Napoli velata: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 100073753 di 93.44.54.242 (discussione) Etichetta: Annulla |
Annullata la modifica 145638660 di 109.117.184.105 (discussione) la parlata di Napoli è dialetto napoletano, non lingua napoletana (che è un'altra cosa) Etichette: Annulla Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
||
| (76 versioni intermedie di 41 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Film
|titolo
|immagine = Napoli velata.jpg
|didascalia = [[Giovanna Mezzogiorno]] e [[Alessandro Borghi (attore)|Alessandro Borghi]] in una scena del film
|lingua originale = italiano
|paese = [[Italia]]
|anno uscita =
▲|aspect ratio= 2,35 : 1
|genere = Drammatico
|genere 2 =
|genere 3 =
|regista = [[Ferzan Özpetek]]
|soggetto = [[Gianni Romoli]], [[Valia Santella]],
|sceneggiatore =
|produttore = [[Tilde Corsi]],
|organizzatore generale = [[Rocco Messere]]
|casa produzione = [[Warner Bros. Entertainment Italia]], R&C Produzioni, Faros Film
|casa distribuzione italiana = [[Warner Bros. Entertainment Italia]]
|attori = * [[Giovanna Mezzogiorno]]: Adriana / Isabella▼
▲* [[Giovanna Mezzogiorno]]: Adriana / Isabella
* [[Alessandro Borghi (attore)|Alessandro Borghi]]: Andrea Galderisi / Luca
* [[Anna Bonaiuto]]: Adele
Riga 30 ⟶ 28:
* [[Carmine Recano]]: Domenico
* [[Loredana Cannata]]: Liliana
* [[Rosaria De Cicco]]: cartomante
* [[Angela Pagano]]: custode
* [[Maria Luisa Santella]]:
|fotografo = [[Gian Filippo Corticelli]]
|montatore = [[Leonardo Alberto Moschetta]]
|effetti speciali =
|musicista = [[Pasquale Catalano]]
|scenografo = [[Deniz Gokturk Kobanbay]], [[Ivana Gargiulo]]
|costumista = [[Alessandro Lai]]
|truccatore = [[Roberto Pastore]]
}}
'''''Napoli velata''''' è un [[film]] del
==Trama==
{{citazione|La gente non sopporta troppa verità.|Adele, tirando il velo durante il parto dei [[femminiello|femminielli]]}}
Durante il tradizionale "parto dei [[femminiello|femminielli]]" Adriana, medico legale, viene sedotta dal giovane Andrea. I due passano una focosa notte d'amore, e il ragazzo le dà appuntamento
La donna è sconvolta dall'accaduto, anche perché scopre che il giovane le aveva scattato numerose fotografie mentre dormiva totalmente nuda dopo il [[rapporto sessuale]]; cerca così di indagare sul suo omicidio, aiutata dal fedele amico Pasquale e osteggiata dalla zia Adele. Ben presto si rende conto che qualcuno le sta alle calcagna, probabilmente perché Andrea ha nascosto qualcosa in casa sua durante la notte che hanno passato insieme. Al funerale di Andrea, incontra le ambigue Ludovica e Valeria, una coppia di antiquarie che sembrano volerla dissuadere dal proposito di scavare troppo in profondità nel caso. Nel frattempo, Adriana inizia a percepire la presenza di una persona identica ad Andrea; convinta che si tratti di un [[fantasma]], su consiglio della fidata amica Catena arriva a consultare Donna Assunta, una [[fattucchiera]] che le dà un oscuro responso.
Riga 55 ⟶ 52:
Il rapporto tra Adriana e Luca diventa sempre più torbido, e il ragazzo diventa geloso di chiunque, specialmente di Antonio. Intanto l'indagine prosegue, ma ormai per la donna assume i connotati di un viaggio all'interno del suo passato: Adele, visto ormai sollevato il velo sugli eventi passati, narra alla nipote della relazione che aveva avuto con suo padre Domenico, che aveva condotto la madre Isabella alla follia. Pasquale si incontra con Adriana per parlarle delle ricerche sui numeri trovati sullo specchio e metterla in allarme, ma durante l'incontro muore improvvisamente. Dopo l'autopsia, la sua collega Liliana la informa che è morto d'[[infarto]], ma Adriana è molto sospettosa e ipotizza sia stato avvelenato. Scopre inoltre da Rosaria, il commissario di polizia che si occupa del caso, che Andrea è stato ucciso per aver venduto un reperto contraffatto.
Al funerale di Pasquale, Adele, sconvolta, lancia una pesante accusa nei confronti di Napoli, bollandola come "assassina dei suoi stessi figli"; ciò dà ad Adriana la chiave per ripensare al suo passato e rivivere la scena, a cui aveva assistito da bambina, dell'omicidio di Domenico da parte di Isabella, che si era poi suicidata. La donna riesce finalmente ad accettare con serenità il tragico avvenimento. Adriana affronta così Luca, che si rivela una proiezione della sua mente, una personificazione del suo pesante passato. La donna, con l'aiuto di Antonio, riesce finalmente a chiudere i conti con lui e a mandarlo via.
Tempo dopo, Adriana si è licenziata, è in procinto di traslocare e ha intrapreso una relazione con Antonio. Durante una cerimonia di premiazione alla [[
==Produzione==
===Sceneggiatura===
Özpetek ha dichiarato che la genesi del film è scaturita dopo un incontro avvenuto ad una cena con la sua [[attore feticcio|attrice feticcio]] [[Serra Yılmaz]]; il regista si era intrattenuto a parlare con una ragazza, da lui definita «molto interessante» e «molto sensuale», che a fine serata se ne era andata rivelando di essere un [[medico legale]]: «Mi sorprese il contrasto fra quella personalità così seduttiva e un lavoro così freddo, razionale. Da quell'incontro ho iniziato a costruire questa storia.»
Durante il periodo trascorso a [[Napoli]] per la regia de ''[[La traviata]]'', portata in scena al [[Teatro di San Carlo]], Özpetek ha incontrato persone che gli hanno fatto scoprire aspetti della città che non conosceva, rimanendo colpito dalla somiglianza che la legava a [[Istanbul]], sua città natale: «sono simili per il sentimento delle persone e per il loro atteggiamento, poi entrambe hanno il mare. Ci sono legami strani.»<ref name="MANN">{{cita web|url=https://www.ilmattino.it/napoli/cultura/ozpetek_al_mann_napoli_citta_magica_di_cui_ci_si_innamora_al_volo-2391979.html|titolo=Ozpetek al MANN: «Napoli città magica di cui ci si innamora al volo»|editore=ilmattino.it|autore=Rossella Grasso|accesso=30 dicembre 2017}}</ref> Il regista è inoltre rimasto impressionato dal «forte senso di morte» che aleggia a Napoli, «ma i napoletani ci giocano e la fanno diventare una cosa di cui non avere paura» ha affermato. Per questo motivo ha deciso di ambientarci un film a tinte noir, volendosi inoltre distaccare dalle rappresentazioni stile ''[[Gomorra - La serie|Gomorra]]'' della città.<ref name="MANN"/><ref name="ansa01">{{cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2017/12/18/ozpetek-la-mia-napoli-velata-e-femmina_fdfa5166-b4ff-4d5f-b131-2955ed1e5ca5.html|titolo=Ozpetek, la mia Napoli velata è femmina|editore=ansa.it|autore=|accesso=29 dicembre 2017}}</ref
La stesura della sceneggiatura è durata due anni ed è stata scritta con l'aiuto di Valia Santella e [[Gianni Romoli]], storico cosceneggiatore e produttore del regista. Romoli ha affermato che durante la stesura della sceneggiatura non vi è stata da parte di alcuno l'intenzione di inserire consapevolmente delle citazioni cinematografiche. Gli elementi della «tradizione del giallo al femminile», nata grazie alle opere di [[Francesco Barilli]], [[Luigi Bazzoni]] e [[Dario Argento]], «in cui le protagoniste soffrono di disturbi mentali e sdoppiamenti», afferma Romoli, sono una «specificità tutta italiana» e sono stati inconsapevolmente inseriti in sceneggiatura perché entrati ormai a far parte dell'immaginario collettivo.<ref name="conferenza">{{cita web|url=http://www.ecodelcinema.com/napoli-velata-la-conferenza-stampa.htm|titolo="Napoli velata": la conferenza stampa|editore=ecodelcinema.com|autore=Marta Maiorano|accesso=30 dicembre 2017}}</ref>
Riga 73 ⟶ 70:
[[Giovanna Mezzogiorno]] interpreta la protagonista Adriana. L'attrice ha raccontato di essere stata contattata dal regista alla fine della stesura del soggetto nell'estate 2015, perché Özpetek aveva «bisogno di un volto» preciso per poter scrivere al meglio la sceneggiatura. Giovanna ha accettato, colpita dalla storia definita da lei come «profonda» e «irrinunciabile».<ref name="conferenza"/> Il regista è rimasto estremamente soddisfatto della prova d'attrice di Giovanna Mezzogiorno: «Ci sono tante attrici bravissime, ma questo ruolo era giusto per lei. Ho avuto una sensazione reale, vedendo poi il film: non sa nemmeno lei quanto è straordinaria.»<ref name="today01">{{cita web|url=http://www.today.it/media/cinema/napoli-velata-ferzan-ozpetek-film-trama-giovanna-mezzogiorno-alessandro-borghi.html|titolo="‘Napoli velata’, Ferzan Ozpetek: “Il mio film svela unʼinedita Giovanna Mezzogiorno”"|editore=today.it|autore=|accesso= 1º gennaio 2018}}</ref>
Mezzogiorno ha descritto il suo personaggio come «un ruolo molto complesso che comprende molti aspetti: femminilità
[[Alessandro Borghi (attore)|Alessandro Borghi]] interpreta Andrea, giovane sub immischiato in un commercio d'arte clandestino, che seduce Adriana, venendo poi ucciso il giorno dopo aver passato una notte di passione con lei. Borghi è stato il primo attore ad aver fatto il casting per il ruolo e il regista ha affermato di averlo scelto subito, colpito da un inconsapevole guizzo di malvagità nei suoi occhi, ma ha comunque provinato altri attori.<ref name="DJCI"/> Borghi è stato definito da [[Ferzan Özpetek|Özpetek]] «un rompiscatole» per le tante domande che gli rivolgeva sul ruolo: «Poi si è lasciato andare», ha precisato il regista, «pretende molto, e tira fuori l'istinto. Dopo la testa ha mostrato il cuore e ha vinto.»<ref name="today01"/>
[[File:
Alla sua prima collaborazione con il regista, l'attore l'ha definita «un'esperienza bellissima.» Capendo che con questo personaggio aveva la possibilità «di fare qualcosa di completamente diverso» da ciò che aveva interpretato fino a quel momento.<ref name="agi01"/> Borghi è arrivato sul set dopo tre settimane di riprese per precedenti impegni lavorativi.<ref name="vanity">{{cita web|url=https://www.vanityfair.it/show/cinema/2017/12/18/napoli-velata-film-ferzan-ozpetek-cast-giovanna-mezzogiorno-alessandro-borghi|titolo=«Napoli Velata»: il diario di Ferzan Ozpetek dal set|editore=vanityfair.it|autore=Ferzan Ozpetek|accesso=3 gennaio 2018}}</ref> Ha dichiarato di essersi ad un certo punto lasciato guidare dal regista dopo essersi «un po' perso»: solo a fine riprese ha avuto chiara la complessità del film.<ref name="
Il cast comprende come comprimari attori della scena napoletana, alcuni dei quali alla loro prima collaborazione con il regista italo-turco. [[Anna Bonaiuto]] è stata scelta per interpretare Adele, la zia altoborghese di Adriana che nasconde alla nipote un importante segreto di famiglia. Bonaiuto è conosciuta per essere la protagonista del
L'«[[icona gay]] dello spettacolo partenopeo»<ref>Andrea Jelardi, Giordano Bassetti, ''Queer TV. Omosessualità e trasgressione nella televisione italiana'', F. Croce, 2006, p. 55.</ref> [[Peppe Barra]], cantante e attore quasi esclusivamente teatrale, interpreta il ruolo di Pasquale, storico frequentatore del salotto di Adele e amico della sua famiglia. Barra ha descritto il proprio personaggio come «una figura materna per Adriana, la protagonista, un po' come è Napoli per chi la ama e la vive.»<ref name="repub01">{{cita web|url=http://napoli.repubblica.it/cronaca/2017/12/29/foto/la_napoli_velata_che_fa_innamorare_il_grande_cinema-185422456/1/#1|titolo=La “Napoli velata” che fa innamorare il grande cinema|editore=napoli.repubblica.it|autore=Ilaria Urbani|accesso= 2 gennaio 2018}}</ref>
[[File:Augusto De Luca photographer - Ritratto a Lina Sastri.jpg|thumb|L'attrice [[Lina Sastri]]]]
[[Maria Pia Calzone]], anch'ella alla prima esperienza, interpreta Rosaria, il commissario di polizia che indaga sull'omicidio di Andrea. Durante la conferenza stampa ha rivelato di aver lavorato sul rapporto tra femminilità e mascolinità: «l’essere donna e il vivere in un mondo un po’ "scomodo"», riguardo al lavoro prettamente maschile che svolge il suo personaggio.<ref name="conferenza"/> Ha lavorato in maniera opposta [[Biagio Forestieri]] che interpreta il poliziotto Antonio. L'attore si è concentrato sugli aspetti di comprensione, accoglienza e componente materna che caratterizzano il suo personaggio, il quale instaura un rapporto empatico con quello di
Altra attrice alla prima esperienza con il regista è [[Lina Sastri]] che gli si è detta grata per averla «messa in discussione e tolta dalla comodità», regalandole una «situazione di "disagio" che è importante e meravigliosa per un’attrice.»<ref name="conferenza"/> Nel film, in cui è stata fatta bionda stravolgendo il suo «aspetto mediterraneo», Sastri interpreta Ludovica che assieme a Valeria, personaggio interpretato da [[Isabella Ferrari]] (già alla terza collaborazione con Özpetek) formano una [[coppia di fatto]] di misteriose e inquietanti [[antiquariato|antiquarie]].<ref name="repub01"/>
Altri attori che hanno già lavorato con il regista sono [[Luisa Ranieri]] che interpreta il ruolo di Catena, espansiva e vitale amica di Adriana; [[Carmine Recano]], che nei [[flashback]] svolge il ruolo del giovane padre di Adriana, Domenico, ucciso dalla moglie Isabella, a sua volta interpretata da Mezzogiorno, che nello stesso film recita nel ruolo della figlia e della madre; e [[Loredana Cannata]] nel ruolo della collega di Adriana. In piccoli ruoli significativi vi sono anche [[Maria Luisa Santella]], che interpreta una Donna Assunta, una moderna [[Sibilla cumana|Sibilla]] bloccata a letto, e [[Angela Pagano]] nel piccolo ruolo finale di custode della [[
===Riprese===
[[File:IncurabiliFarmacia.jpg|thumb|Le scale di accesso alla [[Complesso degli Incurabili|farmacia degli incurabili]], dove Adriana comunica a Pasquale i presunti numeri scritti da Andrea sullo specchio del bagno
Le riprese si sono svolte interamente a [[Napoli]] e sono iniziate il 13 maggio 2017.<ref name="comingsoon" /><ref>{{cita web|url=http://www.ilmattino.it/napoli/cultura/napoli_velata_al_via_le_riprese_del_film_di_ozptek_in_citta-2437359.html|titolo=«Napoli velata», al via le riprese del film di Ozpetek in città|editore=ilmattino.it|autore=| accesso=16 novembre 2017}}</ref> Il 1º luglio 2017, con un post su [[Facebook]], Özpetek
Le riprese sono state effettuate in vari luoghi della città di Napoli. È stata scartata dal regista l'iniziale ipotesi di girare qualche scena anche al [[cimitero delle
[[File:Palazzo_Mannaiuolo,_interno.jpg|thumb|left|La scala elicoidale di [[palazzo Mannajuolo]]]]
Sono state inoltre effettuate riprese in alcune stazioni della metro di Napoli: Garibaldi, Municipio, Toledo (dove Adriana vede per la prima volta Luca) e Università.<ref name="vanity"/> Le scene della santona
Come casa di Adele, zia di Adriana, il regista ha unito una serie di elementi provenienti da luoghi diversi. Le scene all'interno dell'appartamento sono state girate a palazzo Sanchez de Leon già apparso al cinema come set di soli due film: ''[[L'oro di Napoli (film)|L'oro di Napoli]]'' e ''[[Viaggio in Italia (film)|Viaggio in Italia]]'', appartenente al principe Caracciolo, che ha dato il permesso ad Özpetek, di cui è diventato amico, di utilizzare il proprio palazzo come set.<ref name="conferenza"/><ref name="bestmovie"/><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2017/12/18/news/napoli_velata_ferzan_ozpetek-184487503/|titolo='Napoli velata', eros e melodramma: Ozpetek racconta una donna e un mistero|editore=repubblica.it|autore=|accesso=30 dicembre 2017}}</ref>
La parte esterna dell'abitazione, in particolare le scale per accedere all'appartamento di Adele
sono quelle di [[palazzo Mannajuolo]], edificio del quartiere [[Chiaia]]. Le scale ==Colonna sonora==
La colonna sonora è interamente curata dal musicista e compositore [[Pasquale Catalano]]. L'album della colonna sonora è stato pubblicato il 28 dicembre 2017, stesso giorno della distribuzione del film, su etichetta Fenix Entertainment/ Warner Chappell Music Italiana.<ref>{{cita web|url=http://www.mbmusic.it/2017/12/napoli-velata-colonna-sonora-film-2017-di-ferzan-ozpetek/|titolo=Napoli velata – Colonna Sonora Film 2017 di Ferzan Ozpetek|editore=mbmusic.it|autore=| accesso=30 dicembre 2017}}</ref>
Nell'album sono presenti due brani in [[
===Tracce===
Riga 170 ⟶ 168:
{{citazione|Un incontro, un delitto, una città piena di segreti.|[[Slogan]] del film<ref name="coming">{{cita web|url=https://www.comingsoon.it/cinema/news/napoli-velata-ecco-i-character-poster-di-giovanna-mezzogiorno-e-alessandro/n73799/|titolo=Napoli velata: ecco i character poster di Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi|data=15 dicembre 2017|accesso=2 gennaio 2018}}</ref>}}
Il primo teaser trailer del film
Il trailer esteso è stato diffuso il 24 novembre 2017<ref>{{YouTube|autore=[[Warner Bros.|Warner Bros. Italia]]|id=NEbq6Z688Sw|titolo=NAPOLI VELATA - Trailer Ufficiale|data=24 novembre 2017|accesso=24 novembre 2017}}</ref> a cui
==Distribuzione==
Riga 179 ⟶ 177:
==Accoglienza==
===Incassi===
Nel primo fine settimana di programmazione nelle sale cinematografiche, il film ha debuttato al quarto posto con un incasso di
==Riconoscimenti==
*
** [[Ciak d'oro per la migliore scenografia|Miglior scenografia]] a Ivana Gargiulo e Deniz Gokturk Kobanbay
** [[Ciak d'oro per i migliori costumi|Migliori costumi]] a Alessandro Lai▼
** Candidatura per la [[Ciak d'oro per la migliore attrice non protagonista|Migliore attrice non protagonista]] a [[Anna Bonaiuto]]
** Candidatura per la [[Ciak d'oro per la migliore fotografia|Migliore fotografia]] a [[Gian Filippo Corticelli]]
** Candidatura per il [[Ciak d'oro per il migliore sonoro in presa diretta|Migliore sonoro in presa diretta]] a [[Fabio Conca]], [[Giuliano Marcaccini]], [[Daniele De Angelis]]
* [[David di Donatello 2018|2018]] – [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/cinemanews/2018/150412/|titolo=DAVID DI DONATELLO 2018, 15 NOMINATION PER AMMORE E MALAVITA|editore=[[MYmovies.it]]|autore=Paola Casella|data=14 febbraio 2018|accesso=14 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.badtaste.it/2018/03/21/david-di-donatello-2018-tutti-i-vincitori/303199/|titolo=David di Donatello 2018: Ammore e Malavita miglior film, tutti i vincitori!|editore=badtaste.it|autore=Andrea Francesco Berni|data=21 marzo 2018|accesso=22 marzo 2018}}</ref>
** [[David di Donatello per il migliore autore della fotografia|Migliore fotografia]] a [[Gian Filippo Corticelli]]
** [[David di Donatello per il miglior scenografo|Migliore scenografia]] a Deniz Gokturk Kobanbay e Ivana Gargiulo
Riga 194 ⟶ 198:
** Candidatura per il [[David di Donatello per il miglior truccatore|miglior trucco]] a Roberto Pastore
** Candidatura per il [[David di Donatello per il miglior fonico di presa diretta|miglior sonoro]] a Fabio Conca
* [[Nastri d'argento 2018|2018]]
** [[Nastro d'argento alla migliore fotografia|Migliore fotografia]] a Gian Filippo Corticelli<ref>{{cita web|url=http://www.bestmovie.it/news/nastri-dargento-2018-dogman-fanno-incetta-nomination/639697/|titolo=Nastri d’Argento 2018: Loro e Dogman fanno incetta di nomination|editore=[[Best Movie]]|autore=Pierre Hombrebueno|data=30 maggio 2018|accesso=30 maggio 2018}}</ref>
** Candidatura per il [[Nastro d'argento al miglior regista|miglior regista]] a Ferzan Özpetek
Riga 203 ⟶ 207:
** Candidatura per il [[Nastro d'argento al migliore sonoro in presa diretta|migliore sonoro in presa diretta]] a Fabio Conca
** Candidatura per la [[Nastro d'argento alla migliore colonna sonora|migliore colonna sonora]] a Pasquale Catalano
* [[Premi Flaiano 2018|2018]]
** Miglior
▲** Migliori costumi a Alessandro Lai
==Espedienti narrativi==
Riga 211 ⟶ 214:
Essenziale nel film è il tema del velo, a cui il regista ha dato estrema importanza. Utilizzato durante il rito [[apotropaico]] della "figliata" dei [[femminiello|femminielli]], a cui Özpetek ha potuto assistere e che ha inserito nel lungometraggio, il velo permette di intravedere soltanto il momento culminante con il parto: «La verità non va guardata in faccia nuda e cruda ma la devi sentire, intuire. Il velo non occulta, ma svela.»<ref name="Napoli01"/>
Il tema ricorre in tutto il film ed è possibile trovarlo nell'[[Complesso degli Incurabili|ospedale degli incurabili]], dove Pasquale, il personaggio interpretato da [[Peppe Barra]], fa da guida turistica e spiega che il [[esoterismo|percorso esoterico]] d'iniziazione [[massoneria|massonica]] con cui l'edificio era stato costruito attraversava un velo scolpito sorretto da tre angioletti, rappresentante i misteri della [[magia]] e dell'[[alchimia]], per poi concludersi davanti al bassorilievo dorato raffigurante un utero velato.<ref name="conferenza"/> Infine la scena finale del film si svolge nella [[
Altro tema affrontato dal regista è quello simbolico della scala, da lui definita «un elemento ricorrente di Napoli». Citando il film ''[[Passion (film 2012)|Passion]]'' di [[Brian De Palma]], nel prologo Özpetek inquadra vorticosamente una scala di [[palazzo Mannajuolo]], che psicologicamente secondo il regista «richiama l’utero, l’occhio, la coscienza», tutte componenti toccate a più riprese nel film.<ref name="bestmovie"/> Alcuni critici hanno visto nell'introduzione del film un omaggio ai film di [[Alfred Hitchcock]] e ai gialli
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
| |||