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{{Disclaimer|medico}}
{{
|Nome = Milza
|GraySubject = 278
|GrayPage = 1282
|Immagine = Illu spleen-IT.jpg
|Didascalia = Milza, anatomia microscopica
|MeshName = Spleen
|MeshNumber = A10.549.700
}}
La '''milza''', o più raramente '''splene''',<ref>{{treccani|splene|Splène|v=1}}</ref> è l'[[Sistema linfoide|organo linfoide secondario]]<ref name=balboni510>
▲Immagine2 = Gray1189.png|
▲Didascalia2 = Struttura interna|
▲Sistema = [[Sistema linfatico]]|
▲Arteria = [[Arteria splenica]]|
▲Vena = [[Vena splenica]] |
▲Nervo = [[Plesso splenico]]|
▲Linfatici = |
▲La '''milza''' è l'[[Sistema linfoide|organo linfoide secondario]]<ref name=balboni510>Da {{cita|Trattato di Anatomia Umana, volume I|p. 510|Anastasi}}</ref> più grande del sistema linfatico umano.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Testut - Latarjet|titolo=Trattato di Anatomia Sistematica - Libro Quarto|editore=UTET|p=1084}}</ref> La sua grandezza e la sua struttura sono tali da essere considerato un organo pieno (cioè [[parenchima]]toso). A differenza di altri organi linfoidi secondari, essa è collegata con sistema circolatorio per mezzo di vasi sanguigni e non linfatici.<ref name=":0" /> La milza è un organo impari, posizionato nell'[[ipocondrio]] sinistro.
La milza presenta molteplici funzioni:
* [[Immunità adattativa|immunitaria acquisita]]: essa ospita nella sua polpa bianca sia [[Linfocita T|linfociti T]]
* [[Emolisi|emocateretica]]: essa ospita nella sua polpa rossa il sistema dei [[Monocita|monociti]]-[[Macrofago|macrofagi]] che riconosce gli [[Eritrocita|eritrociti]] e le [[Piastrina|piastrine]] "invecchiati", degradandoli;<ref name="balboni510" />
* marziale: essa degrada i componenti dell'eme presenti nell'[[emoglobina]] fornendo i substrati ideali per il metabolismo del ferro;<ref name=":0" />
* riserva: essa è in grado di immagazzinare una notevole quantità di monociti (uno studio del 2009 ha dimostrato che la milza dei mammiferi è in grado di ospitare oltre il 50% dei monociti del corpo)<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Filip K.|cognome=Swirski|data=
* [[Emopoiesi|emopoietica]]: questa funzione è esclusiva della vita embrionale, dove la milza costituisce un organo temporaneo capace di generare le cellule della linea emopoietica.
La milza in un paziente sano non è palpabile<ref name="balboni511">
Verifiche sperimentali su [[apnea|apneisti]] volontari hanno mostrato che la milza, a seguito dell'apnea, presenta una sensibile riduzione dello spessore, per poi tornare a dimensioni normali in seguito. È stata avanzata quindi l'ipotesi che questa contrazione sia legata al meccanismo dello [[Riflesso di immersione|scostamento ematico]] che si verifica nel caso di apnee prolungate. Nei [[mammiferi marini]] la milza è, a differenza dell'uomo, molto più grande proporzionalmente (fino a 7% del peso corporeo), probabilmente per via di un adattamento alla vita marina per affrontare più agevolmente apnee prolungate grazie alle riserve di sangue contenute in quest'organo<ref>{{cita web|url=http://www.mondomarino.net/articoli/index.asp?p=8&view=dett&idu=132|titolo=Apnea|autore=Lorenzo Messina|accesso=17/11/2009}}</ref>.▼
▲Verifiche sperimentali su [[apnea|apneisti]] volontari hanno mostrato che la milza, a seguito dell'apnea, presenta una sensibile riduzione dello spessore, per poi tornare a dimensioni normali in seguito. È stata avanzata quindi l'ipotesi che questa contrazione sia legata al meccanismo dello [[Riflesso di immersione|scostamento ematico]] che si verifica nel caso di apnee prolungate. Nei [[mammiferi marini]] la milza è, a differenza dell'uomo, molto più grande proporzionalmente (fino a 7% del peso corporeo), probabilmente per via di un adattamento alla vita marina per affrontare più agevolmente apnee prolungate grazie alle riserve di sangue contenute in quest'organo<ref>{{cita web|url=http://www.mondomarino.net/articoli/index.asp?p=8&view=dett&idu=132|titolo=Apnea|autore=Lorenzo Messina|accesso=17
Le dimensioni della milza variano in base alla quantità di sangue contenuta e possono modificarsi entro i limiti fisiologici (ad esempio durante e dopo i pasti<ref name="balboni511" />). Le dimensioni medie sono<ref name="balboni510" /><ref>{{Cita libro|titolo=Trattato di Anatomia Sistematica - Libro quarto|editore=UTET|p=1087}}</ref>:
# Lunghezza: 13 cm;
# Larghezza: 8 cm;
# Spessore: 3-3.5 cm.
Da
Il colore della milza varia a seconda del suo stato funzionale ed è generalmente porpora-scuro<ref name="balboni511" />, a causa del suo intenso grado di vascolarizzazione. All'esame autoptico e in seguito al lavaggio dei vasi splenici (procedura che rimuove l'umore contenuto nel loro lume) la milza assume una colorazione diversa, che vira dal grigio al bianco.<ref name=":0" />
La consistenza della milza è piuttosto molle<ref name="balboni511" />
== Disposizione e rapporti ==
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La '''faccia diaframmatica''' è liscia e convessa ed è in rapporto con la [[pleura]] e il [[polmone]] sinistro con l'interposizione del [[Muscolo diaframma|diaframma]]. La sua proiezione sulla [[gabbia toracica]] corrisponde alla 9ª, 10ª e 11ª costa<ref name=balboni511 />.
La '''faccia viscerale''' è suddivisa dal margine interno in una ''faccia renale'' e in una ''faccia gastrica'' che, nel limite con il margine, presenta l
=== Mezzi di fissità ===
[[File:Gray1039.png|thumb|left|Peritoneo (in rosso) in una sezione addominale]]
La milza è mantenuta nella loggia lienale grazie ai legamenti peritoneali e alla pressione addominale positiva. Nonostante questo è un organo piuttosto mobile<ref name=balboni512>
* ''legamento gastrolienale'': si porta dal labbro anteriore dell'ilo al fondo dello stomaco contenendo nel suo spessore i vasi gastrici brevi, rami dell'arteria lienale, affluenti della vena lienale e l'arteria gastroepiploica sinistra;
* ''legamento pancreaticolienale'': si porta dal labbro posteriore dell'ilo alla coda del pancreas;
* ''legamento frenicolienale'': si porta dal polo superiore della milza e dal tratto superiore dell'ilo al diaframma e corrisponde
Tra i mezzi di fissità è opportuno ricordare anche il ''legamento frenocolico'' che, nonostante non trovi attacco alla milza, contribuisce al suo sostegno portandosi dalla flessura sinistra del colon al diaframma<ref name=balboni513>
== Vascolarizzazione
=== Circolazione sanguigna ===
{{vedi anche|Arteria lienale}}
[[File:Gray533.png|thumb|Tronco celiaco e relativi vasi. Si nota bene l'andamento tortuoso dell'arteria lienale]]
L
Le vene che emergono dal parenchima a livello dell'ilo, in numero di 6-8<ref name=balboni514 />, confluiscono in due grossi tronchi che confluiscono a loro volta per formare la ''vena lienale''. Tale vaso
=== Drenaggio linfatico ===
Nella milza è presente una doppia rete di vasi linfatici: superficiale e profonda. I vasi superficiali sono nello spessore della capsula fibrosa, appena sotto l'involucro [[Peritoneo|peritoneale]], e convergono all'ilo. I vasi profondi, invece, seguono le diramazioni delle vene e quindi sono nello spessore delle trabecole fino all'emergenza nell'ilo. I vasi sono esclusivamente associati al connettivo dell'organo perché né la polpa rossa, né la polpa bianca presentano un drenaggio linfatico<ref name=balboni514 />.
Sia i vasi superficiali
=== Innervazione ===
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[[File:Spleen hyaloserositis - low mag.jpg|thumb|Sezione di milza che illustra la capsula (in alto) e le regioni di polpa rossa (più intensamente colorata) e polpa bianca]]
[[File:Gray1190.png|thumb|Struttura interna della milza]]
La milza è costituita da una capsula esterna fatta di tessuto connettivo denso, con una bassa percentuale di tessuto muscolare liscio che, a differenza di cani e gatti<ref name=balboni514 />, è incapace quindi di garantire una contrazione. Dalla capsula originano numerose trabecole che si arrestano quasi subito non portando
La maggior parte della polpa splenica è formata da ''polpa rossa'', chiamata così per via del colore dovuto al ricco apporto sanguigno e che svolge la funzione ematocateretica e dalla ''polpa bianca'', la parte linfoide della milza.
=== Microcircolazione ===
L'organizzazione dei vasi sanguigni all'interno della milza è fondamentale per la strutturazione del parenchima stesso. Come già anticipato in precedenza, i rami dell'arteria lienale decorrono inizialmente nelle trabecole della capsula (arterie trabecolari<ref name=bani443>
Dopo averli attraversati il diametro delle arteriole si è ridotto a 50 µm<ref name=balboni514 /> e, passando nella polpa rossa, si sfioccano in un ciuffo di ''arteriole penicillari'' di 15 µm<ref name=balboni514 /> di diametro. Le arteriole penicillari terminano in capillari penicillari caratterizzati da un epitelio formato da cellule fusiformi prive di un apparato giunzionale intercellulare che permette al sangue di passare attraverso le fenestrature. Alcuni capillari, i ''capillari con guscio''<ref name=balboni514 /><ref name=bani444 />, perdono la loro parete, ma presentano un rivestimento di macrofagi allungati e disposti concentricamente intorno al vaso, il cosiddetto ''guscio'' (o ''ellissoide'')<ref name=balboni514 />.
La circolazione splenica, da questo punto in poi, può proseguire in un ''circolo chiuso''<ref name=bani444 /><ref name=balboni515>
Le vene che si formano per la confluenza dei seni venosi confluiscono in rami sempre più grossi a formare la vena lienale.
=== Polpa bianca ===
[[File:Gray1192.png|thumb|Schema dell'organizzazione cellulare intorno
La polpa bianca è costituita da tessuto linfoide disposto lungo le ''guaine linfoidi periarteriolari'' (PALS). Si forma nel contesto del reticolo connettivale disposto attorno alle arteriole centrali come un insieme di aggregati linfoidi di forma cilindrica che contengono alla periferia follicoli linfoidi secondari simili a quelli della zona corticale dei [[linfonodi]]. Sono presenti, in varia quantità, [[Linfocita B#Stadi di sviluppo|linfoblasti B]], [[linfociti B]], [[linfociti T]], [[macrofagi]], [[plasmacellule]] e cellule della componente reticolare. In caso di [[Immunità umorale|risposta immunitaria]] nel centro dei follicoli linfoidi si formano i centri germinativi che si allargano accogliendo linfociti B dalla zona marginale.
=== Zona marginale ===
La zona marginale forma la zona di confine fra polpa bianca e rossa. Si trova subito all'esterno dei seni marginali<ref name=abbas34 /> ed è costituita da un reticolo connettivale a maglie fitte con cordoni cellulari simili a quelli della polpa rossa. Nella zona marginale si trovano macrofagi e linfociti B specializzati, detti [[Linfocita B
=== Polpa rossa ===
La polpa rossa, organizzata intorno alla polpa bianca, presenta un aspetto spugnoso<ref name=bani445 /> dovuto ai ''seni venosi'' delimitati dai ''cordoni cellulari'' o ''cordoni di Billroth''<ref name=bani446>
==Derivazione embriologica==
Intorno
Fino al quinto mese di [[gestazione]], quando il [[midollo osseo]] inizia a funzionare, la milza ha importanti funzioni [[emopoiesi|emopoietiche]].
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=== Istogenesi ===
Intorno al III mese, in contemporanea con quanto avviene nell'abbozzo epatico, si assiste
==Funzione==
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=== Funzione emocateretica ===
La ricca irrorazione sanguigna e le numerose ramificazioni con riduzione di calibro dei vasi nella polpa rossa permettono un grande ricircolo di sangue all'interno della milza e la possibilità di effettuare una selezione in base
Correlato a questo vi è anche il recupero, da parte dei macrofagi, del ferro contenuto nell'emoglobina che viene accumulato sotto forma di [[emosiderina]] e [[ferritina]]<ref name=bani443 />.
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== Patologia ==
[[File:Horse spleen laparoscopic.jpg|thumb|Immagine [[laparoscopia|laparoscopica]] di una milza di cavallo]]
Difficilmente la milza è preda di malattie infettive o neoplastiche. In era preantibiotica era invece ben noto il "tumore di milza" che si manifestava in corso di malattie infettive di lunga durata, come espressione
I tumori della milza sono quasi esclusivamente [[linfoma|linfomi]].
Ha sempre destato interesse in oncologia la evidente resistenza della milza a diventare sede di ripetizione metastatica da parte di tumori solidi di altra origine.
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Aumenti di volume anche significativi della milza ([[splenomegalie]]) si hanno nelle malattie del [[fegato]], soprattutto la [[cirrosi epatica]], che causano difficoltà di flusso nel sistema della vena porta ([[sindrome di ipertensione portale]]), del quale la vena lienale è tributaria.
La milza è suscettibile di variazioni in caso di difetti nella [[lateralizzazione]]. In soggetti con [[bilateralità sinistra]] si ritrovano milze accessorie ([[polisplenia]])<ref name=moore224 />, in quelli con bilateralità destra, [[asplenia]] o milza ipoplastica<ref name=sadler149>{{cita|
La variante più frequente è la polisplenia, con una frequenza tra il 10% e il 40% degli individui. Le eventuali milze sovrannumerarie si formano in prossimità dell'[[ilo (anatomia)|ilo]] della milza principale, il punto in cui i vasi splenici entrano ed escono dall'organo.
'''Splenalgia''' è il nome con cui viene chiamato il dolore, di qualsiasi origine e natura, localizzato alla milza
== La milza come alimento ==
▲'''Splenalgia''' è il nome con cui viene chiamato il dolore, di qualsiasi origine e natura, localizzato alla milza od alla sede da essa occupata nell'interno del cavo addominale (parte superiore sinistra, sotto le ultime costole: ipocondrio sinistro).
{{Vedi anche|Milza (alimento)}}
La '''milza''' è un alimento umano normalmente compreso tra le [[frattaglie]] o interiora.<ref>{{cita libro | titolo = Il tesoretto della cucina italiana. 1500 ricette pratiche, economiche, gustose per uso di famiglia | pp = 63, 76, 100, 147 | nome = Giuseppe | cognome = Oberosler | editore = Hoepli | anno 1989 | isbn = 88-203-0759-6 | accesso = 8 luglio 2019 | url = https://books.google.it/books?id=k158EWZDPIQC&pg=PA100&dq=Il+tesoretto+della+cucina+italiana+milza&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwivwIWci6XjAhXMJFAKHQWdCTYQ6AEIKDAA#v=onepage&q=milza&f=false}}</ref> Viene anche utilizzata nella nutrizione degli animali di affezione come ad esempio i gatti.<ref>{{cita web |url = https://www.carnivora.ca/html/carnivora-cats/Kitten-Nutrition/index.cfm | editore = Carnivora | titolo = Kitten nutrition | lingua = en | accesso = 8 luglio 2019}}</ref>
== Nella cultura di massa ==
Il gruppo musicale [[Elio e le Storie Tese]] dedicò alla milza l'omonima traccia dell'album ''[[Eat the Phikis]]'' (1996). Nella canzone Elio si pone la domanda ''Perché nessuno mi dice a cosa serve la milza?''
==Note==
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==Bibliografia==
* {{cita libro|autore=Abdul K. Abbas|autore2=Andrew H. Lichtman|autore3=Shiv Pillai|titolo=Immunologia cellulare e molecolare|url=https://books.google.it/books?id=KaoDCwAAQBAJ&printsec=frontcover&dq=Immunologia+cellulare+e+molecolare&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiz4NbGtOjcAhWRCOwKHY5CB9kQ6AEIKDAA#v=onepage&q=Immunologia%20cellulare%20e%20molecolare&f=false|editore=Elsevier|città=Milano|anno=2012|ed=8|ISBN=978-88-214-3270-5|cid=Abbas et al.}}
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* {{
* {{
▲* {{Bibliografia|Bani|Bani et al., ''Istologia umana'', Napoli, Idelson-Gnocchi, 2012, ISBN 978-88-7947-541-9}}
== Voci correlate ==
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*[[Linfocita T]]
*[[Linfocita B]]
*[[Radiologia del sistema linfatico]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{
* {{cita web | url = http://tumoremilza.com/ | titolo = Tumore
{{sistema linfatico}}
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