George Beurling: differenze tra le versioni

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{{Infobox militare
|Nome = George Frederick Beurling
|Immagine = George Beurling Vancouver 1943.jpg
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|Soprannome =
|Data_di_nascita = 6 dicembre 1921
|Nato_a = [[Verdun (Québec)|Verdun]], [[Canada]]
|Data_di_morte = 20 maggio 1948
|Morto_a = [[Roma]], [[Italia]]
|Cause_della_morte = Incidente aereo
|Luogo_di_sepoltura = [[Haifa]], [[Israele]]
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}}
{{Bio
|Nome = George Frederick "Buzz"
|Soprannome = Buzz
|Cognome = Beurling
|Sesso = M
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|AnnoMorte = 1948
|Attività = militare
|Attività2 = aviatore
|Nazionalità = canadese
}}
 
== Biografia ==
George Frederick "Buzz" Beurling [[Distinguished Service Order|DSO]], [[Distinguished Flying Cross (Regno Unito)|DFC]], [[Distinguished Flying Medal|DFM & Bar]], [[Royal Canadian Air Force|RCAF]] è stato l'[[asso dell'aeronautica|asso]] della cacciadell'aviazione canadese dellanella [[seconda guerra mondiale]] con il maggior numero di abbattimenti. A seconda delle fonti, il numero delle sue vittorie aeree varia tra le 31<ref name="Spick 1999, p. 107">Spick 1999, p. 107.</ref> e le 31 1/3.<ref>Nolan 1981, p. 185.</ref> Ma, in seguito a recenti ricerche, un quinto delle sue vittorie sembrano essere state esagerate, non hanno riscontri nei registri della Luftwaffe e della Regia Aeronautica o sono, in realtà, da attribuire all'efficace [[Arma contraerea|contraerea]] di [[Malta]].<ref>Cull with Galea 2005, pp. 221–222-389.</ref>
 
Era chiamato il "Falcone di Malta" o il "Cavaliere di Malta", avendo abbattuto 26 aerei dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]] in appena 14 giorni. Nove di questi erano italiani.<ref name="Spick 1999, p. 107"/>
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== Servizio nella RAF ==
Alla fine, Beurling riuscì a farsi accettare dalla Royal Air Force: venne arruolato come Aircraftman di 2ª classe, numero 1267053. Giunse nella Operational Training Unit a [[Hawarden (Flintshire)|Hawarden]] nel settembre 1941.<ref name="Spick p.119">Spick 1997 p. 119.</ref> Beurling dimostrò una notevole abilità nel volo e nell'addestramento.<ref>Nolan 1981, p. 25.</ref> Ad Hawarden, finì sotto l'influenza dell'asso britannico [[James Harry Lacey]], il cui totale di aerei abbattuti era di 27.
Lacey commentò in seguito: "Non c'era possibilità di equivoci: era un meraviglioso pilota e un tiratore scelto anche migliore."<ref name="Spick p.119"/>
Questi due fattori, accoppiati con una vista eccezionale, furono la chiave dei suoi futuri successi, ma furono il frutto di un continuo impegno. Ad Hawarden si immerse nello studio del tiro con le armi da fuoco, della stima delle distanze, della balistica, della traiettoria curva dei proiettili, imprimendoseli nel suo subconscio finché volare e sparare per lui divennero una sola azione.<ref name="Spick p.119"/> e
 
A metà dicembre 1940 fu inviato a Hendon, Inghilterra, alla locale Initial Training Wing. Nella primavera del 1941 passò alla Elementary Training School No. 5 nelle Midlands.
Beurling, a metà del dicembre 1941, veniva assegnato al [[403]] Squadron, che si era appena trasferito a North Weald, nell'Essex, con il grado di Sergente Pilota. Volò nella sua prima missione di combattimento a Natale del 1941, senza incontrare alcun velivolo tedesco. Beurling rimase con il 403° Squadron per quasi quattro mesi, compiendo missioni di scorta a bombardieri attraverso la Manica, iseritoinserito all'interno di massicce formazioni di [[Supermarine Spitfire]]. In un paio di occasioni il suo Squadron venne attaccato da caccia tedeschi ma lui non riuscì a sparare un solo colpo. Nella tarda primavera del 1942, il 403° Squadron diventò un'unità composta esclusivamente da piloti della Royal Canadian Air Force e Beurling, che era canadese, ma in servizio con la RAF, venne trasferito allo Squadron No. 41, in Sussex. Il primo maggio, durante la sua terza missione, una crociera offensiva su Calais, la sua squadriglia venne attaccata da cinque Focke-Wulf 190. Lui che, in quanto ultimo arrivato, volava in coda alla formazione, venne separato dai compagni e il suo Spitfire fu seriamente danneggiato. Metà delle sue armi vennero messe fuori uso. Con le restanti mitragliatrici riuscì comunque a colpire un FW 190 e l'aereo tedesco esplose in aria. Due giorni dopo, 3 maggio, ruppe la formazione per inseguire un altro solitario FW 190, che più tardi rivendicò come distrutto. Nel fare ciò, però, aveva disobbedito ai rigidi ordini che imponevano di mantenere la formazione. Fortemente criticato dagli altri piloti, per aver messo in pericolo l'intera squadriglia, compì altre tre infruttuose missioni. Entrato in urto con i superiori per il suo atteggiamento ribelle, si offrì volontario per un posto vacante oltremare. Si imbarcò e soltanto sette giorni più tardi, quando fu a Gibilterra conobbe la sua destinazione: Malta.<ref>Nolan 1981, pp. 30-31-32-33.</ref>
 
== Malta ==
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Niclot, prima della guerra, deteneva ben sette record mondiali di volo, ed era un asso con sette abbattimenti accreditati, sei dei quali Spitfire (altri due abbattimenti li aveva ottenuti in collaborazione con il suo gregario, Ennio Tarantola), tutte vittorie aeree conseguite nelle quattro settimane di combattimenti sull'isola-fortezza. Beurling, accompagnato da un agente dell'Intelligence, andò a incontrare Gelli che disse di chiamarsi Cino Valentini, o così capì il pilota canadese.
<blockquote>"L'''Eyetie'' (''I T'',iniziali di "Italian", in gergo, ndr) si trovava nell'aeronautica italiana dal 1936 e negli ultimi cinque mesi in Sicilia, durante i quali aveva abbattuto tre Spitfire. Mi chiese che cosa pensassi dei piloti italiani e io risposi: "Molto bravi, ma la vostra tattica non è buona!" Mi chiese che cosa volessi dire e io replicai: "Bene, intanto le vostre formazioni sono troppo strette. Dovete passare davvero tanto tempo a concentrarvi nella formazione, e nell'evitare la scia dei vostri compagni e le punte delle loro ali, così non avete possibilità di guardarvi intorno." Valentini rispose che era quello che insegnavano nell'aeronautica italiana, intendendo che andava bene così. Credo che pensasse che io non sapevo quello di cui stavo parlando. Per lui ero solo un tipo che aveva avuto abbastanza fortuna da abbattere un vero pilota."<ref>Beurling and Roberts, pp. 168-169.</ref></blockquote>
Prima di Niclot e Gelli, Beurling aveva già abbattuto il sergente maggiore [[Francesco Pecchiari]], il sottotenente Romano Pagliani e il sergente maggiore Francesco Visentin, veterano del Corpo Aereo Italiano in Belgio nel 1940.
 
<blockquote>''Gli ''Eyetiis'' sono più facili da abbattere dei tedeschi. Sì, sono abbastanza coraggiosi. A dire il vero, penso che abbiano più coraggio dei Tedeschi, ma le loro tattiche non sono altrettanto buone. Sono ottimi volatori, ma cercano di fare acrobazie e looping e non smettono anche quando la situazione è a loro sfavorevole, mentre i Tedeschi, nei loro panni, sarebbero già scappati.
I ''Jerries'' (i Tedeschi, in slang, ndr) sono probabilmente nel complesso piloti migliori degli italiani, ma certamente loro lasciano gli italiani a combattere quando le cose vanno male. Quando faremo i conti finali spero che qualcuno tenga in considerazione questo aspetto."<ref>Beurling and Roberts 1943, p. 240.</ref><ref>Beurling and Roberts. ''Malta Spitfire: The Buzz Beurling Story.'' London: Penguin Books, 2002.</ref></blockquote>
 
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Ma "Screwball", come qualcuno lo chiamava a Malta per via di un'imprecazione che era solito usare, non era invincibile. Su Malta fu abbattuto quattro volte.
Il 14 ottobre 1942 (il suo ultimo volo su Malta), Beurling decollò con altri sei piloti del suo 249°º Squadron, per intercettare un raid di Ju88, con una scorta di 60 Bf 109, Macchi 202 e Reggiane 2001, giunto alle 13.10. Gli Spitfire attaccarono la vasta formazione di aerei dell'Asse appena a sud di Zonqor Point. "Il falcone di Malta" mitragliò un bombardiere – che dichiarò abbattuto - ma fu colpito dal mitragliere dello Junker: "Mi fece almeno 30 buchi." Dichiarò di aver danneggiato subito dopo un Messerschmitt e di aver fatto saltare alla radice l'ala sinistra di un altro Bf 109. Pochi secondi dopo, un altro caccia tedesco lo colpì da sotto. Beurling fu ferito al tallone, al gomito e alle costole. Riuscì a fatica a lanciarsi con il paracadute. Cadde in mare dove venne recuperato. Durante questa azione in realtà nessun caccia tedesco venne distrutto in volo. Soltanto uno venne danneggiato in combattimento e dovette compiere un atterraggio di emergenza a San Pietro, in Sicilia. Beurling fu probabilmente abbattuto dall'Obfw Riker del 4/JG53 o dal Ltn Karl von Lieres del 2/JG27 (a cui venne accreditata la 26ª vittoria). La Luftwaffe in questo incontro non perse alcun caccia, soltanto un Bf 109 del I/JG53 rientrò danneggiato alla base, e il suo pilota, l'Obfw Josef Ederer dovette compiere un atterraggio di emergenza a Sa Pietro. Anche dei sette JU88 dichiarati abbattuti dalla RAF in realtà solo uno non rientrò alla base.<ref>Cull with Galea 2005, pp. 304-305.</ref> Beurling, ferito seriamente dalle schegge, si gettò con il paracadute. Ammarò e salì sul suo canotto gonfiabile. Il servizio di salvataggio di Malta accorse subito in suo aiuto, trovandolo più preoccupato di ritrovare la piccola bibbia che gli aveva donato sua madre che delle sue ferite, tra cui quella al [[tallone]] appariva particolarmente grave.<ref>Laddie Lucas (edit by). ''Wings of war''. Londra, Hutchinson, 1983 pag. 183.</ref>
 
== Dopoguerra ==
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{{Onorificenze
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{{Onorificenze
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* Cull, Brian with Frederick Galea: "Spitfires over Malta". London: Grub Street, 2006. ISBN 978-1-904943-30-3.
* Cull, Brian with Frederick Galea. ''249 at Malta: Malta top-scoring Fighter Squadron 1941-1943''. Malta, Wise Owl Publication, 2004. ISBN 99932-32-52-1.
* Laddie Lucas (edit by). ''Wings of war''. London: Hutchinson, 1983 ISBN 0-09-154280-4
* Massimello, Giovanni. ''Furio Niclot Doglio Un pilota indimenticabile''. Milano: Giorgio Apostolo Editore, 1998.
* Nolan, Brian. ''Hero: The Buzz Beurling Story.'' London: Penguin Books, 1981. ISBN 0-14-006266-1.
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== Voci correlate ==
*[[Asso dell'aviazione]]
*[[Lista degli assiAssi dell'aviazione della seconda guerra mondiale]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=George Beurling}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |1=http://www.acesofww2.com/Canada/aces/beurling.htm |2=A period newspaper biography of Beurling |accesso=18 aprile 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110719063331/http://www.acesofww2.com/Canada/aces/beurling.htm |dataarchivio=19 luglio 2011 |urlmorto=sì }}
* {{cita web |url=http://www.constableacesofww2.cacom/Canada/aces/beurling.htm |Antitolo=A extensiveperiod newspaper biography of Beurling |accesso=18 aprile 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110719063331/http://www.acesofww2.com/Canada/aces/beurling.htm |urlmorto=sì }}
* {{cita web |1 url = http://www.acesofww2constable.com/Canada/acesca/beurling.htm |2 titolo =A periodAn newspaperextensive biography of Beurling | accesso = 18 aprile 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/2011071906333120080331214753/http://www.acesofww2constable.com/Canada/acesca/beurling.htm |dataarchivio=19 lugliourlmorto 2011= |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://beurling.lbpsb.qc.ca/|Beurling Academy}}
* {{cita web|http://www.cahf.ca|Canada's Aviation Hall of Fame official site}}
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[[Categoria:Piloti della Royal Air Force]]
[[Categoria:Decorati con la Distinguished Flying Cross (Regno Unito)]]
[[Categoria:Aviatori canadesi della seconda guerra mondiale]]