposito di aprire il Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano restò vivo per decenni, lo spazio espositivo fu inaugurato e aperto al pubblico solo il 2 ottobre 1970 in occasione della commemorazione del centenario del [[Plebisciti risorgimentali|plebiscito che decretò l'annessione]] del [[Lazio]] al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]<ref name="Pécout"/><ref name="romartguide">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.romartguide.it/italiano/schedemusei/MuseoDelVittoriano.html|titolo=Museo centrale del Risorgimento - Complesso del Vittoriano|accesso=2 marzo 2016|formato=|editore=romartguide.it}}</ref>. Il museo fu chiuso già nel 1979 per inagibilità a causa di un allagamento dovuto alla rottura di un tubo<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.risorgimento.it/rassegna/index.php?id=65472&ricerca_inizio=0&ricerca_query=&ricerca_ordine=DESC&ricerca_libera=|titolo=Rassegna storica del Risorgimento|accesso=2 marzo 2016|formato=|editore=risorgimento.it|urlmorto=sì}}</ref>.
Fu riaperto, dopo quasi due decenni di lavori, grazie all'interesse e all'impegno dell'[[Istituto per la storia del Risorgimento italiano]] - l'istituto da cui dipende il museo - il cui presidente è stato lo storico [[Giuseppe Talamo]]<ref>{{cita pubblicazione |quotes= |cognome= Galasso |nome= Giuseppe |linkautore=Giuseppe Galasso |coautori= |anno=2010 |mese=26 maggio |titolo= |rivista= [[Corriere della Sera]]|volume= |numero= |pagine= |id= |url= |lingua= |accesso= |abstract= }}</ref>. La riapertura, che fu graduale, venne completata nel 1997 ad opera del direttore Alberto Maria Arpino<ref name = "Newton Compton">{{Cita|Staccioli|p. 12}}.</ref>.
== Le esposizioni ==
[[File:M risorgimento - busti P1040033.JPG|thumb|left|Busti marmorei conservati all'interno del museo]]
Sulla scalinata d'ingresso sono esposte delle incisioni che illustrano alcuni episodi significativi che hanno contribuito alla nascita del Risorgimento, dal seme gettato dalla [[Rivoluzione francese]] alle [[epoca napoleonica|imprese napoleoniche]];
il percorso vuole ricordare le tappe principali della storia nazionale compresa tra la riforma degli [[antichi Stati italiani|stati antecedenti al Risorgimento]] alla fine della [[prima guerra mondiale]]<ref name="cita-Busico-p157" /><ref name="Sito ufficiale">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.risorgimento.it/home_museo_ita.asp|titolo=Il Museo Centrale del Risorgimento al Vittoriano|accesso=2 marzo 2016|formato=|editore=risorgimento.it|dataarchivio=24 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924091316/http://www.risorgimento.it/home_museo_ita.asp|urlmorto=sì}}</ref>. Lungo le pareti del museo vi sono alcune incisioni marmoree che riportano alcuni brani di testi enunciati da personalità di spicco, che meglio testimoniano e descrivono questa parte di [[storia d'Italia]]<ref name="cita-Busico-p157" /><ref name="risorgimento.it" />.
La prima sezione contiene reperti legati alle figure principali del Risorgimento italiano: [[Camillo Benso, conte di Cavour]], [[Giuseppe Mazzini]] e [[Giuseppe Garibaldi]]<ref name = "Sito ufficiale"/><ref name="Cita|Busico|p. 159">{{Cita|Busico|p. 159}}.</ref>. Questa area tematica è affiancata da sezioni parallele che illustrano cronologicamente le varie fasi risorgimentali: dall'[[epoca napoleonica]] (1796-1814) alla [[Restaurazione]] (1814), dai [[moti del 1848]] alla [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana del 1849]], dalla [[spedizione dei Mille]] (1860) alla [[presa di Roma]] (1870)<ref name = "Sito ufficiale"/><ref name="Cita|Busico|p. 159"/>.▼
▲La prima sezione contiene reperti legati alle figure principali del Risorgimento italiano: [[Camillo Benso, conte di Cavour]], [[Giuseppe Mazzini]] e [[Giuseppe Garibaldi]]<ref name = "Sito ufficiale"/><ref name="
Nello specifico le quattordici sezioni sono "Il periodo napoleonico", "Il [[congresso di Vienna]]", "I [[Moti del 1820-1821|moti rivoluzionari del 1820-1821]] e le [[Moti del 1830-1831|rivolte del 1830-1831]]", "Giuseppe Mazzini e la [[Giovine Italia]]", "[[Pio IX]]", "Il 1848: le [[Cinque Giornate di Milano]]; la [[Repubblica di San Marco]]; la [[prima guerra d'indipendenza]]", "Il 1849 e la Repubblica Romana", "Cavour e la [[guerra di Crimea]]", "[[Vittorio Emanuele II]] e la [[seconda guerra d'indipendenza]]", "Garibaldi e l'impresa dei Mille", "Dall'Unità all'[[Giornata dell'Aspromonte|Aspromonte]]", "La [[terza guerra d'indipendenza]]", "1870: la [[presa di Porta Pia]]" e "La [[prima guerra mondiale]]"<ref name="risorgimento.it"/>.
[[File:Album dei Mille nel museo degli Italiani al Vittoriano (Roma) - panoramio.jpg|thumb|left|L<nowiki>'</nowiki>''Album dei Mille'', che è conservato all'interno del museo]]
[[File:M risorgimento - un interno P1040029.JPG|thumb|upright|
Un altro percorso parallelo mostra invece i "temi storici": la [[Guardia civica]], il [[brigantaggio]], la [[Satira|satira politica]], le tecniche di raffigurazione storica del [[XIX secolo]] (dai disegni alla fotografia), i cimeli-reliquie, la [[bandiera italiana]], le [[moneta|monete]], le [[medaglia|medaglie]] e le armi originali utilizzate dai protagonisti del Risorgimento<ref name = "Sito ufficiale"/><ref name="
Tra i cimeli particolarmente importanti si ricordano il [[Motoscafo armato silurante|MAS]] con il quale [[Luigi Rizzo]] compì l'[[Impresa di Premuda|impresa che gli valse la medaglia d'oro]]: da [[Ancona]] raggiunse [[Premuda (isola)|Premuda]] e riuscì ad affondare la corazzata austriaca ''[[SMS Szent István|Santo Stefano]]'' nel 1918. All'interno del museo sono anche conservati l'[[affusto]] del [[cannone]] utilizzato nel 1921 per trasportare il feretro del [[Milite Ignoto (Italia)|Milite Ignoto]] e alcuni cimeli appartenenti a [[Processo Maroncelli Pellico|Silvio Pellico e Piero Maroncelli]] nonché ai [[Fratelli Bandiera]], mentre di [[Giuseppe Garibaldi]] sono esposti un copricapo, i pantaloni indossati nello [[sbarco di Marsala]] e lo stivale bucato dalla celebre pallottola nella [[giornata dell'Aspromonte]]<ref name="romartguide"/>.
Sono anche esposti un esemplare originale del [[proclama di Moncalieri]] e una delle bandiere tricolori originali appartenente al [[piroscafo]] ''[[Lombardo (nave)|Lombardo]]'', che partecipò, insieme al ''[[Piemonte (nave)|Piemonte]]'', alla [[spedizione dei Mille]]<ref name="romartguide"/> è che è il più antico tricolore conservato all'interno del museo, dato che risale al 1860<ref name="
All'interno del museo si possono trovare, esposte nel cosiddetto "[[Sacrario delle Bandiere]]", circa settecento vessilli storici appartenenti ai reparti dell'[[Esercito Italiano]], della [[Marina Militare Italiana]] e dell'[[Aeronautica Militare Italiana]], nonché la bandiera tricolore con cui fu avvolta nel 1921 la bara del Milite Ignoto durante il suo viaggio verso l'[[Altare della Patria]]<ref name="
Sulle pareti vi sono alcune [[pittura su tela|tele]] inerenti alle imprese che hanno meritato la [[medaglia d'oro al valor militare]], alcuni disegni realizzati da [[Anselmo Bucci]], [[Aldo Carpi]], ed [[Italico Brass]] al [[Fronte italiano (1915-1918)|fronte di guerra]] e diversi reperti risalenti alla prima guerra mondiale<ref name = "Sito ufficiale"/><ref name="
Il museo ospita un [[archivio storico]], fondato nel 1935, che conserva una raccolta di circa 35.000 tra stampe e fotografie, un milione di documenti e [[manoscritto|manoscritti]], oltre ad una biblioteca specializzata<ref name="romartguide"/><ref name = "Newton Compton"/>.
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== Bibliografia ==
* {{cita libro |cognome=Busico|nome=Augusta |coautori= |titolo=Il tricolore: il simbolo la storia |anno=2005|editore=Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per l'informazione e l'editoria|
* {{cita libro |cognome=Maiorino |nome=Tarquinio |coautori=Giuseppe Marchetti Tricamo e Andrea Zagami |titolo=Il tricolore degli italiani. Storia avventurosa della nostra bandiera |anno=2002 |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano |
* {{cita libro |cognome=Staccioli|nome=Paola |coautori= |wkautore =Paola Staccioli|titolo=I musei nascosti di Roma. Alla scoperta dei tesori dimenticati della città|capitolo = Museo Centrale del Risorgimento|anno=1996|editore=[[Newton Compton]] |
* {{cita libro|cognome= Tobia|nome= Bruno|titolo= L'Altare della Patria|editore= Il Mulino|anno= 2011|ISBN= 978-88-15-23341-7|cid= Tobia}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Musei del Risorgimento}}
{{Simboli patri italiani}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|musei|risorgimento|Roma}}
[[Categoria:Musei di Roma|Risorgimento]]
[[Categoria:Musei del Risorgimento|R]]
[[Categoria:Roma R. X Campitelli]]
[[Categoria:Musei storici
[[Categoria:Vittoriano]]
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