Vercurago: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Il XX e il XXI secolo: migliorata sezione storia |
Recupero di 2 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i.) #IABot (v2.0.9.5 |
||
(590 versioni intermedie di 59 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Divisione amministrativa
|Nome = Vercurago
|Panorama = Vercurago.JPG
|Didascalia = Vista
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Lecco
|Amministratore locale =
|Partito = [[lista civica]] Insieme per Vercurago
|Data elezione =
|Latitudine decimale = 45.810482
|Longitudine decimale = 9.424146
|Data rielezione =
|Mandato =
|Superficie = 2.12
|Note superficie = {{
|Sottodivisioni = [[Somasca]]
|Divisioni confinanti = [[Calolziocorte]], [[Erve]], [[Garlate]], [[Lecco]], [[Olginate]]
Riga 25 ⟶ 21:
|Gradi giorno = 2389
|Nome abitanti = vercuraghesi
|Patrono = [[san Girolamo Emiliani]]<br>[[santi Gervasio e Protasio]]<ref>{{cita web|url=http://www.enrosadira.it/santi/patroni/lecco.htm|titolo=I santi patroni Lombardia provincia di Lecco - Vercurago|accesso=17 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160123221415/http://www.enrosadira.it/santi/patroni/lecco.htm|urlmorto=no}}</ref>
|Festivo = 8 febbraio
|Mappa = Map of comune of Vercurago (province of Lecco, region Lombardy, Italy).svg
Riga 31 ⟶ 27:
}}
'''Vercurago''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|
== Geografia fisica ==
[[File:Monte Mudarga.jpg|miniatura|sinistra|Il monte Mudarga e il [[castello dell'Innominato]]]]
[[File:Gallavesa che sfocia nel lago di Garlate.jpg|miniatura|sinistra|La foce del torrente [[Gallavesa]] innevata e il [[lago di Garlate]]]]
=== Territorio ===
La [[Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino]] inserisce il territorio di Vercurago nel [[supergruppo alpino]] delle [[Prealpi Bergamasche Occidentali]]. La casa comunale è situata a {{M|225|ul=m s.l.m.}} il punto più basso è collocato a {{M|197|u=m s.l.m.}} sul [[lago di Garlate]] mentre il più alto a {{M|640|u=m s.l.m.}} sul monte Mudarga.<ref>{{Cita|Chiodelli, Mosconi, 2010|pp. 19-20}}.</ref> La fascia montana e la frazione di [[Somasca]] sono caratterizzate da diverse tipologie di rocce sedimentarie: [[Maiolica (geologia)|maiolica]], [[Pelite|peliti]], [[sass de la Luna]], [[Marna (roccia)|marne]] bianche grigie e rosse, mentre il suolo dell'abitato di Vercurago è prevalentemente composto da depositi fluviali e glaciali che contengono le rocce tipiche del [[Flysch Lombardo|flysch lombardo]]<ref>{{Cita|Chiodelli, Mosconi, 2010|pp. 55-59}}.</ref>. La frazione di Somasca è coperta da boschi di [[latifoglie]] non molto fitti e caratterizzati dalla presenza del [[carpino nero]], dell'[[orniello]] e della [[roverella]].<ref>{{Cita|Tosetti, 2013|pp. 78-79}}.</ref> Il territorio è collocato in una zona a bassa sismicità e l'ultimo forte evento sismico avvertito è stato il [[terremoto di Soncino del 1802]], che nella frazione di Somasca si ipotizza abbia raggiunto intensità cinque della [[scala macrosismica europea]].<ref>{{Cita web|url=https://www.provincia.cremona.it/territ/all/Allegato2_Sisma1802.pdf|titolo=Il terremoto del 12 maggio 1802, Valle dell'Oglio|autore=Paola Albini e Andrea Moroni|editore=[[INGV]]|data=luglio 2003|formato=PDF|p=5|accesso=7 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181008022710/https://www.provincia.cremona.it/territ/all/Allegato2_Sisma1802.pdf|urlmorto=no}}</ref>
==== Idrografia ====
Il comune si affaccia sulla sponda idrografica sinistra del [[lago di Garlate]], che ha come principale immissario ed emissario l'[[Adda]]. La costa è in parte coperta dai canneti<ref>{{Cita|Tosetti, 2013|p. 75}}.</ref> e le esondazioni sono poco frequenti, le più recenti risalgono al 1987 e al 2002. Il comune è interamente attraversato dal torrente [[Gallavesa]] che nasce nel comune di [[Erve]] a circa {{M|1700|ul=m s.l.m.}} e si snoda per {{M|8|u=km}} sul confine tra [[Calolziocorte]] e Vercurago per poi sfociare nel lago di Garlate. A causa della composizione carbonatica del suolo montano il territorio è caratterizzato dal [[carsismo]], che a Somasca determina la presenza di due ruscelli stagionali affluenti del Gallavesa. I due ruscelli, scorrendo liberamente, sono soliti esondare durante i periodi di forti piogge e in particolare nel 1953 una di queste esondazioni causò ingenti danni ad alcune abitazioni vicine.<ref>{{Cita|Chiodelli, Mosconi, 2010|pp. 8-11}}.</ref>
=== Clima ===
Il clima di Vercurago è caratterizzato da inverni freddi ed estati calde e afose che risentono dell'azione mitigatrice del lago. Secondo i dati delle vicine stazioni meteorologiche di Calolziocorte e Lecco, le temperature medie nei mesi invernali sono comprese tra i {{M|3|u=°C}} e i {{M|5|u=°C}}, mentre quelle estive tra i {{M|23|u=°C}} e i {{M|24|u=°C}}. I venti hanno una velocità media di circa {{M|5|u=km/h}} e di rado raggiungono punte massime di {{M|70|u=km/h}}. Le precipitazioni sono frequenti e ogni anno mediamente cadono circa {{M|1400|u=mm}} di pioggia.<ref>{{Cita|Chiodelli, Mosconi, 2010|p. 21}}.</ref>
== Origini del nome ==
[[File:Vercurago gallerie geografiche.jpg|miniatura|Il toponimo ''Vercurag'' dipinto nella [[galleria delle carte geografiche]] dei [[palazzi Vaticani]]|sinistra]]
Nel testamento di Rotprando dell'814 è riportato il toponimo ''Vercoriaco'', che in [[latino medievale]] era indicato anche come ''Vercurate'' e in [[lingua volgare]] ''Vergurago''.<ref>{{Cita|Olivieri, 2001|pp. 40-41}}.</ref> A parere degli [[Etimologia|etimologi]] Flechia e Olivieri il toponimo potrebbe derivare da un [[prediale]], latifondo romano di epoca imperiale, appartenuto a un certo ''Vercorius''. Il nome del latifondista dovrebbe avere origine celtica in quanto composto dagli [[Lingua gallica cisalpina|elementi gallici]] ''ver'', "sopra" e ''corius'', "esercito" o "truppa". Il latifondista si sarebbe potuto chiamare anche ''Vercobius'', dove ''cobio'' significa "vittoria", o ''Verconius'', dove ''coni'' significa "cane" o "lupo". L'etimologo Delamarre invece ipotizza che l'etimo derivi da ''Vercuriacon'', un nome che attesterebbe a ''Vercorius '' la proprietà sul terreno.<ref>{{Cita web|url=https://lucio-iuos.blogspot.it/2010/10/toponimi-in-ago-aco-ato-aga-igo-iga.html|titolo=IUOS Pagine di filologia celtica e indoeuropea (et alia) - Vercurago|accesso=6 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170810211212/http://lucio-iuos.blogspot.it/2010/10/toponimi-in-ago-aco-ato-aga-igo-iga.html|dataarchivio=10 agosto 2017|urlmorto=no}}</ref>
La tradizione però vuole che
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Vercurago}}
=== Fondazione ===
In [[epoca romana]], a partire dal [[V secolo a.C.|V secolo a.C]] fu realizzata la ''[[via Bergomum-Comum]]'', una [[Strade romane|strada romana]] che metteva in comunicazione i [[Municipio (storia romana)|municipi]] di [[Bergamo]] (''Bergomum'') e [[Como]] (''Comum'') che nel [[III secolo]] fu anche dotata di un ponte per l'attraversamento del fiume [[Adda]].<ref>{{Cita|Mazzi, 1875|p. 44}}.</ref> Incluso nel circondario di Bergamo il territorio vercuraghese fu soggetto a partire dal [[I secolo a.C.]] alla ''[[Regio XI Transpadana]]'', per poi passare alla ''[[Regio X Venetia et Histria]]'' nel [[I secolo]].<ref>{{Cita|Bonaiti, Medolago, 2006|p. 37}}.</ref> Con la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]] in Italia si affermarono i [[Regni romano-germanici|regni romano-barbarici]] e il 10 agosto del 490 [[Eruli]] e [[Goti]] combatterono nei pressi del ponte romano sull'Adda un'importante battaglia, nel corso della quale perse la vita il ''[[comes domesticorum]]'' ''Pierius'', comandante in capo alle truppe di [[Odoacre]]. I regni romano-barbarici furono soppiantati dai [[Longobardi]] che tra il [[VII secolo|VII]] e il [[VIII secolo]] estesero il [[Ducato di Bergamo]] fino all'Adda e regnarono in gran parte dell'Italia fino al 774 quando, sconfitti da [[Carlo Magno]] entrarono a far parte del [[Sacro Romano Impero]].<ref>{{Cita|Bonaiti, Medolago, 2006| p. 38}}.</ref>
L'attestazione dell'esistenza del villaggio di Vercurago si deve al testamento di Rotprando, un documento redatto dal notaio Nannone il 3 marzo 814 in seguito alla morte del nobile longobardo Rotprando de Watingo. Dal testamento si evince che Rotprando trovandosi senza eredi lasciò gran parte dei suoi beni alla [[basilica di Sant'Ambrogio]] e permise a un certo Punno di comprare alcuni dei suoi terreni, tra i quali il villaggio di ''Vercoriaco'' e l'[[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Vercurago)|oratorio di san Protasio]]. Da un estratto del documento si legge:
{{Citazione|Se poi, al contrario, Punno preferisse non acquistare i suddetti tre fondi, essi, al mio decesso, entrino nei poteri della chiesa di San Pietro, per alimentare esequie e celebrazioni a mio suffragio così come voglio che all'oratorio di San Protaso di Vercurago vadano le porzioni di beni a me spettanti nel luogo di Vercurago.<ref>{{Cita|Longoni, 1999|p. 80}}.</ref>|''Testamento di Rotprando'', 3 marzo 814<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.vercurago.lc.it/images/images_news/Testamento_di_Rotprando_814.jpg|titolo=Testamento di Rotprando|accesso=20 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210714134754/https://www.comune.vercurago.lc.it/images/images_news/Testamento_di_Rotprando_814.jpg|urlmorto=no}}</ref>|Et si forsitans Punno ipse suprascripte tres locas emmere noluerit tunc post diae obedi mei deveniat in potestate et jura Sancti Petri pro missa et luminaria mea vel parentorum meorum vel abere oratorio Sacti Prodaci in Vercoriaco post diae obedi mei territoria juris mei in ipso vico Vercoriaco mea portione ex integro.|lingua=Latino}}
===
[[File:Interno del Castello dell'Innominato.jpg|miniatura|Il [[castello dell'Innominato]], difeso dai [[Benaglio]] e nel 1312 ancora di proprietà dei [[della Torre]]|sinistra]]
In [[età comunale]] Vercurago entrò nella sfera di influenza di [[Milano]], in particolare nel [[XIII secolo]] sia la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Vercurago)|chiesa dei Santi Gervasio e Protasio]] che la chiesa di San Barnaba in Cremellina erano incluse nella [[pieve di Garlate]], una suddivisione amministrativa dell'[[arcidiocesi di Milano]].<ref name=":13">{{Cita|Bonaiti, Medolago, 2006|p. 65}}.</ref><ref name=":14">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8114140/?view=toponimi&hid=5000164|titolo=pieve di Santo Stefano
sec. X - 1574|accesso=27 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160822112647/http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8114140/?view=toponimi&hid=5000164|urlmorto=sì}}</ref> L'intera Valle San Martino fu poi annessa alla [[Signoria di Milano]] nel 1274 da [[Napoleone della Torre]] che [[Feudalesimo|infeudò]] Vercurago e Calolzio alla famiglia guelfa dei [[Benaglio]] che in Val San Martino possedeva numerose fortezze, tra cui il [[castello dell'Innominato]].<ref name=":10">{{Cita|Bonaiti, Medolago, 2006|p. 35}}.</ref> I [[della Torre]] e i [[Visconti]] si contesero il controllo sulla signoria milanese fino al 1277 quando in seguito alla [[battaglia di Desio]] il ghibellino [[Ottone Visconti]] ottenne la nomina a signore di Milano.<ref>{{Cita web|url=http://www.storiadimilano.it/cron/dal1251al1275.htm|titolo=Cronologia di Milano dal 1251 al 1275|accesso=27 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180314121312/http://www.storiadimilano.it/cron/dal1251al1275.htm|urlmorto=sì}}</ref> Anche dopo la battaglia però la Valle San Martino restò tra i possedimenti dei della Torre che tra il 29 dicembre 1282 e il 1283 riuscirono a rimpossessarsi del lecchese grazie all'intervento di [[Filippo Benaglio]], signore di Vercurago e Calolzio. Lecco e i territori circostanti restarono ai della Torre fino al 1296 quando [[Matteo I Visconti]] conquistò la Valle San Martino devastandola e catturando Filippo Benaglio che fu catturato e condotto a Milano.<ref>{{Cita|Facchinetti, 1825|p. 48}}.</ref>
La guerra tra le due famiglie si concluse nel 1311 con la vittoria di Matteo Visconti su [[Guido della Torre]],<ref>{{Cita web|url=http://www.storiadimilano.it/cron/dal1301al1325.htm|titolo=Storia di Milano - Cronologia di Milano dal 1301 al 1325|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180314121322/http://www.storiadimilano.it/cron/dal1301al1325.htm|urlmorto=no}}</ref> a un anno di distanza però i della Torre era ancora proprietari del castello dell'Innominato e continuarono a governare la Valle San Martino fino al 1320 quando [[Azzone Visconti]] inviò i suoi eserciti verso la valle,<ref name=":222">{{Cita web|url=http://www.comune.calolziocorte.lc.it/index.php/vivere-calolziocorte/tavola-cronologica-degli-eventi|titolo=Comune di Calolziocorte - Linea del tempo|accesso=23 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180730170843/http://www.comune.calolziocorte.lc.it/index.php/vivere-calolziocorte/tavola-cronologica-degli-eventi|urlmorto=no}}</ref> che una volta conquistata fu inclusa nel circondario di Bergamo.<ref name=":12">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5000758/?view=toponimi&hid=|titolo=Lombardia Beni Culturali - comune di Vercurago sec. XIV - 1797|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180730202523/http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5000758/?view=toponimi&hid=|urlmorto=no}}</ref> Gli abitanti però continuarono a parteggiare per la fazione guelfa tanto che nel 1363 [[Bernabò Visconti]] concesse ai ghibellini locali di organizzare autonomamente rappresaglie contro i guelfi della valle. Nel 1373 Vercurago e l'intera valle furono messe a ferro e fuoco da Bernabò Visconti in seguito all'uccisione di suo figlio naturale e primogenito [[Ambrogio Visconti]] da parte di alcuni contadini guelfi di [[Caprino Bergamasco]] e nel 1376 una rivolta guelfa provocò nuovamente l distruzione della valle.<ref>{{Cita|Mazzi, 1875|parte II p. 10}}.</ref> Le violente lotte tra i guelfi di Vercurago e Calolzio e i ghibellini di [[Olginate]] e [[Garlate]] proseguirono per tutto il secolo: l'8 settembre 1383 i ghibellini olginatesi cacciarono la famiglia [[Benaglio]]<ref name=":42">{{Cita web|url=http://servizi.ct2.it/ssl/wiki/index.php?title=Benaglio|titolo=Enciclopedia delle Famiglie Lombarde - Benaglio|editore=Società Storica Lombarda|accesso=7 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180630161554/http://servizi.ct2.it/ssl/wiki/index.php?title=Benaglio|urlmorto=no}}</ref> e furono combattute altre battaglie nell'estate del 1393<ref>{{Cita|Cantù, 1836|p. 175}}.</ref> e il 27 maggio 1398.<ref>{{Cita|Bonaiti, Medolago, 2006|p. 67}}.</ref>
Nel XV secolo il dominio milanese sulla valle fu però messo in discussione dall'espansione in terraferma della [[Repubblica di Venezia]]. Il 3 marzo 1426 la Repubblica di Venezia dichiarò guerra al [[Ducato di Milano]], conquistò Vercurago e ne mantenne il controllo fino al 1428 quando con la [[Pace di Ferrara (1428)|pace di Ferrara]] fu ceduta ai milanesi. La pace ebbe breve durata e Vercurago tornò domino veneto tra il gennaio 1431 e il 1433 diventando zona di confine con il milanese. Rimase parte del dominio milanese fino al 1441 con la stipulazione della [[pace di Cremona]] e durante questo periodo, nel 1435 la valle di dotò degli ''[[Statuto (Medioevo)|Statuta Municipalia Vallis Sancti Martini]]''. La pace durò appena due anni e la valle tornò milanese fino all'11 aprile 1454 quando con la [[pace di Lodi]] Venezia, vincitrice della guerra con Milano, ne riottenne definitivamente il dominio.<ref>{{Cita web|url=http://www.storiadimilano.it/cron/dal1451al1475.htm|titolo=Storia di Milano - Cronologia di Milano dal 1451 al 1475|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180314121352/http://www.storiadimilano.it/cron/dal1451al1475.htm|urlmorto=sì}}</ref> Una volta stabilizzati i confini a Vercurago fu costruita una dogana le cui mura partivano dal castello dell'Innominato per poi arrivare fino all'Adda.<ref>{{Cita|Perego, 2001|p. 126}}.</ref> Il 9 settembre 1455 il paese fu visitato dall'arcivescovo di Milano [[Gabriele Sforza]] e nello stesso anno la parrocchia si distaccò per un breve periodo dalla pieve di Garlate<ref name=":52">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/1500141/?view=toponimi&hid=|sito=Lombardia Beni Culturali |titolo= Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio sec. XVI - [1989]|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180730170808/http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/1500141/?view=toponimi&hid=|urlmorto=no}}</ref> dopo che già lo aveva fatto quella di Somasca. Durante la guerra tra i due stati la valle subì ingenti danni e questo convinse il governo veneto a esentarla dal pagamento delle tasse in alcune annate tra il 1431 e il 1489.<ref>{{Cita|Mazzi, 1875|parte II p. 11}}.</ref> Il 18 ottobre 1499 la famiglia [[Sforza]] fu spodestata da [[Luigi XII di Francia]] che riprese la guerra tra Milano e Venezia.<ref>{{Cita web|url=http://www.storiadimilano.it/cron/dal1476al1500.htm|titolo=Storia di Milano - Cronologia di Milano dal 1476 al 1500|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170607123803/http://www.storiadimilano.it/cron/dal1476al1500.htm|urlmorto=no}}</ref>
=== Età moderna ===
[[File:Mappa chiusa Vercurago 2.jpg|miniatura|Disegno del XVIII secolo della chiusa di Vercurago]]
Dopo essersi unito alla [[Lega di Cambrai]]<ref>{{Cita web|url=http://www.storiadimilano.it/cron/dal1501al1525.htm|titolo=Storia di Milano - Cronologia di Milano dal 1501 al 1525|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180314121357/http://www.storiadimilano.it/cron/dal1501al1525.htm|urlmorto=sì}}</ref> nel 1509 il governatore francese di Milano [[Carlo II d'Amboise]] entrò in Valle San Martino attaccando il [[castello dell'Innominato]] e riuscì a mantenere il possesso della zona fino al 13 agosto 1516 quando con la firma del [[trattato di Noyon]] Vercurago tornò ad essere parte della [[Repubblica di Venezia]]. Con la [[Guerre di Musso#La seconda guerra di Musso|seconda guerra di Musso]], combattuta nel lecchese dal conte [[Gian Giacomo Medici]] fino al 1532, Vercurago fu depredata numerose volte e l'intenzione del fratello del Medici di ricostruire il castello non si compì.<ref>{{Cita|Archivio Storico Lombardo, 1916|p. 84}}.</ref> Nel 1533 [[Girolamo Emiliani]] stabilì la sua [[Chierici regolari di Somasca|Compagnia dei servi dei poveri]] nel [[castello dell'Innominato]] dopo averlo restaurato e l'anno successivo iniziò la sistemazione de "[[Sacro Monte di Somasca#La Valletta|la Valletta]]" poi nel 1536 iniziò a vivere in un eremo nei pressi della Valletta e l'8 febbraio 1537 morì.<ref>{{Treccani|santo-girolamo-miani_(Dizionario-Biografico)|Santo Girolamo Miani|accesso=3 agosto 2021|autore=Filippo Crucitti|volume=56|anno=2001}}</ref> Nel 1566 il cardinale [[Carlo Borromeo]] visitò Vercurago e decise di separare la parrocchia di Somasca da quella di Calolzio,<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8114140/|sito=Lombardia Beni Culturali |titolo= Pieve di Santo Stefano sec. X - 1574 |accesso=29 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180628124910/http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8114140/ |urlmorto=no}}</ref> fondare il primo seminario foraneo della diocesi milanese<ref>{{Cita|Maironi da Ponte, 1820|p. 108}}.</ref> e spostare i [[somaschi]] dal castello all'abitato di Somasca; nel 1574 Vercurago passò dalla pieve di Garlate a quella di Olginate.<ref name=":52" /> Nel 1576 scoppiò la [[peste di San Carlo]]<ref>{{Cita web|url=http://www.storiadimilano.it/cron/dal1576al1600.htm|titolo=Storia di Milano - Cronologia di Milano dal 1576 al 1600|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180314121417/http://www.storiadimilano.it/cron/dal1576al1600.htm|urlmorto=no}}</ref> ed è in questi anni che Vercurago si dotò di un vero e proprio governo.<ref name=":12" />
A fine secolo il porticciolo di Vercurago divenne un importante luogo di scambio commerciale tra Venezia e le [[Tre Leghe]], il governo veneto decise allora di ricostruire la strada che congiungeva Vercurago a Bergamo<ref>{{Cita|Maironi da Ponte, 1803|pp. 31-32}}.</ref> ed è a Vercurago che nel 1589 [[Gian Gerolamo Grumelli]] iniziò le negoziazioni per un'alleanza tra i due stati conclusasi positivamente nel 1603.<ref name=":7">{{Cita news|autore=Pier Maria Soglian|url=http://www.protestanti.bergamo.it/sites/default/files/pag_166.pdf|titolo=Quando Bergamo era crocevia di commerci tra Svizzera e Venezia|pubblicazione=[[Eco di Bergamo]]|data=20 gennaio 2007|accesso=30 aprile 2020|formato=PDF|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210714134757/http://www.protestanti.bergamo.it/sites/default/files/pag_166.pdf|urlmorto=no}}</ref> Le continue violazioni territoriali che avvennero alla dogana di Vercurago causarono già a inizio secolo i primi morti<ref name="Cita|Perego, 2001|p. 128">{{Cita|Perego, 2001|p. 128}}.</ref> e i primi problemi nella difesa del castello.<ref>{{Cita|Baker-Bates, 2015|p. 32}}.</ref> La situazione si aggravò nel [[XVII secolo]] quando i morti lungo il confine con [[Chiuso (Lecco)|Chiuso]] superarono la decina,<ref name="Cita|Perego, 2001|p. 128"/> ai problemi di confine si sommò la [[peste del 1630]], e la violenza dei [[Bravo (soldato)|bravi]] al servizio dei nobili.<ref>{{Cita|Perego, 2001|p. 63}}.</ref> Inoltre a Vercurago il divieto di pesca sulle rive dell'Adda imposto dalla pace di Lodi causò gravi problemi ai pescatori vercuraghesi che furono costretti a uscire di notte per evitare le ritorsioni degli olginatesi.<ref>{{Cita|Perego, 2001|p. 137}}.</ref>
Nel 1767 beato Girolamo Emiliani fu proclamato santo e la costruzione della via delle cappelle iniziata nel 1723 poté continuare nel 1787 grazie alle donazioni del senatore veneto Giacomo Emiliani.<ref>{{Cita|Maironi da Ponte, 1820|p. 106}}.</ref> Con la [[Campagna d'Italia (1796-1797)|campagna d'Italia]] di [[Napoleone]] il 24 aprile 1797 Vercurago fu inclusa nel [[dipartimento della Montagna]] della [[Repubblica Cisalpina]] all'interno del distretto del [[Caldone]] per poi passare nel 1798 con l’annessa [[Somasca]] al [[dipartimento del Serio]] dopo vibranti proteste degli abitanti offesi nella loro identità [[bergamasca]].<ref name=":02222">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5000900/?view=toponimi&hid=|titolo=Lombardia Beni Culturali - comune di Vercurago
1798 - 1815|accesso=29 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181217172352/http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5000900/?view=toponimi&hid=|urlmorto=no}}</ref> Nel 1799 durante la [[campagna italiana di Suvorov]] le truppe del generale russo transitarono per Vercurago in direzione Lecco distruggendo a cannonate il castello dell'Innominato.<ref name=":15">{{Cita|Bonaiti, Medolago, 2006|p. 43}}.</ref>
===
[[File:Stazione di Vercurago
[[File:Istituto frenastenici Gonelli-Cioni.jpg|miniatura|L'Istituto per frenastenici fondato da [[Antonio Gonelli-Cioni]]]]
Dopo la sconfitta di Napoleone e il [[Congresso di Vienna]] il 12 febbraio 1816 Vercurago fu inclusa nel distretto VII di Caprino del [[Regno Lombardo-Veneto]] e il governo della città fu affidato a un consiglio di quindici membri e a una giunta di due.<ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5000884/?view=toponimi&hid=|titolo=Lombardia Beni Culturali - comune di Vercurago
1816 - 1859|accesso=1º ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181217172352/http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5000884/?view=toponimi&hid=|urlmorto=no}}</ref> Gli intellettuali lombardi si opposero al governo [[Reazione (politica)|reazionario]] austriaco, tra questi figura il poeta vercuraghese [[Samuele Biava]], che coi suoi testi dai toni risorgimentali fu sospeso dall'insegnamento su richiesta della [[Biblioteca Italiana]].<ref name=":03">{{Treccani|samuele-biava_(Dizionario-Biografico)|Samuele Biava|autore=Iginio Angerosa}}</ref> Nel 1829 [[Caterina Cittadini]] e la sorella Giuditta iniziarono ad accogliere in una casa di Somasca alcune orfane, fondando il 14 dicembre 1857 l'istituto religioso delle [[Suore orsoline di San Girolamo]].<ref name=":5">{{Cita web|url=http://www.angelamerici.it/news_schede.php?testata=Orsoline%20di%20S.%20Girolamo%20-%20Somasca&get_id=61|titolo=Suore Orsoline di San Girolamo in Somasca|accesso=1º ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180805172701/http://www.angelamerici.it/news_schede.php?testata=Orsoline%20di%20S.%20Girolamo%20-%20Somasca&get_id=61|urlmorto=no}}</ref> Nel 1837 Vercurago fu colpita da un'epidemia di [[colera]] che spinse il comune a richiedere ai padri somaschi la celebrazione di tre messe consecutive dal 17 al 20 luglio.<ref>{{Cita|Vanossi, 1994|p. 48}}.</ref>
Con lo scoppio della [[seconda guerra d'indipendenza italiana]] il [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] conquistò il Regno Lombardo-Veneto e il 23 ottobre 1859 Vercurago fu inclusa nel [[circondario di Bergamo]].<ref name=":042">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5052274/?view=toponimi&hid=|sito=Lombardia Beni Culturali |titolo= Comune di Vercurago 1859 - [1971]|accesso=5 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181217172352/http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5052274/?view=toponimi&hid=|urlmorto=no}}</ref> Nel 1862 iniziò la costruzione della [[ferrovia Lecco-Bergamo]] che terminò nel 1863 e sulla quale fu aperta la [[stazione di Vercurago-San Girolamo]] che dal 27 dicembre 1873, con l'inaugurazione della [[Ferrovia Milano-Lecco|tratta ferroviaria Calolziocorte-Monza]], permise di collegare il paese sia a Bergamo che a Milano.<ref name=":132">{{Cita web|url=http://www.comune.vercurago.lc.it/index.php/allegati-news/68-linea-del-tempo/file|titolo=Comune di Vercurago - Linea del tempo|formato=XLS|accesso=9 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170304193848/http://www.comune.vercurago.lc.it/index.php/allegati-news/68-linea-del-tempo/file|urlmorto=sì}}</ref> Nel 1865 in base alla legge sull'ordinamento comunale la reggenza del comune fu affidata a un sindaco.<ref name=":042" /> Dopo la costruzione delle ferrovie la produzione manifatturiera iniziò a svilupparsi; in questi anni infatti la famiglia Scola costruì due [[filande]] attive sul torrente [[Gallavesa]]<ref name="Baggioli">{{Cita|Baggioli, 1989|p. 10}}.</ref> e nel 1889 si annotano diverse attività artigianali.<ref name=":1">{{Cita|Tosetti, 2013|pp. 82-88}}.</ref> Nel 1891 la casa padronale degli Scola fu convertita dal pedagogista [[Antonio Gonelli-Cioni]] in un centro di riabilitazione per bambini affetti da malattie psichiche, il primo di questo tipo in Italia.<ref>{{Cita|Pesci, 2005|p. 50}}.</ref>
Gli [[anni venti]] videro l'ascesa del [[fascismo]] e il cambiamento della struttura amministrativa del comune, nel 1926 infatti Arturo Borgomanero fu nominato podestà, furono inoltre soppressi i circondari e Vercurago entrò a far parte della [[provincia di Bergamo]][[Provincia di Bergamo|.]]<ref name=":0422">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5052274/?view=toponimi&hid=|sito=Lombardia Beni Culturali |titolo= Comune di Vercurago
1859 - [1971] |accesso=5 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181217172352/http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5052274/?view=toponimi&hid=|urlmorto=no}}</ref> Nel 1939 scoppiò la [[seconda guerra mondiale]] e nel settembre del 1943 il Nord Italia passò sotto il governo dello stato fantoccio della [[Repubblica Sociale Italiana]]. In questo periodo le rappresaglie contro i partigiani aumentarono e nella notte tra il 16 e il 17 ottobre i militari tedeschi disposero diversi [[BL 6 inch 26 cwt howitzer|obici 152/13]] tra Vercurago e Calolziocorte in modo da accerchiare e annientare le forze partigiane dislocate tra la bassa [[Valtellina]] e la bergamasca. L'azione di rastrellamento si protrasse per tre giorni e provocò numerose perdite fra i tedeschi, i quali a seguito della disfatta devastarono e bruciarono i paesi della valle.<ref>{{Cita web|url=http://www.lecco.lc-card.it/resources/evento/N14cc66d35bab95aa6a9/N14cc66d35bab95aa6a9/Lecco_Liberazione_1976.pdf|titolo=Lecco e il suo territorio nella Lotta di Liberazione|formato=PDF|p=43|accesso=7 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180629211604/http://www.lecco.lc-card.it/resources/evento/N14cc66d35bab95aa6a9/N14cc66d35bab95aa6a9/Lecco_Liberazione_1976.pdf|urlmorto=sì}}</ref> A seguito del maggiore potere delle forze naziste anche a Vercurago le leggi razziali furono applicate come nella [[Germania nazista]], si conosce infatti la storia di una famiglia di origine ebraica residente a Somasca che nel 1944 riuscì a fuggire in [[Svizzera]] prima di essere scoperta dai repubblichini.<ref>{{Cita web|url=http://www.memoriaperbergamo.altervista.org/doc1pag07link3.htm|titolo=Da S. Agata ad Auschwitz - Le carte della Prefettura e le testimonianze della fuga|accesso=7 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180629211651/http://www.memoriaperbergamo.altervista.org/doc1pag07link3.htm|urlmorto=no}}</ref> Nell'aprile del 1945 dopo la fine della guerra il [[Comitato di Liberazione Nazionale]] istituì nuovamente la carica di sindaco e nominò primo cittadino di Vercurago Giovanni Battista Valsecchi. Con l'avvento degli [[Anni Sessanta|anni sessanta]] cominciò una forte espansione urbanistica che diede avvio alla costruzione di diversi condomini con un conseguente aumento della popolazione.<ref name=":8">{{Cita|Tosetti, 2013|pp. 96-102}}.</ref> Dal punto di vista amministrativo nel 1992 Vercurago entrò a far parte della [[provincia di Lecco]].<ref name=":042" />
=== Simboli ===
[[File:Coat of arms of Vercurago.svg|sinistra|senza_cornice|verticale=0.5]]
[[File:Gonfalon of Vercurago.svg|destra|senza_cornice|verticale=0.5]]
Il 4 ottobre 1969 la giunta comunale incaricò il professore milanese Giuseppe Bonfanti di ideare lo stemma e il gonfalone di Vercurago, poi realizzati dal pittore vercuraghese Giovanni Secomandi. Lo stemma richiama le lotte tra [[guelfi e ghibellini]] che hanno interessato il paese tra il XIII e il XIV secolo. In particolare lo sfondo azzurro su cui campeggia il [[castello dell'Innominato]], principale monumento della città e luogo legato al patrono [[san Girolamo Emiliani]], richiama la fazione guelfa vercuraghese. Lo sfondo rosso invece quella ghibellina e la lancia, la feccia e le due palle astate rappresentano le lotte tra le due fazioni. Lo stemma fu approvato il 3 dicembre 1970 dal [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della repubblica]] [[Giuseppe Saragat]] e dal [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del consiglio]] [[Emilio Colombo]].<ref name=":322">{{Cita web|url=http://www.comune.vercurago.lc.it/index.php/component/content/article?id=90:la-storia|titolo=Comune di Vercurago - La Storia|data=6 febbraio 2015|accesso=7 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180624204306/http://www.comune.vercurago.lc.it/index.php/component/content/article?id=90:la-storia|urlmorto=sì}}</ref>
{{citazione|STEMMA: tagliato, nel primo d'azzurro alla «Montagna della Croce» al naturale; nel secondo di rosso alla freccia e alla lancia d'argento poste in croce di S. Andrea e a due palle astate, pure d'argento, poggiate con le aste sulla freccia. Ornamenti esteriori da Comune.<br>GONFALONE: drappo tagliato, di rosso e d'azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: «Comune di Vercurago».|Statuto comunale, Capo I, ''Art. 1 – Elementi costituitivi''<ref name="template divisione amministrativa-superficie"/>}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
;[[
[[File:Chiesa di
:La chiesa parrocchiale di Vercurago è dedicata fin dal [[IX secolo]] ai [[santi Gervasio e Protasio]] e la sua comparsa nel testamento di Rotprando la rende la più antica chiesa documentata della [[provincia di Lecco]].<ref>{{Cita news|autore=|url=https://www.lecconotizie.com/attualita/vercurago-1200-candeline-per-la-chiesa-ss-protaso-e-gervaso-158328/|titolo=Vercurago 1200 candeline per la chiesa SS. Protaso e Gervaso|pubblicazione=Lecco notizie|data=24 febbraio 2014|accesso=9 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180809152834/https://www.lecconotizie.com/attualita/vercurago-1200-candeline-per-la-chiesa-ss-protaso-e-gervaso-158328/|urlmorto=sì}}</ref> Rinnovata nel 1550 nelle forme tipiche dello [[stile tardogotico]], il suo aspetto attuale è dovuto a un completo intervento di rifacimento operato nel 1750 dall'architetto milanese [[Carlo Giuseppe Merlo]] secondo lo [[Rococò|stile rococò]] e all'aggiunta di un [[protiro]] [[neoclassico]] nel 1842. Consacrata il 20 settembre 1857 la chiesa è affiancata da un campanile e ha pianta rettangolare a navata unica. All'interno gli affreschi delle medaglie della volta sono opera di [[Luigi Galizzi]] e risalgono al 1870 mentre quelli del [[presbiterio]] sono di epoca settecentesca.<ref>{{Chieseitaliane|32177|Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio <Vercurago>|2 agosto 2021}}</ref>
:Sulla parete sinistra dell'edificio è presente la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Vercurago)#Cappella della Madonna di Lourdes|cappella della Madonna di Lourdes]], costruita dai [[Disciplinati di Bergamo]] sul finire del [[XVIII secolo]] ha il presbiterio occupato da una grotta in pietra che ospita le statue della Madonna e della religiosa [[Bernadette Soubirous|Bernadette Sobirous]].<ref>{{Chieseitaliane|32171|Cappella della Madonna di Lourdes <Vercurago>|2 agosto 2021}}</ref>
;[[Santuario di San Girolamo Emiliani]]
[[File:Chiesa di Somasca.jpg|miniatura|Il [[Santuario di San Girolamo Emiliani]]]]
:Ufficialmente conosciuto come basilica di San Bartolomeo e San Girolamo Emiliani, fu edificato dai [[chierici regolari di Somasca]] a partire dal 1592 sulla precedente chiesa parrocchiale di Somasca dedicata a [[san Bartolomeo]]. Nel corso del [[XVII secolo]] la chiesa fu dotata di campanile e ampliata per poi essere nuovamente allungata nel 1892 dell'architetto Antonio Piccinelli che fece ricostruire anche la facciata,<ref>{{Chieseitaliane|32175|Basilica di San Bartolomeo e San Girolamo Emiliani <Somasca, Vercurago>|2 agosto 2021}}</ref> mentre all'interno fu affrescata da [[Luigi Galizzi]]. Conclusi i lavori, nel 1893 [[papa Leone XIII]] dedicò la chiesa anche a [[san Girolamo Emiliani]]<ref>{{Cita|Vanossi, 1994|p. 58}}.</ref> e nel 1959 [[papa Giovanni XXIII]] la elevò a [[basilica minore]].<ref>{{Cita|Vanossi, 1994|p. 94}}.</ref> Fino al 1967 ai lati della basilica sorgevano le cappelle dedicate alla [[Madonna del Rosario]] e a san [[Girolamo Emiliani]], poi inglobate all'interno della basilica con la costruzione delle due navate laterali.<ref>{{Cita|Vanossi, 1994|pp. 96-98}}.</ref>
; [[Sacro Monte di Somasca]]
[[File:Chiesa della Resurrezione.jpg|miniatura|La chiesa della Resurrezione sul [[Sacro Monte di Somasca]]]]
:Il [[Sacro Monte]] è dedicato a [[san Girolamo Emiliani]] che qui visse tra il 1533 e il 1537, anno della sua morte, con la sua compagnia dei servi dei poveri poi rinominata dei [[chierici regolari di Somasca]]. Tra il [[XVII secolo|XVII]] e il [[XVIII secolo]] i padri somaschi acquistarono tutti i terreni del Sacro Monte che fu poi realizzato nel corso del [[XIX secolo]]. L'ingresso del Sacro Monte è contrassegnato da un arco in pietra da cui parte un viale affiancato da [[Cappelle del Sacro Monte di Somasca|dieci cappelle]] nelle quali sono rappresentati episodi salienti della vita del santo. Alla metà del viale si apre una [[Sacro Monte di Somasca#Scala Santa|Scala Santa]] che conduce all'[[Sacro Monte di Somasca#Eremo|Eremo]] in cui il santo era solito ritirarsi nell'ultimo anno della sua vita.<ref name=":2" />
:Concluso il viale si entra a "[[Sacro Monte di Somasca#La Valletta|la Valletta]]" uno spazio costituito da due piazze sfalsate collegate tra loro da una scalinata e adornata da numerose arcate inserite nel 1928. Nella piazza alla quota inferiore si trova il campo santo dei padri somaschi e la [[Sacro Monte di Somasca#Chiesa della Resurrezione|chiesa della Resurrezione]]: in stile neoclassico fu costruita nel 1815 su progetto di [[Giuseppe Bovara]]. Nella piazza superiore invece è presente la [[Chiesa di San Girolamo Emiliani (Somasca)|chiesa di San Girolamo Emiliani]].<ref name=":2">{{Cita|Vanossi, 1994|pp. 252-269}}.</ref><ref>{{Chieseitaliane|32179|Chiesa di San Girolamo <Somasca, Vercurago>|2 agosto 2021}}</ref>
;[[Chiesa di Maria Madre degli Orfani]]
:La chiesa sorge nella casa in cui tra il 1533 e il 1537 visse e morì san Girolamo Emiliani che dopo essere stata acquistata dai [[chierici regolari di Somasca]] l 4 febbraio 1738 fu convertita in un [[Oratorio (architettura)|oratorio]] dedicato a [[Maria Addolorata]]. Grazie all'acquisto degli edifici circostanti nel 1898 la chiesa fu ampliata e ristrutturata dall'architetto Antonio Piccinelli e il 26 settembre 1953 fu riconsacrata dal [[patriarca di Venezia]] [[Angelo Giuseppe Roncalli]] a Maria Madre degli Orfani.<ref>{{Cita|Vanossi, 1994|pp. 277-281}}.</ref>
==== Edicole votive e cappelle ====
Nel comune sono presenti diverse [[Edicola votiva|edicole votive]] dedicate alla Madonna e a san Girolamo Emiliani.<ref>{{Cita|Vanossi, 1994|pp. 271-276}}.</ref> A Somasca è presente la [[Somasca#architetture religiose|cappella dedicata ai caduti delle due guerre]] affiancata dal [[Somasca#Monumento a tutti gli Alpini|monumento a tutti gli Alpini]]<ref name=":540">La targa posta sulla cappella recita: «{{Maiuscoletto|nel centenario della fondazione del corpo degli alpini il gruppo di vercurago s.gerolamo dedica questa cappella a ricordo dei caduti di tutte le guerre / 17 settembre 1972}}»</ref><ref>La targa posta sul monumento recita: «{{Maiuscoletto|a tutti gli alpini / alpini vercurago s.girolamo / offerto fam. manzoni g.b. 16 giugno 1974}}»</ref> mentre al confine con Calolziocorte è posta la cappella della casa padronale degli Scola.<ref>{{Cita|Tosetti, 2013|p. 112}}.</ref> Altre cappelle di interesse storico sono:
;Cappella di San Mauro
[[File:Cappella di San Mauro a Vercurago.jpg|miniatura|La cappella di San Mauro]]
:La cappella, risalente alla seconda metà del [[XVIII secolo]], ha pianta esagonale e segue le forme dello [[stile neoclassico]]. La facciata è costituita da due [[lesene]] che sorreggono un [[Timpano (architettura)|timpano]] posizionato su un cornicione che percorre l’edificio, mentre all'interno sono affrescati alcuni episodi della vita di [[San Mauro Abate|san Mauro abate]] risalenti al 1961.<ref>{{Chieseitaliane|32172|Cappella di San Mauro <Vercurago>|2 agosto 2021}}</ref> All'esterno sulla parete sinistra adiacente alla facciata si trova un mosaico circolare del 1981 che rappresenta una croce arancione su sfondo blu.<ref>La targa posta sulla cappella recita: «{{Maiuscoletto|missioni passioniste / 3 18 ottobre 1981 / p. damiano p. livio p. marcello p. pierluigi}}»</ref>
;[[Castello dell'Innominato#Cappella di Sant'Ambrogio|Cappella di Sant'Ambrogio]]
[[File:Castello dell'Innominato fronte.jpg|miniatura|La cappella di Sant'Ambrogio all'ingresso del [[castello dell'Innominato]]]]
:La cappella fu costruita all'ingresso del [[castello dell'Innominato]] e dedicata a [[sant'Ambrogio]] probabilmente nella seconda metà del [[XIV secolo]], ma a causa delle continue lotte tra [[guelfi e ghibellini]] fu abbandonata. La cappella fu poi ripristinata nel 1534 da [[san Girolamo Emiliani]] che qui costruì anche una cisterna, ma in seguito alla sua morte fu nuovamente abbandonata per poi essere rasa al suolo dai cannoni russi nel 1799 durante la [[campagna italiana di Suvorov]]. Nel settembre del 1892 l'architetto Antonio Piccinelli ritrovò le fondamenta della cappella e decise di ricostruirla nel 1894 per poi ultimare i lavori l'anno seguente.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Dionigi Pizzotti|anno=1895|titolo=Relazione sulla ricostruzione dell'oratorio di Sant'Ambrogio|rivista=Archivio Generalizio Chierici Regolari Somaschi|numero=ACM 2-5-16|accesso=28 luglio 2021|url=http://schedariocrs.altervista.org/ACM/Rocca1894.html|cid=Pizzotti, 1895|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181009211134/http://schedariocrs.altervista.org/ACM/Rocca1894.html}}</ref>
=== Architetture civili ===
; Villa Borgomanero
=== Architetture militari ===
;[[
[[File:Castello Innominato B Vercurago.jpg|miniatura|Il [[castello dell'Innominato]] in cima al [[Sacro Monte di Somasca]]]]
=== Altro ===
[[File:Monumento ai Caduti Vercurago.jpg|miniatura|
; Monumento ai caduti delle due guerre mondiali:Situato in un'aiuola all'ingresso del centro storico il monumento è costituito da una statua bronzea realizzata da Angelo Montegani nel 1926 posta su un basamento granitico. La statua raffigura un soldato che regge il tricolore e che abbraccia un bambino mentre sul basamento su cui poggia sono poste le lapidi bronzee con i nomi dei caduti vercuraghesi nella prima e nella seconda guerra mondiale. Sul lato del basamento sono scritti su una targa marmorea i nomi dei dispersi e nel centro è ornato dalla scritta bronzea: «{{maiuscoletto|vercurago nel culto degli eroi ritempra la fede nella patria}}».<ref name=":11">{{Cita web|url=https://sigecweb.beniculturali.it/sigec/item/print/ICCD11488586|titolo=Catalogo Generale dei Beni Culturali - Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale|sito=catalogo.beniculturali.it|accesso=14 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210714134802/https://sigecweb.beniculturali.it/sigec/item/print/ICCD11488586|urlmorto=no}}</ref>
;[[Somasca#Altro|Monumento ai caduti di Somasca]]: Posto vicino al [[santuario di San Girolamo Emiliani]], è composto da una lapide con i nomi dei diciassette giovani morti nel corso delle due guerre sormontata da una nicchia contenente un affresco inaugurato con una messa il 15 luglio 2018. L'affresco, dipinto da Rosalba Citera, raffigura nel centro la Madonna incoronata con due angeli che le sorreggono il mantello aperto così come le braccia che proteggono il giovane che ha donato la sua vita.<ref>{{Cita news|url=http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=38051&origine=1&t=Somasca%3A+inaugurato+l%26rsquo%3Baffresco+per+il+monumento+dei+caduti|titolo=Somasca: inaugurato l’affresco per il monumento dei caduti|pubblicazione=Lecco online|data=16 luglio 2018|accesso=1º ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180731153553/http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=38051&origine=1&t=Somasca%3A+inaugurato+l%26rsquo%3Baffresco+per+il+monumento+dei+caduti|urlmorto=sì}}</ref>
; L'Abbraccio
== Società ==
Riga 173 ⟶ 162:
=== Etnie e minoranze straniere ===
I dati dell'[[Istituto nazionale di statistica]] rilevano al 1º gennaio 2024 una popolazione straniera residente di 147 persone, pari a circa il 5,5% della popolazione residente a Vercurago. La comunità maggiormente rappresentata è la seguente:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|sito=demo.istat.it|accesso=13 febbraio 2025}}</ref>
# [[Egitto]],
=== Lingue e dialetti ===
=== Religione ===
La principale confessione religiosa
=== Tradizioni e folclore ===
== Cultura ==
=== Scuole ===
Nel territorio comunale
=== Biblioteca ===
La
=== Musei ===
===
La presenza del [[lago di Garlate]] ha storicamente permesso ai comuni circostanti il consumo del pesce d'acqua dolce che attualmente viene servito durante la sagra del pesce, una manifestazione che si svolge nella maggior parte dei comuni lariani.<ref name=":9">{{Cita|Tortora, 1865|p. 133}}.</ref><ref name=":25">{{Cita news|autore=Fabiana Tinaglia|url=https://www.ecodibergamo.it/stories/Rubriche/tempo-libero/80699_sul_lago_la_sfida_remiera_tra_le_lucie/|titolo=Sul lago la sfida remiera tra le Lucie|pubblicazione=[[Eco di Bergamo]]|data=11 luglio 2009|accesso=17 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181217172351/https://www.ecodibergamo.it/stories/Rubriche/tempo-libero/80699_sul_lago_la_sfida_remiera_tra_le_lucie/|urlmorto=no}}</ref> La fauna ittica presente nel bacino idrico è costituita prevalentemente da [[scardole]], [[Squalius cephalus|cavedani]], [[Leucos aula|triotti]], [[alborelle]], [[carpe]] e [[tinche]] e a partire dagli anni sessanta il degrado ambientale ha provocato la scomparsa di alcune specie quali il [[lavarello]], il [[temolo]] e la [[trota marmorata]].<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/2e1aa371-fe1a-461e-a199-b992892b5e97/Carta+delle+Vocazioni+Ittiche+e+Piano+ittico+Provinciale.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-2e1aa371-fe1a-461e-a199-b992892b5e97-lHmIkJI|titolo=Carta delle vocazioni ittiche e piano provinciale per la tutela e l'incremento dell'ittiofauna|autore=Alberto Negri|editore=Ufficio Pesca della Provincia di Lecco|pp=31-32|accesso=19 aprile 2020|autore2=Cesare Mario Puzzi|autore3=Filippo Alberto Vaini|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210714134756/https://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/2e1aa371-fe1a-461e-a199-b992892b5e97/Carta+delle+Vocazioni+Ittiche+e+Piano+ittico+Provinciale.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-2e1aa371-fe1a-461e-a199-b992892b5e97-lHmIkJI|urlmorto=no}}</ref>
Un piatto molto diffuso della cucina bergamasca è la [[polenta e osei]],<ref name="Diversi_dotti_italia">{{Cita|Griffini, 1854|p. 821}}.</ref> polenta con uccellini allo spiedo.<ref>{{Treccani|osei|Osei|accesso=29 aprile 2020|v=1}}</ref> La farina gialla, l'ingrediente fondamentale della polenta, era direttamente macinata a Somasca che per molto tempo ospitò anche diverse culture di [[granoturco]].<ref>{{Cita web|url=http://www.diversite.eu/pdf/13_2/DICE%2013_2_2016_Emilio%20MANZOTTI.pdf|titolo=Muliebre polenta|autore=Emilio Manzotti|p=27|accesso=16 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180421092200/http://www.diversite.eu/pdf/13_2/DICE%2013_2_2016_Emilio%20MANZOTTI.pdf|urlmorto=no}}</ref> L'abbondanza dei castagni lungo la fascia collinare di Somasca ha consentito il consumo delle castagne in sostituzione al grano, una coltura difficoltosa in questo territorio.<ref name=":1" /><ref name=":9" />
=== Urbanistica ===
[[File:Case nuove Pirelli.jpg|miniatura|Il complesso residenziale sorto sull'ex-area industriale|alt=]]Fino al [[XIX secolo]] l'abitato di Vercurago si sviluppò attorno alla [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Vercurago)|chiesa dei Santi Gervasio e Protasio]] e nei pressi della dogana al confine con Lecco. Il centro storico è caratterizzato da due strade principali e da piazza Marconi su cui si affacciano le costruzioni più antiche. La frazione di Somasca è raggiungibile grazie a una strada posta in località Galavesa e da due scalinate che partono dal centro storico. Il paese di [[Somasca]] si sviluppa intorno al [[santuario di San Girolamo Emiliani]] ed è da qui che partono le strade che portano verso le altre località montane del territorio.
Nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] il rapido incremento demografico permise alla città di espandersi lungo la strada provinciale e il lago, in seguito a questo ampliamento la ferrovia provocò a una divisione della città in due metà collegate da sottopassaggio e da un passaggio a livello. Lo sviluppo edilizio interessò, anche se in minor misura, la frazione di Somasca.<ref name=":8" /> A partire dagli [[anni duemila]] l'ex-area industriale occupata dallo stabilimento Pirelli è stata parzialmente riconvertita in un complesso residenziale e nel 2015 è stata inaugurata una pista ciclabile panoramica lungo le rive l'Adda che permette di collegare [[Trezzo sull'Adda]] a [[Lecco]].<ref name=":21">{{Cita news|autore=Andrea Brivio|url=https://www.lecconotizie.com/attualita/vercurago-dopo-oltre-due-anni-riprendono-i-lavori-alla-ciclabile-263287/|titolo=Dopo oltre due anni riprendono i lavori alla ciclabile|pubblicazione=Lecco Notizie|data=11 settembre 2015|accesso=8 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180625103707/https://www.lecconotizie.com/attualita/vercurago-dopo-oltre-due-anni-riprendono-i-lavori-alla-ciclabile-263287/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=9337&origine=1&t=Vercurago%3A+inquinamento+nella+%27%27ex+Safilo%27%27.+Ora+la+Provincia+deve+trovare+il+colpevole|titolo=Vercurago: inquinamento nella ''ex Safilo''. Ora la Provincia deve trovare il colpevole|pubblicazione=Lecco online|data=9 giugno 2015|accesso=8 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180908164708/http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=9337&origine=1&t=Vercurago%3A+inquinamento+nella+%27%27ex+Safilo%27%27.+Ora+la+Provincia+deve+trovare+il+colpevole|urlmorto=no}}</ref>
=== Frazioni ===
; [[Somasca]]:[[File:Vista di Somasca dal castello.jpg|miniatura|Vista di [[Somasca]] dal [[castello dell'Innominato]]]]Oltre al centro cittadino, il comune di Vercurago comprende la sola frazione di [[Somasca]] che è posta nella fascia collinare del paese. Somasca fu nominata per la prima volta nel 1299 all'interno del ''[[Liber Notitiae Sanctorum Mediolani]]'' di [[Goffredo da Bussero]]<ref name=":132" /> e rimase contrada di Vercurago fino al [[XVII secolo]] dato che fu citata per la prima volta come comune autonomo nel 1652.<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5001867/?view=toponimi&hid=|sito=Lombardi Beni Culturali |titolo= Comune di Somasca
XVII secolo - 1797|accesso=6 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181217172352/http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5001867/?view=toponimi&hid=|urlmorto=sì}}</ref> Con l'arrivo dei francesi e la nascita della [[Repubblica Cisalpina]] il 26 settembre 1798 Somasca fu definitivamente aggregata al comune di Vercurago.<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5000898/?view=toponimi&hid=|sito=Lombardia Beni Culturali |titolo= Comune di Somasca
1798|accesso=6 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181217172352/http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5000898/?view=toponimi&hid=|urlmorto=sì}}</ref>
==== Altre località del territorio ====
* Galavesa, si trova sul confine con Calolziocorte lungo la strada provinciale. Il nucleo abitativo si è sviluppato attorno alla casa padronale degli Scola che nel 1891 è diventata l'istituto per frenastenici fondato da [[Antonio Gonelli-Cioni]], gli edifici che lo compongono sono in gran parte quelli destinati alla residenza dei braccianti oltre a una piccola cappella che serviva la casa padronale.
* Folla, si trova nella frazione di Somasca lungo il torrente [[Gallavesa]]. Le prime testimonianze risalgono alla fine del [[XV secolo]], quando è menzionata una ''fóla'', termine che indica una macchina idraulica dedicata alla battitura e il lavaggio dei panni.<ref>{{Cita web|url=http://www.valsanmartinospot.it/it/siti-d-interesse/calolziocorte/il-tovo|titolo=Val San Martino Spot - Località Tovo, Ruote e mulini|accesso=10 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180628020014/http://www.valsanmartinospot.it/it/siti-d-interesse/calolziocorte/il-tovo|urlmorto=sì}}</ref>
* Cascina Malvada, come la Folla è situata a Somasca lungo il corso del torrente Gallavesa.
* Cascina Beseno, è una località montana e rurale come la Cascina Provada.
* Cascina Provada.<ref>{{Cita|Tosetti, 2013|pp. 89-112}}.</ref>
== Economia ==
=== Agricoltura ===
Fino alla fine del [[XIX secolo]] il territorio si basava su un'[[economia contadina]]. Non essendo possibile l'[[agricoltura estensiva]] la produzione era caratterizzata per lo più da un'agricoltura di sussistenza, anche se nella frazione di [[Somasca]] veniva coltivato granoturco a sufficienza da essere esportato nei comuni limitrofi sotto forma di farina gialla.<ref name="Diversi_dotti_italia" /> Analogamente a molte città dell'Italia settentrionale nei boschi di Somasca era diffusa la castanicoltura che viene ancora praticata,<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=http://www.associazionecastanicoltorilarioorientale.it/index.htm|titolo=Associazione Castanicoltori Lario orientale|accesso=17 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181218054627/http://www.associazionecastanicoltorilarioorientale.it/index.htm|urlmorto=no}}</ref> inoltre nel XIX secolo buona parte degli abitanti si dedicava alla coltivazione del [[Morus (botanica)|gelso]] le cui foglie venivano usate nell'allevamento del [[baco da seta]].<ref name="Maironi">{{Cita|Maironi da Ponte, 1820|p. 210}}.</ref> Con l'industrializzazione la produzione agricola si è notevolmente ridotta, focalizzandosi sulla produzione di ortaggi.<ref name=":6">{{Sapere|Vercurago|accesso=5 aprile 2022}}</ref>
=== Industria e artigianato ===
[[File:Stabilimento Pirelli a Vercurago.jpg|miniatura|Lo stabilimento della Pirelli]]
La produzione della seta fu una delle principali attività economiche dell'[[Italia settentrionale]] fino ai primi anni del XX secolo, e a Vercurago la presenza del torrente [[Gallavesa]] consentì l'aperura di alcuni magli e [[Filanda|filande]] per la lavorazione della seta.<ref name="Baggioli" /><ref name="Maironi" /> Una volta tessuta la seta veniva portata sulle rive del lago e qui smerciata in un porticciolo attivo fin dal [[XVI secolo]] come punto di interscambio tra la [[Repubblica di Venezia]] e la [[Repubblica delle Tre Leghe]].<ref name=":7" /> Nel corso del [[XIX secolo]] si svilupparono nuove [[Manifattura|manifatture]] artigianali, in particolare nel 1889 a Vercurago si annotava la presenza di diverse officine dedite alla tornitura del legno e del ferro, inoltre era presente un pastificio e un'azienda che produceva [[Dinamo|dinamo elettriche]].
Nel 1917 la [[Pirelli (azienda)|Pirelli]] inaugurò uno stabilimento industriale per sintetizzare alcune sostanze chimiche utilizzate nella fabbricazione della gomma. Costruito nei pressi della foce del [[Gallavesa]], l'impianto alimentava i suoi processi industriali con l'[[energia idroelettrica]] del torrente. Durante gli anni del [[Miracolo economico italiano|boom economico]] la fabbrica impiegava circa centocinquanta operai, ma con il declino dell'industria chimica italiana lo stabilimento fu ceduto nel 1967 all'[[ACNA]] per poi essere definitivamente chiuso nel 1987.<ref name=":92">{{Cita web|url=https://inuitdellario.blogspot.it/2012/01/archeologia-industriale-sul-lago-di.html|titolo=Archivio Storico della Fondazione Pirelli - Archeologia industriale sul lago di Garlate: lo "Stabilimento Pirelli" di Vercurago|data=23 gennaio 2012|accesso=5 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170819191704/http://inuitdellario.blogspot.it/2012/01/archeologia-industriale-sul-lago-di.html|dataarchivio=19 agosto 2017|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas/ReadFile;jsessionid=C8866B4BA6C287E022296AFE72B0DBCA.tomcat2?idFile=108814|titolo=Comune di Vercurago - Valutazione ambientale strategica|formato=PDF|p=8|accesso=29 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181229170207/https://www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas/ReadFile;jsessionid=C8866B4BA6C287E022296AFE72B0DBCA.tomcat2?idFile=108814|dataarchivio=29 dicembre 2018|urlmorto=no}}</ref> Il comune ospita una cinquantina di attività produttive<ref>{{Cita|Tosetti, 2013|p. 150}}.</ref> che per la maggior parte operano nell'[[industria metalmeccanica]] e nella lavorazione del legno.<ref name=":6" /><ref>{{Cita web|url=https://www.impresaitalia.info/cat/lombardia/vercurago.aspx|titolo=Lista di aziende e imprese presenti a Vercurago|accesso=29 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170710101250/http://www.impresaitalia.info/cat/lombardia/vercurago.aspx|urlmorto=no}}</ref>
=== Turismo ===
Le principali attrattive turistiche di Vercurago sono la spiaggia e la pista ciclabile che congiunge [[Olginate]], [[Garlate]] e [[Lecco]].<ref>{{Cita web|url=https://www.eccolecco.it/sport-divertimento/cicloturismo/ciclabile-lecco-lago-garlate-olginate/|titolo=eccoLecco - Ciclabile dei Laghi: da Lecco a Garlate e Olginate|accesso=5 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181005153809/https://www.eccolecco.it/sport-divertimento/cicloturismo/ciclabile-lecco-lago-garlate-olginate/|urlmorto=no}}</ref> La frazione di Somasca invece è frequentata per la presenza del [[Sacro Monte di Somasca]] e del [[Castello dell'Innominato|castello dell’Innominato]], l'edificio che ispirò l'ambientazione di alcuni capitoli de ''[[I promessi sposi]]''.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.eccolecco.it/localita/vercurago/|titolo=eccoLecco - Vercurago|accesso=16 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181216210841/https://www.eccolecco.it/localita/vercurago/|urlmorto=no}}</ref> A Somasca è presente anche un sentiero escursionistico che collega il paese a [[Erve]].<ref>{{Cita web|url=http://geoportale.caibergamo.it/it/sentiero/801e|titolo=Sentiero 801E: Erve - Somasca (Vercurago)|accesso=29 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170316054818/http://geoportale.caibergamo.it/it/sentiero/801e|urlmorto=no}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il paese è attraversato per tutta la sua lunghezza dalla [[strada statale 639 dei Laghi di Pusiano e di Garlate]] che collega i capoluoghi di provincia: [[Como]], [[Lecco]] e [[Bergamo]].<ref>{{Cita|Tosetti, 2013|p. 115}}.</ref>
=== Ferrovie ===
=== Mobilità urbana ===
La mobilità urbana
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Vercurago}}
[[File:Municipio di Vercurago.jpg|miniatura|Il municipio affiancato dalla villa Borgomanero]]
Sul sito del [[Ministero dell'interno]] sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Vercurago dal 1995.<ref>{{cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/|titolo=Archivio storico delle elezioni|editore=Ministero dell'interno|accesso=22 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090611003624/http://elezioni.interno.it/europee/euro090607/prefEI5000000000.htm|urlmorto=no}}</ref> I dati precedenti sono archiviati presso l'archivio storico comunale.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.vercurago.lc.it/index.php/vivere-vercurago/i-sindaci-dal-1948|sito=Comune di Vercurago |titolo= I Sindaci e Podestà|accesso=30 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180730235030/http://www.comune.vercurago.lc.it/index.php/vivere-vercurago/i-sindaci-dal-1948|urlmorto=no}}</ref>
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|24 aprile 1995|12 giugno 2004|Antonio Moretti|[[Lista civica]] di [[Democrazia Cristiana|centro]]|Sindaco|<ref>Già sindaco dal 1980</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 2004|25 maggio 2019|Carlo Greppi|[[Lista civica]] - ''Ancora Insieme''|Sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|28 maggio 2019|9 maggio 2024|Paolo Giovanni Lozza|[[Lista civica]] - ''Insieme per Vercurago''|Sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|10 giugno 2024|''in carica''|Roberto Maggi|[[Lista civica]] - ''Insieme per Vercurago''|Sindaco}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Altre informazioni amministrative ===
Il comune di Vercurago fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali:
* [[Comunità montana Lario Orientale - Valle San Martino]]<ref>{{Cita web|url=https://www.comunitamontana.lc.it/index.php/amministrazione/i-comuni-della-comunita-montana|titolo=I Comuni della Comunità montana|accesso=30 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210509141927/https://www.comunitamontana.lc.it/index.php/amministrazione/i-comuni-della-comunita-montana|urlmorto=no}}</ref>
* [[Parco dell'Adda Nord]] (fascia costiera)<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.parcoaddanord.it/gli-enti/|titolo=Parco Adda Nord - Gli Enti|pubblicazione=Parco Adda Nord|data=|accesso=30 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180730203014/http://www.parcoaddanord.it/gli-enti/|urlmorto=no}}</ref>
* [[Patto dei sindaci]]<ref>{{Cita web|url=https://www.pattodeisindaci.eu/about-it/la-comunit%C3%A0-del-patto/firmatari.html|sito=Patto dei Sindaci |titolo= La comunità del patto|accesso=17 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181217172352/https://www.pattodeisindaci.eu/about-it/la-comunit%C3%A0-del-patto/firmatari.html|urlmorto=no}}</ref>
== Sport ==
Nel comune hanno sede alcune [[Associazione sportiva dilettantistica|associazioni sportive dilettantistiche]]: l'Associazione Calcio Vercurago,<ref>{{Cita web|url=http://www.leccosportweb.it/calcio-1/societa-2/201516/csi-2/vercurago-56/lsw|titolo=A.C. Vercurago|accesso=12 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170213090830/http://www.leccosportweb.it/calcio-1/societa-2/201516/csi-2/vercurago-56/lsw|urlmorto=sì}}</ref> l'ADB Basket Vercurago,<ref>{{Cita web|url=http://www.leccosportweb.it/basket-2/societa-2/201718/fip-3/adb-vercurago-807/lsw|titolo=Basket ADB Vercurago|accesso=25 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180929194740/http://www.leccosportweb.it/basket-2/societa-2/201718/fip-3/adb-vercurago-807/lsw |urlmorto=sì}}</ref> la squadra di pallavolo O.S.G.B. Vercurago<ref>{{Cita web|url=https://www.trovalosport.it/noprofit/o-s-g-b-vercurago-a-s-d|titolo=O.S.G.B Vercurago A.S.D|accesso=29 dicembre 2020 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180929233231/https://www.trovalosport.it/noprofit/o-s-g-b-vercurago-a-s-d|urlmorto=no}}</ref> e la Victory Vercurago, una squadra di [[inter-crosse]] fondata nel 1996 e quattro volte vincitrice della coppa europea.<ref>{{Cita web|url=https://asdvictoryvercurago.video.blog/|titolo=Victory Vercurago|accesso=29 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210714134759/https://asdvictoryvercurago.video.blog/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=10969&origine=1&t=Vercurago:+nessuno+ferma+i+successi+della+Victory,+campione+d'Europa+di+intercrosse|titolo=Vercurago: nessuno ferma i successi della Victory, campione d'Europa di intercrosse|pubblicazione=Lecco online|data=18 agosto 2015|accesso=4 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170323234437/http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=10969&origine=1&t=Vercurago%3A+nessuno+ferma+i+successi+della+Victory%2C+campione+d%27Europa+di+intercrosse|dataarchivio=23 marzo 2017|urlmorto=no}}</ref>
Sul [[Lago di Garlate|lago]] è attiva l'ASD Canoa Kayak 90, fondata nel 1978 con il nome di ''Canoa Club Tre Stelle''.<ref>{{Cita web|url=http://www.canoakajak90.it/|titolo=Canoa Kajak 90|accesso=5 aprile 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180401011103/http://www.canoakajak90.it/ |urlmorto=no}}</ref> Annualmente si svolge il torneo del trofeo Arnaldo Mondonico, una regata di [[Batell|lucie]] a cui partecipano, oltre a Vercurago, anche i comuni [[Ramo di Lecco|rivieraschi]] di [[Abbadia Lariana]], [[Bellano]], [[Calolziocorte]], [[Dervio]], [[Garlate]], [[Malgrate]], [[Olginate]], [[Oliveto Lario]] e [[Pescate]].<ref>{{Cita web|url=https://www.gruppomanzonianolucie.it/la-storia/|titolo=La Storia|autore=Gruppo Manzoniano Lucie|accesso=5 aprile 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180913184903/https://www.gruppomanzonianolucie.it/la-storia/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=61554&origine=1&t=Lecco%3A+il+27+la+regata+delle+Lucie%2C+prova+del+trofeo+Arnaldo+Mondonico|titolo=Lecco: il 27 la regata delle Lucie, prova del trofeo Arnaldo Mondonico|pubblicazione=Lecco online|data=22 giugno 2021|accesso=5 aprile 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220406073535/https://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=61554&origine=1&t=Lecco%3A+il+27+la+regata+delle+Lucie%2C+prova+del+trofeo+Arnaldo+Mondonico|urlmorto=no}}</ref>
=== Impianti sportivi ===
Il comune
== Note ==
Riga 430 ⟶ 261:
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Pietro Baggioli|curatore=Angelo Borghi|titolo=Memorie di un muratore di Vercurago a fine Ottocento|anno=1989|cid=Baggioli, 1989|
* {{Cita libro|autore=Piers Baker-Bates|autore2=Miles Pattenden|titolo=The Spanish Presence in Sixteenth-Century Italy: Images of Iberia|url=https://books.google.it/books?id=2NiXCwAAQBAJ&dq=The+Spanish+Presence+in+Sixteenth-Century+Italy:&hl=it&source=gbs_navlinks_s|anno=2015|editore=Ashgate|lingua=
*{{Cita pubblicazione|autore=Fabio Bonaiti|anno=2006|mese=settembre|titolo=Abelàse quaderni di documentazione locale|rivista=|città=Almenno San Bartolomeo|volume=|numero=1|url=http://www.sbi.nordovest.bg.it/sistemi/sistema4/file_150.pdf|cid=Bonaiti, Medolago, 2006|autore2=Gabriele Medolago}}
* {{Cita libro|autore=[[Ignazio Cantù]]|titolo=Le vicende della Brianza e de'paesi circonvicini|url=https://books.google.it/books?id=IYmIB9sm1q4C&dq=Le+vicende+della+Brianza+e+de%27paesi+circonvicini+1836&hl=it&source=gbs_navlinks_s|anno=1836|editore=Santo Bravetta|cid=Cantù, 1836|SBN=LO10132514}}
* {{Cita testo|autore=Alessandro Chiodelli|titolo=Componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del Territorio|editore=|città=Mozzo|data=dicembre 2010|url=http://www.comune.vercurago.lc.it/index.php/docman-all/pgt/componente-geologica/146-componente-geologica-vercurago-relazione/file|autore2=Enrico Mosconi|formato=PDF|cid=Chiodelli, Mosconi, 2010|tipo=atto normativo|accesso=6 agosto 2018|dataarchivio=6 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180806180618/http://www.comune.vercurago.lc.it/index.php/docman-all/pgt/componente-geologica/146-componente-geologica-vercurago-relazione/file|urlmorto=sì}}
* {{Cita libro|autore=Carlo Facchinetti|titolo=Bergamo O Sia Notizie Patrie Raccolte Da Carlo Facchinetti Almanacco per l'Anno 1825|url=https://books.google.it/books?id=XJtjAAAAcAAJ&dq=filippo+benaglio+guelfo&hl=it&source=gbs_navlinks_s|anno=1825|editore=Stamperia Mazzoleni|volume=11|cid=Facchinetti, 1825}}
* {{Cita libro|autore=Virginio Longoni|titolo=Fonti per la storia dell'alta valle san Martino 1 La valle dei castelli (sec. IV-XII)|anno=1999|editore=Cattaneo Paolo Grafiche s.r.l.|cid=Longoni, 1999|
* {{Cita libro|autore=[[Giovanni Maironi da Ponte]]|titolo=Osservazioni sul dipartimento del Serio presentate all'ottimo vice-presidente della Repubblica Italiana F. Melzi d'Eril|
* {{Cita libro|autore=Giovanni Maironi da Ponte|titolo=Dizionario odepórico, o sia storico-politico-naturale della provincia bergamasca|
* {{Cita libro|autore=Antonio Martinelli|titolo=La Valle San Martino nella storia|anno=1987|editore=Istituto Grafico Litostampa Gorle|città=Caprino Bergamasco|cid=Martinelli, 1987|
* {{Cita libro|autore=[[Angelo Mazzi]]|titolo=Le vie romane militari nel territorio
* {{Cita libro|autore=Dante Olivieri|titolo=Dizionario di toponomastica lombarda|url=https://books.google.it/books?id=YPzTAgAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|anno=2001|editore=Lampi di stampa|città=Milano||cid=Olivieri, 2001|ISBN=88-488-0119-6}}
* {{Cita libro|autore=Natale Perego|titolo=Homini de mala vita. Criminalità e giustizia a Lecco e in terra di Brianza tra Cinque e Seicento.|anno=2001|editore=Cattaneo Editore|cid=Perego, 2001|ISBN=88-86509-47-2}}
* {{Cita libro|autore=Guido Pesci|autore2=Simone Pesci|titolo=Radici della psicologia speciale|anno=2005|editore=Armando Editore|cid=Pesci, 2005|ISBN=88-8358-695-6}}
* {{Cita libro|autore=Renato-Francesco Rohrbacher|titolo=Storia universale della Chiesa cattolica dell'abate Renato-Francesco Rohrbacher|anno=1863|cid=Rohrbacher, 1863|edizione=1|volume=8|url=https://books.google.it/books?id=t0l5UrPA9N4C&dq=20+luglio+Somascha&hl=it&source=gbs_navlinks_s|editore=Alcide Parenti editore|SBN= UBO2140075}}
*{{Cita libro|autore=
* {{Cita libro|autore=
* {{Cita testo|autore=Piergiorgio Tosetti|titolo=Piano di Governo del Territorio|data=febbraio 2013|url=http://www.comune.vercurago.lc.it/index.php/docman-all/pgt/documento-di-piano/137-ddp-relazione/file|formato=PDF|cid=Tosetti, 2013|tipo=atto normativo|accesso=6 agosto 2018|dataarchivio=6 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180806181521/http://www.comune.vercurago.lc.it/index.php/docman-all/pgt/documento-di-piano/137-ddp-relazione/file|urlmorto=sì}}
*{{Cita libro|autore=Bernardo Vanossi|titolo=Somasca: Parrocchia - Casa madre e luoghi santificati dalla presenza di S. Girolamo Miani: appunti: 1538-1989|anno=1994|editore=Tipolitografia Emiliani|città=Rapallo|url=|cid=Vanossi, 1994|SBN=LO10658468}}
* {{Cita libro|autore=AA.VV.|curatore=[[Società Storica Lombarda]]|titolo=Archivio Storico Lombardo|anno=1916|editore=Libreria editrice G. Brigola|cid=Archivio Storico Lombardo, 1916}}
* {{Cita libro|titolo=Dizionario Corografico della Lombardia|url=https://books.google.it/books?id=22pOAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|curatore=Felice Griffini|editore=Giuseppe Civelli e Comp.|città=Milano|anno=1854|edizione=2ª ed. riveduta|cid=Griffini, 1854|SBN=PUV0553303}}
* {{Cita pubblicazione|titolo=Stato del clero della città e diocesi di Bergamo nell'anno 1855|url=https://books.google.it/books?id=JqzOQeqAqT0C&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|volume=anno IV|anno=1855|editore=Tipografia Crescini|città=Bergamo|cid=Statistiche della diocesi di Bergamo, 1855}}
* {{Cita testo|titolo=Statuto del comune di Vercurago|data=12 giugno 1991|url=http://www.comune.vercurago.lc.it/index.php/docman-all/atti-amministrativi/statuto-1/27-statuto/file|autore2=Enrico Mosconi|formato=PDF|cid=Statuto del comune di Vercurago, 1991|tipo=atto normativo}}
== Voci correlate ==
* [[Somasca]]
*[[Castello dell'Innominato]]
* [[Sacro Monte di Somasca]]
* [[Stazione di Vercurago-San Girolamo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Vercurago}}
{{Comuni della provincia di Lecco}}
{{Comuni del Parco Adda Nord}}
|