Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano: differenze tra le versioni

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{{Museo
|Nome = Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano
|Data di apertura = 2 ottobre 1970
|Località = [[Roma]]
|Indirizzo = Via di San Pietro in Carcere, fianco sinistro del [[Vittoriano]], [[Rioni di Roma|Rione]] [[Campitelli]]
|Latitudine = 41.893903
|Longitudine = 12.483925
|Tipologia = storico
|Periodo storico = dall'[[epoca napoleonica]] alla [[prima guerra mondiale]]
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|Immagine = Museo Centrale del Risorgimento din Roma.jpg
|Didascalia =
|Stato = ITA
|Larghezza =
|Direttore = Romano Ugolini<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=155724&pagename=57|titolo=Museo centrale del Risorgimento di Roma|accesso=5 giugno 2018}}</ref>
|Proprietà = [[Ministero deidella beni e delle attività culturali e del turismoCultura]]
|Gestione = Istituto autonomo Vittoriano e Palazzo Venezia
|Gestione = [[Musei nazionali italiani|Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio]]
|Visitatori = 880000639744 (visitatori Vittoriano e Palazzo Venezia)
|Note visitatori = <ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=https://storicamente.org/troilo_museo_vittoriano|titolo=I cento anni del Vittoriano: da luogo della memoria a luogo turistico|accesso=5 giugno 2018}}</ref>
|Anno visitatori = 20072023
}}
 
Il '''Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano'''<ref name="Cita|cita-Busico|p. 157-p157">{{Cita|Busico|p. 157}}.</ref> di [[Roma]] è uno [[Museo|spazio espositivo]] realizzato nel 1935 e aperto al pubblico nel 1970<ref name="Tobia|p. 102">{{Cita|Tobia|p. 102}}.</ref>. È dedicato all'[[Risorgimento|epoca risorgimentale]]. Ha sede negli spazi monumentali al di sotto del portico e dei due propilei. L'ingresso è posto sulla sinistra del Vittoriano, attraverso una scalinata posta su Via San Pietro in Carcere. Fa parte del complesso anche l'Ala Fori Imperiali (precedentemente ''Ala Brasini)'', un edificio situato a sinistra del [[Vittoriano]], sul retro della [[Basilica di Santa Maria in Aracoeli|basilica dell'Ara Coeli]],. edÈ amministrato dall'[[Istituto per la storia del Risorgimento italiano]].

Il Museo Centrale del Risorgimento al Vittoriano illustra un periodo di [[Storia d'Italia|storia italiana]] compreso tra la fine del [[XVIII secolo]] e la [[prima guerra mondiale]], che viene descritto attraverso l'esposizione di cimeli, dipinti, sculture, documenti (lettere, diari e [[manoscritti]]), disegni, [[incisione|incisioni]], armi e [[Stampa (arte)|stampe]]<ref name="Cita|cita-Busico|p.-p157" 157"/><ref name="Pécout">{{cita web|cognome=|nome=|url=https://books.google.it/books?id=S1Gf95fGYysC&pg=PA16&lpg=PA16&dq=Museo+centrale+del+Risorgimento+1970&source=bl&ots=Lfkl2NV8iz&sig=f7f4GqlnogeHBDl44izNkRZv2qU&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi71fK63KHLAhWppnIKHf-KCo8Q6AEISTAL#v=onepage&q=Museo%20centrale%20del%20Risorgimento%201970&f=false|titolo=Il lungo Risorgimento: la nascita dell'Italia contemporanea (1770-1922), di Gilles Pécout e Roberto Balzan|accesso=2 marzo 2016|formato=|editore=}}</ref><ref name="risorgimento.it">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.risorgimento.it/php/page_gen.php?id_sezione=5|titolo=Il Museo Centrale del Risorgimento al Vittoriano|accesso=2 marzo 2016|formato=|editore=risorgimento.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304173631/http://www.risorgimento.it/php/page_gen.php?id_sezione=5|dataarchivio=4 marzo 2016}}</ref>. All'interno del museo è anche presente il [[Sacrario delle Bandiere]].
 
== Storia ==
[[File:Musée du Risorgemento de Rome.JPG|thumb|left|Scorcio del Museo centrale del RisorgementoRisorgimento da via di San Pietro in Carcere]]
 
La prima intenzione di fondare un museo del Risorgimento a Roma si ebbe nel 1906 in concomitanza con l'istituzione della [[Società nazionale del Risorgimento]]<ref name="Pécout"/>. Quest'ultima, a partire dal 1908, iniziò a pubblicare un periodico a tiratura nazionale dal titolo ''Il Risorgimento''<ref name="Pécout"/>. Nel 1935, durante l'[[epoca fascista]], l'[[Istituto per la storia del Risorgimento italiano]] prese il posto della disciolta Società nazionale del Risorgimento<ref name="Pécout"/>. Contestualmente fu realizzato il ''Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano'', che venne completato nel 1935<ref name="Tobia|p. 102"/>.
 
Nonostante il proposito di aprire il Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano restò vivo per decenni, lo spazio espositivo fu inaugurato e aperto al pubblico solo il 2 ottobre 1970 in occasione della commemorazione del centenario del [[Plebisciti risorgimentali|plebiscito che decretò l'annessione]] del [[Lazio]] al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]<ref name="Pécout"/><ref name="romartguide">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.romartguide.it/italiano/schedemusei/MuseoDelVittoriano.html|titolo=Museo centrale del Risorgimento - Complesso del Vittoriano|accesso=2 marzo 2016|formato=|editore=romartguide.it}}</ref>. Il museo fu chiuso già nel 1979 per inagibilità a causa di un allagamento dovuto alla rottura di un tubo<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.risorgimento.it/rassegna/index.php?id=65472&ricerca_inizio=0&ricerca_query=&ricerca_ordine=DESC&ricerca_libera=|titolo=Rassegna storica del Risorgimento|accesso=2 marzo 2016|formato=|editore=risorgimento.it|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Fu riaperto, dopo quasi due decenni di lavori, grazie all'interesse e all'impegno dell'[[Istituto per la storia del Risorgimento italiano]] - l'istituto da cui dipende il museo - il cui presidente è stato lo storico [[Giuseppe Talamo]]<ref>{{cita pubblicazione |quotes= |cognome= Galasso |nome= Giuseppe |linkautore=Giuseppe Galasso |coautori= |anno=2010 |mese=26 maggio |titolo= |rivista= [[Corriere della Sera]]|volume= |numero= |pagine= |id= |url= |lingua= |accesso= |abstract= }}</ref>. La riapertura, che fu graduale, venne completata nel 1997 ad opera del direttore Alberto Maria Arpino<ref name = "Newton Compton">{{Cita|Staccioli|p. 12}}.</ref>.
 
== Le esposizioni ==
[[File:M risorgimento - busti P1040033.JPG|thumb|left|Busti marmorei conservati all'interno del museo]]
Sulla scalinata d'ingresso sono esposte delle incisioni che illustrano alcuni episodi significativi che hanno contribuito alla nascita del Risorgimento, dal seme gettato dalla [[Rivoluzione francese]] alle [[epoca napoleonica|imprese napoleoniche]]; ilL'ambiente percorsomuseale vuoleè ricordarecomposto leda tappedue principaligrandi dellasale, storiaal nazionaledi compresasotto tradei lapropilei, riformae deglida [[antichiuna Statilunga italiani|statigalleria antecedentidi collegamento al Risorgimento]]di allasotto finedel dellaportico. [[prima guerraAl mondiale]]<refmuseo name="Cita|Busico|p.è 157"/><refpossibile nameaccedere =anche "Sitoattraverso ufficiale">{{citauna web|cognome=|nome=|url=http://www.risorgimentoporta che si apre sulla sinistra del Piazzale del Bollettino.it/home_museo_ita.asp|titolo=Il MuseoSi Centraleentra dalla prima sala, posta sulla sinistra del Risorgimentomonumento, si percorre la galleria e si visita la seconda sala, e infine si esce dalla scalinata posta al di sotto del propileo destro del Vittoriano|accesso=2, marzofino 2016|formato=|editore=risorgimento.it}}</ref>.a Lungogiungere leall'Atrio paretidella delLibertà. museoUscendo vidal sonomuseo, alcunesul incisionipianerottolo, marmoreescendendo cheverso riportanol'Atrio alcunidella braniLibertà, disulla testisinistra enunciatitroviamo dal'accesso personalitàalla diSala spiccoZanardelli, spazio espositivo su due livelli che megliosarà testimonianoribattezzato eGallerie descrivonodella questaCostituzione. parteScendendo dilungo [[storiale dscalinate interne dall'Italia]]<refAtrio name="Cita|Busico|p.della 157"/><refLibertà name="risorgimento.it"/>si giunge alle Gallerie Sacconi, oggi ribattezzate Gallerie dell'Unità.
 
il percorso vuole ricordare le tappe principali della storia nazionale compresa tra la riforma degli [[antichi Stati italiani|stati antecedenti al Risorgimento]] alla fine della [[prima guerra mondiale]]<ref name="cita-Busico-p157" /><ref name="Sito ufficiale">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.risorgimento.it/home_museo_ita.asp|titolo=Il Museo Centrale del Risorgimento al Vittoriano|accesso=2 marzo 2016|formato=|editore=risorgimento.it|dataarchivio=24 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924091316/http://www.risorgimento.it/home_museo_ita.asp|urlmorto=sì}}</ref>. Lungo le pareti del museo vi sono alcune incisioni marmoree che riportano alcuni brani di testi enunciati da personalità di spicco, che meglio testimoniano e descrivono questa parte di [[storia d'Italia]]<ref name="cita-Busico-p157" /><ref name="risorgimento.it" />.
La prima sezione contiene reperti legati alle figure principali del Risorgimento italiano: [[Camillo Benso, conte di Cavour]], [[Giuseppe Mazzini]] e [[Giuseppe Garibaldi]]<ref name = "Sito ufficiale"/><ref name="Cita|Busico|p. 159">{{Cita|Busico|p. 159}}.</ref>. Questa area tematica è affiancata da sezioni parallele che illustrano cronologicamente le varie fasi risorgimentali: dall'[[epoca napoleonica]] (1796-1814) alla [[Restaurazione]] (1814), dai [[moti del 1848]] alla [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana del 1849]], dalla [[spedizione dei Mille]] (1860) alla [[presa di Roma]] (1870)<ref name = "Sito ufficiale"/><ref name="Cita|Busico|p. 159"/>.
 
La prima sezione contiene reperti legati alle figure principali del Risorgimento italiano: [[Camillo Benso, conte di Cavour]], [[Giuseppe Mazzini]] e [[Giuseppe Garibaldi]]<ref name = "Sito ufficiale"/><ref name="Cita|cita-Busico|p. 159-p159">{{Cita|Busico|p. 159}}.</ref>. Questa area tematica è affiancata da sezioni parallele che illustrano cronologicamente le varie fasi risorgimentali: dall'[[epoca napoleonica]] (1796-1814) alla [[Restaurazione]] (1814), dai [[primavera dei popoli|moti del 1848]] alla [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana del 1849]], dalla [[spedizione dei Mille]] (1860) alla [[presa di Roma]] (1870)<ref name = "Sito ufficiale"/><ref name="Cita|cita-Busico|p. 159-p159"/>.
 
Nello specifico le quattordici sezioni sono "Il periodo napoleonico", "Il [[congresso di Vienna]]", "I [[Moti del 1820-1821|moti rivoluzionari del 1820-1821]] e le [[Moti del 1830-1831|rivolte del 1830-1831]]", "Giuseppe Mazzini e la [[Giovine Italia]]", "[[Pio IX]]", "Il 1848: le [[Cinque Giornate di Milano]]; la [[Repubblica di San Marco]]; la [[prima guerra d'indipendenza]]", "Il 1849 e la Repubblica Romana", "Cavour e la [[guerra di Crimea]]", "[[Vittorio Emanuele II]] e la [[seconda guerra d'indipendenza]]", "Garibaldi e l'impresa dei Mille", "Dall'Unità all'[[Giornata dell'Aspromonte|Aspromonte]]", "La [[terza guerra d'indipendenza]]", "1870: la [[presa di Porta Pia]]" e "La [[prima guerra mondiale]]"<ref name="risorgimento.it"/>.
[[File:Album dei Mille nel museo degli Italiani al Vittoriano (Roma) - panoramio.jpg|thumb|left|L<nowiki>'</nowiki>''Album dei Mille'', che è conservato all'interno del museo]]
[[File:M risorgimento - un interno P1040029.JPG|thumb|upright|GliLa interniscalinata deld'accesso museoal Museo vista dalla biglietteria.]]
 
Un altro percorso parallelo mostra invece i "temi storici": la [[Guardia civica]], il [[brigantaggio]], la [[Satira|satira politica]], le tecniche di raffigurazione storica del [[XIX secolo]] (dai disegni alla fotografia), i cimeli-reliquie, la [[bandiera italiana]], le [[moneta|monete]], le [[medaglia|medaglie]] e le armi originali utilizzate dai protagonisti del Risorgimento<ref name = "Sito ufficiale"/><ref name="Cita|cita-Busico|p. 159-p159"/>.
 
Tra i cimeli particolarmente importanti si ricordano il [[Motoscafo armato silurante|MAS]] con il quale [[Luigi Rizzo]] compì l'[[Impresa di Premuda|impresa che gli valse la medaglia d'oro]]: da [[Ancona]] raggiunse [[Premuda (isola)|Premuda]] e riuscì ad affondare la corazzata austriaca ''[[SMS Szent István|Santo Stefano]]'' nel 1918. All'interno del museo sono anche conservati l'[[affusto]] del [[cannone]] utilizzato nel 1921 per trasportare il feretro del [[Milite Ignoto (Italia)|Milite Ignoto]] e alcuni cimeli appartenenti a [[Processo Maroncelli Pellico|Silvio Pellico e Piero Maroncelli]] nonché ai [[Fratelli Bandiera]], mentre di [[Giuseppe Garibaldi]] sono esposti un copricapo, i pantaloni indossati nello [[sbarco di Marsala]] e lo stivale bucato dalla celebre pallottola nella [[giornata dell'Aspromonte]]<ref name="romartguide"/>.
 
Sono anche esposti un esemplare originale del [[proclama di Moncalieri]] e una delle bandiere tricolori originali appartenente al [[piroscafo]] ''[[Lombardo (nave)|Lombardo]]'', che partecipò, insieme al ''[[Piemonte (nave)|Piemonte]]'', alla [[spedizione dei Mille]]<ref name="romartguide"/> è che è il più antico tricolore conservato all'interno del museo, dato che risale al 1860<ref name="Cita|cita-Maiorino|p. 285-p285"/>. Da segnalare anche la collezione formata da 3.383 [[Soldatino|soldatini]] in miniatura completi di armi che rappresentano un raggruppamento di militari partecipante alla terza guerra d'indipendenza (1866)<ref name="romartguide"/>.
 
All'interno del museo si possono trovare, esposte nel cosiddetto "[[Sacrario delle Bandiere]]", circa settecento vessilli storici appartenenti ai reparti dell'[[Esercito Italiano]], della [[Marina Militare Italiana]] e dell'[[Aeronautica Militare Italiana]], nonché la bandiera tricolore con cui fu avvolta nel 1921 la bara del Milite Ignoto durante il suo viaggio verso l'[[Altare della Patria]]<ref name="Cita|cita-Maiorino|p. 285-p285">{{Cita|Maiorino|p. 285}}.</ref>.
Sulle pareti vi sono alcune [[pittura su tela|tele]] inerenti alle imprese che hanno meritato la [[medaglia d'oro al valor militare]], alcuni disegni realizzati da [[Anselmo Bucci]], [[Aldo Carpi]], ed [[Italico Brass]] al [[Fronte italiano (1915-1918)|fronte di guerra]] e diversi reperti risalenti alla prima guerra mondiale<ref name = "Sito ufficiale"/><ref name="Cita|cita-Busico|p. 159-p159"/>. La mostra termina con alcune [[videoinstallazione|installazioni videografiche]] dell'[[Istituto Luce]] che permette la visionivisione di filmati originali inerenti agli argomenti trattati nel museo, nonché di spezzoni di pellicole cinematografiche<ref name="risorgimento.it"/><ref name="romartguide"/><ref name="Cita|cita-Busico|p. 159-p159"/>. Sono anche presenti installazioni che permettono l'ascolto di brani musicali a sfondo patriottico scelti dall'[[Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi]] e risalenti al XIX e al XX secolo<ref name="risorgimento.it"/>.
 
Il museo ospita un [[archivio storico]], fondato nel 1935, che conserva una raccolta di circa 35.000 tra stampe e fotografie, un milione di documenti e [[manoscritto|manoscritti]], oltre ad una biblioteca specializzata<ref name="romartguide"/><ref name = "Newton Compton"/>.
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== Bibliografia ==
* {{cita libro |cognome=Busico|nome=Augusta |coautori= |titolo=Il tricolore: il simbolo la storia |anno=2005|editore=Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per l'informazione e l'editoria|paginepp=|città=|isbnISBN=|cid=Busico}}
* {{cita libro |cognome=Maiorino |nome=Tarquinio |coautori=Giuseppe Marchetti Tricamo e Andrea Zagami |titolo=Il tricolore degli italiani. Storia avventurosa della nostra bandiera |anno=2002 |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano |isbnISBN=978-88-04-50946-2 |cid=Maiorino}}
* {{cita libro |cognome=Staccioli|nome=Paola |coautori= |wkautore =Paola Staccioli|titolo=I musei nascosti di Roma. Alla scoperta dei tesori dimenticati della città|capitolo = Museo Centrale del Risorgimento|anno=1996|editore=[[Newton Compton]] |paginepp= |città=[[Roma]] |isbn=ISBN =88-8183-417-0 |cid=Staccioli}}
* {{cita libro|cognome= Tobia|nome= Bruno|titolo= L'Altare della Patria|editore= Il Mulino|anno= 2011|ISBN= 978-88-15-23341-7|cid= Tobia}}
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.risorgimento.it/home_museo_ita.asp|Sito ufficiale}}
*{{cita web|http://www.risorgimento.it/|Istituto per la storia del Risorgimento italiano}}
*{{cita web|url= http://www.risorgimento.it/rassegna/index.php?azione=nuova+ricerca&ricerca_inizio=&ricerca_ordine=DESC&ricerca_query=/|titolo= Rassegna Storica del Risorgimento Italiano (1914-2001)}}
 
*{{CulturaItalia}}
 
{{Musei del Risorgimento}}
{{Simboli patri italiani}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|musei|risorgimento|Roma}}
 
[[Categoria:Musei di Roma|Risorgimento]]
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[[Categoria:Roma R. X Campitelli]]
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